Le pubblicità GIG, Alan Moore, Contronatura, Juric, vampiri, fantasy di ridere
C'è un tasso di lacrime napulitante particolarmente elevato, in questa micro-puntata di Microletture. Ma c'è anche dell'Alan Moore e dell'altro, perciò preghi la regia di agevolare il mini-indice, grazie. Regia? Regia? Ah, ora arriva, eccolo. In questo numero si parla di: Dieci anni nel paese delle meraviglie - Le pubblicità per la linea GIG dal 1976 al 1986, Fashion Beast, Contronatura, Le due nazioni, Stolti mortali. Mettete in sottofondo un brano dei Sex Pistols, tipo, che so, I Wanna Be Me. Che c'entrano? In qualche modo c'entrano pure loro [...]
Hai letteralmente divorato questo libro di seicento pagine, una lunga carrellata di ricordi con cui Alberto Ferrarese (con la collaborazione dei figli Lapo e Niccolò) ripercorre i dieci anni in cui la sua agenzia di comunicazione, la Phasar, si è occupata della linea di giocattoli GIG. Non solo ideando le campagne pubblicitarie per la TV e per Topolino, ma anche occupandosi spesso della localizzazione dei prodotti. In pratica Dieci anni nel paese delle meraviglie è un gigantesco dietro le quinte di tantissimi giocattoli visti nelle Pubblicità Fuorvianti di quel decennio e ancora ricordati con affetto. Dopo aver tracciato la storia della collaborazione di Phasar con la GIG di Gianfranco Aldo Horvat, si passa infatti ad analizzare nel dettaglio i singoli prodotti, con i frame degli spot TV, le pagine pubblicitarie e soprattutto tonnellate di curiosità, che gettano luce su decine di giocattoli dell'epoca, sgombrando il campo dalle leggende metropolitane sedimentatesi nel tempo. Perché GIG lanciò i Diaclone in Italia con il nome Trasformer, prima che nascessero i Transformers? Come nacquero i Micronauti creati appositamente per l'Italia dopo il successo di Baron Karza e Force Commander, e perché nella loro linea a un tipo proveniente da una serie giapponese diversa fu fatta cambiare bandiera? Cosa andò storto con i Fantanauti? Con grande umiltà, Ferrarese spiega anche le ragioni di nomi oggi considerati strambi come gli Stragnoli di Blackstar, PeloCaldo (e soprattutto PeloCaldo Tiramisù...) e la Robapazza che Strumpallazza, frutto a volte di scelte del cliente, altre dell'esigenza di tirar fuori in tempo zero un nome per la frenetica macchina sforna giochi che era GIG allora. E sì, si parla anche di Flippo Trippo e della sua lingua, all'origine del superlativo antristico flippotrippissimo...
35 euro non sono pochi, ma IYO questo tomo li vale tutti: è un librone così pieno di curiosità e retroscena da imbruschettare l'occhio di chi all'epoca c'era e ricorda quelle pubblicità. Sul Topo, certo, ma anche gli spot, pure quelli che credevi di aver dimenticato, che riguardando quelle foto in bianco e nero (ma la sezione finale del libro, con alcune illustrazioni originali, è a colori) ti hanno centrato sul collo con un coppino di Nostalgia Canalis potentissimo.
La fai breve, visto che di Juric abbiamo già parlato. Il terzo e ultimo numero chiude col botto una miniserie che non solo è il ramo finora più interessante dell'albero di Orfani, ma anche quanto di meglio hai letto in casa Bonelli negli ultimi mesi. Cruda, feroce, il background perfetto per una villanzona di razza come la sua protagonista eponima. Tanto di cappello a Paola Barbato per questo ritratto di una stronza di livello cosmico. Sì, il divario tecnologico tra il passato di Jsana Juric e il presente visto in Orfani/Ringo/Nuovo Mondo sembra davvero enorme, ma in fondo chissene.
Avercene di mini così. Godibilissima anche se delle altre serie di Orfani non avete mai letto una mazzafionda e non vi interessa farlo.
