Kentozzi Christmas special, edizione 2017 (ma è roba del 1984)
Una delle più consolidate tradizioni dell'Antro era il post natalizio sui giocattoli. Ma quest'anno la vigilia è caduta di domenica, non c'hai avuto la testa di cercarne uno nuovo, c'avevi il gomito che ti faceva contatto col piede. E una tosse fortissima. Fortuna che a salvarci il Natale ha pensato l'antrista Emilia, che ha pescato un'altra perla dal giornalino di Barbie anni 80. Una storia natalizia del Kentozzi vintaggio (quello che tromba, non l'alfiere perpetuo della Friendzone), sempre circondato da tizi capaabomba, terroristi, paninari, alieni e tutto il resto. Direttamente dal dicembre 1984, una storia che dimostra di comprendere appieno lo spirito delle feste, l'umiltà imposta dal messaggio cristiano e... vaffanculo, poveri, tutti alle Seichelles! [...]
Per dare un taglio alle solite vacanze di Natale in montagna, ché c'erano già stati i Vanzina l'anno prima, Barbie e il Ken vintage che ci dà sono andati alle Seichelles. "Altro che sciroppo per la tosse o gocce per il naso! Ecco il vero rimedio agli acciacchi dell'inverno!", dice Ken, giusto perché i pensionati che non hanno i soldi manco per il bronchenolo non sono lì a picchiarlo selvaggiamente con il bastone da passeggio. "Che coraggio", risponde lei, che sa quanto violenti possano essere gli anziani quando si sentono presi per il culo da un bambolotto. L'Algida Stronza, intanto, è molto interessata ai costumi locali. E soprattutto al loro contenuto.
Il villaggio è splendido, dice Barbie, e la gente felice, anche se sta accasciata a terra accanto a una capanna in attesa che la morte se la porti. Gli uomini hanno i soliti capelli di paglia sulla capaabomba, e fasce e pareo ottenuti con tovaglie da trattoria, le donne... ma cosa ci fa lì in mezzo una ragazzina bionda? "Incuriosita, Barbie le rivolge qualche domanda", nella penultima vignetta, mentre Ken fa scivolare una mano sulla coscia della sua donna e gliel'appoggia. Il Kentozzi vintaggio è fatto così, testosteronico.
La ragazzina segue i due fino alla loro jeep e mostra una foto: lei e i genitori su una cabrio lilla, con il padre capaabomba che gira lo sterzo solo con la forza del pensiero e lei seduta con sicurezza mezzo metro più in alto. Magari se la sono persa alla prima curva. Si chiama Carol, la ragazzina, e non parla. MISTERO! SUSPANZA! Alla polizia non ne sanno nulla, perché il commissario locale è in realtà uno spogliarellista dei Centocelle Nightmare e si sta ubriacando con coca cola e aspirina.
Così Barbie e Ken si rivolgono alla Capitaneria di Porto, presidiata momentaneamente dal Capitano Findus in pigiama. Con gli indigeni del villaggio c'è invece una barriera linguistica insormontabile, per quanto Barbie ce l'abbia messa (e più che altro gliel'abbia data) tutta per risolvere l'arcano. Così Barbie e Ken fanno quello che ogni coppia responsabile avrebbe fatto al posto loro:
RAPISCONO la bambina e se la portano a casa. In un aeroporto frequentato da tizi in tuta con gli stivali, divanetti vecchi di Barbie, tendine di stagnola e una pubblicità del campari soda che recita l'antico detto anglosassone "Nu' campare pu' cumpare". Per metterla a suo agio, Carol è stata vestita come un' anziana rom del clan dei Gipsy King che legge le carte e lavora il rame mentre rapisce i bambini che simpatizzano per Salvini. Coperta di pelliccia da capo a piedi, l'Algida spiega a sua sorella Skipper che c'è una bocca da sfamare in più a casa. Skipper, commossa, medita vendetta.
