Di Kafka, cinghiate e guerrieri in mutande

Giocare a Showdown - Legends of Wrestling è un po' come veder apparire il padre munito di cinghia di cui parlava Kafka: anche se non ti mena, il suo effetto terrificante l'ha fatto lo stesso. Oh, non che ne manchino nel gioco, di cinghiate vere e proprie.
Superati in qualche modo i misteri orfici dell'emulazione Xbox su 360 (laddove la console crociata di seconda generazione prima rifiuta il gioco, definendolo non supportato. Poi ci ripensa e ti chiede di scaricare un aggiornamento. Poi ci ripensa di nuovo per ripeterti, a procedura ultimata, che no, ancora non è supportato. Al terzo tentativo, fischiettando un brano di Buscaglione per fare la vaga, la vigliacca carica il gioco senza colpo ferire), ti sei imbattuto infatti in uno dei titoli più buggati di cui si abbia memoria. Tanto per dirne una, alcuni bressler fanno per eseguire una mossa (metti un powerslam), poi
a metà dell'animazione si disinteressano dell'avversario, si ritirano in un angolo a meditare sulla vita, l'universo e tutto quanto e lasciano che un qualche lottatore fantasma completi l'opera, tenendo sospeso a mezz'aria e sbatacchiando senza ritegno il povero malcapitato. Una fiera del glitch frutto, immagini, di un reparto QA ormai conscio del prossimo fallimento di Acclaim, e intento a spendere in alcol e putt*ne gli ultimi stipendi, cantando alticci un qualche equivalente californiano de "La società dei magnaccioni".
Ma tutto ciò, in fondo, poco importa: non è per trovare un gioco di bresslinz appagante che hai pescato la verde custodia xboxica dal limbo di un cestone, durante il recente assalto a un GameStop. E' che la voce di Bobby Heenan a un certo punto annuncia l'arrivo, "from Parts Unknown", di "Ultimaaaate Waaaaarriorrr!", e il guerriero corre verso il ring e scuote le corde e si arrampica sui tenditori alzando le braccia al cielo. E allora gli ultimi vent'anni sono solo un peso anagrafico ed è di nuovo il 1988 e la figura dimmerda agli Europei è storia recente e Reagan incontra Gorbaciov (che ancora non è alle prese con il ballo del cosacco assieme a Zangief) e tu ancora non sai che il guerriero è uno fuori di melone, pieno di steroidi, forse pure un po' gaio e con un repertorio di mosse bresslinistiche piuttosto ridicolo. Che l'esaltazione copre tutto il resto, che l'esaltazione che ti viene a sentire la musica rockettara che accompagna quella folle corsa ti basta e avanza. E allora giochi, anche se sul ring i bressler non corrono ma trascinano lenti i piedi in avanti (in pratica in un moonwalk al contrario), hanno tutti un po' le stesse mosse e si menano con i fantasmi. Giochi, e riesci pure a divertirti.
Che, in fondo, c*zzo ne voleva sapere di giochi Kafka?

In foto: si possono spendere dei soldi per andare a ripescare il terzo (e fortunatamente ultimo) capitolo della serie Legends of Wrestling solo perché è l'unico, negli ultimi quindici anni, a vantare Ultimate Warrior nel suo roster?
E a te lo chiedono?

Commenti

  1. Troppo un mito, Ultimate Warrior!
    E poi Bobby "The Brain" Heenan: non sapevo facesse il commentatore. Insomma, dove lo trovo sto gioco? Mi hai fatto venire una voglia di provarlo! ^___^

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  2. Meglio Hogan.
    Tutta la vita.

    PS
    Non sapevo che Zangief conoscesse Gorbaciov...

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  3. Eh. Secondo te chi l'ha fatto
    venire giù il muro?

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  4. Si vede che non hai mai finito SF2 con zangief... :D

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