Il remake di Silent Hill 2 ti ha dato il voltastomaco (ma non per il motivo che credete)
Rieccoci qui. Ventitre anni e tre console PlayStation più tardi, a riaccompagnare James Sunderland nella sua gita non di piacere a Silent Hill. Era il 2001, quando la PlayStation 2 era una macchina relativamente giovane e te pure. Ora è il 2024, e l'Unreal Engine 5 ha trasformato James su PS5 (e PC) in un Jaime Lannister con la parrucca di Nino Manfredi immigrato in Svizzera [...]
I Lannister pagano sempre i loro debiti |
Lasciando un attimo da parte la somiglianza del protagonista con un Nikolaj Coster-Waldau perplesso, ti sei goduto questo remake di Silent Hill 2, principalmente per il fatto che Silent Hill 2 fu ai tempi un gioco rivoluzionario per la maturità e la profondità della sua storia, che toccava al giocatore - magari sviscerandone prima i vari finali possibili - ricostruire un po' alla volta.
Lontano dai tormentoni da film horror di serie D dei Resident Evil, e diverso pure da quanto raccontato nel primo Silent Hill (erano di fatto due giochi accomunati solo dall'ambientazione, ma non dalla trama),
Silent Hill 2 era un incrocio giocabile tra un film di David Lynch a scelta, Allucinazione perversa di Adrian Lyne, i quadri inquietanti di Francis Bacon e un incubo post peperonata coi funghi importante.
E tutto questo, ovviamente, è rimasto sotto il cofano dell'upgrade grafico di questo remake. Ed è proprio per quel questo che Silent Hill 2, che abbiate mai giocato o meno alla versione originale, o a Silent Hill, o a qualsiasi altra cosa, andrebbe provato.
Fuoco cammina con me |
"Benvenuti a Silent Hill, una piccola località balneare immersa nella quiete. Siamo felici di averrvi qui, non c'è posto migliore per staccare dalla routine e concedersi finalmente una vacanza rilassante", recita una brochure turistica accanto a un lago spettrale. Il che è vero, se per "vacanza rilassante" uno intende andarsene a zonzo per una città fantasma popolata solo da nebbia, mostri, tecnologia retro e macchine abbandonate a cui sfondare i finestrini alla ricerca di medikit e munizioni, letteralmente terapia e pallottole.
Che ci sia qualcosa di molto sbagliato in Silent Hill e nel protagonista lo capisci praticamente subito, dalla reazione composta con cui l'uomo affronta l'orrore psicologico in cui tutto sembra esser precipitato senza una ragione. È lì su invito di sua moglie, che gli ha spedito una bella lettera, solo che sua moglie è passata a miglior vita tre anni prima.
Non va meglio con gli altri esseri umani in cui James si imbatte, un simpatico trio all'erta e pieno di brio di schizzati, Eddie, Angela e la piccola Laura, a cui si aggiunge presto Maria, che assomiglia proprio tanto - fisicamente ma non nel carattere - a Mary, la defunta moglie di James, e com'è possibile?
Maria, you've gotta see her Go insane and out of your mind |
È un viaggio nel dolore e nella psiche umana, quello di Silent Hill 2. Normale che come principale antagonista nel gioco ci sia una sorta di morte incarnata letteralmente imbattibile, l'in-seguito-divenuto-celebre-e-sinonimo-di-Silent-Hill Pyramid Head, il caro (?), vecchio (?), mostro con un enorme cono stradale come copricapoccia.
E questo, sostanzialmente, è il bello (ovvero l'inquietante) di Silent Hill 2. Questa versione 2024 per PS5 e PC non si limita però a impacchettare il tutto in una nuova confezione grafica. Sono state apportate varie modifiche al gioco in sé, ad esempio aumentando il numero di enigmi e cambiando la soluzione di molti di quelli vecchi.
È stato migliorato il sistema di combattimento, che nel Silent Hill 2 originale faceva pietà, e qui invece è decisamente più affidabile, una volta compresi l'imprescindibilità della schivata e il fatto che James non sia volutamente questo gran menatore nel corpo a corpo, armato di palanca o di tubo.
Ma, soprattutto, è stata raddoppiata la lunghezza del gioco. Dalle circa 8-9 ore necessarie per completare la versione del 2001 - fattore che invogliava a rigiocarlo e scoprirne gli altri finali, come nei Resident Evil - si è passati alle 16 che ti ci sono volute per arrivare ai titoli di coda del remake.