Tutti e quattro tornano quindi a casa, passando davanti alle vetrine con gli abiti appiccicati all'esterno, perché è Natale pure per i ladri. Skipper mette subito la nuova arrivata a faticare, che c'è l'albero da montale e un chilo di piatti di lavare, raus, non è che qui si dà spazio alla prima smemorina di passaggio.
E poi tutti festeggiano teneramente, fottendosene della tristezza della piccola orfanella. Ma il giorno dopo è Natale: Ken è elegantissimo, con la cravatta rosa tipo Bruno Vespa e una rosa gigante appuntata al bavero; Skipper in camicia da notte dell'Ottocento; Barbie con un monospalla antiproiettili comprato nel futuro. Bussano alla porta (alta un metro e venti) e... sono i genitori di Carol!
Segue la storia strappalacrime di questa rEgazzina smarrita in Kenya dai genitori e salita su un piroscafo, ma più probabilmente fuggita di proposito, perché la mamma si veste dimmerda con la carta da regalo e il padre c'ha LE SOPRACCIGLIA BIANCHE DISEGNATE COL DENTIFRICIO. E tutto è bene quel che finisce bene, con una mano di Ken a spingere via Skipper, perché si levi una buona volta dai coglioni, e l'altra già proiettata verso la minna della madre di Carol. E oh, è testosteronico.
Barbie Crystal, della costellazione del Cigno, con il suo praticissimo abito che manco entra in macchina. Accanto a lei, Ken moro con un vestito che ce l'ha prestato Enzo Tortora ai tempi di Portobello.
La moda Barbie '84, con una "favolosa, soffice" stola ottenuta scuoiando il canemostro Bellezza.
La "vettura di Barbie", una corvette con cui la perfida sprinta per le vie di Roma TENENDO LA SINISTRA. Fottuta criminale.
E infine i cavalli di Barbie: Principessa, il puledrino Palomino e soprattutto lo stallone purosangue Mistero, che chiede "una galoppata a briglia sciolta". Tutto la sua padrona.
LE ALTRE (DIS)AVVENTURE DI KENTOZZI
Per dare un taglio alle solite vacanze di Natale in montagna, ché c'erano già stati i Vanzina l'anno prima, Barbie e il Ken vintage che ci dà sono andati alle Seichelles. "Altro che sciroppo per la tosse o gocce per il naso! Ecco il vero rimedio agli acciacchi dell'inverno!", dice Ken, giusto perché i pensionati che non hanno i soldi manco per il bronchenolo non sono lì a picchiarlo selvaggiamente con il bastone da passeggio. "Che coraggio", risponde lei, che sa quanto violenti possano essere gli anziani quando si sentono presi per il culo da un bambolotto. L'Algida Stronza, intanto, è molto interessata ai costumi locali. E soprattutto al loro contenuto.
Il villaggio è splendido, dice Barbie, e la gente felice, anche se sta accasciata a terra accanto a una capanna in attesa che la morte se la porti. Gli uomini hanno i soliti capelli di paglia sulla capaabomba, e fasce e pareo ottenuti con tovaglie da trattoria, le donne... ma cosa ci fa lì in mezzo una ragazzina bionda? "Incuriosita, Barbie le rivolge qualche domanda", nella penultima vignetta, mentre Ken fa scivolare una mano sulla coscia della sua donna e gliel'appoggia. Il Kentozzi vintaggio è fatto così, testosteronico.
La ragazzina segue i due fino alla loro jeep e mostra una foto: lei e i genitori su una cabrio lilla, con il padre capaabomba che gira lo sterzo solo con la forza del pensiero e lei seduta con sicurezza mezzo metro più in alto. Magari se la sono persa alla prima curva. Si chiama Carol, la ragazzina, e non parla. MISTERO! SUSPANZA! Alla polizia non ne sanno nulla, perché il commissario locale è in realtà uno spogliarellista dei Centocelle Nightmare e si sta ubriacando con coca cola e aspirina.
