Intervista a Tomino-sensei: Gundam, Char Aznable e il finale di Daitarn 3

Quello appena conclusosi è stato un fine settimana che, come l'attimo vrusciatutto di Ken il Guerriero, mai, mai scorderai. In questo Romics hai stretto la mano a un astronauta, conosciuto chi ha plasmato alcuni dei tuoi miti e personalissimi tormentoni (che fai, non lo abbracci il maestro Vince Tempera per aver scritto, tra le tante, anche la sigla del Capitano? E infatti), incontrato un sacco di amici, come Leo Ortolani, Licia Troisi, la cumpa di Radium quasi al completo e, last but not dixan, sparsi lungo i quattro giorni di fiera, decine e decine di antristi. Alcuni di lunghissima militanza in questo covo di deboscia, ma mai incontrati IRL. Insomma, genuini momenti emozione© uno via l'altro, come se piovessero Mariomeroli dopo aver visto Incompreso, però con la colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso. Momento culmine, ovviamente, gli incontri con Yoshiyuki Tomino e l'occasione che hai avuto venerdì di intervistarlo privatamente. Hai dovuto vendere l'anima a una persona (oh, ancora grazie, Dane-boss), ma ne è valsa decisamente la pena. Di cosa avete parlato con Tomino-sensei? Di Gundam, della guerra, del perché Char Aznable fosse figo e, chiaro, pure del finale di Daitarn 3. Perché Tomino-sensei ha un modo tutto suo per trattare i personaggi che ama: farli uccidere [...] 

Ora trova una macchina del tempo, torna indietro fino al 1980 e racconta al te stesso moccioso che un giorno intervisterai l'uomo che ha creato quella serie che ti fa impazzire. Fallo, e beccati una risatona infantile come risposta.
L'incontro di venerdì - tra l'altro il Gundam Day, 38 anni esatti dopo la prima messa in onda di Mobile Suit Gundam - con Yoshiyuki Tomino e Naohiro Ogata (producer di Gundam Reconguista in G e Gundam Thunderbolt) era strutturato in due parti. La prima era un'intervista di gruppo a porte chiuse, con una ventina di persone accreditate. Rispondendo a varie domande, Tomino ha ripetuto più volte che la sua versione moderna di Gundam è Reconguista in G, nel senso che con quella serie ha provato a dare un'interpretazione contemporanea degli spunti di Gundam. Purtroppo, dal tono di alcune risposte, traspariva anche l'amarezza per l'accoglienza tiepidina riservata alla serie e il timore che non sia stata capita.

Gli è stato chiesto anche che collegamento ci fosse tra le sue varie serie robotiche, ma Tomino ha risposto che per lui ogni serie era come un film a sé, come "una storia d'amore, ma con i robot", per questo non ci vedeva particolari punti di contatto, al di là della presenza dei robottoni, appunto. Ma anche che alcuni temi comuni evidentemente c'erano, se gli spettatori li hanno colti (more on this tra un attimo).

Tu hai fatto una domanda sulla genesi dei side di Gundam, le colonie spaziali a forma di cilindroni, chiedendo come fosse nata questa idea. La risposta è stata che serviva portare della gente nello spazio, popolare il vuoto ai fini della storia, e per questo si è pensato ai side. "Non sarebbero bastate delle astronavi", erano necessari dei mondi collegati alla Terra, popolati da persone e dalla loro quotidianità. 

Poco dopo è arrivata inevitabilmente la domanda sul finale di Daitarn 3, e lì il maestro è uscito dal personaggio serioso vestito male, poggiando un braccio sulla scrivania e sprofondando la faccia nell'interno gomito. Risatona generale, applauso. Ogni volta che viene in Italia, inevitabilmente, gli chiedono del finale ambiguo di Daitarn 3. Ora, quello che è pacifico, perché c'è il roman album, il doppiatore comune, etc. etc., è che Don Zauker (in originale Don Zausa) e Haran Sozo, il padre di Banjo, sono la stessa persona. Il cervello dell'addormentato Zauker è quello di Sozo. Il punto di domanda volteggiava ancora, però, su varie questioni, prima fra tutte la rabbia con cui Banjo affronta i meganoidi, e soprattutto con cui smitraglia Koros. Lei era l'amante sfasciafamiglia di suo padre? Perché l'eroe del cartone è così incazzato? E perché sembra pentirsi di averla fatta fuori? Qui è arrivata la risposta interessante. 

