I Dominatori dell'Universo (Masters of the Universe): il film di He-Man
Flop al botteghino e omaggiato ancora oggi, quasi trent'anni dopo, con raffiche di pernacchie, Masters of the Universe (da noi I Dominatori dell'Universo) era innanzitutto una pellicola fuori tempo massimo, uscita nel 1987, quando la Masters-Mania - complice l'assenza del cartone/traino - stava già rotolando giù per la collina del mobbasta. Prodotto con un budget risicato per le ambizioni del suo regista (Gary Goddard), finito in fretta e furia, perché la Cannon era già in bolletta e fermamente intenzionata a non produrre mai quel cacchio di film dell'Uomo-Ragno, e interpretato da uno svedese espressivo come un cactus: non c'è da meravigliarsi, in sostanza, se Masters of the Universe presenta quel pronunciatissimo tasso di mimmosità. Ogni volta che Ivan Drago parla, tanto per dirne una, gli occhi dello spettatore vengono calamitati istantaneamente verso il soffitto. Eppure, al di là del solito, bellissimo poster di Drew Struzan (foto sopra), ci sono due cose di questo film che, nella sua pezzentitudine, ti piacciono ancora oggi abbastanza. Anzi, no: tanto. Per dirla con Jovanotti, tanto tanto tanto [...]
Si parte da Eternia, da quel pochissimo che di Eternia si vede, un semideserto e il castello di Grayskull, ché non c'erano soldi per fare altro, subito prima di spostarsi sulla Terra e risparmiare in scenografie.
Ed eccolo il castello del Teschio Grigio, diverso da quello dei giocattoli, da quello del cartone e praticamente da tutto il resto, in questa rielaborazione da iconografia heavy Metal e col teschio allupato dopo aver visto una bella teschia.
Il Castello è nelle mani di Skeletor, il che ci porta dritti alla prima delle due cose buone del film. All'inizio, come a un ascensore degli anni 80 a pagamento non meritevole di fiducia, non gli dai cinquanta lire: quella maschera di gomma incollata alla faccia, i buchi delle narici DISEGNATI. Eppure c'è che Frank Langella è un bravo attore e, pur nella teatralità volutamente esasperata del personaggio, riesce a dargli un minimo di spessore, a renderlo financo figo in un paio di dialoghi.
Assillato dal potere e dal confronto con He-Man, malvagio tutto d'un pezzo con pose alla Darth Vader, questo Skeletor molto meno colorato dell'originale (come praticamente tutti gli altri personaggi ripresi dalla linea di giocattoli: da questo complesso della darkizzazione obbligatoria dei costumi, in caso di IP provenienti dal mondo dei fumetti, dei cartoni o dei videogiochi, si fatica a venir fuori persino oggi. Vedi anche alla voce: il disastro in galleria di Super Mario Bros) parte male, ma riprende subito quota.
Anche se il contesto è quello che è, cioè una truppa di soldati robot - perché la Mattel non voleva che He-Man aggidesse decine di tizi in un film per bambini - la cui natura robotica in effetti si percepisce appena, tutti nati da un incrocio azzardato di Snake Eyes e Lord Casco.
Bello, a ogni modo, il rapporto con Evil-Lyn. Lei che ama lui, lui che non se la caga e la tratta dimmerda, lei che sul finale lo pianta, correndo a piangere nella sua stanzetta e scrivendo alla posta di cioè.
Ecco, Evil-Lyn, la Evil-Lyn dagli occhi di ghiaccio di Meg Foster (no, non è Kirstie Alley), è un altro personaggio gradevole,
pur costretta a recitare sotto un costume di svariate decine di chili che non le permetteva neanche di sedersi tra un ciak e l'altro. Caratteristiche comuni anche a diversi altri abiti di scena, ché il costumista non aveva molto senso pratico o era un sadico dimmerda. Una delle due.
Il canarino nella gabbietta di Skeletor, lì al Castello del Teschio Grigio civico numero 1, citofonare Malvagi, è una vecchia pernacchia spacciata per Sorceress. Cose che non sono proprio cose.
