Daredevil, stagione 1: così bello da esser commovente (no spoiler)
Avevi smesso di guardare telefilm di super-eroi. Te, ma pensa. Con l'eccezione di Agents of P.I.P.P.E., seguito senza troppa voglia e in differita di quel paio di episodi, hai mollato nei mesi scorsi tutto il resto. Arrow, Flash, Gotham. Ti eri stancato di quella struttura sempre uguale, della Sindrome da Centovetrine™ che porta quelle città ad avere una popolazione effettiva di 12 abitanti, che si incontrano in continuazione tra loro. Volevi, avevi la folle speranza di volere, un serial sui super-eroi adulto, maturo, dello stesso livello delle serie migliori che affollano gli altri generi. Poi qualche giorno fa, il 10 aprile, è arrivata Daredevil: tutta la prima stagione in un botto, come succede per le serie Netflix. 13 episodi da una cinquantina di minuti l'uno, che ti sei tirato su per le retine in meno di 24 ore. Bello come te l'aspettavi? Beh, no: probabilmente di più [...]
Partiamo da una premessa molto semplice: Daredevil (nei fumetti italiani solo Devil) è un eroe nato dal sangue, non dalle radiazioni. Quelle gli avranno dato i suoi poteri, ok, ma sono il sangue, la tragica figura di suo padre, l'epica della vittoria che nel pugilato delle scommesse truccate ti redime e allo stesso tempo ti porta via tutto, ad aver tracciato la strada. Matt Murdock, l’istrionico rimorchiatore di tope, l’avvocato delle cause perse, il legale buono in un mondo di squali, ha quel passato a dar forma alla sua doppia natura, a scatenare la sua furia e alimentare la sua sete di giustizia, a trasformarlo nel Diavolo di Hell’s Kitchen. La legge, quella dei tribunali e quella della strada, la religione cattolica e il ruolo che ha e ha avuto nella formazione di questo giovane che finirà per vivere in una folle dicotomia, indifeso raddrizzatore di torti in tribunale di giorno, diavolo scatenato stortizzatore di setti nasali altrui notte tempo. Pronti via, ti dice tutto questo, e senza ricorrere a ridicoli spiegoni per spettatori stupidi, il Daredevil Netflix. Un paio di episodi e bàm, sei lì a occhi spalancati, a chiederti dove sia la fregatura. Poi arriva la buona notizia: non c'è la fregatura.
Attorno a Matt c’è il suo mondo. La stessa Hell’s Kitchen, innanzitutto, solida e concreta quanto la città del vigilandi, ottenuta incollando riprese aree di metropoli occidentali e asiatiche, non potrà mai essere. Questo quartiere di NYC dal nome perfetto e vittima di quella stessa doppia natura, un posto posto come un altro sotto la luce del sole, sporco, corrotto fino al midollo e perduto al calar delle tenebre. E poi tutti i comprimari più importanti di quel mondo, da Ben Urich a Foggy Nelson, da Karen a Stick e Turk Barrett, tutti dipinti alla perfezione. Ma la serie non si ferma lì, gioca con i lettori del Devil a fumetti, infilando tra le righe una lunga serie di citazioni e omaggi, alcuni evidenti, come il nome dell’avversario di Jack Murdock nell’ultimo incontro, l’identità di un certo villanzone pieno di soldi, il riferimento a una certa ragazza; altri (tanti altri) molto più sottili: ad esempio, come si chiama e che armi usa il tizio dei vestiti? E cos’è che c’è in quella bottiglia che Karen e Foggy si stanno scolando in uno dei primi episodi?
Non è tutto. La Hell’s Kitchen del telefilm è pur sempre parte del Marvel Universe cinematografico, come ci ricordano diversi accenni disseminati in tutta la stagione. È la stessa città di Thor e Iron Man, sopravvissuta alla battaglia con i Chitauri nel primo film degli Avengers. Il che, per quanto lontanissimi si sia dalle atmosfere di un Agents of P.I.P.P.E., contribuisce ad allargare il quadro e prolungare l’orgasmo di ogni buon nerd Marvel fan davanti allo schermo.
Ti sei lasciato per ultimo, nella non-descrizione evita-spoiler dei singoli personaggi ed elementi della serie, Kingpin. Il Kingpin di Vincent D'Onofrio, il modo in cui ne dipingono (ah-ah) l’unico punto debole. C’era qualcosa, nelle incertezze espressive dell’ex soldato Palla di Lardo e ora reuccio di Hell’s Kitchen, che ti faceva strano. Poi hai realizzato che è solo un modo, probabilmente il più efficace, per rendere più complesso, sfaccettato il carattere di Fisk. Per supplire a tutto quel background di storie sul personaggio che nei fumetti permette di renderne così articolata la figura. Vanessa, il suo passato, la furia, l’eleganza, la solitudine, l’autocontrollo in quella voce quasi strozzata. Un Tony Soprano formato Marvel, non un semplice villain sovrappeso con una vaga somiglianza con Marco Rizzo. Che meraviglia di ottavo episodio.
