A ferragosto e fuoco (Arena)

Non sei mai stato uno di quelli che credono nella pennica pomeridiana d'estate. O in qualsiasi altra stagione dell'anno, se è per questo, ma non divaghiamo. Neanche ai tempi della gioventude delle comitive, di quando si rientrava ogni sera talmente tardi che era già mattina presto. Restava e resta il problema del come impiegare quelle ore dopo pranzo. Oggi, consumando pile di fumetti e raggioblù arretrati, cheproblemac'è. Vent'anni fa, con i fumetti e finendo e rifinendo i giochi su console, echeproblemac'era. Scivolando ancora più indietro, c'erano i primi pomeriggi spesi, letteralmente, nelle sale giochi che con grande spirito samaritano-imprenditoriale erano aperte anche a quell'ora, nel deserto postnucleare della calura agostana del calabriforno. E prima ancora? Quando le sale giochi ancora non esistevano, o se ti trovavi malauguratamente in vacanza in un posto in cui il baretto con l'angolo cabinati più vicino aveva un altro CAP? Leggevi. Consumavi cotidie il rito pagano della busta di giornaletti, comprati a chilo in edicola. I famigerati "panini", due o tre fumetti incellophanati, quello scarso piazzato a tradimento al centro, ammucciatissimo [...]
Oggi, nelle edicole delle località di vacanza, si trovano ancora quintali di vecchi Topolino, albi Bonelli e bonellidi scrausi tipo Demon Hunter, cose così. Trent'anni fa e più, oltre ai Topolino e ai Bonelli, c'erano gli albi Bianconi di Geppo e Braccio di Ferro, Tiramolla, e soprattutto la grande fiera dei resi Corno. Tra panini cellophanati e buste sorpresa, facevi scorta di raccoltone di Super-Eroi Corno, dell'Uomo-Ragno, dei Fantastici Quattro, di Thor e i Vendicatori (la tua preferita). Tuffandoti in differita nelle magie di Kirby, nei capolavori di Buscema e Colan, gustandoti l'arrivo di Morbius, la saga di Korvac (/inchino), le sortite dei F4 nella Zona Negativa, la sfida in muturetta tra Ghost Rider e la Morte, le avventure di Pantera Nera, del Figlio di Satana, degli Invasori di Roy Thomas. Cioè, c'era un tizio che si chiamava Figlio di Satana, in quanto figlio di Satana. 

Ma ti piacevano un sacco anche quelle brevi storie in appendice, spesso spezzettate tra un numero e l'altro. Una di quelle che ti sono rimaste più impresse si intitolava Arena, scritta da Gerry Conway, disegnata da John Buscema, inchiostrata da Dick Giordano. Soltanto ora scopri che quella storia, pescata da una delle tante testate antologiche Marvel degli anni 70, che ancoravano la casa editrice al suo recente passato (Worlds Unknown), era tratta dal racconto breve omonimo di Fredric Brown. E che sì, c'era una ragione se tempo dopo avevi notato delle forti somiglianze con quell'episodio di Star Trek dallo stesso titolo. 

Bob Carson, il suo nemico, la barriera invisibile, la lucertola aliena. Ricordi quella storia come se l'avessi letta dieci volte, perché, beh, probabilmente l'hai fatto. Promettevi ai tuoi che quel pomeriggio, invece di andartene in giro e rompere le scatole come gli altri giorni, avresti dormito, poi tiravi giù la tapparella, prendevi la pila e leggevi. La notte uguale, tipo luogo comune da film guaglionico anni 80. A quel fatto del dormire hai sempre dato pochissima importanza, ché c'era voglia di mondi alieni e avventure fantascienze delle Meraviglie, stirazzi del riposino, senti. Che botta di bruschettite acuta. Domani torni all'edicola quaggiù e ti compri un chilo di panini cellophanati. Tutto quello che c'è, pure Demon Hunter.
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Commenti

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  2. Mi sento una cacca pensando che da piccolo odiavo leggere.

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  3. Io prendevo le bustone dei fumetti Squalo. Ahem...

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  4. Chissà se mai qualcuno si prenderà la briga di ristampare tutti i racconti di F. Brown, è una grossa lacuna dell'editoria italiana (smentitemi, se è il contrario; ve ne prego :D ).

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    1. Cosmolinea B1 e B2
      Tutti i racconti di Brown

      http://www.amazon.it/Cosmolinea-B-2-Urania-AA-VV-ebook/dp/B00CRR72RS/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1439664608&sr=8-1&keywords=cosmolinea

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  5. Io m'imbruschetto per motivi diversi.
    Nelle mille vacanze estive in Sardegna (dalla natia Romagna a là, in visita ai nonni materni per quei 2-3 mesi) non ho mai trovato questi famosi panini. Solo anni dopo, a Rimini, ma erano purtroppamente dei Diabolik, che al massimo leggevo distrattamente dal barbiere/parrucchiere. E preferivo comunque Zagor, prima di scoprire e amare per anni Dyd.