E poi c'è lui, anzi, lui-l'uomo, He-Man, con il fisico di Dolph Lundgren e anche una gran bella reinterpretazione (qui sì) del costume originale, senza quella croce di ferro da nazi sul petto. Un He-Man senza l'onta del Principe Adam addosso e i suoi costumini fucsia nell'armadio, il barbaro dei primi minicomic, che si esprime praticamente a rutti. Lundgren non era sicurissimo del suo inglese, e non lo era manco il regista. Si pensò di far ridoppiare tutte le sue battute, ma, esatto, non ce ne fu tempo e voglia. Chiudere con questo film, avanti, ché la signora delle pulizie sta aspettando e dice che se fa tardi si perde la puntata della telenovela, eghe.
Al fianco di He-Man, Duncan/Man-at-Arms e Teela (Jon Cypher e Chelsea Field), lui con costume decente ma faccia da cosplayer anziano di Magnum PI, lei bona ma vestita come una scappata di casa di Capitan Power. Del resto, la serie di Capitan Power è nata, più o meno contemporaneamente, da un'idea del regista di questo film, Gary Goddard. "Power on", "By the power of Grayskull", siamo lì.
Il ruolo di inutile e ridicola spalla comica, non essendoci i soldi per far svolazzare un Orko sul set, va a Gwildor (Billy Barty), nano con l'espressione perv che spara minchiate per tutto il film. E comunque. La banda di He-Man, dopo un primo scontro con le truppe di Skeletor, fugge in un portale aperto con la chiave cosmica, quella mazzarella con le lucette e i suoni da tastierina di Sandy Marton. Cantando People from Eternia, la cumpa finisce sulla Terra, dove incrocia la propria strada con Julie,
una sempre bellissima Courteney Cox, anni prima di diventare una degli amici di Friends. Julie, da pochi mesi orfana di entrambi i genitori, sta per trasferirsi in un'altra città, mollando la sua vita e il suo ragazzo Kevin. Senonché si ritrova nel bel mezzo di una lotta di potere cosmica,
con He-Man che ripete the pen is on the table per allenarsi con la pronuncia e una squadra di cacciatori pezzenti spedita sulle sue tracce da Skeletor:
E insomma, quelli vanno, falliscono, tornano indietro rispediti nella piccola pugna a coppini da Skeletor, e nella baraonda si trovano impelegati anche il guaglione (in procinto di diventar ex) Kevin, il Robert Duncan McNeill di Star Trek Voyager, e il detective imbracchiato Lubic, James Tolkan, il preside Strickland di Ritorno al Futuro.
E si combatte, e He-Man usa quasi per tutto il tempo una cacchio di pistola,
e si fanno le battute sceme, da facepalm così forte che poi ci vuole la plastica ricostruttiva al naso, finché He-Man non si arrende, per il bene di tutti, e lo riportano in catene ad Eternia,
dove ci danno le frustate techno, sulle note di Pump up the Jam. Forse.
Skeletor giganteggia come un Proietti particolarmente in vena,
fino a quando non gli danno l'upgrade dorato tamarro da cattivo disoccupato di Mortal Kombat ante litteram et coin-upum,
e si prende le mazzate di morte e finisce giù nel pozzo, come un Palpatine dei poverelli. Ché questa cosa di fare un po' il suo piccolo Star Wars con dei fichi secchi insufficienti perfino per un matrimonio senza pretese, Goddard ce l'aveva in testa. Finalone affrettato, perché come detto Cannon voleva staccare la spina prima, e un sacco di cose restate su carta. Tanti personaggi, un finale che collegava Eternia alla Terra (tracce di una missione NASA del futuro nel Castello di Grayskull), ciaone a tutto, chiudere, chiudere, c'è la telenovela. Ma comunque. Tutto è bene quel che finisce bene: Julie, essendo una cretina, si ricorda solo all'ultimissimo momento che Gwildor può spedirla in qualsiasi punto dello spazio-tempo voglia, il che significa poter salvare i suoi genitori,
il preside Strickland è rimasto ad Eternia con una tizia topa, chiamalo stronzo 3, Julie e Kevin restano insieme (pare), e pur essendo tornati indietro nel tempo, ricordano quanto è successo, grazie anche al souvenir che Kevin ha comprato in aeroporto. E questo, il finale volemose bene da film anni 80, è incredibilmente la seconda cosa che ti piace del film. Non riesci neanche tu a spiegarti bene il perché, probabilmente è che si attinge sempre al solito pozzo della nostalgia, col quadretto sereno e con capigliature di trent'anni fa. Julie e Kevin come Marty e Jennifer, come un Ciavarro e una Ferrari qualsiasi. Insomma, alla fine, mimmo per com'è mimmo, pezzente per com'è (necessariamente) pezzente, meno peggio di quanto ricordavi. Peccato solo per l'He-Man cactus,
talmente ciocco di legno, cuore di stagno da farti rivalutare il principino biondo del cartone, il culturista col caschetto di Nino D'Angelo e la sicumera da precisino che ti spiega le cose a fine puntata. L'He-Man Filmation,
Si parte da Eternia, da quel pochissimo che di Eternia si vede, un semideserto e il castello di Grayskull, ché non c'erano soldi per fare altro, subito prima di spostarsi sulla Terra e risparmiare in scenografie.