Tomino ha spiegato che Koros era un personaggio che amava molto, quello a cui si è affezionato di più. E per questo l'ha dovuta far uccidere. Waiddaminute? Già. Voleva dare a Koros una morte eroica, e per questo fa quella fine, non si trasforma in un meganoide, e Haran Banjo ha il momento Ooops subito dopo (almeno nel doppiaggio fedele all'originale). Ma Koros è morta davvero? O è sopravvissuta e rimasta su Marte? "Beh, quello dovete chiederlo a Banjo, non a me". La filosofia di fondo, alla base di molte risposte di Tomino, è che questa cosa occidentale del superspiegone per tutto è il male, è meglio che ognuno dia a una storia la conclusione che crede. La risposta è dentro di te, per dirla alla Quelo.

La fase due dell'incontro era invece l'ambito slot per l'intervista one-to-one, dieci minuti per chiacchierare da soli con il sensei e la sua interprete. Necessaria: raccomandazione di livello cardinalizio. Accreditati: la Rai, un paio di quotidiani nazionali, l'Antro. Oh, il Playmobil Boia c'ha agganci dappertutto. E così, qualche minuto di nervosissima ansia più tardi, eccoti seduto davanti a quel mito d'uomo a cui si deve buona parte della quantità industriale di robot di plastica e metallo che hai in casa. 
Doc: Il tema della guerra che coinvolge e travolge i bambini è presente in molte sue opere (Gundam e Zambot 3 su tutte). Solo per raccontare una storia ad altezza di ragazzo o perché, come purtroppo racconta la cronaca di questi giorni, il prezzo di un conflitto lo pagano sempre i bambini?

Tomino: La guerra è ovviamente qualcosa di disumano, e sì, purtroppo coinvolge soprattutto i bambini. Esiste da sempre e ho provato in qualche modo a raccontare questo dramma, soprattutto prendendo spunto dalla prima e dalla seconda guerra mondiale, traumi che anche in Europa non sono stati ancora del tutto superati. Purtroppo penso che non ci sia proprio speranza per l'umanità, sotto questo aspetto. Di questi tempi anche la religione è diventata un problema, quando porta alla guerra. 

D: L'RX-78-2 di Amuro Ray è un simbolo non solo dell'anime culture, ma - anche grazie alla statua a lungo esposta a Odaiba - un simbolo di Tokyo e più in generale del Giappone odierno. Cosa si prova ad aver creato un'icona della cultura pop mondiale?

T: Ah, sì? Io non credo che sia diventato un simbolo, ma se lei me lo dice mi rende molto orgoglioso. Grazie mille! Per me Gundam e il suo successo sono molto importanti soprattutto perché mi hanno permesso di parlare di alcuni temi come, appunto, la guerra. Senza Gundam nessuno mi avrebbe ascoltato e, tanti anni dopo, nessuno mi avrebbe fatto una domanda interessante come la sua su questo tema così delicato. 
D: Se Gundam è stato un punto di rottura nella storia dei robot, dando vita al filone dei real robot, Char Aznable è stato il primo antagonista realmente diverso. Non un semplice cattivo, ma un individuo fascinoso e con delle sue motivazioni molto forti. Mi può dire di più sulle sue origini? È noto, ad esempio, che il nome sia ispirato al cantante Charles Aznavour...

