Dark Souls III, cuore e acciaio
Questa non è una recensione di Dark Souls III. Il nuovo, attesissimo capitolo della serie Souls vi è stato paracadutato in redazione in una cassa di legno (no, sul serio) la scorsa settimana, ti ci sei incollato da qualche giorno e ti sei tirato su per le retine poco meno di dieci ore di gioco, che in un titolo del genere non bastano per cavarne una recensione. Però bastano eccome per raccontare come sta andando, quello sì: cosa ti è garbato, cosa ti sta piacendo molto meno e, soprattutto, perché Dark Souls III sia come una compagnia di giocatori di poker bari in cerca di un pollo da spennare [...]
I titoli della serie Souls non sono degli action RPG difficili, dicevamo: sono dei giochi impegnativi, che come quelli di una volta richiedono nel giocatore dedizione, una buona dose di memoria e una pressoché totale mancanza di rispetto nei confronti di santi o soggetti divini equipollenti di altre religioni. Dark Souls III, il capitolo del ritorno in cabina di regia del creatore della serie, Hidetaka Miyazaki, dopo la scampagnata gotica di Bloodborne, non fa ovviamente eccezione, ma è un gioco che impegnativo e bestemmioforo lo diventa, non lo è da subito.
Nella prima ora e mezza di gioco non sei mai morto. Neanche una volta. Arrivato lì guardingo come uno che deve entrare nello spogliatoio di una palestra in cui nessuno degli iscritti si cambia mai i calzini, aggrappato a uno scudo che finalmente ti è stato restituito al posto delle armi da fuoco di Bloodborne (bel gioco, eh, ma preferisci le legnate heroic fantasy con uno scudo in una mano, un'arma bianca, possibilmente un'alabarda, nell'altra e i testicoli stretti nella terza), hai iniziato ad aggirarti per il mondo di Lothric temendo scherzoni sotomayor a ogni svolta cieca, subodorando attacchi a tradimento dietro ogni porta, boss ipersgravati troppo presto e troppo brutti e troppo troppi. Come la scuola del dolore di quella prima scalinata di Demon's Souls. Come la cumpa di scheletri nel sentiero sbagliato all'inizio di Dark Souls. E invece niente. La curva di difficoltà del gioco sale in modo progressivo, senza picchi strani (in Bloodborne il primo boss era più tosto dell'80% degli altri, per dire) o carnazza da passare al fil di spada troppo aggressiva nelle primissime battute. All'inizio non capivi.
Cioè, non capivi quanto dipendesse effettivamente dal gioco e quanto invece dal fatto che ridarti lo scudo, assieme all'abilità acquisita con le rotolate e le schivate grazie alla scuola No-Scudo di Bloodborne, ti avessero trasformato in Mr. Catenaccio e Contropiede Antimostro. Poi hai invece realizzato che è un crescendo, una progressione di impegno, dedizione e santi scomodati. Il primo boss vien giù praticamente da solo, il secondo puoi orizzontalizzarlo anche con atteggiamente svagato e casualone, il terzo devi studiartelo un minimo o sono razzi. E non di quelli che amano la Corea sbagliata. Dal quarto sudi, e quando ne vieni fuori urli al mondo la tua gioia, agitando il pugno serrato al cielo nel nome della supremazia della razza umana su quella dei game designer giapponesi sadici. Allo stesso modo, i livelli si arricchiscono via via di bastardi pericolosi e di gioviali mostrilli più ostici, da soli o peggio in branco, come vuole e pretende il giocatore reduce dai Souls precedenti. Che a quel punto, e veniamo alla metafora iniziale, si sentirà sempre meno a suo agio, proprio come il pollo che la banda di bari ha lasciato vincere per le prime tre o quattro mani di poker. O, se preferite, come il tizio cui la più bella e stronza della classe ha fatto credere che ce n'era, ma al momento della verità, dopo due giri di dirty dancing che hanno dimostrato che non puoi ancora mettere Baby in un angolo, gli ha detto Esco da una storia di tre anni con un tipo, ed è sparita con il figlio tamarro del fornaio sotto casa.