Ed eccolo il castello del Teschio Grigio, diverso da quello dei giocattoli, da quello del cartone e praticamente da tutto il resto, in questa rielaborazione da iconografia heavy Metal e col teschio allupato dopo aver visto una bella teschia.
Il Castello è nelle mani di Skeletor, il che ci porta dritti alla prima delle due cose buone del film. All'inizio, come a un ascensore degli anni 80 a pagamento non meritevole di fiducia, non gli dai cinquanta lire: quella maschera di gomma incollata alla faccia, i buchi delle narici DISEGNATI. Eppure c'è che Frank Langella è un bravo attore e, pur nella teatralità volutamente esasperata del personaggio, riesce a dargli un minimo di spessore, a renderlo financo figo in un paio di dialoghi.
Assillato dal potere e dal confronto con He-Man, malvagio tutto d'un pezzo con pose alla Darth Vader, questo Skeletor molto meno colorato dell'originale (come praticamente tutti gli altri personaggi ripresi dalla linea di giocattoli: da questo complesso della darkizzazione obbligatoria dei costumi, in caso di IP provenienti dal mondo dei fumetti, dei cartoni o dei videogiochi, si fatica a venir fuori persino oggi. Vedi anche alla voce: il disastro in galleria di Super Mario Bros) parte male, ma riprende subito quota.
Anche se il contesto è quello che è, cioè una truppa di soldati robot - perché la Mattel non voleva che He-Man aggidesse decine di tizi in un film per bambini - la cui natura robotica in effetti si percepisce appena, tutti nati da un incrocio azzardato di Snake Eyes e Lord Casco.
Bello, a ogni modo, il rapporto con Evil-Lyn. Lei che ama lui, lui che non se la caga e la tratta dimmerda, lei che sul finale lo pianta, correndo a piangere nella sua stanzetta e scrivendo alla posta di cioè.
Ecco, Evil-Lyn, la Evil-Lyn dagli occhi di ghiaccio di Meg Foster (no, non è Kirstie Alley), è un altro personaggio gradevole,
pur costretta a recitare sotto un costume di svariate decine di chili che non le permetteva neanche di sedersi tra un ciak e l'altro. Caratteristiche comuni anche a diversi altri abiti di scena, ché il costumista non aveva molto senso pratico o era un sadico dimmerda. Una delle due.
Il canarino nella gabbietta di Skeletor, lì al Castello del Teschio Grigio civico numero 1, citofonare Malvagi, è una vecchia pernacchia spacciata per Sorceress. Cose che non sono proprio cose.
E poi c'è lui, anzi, lui-l'uomo, He-Man, con il fisico di Dolph Lundgren e anche una gran bella reinterpretazione (qui sì) del costume originale, senza quella croce di ferro da nazi sul petto. Un He-Man senza l'onta del Principe Adam addosso e i suoi costumini fucsia nell'armadio, il barbaro dei primi minicomic, che si esprime praticamente a rutti. Lundgren non era sicurissimo del suo inglese, e non lo era manco il regista. Si pensò di far ridoppiare tutte le sue battute, ma, esatto, non ce ne fu tempo e voglia. Chiudere con questo film, avanti, ché la signora delle pulizie sta aspettando e dice che se fa tardi si perde la puntata della telenovela, eghe.
Al fianco di He-Man, Duncan/Man-at-Arms e Teela (Jon Cypher e Chelsea Field), lui con costume decente ma faccia da cosplayer anziano di Magnum PI, lei bona ma vestita come una scappata di casa di Capitan Power. Del resto, la serie di Capitan Power è nata, più o meno contemporaneamente, da un'idea del regista di questo film, Gary Goddard. "Power on", "By the power of Grayskull", siamo lì.