Ma torniamo ai Sex Pistols, o meglio al tizio che li ha trasformati in un macchina da soldi, Malcom McLaren, che a un certo punto - nessuno sembra ricordare di preciso quando - commissiona ad Alan Moore la sceneggiatura di un film sulla base di alcuni spunti elaborati da lui. Il lavoro viene completato e pagato... e messo da parte, come spesso accade nel bissniss del cinematografò. Decenni dopo, la Avatar Press lo riesuma e, con il beneplacito di Moore, lo fa trasformare in un fumetto in 10 numeri da Antony Johnston (testi) e Facundo Percio (disegni), numeri raccolti quindi in questo volume, proposto in Italia da Panini. La cosa più buffa è il modo in cui lo stesso Moore - che, caso più unico che raro, firma l'introduzione al volume - ricorda la genesi del progetto, a cui non riesce a dare una collocazione temporale precisa. Fine anni 80? Anni 90? Non se lo ricorda. Ah, in questa lunga introduzione Moore si autodefinisce "uno a cui prende un colpo apoplettico ogni volta che si parla degli adattamenti cinematografici dei fumetti". Lollone. Anche nella sua nuova veste di fumetto scritto da un altro, Fashion Beast conserva non solo l'impronta cinematografica, con quelle vignette larghe e gli zoom, ma anche lo stile sordido e diretto delle opere di Moore.
Leggermente disturbante e con una trama sulla quale alla fine ti fermi a riflettere, portandotela dietro nella testa per tutta la serata, come tanti altri lavori dello stregone di Northampton. Il che sì, vuol dire il terzo cinque su cinque presidentesse di fila in questo Microletture. E oh.
In un mondo popolato da animali antropomorfi, una maialina single sogna focosi incontri con un lupo. Uno legge il nome di Mirka Andolfo e questo primo rigo di sinossi e pensa a un altro fumetto comico sugli opposti che si attraggono, come Sacro e Profano. E invece Contronatura è tutt'altro. È la prima parte di una storia che parla di omofobia e xenofobia, dando alla sua metaforica fattoria degli animali l'aspetto di una città in cui l'accoppiamento tra simili è obbligatorio dopo i 25 anni e le relazioni interspecie o tra individui dello stesso sesso sono rigidamente vietate dal governo. Gli sviluppi della trama, con tanto di voltagabbana, pistolettate e gombloddi, sono a un certo punto abbastanza prevedibili, ma ciò non toglie l'abilità dell'autrice nel trattare certi temi con ironia. Sul lato grafico c'è poco da dire, perché che Mirka sia bravissima è risaputo, it is known (nd Irri).
Una serie interessante e, soprattutto, con un'impostazione che proprio non ti aspettavi.
Chiudiamo anche stavolta con la sottosezione "Indie per cui", con le segnalazioni di produzioni minori, spesso frutto di amicici dell'Antro che per una menzione su questo blog poi sono costretti a comprarti una macchina dei fighetto e a portartela in spalla fino a sottocasa per non rovinarne le gomme. Due anni fa si diceva dello spassoso La leggenda leggendaria degli eroi epici, un romanzo fantasy esilarante. Bene, il collettivo Nerdheim ne ha tirato fuori un altro, Stolti mortali, e a) è altrettanto divertente, b) c'ha una copertina di Boris Vallejo e Julie Bell, scusate se è poco. I titoli di qualche paragrafo, a titolo (oh oh oh) di esempio: "Lezioni di eroismo a uso dei giovani", "Immortal Kombat", "Briscola col non-morto". C'è del genio dietro, e pure tanto. Costa 20 euro in cartaceo e poco meno di 5 in ebook, per sapere dove comprarlo buttate un occhio qui.
Le Due Nazioni lo trovate invece in fumetteria (ManFont, 9 euro). Una storia di vampiri e potere scritta da quel debosciato del Paul Izzo e disegnata da Mirko Treccani, che ricorderete già membro dell'Icon Crew e mostruosamente bravo nonostante la giovine età. Hai pensato dal primo momento in cui hai visto le sue tavole che Mirko avrebbe sfondato e questo albo è un ottimo saggio della sua bravura. Ah, Paul, ora mi devi minimo portare in macchina fino a Lucca a fine ottobre, regolati tu.
Già che ci siamo, una comunicazione di (dis)servizio: in tanti ti hanno chiesto che fine abbia fatto Icon 1 e la Squadra Alpha, visto che sono passati ormai 11 mesi dalla pubblicazione del quinto numero del fumetto di super-eroi dell'Antro. Si è arenato, per colpa tua. Mesi addietro si era rimessa in piedi - non senza fatica - la crew con l'innesto di sangue fresco, perché tanti, come Mirko, hanno trovato degli sbocchi lavorativi, e la ragion d'essere di tutto il progetto era in fondo anche quella. Si erano elaborati graficamente dei nuovi personaggi e stavi lavorando alla sceneggiatura del sesto numero. Solo che quanto avviene nelle prime pagine, le cose che Icon 1 dice, rilette col senno di poi, ti fanno un male incredibile, e dopo non sei stato più in grado di rimetterci mano. Quando e se il numero vedrà la luce, capirete. Magari più in là. Cioè, speri.