Si è discusso tanto, alla vigilia, delle analogie e delle differenze rispetto ai capitoli precedenti della serie, e in effetti Dark Souls III è un Frankenstein bizzarro. Per alcune cose è, prevedibilmente, molto simile al primo Dark Souls e a Demon's Souls (basti guardare che aspetto ha l'hub in cui si raccolgono progressivamente i vari NPC incontrati, con tanto di teletrasporto verso il primo, vero livello di gioco), mentre per altre sembra aver fatto tesoro di alcuni aspetti di Bloodborne (a partire dalla dinamicità degli scontri) e soprattutto delle critiche rivolte a Dark Souls II. Se infatti lì non era stata apprezzata ad esempio l'eccessiva omogeneità dei boss, per la maggior parte cavalieri giganti e altri esseri antropomorfi, Dark Souls III è il trionfo dei mostri strani. Lì dove invece il mare luccica e spira forte il vento, ma si perde la varietà, è proprio nel level design. Il malcontento di una fetta consistente dei giocatori di Dark Souls II per l'eccessiva diversità degli scenari di gioco - a detta di tanti, un'accozzaglia di mondi poco coerente - ha prodotto l'effetto opposto. Per quasi dieci ore di gioco, non hai fatto altro che vagare per castelli, piccoli villaggi ai piedi di castelli, dungeon sotto dei castelli e agriturismi e B&B con vista castello. Di quelli bellissimi, eh, con draghi portoghesi accampati sul tetto, camminatoi, torri e guglie ovunque, ma dopo un po' il contorno si è fatto lievemente monotono come il suo cielo grigioverde. Molto più a tema cavalleresco, ok, ma monotono. Certo, va ripetuto che hai visto solo uno spicchio dei livelli, ma il tema di quelli già esplorati è di fatto molto meno vario che in precedenza. E questa è una delle tre cose che per ora ti sono piaciute di meno, e probabilmente la meno fastidiosa.
La seconda è che, allo stato attuale, il motore di gioco fa acqua più della casa di Spongebob dopo esser stata presa a capocciate da una balena. Hai scaricato una prima patch (1.01) che probabilmente non è quella day-one promessa da FromSoftware, ma il frame-rate è più ballerino di Giuda: rallenta appena l'azione deve dividere lo schermo con fumo o altri effetti e inchioda in un paio di punti fino a crollare a una ventina di frame al secondo. No good. Ma la speranza che, come detto, ci mettano presto mano è l'ultima a morire. Almeno lei.
La terza cosa che ti ha lasciato un po' così è l'eccessiva linearità di molti livelli. I percorsi secondari si limitano spesso a strade senza sbocco in cui recuperare anime e o altri oggetti, ma di bivi veri e propri per ora ne hai trovati solo tre, e alcune scelte di level design sono alquanto incomprensibili: complesse scorciatoie che in realtà servono a poco, magari per la presenza di alcuni falò troppo vicini tra loro (il teletrasporto è disponibile ora fin da subito), livelli più vasti ma anche spesso più spogli rispetto al primo Dark Souls (che continui a usare come metro di paragone visto che nel secondo Miyazaki era assente giustificato) e neanche minimamente interconnessi come lo erano lì. Dice: ma allora non ti sta piacendo? No, tutt'altro. L'aggiunta delle weapon art e di alcune altre novità allo schema di gioco (come la possibilità di bilanciare a piacimento, dal fabbro, le fiaschette di Estus, tra quelle che ricaricano l'energia e quelle del refill della barra blu a cui si attinge per gli incantesimi) e il nuovo dinamismo degli scontri rendono il ritmo piacevole e la progressione - tolta quell'oretta di riscaldamento all'inizio - gratificante come sempre. Alcune cose non saranno magari perfette, vuoi per ragioni di tempo, vuoi perché accontentare tutti, se hai un pubblico hardcore e dedicato come quello che ha questa serie, non è possibile, ma il masochistico divertimento old school, la voglia di esplorare, la vecchia catechista da far piangere quando precipiti da un cacchio di burrone con settemila anime nello zainetto, il sospiro di sollievo così forte da far tremare il televisore quando scopri un nuovo falò son sempre lì. Tutti passi di un ballo noto, ma dannatamente avvincente.
Non sai ancora se saprà piacerti più del primo Dark Souls e ancora non hai avuto modo di provare il multiplayer (appena aprono i server), ma sai di certo che ti terrà compagnia ancora per tante, tante ore. A te e a tutti i reduci dai giochi precedenti che sanno lodare il sole e che un biglietto per la landa di Lothric per il 12 di questo mese ce l'hanno già in tasca da un pezzo. Basta non lasciarsi illudere dalla bella e stronza della scuola, lì all'inizio del party, e metterci la testa. E soprattutto il cuore, e soprattutto l'acciaio.
Poi magari, come si è fatto per i giochi precedenti, si tornerà ad aggiornare questo post con i progressi del diario di guerra, così ci si scambia pure dritte e consigli. Mo' vediamo. Nel dubbio, compagni di lotta, bookmarkatevi questa pagina.
I titoli della serie Souls non sono degli action RPG difficili, dicevamo: sono dei giochi impegnativi, che come quelli di una volta richiedono nel giocatore dedizione, una buona dose di memoria e una pressoché totale mancanza di rispetto nei confronti di santi o soggetti divini equipollenti di altre religioni. Dark Souls III, il capitolo del ritorno in cabina di regia del creatore della serie, Hidetaka Miyazaki, dopo la scampagnata gotica di Bloodborne, non fa ovviamente eccezione, ma è un gioco che impegnativo e bestemmioforo lo diventa, non lo è da subito.
