Nightmare Before Christmas (1993)
Eppure era così semplice. Il titolo di QUELLO è sempre stato sotto gli occhi di tutti, e sì, si tratta di Nightmare Before Christmas (The Nightmare Before Christmas, 1993) Ma come, se avevi detto che non era un film Disney o un film di Tim Burton! Nope. Hai scritto che non era un “classico Disney”, e non lo è, per quanto prodotto da Disney attraverso Touchstone. Che non si trattava di un film “diretto” da Burton e, again, non lo è: soggetto e personaggi sono di Timmy, ok, ma il regista è Henry Selick. Il tempo di concederti una risata diabolica e parliamo finalmente del film, ché c'è chi aspettava questo post da anni, ab blogge condito […]
Nightmare Before Christmas nasce oltre dieci anni prima del suo sbarco nelle sale, in quel 1982 da campioni del mondo che vede ancora Timothy Walter Burton, detto Tim, al lavoro come animatore per Disney. Dopo aver realizzato il corto in stop motion Vincent, Burton scrive The Nightmare Before Christmas, un componimento di tre pagine che Disney vorrebbe trasporre in un altro cortometraggio o in uno special televisivo da mezz'ora. La casa di Topolino palleggia di ginocchio il progetto per un paio di lustri, finché non firma un accordo vero e proprio con Burton - divenuto nel frattempo un regista famoso in tutto il pianeta - solo a inizio anni 90. Viene messo in cantiere un lungometraggio, affidato alla regia del citato Selick e prodotto tramite Touchstone Pictures, perché considerato troppo "tetro e spaventoso" per i rEgazzini. Il film esce nel '93, successone di pubblico e critica, nessun rEgazzino si spaventa davvero.
Perché Nightmare Before Christmas è chiaramente un horror di basso cabotaggio, da festa allouina per grandi e piccini. Mostruosità formato Piccoli Brividi elevate ad arte con un tocco che solo Tim Burton o Neil Gaiman. L’avete letto Coraline, sì? Che domande, certo che sì. Coraline, peraltro, diventato un altro film di animazione in stop motion diretto sempre da Henry Selick. Il dio del cinematografò li fa e poi li accoppa. Torniamo a Nightmare Before Christmas e allo stop motion, appunto. Il suo è un mondo animato non già figlio della CGI, come i tanti che si contenderanno il pubblico guaglione in quel decennio e nei successivi, ma figlio di un’arte vecchia come il cucco e asservita al cinematografò da una vita: lo stop-motion dei mostri di Ray Harryhausen, antica fissa di Tim Burton, come visto. Harryhausen, che ci ha lasciato solo due anni fa ultranovantenne, non vedeva peraltro di buon occhio pellicole animate come Nightmare Before Christmas o quelle di Wallace e Gromit girate da Nick Park, considerandole solo dei "film di pupazzi". Lui - bisogna capirlo - aveva portato i suoi mostri in film dal vivo, era diverso. Ma comunque.
Il numero musicale all'inizio a Halloween Town, tunnel degli orrori e Disney Parade da parco giochi della casa di Topolino dopo una peperonata di quelle pese, ci fa conoscere Jack Skellington (in italiano Jack Skeletron), il demotivato re delle zucche, uno dei personaggi più azzeccati e in quanto tali iconici dell’animazione USA anni 90. Oh, al diavolo, di sempre. Jack non è solo uno scheletro segaligno e vestito elegante, snodato pippebaude di mostrolandia, ma il capocumpa di una serie di personaggi scheletrici che hanno provato - spesso riuscendoci - a rubarne un po’ di scintilla in quello stesso decennio e oltre, come Sir Daniel Fortesque dei MediEvil e Manny Calavera di Grim Fandango. Ma in quanto personaggio burtoniano, Jack è uno scheletro malinconico, depresso dalla routine. Visto un Halloween l’hai visti tutti: le zucche, i pipistrelli, le streghe, i servizi immobili nello spaziotempo del TgCiccio, le feste in discoteca in zona università con carenza cronica di pheega. Quelle robe lì.
Uno scheletro giù di corda che, neanche il tempo di rendersene conto, si ritrova intrappolato dal Natale. Come ogni adulto sopra i 30 anni alle prese con i regali per il parentado figli di pericolosi veti incrociati, ma con uno shock culturale molto più pronunciato. La zuccherosità delle feste tutta in una botta, per chi non ne aveva mai leccato manco un pochino. Vallo a spiegare ai suoi mostruosi compaesani.