T: Dare il nome giusto al personaggio di un anime è molto importante. Shaa, in giapponese, è un nome molto adatto per un'opera animata, ma non riuscivo assolutamente a trovargli un cognome. In quegli anni in Giappone era molto famoso Charles Aznavour, perciò ne ho preso spunto per dare un cognome a Shaa, ed ecco Shaa Azunaburu (Char Aznable). Ma nel momento in cui avevo dato al personaggio questo nome, avevo deciso anche il suo destino: aveva il nome simile a quello di un cantante famoso, non poteva più essere un semplice cattivo! 

D: Molti dei suoi anime (Zambot 3, Ideon, Z Gundam...) hanno un finale tragico. Il suo eroe e chi lo circonda, molto spesso, non riescono a sfuggire al loro destino...

T: Questo è successo semplicemente perché io non avevo forse abbastanza talento per fare un finale differente. Se avessi avuto maggiori capacità, magari sarei riuscito a creare qualcosa di diverso. Ma non avendo nessun tipo di talento, finivo per riutilizzare uno schema molto simile.

Qui segue un siparietto comico, perché tu esci dal protocollo e dici che il maestro è troppo umile, sono serie che hanno colpito talmente tanto il pubblico che dopo tutti questi anni siamo ancora lì a discuterne. L'interprete traduce, lui si illumina, vi fate una risata. E alè, via le barriere culturali e la forma, ché va bene essere umili, sensei, ma non esageriamo, oh.
Parlate un altro po' di Koros, e mostri a Tomino la cel originale con la morte della donna, che l'antrista Drakkan ti ha appioppato per farsela autografare. Risultato: come un pirla non hai portato teco alcuna delle tue cel di Gundam o Z Gundam, ma ora Drakkan ha un pezzo di Daitarn 3 autografato dal maestro. Qui si riprende per un attimo il discorso del finale dell'anime, liberamente interpretabile da ognuno secondo la sua sensibilità. 

D: Tra i robot che non ha creato lei, c'è qualcuno che le piace particolarmente?

T: Purtroppo non riesco a rispondere a questa domanda, perché non ho visto proprio altre serie di robot. Per varie ragioni, ma soprattutto perché all'epoca lavoravo troppo! 
Diplomazia o superlavoro matto e disperatissimo in quegli anni 70 e 80 lì? Diresti un mix delle due cose. Poi arrivano le foto di rito e la dedica sul Roman Album (per i profani-me: librone illustrato) del primo film di Gundam, con tanto di piccolo Haro saltellante. Vai via frastornato, felice quasi come se da una torta di compleanno ti fosse saltata fuori la Presidentessa. Beh, quasi, ma avete capito. 
La sera di sabato avete incontrato di nuovo Tomino-sensei, accompagnato da sua moglie e da Ogata, alla cena degli ospiti della fiera, e già il fatto che questo covo di deboscia e quello che ha generato (Radium) ti abbiano portato al tavolo di un mito del genere era una roba da farti esplodere il cervello. Come se non bastasse, c'era anche Igort e vi siete messi a parlare di Quaderni Giapponesi e del suo imminente seguito (oh, yeah). Segue gif animata di Rolando che fa il gesto di non ci posso credere per due ore e mezza. Come lo chiudi un week-end del genere?
Beh, con la premiazione dei Romics d'Oro, domenica, con il sensei, Cammo, il Presidente Casali e gli altri premiati che cantano la sigla di Daitarn insieme al pubblico (clip in arrivo sui social in questi giorni). "Dirige l'orchestra" il maestro Vince Tempera, cioè chi quella canzone scalciaculi l'ha scritta. Il pubblico esplode. Te:



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Commenti

  1. Grazie, grazie e ancora grazie.

    Dopo aver ricevuto l'e-mail con foto e la frase "missione compiuta" sono andato avanti tutta la sera con il sorriso da ebete. Mi sono anche rivisto l'ultima puntata del Daitan III per scorgere il fotogramma della cel (e si scorge chiaramente).

    Grazie e quando torna nelle mia mani la metterò in salotto per fare lo sborone con gli amici :P


    Per il resto tanta invidia per non esserci stato ma ammetto che la cel ha placato ogni mia velleità ulteriore.