"E da lontano, un suono strano, la terra trema già" |
Cioè, non capivi quanto dipendesse effettivamente dal gioco e quanto invece dal fatto che ridarti lo scudo, assieme all'abilità acquisita con le rotolate e le schivate grazie alla scuola No-Scudo di Bloodborne, ti avessero trasformato in Mr. Catenaccio e Contropiede Antimostro. Poi hai invece realizzato che è un crescendo, una progressione di impegno, dedizione e santi scomodati. Il primo boss vien giù praticamente da solo, il secondo puoi orizzontalizzarlo anche con atteggiamente svagato e casualone, il terzo devi studiartelo un minimo o sono razzi. E non di quelli che amano la Corea sbagliata. Dal quarto sudi, e quando ne vieni fuori urli al mondo la tua gioia, agitando il pugno serrato al cielo nel nome della supremazia della razza umana su quella dei game designer giapponesi sadici. Allo stesso modo, i livelli si arricchiscono via via di bastardi pericolosi e di gioviali mostrilli più ostici, da soli o peggio in branco, come vuole e pretende il giocatore reduce dai Souls precedenti. Che a quel punto, e veniamo alla metafora iniziale, si sentirà sempre meno a suo agio, proprio come il pollo che la banda di bari ha lasciato vincere per le prime tre o quattro mani di poker. O, se preferite, come il tizio cui la più bella e stronza della classe ha fatto credere che ce n'era, ma al momento della verità, dopo due giri di dirty dancing che hanno dimostrato che non puoi ancora mettere Baby in un angolo, gli ha detto Esco da una storia di tre anni con un tipo, ed è sparita con il figlio tamarro del fornaio sotto casa.
Si è discusso tanto, alla vigilia, delle analogie e delle differenze rispetto ai capitoli precedenti della serie, e in effetti Dark Souls III è un Frankenstein bizzarro. Per alcune cose è, prevedibilmente, molto simile al primo Dark Souls e a Demon's Souls (basti guardare che aspetto ha l'hub in cui si raccolgono progressivamente i vari NPC incontrati, con tanto di teletrasporto verso il primo, vero livello di gioco), mentre per altre sembra aver fatto tesoro di alcuni aspetti di Bloodborne (a partire dalla dinamicità degli scontri) e soprattutto delle critiche rivolte a Dark Souls II. Se infatti lì non era stata apprezzata ad esempio l'eccessiva omogeneità dei boss, per la maggior parte cavalieri giganti e altri esseri antropomorfi, Dark Souls III è il trionfo dei mostri strani. Lì dove invece il mare luccica e spira forte il vento, ma si perde la varietà, è proprio nel level design. Il malcontento di una fetta consistente dei giocatori di Dark Souls II per l'eccessiva diversità degli scenari di gioco - a detta di tanti, un'accozzaglia di mondi poco coerente - ha prodotto l'effetto opposto. Per quasi dieci ore di gioco, non hai fatto altro che vagare per castelli, piccoli villaggi ai piedi di castelli, dungeon sotto dei castelli e agriturismi e B&B con vista castello. Di quelli bellissimi, eh, con draghi portoghesi accampati sul tetto, camminatoi, torri e guglie ovunque, ma dopo un po' il contorno si è fatto lievemente monotono come il suo cielo grigioverde. Molto più a tema cavalleresco, ok, ma monotono. Certo, va ripetuto che hai visto solo uno spicchio dei livelli, ma il tema di quelli già esplorati è di fatto molto meno vario che in precedenza. E questa è una delle tre cose che per ora ti sono piaciute di meno, e probabilmente la meno fastidiosa.
Ci fa nascere e morire più che si può, mille volte al secondo, brutto stronzo vieni giù o no? |
"Eh... ehm... Friedman!" "Ma Friedman non è un nome di drago!" |
Non sai ancora se saprà piacerti più del primo Dark Souls e ancora non hai avuto modo di provare il multiplayer (appena aprono i server), ma sai di certo che ti terrà compagnia ancora per tante, tante ore. A te e a tutti i reduci dai giochi precedenti che sanno lodare il sole e che un biglietto per la landa di Lothric per il 12 di questo mese ce l'hanno già in tasca da un pezzo. Basta non lasciarsi illudere dalla bella e stronza della scuola, lì all'inizio del party, e metterci la testa. E soprattutto il cuore, e soprattutto l'acciaio.
Poi magari, come si è fatto per i giochi precedenti, si tornerà ad aggiornare questo post con i progressi del diario di guerra, così ci si scambia pure dritte e consigli. Mo' vediamo. Nel dubbio, compagni di lotta, bookmarkatevi questa pagina.
Ciao Doc, ho una domanda: esiste una versione di dark soul per ps vita? Grazie
RispondiEliminaNope, sorry.
EliminaNon esiste più NIENTE per PSVITA...
EliminaMannaggia a me e alla seconda inc00lata di console portatile Sony che prendo.
Credevo fosse impossibile (in quanto a parco titoli e qualità degli stessi) fare peggio che con PSP, ma evidentemente Sony è più che decisa a contraddirmi.
