Sopravvissuto - The Martian, la recensione senza spoiler
Nutrivi grandi speranze per The Martian (in Italia Sopravvissuto - The Martian, probabilmente per impedire che qualcuno lo credesse erroneamente un film su Marvin il Marziano), il nuovo film di Ridley Scott tratto dal romanzo "L'Uomo di Marte" di Andy Weir. Tanto che, pur avendo comprato il libro mesi fa, non l'avevi ancora letto per non spoilerarti da solo nulla. E? E non sei uscito dal cinema in compagnia della signora delusione. Anzi [...]
The Martian è il quarto film di fantascienza nella lunga e onorata carriera di Ridley Scott. Un regista al quale tutti gli appassionati del genere devono un sonoro grazie, visto che le sue prime due pellicole sci-fi si intitolavano Alien e Blade Runner. Il problema è che Scott deve a sua volta al grande pubblico un altrettanto sonoro scusatemi, visto che la terza era quella fiera del ridicolo che risponde al nome di Prometheus. Fortuna vuole che The Martian non sia una terrificante cagata come quest'ultimo: è un film che, senza scomodare i paragoni con i capolavori del genere, ha questo grande pregio. È divertente.
La storia di Mark Watney, astronauta della NASA dato per morto durante una missione su Marte e abbandonato lì dai suoi colleghi, presenta i suoi bravi momenti drammatici e una giusta dose di pathos, ma per la maggior parte del tempo si guarda con il sorriso sulle labbra. Più che esser condotto alle soglie della follia, il protagonista di questo Cast Away spaziale senza pallone amico-del-cuore diventa in tempo zero un MacGyver del pianeta rosso, affrontando la sua sfida per la sopravvivenza con il piglio di chi non si arrende e affronta le difficoltà fischiettando. Un boyscout del cosmo, un giovane uomo protagonista involontario ma volitivo di questo "Nasa ho perso l'aeronave".
E se lo scopo è lo stesso di quello della dottoressa Ryan Stone di Gravity (riportare le chiappe sul pianeta che ti ha generato), il film di Cuarón e questa pellicola non potrebbero essere più diversi. Sempre di hard sci-fi si parla - e in The Martian il realismo, la verosimiglianza del tutto è di gran lunga maggiore, per quanto ti è dato sapere - ma il film di Scott non lo guardi seduto sulla punta della poltroncina masticando tensione. Beh, almeno non per la maggior parte del tempo. La tensione se la porta dietro inevitabilmente il finale, e non diremo se Watney riesca a cavarsela o meno, ma fin lì ci arrivi calato in un mood differente, ghignando in compagnia di un uomo che a 200 e passa milioni di chilometri da casa deve risolvere casini di ogni tipo, sopportando pure i gusti musicali dimmerda del suo comandante. Beh, fatta salva una strepitosa, prevedibile quanto azzeccatissima eccezione.
Al di là della bravura del regista e del fatto che come sceneggiatore (Drew Goddard) e consulente scientifico non si siano assunti due idioti, le sorti di una pellicola in cui gran parte del minutaggio è dedicato al protagonista poggiano evidentemente sulle spalle del suo interprete. E Matt Damon il suo lo fa molto bene. La solitudine scava nell'animo e nel fisico di Watney, ma l'autoproclamatosi miglior botanico di Marte (vagli a dare torto) non si lascia trascinare mai a fondo. È lì, resiste, tira avanti, in un clima che contagia lo spettatore, spingendolo immediatamente ad entrare in sintonia con l'astronauta non-pasticcione, ritrovarsi a fare il tifo per lui e sorridere davanti alle sue trovate.
The Martian sono due ore e venti di film che scorrono senza accorgertene, chiamando in causa un ampio spettro di emozioni. Con la ciliegina di alcuni momenti di grande impatto visivo. In altre parole, 141 minuti di cinema fatto come si deve. Non hai riscontrato mimmate della trama (miracolo), avresti giusto evitato quelle scene di massa con le bandierine sul finale, perché fanno molto film yankee, ma son dettagli, eh. L'unica cosa che ti ha davvero infastidito ieri sera è stato, neanche a dirlo, il maledetto 3D, servitovi a tradimento nell'unico orario possibile per andare a vedere il film. Un 3D che viene sfruttato un minimo solo all'inizio, poi ciaone e beccati il fastidio degli occhialoni, teh, la solita truffarella dei tre euro in più scuciti senza giusta causa. Ma quello è evidentemente un problema (sempre lo stesso) del contenitore, non del contenuto. Perché il contenuto è un trattato di pace tra Scott e il suo pubblico, da firmare al volo, prima che cambi idea. Fumiamoci questo calumet, Ridley, e facciamo che quella storia del seguito di Prometheus era tutto uno scherzone. No, eh?