Voialtri, intanto, cosa state leggendo o avete letto di bello nelle ultime settimane?
Dieci anni nel paese delle meraviglie 35 robepazze che strumpallazzano |
35 euro non sono pochi, ma IYO questo tomo li vale tutti: è un librone così pieno di curiosità e retroscena da imbruschettare l'occhio di chi all'epoca c'era e ricorda quelle pubblicità. Sul Topo, certo, ma anche gli spot, pure quelli che credevi di aver dimenticato, che riguardando quelle foto in bianco e nero (ma la sezione finale del libro, con alcune illustrazioni originali, è a colori) ti hanno centrato sul collo con un coppino di Nostalgia Canalis potentissimo.
Orfani: Juric #3 - 4,50 eyepatches |
Avercene di mini così. Godibilissima anche se delle altre serie di Orfani non avete mai letto una mazzafionda e non vi interessa farlo.
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Leggermente disturbante e con una trama sulla quale alla fine ti fermi a riflettere, portandotela dietro nella testa per tutta la serata, come tanti altri lavori dello stregone di Northampton. Il che sì, vuol dire il terzo cinque su cinque presidentesse di fila in questo Microletture. E oh.
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Una serie interessante e, soprattutto, con un'impostazione che proprio non ti aspettavi.
Chiudiamo anche stavolta con la sottosezione "Indie per cui", con le segnalazioni di produzioni minori, spesso frutto di amicici dell'Antro che per una menzione su questo blog poi sono costretti a comprarti una macchina dei fighetto e a portartela in spalla fino a sottocasa per non rovinarne le gomme. Due anni fa si diceva dello spassoso La leggenda leggendaria degli eroi epici, un romanzo fantasy esilarante. Bene, il collettivo Nerdheim ne ha tirato fuori un altro, Stolti mortali, e a) è altrettanto divertente, b) c'ha una copertina di Boris Vallejo e Julie Bell, scusate se è poco. I titoli di qualche paragrafo, a titolo (oh oh oh) di esempio: "Lezioni di eroismo a uso dei giovani", "Immortal Kombat", "Briscola col non-morto". C'è del genio dietro, e pure tanto. Costa 20 euro in cartaceo e poco meno di 5 in ebook, per sapere dove comprarlo buttate un occhio qui.
Le Due Nazioni lo trovate invece in fumetteria (ManFont, 9 euro). Una storia di vampiri e potere scritta da quel debosciato del Paul Izzo e disegnata da Mirko Treccani, che ricorderete già membro dell'Icon Crew e mostruosamente bravo nonostante la giovine età. Hai pensato dal primo momento in cui hai visto le sue tavole che Mirko avrebbe sfondato e questo albo è un ottimo saggio della sua bravura. Ah, Paul, ora mi devi minimo portare in macchina fino a Lucca a fine ottobre, regolati tu.
Già che ci siamo, una comunicazione di (dis)servizio: in tanti ti hanno chiesto che fine abbia fatto Icon 1 e la Squadra Alpha, visto che sono passati ormai 11 mesi dalla pubblicazione del quinto numero del fumetto di super-eroi dell'Antro. Si è arenato, per colpa tua. Mesi addietro si era rimessa in piedi - non senza fatica - la crew con l'innesto di sangue fresco, perché tanti, come Mirko, hanno trovato degli sbocchi lavorativi, e la ragion d'essere di tutto il progetto era in fondo anche quella. Si erano elaborati graficamente dei nuovi personaggi e stavi lavorando alla sceneggiatura del sesto numero. Solo che quanto avviene nelle prime pagine, le cose che Icon 1 dice, rilette col senno di poi, ti fanno un male incredibile, e dopo non sei stato più in grado di rimetterci mano. Quando e se il numero vedrà la luce, capirete. Magari più in là. Cioè, speri.
Voialtri, intanto, cosa state leggendo o avete letto di bello nelle ultime settimane?
Scusa Doc se approfitto per un bieco spottone, ma segnalo, per chi fosse interessato, che è in preparazione su RadioAnimati uno speciale proprio su "Dieci anni nel paese delle merevaglie" con una lunga intervista ai figli di Alberto Ferrarese coautori del libro.