E io scemo a prendergliela al DayOne...
Peggio di PSP? Ha avuto alti e bassi, ma non è stata una console sfigata. IMHO sempre, eh.
EliminaPuoi sempre comprarlo per PS4 e usare Vita come controller...
Elimina[trololo]
@Cattivone
EliminaLì le bestemmie sono matematicamente duplicate: quelle per il gioco bastardo in sé, e quelle per il PRATICISSIMO utilizzo di L2-R2 (delirante) e soprattutto L3-R3 (inesistente)...
Poi oh, c'è chi il primo Souls l'ha finito con la chitarra di Guitar Hero, e allora tutti muti e applauso...
@Fox
Ci mancherebbe =)
A mio avviso PSVITA è stata la console portatile (con un potenziale mostruoso) peggio sfruttata di sempre, sul mercato da poco più si 4 anni e considerata morta già da 2.
Per la legge dei grandi numeri ovvio che sia uscito qualcosa d'interessante, ma niente di trascendentale né d'indimenticabile, niente che abbia fatto epoca, nulla che potesse giustificare una spesa simile.
In breve si è trasformata in una macchina per porting di brand e titoli PlayStation storici, e ok, ma di killer application manco l'ombra.
Verissimo che in giappone sia uscita molta più roba che qua non è mai arrivata, ma è innegabile che il parco titoli risicatissimo e l'abbandono quasi immediato della macchina da parte delle software house abbia costretto Sony a ridimensionarne le aspettative.
Una macchina che per altro è arrivata nel momento appena precedente all'uscita dell'attuale generazione di console fisse, momento già difficile di suo, cosa che non ha giovato alle vendite.
Sono contento per chi ha avuto modo di apprezzarla, perché a me sembra solo di aver comprato un preziosissimo fermaporta, e infatti è lì, col suo bellissimo schermo oled spento da mesi/anni.
Ho imparato la lezione almeno: MAI PIU' DAYONE! XD
c'erano promettenti kill invece ma poco supportate...uncharted, gravity zone, killzone...stranamente tutti giochi usciti a inizio ciclo...poi visto il trend sony c'ha messo una pietra sopra. Un'altra potenziale kill la vedo in soul sacrifice delta, che da noi purtroppo e' arrivato solo in digitale.
EliminaIn ogni caso io la console ce l'ho dal 2013, presa con un'offerta, e la adoro. Sicuramente non e' stata sfruttata a dovere ma non la vedo cosi' tragica.
In realtà la situazione Vita non è drammatica come potrebbe sembrare. Mi spiego: i dati del venduto fisico dei giochi sono infimi in Occidente, MA in digitale i giocatori Vita comprano molto (soprattutto titoli di nicchia giapponesi, che per le altre console non sono rimediabili) e ci giocano mediamente tanto (grazie ai titoli aggratise del Plus). Il Duffo mi diceva l'altro giorno che, dati alla mano, quello Vita è un pubblico super-profilato e quindi redditizio per Sony. Spende zero per promuovere e stampare, e la roba si vende da sola sullo store.
EliminaSarà che sono un tradizionalista e preferisco il gioco su supporto fisico, poi per carità se occorre fare di "necessità" virtù allora ok...
EliminaIn ogni caso un mercato giochi che blocca il grosso delle produzioni in giappone e non si spreca a tradurle per l'occidente e a metterle a disposizione sullo store europeo non mi sembra una gran mossa.
A prescindere dai prezzi sul PS Store che (almeno per quello EU) sono da strozzini, su quello jap i giochi sono almeno in doppia lingua JAP/ENG?
A mio modesto parere Tearaway è un videogioco iper rivoluzionario e anche se ora non è più un esclusiva psvita(hanno fatto la versione ps4) gran parte del suo senso è giocarlo lì.
EliminaLo suggerisco a tutti i possessori della piccola console Sony(che io adoro)
Fa piacere ritornare, dopo i saltelli e le armi bizzarre di Bloodborne, ai classici scontri di cappa e spada con il tipico "cavaliere tartaruga" (scudone e spade varie).
RispondiEliminaI primi livelli di ambientazione standard mi ispirano abbastanza, visto che nei giochi precedenti i livelli "anomali" erano anche quelli piu' scomodi da giocare: paludi velenose in cui non si doveva rotolare, villaggi traballanti in cui sembra che crolli tutto, pianure spazzate dalla bufera in cui non si vede a un palmo dal naso, enormi radici avvoltolate...
Beh, dovro' aspettare qualche giorno ancora, ma sembra che ne valga la pena.
Oggi sono tagliato fuori.
RispondiEliminaI videogiochi non centrano niente con me.
:-)
Di giochi non ne capisco nulla ma, le tue citazioni mi fanno sentire uno di casa.😊
RispondiEliminaCerti post fanno male. Questo è uno di quelli perché oggettivamente tra paternità e lavoro ho smesso con i videogiochi (e tante altre cose).
