"No, non mi Disturbia affatto"

Ieri hai visto Disturbia. Ieri hai pensato che il film, per tener fede al titolo, è effettivamente disturbante. E non per la sua trama risibile: in sintesi? Basta pensare a una pellicola che parta come un film del Lino Banfi degli anni d'oro (spia la vicina bona), si sviluppi come un qualsiasi giallo di Hitchcock (il trucco della parrucca), si chiuda come Il Silenzio degli Innocenti. O per il fatto che Shia LaBeouf, nonostante la faccia e il cognome ridicolo, in due film rimorchi due tope da paura. No. E nemmeno per la carrellata di pubblicità (poco) occulte. A essere veramente molto, ma molto disturbante è che a questo povero pirla costretto in casa dai domiciliari, che si abbuffa di Skippy e Red Bull come qualcuno che conosci, la madre/Carrie-Anne Moss tronchi con qualche inquietante trucchetto jedi a distanza l'accesso al Live! (ma non a Internet, che quello serve per portare avanti le cialtronate della storia) mentre gioca a GRAW e allo Shop di iTunes.
Be', non era mica la Trinity di Matrix per niente.

In foto, una come Sarah Roemer. Che trovandosi alle prese con un vicino di casa pregiudicato, spione e parecchio nerd, anzichè chiamare il 911 trova tutto questo "dolcissimo". Ma giusto perché Megan Fox aveva fatto la stessa cosa in Transformers, più o meno mentre tu dormivi.

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