Alita - Angelo della battaglia dell'Uncanny Valley - la recensione senza spoiler

Alita - Angelo della battaglia dell'Uncanny Valley - la recensione senza spoiler

Alla fine no, non sono stati gli occhioni giganti la cosa che ti ha dato più fastidio nel guardare Alita - Angelo della battaglia. Il Frankenpinocchio di Robert Rodriguez e James Cameron con cui il manga di Yukito Kishiro è stato portato sul grande schermo, dimenticandosi ogni tanto il concetto di "ventiseiesimo secolo" [...]


Alita è il pet project che James Cameron si è trascinato dietro per quasi vent'anni, da quando quel nerdone di Guillermo del Toro gli aveva parlato per la prima volta, a inizio millennio, di questo manga e anime cyberpunk. Ci teneva così tanto, Cameron, che doveva girarlo lui, Alita. Doveva girarlo lui, doveva girarl... no, ci sono quei duecento seguiti di Avatar in lavorazione da una vita e mezzo: Robert Rodriguez, fingiti Rossana e pensaci un po' tu.

E Rodriguez ci ha pensato, utilizzando quello che odi definire il metodo alla Snyder, cioè riversare immagini e situazioni di un fumetto esattamente come sono su carta. Vignetta per vignetta. Metodo già adoperato dallo stesso Robertino da San Antonio, Texas, in quei pasticciotti in CGI stressanti per gli occhi volgarmente noti come "i film di Sin City".

Il che non vuol dire però, necessariamente, cogliere lo spirito di un fumetto. Anzi. Esattamente come insegnano i maldestri tentativi di Snyder.


Alita - Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel) segue in realtà la versione della storia vista nell'anime, l'OAV in due episodi del '93. È infatti presente Chiren (Jennifer Connelly), il grosso bastardo da smontare a rate è Grewishka (un irriconoscibile Jackie Earle Haley), la storia di Vector (Mahershala Ali) va a finire in quel certo modo lì.

Però tanto è ripreso anche dal manga, sostanzialmente il primo terzo del fumetto di Kishiro, fino al debutto di Alita nel Motorball. Intere vignette del suo lungo scontro con Makaku (qui soppiantato da Grewishka come nell'OAV) sono trasposte 1:1 dal fumetto, come l'assemblaggio del piccone a reazione del dottor Ido, la rissa nel bar dei cacciatori, e molto, molto altro.

Compresa la figura di Zapan (Ed Skrein, il primo Daario Naharis di Game of Thrones), che nell'anime aveva un ruolo marginale e qui è invece presentissimo, come nel manga.


Il problema alla Snyder del messaggio perduto non si pone granché, perché tutta la prima parte del manga di Kishiro - che in Giappone non si chiama Alita e non ha come protagonista una tizia chiamata Alita, dicevi in questo articolo per IGN - è la storia di una cyborg che mena altri cyborg, essenzialmente, affiancata dal suo Geppetto con gli occhiali.

Qui il Geppetto ha la faccia di Christoph Waltz e ha cambiato nome di battesimo, ma per il resto è tutto molto simile. Non c'erano molte sfumature da salvare nel salto di media e anche laddove si sarebbe potuto spingere, non lo si è fatto. La dualità - invero ormai tritissima al cinema - umano/macchina, il discorso del Muro che circonda la Città di Ferro e il rapporto tra i poveri di quest'ultima e i privilegiati di Zalem sono appena accennati da Cameron (anche co-autore della sceneggiatura) e Rodriguez.

Il facile rimando al muro di Trump al confine col Messico è giusto un accenno veloce. Abbassi gli occhi verso il popcorn e neanche te ne accorgi.


La faccenda occhioni, dicevi all'inizio, inquietanti per come sono inquietanti come un vecchio con gli occhiali a fondo di bottiglia che ti guarda di vicinissimo, alla fine non pesa quanto il resto della testa di Alita.

L'idea di base era chiaramente di farla staccare tantissimo dagli altri personaggi, con quegli occhioni giganteschi da anime. Per come è stata realizzata, per il modo in cui i suoi capelli si muovono fuori tempo, per le faccette che tira fuori, Alita non sembra però una cyborg in mezzo ad esseri umani e altri cyborg più pezzenti di lei, ma una faccia in CGI affiancata a un cast normale. Affiancata male.

Per oltre un'ora e mezza su due, il tuo cervello continuava a ripeterti che c'era qualcosa di sbagliato in quella faccia e nel modo in cui si muoveva. E funziona così, il cervello è più furbo di noi, non lo freghi. Allacciate le cinture per una bella gita in loop feroce nell'Uncanny Valley, come guardare la finta Leia di Rogue One per un intero film.