RispondiEliminaCi stavo lavorando giusto ieri sera cercando dei contributi audio degli spot, roba che non sentivo da decenni, ma, sorprendentemente, di cui, dopo un secondo di ascolto, sono stato in grado di citare il testo a memoria!...
Dovrebbe andare in onda presumibimente la prossima settimana o quella successiva.
Per le news in proposito http://www.radioanimati.it o pagina facebook ivi linkata.
Fine messaggio promozionale! ;) Buon anno a tutti!
Su Juric sono d'accordo con te se riferito all'intera miniserie. L'ultimo numero l'ho trovato meno incisivo degli altri due, probabilmente perché abbiamo già visto una Juric che usa gli altri come pedine mentre nei numeri precedenti era lei stessa pedina e giocatore allo stesso tempo.
RispondiEliminaMa stiamo parlando di pagliuzze, eh. Rimane la serie migliore dell'anno imho e dimostra come Orfani sia un universo che ha potenzialità ancora inespresse, specie se messo in mano a gente come la bravissima Paola Barbato.
Buondì:
RispondiEliminaletture "intense", in queste settimane / mesi (che è da un po' che non appesto la sezione commenti con i miei w.o.t. di letture arretrate).
prima di tutto gli Italiani XD
Alessandro Girola - La Strega e L'Ulano; pregevole novelette (pare si dica così) del buon Girola, un tizio che oramai da anni "si fa il mazzo" nella nobile ed ardua "arte del ronin" dell'autopubblicazione. E, rispetto ai suoi primi lavori, il risultato in questo racconto lungo/romanzo breve si vede eccome. La storia prende, lo stile è decisamente scorrevole, e pare che il buon Alex abbia finalmente acquisito la piena dimestichezza con i ferri del mestiere. Consigliato (anche per il basso prezzo).
Davide Mana - Bride of the Swamp God: un italiano (di nuovo autopubblicato) che scrive IN INGLESE delle avventure di un antico romano in egitto. Detta così sembra una barzelletta, e di quelle che non fanno particolarmente ridere. Invece è un'ottima realtà: una "novelette" ("pare che si dica così" [cit.]) che si legge che è un piacere, colma di avventura e "sense of wonder".
Ora il settore ESTERO
Robert Low - The Oathsworn: si tratta di una serie, e sono giunto all'ultimo (di CINQUE) romanzi. Le avventure di un gruppo di vichinghi "brutti sporchi e cattivi" [cit.] che li portano dalle gelide baie della Scandinavia alle steppe della Russia, dagli aridi altipiani della Palestina alla piovosa Inghilterra.
Consigliatissimo (specialmente agli amanti di Bernard Cornwell), e anche per chi non fosse proprio ferratissimo nella lingua di Albione, perché sono libri scritti in maniera ammirevolmente semplice.
Semplicemente MERITANO. Punto.
Yangze Choo - The Gost Bride: una storia "di fantasmi", ambientata nella comunità Cinese della Malesia all'epoca del primo dominio coloniale britannico. Non voglio rovinare la sopresa a chi non sapesse cos'è una "sposa fantasma" (e peraltro c'è wikipedia apposta). Gran bel libro anche in questo caso, una lettura che mi ha lasciato decisamente soddisfatto.
Cormac Mc Carthy - The Road: ecco, non un libro per "deboli di cuore", pessimisti e gente depressa. Gran bella lettura anche in questo caso, ma avviso che non lascia indifferenti.
Ecco, queste son state le mie "microletture" del periodo, spero di avervi incuriositi e che, se qualcuno dovesse poi voler approfondire, ne resti poi soddisfatto ;)
Mitico Davide Mana! ho letto 4 suoi libri sia di narrativa (Buran e Blooper molto consigliati) sia di "saggistica" (diciamo che sono quasi raccolte di aneddoti, "avventurieri alle porte del tempo" e gli altri due di cui non ricordo il titolo). Per me è veramente bravo.
EliminaIo continuo imperterrito con DC rebirth,nulla di nuovo,continua sempre a coinvolgermi e si stanno svelando piano piano gli altarini di cosa c'è di strano in quel mondo post Flashpoint.
RispondiEliminaQuanto a quelli recensiti mi interessano parecchio il libro della Gig,quello dei vampiri e il fantasy,dovrò recuperarli.