Divertente, diverso, dinamico, se vogliamo fare gli allitteratissimi. In una parola, bello. Con Gravity e Interstellar forma una nuova trimurti del cinema fantascienzo più scienzo che fanta, ma soprattutto un nuovo baluardo di speranza per gli anni a venire. Forse (ma forse, eh) gli anni bui del genere, il grande medioevo delle cagate di fine Novanta e decennio scorso, tutte fumo digitale e poco arrosto, ce lo stiamo lasciando finalmente alle spalle. Ora non resta che chiudere in uno sgabuzzino Michael Bay e sperare che JJ Abrams muoia all'istante se canna Il risveglio della forza, e il più è fatto.
Ah, dimenticavi: Kate Mara. Qui rimasta davanti a un computer direttamente dal set di Fantastic 4. Non c'è neanche bisogno di tirar fuori il test #megliodikatemara, perché qui condivide lo schermo con Jessica Chastain, alla quale non allaccia neanche un guanto della tuta da astronauta. Stai ancora aspettando che qualcuno ti spieghi i motivi del successo di questa tizia con l'aria acida da secchiona che non passa il compito e la faccia da topo.
Sopravvissuto - The Martian
Recensito da: DocManhattan Data: Oct 02 2015
Voto:
The Martian è il quarto film di fantascienza nella lunga e onorata carriera di Ridley Scott. Un regista al quale tutti gli appassionati del genere devono un sonoro grazie, visto che le sue prime due pellicole sci-fi si intitolavano Alien e Blade Runner. Il problema è che Scott deve a sua volta al grande pubblico un altrettanto sonoro scusatemi, visto che la terza era quella fiera del ridicolo che risponde al nome di Prometheus. Fortuna vuole che The Martian non sia una terrificante cagata come quest'ultimo: è un film che, senza scomodare i paragoni con i capolavori del genere, ha questo grande pregio. È divertente.
La storia di Mark Watney, astronauta della NASA dato per morto durante una missione su Marte e abbandonato lì dai suoi colleghi, presenta i suoi bravi momenti drammatici e una giusta dose di pathos, ma per la maggior parte del tempo si guarda con il sorriso sulle labbra. Più che esser condotto alle soglie della follia, il protagonista di questo Cast Away spaziale senza pallone amico-del-cuore diventa in tempo zero un MacGyver del pianeta rosso, affrontando la sua sfida per la sopravvivenza con il piglio di chi non si arrende e affronta le difficoltà fischiettando. Un boyscout del cosmo, un giovane uomo protagonista involontario ma volitivo di questo "Nasa ho perso l'aeronave".
Anche su Marte, l'uomo ha sempre un chiodo fisso: la patata |
Al di là della bravura del regista e del fatto che come sceneggiatore (Drew Goddard) e consulente scientifico non si siano assunti due idioti, le sorti di una pellicola in cui gran parte del minutaggio è dedicato al protagonista poggiano evidentemente sulle spalle del suo interprete. E Matt Damon il suo lo fa molto bene. La solitudine scava nell'animo e nel fisico di Watney, ma l'autoproclamatosi miglior botanico di Marte (vagli a dare torto) non si lascia trascinare mai a fondo. È lì, resiste, tira avanti, in un clima che contagia lo spettatore, spingendolo immediatamente ad entrare in sintonia con l'astronauta non-pasticcione, ritrovarsi a fare il tifo per lui e sorridere davanti alle sue trovate.