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    1. In vacanza sarda da quando i miei ebbero l'idea geniale di comprare una casetta in mezzo al nulla nel 1972, ti posso garantire che trovavo di tutto nell'edicola di Santa Teresa di Gallura. Ho ancora qualche perla che conservo gelosamente in quella che fu la mia cameretta e che ora é diventata la cameretta dell'erede. Ajo' !

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    2. Santa Teresa di Gallura ***piange*** tornato da poco da una bella trasferta in Sardegna.. bellissima!!

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  6. E hai fatto il mio ritratto sputato. Cambia Calabria con vacanze in Basilicata è tutto il resto coincide. Con una passione estrema per gli Invasori di Frank Robbins

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  7. "bonellidi scrausi tipo Demon Hunter"

    Madonna. Io l'ho riletto tutto pochi mesi fa, e alcune storie sono davvero imbarazzanti, al punto che io come lettore provavo vergogna per gli sceneggiatori.
    Però mi farebbe molto piacere leggere qualche tua recensione su alcune di quelle storie.

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  8. Io andavo di Topolino, Paperino Mese e di riviste tipo Il Corriere Dei Piccoli ed affini.
    Ho scoperto la Marvel che già facevo le superiori.
    Per il resto, anch'io sala giochi e baretto sotto casa già dopo pranzo, tanto che spesso arrivavo persino prima dei gestori. :-p

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  9. Un flash. Fine anni 90, vacanza in Sardegna, faringite acuta e non potevo fare il bagno. Al culmine della noia pomeridiana entro per caso in un'edicola e cosa ti vedo? Quintali di vecchi Mister No che aspettavano me! I Bonelli per me erano il top, li leggevo a nastro…

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  10. Uuuuh, Demon Hunter! Ai tempi mi sembrava una roba fighissima!!! Rileggendolo oggi invece, molto meno... Rileggere fumetti con parecchi anni sulle spalle ha un pò lo stesso effetto nostalgia Canalis che da il retro gaming...

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    1. Quanto è vero… Io recentemente ho ripreso in mano qualche vecchio albo del Grande Blek e certe storie sono al limite del latte alle ginocchia…

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  11. A parte che i miei hanno rinunciato subito a farmi dormire e che io giravo per le spiaggie venete, fotografia esatta delle mie estati. Mooolta nostalgia e un pò di buschetta.
    All'epoca non sapevo ovviamente che le raccolte Corno fossero resi raggruppati alla membro di segugio e quindi trovarci dentro un numero di Kamandi o del Soldato Fantasma dava sempre un pò quella sensazione riprova-sarai-più-fortunato...

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  12. Che nostalgia, è nata così la mia passione per vendicatori x-men e F4

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  13. Ma solo io trovavo gli albi delle Sturmtruppen?

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  14. Grazie per aver tirato fuori questo argomento...mi fate ricordare quando da ragazzino vagavo per le edicole in cerca delle buste della Corno... mi attiravano QUASI di piu' delle le copertine di OV e Caballero...

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  15. Compiuti i due anni, farmi fare la pennichella post prandiale è diventato praticamente impossibile (*). Gli anni di asilo sono stati duri, con maestre inviperite che mi imponevano di stare ferma e buona sulla branda al buio, annoiandomi a morte per due ore, sennò disturbavo i compagni addormentati. Ancora oggi uno dei ricordi d'incubo dell'infanzia.
    Una volta imparato a leggere, le cose sono andate meglio. Stare seduti in silenzio col naso in un libro senza dar fastidio a nessuno era considerato socialmente accettabile, ormai, soprattutto perché non ero più all'asilo.

    D'estate prendevamo la casa al mare sulla riviera romagnola. La nostra affittuaria era l'edicolante del paese (*grin*). Di andare in spiaggia prima delle 16-16.30 non se ne parlava. Tutti in pennica. E io seduta da qualche parte a leggere i romanzi per ragazzi recuperati sulle bancarelle del lungomare o i fumetti.
    I fumetti erano, quasi sempre, le raccoltone di Braccio di Ferro e Soldino, gli almanacchi dei Barbapapà, cose così.
    Un giorno distrassi mio nonno e mi feci comprare un numero di "Dylan Dog". Avevo 12 anni e mi ero già letta i primi dieci numeri della serie, prestatimi da uno zio più grande. Ero annoiata, mi ero stufata di Poldo e Nonno Trinchetto, e mi interessava l'allegato all'albo.
    Il nonno prese un quotidiano e, dopo qualche perplessità, il volume che chiedevo. Era lo speciale n. 3, "Orrore Nero", col crossover fra Dylan Dog e Francesco Dellamorte, che fanno saltare teste agli zombie in quel di Buffalora (l'allegato, un albetto dell'Enciclopedia della Paura, era dedicato al Cinema Horror). Fu un po' come essere investita da un treno in corsa. Lo adorai e mi turbò allo stesso tempo. E lo rilessi parecchie volte, quell'estate.
    In seguito provai ad affezionarmi alla serie di Dyd, ma non ci riuscii mai. Nessun albo mi piacque mai come quello speciale, che tuttora ricordo come una roba fenomenale. E che segnò un'estate.