Un altro elemento visivo se possibile ancora più stonato, anche perché frutto di sciatteria dolosa, è il contorno giovane di Alita. Hugo, il suo love interest, ha anche qui la sua banda di amici-predoni, solo che di giorno sono dei testimonial del dentifricio. Ragazzi fighetti da catalogo dell'H&M, vestiti come ragazzi fighetti da catalogo dell'H&M. Anche se siamo nel cazzo di 2563, l'umanità è stata sconvolta trecento anni prima da un evento devastante, eccetera eccetera. Il riccio c'ha pure il risvoltino alto, madonna cyberpunk.
Alla scena della partitella di Motorball tipo calcetto in cortile, giuri, volevi morire. 

La stessa Città di Ferro non ha nulla delle atmosfere cyberpunk del manga. Per quanto i palazzi sullo sfondo siano un riuscito esercizio di design sci-fi, i giganteschi tiranti che la collegano a Zalem siano resi bene, insomma tutto ciò che funge da background funzioni, è quanto si muove nella città che è totalmente fuori posto.

Tizi in camicia da turisti cazzoni americani in Tunisia, comparse buttate sulla scena come sono venute vestite da casa. Tutto troppo pulito, non abbastanza sporco e polveroso come dovrebbe essere in una città discarica. E tutto troppo siamo ragazzi di oggi, là fuori, e non tra mezzo millennio della miseria.

La passeggiata di Chiren e Ido qui sopra l'hanno girata in green screen direttamente in un mercatino rionale sul tirreno calabrese, tipo.


I cyborg, invece, sono quasi tutti fantastici. Ranghi imbottiti di comparsate di lusso (chi le becca tutte senza spulciare IMDB o Wikipedia?) e corpi metallici da mandare in brodo di giuggiole gli appassionati del genere.

Niente di nuovo, tanto viene dal manga, e quanto è originale è ovviamente spesso una tamarrata yankee, ma le battaglie e le gare di Motorball sono fighe, rese bene, molto fisiche e girate in modo da farti capire cosa sta accadendo.

Poi bum, sbadam, capelli fuori tempo e il film finisce. Con un portone dimensioni duomo spalancato su un possibile seguito, se va tutto bene. Se non va bene, pace. Zalem zalem, e non fa male.


Insomma? Insomma. La storia, per chi è a digiuno del mondo di Alita, è nel complesso piacevole e dà vita a un film tutta azione dall'animo cyberpunk (il fisico ce l'ha solo in parte) che scorre liscio, senza sussulti o elementi originali. Con i suoi momenti divertenti, i suoi momenti banali, un paio di dialoghi orribili e una cyborg scalciaculi per cui fare il tifo, quando mena le mani o va veloce come una Vesna sui pattini a reazione. Guardabile, a patto di non essere terrorizzati, nel farlo, da un giro veloce nella Valle Perturbante.

Se invece siete dei fan di Alita, o quanto meno avete letto il suo manga (e magari i suoi seguiti) o visto l'anime, un milione di anni fa o forse due, sapete già cosa aspettarvi e potrete concentrarvi sul resto, cioè vedere cosa è stato modificato e spostato da Cameron e Rodriguez. E poi rimpiangere i tempi di cui parlavi in quell'articolo per IGN linkato sopra. Un rapido copia e incolla e

A Yukito Kishiro dell'anime tratto dal suo lavoro non importa, dirà, ma per i ragazzi italiani dell'epoca in pieno boom da entertainment giapponese, Alita diventa un titolo del cuore, da passare di mano, di cui parlare in fumetteria. Sono gli anni meravigliosi in cui Akira è finito al cinema anche da noi, trascinato da quel claim politicamente non proprio correttissimo "sulla febbre gialla della nuova generazione", e i videoregistratori erano messi alla frusta dalle cassettine di Crusher Joe o da quelle scamuffe dei film di Gundam che giravano sottobanco o direttamente sugli stand, nella Lucca Comics tardomedievale delle due edizioni annuali al Palazzetto.

Erano film d'animazione nuovi, erano cool, incarnavano lo zeitgeist fantascientifico dei tempi. Magari del "film" di Alita si ricorda poco, ma si era lì, c'è stato e c'eravamo pure noi a guardarlo.

Laddove muniti di questo ricordo nel cuore, ad Alita, quello vecchio e un poco quello nuovo, girato con tanta carta copiativa e nel complesso una dose adeguata di rispetto, non si può che voler bene. Ma pure qui, a patto di non essere terrorizzati da un giro veloce nella Valle Perturbante.