Il ruolo di inutile e ridicola spalla comica, non essendoci i soldi per far svolazzare un Orko sul set, va a Gwildor (Billy Barty), nano con l'espressione perv che spara minchiate per tutto il film. E comunque. La banda di He-Man, dopo un primo scontro con le truppe di Skeletor, fugge in un portale aperto con la chiave cosmica, quella mazzarella con le lucette e i suoni da tastierina di Sandy Marton. Cantando People from Eternia, la cumpa finisce sulla Terra, dove incrocia la propria strada con Julie,
una sempre bellissima Courteney Cox, anni prima di diventare una degli amici di Friends. Julie, da pochi mesi orfana di entrambi i genitori, sta per trasferirsi in un'altra città, mollando la sua vita e il suo ragazzo Kevin. Senonché si ritrova nel bel mezzo di una lotta di potere cosmica,
con He-Man che ripete the pen is on the table per allenarsi con la pronuncia e una squadra di cacciatori pezzenti spedita sulle sue tracce da Skeletor:
Karg, il capotruppa, un incrocio tra Megaloman e Karl Lagerfeld,
Blade (Anthony De Longis, coreografo delle scene di legnate e spadate e seppellito sotto una maglia di ferro da centosettanta chili anche lui),
Beastman, dopo essersi fatto la tinta color topo morto,
e Saurod. Che siccome è il più figo e interessante della squadra, viene ucciso da Skeletor così, per sfogarsi. Dei personaggi creati per il film, solo Karg non avrà il suo pupazzino: Saurod, Blade e Gwildor usciranno in uno degli ultimi lotti della serie classica, la wave 6. E insomma, quelli vanno, falliscono, tornano indietro rispediti nella piccola pugna a coppini da Skeletor, e nella baraonda si trovano impelegati anche il guaglione (in procinto di diventar ex) Kevin, il Robert Duncan McNeill di Star Trek Voyager, e il detective imbracchiato Lubic, James Tolkan, il preside Strickland di Ritorno al Futuro.
E si combatte, e He-Man usa quasi per tutto il tempo una cacchio di pistola,
e si fanno le battute sceme, da facepalm così forte che poi ci vuole la plastica ricostruttiva al naso, finché He-Man non si arrende, per il bene di tutti, e lo riportano in catene ad Eternia,
dove ci danno le frustate techno, sulle note di Pump up the Jam. Forse.
Skeletor giganteggia come un Proietti particolarmente in vena,
fino a quando non gli danno l'upgrade dorato tamarro da cattivo disoccupato di Mortal Kombat ante litteram et coin-upum,
e si prende le mazzate di morte e finisce giù nel pozzo, come un Palpatine dei poverelli. Ché questa cosa di fare un po' il suo piccolo Star Wars con dei fichi secchi insufficienti perfino per un matrimonio senza pretese, Goddard ce l'aveva in testa. Finalone affrettato, perché come detto Cannon voleva staccare la spina prima, e un sacco di cose restate su carta. Tanti personaggi, un finale che collegava Eternia alla Terra (tracce di una missione NASA del futuro nel Castello di Grayskull), ciaone a tutto, chiudere, chiudere, c'è la telenovela. Ma comunque. Tutto è bene quel che finisce bene: Julie, essendo una cretina, si ricorda solo all'ultimissimo momento che Gwildor può spedirla in qualsiasi punto dello spazio-tempo voglia, il che significa poter salvare i suoi genitori,
il preside Strickland è rimasto ad Eternia con una tizia topa, chiamalo stronzo 3, Julie e Kevin restano insieme (pare), e pur essendo tornati indietro nel tempo, ricordano quanto è successo, grazie anche al souvenir che Kevin ha comprato in aeroporto. E questo, il finale volemose bene da film anni 80, è incredibilmente la seconda cosa che ti piace del film. Non riesci neanche tu a spiegarti bene il perché, probabilmente è che si attinge sempre al solito pozzo della nostalgia, col quadretto sereno e con capigliature di trent'anni fa. Julie e Kevin come Marty e Jennifer, come un Ciavarro e una Ferrari qualsiasi. Insomma, alla fine, mimmo per com'è mimmo, pezzente per com'è (necessariamente) pezzente, meno peggio di quanto ricordavi. Peccato solo per l'He-Man cactus,
talmente ciocco di legno, cuore di stagno da farti rivalutare il principino biondo del cartone, il culturista col caschetto di Nino D'Angelo e la sicumera da precisino che ti spiega le cose a fine puntata. L'He-Man Filmation,
qui eccezionalmente interpretato da Alessandra Mastronardi.