Ed eccolo qua, il genuino momento emozione nel vedere il proprio fumetto in un post dell'antro, grazie davvero per le belle parole, Doc :D
RispondiEliminaDoc ti porto in macchina anche a San Diego o Tokyo, basta che nel mentre mi racconti storie zozze. :)
EliminaHo ripreso in mano Tex, Dopo più di 20 anni, con il ritorno di Yama il figlio di Mefisto dal numero 673 ( 674-675 storia attualmente in corso ).
RispondiEliminaMi è' appena arrivato anche a me il libro della GiG , e da diaclonista non vedo l'ora di sviscerare le pagine sulla linea Diaclone.
Sto per acquistare invece la raccolta di Robert e. Howard edita da Mondadori che raccoglie praticamente tutta la bibliografia di Conan.
Io mi sono letto Vegezio , De re militari. è un testo di storia militare scritta da un civile, che di soldati e guerre non sapeva niente,. ma che si era documentato. Molto interessante , soprattutto dove riporta chiaramente le cause del decadimento dell' esercito romano alla vigilia delle sue sconfitte, in particolare Adrianopoli: il crollo della disciplina, ed in particolare l' abbandono progressivo dell' armatura pesante dei fanti per faticare meno. Da tutto il testo emerge chiaramente che tutto il sistema legionario imperiale fosse in piena crisi nell' epoca in cui è stato scritto il trattatello; che le legioni erano corpi indipendenti in tutto , dalle attività logistiche al comobattimento alla ricognizione, come i corpi d'armata napoleonici o ancora di più ; e che usavano un numero rilevante di macchine da guerra anche in manovra, tipo le carroballiste. Anche l' approccio indiretto e lo stratagemma tanto cari a Sun Tzu sono riportati qui in modo molto più grezzo ma sostanzialmente simile.
RispondiEliminaUn testo divertente e brve, a mio avviso inferiore al meraviglioso strategikon di Maurizio, ma comunque valido.
Poi mi sono letto la biografia di Ludwig 2 il re pazzo di Baviera. Talmente rimbambito che quando gli dichiararono guerra decise seduta stante di andare in ferie in montagna. Ora noi siamo critici con la democrazia, ma all' epoca della monarchia i re erano tutti pazzi o peggio, lo stesso ludwig era frutto della 22° unione tra wittlesbach ed asburgo ed era svitato come un torchio.
Adesso ho iniziato e quasi finito il de bello gallico di Cesare, perchè volevo contrastare l' estrema svampitezza di Ludwig con la concretezza totale del celeberrimo statista romano... e devo dire che con poche espressioni semplici, Cesare SPACCA
se riesci, cerca di recuperare la lettura di quest'ultimo che ne fece Stefano Belisari (in arte Elio) per il programma di Radio 2 'Alle 8 della sera' (forse sul sito c'è ancora il podcast). Merita veramente
EliminaSpero nella continuazione di Icon 1, e sono contentissimo che molti degli artisti dietro quelle pagine ora facciano ciò che più amano e che noi abbiamo già potuto in parte ammirare.
RispondiEliminaDetto questo, se si può parlare di fumetto o altro, ho letto una storia di Murakami con i disegni di un'artista penso giapponese.
vabbè, risparmiatevi il denaro se lo vedete in giro.
Poca roba in questo periodo, Doc.
RispondiEliminaSapendo che NON ti seguiro', nel prossimo Giappantrotour, mi sono consolato leggendo finalmente il tuo TOKYO-LA GUIDA NERD.E ti faccio i complimenti. Davvero bellissimo.
Ho smesso con ORFANI (mi ha rotto pure quello).
Adesso ho ripreso Lansdale e sto leggendo LA LUNGA STRADA DELLA VENDETTA, il suo romanzo su Batman, e mi sta piacendo molto.
Ho li' da leggere CONSOLE WARS, di cui mi han detto un gran bene.
"sgombrando il campo dalle leggende metropolitane sedimentatesi nel tempo"
RispondiEliminaSupponiamo che codeste leggende siano parecchie, si potrebbero a buon diritto definire "leggende metropolitante"?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo sto leggendo l'integrale di Torpedo 1936 di Abulì e Bernet. Capolavoro assoluto, per disegni e sceneggiatura (occhio però che è esplicito come poche altre opere).
RispondiEliminaConsigliatissimo, se amate le atmosfere e i personaggi "alla Tarantino".
Dieci anni, mi hai convinto facile!
RispondiElimina29 euri e spicci online e sto.