A seguire - da lontano e con timore - la fissa di Jack per Babbo Nachele/Sandy Claws e la sua festa c'è Sally. Mostra di Frankenstein e pupazzo di pezza imbottita di foglie, cucita dallo scienziato pazzo di Halloween Town, il Dr. Finklestein. Sally che prova a drogare/narcotizzare ogni singola volta il suo creatore, Sally che è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, daradiradà. Sally che quando gioca a fare la Romea per il suo Giulietto sotto al balcone, in un'inversione di ruoli molto burtoniana, fa una tenerezza incredibile. Sally, infine, che ha la voce di Laura Boccanera, la qual cosa nel 1993 faceva ancora molto Candy Candy e oggi invece ti ricorda in mezzo secondo Claire Underwood.
Non giriamoci intorno: Nightmare Before Christmas è un musical, con un tasso di "gente che all'improvviso piglia e canta" altissimo. Fosse stato un classico Disney, ti avrebbe precipitato tra le braccia della noia in tempo zero. Ma qui è tutto così onirico, così ostinatamente tetro e ricco d'immaginazione, che non puoi far altro di star lì a guardarlo ogni volta. Nightmare Before Christmas è una lunga carrellata di momenti geniali, come gli studi di laboratorio condotti da Jack per comprendere lo spirito del Natale, il mondo in black light del Bau Bau e, il tuo preferito, l'applauso in cui esplode il popolo di Halloween Town quando sente che Jack ha distrutto il Natale. O, più in generale, proprio questa storia di un inconsapevole Grinch che traumatizza i bambini con dei regali da numero di Dylan Dog (nel 1993 del film, dailandòg).
Un inconsapevole Grinch, Jack, che non ha solo un cane di nome Zero, nato per fare il vice Rudolph, ma anche un doppiatore italiano con quel nome d'arte lì. Ecco, la scelta di Renato Zero per parlato e canzoni di Jack l'hai sempre trovata azzeccatissima. Per l'interpretazione che l'artista romano ha sfornato e per il fatto che in questo modo non c'è alcuno stacco tra le parti in cui Jack parla e quelle canterine. Stacco che, paradossalmente, si avverte invece un po' nella versione originale, dove Chris Sarandon presta la voce a Jack e Danny Elfman (il compositore, lui) ci mette l'ugola. E allora, sin da quando hai visto questo film per la prima volta, ormai oltre vent'anni fa, Renato Zero te lo immagini alla prese con la sua magic dance in mezzo a un esercito di pupazzi goticosorcini.
Altro? No, dai, tanto il film lo conoscete tutti a memoria, che c'è caso questo l'abbia visto perfino VitoIuvara. Aggiungi solo che in raggioblù è talmente uno spettacolo per gli occhi, zucchero da retina, che nella sua pupazzo-materialità ti vien voglia di infilare la mano nello schermo per dare uno scossone all'albero degli scheletrini impiccati o rifilare una cinquina al Sindaco per fargli girare la (doppia, ovvio) faccia. Piuttosto, ora che anche QUELLO ha un titolo, questa rubrica sui film d’animazione USA avrà finalmente un suo nome vero? Mah, ti sei troppo affezionato a “La Rubrica Senza Nome”.
PREVIOUSLY NELLA RUBRICA-SENZA-NOME:
Hercules
Aladdin
Il Gigante di Ferro
Nightmare Before Christmas nasce oltre dieci anni prima del suo sbarco nelle sale, in quel 1982 da campioni del mondo che vede ancora Timothy Walter Burton, detto Tim, al lavoro come animatore per Disney. Dopo aver realizzato il corto in stop motion Vincent, Burton scrive The Nightmare Before Christmas, un componimento di tre pagine che Disney vorrebbe trasporre in un altro cortometraggio o in uno special televisivo da mezz'ora. La casa di Topolino palleggia di ginocchio il progetto per un paio di lustri, finché non firma un accordo vero e proprio con Burton - divenuto nel frattempo un regista famoso in tutto il pianeta - solo a inizio anni 90. Viene messo in cantiere un lungometraggio, affidato alla regia del citato Selick e prodotto tramite Touchstone Pictures, perché considerato troppo "tetro e spaventoso" per i rEgazzini. Il film esce nel '93, successone di pubblico e critica, nessun rEgazzino si spaventa davvero.