Così Barbie e Ken si rivolgono alla Capitaneria di Porto, presidiata momentaneamente dal Capitano Findus in pigiama. Con gli indigeni del villaggio c'è invece una barriera linguistica insormontabile, per quanto Barbie ce l'abbia messa (e più che altro gliel'abbia data) tutta per risolvere l'arcano. Così Barbie e Ken fanno quello che ogni coppia responsabile avrebbe fatto al posto loro:
RAPISCONO la bambina e se la portano a casa. In un aeroporto frequentato da tizi in tuta con gli stivali, divanetti vecchi di Barbie, tendine di stagnola e una pubblicità del campari soda che recita l'antico detto anglosassone "Nu' campare pu' cumpare". Per metterla a suo agio, Carol è stata vestita come un' anziana rom del clan dei Gipsy King che legge le carte e lavora il rame mentre rapisce i bambini che simpatizzano per Salvini. Coperta di pelliccia da capo a piedi, l'Algida spiega a sua sorella Skipper che c'è una bocca da sfamare in più a casa. Skipper, commossa, medita vendetta.
Tutti e quattro tornano quindi a casa, passando davanti alle vetrine con gli abiti appiccicati all'esterno, perché è Natale pure per i ladri. Skipper mette subito la nuova arrivata a faticare, che c'è l'albero da montale e un chilo di piatti di lavare, raus, non è che qui si dà spazio alla prima smemorina di passaggio.
E poi tutti festeggiano teneramente, fottendosene della tristezza della piccola orfanella. Ma il giorno dopo è Natale: Ken è elegantissimo, con la cravatta rosa tipo Bruno Vespa e una rosa gigante appuntata al bavero; Skipper in camicia da notte dell'Ottocento; Barbie con un monospalla antiproiettili comprato nel futuro. Bussano alla porta (alta un metro e venti) e... sono i genitori di Carol!
Segue la storia strappalacrime di questa rEgazzina smarrita in Kenya dai genitori e salita su un piroscafo, ma più probabilmente fuggita di proposito, perché la mamma si veste dimmerda con la carta da regalo e il padre c'ha LE SOPRACCIGLIA BIANCHE DISEGNATE COL DENTIFRICIO. E tutto è bene quel che finisce bene, con una mano di Ken a spingere via Skipper, perché si levi una buona volta dai coglioni, e l'altra già proiettata verso la minna della madre di Carol. E oh, è testosteronico.
Barbie Crystal, della costellazione del Cigno, con il suo praticissimo abito che manco entra in macchina. Accanto a lei, Ken moro con un vestito che ce l'ha prestato Enzo Tortora ai tempi di Portobello.
La moda Barbie '84, con una "favolosa, soffice" stola ottenuta scuoiando il canemostro Bellezza.
La "vettura di Barbie", una corvette con cui la perfida sprinta per le vie di Roma TENENDO LA SINISTRA. Fottuta criminale.
E infine i cavalli di Barbie: Principessa, il puledrino Palomino e soprattutto lo stallone purosangue Mistero, che chiede "una galoppata a briglia sciolta". Tutto la sua padrona.
Si ringrazia l'antrista Emilia per le scan.
Non è Natale senza una puntata a tema di Kentozzi! Grazie Doc (e Emilia), e auguri!
RispondiEliminaKen era un mito. Roccoken che lo appoggia a Barbie, va detto che altre volte lo appoggiava a Rio.
RispondiEliminaVoglio ancora il Mago Mirko.
Ma con quei genitori là è ovvio che chiunque scapperebbe.
RispondiEliminaIl vero trauma di Carol infatti non è che ha perso momentaneamente la voce, no.
Il vero trauma è che le è venuta la faccia di chucky la bambola assassina.
L'Antro: l'unico blog che aiuta a renderti più tollerabile il natale!
RispondiEliminaGrazie Doc! Ci voleva proprio!