The Martian sono due ore e venti di film che scorrono senza accorgertene, chiamando in causa un ampio spettro di emozioni. Con la ciliegina di alcuni momenti di grande impatto visivo. In altre parole, 141 minuti di cinema fatto come si deve. Non hai riscontrato mimmate della trama (miracolo), avresti giusto evitato quelle scene di massa con le bandierine sul finale, perché fanno molto film yankee, ma son dettagli, eh. L'unica cosa che ti ha davvero infastidito ieri sera è stato, neanche a dirlo, il maledetto 3D, servitovi a tradimento nell'unico orario possibile per andare a vedere il film. Un 3D che viene sfruttato un minimo solo all'inizio, poi ciaone e beccati il fastidio degli occhialoni, teh, la solita truffarella dei tre euro in più scuciti senza giusta causa. Ma quello è evidentemente un problema (sempre lo stesso) del contenitore, non del contenuto. Perché il contenuto è un trattato di pace tra Scott e il suo pubblico, da firmare al volo, prima che cambi idea. Fumiamoci questo calumet, Ridley, e facciamo che quella storia del seguito di Prometheus era tutto uno scherzone. No, eh?
Divertente, diverso, dinamico, se vogliamo fare gli allitteratissimi. In una parola, bello. Con Gravity e Interstellar forma una nuova trimurti del cinema fantascienzo più scienzo che fanta, ma soprattutto un nuovo baluardo di speranza per gli anni a venire. Forse (ma forse, eh) gli anni bui del genere, il grande medioevo delle cagate di fine Novanta e decennio scorso, tutte fumo digitale e poco arrosto, ce lo stiamo lasciando finalmente alle spalle. Ora non resta che chiudere in uno sgabuzzino Michael Bay e sperare che JJ Abrams muoia all'istante se canna Il risveglio della forza, e il più è fatto.
Ah, dimenticavi: Kate Mara. Qui rimasta davanti a un computer direttamente dal set di Fantastic 4. Non c'è neanche bisogno di tirar fuori il test #megliodikatemara, perché qui condivide lo schermo con Jessica Chastain, alla quale non allaccia neanche un guanto della tuta da astronauta. Stai ancora aspettando che qualcuno ti spieghi i motivi del successo di questa tizia con l'aria acida da secchiona che non passa il compito e la faccia da topo.
Sopravvissuto - The Martian
Recensito da: DocManhattan Data: Oct 02 2015
Voto:
ho letto il libro e l'ho trovato gradevole anche se a volte viene da pensare "ma che avrà da fare il simpatico questo tipo che è nella cacca spaziale fino al collo?!?!". Dalle recensioni (spesso discordanti dalla tua in senso negativo) mi pare di capire che il film segua abbastanza fedelmente il libro per cui so già come va a finire...ma lo voglio vedere!
RispondiEliminaBeh, facile qualcuno lo trovi un film di merda. E di patate.
Elimina(ahah... ehr).
eh si...e comunque il sottotitolo dovrebbe essere "McGyver nello spazio!"
EliminaIl trailer chilometrico mi aveva attirato molto, qui si organizza in una sala non 3D.
RispondiEliminaIntanto facendo un bel test #megliodikatemara mi fischietto "Sampei... Sampei, ..."
Non solo lungo, ma anche irritante per quanto riveli pedissequamente tutte le fasi del film
Elimina'sto fatto del test non l'ho capito...ad ogni modo prendetevi uno degli ultimi speciali di Nathan Never e (penso) avrete una storia molto simile. Ciò non toglie che abbia molta voglia di vedere il film, solo che ogni volta mi torna in mente la famosa "legge di Serra sull'idea" :-)
EliminaBye
Oscar
Io i trailer di film sci-fi e thriller non li guardo, in linea di massima. Cioè, se non c'è Godzilla dentro ;)
EliminaSe c'ė Gojira io per trailer mi accomodo in poltrona ed apparecvhio anche i pop-corn :-)
EliminaOh meno male, la tua promozione mi solleva, film da andare a vedere al più presto.
RispondiEliminaPiccola postilla: non sono un talebano dei titoli e dei doppiaggi in originale assolutamente perché sennò minchia vedi come ti scasso, però "Sopravvissuto" non si può vedere.
Eliminain spiccioli si tratta di un APOLLO 13 verisone marte, giusto? no lo dico perché è quello che vorrei andare a vedere, non vorrei però che il trailer abbia fatto il solito giochetto di venderti fischi per fiaschi
RispondiEliminaBeh, se togli il fatto che l'Apollo 13 era storia e che questo è un futuro molto prossimo, sì, il genere è "casini nello spazio".
Eliminaperfetto, giusto per curiosità in sala il livello di chiacchericcio della plebaglia com'era? ho paura che sia il classico film dove i babbani si annoiano e cominciano ad infastidire
Eliminacmq io il genere lo chiamerei "ritorno a casa problematico stile rientro dalle ferie d'agosto sulle autostrade italiane" ma forse "casini nello spazio" è più semplice da dire asd
Più che con Apollo 13 il paragone lo farei con il romanzo di Arthur C. Clarke A Fall Of Moondust.