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Commenti

  1. L'ho visto anche io ieri sera con un po' di amici. Alita è uno di quei fumetti che non ho mai letto, quindi forse anche per questo non mi è dispiaciuto come film, per lo meno mi ha intrattenuto soprattutto nelle scene d'azione, poi sì, mi faceva sempre strano quel volto interamente digitalizzato con gli occhioni. Se non altro il lato positivo è che voglio provare a leggerne il fumetto, anche se ammetto non da subito perché ho molti libri e fumetti sul tavolino da leggere ed altrettanti nella bacheca della fumetteria di fiducia T_T . Lettura che mi consigliavano già da tempo dei miei amici che l'avevano letto ed il film me ne ha fatto venire ancor più voglia.

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  2. Alita ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore.

    Il mamga riusciva a unire azione frenetica e disegni spettacolari a una trama complessa affronta temi impegnativi tipo il rapporto umano-cyborg e cosa definisce l'umanita di una persona.

    Dispiace sentire che questo film si concentra soprattutto sulla parte visiva/action perdendo colpi sulla narrazione.

    In ogni caso andrò a vederlo nel week end

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  3. Ecco (forse) l'unico vantaggio di averlo perso per mancanza di soldi/amici con cui condividere.
    Se mi dici che in sostanza il film intrattiene vado sereno

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    1. Idem come sopra, solo che oltre a soldi e amici mi manca pure il tempo per andare a vederlo.

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  4. So che non c'entra nulla con il resto del discorso, ma a "Valle Perturbante" ho immaginato un'ipotetica traduzione "I Perturbanti X-Men". Che mi ha più turbato che perturbato. Per quanto le X-women possano essere, per i miei gusti e con lo sceneggiatore e il disegnatore giusto, piuttosto conturbanti.

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    1. Gli incredibilmente perturbanti, ma solo perché Xavier è un rattuso.

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  5. Eh, no niente, non ce la faccio. Già tutte le volte che nel trailer compariva quella faccia con quegli occhi mi veniva voglia di una gita a Codroipo per coltivare un po' l'orto di zio.
    Poi ho visto i ragazzi fortunati perchè possono dire "mai avuto carie in vita mia" e la voglia di invitare tutti al bio parco si è fatta feroce.

    Mi sa che il post-apocalittico riesce bene proprio solo ad un ex-medico australiano settantenne.

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  6. Il cyborg nell'ultima foto, è fatto molto bene. Poi però compare n'a vecia con la messa in piega, là in basso a sinistra e... e in effetti hai ragione...

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    1. Eh! Vista la foto ho pensato subito: "la vecchia che stona è l'emblema di quanto letto nel post".

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  7. visto anche io ieri sera

    concordo più o meno con la recensione, città poco dispotica un po' troppo "pulita", e lei fuori luogo, hollywood ci ha abituati a vedere ammassi di muscoli verdi alti 3 metri perfettamente integrati in mezzo a persone normali, e qui una ragazzina, cyborg ma con fattezze abbastanza normali sembra appiccicata sopra col paint, però alla fine ci fai un po' l'abitudine
    però alla fine è un discreto adattamento, non è mai facile riuscire a trasportare opere di questo genere (diciamocelo i disegni a china b/n restituiscono atmosfere molto difficili da ricreare in live action, anche nelle scene d'azione) nei combattimenti e nell'arena del motorball è stato un bel vedere ed è lodevole che siano riuscito a metterci un minimo di violenza nonostante il pegi 13, sarà poi che negli ultimi anni siamo stati abituati ad adattamenti molto peggiori....come dici poi chi viene dal manga, conosce già la storia e finisce irrimediabilmente per notare tutti i piccoli/grandi difetti


    magari con una seconda visione, tolti tutte le aspettative, mi farò un'idea più chiara, spesso ad una prima visione considero un film peggio di quello che è realmente

