MocciaAlien contro MocciaPredator contro le maledettissime Mocciaragazzine ignoranti di oggi

Visto che non gli bastava più scriverle, le coglionate, ora Moccia si è anche messo a dirigerle. Così, se un sabato pomeriggio, intristito dalla ENORME ripetitività di Assassin's Creed (che alla terza missione già ti sei rotto le tasche di prendere a calci in culo guardie, orecchiare discorsi, saltare da un tetto all'altro, pestare poveri pirla e soprattutto finire insultato e preso a pomodori e chiamato drogato da quei peones appena provi anche solo a pensare di scalare la fiancata di un palazzo), ma profondamente fiducioso nelle sorti di questo paese dalla struttura istituzionale talmente solida e dalla classe dirigente di comprovata fiducia e onestà intellettuale, se proprio in quel sabato pomeriggio decidessi di chiamare a raccolta sufficiente coraggio per andare a vedere Alien Vs Predator Requiem, dovresti per forza fendere le ondate di ragazzine con cellulare incorporato nel lobo, che marciano con il passo dell'oca (in tutti e due i sensi) alla volta dello stesso cinema in cui danno il triste sequel del triste AvP (che però, da appassionato sci-fi un po' masochista quale sei, vorresti vedere comunque). A chiamarle a raccolta "Scusa ma ti chiamo amore" con Raoul Bova, traspozione dell'ultimo (si spera in senso letterale) masterpiece letterario di Moccia, portato sul grande schermo da Moccia stesso, in cui una ragazzina (Moccia en travesti) si innamora di un quarantenne (interpretato da Bova, interpretato a sua volta da Moccia).
In pratica la storia di un pedofilo
("Scusa ma ti chiamo papà").
Ora, che Moccia arrivi a scrivere e dirigere e interpretare queste cose, lo capisci pure (saranno l'età e quel cappellino con cui appare in tivvù, segno inequivocabile del suo essere "dalla parte dei gggiovani", "amico dei gggiovani", "colui che capisce i gggiovani"), ma le ragazzine che poi le leggono e vanno a vederle, queste cose, e poi sognano di trovare pure loro un cinquantenne alla Boncompagni dei tempi d'oro con cui farsi vedere dalle amiche davanti scuola (
"Scusa ma sono un po' zoccola") proprio non puoi digerirle.
Niente cinema, insomma:
che qui rischi finanche di perdere la tua imperitura, incrollabile fiducia nelle istituzioni, nel governo e nella chiesa cattolica.

In foto: con alieni e predatori
l'appuntamento è rimandato al grigio universo del videonoleggio. Che il film sarà pure una puttanata, ma glielo devi: nel prequel ti avevano fatto la cortesia di ammazzare Bova dopo nemmeno dieci minuti. Prima, cioé, che qualche pruriginosa ragazzina di Moccia in trasferta avesse il tempo di invaghirsene.

Commenti

  1. "nel prequel ti avevano fatto la cortesia di ammazzare Bova dopo nemmeno dieci minuti"

    Credici.
    Purtroppo ci metteva molto di più a schiattare. Memoria selettiva.
    :)

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  2. Dici, andré? Ho un ricordo fortunatamente vago del primo AvP, ma quella scena ne rappresenta sicuramente il momento più felice. Certo, senza contare il predator filantropo che creava uno scudo per la tipa con la capoccia dell'alieno. Un alieno dal sangue basico, evidentemente.

    Il che porta a un'altra domanda: come avranno fatto a fare peggio in questo seguito (perché pare ci siano riusciti)? Va visto, cazzarola, va visto...

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  3. prova commento wordpress

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