    Ecco, per me le penniche (altrui) estive erano quella roba lì: Braccio di Ferro, Nonna Abelarda, romanzi sfusi e qualche zombie :D

    (*) Ora che mi avvio (quasi) verso i quaranta, in compenso, se mi appoggio da qualche parte dopo pranzo, vado giù come un sacco. Credo si chiami "vecchiaia". *sigh*

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  16. Dobbiamo ai panini tantissimo in termoni di civilta' fumettistica :-) grazie a loro ho conosciuto Gli INumani, DD e Thor. Ed un ricordo di quando quelle estati kimsopportava solo mio nonno e li leggeva con me ...

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  17. Io da piccolo leggevo fantascienza, compresi tutti i racconti di Brown! Ricordo bene Arena o come cavolo si chiamava il racconto. Fantastico. Nostalgia!

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  18. Mai pennichellato, ne ora ne mai. Ma la nostalgia più che per i cellophanati, c'è più per le bancarelle degli usati da spiaggia... I fumetti bianconi prima e corno poi, le pile di Urania, il primo lo lessi all'età di 5 anni... Le sabbie di Marte di Clarke... Bruschetta da tonnellata... Oramai non ci sono più. Tristezza.

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  19. Io andavo matto per i vecchi Flash, Superman ( cenisio?) e l immancabile Akim. A distanza di anni ho riletto qlna di quelle storie e sono oggettivamente molto ingenue ma la sensazione che mi sanno trasmettere è ancora impagabile

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  20. Spezzo una lancia in favore del bistrattato Demon Hunter. Non era poi così male in confronto ad altre cose, è stata una fucina di disegnatori (il primo che mi viene in mente è Luca Rossi) e francamente mi piaceva come scriveva Udina, a cui l'editore diede il benservito abbastanza presto mi pare. Durò una quarantina di numeri e produssero pure almeno uno speciale, il suo seguito deve averlo avuto.

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  21. Io tornavo a casa con un "panino" di fumetti ed una cassetta piratona per il C64. Che pomeriggi! Scusate, vado a piangere di nostalgia Canalis.

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  22. Non facendo villeggiatura altrove vivendo a 10 km dal mare i miei pomeriggi di non-pennica da bambino li trascorrevo giocando con gli amichetti/tv.

    Comunque i "panini" li ho scoperti anni dopo in piena epoca starComics e mi sono ciucciato diverse raccolte UR e F4 per riempire i buchi (!?) in collezione. parlo dei primissimi anni 90

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  23. Mio padre da piccolo me ne comprava una frotta di qulle bustone, a pensare che a tre anni ho imparato a colorare con l'uomo ragno (dai, colora gli scacchietti del costume senza andare fuori...son lacrime)! Demon Hunter alla fine non era poi male... (che diavolo stai dicendo Lardass!?!?!*) conservo ancora vividi ricordi di quando usci in edicola (Xenia, la casa editrice tipo delle riviste dei videogiochi) insieme a tutti quella valanga di pseudo bonellidi da paura!

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  24. Che combinazione, Doc! Io lessi il racconto su un numero di Selezione dal Reader's Digest a casa di mia nonna tipo 32 anni fa, meravigliandomi di trovarci della fantascienza. Ora scopro chi ne fosse l'autore, perche' ai tempi il suo nome non mi era noto. Grazie!!!

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  25. Racconto bellissimo di un autore clamorosamente sottovalutato

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  26. Bellissimo post e commovente. Belli e malinconici anche i commenti. Anche io sono sempre stato del gruppo dei contrari alla pennica, ma le mie strenne contenevano perlopiù Geppo e Braccio di ferro - i miei genitori ritenevano i supereroi troppo violenti e diseducativi, mi toccava leggerli a scrocco e di nascosto a casa degli amici.

    Segnalo anche la moda imperante in Liguria di rivendere i fumetti in spiaggia... tutti i ragazzini esponevano le loro collezioni su una stuoia ed era possibile recuperare fumetti veramente a prezzi straccciatii (tutti i soldi recuperati con questo contrabbando di fumetti finivano immancabilmente nei cabinati in sala, dove sala sta per sala-giochi)

    C.

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  27. Io con gli incellophanati, ho completato la serie di wolverine e x-marvel, un edicolante ne aveva bilici con il doppio pianale, poi misteriosamente puff, sono spariti dalle edicole, ora si rincominciamo a trovare anche l'uomo ragno gigante, ma demon hunter no, purtroppo a lui gli devono aver fibbiato delle sonore pappine e pedalare.

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