EliminaTroppi film accumulati e zero tempo per andarli a vedere...
RispondiEliminaIn lista insieme a InsideOut e a Everest, del quale non ho visto niente ma
è bastato il cartonato a letto matrimoniale visto al cinema.
Qualcuno l'ha visto? Merita?
Everest l'ho visto e, nonostante le critiche negative che hanno scritto, a me è piaciuto e mi ha emozionato (forse perchè mi piace la montagna). E' molto meno di azione rispetto a quello che mostrano i trailer. E' vero che a tratti sembra un documentario, a tratti un film di azione, ci sono tanti spunti mai troppo approfonditi, ma francamente lo andrei a rivedere.
EliminaGrazie il.giack!
EliminaIl problema trailer non mi tocca, dato che non ne ho visti, se poi aggiungo il fatto che amo la montagna, mi piacciono i documentari e il tema "sopravvivenza", beh...
Da vedere decisamente! =D
Del romanzo ho sentito un gran bene, e mi fa piacere che il film non sia una delusione.
RispondiEliminaSpero di recuperarlo presto anche io.
SPOILER
RispondiEliminaCome scrivevo ieri, uno delle cose pheeghe del film è - anche - che trovano un nuovo modo di far fuori Sean Bean senza ammazzarlo davvero.
FINE SPOILER
Per il resto, bel film, a parte qualche mimmatina inevitabile il film non ha tempi morti e fila via che è una bellezza.
Qualcuno si è lamentato che Marte non venga trattato a dovere, in quanto manca il sense of wonder dato dall'essere in un pianeta alieno, ma ovviamente questo non era il punto del film (sarebbe come lamentarsi che in Cast Away Tom Hanks non si goda il sole, il mare e le palme).
Grazie per la recenZione, Doc. Finalmente il sci-fi revive!!1! Mi hai convinto a spendere una serata al cine.
RispondiEliminaPS: il Vattelapesca finale mi ha fatto piegare.
Ma la domanda fondamentale è: il libro, se lo leggo prima spoilera o mi fornisce quel quid in più che mi permette di fare gli spiegoni agli amici senza spoilerare?
RispondiEliminaDomani mi sparo la doppietta con la mia signora. Prima Muccino (ahimè...) per far contenta lei, poi pausa club sandwich e in seconda serata ci guardiamo The Martian. Vediamo come va...
RispondiEliminaNel caso dovesse piacermi di più il film di Muccino vi permetto di prendermi a schiaffi per ripigliarmi!
Salvate il soldato Ryan, Interstellar e questo.
RispondiEliminaSi può avere un sondaggismo del sabato "Dove volete far salvare nel prossimo film Matt Damon?" ?
asd
RispondiEliminaConcordo con la recensione Doc. Due ore con non ti pesano (anche se per evitare il trabocchetto 3D me lo sono sciroppato con pubblicità e pause allo spettacolo delle 22:30). Alterna in maniera momenti di ansia a momenti da sorriso sotto i baffi
RispondiElimina[SPOILER]
vedi la riunione segreta con Sean Bean
[FINE SPOILER]
Anche la colonna sonora meritava, anche se io ci avrei messo almeno un'altro paio di brani di DB.
SPOILER
Elimina"Io voglio essere chiamato Glorfindel!" e parte la ghignata.
Ma citerei anche il discorso sulle acque internazionali e Capitan Barbabionda
FINE SPOILER
Gravity non l'ho visto, Interstellar l'ho detestato (principalmente per la MINCHIATONA, ma anche per molto altro, al punto che mi ha fatto rivalutare al ribasso Nolan) ... speriamo almeno in questo terzo vertice della Trimurti (azzoppata).
RispondiEliminaGravity merita, nonostante qualche mimmatina.
EliminaConcordo assolutamente su Interstellar, che di questa trimurti è assolutamente fanta e molto poco scienzo (un buco nero vicino a un pianeta. Really?).
Speriamo in Mr. Scott.
Anch'io pensavo che Interstellar fosse molto fi e meno sci. Fino a quando un astrofisico non mi ha spiegato che quasi tutto nel film è plausibile e che, dei due, è Gravity quello che si prende (anche volutamente, ché di alcune cose Cuaròn se n'è fregato) più licenze.