Il Daredevil Netflix è talmente vicino allo spirito del miglior Devil, delle storie più belle di Cornetto, da sembrare a tratti uno di quei meravigliosi cortometraggi che solo un vero fan di un fumetto riuscirebbe a tirar fuori. Solo che questo non è un cortometraggio, è un telefilm realizzato con il taglio di un serial moderno, senza l’inutile bisogno di mimmate da cliffhanger posticcio per tenersi incollata l’audience (Gotham, stiamo parlando di te): le serie su Netflix escono tutte in una botta, si diceva, e se ci metti il cliffhanger di fine episodio è solo perché serve, non perché non sai cosa far fare alla fidanzata casalinga fotomodella bisex-quando-se -ne-ricorda del protagonista. Per dire. Allo stesso modo, niente freak of the week: un’unica storia.
Il Daredevil Netflix è un lungo film di una dozzina di ore, che in quel sangue che ha forgiato il suo eroe non ha paura di tuffarsi, tra ossa spezzate, crani sfondati e coprotagonisti torturati. Un lungo film che le sue origini e la spiegazione dei poteri - da sempre la parte più pallosa dei film/telefilm sui super-eroi - le mescola dove servono per dare spessore alla storia e dirci di più dei personaggi, senza rinchiuderle nel Carosello della Memoria Fraccomoda da trascinarsi dietro all’infinito, con tanto di effetto sonoro per svegliare chi si era assopito, come in Arrow. Intendiamoci, non hai nulla contro Arrow (che hai seguito per due stagioni) o Flash (per una mezza dozzina di puntate). Sono confezionati in quel modo e hanno avuto i riscontri di pubblico a livello internazionale che hanno avuto perché fanno benissimo quello che sono chiamati a fare: il telefilm per ragazzi. Prodotto che poi - e non c’è nulla di male - può piacere anche a dei quarantenni, ma questo non ne cambia la natura. Ti eri scocciato di quella impostazione e della sua struttura rigida come una sbarra di adamantio, volevi qualcosa di diverso, più vicino - per regia, testi, protagonisti - a uno dei tanti telefilm di livello arrivati in TV negli ultimi anni. Una serie adulta e al passo coi tempi, che non sembrasse uscita dagli anni 90, e con quel paio di attori del cinematografò buttati nel mix per dar spessore al tutto. Una serie adulta su un super-eroe. E, miracolo, te l’hanno data.
Va detto, Daredevil si presta. Le sue atmosfere noir, un eroe che non vola o usa altri poteri appariscenti e il taglio molto cinematografico di molte sue storie sin dai tempi di Miller lo rendevano il candidato perfetto per una trasposizione di questo tipo. Eppure, il progetto avrebbe potuto deragliare lungo un'infinità di tratti di binario diversi, e non lo fa, riuscendo al contrario a brillare ovunque gli venga data la possibilità di mettersi in mostra. La cura nei dettagli, dalle coreografie delle scazzottate al modo in cui vengono allestite e riprese alcune scene, da prodotto seriale fatto come si deve, senza complessi d’inferiorità nei confronti del grande schermo.
Cosa manca? Devil che vola tra i tetti: le istantanee di questo eroe a testa in giù, con dei grattacieli sullo sfondo, appeso al cavo del suo bastone. Ma quello, per quanto parte integrante del mito di Cornetto, non lo puoi rendere credibile dal vivo se non stai parlando dell’Uomo-Ragno. Dice: oh, ma manca anche il costume rosso, quello tradizionale, con le corna, che pur si intravede nella grafica della sigla, no? Ah!
Nel complesso... beh, nel complesso non solo si sorpassa a destra il film del 2003 con Ben Affleck, ma si crea il nuovo punto di riferimento e metro (con l’occhio) di paragone in quanto a super-eroi televisivi, nella speranza che anche le altre serie Marvel in cantiere per Netflix sappiano fare altrettanto. Tra qualche giorno arriva al cinema il nuovo film dei Vendicatori: sono giorni meravigliosi per essere dei nerd. Ma, attenzione, Daredevil non è una serie rivolta solo agli aficionados dei tizi in calzamaglia, per due ragioni. La prima è che, in virtù del suo taglio adulto e della qualità con cui il tutto è stato confezionato, potrebbe piacere un casino anche a chi ama qualsiasi serie noir su lotte di potere e corruzione.
La seconda è ché Matt Murdock non è un super-eroe in senso stretto. Avrà i suoi sensi super-sviluppati e l’addestramento da ninja fu-fu, ed è sicuramente un eroe, ma non ha la forza proporzionale di un ragno o un siero del super soldato che gli scorre nelle vene. O i meravigliosi giocattoli di Batman. È un tizio con una maschera che finisce a terra un sacco di volte, ma - come suo padre - si rialza sempre. Matt Murdock è solo un uomo, un uomo senza paura. Raudi dal terrazzino come se fosse il 31/12 dell'ultimo capodanno dell'umanità.
Il costume nero, dritto dalla storica miniserie "L'uomo senza paura" di Frank Miller e John Romita Jr |
Attorno a Matt c’è il suo mondo. La stessa Hell’s Kitchen, innanzitutto, solida e concreta quanto la città del vigilandi, ottenuta incollando riprese aree di metropoli occidentali e asiatiche, non potrà mai essere. Questo quartiere di NYC dal nome perfetto e vittima di quella stessa doppia natura, un posto posto come un altro sotto la luce del sole, sporco, corrotto fino al midollo e perduto al calar delle tenebre. E poi tutti i comprimari più importanti di quel mondo, da Ben Urich a Foggy Nelson, da Karen a Stick e Turk Barrett, tutti dipinti alla perfezione. Ma la serie non si ferma lì, gioca con i lettori del Devil a fumetti, infilando tra le righe una lunga serie di citazioni e omaggi, alcuni evidenti, come il nome dell’avversario di Jack Murdock nell’ultimo incontro, l’identità di un certo villanzone pieno di soldi, il riferimento a una certa ragazza; altri (tanti altri) molto più sottili: ad esempio, come si chiama e che armi usa il tizio dei vestiti? E cos’è che c’è in quella bottiglia che Karen e Foggy si stanno scolando in uno dei primi episodi?