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  8. allora allora, ancora non visto il film...ma Alita credo che sia uno dei manga che ho più riletto in assoluto (Complice anche la sua brevità) e purtroppo già tra alita e alita last order io ho sentito un gap, considero la prima saga di Alita un momento di grazia di Kishiro (che è pur sempre un narratore e mangaka visionario e talentuoso) ma quei pochi volumi, sono un concentrato altissimo di tutto quello che poteva dire e dare alla storia..Il resto è marginale, derivativo rispetto alla sua stessa opera. Per farla breve Alita(1a saga) sta a kishiro come Devilman sta a Nagai, un assoluto momento di grazia..detta questa premessa lunghissima..per me è proprio difficile riproporre quello stato di grazia narrativa ed "emotiva." Alita mi ha sempre colpito per la sua incredibile intensità..quella per me è la reale sfida del film, sono curioso di vedere se Alita sul grande schermo riuscirà a trasmettermi quelle stessa sensazione..se ci riuscirà anche solo un poco..lo considererò un piccolo trionfo, per il resto bla bla bla cgi, bla bla bla..ma come dimostra la prima saga di Alita rispetto alla seconda (last order) non è un problema di estetica ma di come un personaggio sia una bomba atomica, di come lo si possa raccontare dandole sfumature delicate pur nelle sue contraddizioni. Bon discorso da vecchietto e da fanboy il mio ma vedremo come è sto film..e come sempre..al limite è pur sempre un film che non toglie niente al prodotto originale;)

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    1. Beh alita lastre order è merda pura quindi normale ci vedi dei problemi 🤣 Alita finisce con figura 4 e stop 😉

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  9. In tutti i trailer e le immagini promozionali del film non riuscivo a distogliere lo sguardo né a pensare a nulla che non fosse quella faccia strana lì.
    Speravo di leggere una recensione che mi facesse ricredere, che mi dicesse che era un problema ininfluente o che ci si faceva l'abitudine, o che i meriti del film fossero tali da compensare ampiamente quella scelta incomprensibile.
    Non è stato così.

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    1. È una recensione esageratamente negativa, è un ottimo film d'intrattenimento che non ha la pretesa di filosofeggiare tutto ciò che sta dietro al fumetto originale per il quale sarebbero serviti 3 film, probabilmente col fatto che non si parla di un Dragon Ball conosciutissimo c'è stato timore nel non spiegare tutto subito, tuttavia la brutalità della dolce fanciulla guerriera cyborg è rispettata. Quando ho visto il trailer la prima volta sono rimasto sbigottito dagli occhi di Alita, ma nel mondo del film poi ha un suo senso e a livello artistico lo trovo coerente con il suo immaginario. È un film in stile MCU forse un po' più affrettato nella narrativa proprio per la quantità di cose inserite, ma a me è piaciuto.

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    2. Tre su cinque = esageratamente negativa. Because la polarizzazione dell'internet. Ok.

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  10. Da maniaco della fantascienza ,ho amato i manga di Alita. Anche Last order perché ho comunque ammirato la capacità di gestire una cronologia complessa senza eccessive sbavature alla trama originaria (cosa che raramente accade anche ad opere più blasonate). L'oav era decisamente meno pretenzioso, anche se parte del cast veniva dall'esperienza del bello e misconosciuto Orguss II.
    Solitamente quando i cinematografari a stelle e strisce mettono mano ai manga a me viene l'orticaria , ma dalle poche immagini che ho visto,questo film non mi sembra un completo disastro. Almeno lo spero.

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  11. Come impercettibilmente suggerito dall'immagine di profilo, sono in una situazione da "Shut up and take my money" per questo film.
    Anche se gli occhioni manga - poi per quale maledetto motivo solo a lei - no.
    Anche se i film ammerregani su prodotti di altre culture (meglio se) no.
    Anche se adattamenti di manga/anime al cinema (quasi sempre) no.
    Ma come dici tu, Doc, ad Alita gli si deve voler bene, perciò andrò fiducioso, mi godrò quel che c'è di buono - un po' più di qualcosa mi sembra ci sia - e nasconderò dietro un fortissimo "trallallallanonvedononsentolallala" tutto il resto.