EliminaPhysicist here. non astrofisico, ma fisico sperimentale con Ph.D.
Eliminail (mio) problema con Nolan e con Interstellar e` che va a momenti. E` vero, la fisica dei buchi neri e` allo stato dell'arte. per fare il rendering di Gargantua hanno utilizzato equazioni che sono stato dell'arte. il problema e` qusta accuratezza viene blatalmente tirata nel cestino quando a Nolan fa comodo, perche` lui punta su tanti "momenti emozione", piu` che sulla consistenza.
[SPOILER]
Esempio: si vede (giustamente) la missione decollare con tanto di razzo vettore (e finat camera fuori dal razzo). Salvo poi, per esigenze di copione, la stessa navicella decolla da un pianeta con massa simile SENZA i suddetti razzi.
Esempio 2: nel buco nero, mccounaghey afferma di comunicare con la figlia in quel perticolare momento "perche` non sa cosa fara` dopo". ma il punto del film e` che lui, li`, viaggia nel tempo a piacimento. potrebbe sapere esattamente tutti gli avvenimenti della vita della figlia, volendo, ma non lo fa, perche` il copione deve tornare.
[FINE SPOILER]
a questo si aggiungie il tono pretenzioso (a partire dall'hype: se mi vendi Interstellar come "il film scientificamente piu` accurato mai girato", beh, io ti faccio le pulci), ed il messaggio vagamente antiscientifico (l'ammore che trionfa sulla cieca ragione - parte in sottofondo la sigla di Boris https://youtu.be/Uw1NdFTg5Kk).
Beh il messaggio antiscientifico fino ad un certo punto, all'inizio c'è proprio la solita diatriba buttata in avanti della scienza inutile che viene smentita e poi alla fine è proprio grazie alla spedizione che ci si salva tutti. Semplicemente un po' di sentimento non fa mai male in mezzo.
EliminaIl problema a mio avviso è più sul come è venuta fuori la cosa, perché Nolan non sa gestire i sentimenti umani, è una macchina, quindi li ha presentati un po' così per tutto il film.
Bho, ma anche no.
EliminaPer la prima, mi viene da dire che, dovendo aumentare al massimo l'autonomia della navicella, abbia senso spingerla verso il wormhole sfruttando al massimo un booster esterno, in modo da arrivare di là con il pieno, per così dire. Una navicella fantascienza con carburanti o sistemi di propulsione alternativi potrebbe anche essere in grado di decollare da un pianeta con il suo peso.
Esempio 2: non è che semplicemente sono presenti e "navigabili" gli eventi a partire dalla creazione del wormhole al "presente" di McCoso? Io me l'ero spiegata così. E qualche licenza quando si parla di spazi n-dimensionali in cui il tempo è spalmato nello spazio mi pare ci stiano.
Poi vabbé, se non ti è piaciuto, amen.
Però sappi che Interstellar E' un capolavoro. Certo, anche Moon è molto bello, e se lo sono cagati di striscio 4 gatti.
@CapRichard sul fatto che Nolan non sarebbe mai in grado di dirigere una storia d'amore, concordo in pieno.
EliminaDi solito (a parte Inception, che comunque non parla di amore, ma di ossessioni) non riesce mai a trattare l'argomento, se non in modo superficiale. Sarà per quello che mi ci trovo ;)
Esempio 1: un razzo vettore e` praticamente interamente pieno di carburante (e serve tutto): dove lo teneva, quella navicella? No, qua siam passati dal citare il decollo in "Apollo 13" ai Runabouts di Star Trek.
EliminaEsempio 2: beh no. il punto del creare quel tipo di buco nero e` che oltre l'orizzonte degli eventi la dimensione temporale (secondo alcune equazioni) acquista "proprieta` spaziali", cioe` ti puoi muovere attraverso il tempo come cammini per il soggiorno di casa (e qui e` dove il film e` sorprendentemente accurato); pero` il protagonista ignora (selettivamente) questa ovvia possibilita` e fa qualcosa che non ha senso, solo perche` il copione deve tornare.
E ribadisco, io non sono uno che normalmente si fissa sulla scientificita` in un cacchio di film. Solo che:
1) se me lo vendi come il film scientificamente piu` accurato, mi aspetto che sia tale;
2) non puoi cambiare registro cosi`, durante un film: passare dall'hard sci-fi al soft sci-fi; mette a rischio la suspension of disbilief. E` come se in Moon atterrassero i Klingon a meta` film ...