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    1. Ma guarda che la Cel originale ora se la tiene il doc, a te rifilerà una copia come nel film di Mr Bean... ^_^

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    2. Ahahah! Ho pensato la stessa cosa di Gig!

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    3. Una copia con una faccia disegnata da me al posto di quella di Koros.
      ...
      La faccia di Marandorino.

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    4. O magari ti poteva mandare la foto della cel con didascalia "Hai visto che bella LA MIA CEL con dedica?" :-)

      PS: Marandorino sei tutti noi! Ma anche no... in realtà nessuno può battere l'omino carrarmatino! (Altro che gli allenamenti di Tana Delle Tigri Contro Tre Tigri...)

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    5. http://2.bp.blogspot.com/-V8hp-0fFKfQ/T23-Z20LjdI/AAAAAAAACBY/jM_8GXuxtBA/s1600/bean%2Bcopy.jpg

      Scusate non ho resistito...

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    6. Drakkan ti stiamo invidiando tutti quanti! Poi dimmi esattamente dove l'appendi così mi vesto da Diabolik e tento il colpo!!! :)

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  2. Grazie DOC per quest'intervista, per questo reportaggio e per esistere.

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  3. Che bello doc mi piace leggere di queste esperienze tue e di altri sul web che sono riusciti a fare qualcosa di serio tramite la propria passione. Mi piace fantasticare su cosa farei io etc etc prima di ripiombare nella triste monotonia sterile del call center vabbè invidia, ma di quella buona sei un grande doc!

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  4. Accidenti,volevo vedere daitarn e ora mi sono spoilerato il finale...

    Vabbe lo guardo uguale.

    Del Romics vedremo fotoreportaggi?

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    1. E oh, sumimasen.
      Ma dopo quarant'anni lo spoiler cade in prescrizione, direi.
      Foto (e qualche video) postati e postandi sui social dell'Antro: Twitter, Facebook e pure Instagram.

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    2. Ma Daiarn lo si deve guardare per i siparietti Reika/Beauty, per le battute sarcastiche e le tamarrate, e per "E ora, con l'aiuto del sole, vincerò!!!".
      Il finale serve a piangere e, spoilerato o non spoilerato, fidati che ti farà venire il magone comunque. Roba che manco le cipolle... :°|

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    3. Segnalo che su Netflix c'è Daitarn con doppiaggio fedele all'originale (o almeno c'è, in italiano, la battuta cui accennava il doc)

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  5. La prima foto è fantastica. Avete un'espressione simile tu e il sensei, un sorriso appena accennato.
    Ma c'è una differenza di fondo: si vede chiaramente che tu sei emozionatissimo. Lui ... e niente, lui è giapponese.
    Bella intervista e reportaggio sempre emozionante.
    Noto (quasi con piacere, devo ammettere) che nei reportaggi di questi eventi trova sempre meno spazio, fino a sparire, la rubrica sulle cosplayer gnocche. Che non è per invidia, ma per puro amore del vero cosplay che blablablabla ... Niente, è per invidia u.u

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  6. Una sola parola sull'incontro col signor Tomino:
    W-O-W-! O_O

    Per il resto, a cantare in coro la sigla di Daitarn III con voi ci sarei voluta essere anche io. Non foss'altro che ho sempre avuto una memoria ridicola per ogni forma di testo da imparare pari-pari. Le uniche cose che so ripetere senza inciampi dall'infanzia sono 2 sonetti di Carducci e, appunto, la sigla di Daitarn III. Che da bambina passavo ore andando in bici su e giù per il nostro viale cantando quest'ultima a squarciagola, in loop. I miei vicini ancora se lo ricordano... Il coro col maestro Vince Tempera mi spettava, *sigh* :°-)

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  7. Davvero tanti complimenti per la missione che hai portato a termine.
    Immagino che emozione parlare con lui.
    Complimenti anche al buon Drakkan :-)
    Hai conosciuto anche un astronauta?
    Io se posso bullarmi un secondo nel 2011 a New York al museo di storia naturale ho presenziato a un icontro con i 4 astronauti che hanno volato nello Shuttle durante l'ultima missione prima del ritiro definitivo della navetta. Mi sono emozionato anche io