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  12. E come ci si puo' scordare di Alita...
    Un'altra di quelle opere arrivate con LA PRIMA GRANDE ONDA. Quanti ricordi...
    Scoperto con la Granata Press (era su Zero), poi visti gli OAV (in inglese, della Manga Video. D'altra parte, pigliavi quel che capitava. I primi OAV di Dragonball Z me li ero visti in spagnolo!!) Ed infine, recuperato e letto tutto con la Panini.
    Mi era piaciuto molto, anche se verso la fine perdeva un po' di mordente.
    Il seguito l'ho sempre trovato inutile, e infatti dopo un po' l'ho piantato li'.
    Su questo film nutrivo seri dubbi.
    E' una vita che Cameron lo doveva girare, ma non ha mai il tempo. O la voglia. E quando si parte cosi', il risultato non e' mai dei migliori.
    Ha avuto una gestazione davvero troppo, troppo lunga. Senza contare che su certe cose e' invecchiato. E pure male.
    E' il problema della sci - fi in generale, come tutte le cose a base di tecnologia. Entrambe invecchiano in fretta, e ci vuol niente a diventare obsoleti. Sbaglio se mi azzardo a dire che avrebbe avuto un impatto maggiore se fosse uscito...boh, che so: quindici anni fa, almeno?
    Ma la cosa che non capisco e' questo vizio di mettere tutti belli inphigettiti a puntino in mezzo alle macerie e alle discariche. Tipo Bane e i suoi accoliti nel terzo film di Nolan, che avevano i vestiti in perfetto ordine nonostante venissero dalle fogne.
    Sono cose come queste che mandano la credibilita' di un film a farsi benedire.
    Passi Rodriguez, ma da uno come il buon James che ha diretto i primi due Terminator...dovrebbe saperlo come e' conciata la gente di un ipotetico futuro post - atomico o meno. Non ci vuole un genio a capire che in ambienti disastrati la gente ha un aspetto lurido e sporco.

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  13. Doc, posto che ovviamente si tratta di due medium diversi, coi pregi e coi difetti diversi, se volessi avvicinarmi ad Alita per la prima volta(che suona male messa così) mi suggeriresti di dare una chance al film prima e poi raffrontarlo col cartaceo, oppure l'inverso? Te lo chiedo perché tendo a dare abbastanza importanza alla prima impressione, e adoro rimanere all'oscuro fino all'ultimo

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  14. Non c'è niente da fare, il nuovo sistema di valutazione delle presidentesse non mi funziona ancora, l'occhio allenato a saltare automaticamente i banner pubblicitari lo ignora tutte le volte e alla fine del testo mi chiedo sempre "ma..il voto?" e poi torno su e a fatica riesco a togliere le nuove presidentesse dalla casella anti-spam che ormai ho nel cervello. Succede soltanto a me?

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  15. Il film non l'ho ancora visto, ma quel periodo lo ricordo eccome. È assolutamente irripetibile: fu la scoperta di un nuovo mondo, che nascondeva ricchezze straordinarie. Nel mondo globale di oggi, è altamente probabile che esista un altro ecosistema culturale protetto, non ancora esplorato e ricco come il Giappone ci appariva in quei primi anni '90.

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  16. Sbrocco ancora oggi rileggendo il manga di Alita.
    Si va venerdì prox.
    Che dio ce la mandi Gunnm.

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. La scena del mercatino è di un posticcio che fa cascare braccia e sguardo (e sfere testicolari) precipitevolissimevolmente a terra.
    Sembra una di quelle visualizzazioni fighette fatte da architetti fighetti appiccicando average_people.jpg a render di piazzette, edifici o centri commerciali con design futuristico. Della serie...

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  19. Alita ovviamente nella sua prima e unica incarnazione (lastre order col suo finale posticcio della prima serie, riportato nelle ristampo e panoni non esiste) è un bel manga, con momenti più o meno riusciti in alcune parti, ma un gran bel manga.
    La rivelazione sugli abitanti di Salem, lo scontro con yashugan, figura 4...dai bello.
    Sta roba a me ha gridato alla Bastianich dal primo trailer "nemmeno mio cane!" a confronto gits di scarlettona è da 20 premi Oscar.

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    1. Benritrovati innanzitutto. Io mi sono inflitto entrambi i film, non mi sono fermato ai trailer, e per quanto faccia effettivamente strana Alita (sembra di avere la protagonista del film di Final Fantasy mescolata a persone normali), il film in generale surclassa Ghost In The Shell di bruttissimo, lo pesta proprio a sangue, lo lascia storpio e non morto per il solo diletto di poterlo reincintrare tetraplegico. Lo spirito del manga (che ho letto) è intatto. Semplificato, accelerato, quellochevolete, ma intatto. Il live action di GITS aveva una protagonista spaesata che rifaceva il dilemma di Robocop al femminile con tanto di tank-ed209, mentre il manga e il film di Oshii parlavano di tutt’altro. Poi, de gustibus.
      Secondo me?
      Alita è un ottimo primo capitolo (ci siamo dimenticati di quanto fosse scialbetto il primo X-Men? E anche lì, confraternita di mutanti malvagi straccioni supercool, ma poi hanno fatto X-Men 2 e tutto cambiò). Si spera non resti l’unico. Perchè aver dato una seconda chance a un Pacific Rim e non a questo sarebbe una bestemmia. Io ci avrei messo almeno un mezzo voto in più, Doc.