Da umanista appassionato di Hard Sci-fi, la cosa più fastidiosa è stata
Elimina[ROVINATORE]
"L'amore è la forza più grande dell'universo e oltrepassa le dimensioni"
[/ROVINATORE]
Tutto il resto poteva passare anche in seconda linea
Beh. non credo avrebbe potuto finire con "Tira più un pel...."
EliminaBeh sarebbe stato molto onesto però.
EliminaScimmiato già da tempo. Androcci.
RispondiEliminaMeno male che è pure un bel film :)
Io ho un po litigato con Ridley, causa ultimi film e megagoccia/cascata Prometheus, ma oh se s'è ripreso tanto di cappello.
RispondiEliminaSulle facce da topo considerate strafighe, tipo la hataway (che ancora rido per catwoman), potresti scrivere un post
#Sampei
per la prima volta riesco a vedere il film prima di leggere la recensione antristica.
RispondiEliminasicuramente un bel film, anche se troppo "già visto" su come e chi trova la soluzione geniale....
le solite cose quantomeno importanti tralasciate sino alla fine per poi tirarle fuori dal cilindro con un "thò... c'abbiamo pure questo lì vicino... e pure quello non c'avevamo pensato"... sarà che ho visto apollo 13 qualche giorno fa dove si trova la soluzione mettendo in gioco TUTTO quel (poco) che era disponibile.... ma quella era una storia vera e questo è un film quindi determinate svolte servono alla storia....
Poi c'è il miglio botanico di marte... che è anche il miglior fisico, chimico, meccanico, elettricista e critico musicale di marte.... che appena rimane solo in casa, per prima cosa fa le pulizie e ripone tutto nelle apposite casse, salvo poi ricordarsi e scoprire che qualcosa di quella roba poteva servire...
alla fine cmq 140 minuti che passano veloci, tra belle inquadrature e viste paurose (anche se in alcuni casi CREDO IO, un po' irreali), solite situazioni imprevedibili che in una missione del genere di imprevedibile non dovrebbe esserci niente, tante ghignate, vale il prezzo del biglietto 2D ma non credo che tra qualche anno verrà ricordato come capolavoro....
Ma... Nella sesta immagine (quella dove Damon cammina sulle montagne di Marte), vicino al protagonista si vedono dei cespugli!!
RispondiEliminaSenza domandare spoiler al Doc, è un effetto dell'attività di botanico/coltivatore di patate o siamo davanti ad un blooper di livello "Peter Sellers con l'orologio da polso in Hollywood party"?
a me è sembrato di vedere anche delle nuvole verso la fine del film
EliminaUna trappola dei perfidi Mimimmi.
EliminaSembra divertente, mi hai convinto Doc :)
RispondiEliminaE' troppo sperare che il nostro eroe rinvenga lo scheletro di Barbagli, vero? :D :D :D
PS e lo giuro: nella foto con kate mara, prima di leggere che fosse lei o qualunque cosa tu abbia scritto, la prima cosa che ho pensato è "Figa la tuta da astronauta" :D
Help me, help me, help me che cazzo help me aiutoooooooo.
RispondiEliminaA me questo film fa venire in mente gli Eelst e i Dik Dik. Noi italiani sì che siamo anticipatori!
Insieme a Gravity e Interstellar io aggiungerei pure Moon anche se è un film di 6 anni fa.
RispondiEliminaMoon mi è piaciuto molto (http://docmanhattan.blogspot.it/2014/03/moon-2009-recensione.html). Non ne parlo in questo post perché, pur partendo da premesse apparentemente simili, si muove in tutt'altra direzione, puntando sulla fantascienza spinta.
EliminaAh, benvenuto a bordo :)
L'ho visto proprio grazie a quella recensione. Grazie Doc!