RispondiEliminaHo amato Dark Souls. Quando nel natale 2011 mia moglie mi regalò la Xbox 360, la mia prima vera console, ho aperto l'Antro e ho comprato il gioco votato come migliore gioco del 2011 senza quasi sapere nulla su di esso, avevo comprato Dark Souls. L'ho comprato senza praticamente aver mai giocato ad un gioco con il gamepad. Ho anche toppato strada facendo i salti mortali tripli e quadrupli per accoppare quei fottuti scheletri avendo preso come personaggio iniziale il viandante. Ho rifatto il bilt del personaggio 3 o 4 volte prima di capire, documentarmi e creare qualcosa di decente tra una tipa sufficientemente agile che menasse come un fabbro il cui nome era un omaggio alla mia signora (che è tante qualità ma non ricorda certo una temibile guerriera). Ho sputato sangue ma quanto mi piaceva.
Il secondo manco l’ho finito.
Mi si scusi per l’OT.
semi OT - non ricordo se qui si era mai discusso di "Life Is Strange". Nel caso, Doc, mi dai un breve parere? Io sono un videogiocatore non troppo forsennato e solitamente prediligo gli adventure in terza persona (anche perché non uso mai l'on-line). L'ultimo a cui ho giocato è appunto Life Is Strange e al di là delle considerazioni tecniche, è stata una delle esperienze videoludiche (e forse non solo) più intense che abbia mai fatto :) Volevo sapere nel tuo caso (di player esperto) cosa ne pensavi.
RispondiEliminaEh, Life is Strange, titolo appartenente alla pregiata categoria "comprato e mai giocato" :(
EliminaMa prima o poi mi ci metto (spero).
ah ecco ;) mi suonava strano perché secondo me è una di quelle cose che un pensiero (e non solo) te lo smuove. Visto che lavori nell'ambito non so se ti sarà possibile ma, se riesci, evita qualsiasi tipo di spoiler, immagini, riferimenti, accenni... io l'ho giocato "vergine" e ha contribuito non poco :) Mettitici!vicisi civi si visi cisivi! :P
EliminaConcordo. Io di Life is Strange non conoscevo nulla. Avevo davvero semplicemente sentito dire che meritava. Poi l'ho giocato, finito e ho capito il perché.
EliminaIo sono uno di quelli che attende il 12 Aprile come si attende la stronza della scuola che poi ti saluta e va a baciare il tamarro...sono un amante della saga souls che stranamente ha iniziato a conoscerli seriamente con Bloodborne (un capolavoro indiscusso, è entrato nei miei 10 giochi preferiti di sempre) e poi si è approcciato ai vari Dark Souls...e niente continuo a morire imperterrito, non sono ancora riuscito a finire né il primo Dark né il secondo ma niente, mi trasmettono un qualcosa che pochi giochi mi hanno trasmesso nella mia lunga carriera da videogiocatori...quindi Praise the Sun...l'approccio iniziale più soft non è un male, la brutalità dei precedenti giochi ha allontanato molte persone (anche per me esempio) da questi titoli.
RispondiEliminaDark Souls mi tenta sempre, presi il due per x-box 360 ma il grado di difficoltà mi metteva sotto stress da smadonnamento progressivo oltre i limiti consentiti, sarà poi che con l'età la pazienza è venuta meno. Quindi sapere adesso che la difficoltà di questo terzo capitolo è in crescita progressiva mi tenta nuovamente, quasi quasi ci faccio un pensierino.
RispondiEliminaFallo, così vengo da te a giocare la sera.
EliminaPer me il primo era peggio del 2 se ti può consolare.
Io sto pensando a una PS4 in offerta guarda vi dirovvi....
EliminaA questo punto dovrebbe uscire la PS4 4k aspetta e prendi quella.
Eliminasi ma non posso autocastrarsi fottendo tutti quelli con la ps4 normale, secondo me fino alla prossima gen non cambierà molto avere la normale o la 4k ;)
EliminaPiango come solo un nerd all'inadeguatezza del suo hardware.
RispondiEliminaAttendo con impazienza il 12...
RispondiEliminaQualcuno sa se é confermato il "regalo" del primo DS per chi acquista la versione XboxOne?
Nel dubbio ho cambiato il preorder da Ps4 a console Microsoft...
Ciao Doc, non so se ho mai scritto, ma mi segno di farlo qui la prima volta emergendo dai lurker dopo tanto tempo.