Rosario Dawson è Claire Temple, nei fumetti una ex di Luke Cage |
Deborah Ann Woll di True Blood è Karen Page |
Il Daredevil Netflix è talmente vicino allo spirito del miglior Devil, delle storie più belle di Cornetto, da sembrare a tratti uno di quei meravigliosi cortometraggi che solo un vero fan di un fumetto riuscirebbe a tirar fuori. Solo che questo non è un cortometraggio, è un telefilm realizzato con il taglio di un serial moderno, senza l’inutile bisogno di mimmate da cliffhanger posticcio per tenersi incollata l’audience (Gotham, stiamo parlando di te): le serie su Netflix escono tutte in una botta, si diceva, e se ci metti il cliffhanger di fine episodio è solo perché serve, non perché non sai cosa far fare alla fidanzata casalinga fotomodella bisex-quando-se -ne-ricorda del protagonista. Per dire. Allo stesso modo, niente freak of the week: un’unica storia.
Il Daredevil Netflix è un lungo film di una dozzina di ore, che in quel sangue che ha forgiato il suo eroe non ha paura di tuffarsi, tra ossa spezzate, crani sfondati e coprotagonisti torturati. Un lungo film che le sue origini e la spiegazione dei poteri - da sempre la parte più pallosa dei film/telefilm sui super-eroi - le mescola dove servono per dare spessore alla storia e dirci di più dei personaggi, senza rinchiuderle nel Carosello della Memoria Fraccomoda da trascinarsi dietro all’infinito, con tanto di effetto sonoro per svegliare chi si era assopito, come in Arrow. Intendiamoci, non hai nulla contro Arrow (che hai seguito per due stagioni) o Flash (per una mezza dozzina di puntate). Sono confezionati in quel modo e hanno avuto i riscontri di pubblico a livello internazionale che hanno avuto perché fanno benissimo quello che sono chiamati a fare: il telefilm per ragazzi. Prodotto che poi - e non c’è nulla di male - può piacere anche a dei quarantenni, ma questo non ne cambia la natura. Ti eri scocciato di quella impostazione e della sua struttura rigida come una sbarra di adamantio, volevi qualcosa di diverso, più vicino - per regia, testi, protagonisti - a uno dei tanti telefilm di livello arrivati in TV negli ultimi anni. Una serie adulta e al passo coi tempi, che non sembrasse uscita dagli anni 90, e con quel paio di attori del cinematografò buttati nel mix per dar spessore al tutto. Una serie adulta su un super-eroe. E, miracolo, te l’hanno data.
Va detto, Daredevil si presta. Le sue atmosfere noir, un eroe che non vola o usa altri poteri appariscenti e il taglio molto cinematografico di molte sue storie sin dai tempi di Miller lo rendevano il candidato perfetto per una trasposizione di questo tipo. Eppure, il progetto avrebbe potuto deragliare lungo un'infinità di tratti di binario diversi, e non lo fa, riuscendo al contrario a brillare ovunque gli venga data la possibilità di mettersi in mostra. La cura nei dettagli, dalle coreografie delle scazzottate al modo in cui vengono allestite e riprese alcune scene, da prodotto seriale fatto come si deve, senza complessi d’inferiorità nei confronti del grande schermo.
Cosa manca? Devil che vola tra i tetti: le istantanee di questo eroe a testa in giù, con dei grattacieli sullo sfondo, appeso al cavo del suo bastone. Ma quello, per quanto parte integrante del mito di Cornetto, non lo puoi rendere credibile dal vivo se non stai parlando dell’Uomo-Ragno. Dice: oh, ma manca anche il costume rosso, quello tradizionale, con le corna, che pur si intravede nella grafica della sigla, no? Ah!
Nel complesso... beh, nel complesso non solo si sorpassa a destra il film del 2003 con Ben Affleck, ma si crea il nuovo punto di riferimento e metro (con l’occhio) di paragone in quanto a super-eroi televisivi, nella speranza che anche le altre serie Marvel in cantiere per Netflix sappiano fare altrettanto. Tra qualche giorno arriva al cinema il nuovo film dei Vendicatori: sono giorni meravigliosi per essere dei nerd. Ma, attenzione, Daredevil non è una serie rivolta solo agli aficionados dei tizi in calzamaglia, per due ragioni. La prima è che, in virtù del suo taglio adulto e della qualità con cui il tutto è stato confezionato, potrebbe piacere un casino anche a chi ama qualsiasi serie noir su lotte di potere e corruzione.
La seconda è ché Matt Murdock non è un super-eroe in senso stretto. Avrà i suoi sensi super-sviluppati e l’addestramento da ninja fu-fu, ed è sicuramente un eroe, ma non ha la forza proporzionale di un ragno o un siero del super soldato che gli scorre nelle vene. O i meravigliosi giocattoli di Batman. È un tizio con una maschera che finisce a terra un sacco di volte, ma - come suo padre - si rialza sempre. Matt Murdock è solo un uomo, un uomo senza paura. Raudi dal terrazzino come se fosse il 31/12 dell'ultimo capodanno dell'umanità.