Reggetevi per lo shock: i costumi del film (incluso lo Skeletor dorato tipo trans al carnevale di Rio) li ha progettati Moebius (!)
RispondiEliminaDevono averlo pagato poco, allora...
EliminaLo penso anch'io. Eppure gli sketch non sembrano di quelli buttati lì sul taccuino mentre parli al telefono.
Eliminai disegni sono un tantino diversi http://www.retroist.com/2015/06/05/william-stout-moebius-motu/
EliminaDoc con Teela non ci sei andato molto lontano e sai perchè?
RispondiEliminaPerchè il regista di questo film ha creato Capitan Power.... Non riesco a credere che uno stronzo del genere abbia anche creato qualcosa che mi piaceva così tanto. Non riesco più a disprezzarlo fino in fondo e non è giusto XDXDXD
Ecco, vedi? M'ero pure fatto la ricerchina, ma mi son scordato di scriverlo. Grazie per avermelo ricordato, Alex, aggiungo una noticella.
EliminaLieto di essere utile, Doc ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPeople from Eternia, oh people from Eternia. Eternia Wonderland.
RispondiEliminamica male
L'ho visto non molto tempo fa per la prima volta; mi ero preparato ad una mega-trashata di B-Movie, invece finí col piacermi davvero. Certo, i limiti sono piuttosto evidenti, l'assenza di Eternia su tutte, ma alla fine l'ho trovato piú che godibile, Gwildor a parte.
RispondiEliminaQuesto Skeletor é veramente un cattivo fatto e reso bene; peccato solo che, essendo uno scheletro, avere un attore cosí bravo risulti un po' grottesco in quanto... non dovrebbe poter essere cosí espressivo.
ci è piaciuto, vero, ma Skeletor con gli occhi... anche se l'attore è veramente bravo. Sarò di poche pretese ma meglio un He-Man che a malapena parla di un precisino della fungia...
EliminaP.S. oh.. sarà che a me il protagonista del cartone mi è sempre rimasto un po' così... sul coooolo
EliminaSolo un vero uomo puó andare in giro vestito ed acconciato come il principe Adam e risultare al contempo virile.
EliminaIl principe Adam... e il protagonista di questo live-action https://www.youtube.com/watch?v=0M9cypF0Pyk
Il ricordo più vivido che ho di questo film è legato ad una delle prime scene, sullo sfondo Eternia e in primo piano tra le rocce si arrampica Teela con questo costumino bianco superattillato che mette in grande mostra un coolo da urlo.
RispondiEliminaOh s0' ricordi!! :)
Mi hai fatto venire voglia di rivedermi l'inizio.
Eliminami sono sempre rifiutato di vederlo (e a ben donde direi)
RispondiEliminail terzo volume del capolavoro Concrete, "Fragile Creatura", è una specie di making of dei "Dominatori dell'Omniverso", pseudofilm apertamente ispirato ai M.O.T.U... straconsiglio la lettura!!!
RispondiEliminaBravo, finalmente uno che conosce Concrete: sono commosso ;)
EliminaLo volevo citare io, lo volevo, lo
EliminaConcrete è bellissimo (e anche Grendel)
EliminaAhah, la Mastronardi, è vero! XD
RispondiEliminaPiccolo trivia per gli antristi che seguono lo Zoo di 105: il padre di Marco Mazzoli mi sembra che abbia realizzato i fondali del film
RispondiEliminaDavvero? Se lo scoprono i suoi colleghi alla radio hanno un motivo in più per prenderlo per il coolo
EliminaAhahah ne avevo un ricordo molto approssimativo e per questo me lo sono rivisto un annetto fa: il ricordo approssimativo era corretto, era la mezza fetecchia che ricordavo, ma tuttora riesco ancora a digerirlo.
RispondiEliminaChe a confronto con quella porcata di Super Mario Bros., questo esce a distribuire cinque alti alla folla in delirio.
Ma proprio senza il minimo dubbio, guarda.
"Sono Mario Mario e questo è mio fratello Luigi Mario.
EliminaSi, Mario è il cognome."
Porcata? Sei troppo buono.