Perché Nightmare Before Christmas è chiaramente un horror di basso cabotaggio, da festa allouina per grandi e piccini. Mostruosità formato Piccoli Brividi elevate ad arte con un tocco che solo Tim Burton o Neil Gaiman. L’avete letto Coraline, sì? Che domande, certo che sì. Coraline, peraltro, diventato un altro film di animazione in stop motion diretto sempre da Henry Selick. Il dio del cinematografò li fa e poi li accoppa. Torniamo a Nightmare Before Christmas e allo stop motion, appunto. Il suo è un mondo animato non già figlio della CGI, come i tanti che si contenderanno il pubblico guaglione in quel decennio e nei successivi, ma figlio di un’arte vecchia come il cucco e asservita al cinematografò da una vita: lo stop-motion dei mostri di Ray Harryhausen, antica fissa di Tim Burton, come visto. Harryhausen, che ci ha lasciato solo due anni fa ultranovantenne, non vedeva peraltro di buon occhio pellicole animate come Nightmare Before Christmas o quelle di Wallace e Gromit girate da Nick Park, considerandole solo dei "film di pupazzi". Lui - bisogna capirlo - aveva portato i suoi mostri in film dal vivo, era diverso. Ma comunque.
Il numero musicale all'inizio a Halloween Town, tunnel degli orrori e Disney Parade da parco giochi della casa di Topolino dopo una peperonata di quelle pese, ci fa conoscere Jack Skellington (in italiano Jack Skeletron), il demotivato re delle zucche, uno dei personaggi più azzeccati e in quanto tali iconici dell’animazione USA anni 90. Oh, al diavolo, di sempre. Jack non è solo uno scheletro segaligno e vestito elegante, snodato pippebaude di mostrolandia, ma il capocumpa di una serie di personaggi scheletrici che hanno provato - spesso riuscendoci - a rubarne un po’ di scintilla in quello stesso decennio e oltre, come Sir Daniel Fortesque dei MediEvil e Manny Calavera di Grim Fandango. Ma in quanto personaggio burtoniano, Jack è uno scheletro malinconico, depresso dalla routine. Visto un Halloween l’hai visti tutti: le zucche, i pipistrelli, le streghe, i servizi immobili nello spaziotempo del TgCiccio, le feste in discoteca in zona università con carenza cronica di pheega. Quelle robe lì.
Uno scheletro giù di corda che, neanche il tempo di rendersene conto, si ritrova intrappolato dal Natale. Come ogni adulto sopra i 30 anni alle prese con i regali per il parentado figli di pericolosi veti incrociati, ma con uno shock culturale molto più pronunciato. La zuccherosità delle feste tutta in una botta, per chi non ne aveva mai leccato manco un pochino. Vallo a spiegare ai suoi mostruosi compaesani.
A seguire - da lontano e con timore - la fissa di Jack per Babbo Nachele/Sandy Claws e la sua festa c'è Sally. Mostra di Frankenstein e pupazzo di pezza imbottita di foglie, cucita dallo scienziato pazzo di Halloween Town, il Dr. Finklestein. Sally che prova a drogare/narcotizzare ogni singola volta il suo creatore, Sally che è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, daradiradà. Sally che quando gioca a fare la Romea per il suo Giulietto sotto al balcone, in un'inversione di ruoli molto burtoniana, fa una tenerezza incredibile. Sally, infine, che ha la voce di Laura Boccanera, la qual cosa nel 1993 faceva ancora molto Candy Candy e oggi invece ti ricorda in mezzo secondo Claire Underwood.
Non giriamoci intorno: Nightmare Before Christmas è un musical, con un tasso di "gente che all'improvviso piglia e canta" altissimo. Fosse stato un classico Disney, ti avrebbe precipitato tra le braccia della noia in tempo zero. Ma qui è tutto così onirico, così ostinatamente tetro e ricco d'immaginazione, che non puoi far altro di star lì a guardarlo ogni volta. Nightmare Before Christmas è una lunga carrellata di momenti geniali, come gli studi di laboratorio condotti da Jack per comprendere lo spirito del Natale, il mondo in black light del Bau Bau e, il tuo preferito, l'applauso in cui esplode il popolo di Halloween Town quando sente che Jack ha distrutto il Natale. O, più in generale, proprio questa storia di un inconsapevole Grinch che traumatizza i bambini con dei regali da numero di Dylan Dog (nel 1993 del film, dailandòg).