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  20. avevo forse visto il trailer su mymovies, qualche giorno fa, uno dei tanti nel flusso di trailer che inizia a scorrere quando si clicca su quello di un film di cui si vuol effetivamente vedere il trailer. dopo di che, scatta l'effett sala buia e la curiosità di vedere i trailer. Detto questo, quelle scene anticipate, non mi hanno incuriosito, né attratto - mentre invece ho sentito sotto pelle e molto forte e chiaro lo sgrevole effetto Uncanny V. Che, tra l'altro, è un concetto molto bello anche extra cinema!

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  21. Alita è il manga (e probabilmente il "fumetto" più in generale) a cui sono più legato, letto nell'edizione Panini comics quando ancora si chiamava Marvel Manga ed è stato il colpo di fulmine, insieme a quell'altra cosa stranissima e incredibile che si chiamava Berserk e che era arrivata più o meno nello stesso periodo.
    Ho amato ogni singola pagina e ogni singolo personaggio, il dottor Desty Nova, Figura Quattro e Jashugan su tutti: ognuno con il suo dramma, la sua storia, che li rendeva incredibilmente umani, affiancati a questa dolcissima macchina di morte che è Alita.
    La scena in cui Nova, nell'Ouroboros, si toglie gli occhiali e per un solo istante diventa buono, prima di essere decapitato da un'Alita in lacrime, merita di essere studiata a scuola.
    Per cui le aspettative sono forse troppe: al di là della sciura Maria con la permanente e il vestito a fiori che passa dietro a Zapan spero che almeno un briciolo di questa magia sia rimasto nell'adattamento.
    Leggo che il personaggio è stato reso abbastanza bene e per me è già una vittoria: in GITS, vedere (SPOILER) il Maggiore Motoko Kusanagi tornare nella sua cameretta dove un signore aziona la pressa sui suoi piccoli amici di ovatta, ma soprattutto quel "No" alla proposta di fondersi nella rete del Marionettista (FINE SPOILER) sono stati colpi durissimi, a cui il fan service della canzone originale sui titoli di coda non ha posto rimedio, anzi ha acuito il fastidio. Mi aspetto da Cameron e Rodriguez (due registi che stimo a targhe alterne) che non cadano in uno scivolone simile.

    Per wargarv: non condivido, anche se lo capisco, il tuo odio per Last Order. La storia è zeppa di idee strafantastiche, personaggi memorabili (Zekka!) e un'ambientazione di ampio respiro per nulla banale che espande in tutto il sistema solare il mondo partito dalla Città discarica e Salem, ma purtroppo il tutto è stato buttato via in uno schema narrativo alla "torneo Tenkaichi" che è durato troppo e ha messo a dura prova le gonadi dei lettori.
    Si salva l'inizio e la fine: in mezzo ci sono lungaggini (spero) dovute agli strascichi delle beghe legali tra Kishiro e la casa editrice. La terza serie è partita a mio avviso alla stra-grande, spero che si mantenga su questo livello (basta tornei, per favore...) e soprattutto che sia più compatta, come la prima serie.

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  22. Ciao doc grazie della rece. Non conosco alita e lo vedrò a digiuno, quindi magari mi piace.

    Ti chiedo un OFF TOPIC: hai già recensito GLASS e me lo sono perso o devi ancora farlo (se vuoi)?

    Ciao grazie

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    1. Nope. Purtroppo è uno dei film che ho bucato al cinema (come Il Primo Re), pur volendo vederli, perché... non sempre si riesce. Lo recupero in home video, appena possibile, e ne parliamo.

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  23. Mi si perdoni il ritardo, questo film l'ho visto giusto ieri sera.

    Io non ho mai visto o letto niente di Alita prima d'ora, per cui sono andato al cinema con un solo preconcetto: gli occhioni.

    Allora, in movimento gli occhioni non danno il minimo disturbo come fanno invece ampiamente nei cartelloni pubblicitari, lì ti fissi su quelli e ti fanno un bruttissimo effetto.
    Per il resto: che due maroni!
    Un tizio in parte a me s'é messo perfino a dormire!

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  24. Beh uno dei primi manga arrivati se non erro già ai tempi di zero, e poi pubblicato con volumi a sè dalla Panini o Star Comics. Non so se riuscirò a vederlo, ho paura faccia cagare gassoso come Ghost In The Shell con scarlett labbrona. Ma è violento come il manga? Ci sono cyborg che aprono crani e succhiano cervella?