Sono intrappolato nella lettura del saggio Guida ai Super Robot.
RispondiEliminaVado a rilento perché è un tipo di libro che non ho mai letto e mia figlia non mi molla un attimo (per fortuna).
Si è letto molto poco queste vacanze.
RispondiEliminaConsiglio però 54 dei Wu Ming, romanzo di fiction storica dove compaiono contemporaneamente Cary Grant, Lucky Luciano, il dittatore Tito ed un televisore. Detta così non ha senso, ma il libro merita tanto.
Poi continuo (non so perchè) la lettura del mensile di Star Wars, che è una mezza puzzonata. La cosa più bella fino ad adesso è stata sicuramente la mini su Lando di Soule e Maleev. Anche il bimestrale di Walking Dead un pò così, mi piace ma mai da far gridare al capolavoro.
Sto continuando a comprare la riedizione di Gantz, opera che avevo letto anni fa prestata da un amico. Gantz è un qualcosa di veramente assurdo, non catalogabile, pulp, sexy e stranissimo. Molte cose non le ricordavo e me lo sto godendo alla grandissima.
Ah, ho raccattato usato anche il primo volume di Appunti di Vita di Boulet, autore e blogger francese a cui si ispira Zerocalcare. E' super godibile, e sì fa leggermente più ridere di zerocalcare
Guerra e pace. ( sul serio ) . Anche se magari non vale nell'ambito di questa discussione. Ed è molto bello, anche se a al secondo libro su quattro abbiamo già passato le 800 pagine....
RispondiEliminaParto con due domande: il libro "Stolti Mortali!" è un sequel oppure si può leggere anche senza conoscere il precedente? E poi, leggendo di Icon1 -che spero riparta- mi è venuto in mente Deep Spaced...quello è da considerarsi droppato ormai?
RispondiEliminaPer quanto riguarda le mie letture, Un Uomo Un'Avventura numeri 20-28, solito format ma piuttosto belli, con alcune storie notevoli. Poi i volumi 3-4 di Suore Ninja che si conferma divertente e ci mette anche più azione/viulenza (bellissimi i 4 cavallieri dell'apocalisse)...spero il finale di serie sia fatto come si deve. Infine, il libro L'amore al tempo dei nerd di Vitoiuvara, che ho trovato divertentissimo, un umorismo eccezionale davvero. E oltre a far ridere sa anche far riflettere in alcuni punti, se ci si riconosce un po' nelle situazioni. Ma nella prima lettura ho preferito ridere e basta
Fa parte della stessa saga, ma si può leggere anche a sé.
EliminaDi Deep Spaced io e Manuel abbiamo consegnato a Verticalismi il terzo episodio mesi fa. Ho anche sollecitato un paio di volte, ma ancora non l'hanno pubblicato. Spiaggiato nello spazio, tipo.
Speriamo si sbrighino a soccorrerlo, quelli di Verticalismi! Comunque grazie mille per le risposte!
Eliminavai Brooklin, Astrogonza, il finale de Suore Ninja è al livello del resto e Papa Costantino Vitaliano rulleggia!
Elimina"Metopolis" di Artibani & Mottura, lettura piuttosto breve ma omaggia benissimo la fonte originale, pur con le dovute modifiche (peraltro sensate)
RispondiEliminaMa io mi ricordavo "la palla pazza che strumpallazza" ricordo male?
RispondiEliminaMi pare proprio Roba (e mi conforta google, es. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSVAv_FU0mGxUTKzM5yeCj2BtijsV4DVfdgiWRt2xVxx0oOU205)
EliminaA volte si muore, ennesimo gioiellino giallo-horror di Claudio Vergnani.
RispondiEliminaDieci anni nel paese delle meraviglie sembra figo ma per trenta sacchi non è ammissibile che le immagini siano in b e n
RispondiEliminaJuric 3 pare fiacco perché Juric 2 è la miglior uscita Bonelli degli ultimi 5 anni, a mio parere.
RispondiEliminaLarry Bond - Fenice Rossa, e l'edizione speciale di Evroniani - La fine del mondo.
RispondiEliminaDieci anni nel paese delle meraviglie lo devo assolutamente recuperare
RispondiEliminaMi sono procurato i due libri di Nerdheim in ebook e devo assolutamente ringraziare il Doc: sono divertenti, intelligenti, pieni di citazioni ed ironia a tonnellate, una lettura proprio azzeccata! Ancora grazie per il prezioso suggerimento!
RispondiElimina