Si lo so XD
EliminaSe poi consideri che quella è la scena più divertente del film...
Madonna gli incubi. Mio padre non mi ha mai perdonato di averlo costretto ad accompagnarmi al cinema a vederlo...
"tracce di una missione NASA del futuro nel Castello di Grayskull"
RispondiEliminaEaster-egg / riferimento all'origine della regina?
( http://he-man.wikia.com/wiki/Queen_Marlena , 2° paragrafo)
Rinuncio a capire questa fissa di inserire il solito sbalzo dimensionale che tende a portare il protagonista e tutta la cumpa nel mondo nostro moderno... che siano Puffi, Idraulici panzoni o anche personaggi di un cartone inventato ad oc per il film in questione...
RispondiEliminaSemplice mancanza di soldi...
EliminaUn set riciclato da qualche serie ambientata nel presente costa meno di uno creato ex novo.
non so come, ma da piccolo sono rimasto immune ai MOTU... sarà che i cartoni filmation (rotoscopio, animazioni riciclatissime, violenza farlocca) mi davano pesantemente la nausea...
RispondiEliminai costumi non erano male e già qualcosa si è salvato.
RispondiEliminaNon ho mai capito però perchè He Man usasse una cavolo di pistola...
Io ho sempre pensato che fosse per avvicinarsi anche alla serie del futuro, quella imbarazzante con Optik e compagnia bella...
EliminaMa se il film è del 1987 non mi tornano le tempistiche, in effetti -.-
difatti anche secondo me sono slegate, anche se a dire il vero ho sempre avuto il medesimo dubbio.
EliminaForse visto che il film ha venduto dimmerda han ben pensato di copiarlo ? LOLZ
Era un chiaro omaggio alla vera natura di He-Man. Non una pistola, un.
Eliminaa dire il vero sto facendo guardare il cartone al furfante sperando che i buoni consigli finali riescano ad educarlo laddove io sto fallendo miseramente , crescendo praticamente un barbaro in casa . Mi pare di intendere, comunque, che quando il biondo cretino di creatina suggerisce qualcosa , il fanciullo faccia a bella posta il preciso contrario.
Eliminai buoni consigli sono pur sempre i buoni consigli di un barbaro.
EliminaUn barbaro di gaia fattura, strafatto di creatina, e pieno di carràclorian, ma pur sempre un barbaro...
Sicuro non sia controproducente?
Noi, nella nostra violentemente meravigliosa infanzia, avevamo l'Uomo Tigre, Judo Boy e Ken il Guerriero a stemperarlo, ma lui?.. XD
lui ha i video degli incidenti russi su youtube ! ;)
EliminaPare che il regista volesse fare una trasposizione del Quarto Mondo di Jack Kirby. Le armi e quella specie di surf volante che He-Man frega a uno dei cattivi lo confermerebbero.
EliminaMa a questo punto la domanda sarebbe: ma gliel'ha fatto fare ?!?!
Ogni volta che torno qui c'è una meravigliosa perla che mi aspetta. Lacrimissime, me l'avevano regalato in vhs poraccissima con custodia di carta nemmeno di quelle lucide al 13 compleanno, anni 90.
RispondiEliminaIo non ero proprio sicurissimo di averlo visto, ma arrivati aa Man-at-arms e Teela mi è venuto il momento fleiscbecco.
RispondiEliminaCerto che era una tamarrata ragguardevole! :)
Supercult totale che riguardo sempre con grande goduria. Mitico.
RispondiEliminaio non l'ho mai visto ma quando è uscito avevo 12 anni e avevo una cottissima per Rei di Kenshiro.
RispondiEliminaero convinta che dolph in costumino fosse Rei perchè secondo me gli somigliava parecchio. avevo pure una foto e la tenevo gelosamente come una cosa preziosissima!
I momenti che ti risollevano la giornata: qualcuno che scrive correttamente "Rei" e "Kenshiro" invece di "Rey" e "Ken Shiro".
EliminaGrazie. :)
o'Rey è solo Pelè :P
EliminaE poi c'è Ray, quello con la "A", dei Ghostbusters.
EliminaHo un vaghissimo ricordo di questo capolavoro che si perde nelle nebbie della memoria,posso solo dire che rimembro la pezzentaggine totale
RispondiEliminaa me stò film è sempre piaciuto.
