Quelli della Rivincita. Ma senza rivincita.
Ho letto su Rollinstòne di un sottogenere musicale chiamato Nerdcore. Nerd che fanno hip-hop, in pratica, rappando della loro passione per videogame, giochi di ruolo, Star Wars, fumetti e tutto quanto possa farti additare come uno sfigato. Il pensiero che precipitarmi a cercare qualcosa del massimo esponente del filone, MC Frontalot, fosse un comportamento etichettabile come nerdoso almeno quanto l'abbigliamento dell'artista è riuscito, come prevedibile, a frenarmi solo per un attimo. Confortato dal fatto che inevitabilmente sarei finito a parlarne in questa sede, spingendo una serie di amici – che so leggere svogliatamente queste righe a fine serata – a fare altrettanto, ho scaricato dal sito ufficiale di Frontalot tutto lo scaricabile (in quanto geek integralisti, gli esponenti del Nerdcore sono schierati in linea di massima contro i DRM). E, ad ascolto terminato, sono felice di averlo fatto. Non solo perché i suoi brani ricordano il vecchio hip-hop east coast dei Beastie Boys, ma anche perché le lyrics sono semplicemente fantastiche. Come non esaltarsi per chi non solo cita i G.I. JOE, ma scende orgoglioso nello specifico di un loro episodio (in cui i Cobra hanno questo virus per computer che...) e afferma di avere più giochi di un 2600. O, ancora, descrive il dramma umano dello smanettone ansioso di esprimere il proprio parere su Usenet (“This band of nebbishes who cultivate nebulous fetishes the FPS, RPG or MMPOG, any obsession to blather over by blog or BBS”) e circondato nel suo habitat, fatto di fumetterie e ludoteche, dalle apparentemente lascive ma irraggiungibili ragazze gotiche (“I met a hundred dozen of '
Good words.
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