Visti i primi 4 episodi...madonna un capolavoro,e mi piace un sacco che l'abbiano lasciato duro e crudo,cattivo e sanguinolento al punto giusto.
RispondiEliminaNon è definitivamente una serie edulcorata in stile Pippe nè qualcosa in stile classico Marvel Studios Movie.
No questa è Sons of Anarchy,I Sopranos e Breaking Bad...ma con i supereroi.
Ho visto solo le prime tre ed è stato immediatamente amore.
RispondiEliminaLa serie è stupenda, e non lo dico solo perchè Daredevil è praticamente il mio personaggio preferito di sempre (assieme a Colosso, ma quella è un'altra storia).
Finalmente una trasposizione su video che rende giustizia (ah-ah!) ad un personaggio, mettendone in risalto tutte le caratteristiche e le sfaccettature, anche quelle più controverse.
Ne voglio di più.
P.s.
SPOILER
"I'll call you Mike" miglior citazione della storia del mondo.
SPOILER
EliminaLa curiosità mi sta rodendo dentro...la citazione cosa riguarda? XD
L'immaginario fratello gemello che Matt si era inventato per preservare la sua identità segreta. Storie moolto vecchie...
EliminaBella recensione, concordo in pieno tra l'altro. Questa serie ha inevitabilmente alzato l'asticella... peccato che visto il progetto messo in piedi da Netflix non avremo un seguito fino ai Difensori.
RispondiEliminaPS
Spero di vedere questo Devil in qualche film Marvel, tipo il prossimo di Cap su Civil War!
Per farne cosa ?
EliminaCapisco il nerdismo, ma che senso ha inserire QUESTO Devil in un film che NON HA l'ambientazione netflix di Daredevil ?
Solo per poter dire "c'è anche Devil! Goduria?".
Non sono d'accordo.
Mi auguro piuttosto che Marvel dia sempre più cartabianca a netflix sul far fare (BENE) un serial TV.
[ROVINATORE]
Elimina"Per farne cosa?"
Beh tipo per riprendere il fumetto, visto che in CW Devil assieme a Cap, Falcon e Ercole sono i primi ad andare in clandestinità. Quindi magari ci stà che visto che questo Devil fa parte dell'universo narrativo dei film, faccia la sua comparsa nel movie di CW. 3 su 4 è sempre meglio di 2 su quattro, no?
Ok Amret, e poi ?
EliminaAl di là che civil war movie version sarà sicuramente diversa da civil war comic version, quindi è un po' tempo perso cercare parallelismi tra le due storie, cosa cambia se appare Devil che dice "ah, io sono con cap, ciao, ora sparisco".
Per carità non ho nulla contro i cameo, anzi li adoro, ma appunto tutto non potrebbe adare al di là di quello.
E per farlo non è nemmeno necessario che compai l'attore, basta creare una "pagine di giornale" o un "servizio televisivo". ;)
Magari ho frainteso la frase di Meme, sembrava volesse renderlo proprio uno dei protagonisti del film.
Tra l'altro, sbaglierò ma nei fumetti Devil ha sempre reso al meglio "da solo" nel suo ambiente, con i suoi coprotagonisti e col suo genere di storie.
Non ho mai apprezzato certi forzati inserimenti, sarà dura farmi cambiare idea anche in versione live.
"Ma nei fumetti Devil ha sempre reso al meglio "da solo" nel suo ambiente, con i suoi coprotagonisti e col suo genere di storie".
EliminaVero. Fatto salvo che il Devil di oggi è molto più integrato nel Marvel Universe, proprio perché si è cercato di dare un tono diverso alle storie, dopo un paio di decenni abbondanti di grim & gritty. Detto questo, questo, il Devil diavolo di Hell's Kitchen con gli altri super-eroi c'entra poco. Non a caso nell'84, ai tempi del primo Guerre Segrete, l'hanno lasciato a casa: si era usciti da poco dalla run di Miller, stonava con gli altri eroi in costume. Secondo me bisogna vedere come si evolve il discorso delle serie Netflix, in particolare The Defenders, che riunirà gli eroi delle altre serie: Devil, Luke Cage, Jessica Jones e Iron Fist. Siamo nel Marvel Universe, come visto: toccherà capire quanto in periferia.
Che poi Defenders penso sarà giusto il titolo, dubito che si faranno chiamare così nel corso della serie e in seguito, me la immagino come unione provvisoria e poi ognuno per la sua strada...
Eliminacorbezzoli, un telefilm sui supereroi decente...mmmh è più probabile che il doc sia stato comprato asd
RispondiEliminano scherzi a parte mi hai fatto venire l'acquolina in bocca, così posso togliermi quel saporaccio di arrow e flah dalla bocca, e si che me li guardo su italia 1, con un episodio a settimana credevo l'avrei digerito meglio
La Dawson e la Woll? Non ho bisogno d'altro.
RispondiEliminaFinalmente posso riprendere a guardare i telefilm.... :D
RispondiEliminaok, un mio amico aveva visto parte della prima puntata e lo aveva stroncato, i vostri pareri mi rinfrancano!
RispondiEliminauna domanda: ma i telefilm netflix avranno mai localizzazione in italiano? Se ne sa qualcosa?