Ravana, James. Ravana. |
E come hanno fatto a raddoppiarne la durata? Essenzialmente, aggiungendo molto superfluo. Buona parte del gioco si svolge indoor, in sezioni lunghissime come l'Ospedale o il Labirinto, che sono state ampliate a tal punto che ci si trova a gironzolare lì dentro per ore e ore. Con molti più scontri e con molte più stanze extra, che contengono magari solo uno di quei mostri manichino con le gambe al posto delle braccia e qualche munizione per pistola o un medikit. Cioè quello che magari devi spendere per o dopo lo scontro, dal quale esci esattamente con lo stesso inventario di prima.
Questa dilatazione degli spazi comporta tutta una serie di problemi, a cascata: aumenta ovviamente il backtracking; cambiare più volte piano per risolvere un cavolo di enigma old school in cui devi trovare la chiave o la maniglia X per sbloccare la "porta del fringuello canterino del nord del Massachussets" ti ricorda quanto siano concettualmente scemi, pur se mediamente impegnativi da risolvere, questi puzzle.
Ma a farne le spese è, secondo te, in particolare la storia, i cui momenti più drammatici finiscono per essere inevitabilmente più diluiti, tra una scarpinata e l'altra. C'era un motivo per cui i giochi horror, ai tempi, duravano poco.
"Scusi, chi ha fatto palo?" |
Quanto alla faccenda del voltastomaco a cui allude il titolo, non c'entra evidentemente la qualità del remake, ma un problema che hai incontrato in alcuni livelli al chiuso particolarmente bui, specie all'inizio, prima di abituartici: quando ti giri di scatto, la luce della torcia arriva a puntare nella direzione verso cui ti sei rivolto dopo una frazione di secondo. Questo microritardo ti ha indotto in un paio di casi il tipico senso di motion sickness di alcuni giochi in VR. Se siete particolarmente sensibili alla cosa, occhio.
Detto ciò, questo remake di Silent Hill 2 è comunque un titolo che ti senti di consigliare, e che ti sei goduto molto in ogni caso, perché alla base c'è il capolavoro scritto da Takayoshi Sato e Hiroyuki Owaku all'inizio del millennio, che non ha perso un'oncia del suo fascino perverso e malinconico.
Accompagnare James all'inferno un'altra volta continua ad essere un'esperienza più disturbante che terrificante, mentre la testa di chi gioca cerca di rimettere insieme i pezzi della vicenda, prima e più che quelli dello "specchio frantumato dell'antilope nana della Sila" da ricomporre per progredire nella storia.
L'essenza di Silent Hill 2 sono quei momenti in cui avanzi nel buio, davanti a te la luce della torcia non sembra incontrare altro che oscurità cullamostri e vuoto, e non sai dove ti porterà quel lungo cunicolo o quel vicolo: come James, vaghi nelle tenebre. Quelle fuori e quelle dentro.
Silent Hill 2 è disponibile per PC e PS5. Nel caso vi servisse, il link Amazon con referral della versione PS5, che costa circa 70 euro.
Si sa se hanno tenuto tutti i finali, soprattutto quelli + LOL? Anche se metterci 15 ore ciascuno onestamente mi rode.
RispondiEliminaQuelli principali del gioco originale ci sono, e ne hanno aggiunti due nuovi. In totale 8 finali diversi, solo 3 dei quali ottenibili al primo giro.
EliminaE' sempre bello riprendere a parlare di videogiochi, ogni tanto.
RispondiEliminaSilent Hill e Resident Evil li paragono un po' a Ken Parker e Tex.
Parker ho iniziato a comprarlo per farlo leggere a mio padre, quando era in crisi d'astinenza da Tex, Carson Tiger e Kit.
Lui ha continuato a preferirei Tex, io invece gli ho preferito di gran lunga Ken Parker.
RE ha di fatto definito un genere. E quindi come provi a giocartela sullo stesso campo?
Beh, una buona idea e di prenderne il buono e portare tutto a un livello superiore.
Sono contento che abbiano fatto un ottimo lavoro, con questo.
Ma sarebbe ora di fare quel bel rilancio in grande stile che auspichiamo da anni.