RispondiEliminaAspettavo un tuo accenno al gioco da quando ho visto l'immagine del game che ti era arrivata in redazione, spero che magari con il tempo potrai ampliare quanto scritto qui sopra (perché leggerti è sempre un piacere, anche se calcisticamente non saremo mai amicici). ;)
Sai anche perché scrivo? Perché mi sono convinto a comprare DS2 dopo aver letto il tuo pezzo (non ho mai giocato ai precedenti) e devo dire che è un gioco (come ora Bloodborne) che mi ha appassionato come non i capitava da anni (ed ha ulteriormente affinato la mia abilità della bestemmia creativa)...anche se ancora non sono riuscito a finirlo...tra lavoro, fidanzata e figlia, i tempi sono sempre risicati, e per il momento continuo a darci di bloodborne come se non ci fosse un domani (sarà il design, che preferisco a quello spiccatamente fantasy). Quello che a me ha fatto piacere questi giochi è il perdurante senso di pericolo che ti porti sempre dietro (infatti i miei progressi sono lentissimi, forse perché non sono un mago del joypad - vedi per le 3 sentinelle, ci avrò messo un mese) perché le mazzate e una morte disonorevole sono sempre dietro l'angolo. :)
Detto tutto questo (di cui "a nessuno frega nulla") appena trovo ds3 ad una cifra ragionevole (quindi non di prime day) me lo porto a casa e mi cimento con una classe "ignorante" che di fare il mago mi sono un po' rotto. Seguirò questa pagina in attesa di altre chicche! Per il resto, complimentoni e buone giocate!
Adesso so che verrò spernacchiato a PSVITA ma a me il primo dark souls non piace. Non che non ami i giochi difficiloni , tipo devil may cry, ninja gaiden, xcom e compagnia. Trovo il primo gioco irritante da un punto di vista grafico ( strano che proprio io lo dica , perchè in genere della grafica non me ne sbatte niente) e insopportabile dal punto di vista dei controlli. Il tizio ( non mi pare di aver capito che abbia un nome, un codice fiscale, niente) è imbracchiato da far spavento , sembra Pippo contro i fantasmi, proprio non posso guardarlo muoversi. Anche solo fargli salire una scala diventa stressante. Ora a me sta bene crepare 50 volte perchè il boss o il sottoboss o il tizio sbagliato mi menano, anche al primo colpo; ma non mi va di dover impazzire per far fare al personaggio quel che voglio io ! ecco, l' ho detto... fiocinate pure ;)
RispondiEliminaNon sei l'unico Riccardo...condividiamo lo stesso dolore, ti sono vicino (ma non troppo, eh?).
EliminaRicordo con dolore il palo nel c00lo che erano i controlli del personaggio, quasi quanto ricordo con altrettanto strazio quelli del primo Alone in The Dark (Christooooooo, muoviti IMPEDITO) e quel coso osceno che era il primo gioco di Gundam su PS3 (non ricordo il titolo, ma ricordo l'imbarazzo).
Lo so, sono paragoni tirati via un po' così, ma rientra tutto nel medesimo brain storming sul DOLORE
Come scrivevo sopra è praticamente il primo gioco che ho preso per la Xbox 360 ma non l'ho mai trovato complicato nei controlli. Bastava farci la mano. Per colpa dei controlli ho mollato l'ultimo GTA, mi incartavo continuamente. Grazie all'AMMORE che vince ogni cosa non mi hanno mai infastidito, sigla:
Eliminahttps://youtu.be/FJ8iE0nzsak?t=42s
@Drakkan LOL
EliminaNo no, c'è una bella differenza tra "controlli complicati" e "il personaggio che si muove col palo nel c00lo", anch'io ho giocato una valanga di roba della prima famiglia, ma personalmente ritengo il primo gioco appartenente alla seconda
Oh, mio personalissimo e inutile giudizio eh? ;)
"(Christooooooo, muoviti IMPEDITO)"
Eliminaquoto.... quante volte l' ho urlato allo schermo...
Quando giocai al primo ninka gaiden per xbox, discutendo con un amico, mi disse " sì crepi tanto , ma sempre per colpa tua" ; mentre su dark souls ti viene da dar la colpa al protagonista senza nome , a cui adesso lo abbiamo trovato : l'IMPEDITO.
Sia messo agli atti, richiedo ufficialmente i diritti d'autoROTFL
EliminaNon è il mio genere, ahimè, passo.
RispondiEliminaPoi non faccio testo, sono un giocatore in differita ormai, figurati che mi sto divertendo come uno scemo con Batman Arkham Knight e ho già lì pronti per il dopo Until Dawn e...beh, Life is Strange da finire, se riesco a vincere il senso di noia che mi ha buttato addosso il titolo dopo il Capitolo Due... -.-
Io mi chiedo....ma quando arriva un titolo in redazione, non scatta la rissa all'arma bianca per decidere chi lo debba provare?
RispondiEliminaDoc vince sempre: ti sei mai chiesto come mai si porti sempre dietro il Playmobil Boia?
EliminaTAAAAAAAC
Ma no, se ne discute tranquillamente, da amici, da persone adulte. Poi io mi porto a casa quello che voglio :D
EliminaMa ora gli NPC hanno imparato a parlare e muovere la bocca o si esprimono sempre con quella telepatia pezzente perchè i programmatori non hanno la sbatta di sincronizzare le labbra? Ok, è una stupidaggine, però nel 2016 e su giochi AAA come questo certe cose dovrebbero essere date per certe!