RispondiEliminaMa il cognome di Carol è per caso Fantoni o Benvenuti? Cito: "Già affascinata dalla bellezza di un piroscafo battente bandiera liberiana, un bel giorno, senza dire niente a nessuno, me ne andai a Mombasa e feci l'errore di salirvi a bordo. Mi persi nella stiva e quando tornai sul ponte avevamo già fatto due volte il giro del mondo. Non riuscii mai a capire che cazzo trasportasse quella nave, ma forse un giorno lo capii: coca cola e aspirina"
RispondiEliminaGrazie Doc ed Emilia: letteralmente "A Christmas Carol"! Non ci saranno gli spiriti dei 3 natali, ma dei degni sostituti da paura:
Carol ha lo sguardo infernale di Chucky, con le proporzioni fisiche di Beetlejuice nell'ultima scena del film.
Il su babbo è Frankenstein Junior, e difatti "schwanstücker" vuol dire "quel pirla che si fa le sopracciglia col dentifricio"
La madre è uno dei pregevoli capolavori d'artigianato del Dottor Hell: sopra il Cugino Itt, e sotto mostro meccanico umanoide che si veste di cacca. Si noti infatti che le frasi provengono dai capelli, e non da dalla bocca, come nella classica tradizione Mikenes.
PS: pardon, dimenticavo il meglio... Auguri Dcotor, un abbraccio.
EliminaChe meravoglia. Grazie Doc e grazie a Emilia.
RispondiEliminaBuon natale a tutti, deboscia!
È dalla prima "scena" in cui compare Carol che mi sto scervellando per capire che razza di bambola assassina hanno usato: la mia conclusione è che deve essere una specie di mostro di Frankenstein, ottenuto mettendo sul corpo di Skipper la testa di Tutty (una delle innumerevoli sorelline di barbie e skipper cadute nel dimenticatoio)...grazie infinite per questa nuova puntata di kentozzi! E tantissimi auguri di buon Natale
RispondiEliminaAvventura migliore del solito, grazie!
RispondiEliminaBellissimo il nome "Vettura di Barbie" con la V maiuscola, adattamento caprino (ma allineato alla linea deteriore della rivista) dell'originale "Barbie Silver 'Vette". Chiamarla "Corvette di Barbie" sarebbe stato troppo elegante...
Addirittura aver salvato il Natale, almeno quello antristico! Non merito tanto!
RispondiEliminaA parte questo, anch'io avevo pensato ad alcune delle stesse gags del Doc, in specie quelle di Barbie e Ken rapitori e Skipper gelosa della nuova arrivata.
Buon Natale a tutti!
Dimenticavo il titolo, degno di un cinepanettone, e le Seychelles con la I.
EliminaGrazie ancora e... Già, Barbie e Ken nel tipico "turista-da-villaggiovacanzeblindato-mode": manco il nome corretto della nazione in cui si recano sul visto del passaporto :-)
Eliminacon Kentozzi, sempre risate grosse...Buon Natale Doc....
RispondiEliminaIl padre di Carol è una delle cose più belle mai viste. Dire che sembra un pazzo schizzato è dire poco
RispondiEliminaBuon Natale doc. Aggiungo l'agghiacciante viaggio dall'aeroporto a casa su una Golf Cabrio senza tettuccio l'antivigilia di Natale. Il tutto aggravato dalla presenza di due minorenni a bordo. Roba da ritiro della patente e della patria potestà. Roba che il viaggio a Cortina d'Ampezzo di Fantozzi sulla cabrio di Calboni era una passeggiatina domenicale a confronto!
RispondiEliminaGrande, Doc!!
RispondiEliminaBuon Natale a te e a tutta la cricca dell'Antro!!
GRAZIEEEEE!!!!!!!
RispondiEliminaCi speravo proprio!
Da notare però che, in spiaggia, Barbie ha il suo sdraio mentre Ken sdraiato sulla sabbia e muto.
Buon natale!! Consiglio a tutti il documentario su Barbie(serie giocatoli della nostra infanzia) appena pubblicato su netflix. Veramente illuminante...
RispondiEliminaparafrasando Villaggio, la bambola Carol è una cinesata pazzesca ! Ma da quale bancarella l' han cacciata fuori?
RispondiEliminaOra c'è anche il Kentozzipanettone. Giusto in tema!
RispondiEliminaSanto cielo, io me la ricordo questa storia! Hahaha!
RispondiElimina