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RispondiEliminaE ne approfitto per salutare tutti gli antristi essendo il mio primo commento dopo più di un anno di lurkaggio selvaggio
RispondiEliminaSei già il secondo che mi dice bene di questo film. E io amo le storie tipo "Apollo 13". Toccherà mica andarlo a vedere? :P
RispondiElimina:D
Piuttosto, in sé e per sé non credo che Kate Mara sia una brutta ragazza. Solo che, con quel viso, non riesco a immaginarmela in un ruolo diverso da quella di ragazzotta viziata in qualche sit-com ambientata in un college. E invece continuano a infilarla nei film di fantascienza & Co., vai a capire... Comunque credo che il suo grosso problema sia il modo in cui tiene serrate le labbra. Ha sempre quell'espressione innaturale, che avevo anche io prima che mi correggessero la malocclusione dentale con 7 anni di apparecchio. Fossi in lei, un giro dall'odontoiatra lo farei O_o
(In quella foto, comunque, sembra troppo la versione sca22ata di Marta Iacopini! XD)
Bella rece, un po' come sempre... in questo film un pochino io ci spero, Ridley Scott ce l'ho in antipatia da molto tempo ma causa delle sue vecchie glorie non gli si nega mai un'altra occasione.
RispondiEliminaSono invece piuttosto infastidito dalla riscrittura propagandistica che questa pellicola surrettiziamente diffonde: come tutti sanno dalle ore 15.00 del Maggio 1939 Marte e' fascista !
C.
LOL.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon l'ho ancora visto ma nell'immagine di gruppo a fine post la tuta di Damon mi ricorda tantissimo quelle degli Starcom, giusto un po' modernizzata. Fosse bello quanto la serie animata Starcom correrei a vedere pure questo The Martian (ovviamente titolino aggiuntivo italiano indecente).
RispondiEliminaVedrollo fra una settimana, quando il 2D arriva in questo angolo di Brasile.
RispondiEliminaA proposito di titoli, nell'idioma locale è un quasi accettabile "Perdido em Marte" .
Ciao Doc, e il quadro impressionista (?) sul finale dell'articolo? Lo capisce solo chi ha visto il film? ciao!
RispondiEliminaEra quello che volevo sapere. Molto bene!
RispondiEliminaConcordo, davvero molto bello, non ci speravo...
RispondiEliminaPS
D'accordo su Gravity, ma Interstellar è la fiera delle mimmate eh
Le bandierine sul finale che citi non sono spoilerose?
RispondiEliminaI don't think so. Se un astronauta cerca di tornare a casa (e che queste siano le sue intenzioni è scritto a caratteri cubitali su molti poster del film) c'è chi fa il tifo per lui. Ma se fai il tifo per una cosa non è detto che succeda.
EliminaKate Mara ha due espressioni: con metropolitana e senza metropolitana...
RispondiEliminaMah povera lol
EliminaDa quello che scrivi mi pare fedele al libro. Leggilo perché il libro, scritto in prima persona, è veramente bellino forte. :-)
RispondiEliminaHo visto il provino e letto la rece e il film mi ispira moltissimo. Purtroppo non ci andrò al cine. E vabbè. Ma soprattutto e bobbè.
RispondiEliminaVisto, veramente bello, Scott si riconferma un nobile mestierante della regia finché fa film singoli.
RispondiEliminaUna sceneggiatura molto solida (alleluia !) e un comparto scientifico che non fa sollevare il ditino alla sospensione dell'incredulità, mi hanno fatto finalmente riconciliare con Hollywood. Spero che si rendano conto che questo filone di fantascienza realistica (e anche introspettiva) può rendere tantissimo non solo al botteghino ma nelle coscienze di chi guarda il film.
ROVINATORE DI PATATE
La cosa che mi ha stupito maggiormente, a parte Sean Bean che non muore, è che Scott non si sia lasciato andare alle sue tipiche derive mistiche nonostante che la sceneggiatura gli dava un assist pazzesco in quel senso.
Risate a pacchi al Project Elrond.
Favoloso, visto insieme a Blucyber74 devo dire che ci è piaciuto molto nonostante il film in alcuni punti era come dire tranquillo senza troppi colpi di scena ti teneva li per seguire le gesta dello iellattissimo MAT
RispondiEliminaA me il film è piaciuto. Solo che non capisco perchè abbiano dovuto attingere così dal cast di interstellar. Mi è sembrata una scelta un po' del cà.
RispondiEliminaBello, bellissimo, strabello! E per una volta Matt Damon mi è piaciuto!
RispondiEliminaROVINATORE PER CITAZIONE
Ma solo io ho colto un richiamo a Portal quando, visto che salta la sonda US, spunta quella made in china? Nel film con Jodie Foster, se non ricordo male, il portale si rompe ma PER FORTUNA EH ce n'è giusto uno nuovo di zecca in Giappone...