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    1. Il 60enne d'acciaio (sembra un super-eroe) Paolo Nespoli, parte di un nuovo progetto di Leo Ortolani presentato al Romics e prossimo a un ritorno in orbita. Se riesce (perché non è mica facile, trattandosi di carta) si porta dietro anche una copertina di Rat-Man, ha detto. :)

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    2. Nespoli ha 60 anni? ma stai scherzando? sembra più giovane di me!

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  8. Grandissimo Ale, queste si che son soddisfazioni :)
    A danilo non gli dire che l'ho firmata io poggiandola sulla firma di Tomino nel padiglione 9...OPS :D

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    1. Comunque Tomino davvero vecchio stampo, sia per i vestiti imporbabili che per il "no sono una pippa non so fare altro" :D

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  9. Grandissimo doc!

    Secondo me comunque quell'umiltà assurdamente esagerata caratteristica di molti autori nipponici di quella generazione lì ha inciso parecchio anche nella qualità delle loro storie, soprattutto sull'abbondanza di spirito di sacrificio, morte e mestizia.

    Non che oggi tutti gli autori giappi siano diventati dei bulli eh, però credo che esista proprio una sensibilità diversa...voglio dire, Tomino è nato 4 anni prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, e in Gundam per me sta cosa si percepisce tutta, dubito che un autore senza il medesimo background avrebbe saputo renderla altrettanto bene sul piano bellico.

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  10. Nessun. Talento. Vado a scavarmi una fossa e sotterrarmi per la vergogna della mia nullità. Perchè se Tomino è zero, noi comuni mortali siamo più sottozero di Asiago a natale.

    Con questa il blog entra nella mitologia.

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  11. Una parola sola, complimenti.
    Anche a Drakkan per la cel, che anch'io ho sempre trovato Koros la vera gnocca di Daitarn 3.

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    1. Ho comprato un po' di cel negli ultimi anni e la maggior parte adorna la camera di mia figlia. Possiedo una cel di Yu messa di profilo con i due folletti sulle spalle, pagata due lire, che è bellissima.

      Logicamente alcune non possono essere messe in camera di una bimba e tra queste c'era quella della morte di Koros (trovassi una con Beauty e Reika o solo Reika non sarebbe male). Adesso la cel di Koros finisce in salotto con la buona pace dei miei suoceri e di mia moglie.

      Le cel, se prese per quello che sono ovverosia dipindi a mano, non costano poi tanto a patto che uno non voglia prendere roba tipo DB, Saint Seiya o Studio Ghibli.

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  12. Felicissimo di averti incontrato e di aver fatto pure un paio di foto insieme a te doc!

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  13. Grandissimo Doc, quante emozioni in questo Romics! E grazie agli agganci altolocati del Boia per bella intervista con Tomino sensei, posso solo immaginare cosa si possa provare ad avere la possibilità di sedere a tu per tu con un'icona simile e poterla intervistare.
    Antro sempre più in alto!

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  14. Il sogno di una vita vissuto di riflesso . Grazie mille .
    (trad: Genuino Momento Emozione]

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    1. questa frase è veramente buona.. se non ti offendi me la riciclo ;) !!

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  15. Grande Doc. Complimentoni come sempre.
    Ma diccinla verità. Non hai proposto a Tomino una serie con un eventuale modello Gundam Boia (Playmobil)?
    No, il Deathscythe di G.Wing non è la stessa cosa!:D

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  16. Bello! Tutto molto bello!
    Quella cel è impressionante! Verrà valutata in reni umani ora.

    Ho apprezzato la coerenza sulla question Reconguista! Ha detto le stesse cose di quando ha lanciato la serie. Nonostante il fiasco. Segno che è cocciuto come si racconta. Ma meglio uno coerente che un paraculo no?