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    1. Visto sabato, secondo me alla fine merita, arrivo a un 4/5. No, non ci sono succhiacervelli, è meno violento del manga ma questo ci sta in una trasposizione su grande schermo se vuoi il pg13 Combattimenti comunque belli e violenti a sufficienza, per un vecchio fan del manga è stato bello vedere Alita in azione live action. Gli occhioni straniano di brutto all'inizio, ma dopo un po' non si notano più, imho. Mi hanno disturbato di più le differenze di trama rispetto a manga o OAV, ma ne parleremo in un post spoileroso, sempre che il doc lo ritenga necessario

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  25. Non l'ho ancora visto ma mi sento di condividere le impressioni di doc...che sono le stesse che ho avuto io la prima volta che vidi il trailer. Tutto troppo pulito da pubblicità meccanica della mulino bianco... Io immaginavo una bidonville non un villaggio vacanze da mondo dei robot di lusso... Ecco elysium ripropone bene quell'atmosfera di povertà e abbandono anche se l'estetica non è quella cyberpunk .. tutto però è zozzo e sgarrupato... Infine stendo un velo pietoso su quegli occhi da ipotiroidismo... Devo dire che preferisco le cosplayer che vedo in rete

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    1. Infatti (come già scrissi tempo fa) secondo me Elysium grida da ogni fotogramma: "Io volevo essere il film di Alita!!! Ma quel cattivo di Cameron non me l'ha lasciato fare..."
      Sharlto Copley "sintonizzato" con le barrette metalliche sotto gli occhi; i ricchi su Elysium che hanno un segnetto distintivo sulla fronte; il super-computer impazzito che comanda tutto; la fusione uomo-macchina brutta e sporca (l'esoscheletro saldato malamente a Matt Damon); le auto corazzate identiche a quelle dei Barjack; e potrei continuare...

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  26. Visto al day one. Da fan ormai venticinquennale del manga non ho potuto non notare una notevole diluizione dei toni drammatici,del livello di gore e violenza e soprattutto delle profonde tematiche esistenziali che l'opera originaria dispensa a piene mani. Ma allo stesso tempo sono rimasto incantato dalla capacità dei produttori di ricreare non solo un mondo coerente e.ricco di particolari(benché, ancora,molto meno dark dell'originale), ma anche di dare sufficiente profondità alla sceneggiatura che nonostante un tourbillon di situazioni e personaggi rimane organico, giustamente focalizzato sulla protagonista e incredibilmente fedele al lavoro di Miura...
    E poi c'è LEI ,la protagonista... l'ho letteralmente adorata da giovane e mi sento di dire che la splendida interpretazione di Rosa Salazaar e il lavoro della Weta danno vita al MIGLIOR personaggio tratto da un fumetto(e intendo qualsiasi fumetto,non solo JAP,americani compresi) che si sia mai visto sullo schermo. Un misto di delicatezza e sfrontatezza, infantile spontaneità e inflessibile determinazione,fragilità e furia devastatrice....un personaggio che gli spettatori difficilmente potranno non amare e dal quale è difficile non sentirsi ispirati. Da un punto di vista puramente visivo e cinematico il film è una vera orgia per gli occhi. Dalle incredibili inquadrature delle due città alle velocissime e cruente corse del Motorball,tutto è ricreato in maniera fotorealistica,con un frame rate impeccabile ed una eccellente pulizia. Menzioni speciali per le fasi action e soprattutto per combattimenti che sono imho quanto di meglio si sia mai visto in un film action.
    I punti deboli del film sono parecchi dialoghi parecchio scontati ed un interpretazione del personaggio di Hugo davvero anonima e senz'anima alla Twilight. Non considero una pecca il finale apertissimo visto che gli eventi narrati nel film rappresentano a malapena i primi 3 volumi della prima parte dell'epopea di Alita, un opera titanica che prosegue ancora oggi.
    In definitiva a mio avviso la miglior trasposizione da un manga di SEMPRE,un ottimo film di per se'(nonostante la spada di Damocle del Peg13) ed una protagonista che sarà difficile non portare nel cuore...8,5su 10 per me

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  27. Grande Ale, mi confermi che ne sai, hai tirato fuori la Uncanny Valley di Masahiro Mori, ci ho basato buona parte della tesi su questa teoria!
    Il film non l'ho ancora visto, lo vedrò venerdì, poi ne riparliamo

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  28. Personalmente Doc, a me è piaciuto. Mi ha convinto la messa in scena grezzona, gli effetti speciali dei cyborg sporchi e massicci. Mi ha convinto la scena del Motorball e per quel che riguarda gli occhi di Alita...non mi intendo di effetti speciali in CGI sul lato tecnico e anch'io alla vista del trailer ero rimasto basito, ma guardandolo nel contesto del film a livello emotivo per me ha funzionato. Mi sono appassionato alla tenerezza di lei e mi ha convinto il passaggio a spietata guerriera acrobatica. Anch'io leggevo il manga negli anni Novanta, Kishiro mi piace e ho seguito per un po' perfino il Last Order...mi rendo conto che alcune cose nella pellicola sono edulcorate e meno amare di come vengono raccontate nel fumetto, ma in termini di visione complessiva, di rappresentazione degli slum e la presenza di Salem, mi ha soddisfatto.