Io se devo essere sincero sono molto affezionato anche al Devil degli esordi, quello un po' meno oscuro, quello col fratello gemello, per intenderci, quindi saghe bellissime come quella di Miller o quella recente di Brubaker mi mettono un po' di nostalgia, pur apprezzandole tantissimo,
E' ovvio pero' che in un telefilm sono contento che ci siano atmosfere piu' mature, quindi va benissimo questo Matt e questo Devil piu' oscuro.
Quel lato lì, del Devil degli esordi, non manca: le battute con Foggy e tutto il resto.
Elimina"Parte della prima puntata": ok, qual è il prossimo passo del tuo amico, giudicare un telefilm dalla sigla? :D
infatti non mi ero fidato!
Eliminafa piacere sapere che c'e' anche il lato leggero, a questo punto aspetto con ansia una localizzazione italiana!
Wikipedia dice che è previsto l'arrivo di Netflix anche in Italia, quindi molto probabilmente si.
EliminaQuello, o finisce su Italia2. xD
House of Cards è finita su Sky, che trasmette anche P.I.P.P.E., ma non si è filata Agent Carter... Vediamo.
EliminaInfatti sembra più una cosa da cielo...
EliminaWe'll see.
Ho visto il primo e mi è piaciuto.
RispondiEliminaTra l'altro, so che non sarà possibile per marketing e pupazzame futuro vario, ma io il costume l'avrei lasciato così: semplice, nero, da ninja acrobata. Spero tanto che quello che si vede nel trailer definitivo non sia l'ennesima tuta da motociclista...
Ho visto i primi 3 episodi nel weekend e niente, è una cazzo di bomba. Finalmente un prodotto Marvel maturo (dove per maturo non intendo solo che ci sono sangue e ossa rotte) che non passa il tempo a infilare battute diversamente divertenti e riferimenti inutili a personaggi che non compariranno mai. Un prodotto da far vedere pure alla DC comics che non ha ancora capito che non è la fotografia cupa a rendere i personaggi maturi. Bellobellobello e mi dispiace solo non avere abbastanza tempo per spararmi tutti gli episodi di seguito.
RispondiEliminaBello, visto tutto in un unica soluzione. Speriamo in successive apparizioni nelle prossime serie.
RispondiEliminaPur continuando a vedere Arrow (per inerzia) e Flash (che onestamente mi piace anche con le mimmate, ma ho sempre avuto un debole per gli speedster), era ora arrivasse una serie un po' fuori dai canoni della normale produzione.
RispondiEliminaPer ora vista solo la prima... ma già pollice in su per me. Me la centellino un po' per il tempo a disposizione, un po' perchè non sopporto il binge watching... mi lascia sempre la sensazione di non essermi goduto la serie.
Cheers
P.S. Doc.. che farai con Game of Thrones? le prime quattro leakate a paletta e le recensioni scaglionate? ;)
Una puntata a settimana, as usual: si parte domani!
Eliminano, aspè ...io ho visto il primo episodio, un pò lentino e non mi ha preso molto ma ho visto un solo episodio e l'atmosfera mi garba, detto ciò doc non capisco, allora per quanto riguarda i TF supereroistici va bene il tono dark, mentre quando si tratta do cinecomics non va più bene ed è meglio uno stile scanzonato da action-commedia stile Avengers perchè non è un tema che deve prendersi troppo sul serio? mah, io penso che ogni soggetto deve avere il suo approccio e rimanere fedele al personaggio da cui è tratto...
RispondiEliminaPS: a me le mimmate mi divertono :)
"mentre quando si tratta do cinecomics non va più bene ed è meglio uno stile scanzonato da action-commedia stile Avengers perchè non è un tema che deve prendersi troppo sul serio?"
EliminaNo, aspe', frena amico mio. Io non ho mai scritto nulla del genere. Tanto è vero che The Winter Soldier, che non ha un tono scanzonato, mi è piaciuto molto. L'unica cosa che mi interessa, in un film o in un telefilm, è che sia scritto, girato e interpretato bene. "Il tono dark" di per sé non vuol dire nulla: Arrow e Daredevil sono due serie "dal tono dark" su due vigilanti metropolitani, eppure sono diverse quanto il giorno e la notte.
Mi inserisco di straforo e rilancio la discussione, a me il tono scanzonato da film Marvel ha un po'rotto gli zebedei. Badate bene, Guardiani della Galassia mi é super piaciuto, perché non si prende sul serio. E quindi ci sta. Invece altrove la Marvel, sempre IMHO, la fa un po' fuori dal vaso(vedi Iron Man 3). Troppe Gag, troppe battute, soprattutto perché il film doveva "essere serio". Il tutto stride. Cap 2 era perfetto. Oscuro, storia seria e piena di riferimenti e qualche gag qua e la.
EliminaIn ogni caso non vedo l'ora di vedere Devil. Stasera mi ammazzo di puntate fino alle 4 di notte, tanto domani sono in Università.
Ho giusto iniziato a tirare giù la serie e pensavo: chissà cosa ne penserà il Doc...
RispondiEliminaVisto il primo episodio e non vedo l'ora di ciucciarmi il secondo e di spargere la nerditudine tra gli amici e parenti, mi ha fatto l'effetto della prima puntata di House of Cards, bellissimo
Come da post di Facebook in cui taggotti circa 8 ore fa, ci sta piacendoCi :D
RispondiEliminaVisto ieri sera (va alle volte le coincidenze!) le prime 4 tutte di un fiato, pensavo in un errore di wikipedia leggendo le date di uscita nell'elenco degli episodi.
