C'è Sony? E la Cremeria?


Konan, quartiere di Minato-ku, Tokyo. Alle ore 19 di un 19 settembre qualsiasi, tu e il Duffo vi presentate all'uscio infinito del Sony Building. Dieci minuti dopo, vi aggirate tra gigaschermi tutti FullHD, il gotha dei giornalisti scrocconi del pianeta, Phil Harrison, PR simpatiche quanto un dito nel culo. Anzi, un po' di più. E allora, dopo aver provato WipeOut HD, e Pain e Gran Turismo 5 su una 147 con il quadro un po' farlocco, notate che c'è un'area riservata, iscritta tra due pareti semicircolari. Lì, enormi teche di vetro custodiscono costumi e oggetti di scena dei film di Spider-Man. Tipo il costume del Goblin Jr-Harry Osborn. Tipo le prime pagine del Bugle appese nell'ufficio di JJ. Tipo i tentacoli di Doc Ock. Allora lo spirto ragnofilo ch'entro ti rugge si ringalluzzisce. Di brutto. E sorridi, e non presenti più un'oncia di jet lag, e ti fai scattare dal Duffo una foto ricordo e... E, istruita da un sergente istruttore Sony, si materializza una nipposignorina che ti spiega che A) le foto si possono scattare solo ai giochi, e che B) se non cancellate lo scatto scattano i calcioni nel culo. Di scatto. Domani inizia il TGS, ma tu ormai sei un uomo distrutto.

In foto, Akihabara, come appariva ancora stamattina. Poco prima insomma che il Duffo se ne comprasse mezza.

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