Volevi dire a Contact ;)
EliminaPerché Alex Vogel è stato doppiato da Joe Bastianich, perché...? :D
RispondiEliminaHo visto il film ieri e devo dire che mi è piaciuto.
RispondiEliminaSoprattutto, a mente fredda, faccio un grande applauso a Scott, perché non è caduto in un sacco di possibili tranelli (tipo l'ammore sempre e comunque, disperazioni e pensieri filosofici facili... Cose così) e, soprattutto, ha messo la chiave interpretativa del film (o quella che ho capito io) in coda al film stesso e non nei primi 5 minuti, come fa sempre Nolan. Sì, sto pensando a Intestellar. Tra gli altri!
SPOILER (Forse)
Ho come il sospetto che Sean Bean abbia avuto la parte (che non è che fosse così fondamentale) solo perché il vecchio Ridley ha avuto st'idea di Elrond e ha voluto fare lo scherzone.
Almeno, se io fossi uno dei registi più potenti e ricchi del mondo, farei i casting così! :)
FINE SPOILER
Visto ieri sera e l ho trovato una tavanata pazzesca : storia inconsistente, mimmate a gogó ( la bomba con lo zucchero, l hackeaggio del vettore, il tipo di colore c'è appena svegliato trova la soluzione Eureka nel tempo in cui chiunque a mala pena ricorda il proprio nome...), tonnellate di attori con ruoli e caratterizzazioni puerili, altre mimmate telefonate (l equipaggio che ritorna), mcgyver che si autoopera rimane col fisico palestrato mangiando un terzo di patata per un anno e solleva con la schiena il portello di 400 kg. Il pathfinder che con due comandi diventa whatsup. Pochissime scene suggestive (si era su Marte? Really?e chi l ha visto...), perché costano e si può riempire il film con sketch all americana sulle acque internazionali e riempitivi vari. A gravity questo film può giusto allacciare le scarpe...
RispondiEliminaVisto tutto in 2D perché fortunatamente, dove vivo, riesco a fare la scelta anche ad orari probabili. Nel senso che il cinema sta a 30 km da casa, mi piazzano lo spettacolo alle 20, alle 22.30 mangio e riesco a rientrare per farmi qualche ora di sonno (bisogna pur lavorare per vivere).
RispondiEliminaAdesso il film. Stupendo! Due ore e rotte fra tensione e momenti di sorrisoni soddisfacenti. Ok, la storia è Apollo 13 con gli steroidi, ma è raccontata bene, visivamente eccezionale, tanto nerd che ti senti in colpa per chi non capisce i riferimenti (Project Elrond su tutti).
Il finale è un po' telegrafato, è vero, ma ci sta tutto.
[SPOILER]
Io speravo che ci fosse un attimo di disperazione più assoluta (si, a parte andare in giro per lo spazio in cabriolet), tipo che quello che alla fine ha il coraggio di sposarsi Kate Mara finisse maluccio colpito da qualcosa mentre era in EVA. Invece no, gli fan trascorrere il resto della vita con Kate. Ah ok, era questo il destino tragico. L'ho capito ora.
[/SPOILER]
"Beh, fatta salva una strepitosa, prevedibile quanto azzeccatissima eccezione." ... Starman di Bowie direi :D
RispondiEliminaCiao. Io lo trovo un po' troppo pomposo, troppo epico, troppo presuntuoso, troppo vanaglorioso (e se avete altri aggettivi che finiscono in oso, aggiungeteli pure :-) ). La storia corre su binari scolpiti nella roccia. La fine è un po' povera, troppo scontata (per favore citatemi un film dove il finale è diverso!). In molti aspetti assomiglia al "Pianeta Rosso", anche se The Martian è meglio. Tuttavia Matt Damon è davvero bravo, e le immagini sono davvero spettacolari. Interstellar, Moon e Apollo 13 sono film, a mio parere, di tuttaltro livello (superiore). Mi ha fatto morire dal ridere la scena del Progetto Elrond e Sean Bean (richiamo spudorato al Signore degli Anelli).
RispondiEliminaDirei che il libro mi è piaciuto più del film mi sembra banale....ma è proprio così. Però che bel film!!! fanta-SCIENZA senza essere troppo sborona. Gli effetti speciali sono si bellissimi ma mai eccessivi.... e comunque non sono quelli su cui punta il film. Unico difetto: Kate Mara....e una domanda.... ma perchè?
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