Se pure le altre 9 fossero state già reperibili starei ancora li incollato.
L'unica mimmata finora è che, come in tutte le serie di questo tipo, i cattivi sparano con parsimonia, come avessero pallottole d'oro e a turno.
Cioè: 10 uomini cattivi e armati contro uno che tira pugni, in un corridoio stretto, e neanche una pallottola va a segno? C'avrai pure i supersensi e l'addestramento da ninja, ma la mafia russa mica ne usa poche di pallottole...
Ma oh, i telefilm sono così, ci sta, mica potevamo farci accoppare l'unico eroe decente alla prima run :)
Gli scontri con pistole non funzionano come pensi tu nella realtà.
EliminaA meno di avere un mitra e sventagliare un bersaglio in movimento non lo becchi facilmente.
Ricordo ancora una ricostruzione scientifica della sfida all'O.K. Corral vista su la7, su una 60ina di colpi sparati da pochi metri di distanza ne erano andati a segno 5 o 6.
beh nsomma, le armi ne hanno fatti di passi avanti dall'ok corral via...
EliminaIl problema non sono le armi ma quelli dietro di esse ^^
EliminaTra Wyatt Earp e un gruppo di scagnozzi c'è una certa differenza, se non ce la faceva il primo figurati gli altri
Sto leggendo dappertutto che la serie è semplicemente stupenda ma aspettavo la prescrizione del doc ( risate registrate )
RispondiEliminaMa invece di true detective? Dovrebbe uscire tra poco se nn sbaglio ( un mese? )
Doc come hai fatto a vedere tutte le tredici puntate in una botta sola? io on line trovo solo le prime quattro!
RispondiEliminaStai pescando nel fiume con la canna sbagliata :)
EliminaLOLLONE
EliminaLe bacheche di Facebook sono piena di commenti agli episodi di Daredevil. Quasi quasi la recupero!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo visto solo le prime due puntate, mi è bastata la scena di combattimento del secondo episodio stile The Raid per convincermi. E pensare che Devil non è nemmeno tra i miei supereroi preferiti.
RispondiEliminaComunque trovo un pò ingiusto paragonare questa serie con le varie Arrow/Flash ecc., qui abbiamo valori produttivi e una libertà creativa totalmente differenti rispetto alle serie citate, oltre al target di cui hai parlato. Non è il tuo caso visto che hai più volte precisato e spiegato la cosa ma ho letto molte persone dire "Devil dio, Arrow/Flash cacca" e per me è un'eccessiva semplificazione.
Detto questo io mi godo tutto quello che mi viene offerto :D
Visto che dove vivo da un annetto la linea internet è un concetto molto relativo non ho ancora avuto modo di recuperarla, ma lo farò prestissimo.
RispondiEliminaAl solo leggerne la recensione due parole hanno fatto capolino a lettere cubitali nella mia testa: MARVEL KNIGHTS.
La possibilità di una serie decente e dal tono adulto alla THE SHIELD sul Punitore di Ennis e Parlov è finalmente lì, a portata di mano...
Vi prego, Netflix, credeteci quanto me!
Sì, però, visto che ad esempio io che pure il fumetto l'ho letto per un po' -sarà stato il decennio sbagliato- la citazione della bottiglia l'ho persa,
RispondiEliminachiedo un post
SPOILER
con tutte le citazioni, visto che avete detto che son millemila e fighissime :/
Mi sa che per un paio di serate eviterò quell'inutile abitudine rubatempo meglio nota come sonno, in favore di qualcosa di più utile :P
RispondiEliminaP.S. Doc sono stato al Modena Play questo fine settimana, ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con Daniele, col Cammo e con Casali :D è stato un piacerone, spero di riuscire a rivedere tutto il team Atomico insieme prossimamente :)
(Nuova spilletta di Rim City aggiunta al mucchio, ooh yes).
:)
EliminaTanto è in inglese, e io nel 2015, a 41anni suonati e qualche breve esperienza di lavoro all'estero, i film/telefilm un po' più complessi di Manny Tuttofare, recitati in quella lingua li, proprio non riesco a seguirli. Detto questo, benché stroncato da tutti-ma-proprio-tutti, a me il film con Ben Affleck, ma soprattutto la Garner e la buonanima di Duncan (e un dimenticabilissimo Colin Farrel) non era dispiaciuto per nulla.
RispondiEliminaHo visto solo la prima puntata, e mi e' piaciuta abbastanza, continuero' senza fretta.
RispondiEliminaCarino il fatto che all'inizio Wilson Fisk non venga nominato esplicitamente. Mi aspettavo quasi una battuta tipo "ok, let's just call him the Kingpin". Pazienza.
Infine, un saluto al protagonista di Arrow:
"A Oliver, persino un cieco c'ha uno sguardo piu' espressivo di te!!!"
Grande Doc. Mi avevi anticipato che ne avresti parlato e l'hai fatto in maniera talmente sentita e convincente che non posso fare altro che far partire la ola...
RispondiEliminaOppure Powers.
RispondiEliminaSaro' sobrio : scalcia cooooli e tira giu' nomi. Il Diavolo Custode e' tornato e mi ha ricordato la migliore run di Miller . Spero continui, duri e magari ....? Grazie Netflix e grazie Doc
RispondiEliminaFigo
RispondiEliminaHo visto i primi due episodi e mi sono piaciuti molto, hanno azzeccato atmosfere e attori, poi essendoci la Dawson e la Woll già vince tutto!! Ora non mi resta che spararmi i restanti episodi come non ci fosse un domani!!!