RispondiEliminaNella stessa categoria di trashmovie-non-rivalutati-nel-corso-del-tempo mi piace anche il film di SuperMario.
Leggendo, mi stava venendo voglia di vederlo. Poi mi sono ripresa.
RispondiEliminaAlla foto della giovine Cox sussulto di cuore e nostalgia di Misfits of the science.
RispondiEliminaMannaggia che non si trova in streaming...
Mmmm....e' una bella lotta Doc su chi e' peggio tra I Dominatori dell'Universo o Ken Il Guerriero con Gary "Stoquipercaso" Daniels :/
RispondiEliminaSicuramente il secondo.
EliminaAlmeno nel film su MOTU c'è Langella che fa una discreta figura e salva un pò la baracca...
Avevo vaghi ricordi, un paio di anni fa l'ho recuperato.
RispondiEliminaAlla fine è una boiata tipica dell'epoca, ma meno grave di quel che pensassi.
Cioè, preso per passare il tempo di un pomeriggio amarcord va pure bene.
Uno di quelle occasione sprecate che ti viene da piangere.
RispondiEliminaPoteva essere una bella occasione per portare sul grande schermo un qualcosa di leggermente più maturo del cartone. L'aver interpretato la maggior parte dei costumi non in versione power ranger era un buon inizio ma non è bastato.
Peccato.
Esistono remake?
RispondiEliminaNon ufficiali..
EliminaDunque precisando che all'epoca (7enne) venni a sapere del film dei Masters mesi dopo l'uscita e solo grazie alle pubblicità Mattel, devo dire (IMHO) che non trovai eccessivamente osceno. In questo film e in questo sono solidale col Doc nel dire che la differenza la fa esattamente l'interpretazione di Skeletor da parte di Langella (già apprezzatissimo Dracula) e, si, quella parte di buonismo/buonumore/finale felice/i buoni vincono tipico dei fil mdell'epoca. Cose che non rivedremo più (per fortuna o purtroppo) ma che all'epoca erano il simbolo di ciò che c'era di positivo nel mondo. Rimangono un mito sia il detective allupato che rimane ad Eternia, sia il finale a sorpresa degno dei recenti film Marvel
RispondiEliminaMa sbaglio o ne avevi già parlato ai tempi del creeper? :D
RispondiEliminaVero, la bellezza di cinque anni e mezzo fa. Ma eran solo poche righe:
Eliminahttp://docmanhattan.blogspot.it/2010/07/langolo-del-creeper-masters-of-universe.html
questo a recuperarlo c'è voluto anche un po di coraggio via, perchè all'epoca chi ci gustavano i masters fu fregato e deluso alla grande, soprattutto perchè molto distante dai cartoni.
RispondiEliminaAlla fine rivisto oggi è meno orrendo di altri, ma per me rimane sempre un filmaccio.
Gli occhi di Meg Foster mi hanno sempre impressionato un casino...tra l'altro in "Furia cieca" quella non vedente sembrava proprio lei!!
RispondiEliminaMi spiace gente, ma non riesco a parlarne male.
RispondiEliminaTrashata? Tutt'altro: i cattivi fanno veramente paura, e non parla il bambino delle elementari che è in me, provate a dire che Beastman sembra un pupazzo Muppet! Evil-Lyn poi caratterizzata benissimo, peraltro apprezzabile che riesca con l'astuzia dove i suoi compagni falliscono con la forza bruta. Lundgren non sarà Marlon Brando, ma è veramente He Man fatto e finito (obiettivamente il dualismo con Adam non era rappresentabile). Molti disapprovarono la location terrestre, ma l'interazione tra due mondi era il TOPOS anni '80 dell'immaginario fantastico. E infine concordo su Langella,veramente superlativo in un ruolo che per altri sarebbe stato una farsa di guitti.
Amen-In 80s we trust.l'altro topos era l'AOR/hair metal,presente in ogni film,qui rappresentato dalla tastierata finale per riaprire l'accesso. l'interazione tra i mondi,invece,presente appunto in tantissimi film verra'poi copiata ancor piu' pesantemente nel secondo Beastmaster.
Elimina"Farsa di guitti" è l'espressione più bella che ho letto in tutta la settimana. :)
EliminaNon sapevo dell'esistenza di questo scempio, ovviamente cercherò di guardarmelo appena possibile se lo trovo da qualche parte. Io all'epoca guardavo i mitici cartoni e giocavo con i pupazzetti, avevo anche il castello di plastica :D
RispondiEliminaSarebbe però bello, con tanti soldoni e una produzione decente riproporre il film come si deve, chissà...