RispondiEliminaNo, ancora tutti campionissimo di ventriloquismo.
Eliminasono come i cattivi di Mazinga, le bocche che parlano le hanno sotto le magliette
EliminaLOL! :D
EliminaDoc stai su ps4...che ci debbo pensare e a sto punto, mi pare molto meglio della concorrente al momento (si si w i fanboy e le macchine dei fighetti targate s0ny)
RispondiEliminaIo l'Xbox One manco ce l'ho. Ed è la prima console che salto da, boh, venticinque anni. Ma probabilmente sì, è il fatto che Microsoft non mi manda le macchine dei fighetto.
EliminaVabbe ma quello sai gia che prima o poi la recuperi, t'è caduta addosso pure la wiiu (anche a me e purtroppo prende polvere da bayonetta :( ) era per sapere se stavi su ps4, che magari qualche boss in coop ci scappava ;)
EliminaRiemergo dall' oblio(o dalla tomba), in quanto, l'aver citato il Diario di Guerra, mi ha riportato alla mente le motivazioni che mi convinsero a giocare ai Souls: ovvero, la tua recensione di Demon's seguita dal succitato diario. E malgrado il tempo per giocare sia sempre meno, considerato anche l'impegno richiesto da questi titoli, my body, o quel che ne rimane, is ready.
RispondiEliminaUehilà :)
EliminaSembra ieri, ma Demon's Souls è uscito SEI anni fa. Ricordo quando lo prendemmo import col Duffo, perché ancora non si sapeva se sarebbe uscito anche in Europa. Ma, più che altro, ricordo quando lo provai per la prima volta al Tokyo Game Show, rimediando cinquine scheletriche a raffica.
Io da buon ritardatario che si prende i suoi tempi, sto giocando in questi mesi al primo dark e me ne sono innamorato. Del sistema, del lore non detto, degli noc, del mondo così sapientemente interconnesso, dell'atmosfera. Delle emozioni. Di tutto. Sono a 2 lord su 4 ancora alla prima run con 119 livelli di sangue e sudore.
RispondiEliminaNon giocherò al II perché senza miyazaki e perché non me ne hanno parlato benissimo gli stessi che mi hanno consigliato il primo capitolo.
Più probabile che recuperi demon soul.
La ps4 ha ottenuto un ulteriore titolo che potrebbe spingermi all'acquisto, ma attendo eventuali edizioni con dlc inclusi come per gli altri capitoli e patchate. Sto evitando spoiler youtubici come un ninja, che purtroppo la mia esperienza con ds è stata plurispoilerata. A sto giro voglio immergermici nell'ignoranza.
DaS 2, nella sua riedizione Scholar of The First Sin, è un bel gioco, lascia perdere gli hater.
EliminaE comunque nel terzo capitolo ci sono evidenti richiami al suo diretto predecessore, quindi se ti interessa la lore come dici, non puoi saltarlo!
Acc, allora tocca cumprare XD. Tanto ormai la tirano dietro col dlc.
Eliminasi non dar retta anche il II è un bel gioco, a me l'unico che proprio non ho digerito è stato bloodborne!
EliminaDemon Souls ho cannato la build e rosicato troppo al livello del veleno, mai finito :D
Eh, io sono parecchio farmone XD.
EliminaOgni tanto vado nel mondo dipinto di Ariamis e la falange trema.
Dopo aver speso l'equivalente di un fottio di livelli per portare quasi subito la fiamma della piromanzia a +21, arrivo dalla falange e giù di tempesta del caos finendo i superstiti a combustioni migliorate.
L'altro giorno mi sono detto che per rispetto ad Artorias avrei usato la sua spada (quella però che fai con Sif T__T), e in 2 giorni di avanti e indietro ho fatto non meno di 40 livelli (1 ogni 6 minuti circa) così ora posso usare pure qualche miracolo e magia dato che avevo lasciato int e fede a 10...
Un koreano.
Ho giocato e finito solo Dark souls 2 e devo dire che mi è piaciuto ma non ho sopportato in particolare una cosa, in alcuni punti mi trovavo ad ammazzare nemici su nemici poi mi rendevo conto che avevo accumulato uno sproposito di anime e tornavo al falò per consumare le anime acquisite e non perderle. Questo rendeva il gioco quasi un lavoro da operaio nella sua monotonia. Mi chiedevo se per caso hanno risolto questo problema oppure è una caratteristica di questo tipo di giochi e sbagliavo approccio.
RispondiEliminaPer non perdere le anime quando muori c'è un anello che ti vende lo stregone mascherato (non ricordo il nome). Se muori mentre lo indossi le anime rimangono al loro posto, soltanto che l'anello poi si rompe e lo devi riparare da uno dei fabbri. Ma il costo di riparazione è nulla se ti porti dietro un gozziliardo di anime e non vuoi spenderle per forza in ogni momento
EliminaGrazie Kon! ahahah a saperlo prima! Non hai idee delle ore passate sui siti per capire come evolvere il personaggio e carpire segreti e consigli e nonostante tutto l'anello mi era proprio sfuggito. Dark souls vuole proprio l'anima per essere dominato!