RispondiEliminaC'è quella (scusate il termine) passerona di Rosario Dawson?
RispondiEliminaMia!
ancori mi sogno le sue zinne ballonzolanti in Alexander mentre "lotta".
EliminaPer ora sono al quarto episodio. Ho interrotto la scimmia, di dimensioni simili a King Kong, solo perché è uscito Game of Thrones.Ma devo dire che questa, fin'ora, è una delle migliori trasposizione Marveliane in ambito sia televisivo che cinematografico. Felice che all'Uomo Senza Paura finalmente sia stata restituita la dignità che meritava.
RispondiEliminaCoglione io che leggo questo post 10 minuti prima di andare a lavorare...ma porc. Va beh, mi carico la scimmia in spalla e me la tengo fino a stanotte...
RispondiEliminaBellissimo... ne voglio ancora! Meglio degli Agenti Sheld.
RispondiEliminaDomandone tecnico: del Cornetto ho letto più o meno tutto quanto uscito dalla testa di Miller (il ciclo di Elektra, Born Again, The Man Without Fear, Assassin) e poco altro, giusto qualche storia degli inizi (Namor, il Bue, Electro..). E' sufficiente per non perdersi le citazioni presenti nella serie? Grazie! :)
RispondiEliminaDirei proprio di sì.
EliminaGrazie mille! Purtroppo noi watchmeniani viviamo con l'anZia perenne di non cogliere tutti i riferimenti e le citazioni nascoste ;)
EliminaFantastica serie, l'ho divorata in tre giorni! E visto che è ricominciato anche Game Of Thrones...merita l'encomio la battuta "my employer sends his regards". ;-)
RispondiEliminaCon una rece così mi ci butto a bomba!! tra l'altro anche io non vedevo l'ora di un serialcomic con taglio da HBO!
RispondiEliminaPerò non citi nomi grossi , chi c'è da ringraziare dietro le quinte per tutto questo? nuove promesse?
Ecco, quella è una faccenda spinosa :D
EliminaNel senso che lo showrunner è stato fino a un certo punto Drew Goddard, che un anno fa circa ha mollato la serie per inseguire i verdi (credici) pascoli del film dei Sinistri Sei (ciao). O qualcosa del genere. Andato via Goddard, il lavoro l'ha portato a termine Steven S. DeKnight, che in curriculum ha soprattutto Buffy e... le serie di Spartacus.
Ho visto per ora solo i primi 2 e....
RispondiEliminaPorca vacca se è bello. Davvero un ottimo lavoro. Ora sono curiosissimo delle altre serie. Altro che P.I.P.P.E.
Incrociamo le dita per la seconda allora.
RispondiEliminaIo Arrow l'ho davvero apprezzato per tutta la prima serie e pure per la seconda, anche se gia da li si intravedeva un calo rispetto agli inizi..
RispondiEliminaCosi ho passato le stagioni anche alla mia ragazza, e da allora ogni giovedi ci guardiamo anche questa terza serie, però ormai non mi prende; la sensazione che gli sceneggiatori mettano colpi di scena (ormai prevedibilissimi) e personaggi nuovi (peccato perchè Ra's Al Guhl sarebbe un super villian) nel tentativo di allungare il brodo è sempre piu' netta e fastidiosa, trovo la forza nel guardarla perchè mi diverto a vedere le espressioni sognanti della mia "collega di telefim" nei vari momenti stile "Beautiful" e a rovinare l'atmosfera :)...
Questa nuova serie (aspettando anche true detective) potrebbe essere un nuovo bel passatempo;)
Mi sono sparata 13 episodi in tipo 20 ore e lo amo in maniera inverosimile!
RispondiEliminaTutti gli inside jokes per i fan, l'atmosfera perfetta, un cast quasi perfetto (dai, Cox c'ha la faccia da bambinone, e i capelli color carota dove sono finiti?), specialmente D'Onofrio con quella voce da psicotico/quasi autistico... Mi sa che per la prima volta me lo riguardo, m'ha fatto pure dimenticare l'esistenza di GoT!
Ma sono l'unica che non ama il sistema nexflix di "tutto in una botta sola" che mi fa andare in astinenza troppo in fretta?
Visti i primi otto episodi e finora è assolutamente strepitosa. Immenso (ahem) D'Onofrio,bravissimi gli altri. Ah,questa serie ha trovato anche due fan di tutto rispetto come Brian Michael Bendis ed Ed Brubaker.
RispondiEliminaVisti i primi tre… direi che il doc ha scritto una grande recensione per un gran serial !
RispondiEliminaSono a metà della quarta con i lucciconi per quanto han fatto bene tutto. Ma mi chiedo: perchè perder tempo con Luke Cage, Iron Fist e i Difensori? Non possono passare direttamente a 13 episodi di The Punisher, con team up finale fra Devil e Punisher in un film di due ore al cinema, in cui ci spiegano perchè i due vigilandi sono così simili eppure così diversi?
RispondiEliminaDa qualche parte in rete avevo letto della concreta possibilità di sviluppo di una serie televisiva sul Punisher da pare della Marvel che, effettivamente, come personaggio si presterebbe benissimo.