Io adoravo i Masters e questo film l'ho visto al cinema, ci trascinai i miei genitori. E anche da bambina ci rimasi un po meh :)
RispondiEliminaPerò l'effetto resta. E Meg Foster negli anni '80 era di una bellezza sconvolgente, anche da donna lo devo ammettere!
vero, oltre ad essere bella ed una discreta attrice, nessun essere umano ha mai avuto occhi come i suoi
EliminaFilm bellissimo.
RispondiEliminaCome per Flash Gordon (non ovviamente allo stesso livello) è così brutto che è così bello . Non so. L'ho rivisto non molto tempo fa e parte il nanetto fastidioso sparamimmate ,Sorceress granny, e il finalone taralluccio avvinazzato, è proprio godibile per un bel pomeriggio ignorante.
E poi per la serie #freganacippa , il concept designer del filmozzo era Claudio Mazzoli ,padre del più noto Marco di radio 105 ,nonchè dello zoo di 105.
Ma sbaglio o ne avevi già parlato ai tempi del creeper? :D
RispondiEliminaVa' che ti ho già risposto sopra :)
EliminaOk,a People from Eternia sono rotolato giù dalla sedia dal ridere XD.
RispondiEliminaSi in effetti ci ho visto anch'io parecchi riferimenti a Star Wars nel film,da uno Skeleto Dart Vader\Palpatine agli sgherri molto cacciatori di taglie de L'Impero Colpisce Ancora e ai soldati molto stoormtroper.
Una buona possibilità cacciata un pò nel cesso,mi chiedo se prima o poi faranno un mega filmone sull'onda di Transformers.
@Itlas: vista com'è andata col secondo G.I.Joe e con il film di Jem e le Holograms, a proposito di serie anni '80, non so se sperare che lo facciano o se sperare che dicano "abbiamo altri impegni, no grazie". ^^;
RispondiEliminaesiste un film di Jem e le holograms?????
EliminaEccolo qua, in tutta la sua magnificenza (so' ironico):
Eliminahttp://www.imdb.com/title/tt3614530/
http://www.rottentomatoes.com/m/jem_and_the_holograms_2015/
Quarto posto nella serie storica delle peggiori settimane di lancio:
http://www.boxofficemojo.com/alltime/weekends/worstopenings.htm?page=WRSTOPN20&sort=opening&order=ASC&p=.htm
D'altronde, se non punti sulla nostalgia, non punti sull'idea originale, non punti sul fare un prodotto originale... con COSA esattamente speravano di vendere il film e creare interesse? >__<
P.S.: che il film faccia schifo è un peccato anche perché la IDW (che dopo i fumetti di Transformers con la Hasbro pare avere una certa intesa) sta facendo un reboot a fumetti che non è niente male, invece: modernizza la storia senza tradirne lo spirito "ragazze vincenti + tinte fluo + I.A. che le aiuta".
EliminaC'è un "assaggino" gratuito su Amazon:
www.amazon.it/Jem-Holograms-2015--Kelly-Thompson-ebook/dp/B00ZAKFU32/
l'ho visto all'epoca e avevo dimenticato tutto tranne quella che faceva Teela (Chelsie Field), l'ho poi rivisto qualche anno fa e mi sono dimenticato di nuovo tutto tranne Chelsie Field, boh e nemmeno sono un suo fan
RispondiEliminaE poi come dimenticare la tamarrissima (e perciò fichissima) colonna sonora?
RispondiEliminaDoc, l'ho trovata a Lucca in sboronissima edizione doppio disco e pure Gwildor vintaggio in blister!
Si, finalmente posso aggiungere lo gnomo bastardo alla mia collezione!
Composta nientemeno da Bill Conti (Rocky): una via di mezzo tra Star Wars, Superman e Scuola di Polizia. E vale 10000 volte Hans Zimmer!
EliminaAutore anche della colonna sonora di "Fuga per la vittoria", ultimo film di John Houston con Pelè (!) e Stallone portiere (!!).
EliminaPiù Caine e Von Sydow, così, tanto per dire.
E su Zimmer concordo!
Ho riso malissimo.
RispondiEliminaSei un genio. Punto.