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  29. Doc, grazie della recensione, concordo inpieno col giudizio in merito alla resa cyberpunk, non c'è niente di più sporco dello Sprawl (cito gibson, non posos farne a meno) e ripulirlo ammazza l'ambientazione.
    Una domanda SPOILER ALERT NON LEGGETE DA QUI IN POI:

    Ma il film riprende tutta la storia del manga oppure solo la prima parte quella del cacciatore di taglie prima di diventare campionessa di motorball?

    FINE SPOILER

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    1. SPoiler non leggete!

      Anche se non mi sembra un grande spoiler, parla grosso modo della trama manga/OAV fino alla fine di Hugo, poi un salto su lei campionessa motorball. In due ore e mezza di film non potevano condensare di più, in effetti.

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    2. Ciao, Fla.
      C'è scritto, nella recensione:
      "[COPRE] sostanzialmente il primo terzo del fumetto di Kishiro, fino al debutto di Alita nel Motorball". ;)

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  30. bello il manga, non il film

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  31. Io il film l'ho apprezzato molto, la CGI è di alto livello. Si è vero che alle volte ci si rende conto che Alita è interamente in CGI ma è un limite dell'attuale tecnologia, succedeva anche con Hulk nei films del MCU. Mi preme però dire la mia a proposito della trasposizione della città di Ferro per alcuni troppo poco desolante, inquietante e violenta rispetto a quella del manga. Ci sono a mio avviso due cose da considerare: 1) le tavole del fumetto sono in bianco e nero e questo aiuta molto a ricreare un certo tipo di atmosfera, mentre il film è a colori e il colore trasforma un'ambientazione inevitabilmente. Io credo che sia stato fatto un ottimo lavoro, ma la perfezione si sa non è di questo mondo. Avrebbero potuto desaturare un pò il tutto e rendere la pellicola meno colorata? Forse, ma hanno preferito non angosciare il pubblico in quanto il target era appunto PG13; 2) anche negli ambienti e nelle situazioni più terribili la gente trova un modo per evadere, per divertirsi, per sorridere. E sopratutto i più giovani anche se inseriti in una realtà di guerra o di miseria trovano un modo per giocare e per divertirsi. Altrimenti l'unica via per sfuggire a quella realtà orrenda dovrebbe essere suicidarsi o chiudersi in casa e non uscire mai. Ma in qualche modo la vita va avanti, anche in mezzo a sporcizia e miseria. Detto ciò a me il film è piaciuto molto, so che in Cina ha fatto un ottimo risultato e spero che ne facciano almeno un sequel così da dare un senso al finale del primo film.

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  32. Innanzitutto benritrovati a tutti. Ecco, de gustibus. Dopo essermeli inflitti entrambi, personalmente penso che Alita a quella specie di patetico tentativo poco convinto che è il live action di Ghost In The Shell gli faccia parecchio male, e intendo giù mazzate a storpiare senza uccidere solo per il barbaro gusto di lasciare l’operetta di Sanders tetraplegica a vita. Tutto, nel cast tecnico e artistico di Alita, dalla direzione alla fotografia all’impegno degli attori (quelli in carne e ossa, ehm) è superiore a GITS, secondo me. Questo non vuol dire che Alita non faccia strano, o che sia un capolavoro, no. È solo che GITS è troppo, troppo, troppo peggio. E mi dispiace per l’ottimo (altrove) cast di attori coinvolti. Sanders e Arar, invece, preferirei lasciassero proprio il cinema. Forse renderebbero meglio nei videoclip di rap.

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  33. Ri-benritrovati. Visto ieri. Personalmente, avrei dato un punticino (o almeno mezzo) in più, certamente è la miglior trasposizione di un manga/ova/whatever da parecchio tempo a questa parte. Non è perfetto, nemmeno ottimo, ma ha del potenziale. E spero che d’ora in poi questi adattamenti abbiano perlomeno questo livello, saremmo a cavallo.

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