EliminaMi accodo (con il consueto ritardo) al coro di lodi per questa serie televisiva che, con tutta probabilità, avrei visto anche se fosse stata sul livello di Arrow, visto che DD è il mio personaggio Marvel preferito fin da quando ero piccolo. Ho atteso questa serie con molto interesse e curiosità, ma anche con moderat(issim)e aspettative, temendo un po' che si presentasse come un fumettone per ragazzi, in linea con gli altri telefilm di genere, ma per fortuna non è stato così: praticamente, come ha già detto il padrone di casa, è un lungo film connotato da un'ottima resa visiva e caratterizzato da un tono ultrarealistico molto Dark/Noir, che restituisce da un lato le atmosfere hard boiled di Frank Miller e dall'altra rimanda a quelle della crime story poliziesca anni '70.
RispondiEliminaMolto in parte gli attori, bello il look scuro da ninja urbano del Daredevil (a differenza del costume definitivo cremisi, che trovo alquanto bruttarello), non scontata l'esposizione delle sue capacità, che vengono rivelate mano, mano senza spiegoni. Per ora, mi sono visto con calma i primi 4 episodi e trovo interessanti tutti gli elementi presentati, che compongono una storia corale dove ogni personaggio ha il giusto spazio (interessante, ad esempio, la storyline di Karen Page e Ben Urich, per non parlare della caratterizzazione di Kingpin).
Sul fronte visivo, ho trovato in particolare ottime la scena sul tetto e SOPRATTUTTO il piano sequenza stile Oldboy (quello originale) presenti nel secondo episodio. Questa serie alza l'asticella qualitativa degli adattamenti televisivi su personaggi dei fumetti (vedi Arrow o Agents of SHIELD), sia per l'approccio narrativo che per le coreografie d'azione, con combattimenti concepiti per essere tosti, realistici e dolorosi.
Visto tutto ieri, l'ho adorato, sarà che dopo The Avengers, una serie tv fatta bene su Daredevil era la cosa che volevo di più, ma l'ho proprio divorata.
RispondiEliminaROVINATORE (Seriamente, non leggete)
Un paio di cose che mi sono dispiaciute: ovviamente la morte di Urich, mi è dispiaciuto e come sappiamo è un personaggio che a mio avviso poteva dare ancora molto.
Un'altra cosa, sebbene possa risultare assurda, il voice over. Lo so, è una cosa antiquata e le serie belle non le fanno più, ma i pensieri di Devil nei fumetti sono sempre stati i più belli da leggere, e secondo me avrebbero potuto renderli bene, inoltre nell'ultima scena ci stava tutto "dio solo sa come mi sta!"....comunque sia chiaro, anche senza va benissimo.
Mi è piaciuto molto, soprattutto nelle scene iniziali, come alcune cose venivano sottointese e potevi capirle solo se conosci il personaggio (per esempio come funzionano i poteri di Matt, o tutti gli indizi sulla Madre)
Inoltre ci sono i Flashback, ma vengono messi con senso logico, quando servono effettivamente, non come Arrow che pare che sono obbligati a metterli.
Sul vestito: la maschera mi piace un sacco, il costume però secondo me ha troppo nero, soprattutto sul davanti, mi ricorda l'armatura degli anni 90...
FINE ROVINATORE
Comunque adesso seconda stagione o riot, rabbrividisco solo al pensiero di dover aspettare (seppur con gioia) le altre 4 serie previste, prima di vedere DD Season 2....daje Marvel, non fa scherzi!
Doc, visto che ci sono così tanti easter egg qualcuni nascostissimi, non sarebbe fico un post in stile Django che li raccoglie tutti? Ovviamente impegni tuoi permettendo lol
Potresti esser accontentato prima di quanto pensi: lo sto già scrivendolo. ;)
EliminaConcordo in pieno con il post. Una cosa però, sarà perché il personaggio è agli inizi, ma nel corpo a corpo lo vedo un po' sotto la media del supereroe, si ci sta un po' di reale, ma mi disturba che la vedova nera cinematografica potrebbe fargli il c...
RispondiEliminaMa forse poi migliora...
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RispondiEliminaCome riesco a vederlo ? Il telefono mi dice che nella mia zona non è disponibile
RispondiEliminaooh là, finalmente conclusa
RispondiEliminache dire, ha soddisfatto le aspettative, se non di più; bravissimi tutti, ottima regia e colpi di scena molto ben dosati
uno dei migliori prodotti televisivi a fondo supereroistico e non di quest'anno
confido in un registro qualitativo analogo per le altre serie Netflix (in particolare AKA Jessica Jones ed Iron Fist)
Ho cominciato a vedere questa serie ieri notte, per caso:
RispondiEliminaEro su un sito di streaming e cercavo Doctor Who, solo che alla "D" non ho trovato un Dottore alieno, bensì un avvocato di Hell's Kitchen.
E nacque l'ammore.
Anche perché, essendo sempre stata una fan del Cornetto, mi aspettavo anch'io la fregatura #einvece.
Meravigliosamente meraviglioso e con tanti di quei riferimenti che mi commuovo pure nelle parti allegre. Ero lì, ieri notte alle tre, che macinavo episodio dopo episodio quando...
È entrata mia madre e mi ha detto che se non spegnevo la luce me ne faceva pentire amaramente. Aka: non ho finito la serie solo per questo, sennò.
Comunque stupenderrima, attendo con ansia la seconda serie!
sono riuscito a finirlo (finirlo si fa per dire 4 episodi di fila in ferie ad agosto e il resto domenica scorsa^^)
RispondiEliminaquoto parola per parola
the best trasposition ever