EliminaMi arriva lo stipendo lunedì... E giuro su Dio che lo compro!
RispondiEliminaIl mio Hype sta raggiungendo livelli incontenibili..... se lo voglio ORA.
RispondiEliminaA me questa situazione ambigua va più che bene visto che ho comprato con pazienza, tra centri commerciali e offerte varie, giochi Retail tra i dieci e venti euro!digitale preso giusto qualche indie e i giochi che mi interessavano ma non possibili da recuperare Retail. Si i titoli Giappo sono sempre con inglese compreso. Il vero dramma di PS vita é la memoria proprietaria Sony...recuperato una da 32 giga usata,perché tra installazioni,patch varie, pure se si compra tutto Retail i giga vanno che é un piacere.
RispondiEliminaOps scusa DOC...avevo risposto dal cellulare a un messaggio molto più sopra ma non me l'ha preso
RispondiEliminaIo ho un forte dubbio: ho gia' la versione PS4 in canna sull'Amazzone ma la storia del framerate mi sta spingendo clamorosamente verso Steam. Con una GTX 970 dovrei farcela a farlo girare a 60fps. Meh...
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RispondiEliminaSepolto tra mille impegni di lavoro e della vita privata, seppur senza tempo a disposizione e sicuro di non trovarne nemmeno nel prossimo futuro, una parte del mio cervello - anzi della mia ANIMA :-P - ha preso un appuntamento col destino e SA che un giorno giocherò anch'io a DS3! :'(
RispondiEliminaIeri pomeriggio, sapendo di avere un'oretta prima di andare a cena fuori e un paio una volta rientrata a casa, installo e rigioco a Dark Souls 1 (Prepare to Die), finito 2 volte tanti anni fa.
Risultato: ho fatto le 3.20 di notte e non sono neanche andato tanto avanti. :'P
Come prevedibile (dato il mio lato autistico) mi ricordo quasi tutta la mappa a memoria e dove sono e saranno i mostri e le trappole, ma a parte le ovvie difficoltà di cambio dei movimenti (l'avevo giocato su XBox col controller, qui devo usare i tasti..), si muore comunque spesso e volentieri perchè i mostri sono s*****i come una suocera avvelenata, e come al solito trovano sempre il modo di sodomizzarti anche se di DS ne hai finiti 2 ed entrambi 2 volte.
Ma questa notte ho avuto l'illuminazione: Dark Souls è la metafora della vita!
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[Il Saggio Rennaldo]
Ora scusate, ma vado a ubriacarmi e a piangere da solo in un angolo.. :''P
Sepolto tra mille impegni di lavoro e della vita privata, seppur senza tempo a disposizione e sicuro di non trovarne nemmeno nel prossimo futuro, una parte del mio cervello - anzi della mia ANIMA :-P - ha preso un appuntamento col destino e SA che un giorno giocherò anch'io a DS3! :'(
RispondiEliminaIeri pomeriggio, sapendo di avere un'oretta prima di andare a cena fuori e un paio una volta rientrata a casa, installo e rigioco a Dark Souls 1 (Prepare to Die), finito 2 volte tanti anni fa.
Risultato: ho fatto le 3.20 di notte e non sono neanche andato tanto avanti. :'P
Come prevedibile (dato il mio lato autistico) mi ricordo quasi tutta la mappa a memoria e dove sono e saranno i mostri e le trappole, ma a parte le ovvie difficoltà di cambio dei movimenti (l'avevo giocato su XBox col controller, qui devo usare i tasti..), si muore comunque spesso e volentieri perchè i mostri sono sbronzi e come al solito trovano sempre il modo di sodomizzarti anche se di DS ne hai finiti 2 ed entrambi 2 volte.
Ma questa notte ho avuto l'illuminazione: Dark Souls è la metafora della vita!
Dark Souls è come la vita: bella, ma stronza. E anche se pensi di conoscere già tutte le strade, le trappole e i tesori, ti frega sempre e comunque, come se fossi un novellino.
Se avanzi senza pensare continuerai a cadere.
Se avanzi troppo timidamente, finisce che perdi un sacco di tempo e alla fine non hai nemmeno fatto tanta strada.
Per poter andare lontano in questo inferno bisogna trovare il giusto grado di sfrontatezza e precauzione, già sapendo che le cadute saranno tantissime, ma che alla fine il divertimento sarà enorme e ne sarà valsa la pena!
[Il Saggio Rennaldo]
Ora scusate, ma vado a ubriacarmi e a piangere da solo in un angolo.. :''P
A 10 ore di gioco su DS3 (ho giocato al primo ma non l'ho mai completato) ho finalmente capito che non bisogna continuamente cercare di evitare la morte per andare avanti, ma che morire fa parte delle meccaniche del gioco. No, solo che.. potevate anche dirmelo! :D
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