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  17. Invidia suprema, Tomino è, insieme a Miyazaki, il mio personalissimo "Dio degli anime".
    Bellissima intervista deve essere veramente una persona interessante. Chissà che uno dei prossimi piloti di Gundam non assomigli al Doc.

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  18. Quanto sono vere le parole di Tomino sui traumi non ancora superati ANCHE in Europa, perché pure lì non se la passano tanto bene, basti vedere tutte le polemiche sulle donne coreane trattate come schiave sessuali che in Giappone ancora si ostinano a chiamare "donne di conforto"...

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  19. Ho avuto al fortuna di incontrarlo quando venne l'altra volta ,al cartoons on the bay ,in quel di Genova!Peccato che non portai cels... Cmq Doc grande intervista!!! P.S. Ma ti sei fatto fare qualche autografo da qualche parte??

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  20. Il Doc che realizza i sogni di tutti noi. Tanta sana invidia. Anche se al posto tuo dall'imbarazzo non avrei saputo spiccicare una frase di senso compiuto (a stento ci sono riuscito con te - ps: grazie ancora per dedica/chiacchierata/selfie/mentina :D -, con Tomino potevano direttamente dichiararmi cerebralmente morto).

    E cinque altissimo per Drakkan.

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  21. Va pure detto che Reco in G non è stata capita perchè era un filinininio criptica...

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  22. Tanta invidia e un genuino momento emozione©, questo momento te lo sei meritato tutto. Rosicherò a vita, ma almeno abbiamo potuto leggere quest'intervista e vivere di riflesso l'esperienza (certo però che la prima risposta in questi giorni è proprio una sferzata di ottimismo)

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  23. Mi commuovo in differita. Devono essere stati giorni memorabili a dir poco, roba da non dormirci per settimane per l'emozione. Grande Doc !

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  24. Belle le domande fatte: la registrazione dell'intervista sarà caricata da qualche parte casomai?^^
    Deve essere stata una cena superlativa: Tomino, dismesso i panni del premiato intervistato,forse più tranquillo, è stato diverso durante la cena?

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    1. e soprattutto, non è che si è offeso perchè gli han portato formaggio grigliato?
      (so che era un po' scontata, ma non ho resistito)

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  25. Livello difficcolta' quest : Epico .
    Mission Accomplished.
    Grazie Doc

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  26. Figata, figata, figata, doppia figata, doppia figata col fiocco!! Che altro dire, mi metto nei tuoi panni e mi rendo conto di quanto siano stati mitici questi giorni.

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  27. niente, ogni volta che vedo il Sensei ripenso a una delle serate più belle della mia vita,con Tomino premiato sul palco del Festival del Cinema di Locarno (prima di lui calcato da gentucola come Wenders e Loach), con tanto di maxischermo (il più grande d'Europa) e immagini di Rx78 e Zaku proiettate sui palazzi di Piazza Grande. So che l'ho già raccontato, ma ormai mi sento come i vecchietti che raccontano i soliti ricordi di guerra...

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    1. certo, non per sminuire il privilegio di essere intervistato dal Doc...;-)

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  28. Tomino si riconferma il solito paraculo. Bisognerebbe clonarlo, tipo duemila volte. Avercene, così, autori ultrasettantenni con la sagacia nascosta sotto al cappello!
    Bel colpo, Alessandro!

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  29. Personalissimevolmente ho sempre pensato/creduto/convintato che Koros fosse la madre di Benjo.

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  30. Invidia fuori scala.
    Sei un grande Doc!!

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  31. un po' OT ma sempre di robot si parla: guarda che fanno a Firenze in queste settimane
    http://www.museostibbert.it/page/robot-fever-samurai-nellera-dei-chogokin
    Se puoi dagli un'occhiata

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  32. E la peppa, post immenso!
    Grazie Doc... e grazie Tomino!

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  33. Non avevo alcun dubbio che Tomino NON avrebbe dato risposte.
    Quella luce accesa, vuol dire tutto.

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