Un inconsapevole Grinch, Jack, che non ha solo un cane di nome Zero, nato per fare il vice Rudolph, ma anche un doppiatore italiano con quel nome d'arte lì. Ecco, la scelta di Renato Zero per parlato e canzoni di Jack l'hai sempre trovata azzeccatissima. Per l'interpretazione che l'artista romano ha sfornato e per il fatto che in questo modo non c'è alcuno stacco tra le parti in cui Jack parla e quelle canterine. Stacco che, paradossalmente, si avverte invece un po' nella versione originale, dove Chris Sarandon presta la voce a Jack e Danny Elfman (il compositore, lui) ci mette l'ugola. E allora, sin da quando hai visto questo film per la prima volta, ormai oltre vent'anni fa, Renato Zero te lo immagini alla prese con la sua magic dance in mezzo a un esercito di pupazzi goticosorcini.
Altro? No, dai, tanto il film lo conoscete tutti a memoria, che c'è caso questo l'abbia visto perfino VitoIuvara. Aggiungi solo che in raggioblù è talmente uno spettacolo per gli occhi, zucchero da retina, che nella sua pupazzo-materialità ti vien voglia di infilare la mano nello schermo per dare uno scossone all'albero degli scheletrini impiccati o rifilare una cinquina al Sindaco per fargli girare la (doppia, ovvio) faccia. Piuttosto, ora che anche QUELLO ha un titolo, questa rubrica sui film d’animazione USA avrà finalmente un suo nome vero? Mah, ti sei troppo affezionato a “La Rubrica Senza Nome”.
PREVIOUSLY NELLA RUBRICA-SENZA-NOME:
Hercules
Aladdin
Il Gigante di Ferro
Nightmare Before Christmas
recensito da DocManhattan il 2015-03-30
Rating:
recensito da DocManhattan il 2015-03-30
Rating:
eh si DOC, indubbiamente QUESTO è il film d'animazione defintivo!
RispondiEliminaBella analisi e come sempre complimenti. P.S. sabato ho fatto una scappata a Bologna per salutarti ma dovendo passare anche da un parente mi son perso via, pazienza confido in qualche fiera!
Consolati, non ci saremmo visti comunque: a Bologna non son potuto andare.
Eliminaallora è destino (è sempre colpa di quell'infame in armatura!!!)
EliminaNessun rEgazzino spaventato? Io quando vidi il trailer a casa dei miei cugini me la feci discretamente sotto :D
RispondiEliminaDoc, le pics messe con quella cornice fanno molto "Album delle figurine".
RispondiEliminaMi hanno catapultato indietro a quando, tenero virgulto, feci quelli di Spazio 1999 e UFO.
Una botta di nostalgia neanche tanto piccola. :-)
Ping per le notifiche, scusate.
EliminaAnche tu le figurine di UFO?!? Hai qualche doppione? Scambi?
Elimina;-)
Magaaari le avessi ancora.
EliminaSigh...
Stavo a rimirarle per ore, perché mentre il telefilm era visto su un TV rigorosamente in bianco e nero, le figurine erano a COLORI !!!
Io continuo a caldeggiare la candidatura ad "Animation Before Time", ma ormai potremmo anche chiamarla "La Rubrica Senza Nome" e basta.
RispondiEliminaSul "QUESTO" ammetto che non mi era mai balenato per la capa manco per sbaglio, ma ora sei obbligato a fare un post a tutti gli altri titoli snocciolati :D
Sul giudizio sul film: adorato da piccino (comprato direttamente in VHS, grazie alla perfida magia delle promo nella videocassetta del Re Leone), col tempo l'ho un po' perso di vista, ma rimane un gran bel film; forse un po' troppo sovraesposto negli ultimi anni, ma è un classico.
Renato Zero è perfetto come doppiatore; il film fortunatamente appartiene a quell'epoca in cui i direttori di doppiaggio, scegliendo i doppiat(t)ori con criterio ci hanno dato Gigi Proietti (come ricordato da te nell'articolo su Aladdin), Vittorio Gassmann, Tullio Solenghi, Remo Girone, Fabrizio Frizzi e Massimo Dapporto e così via... oggi il convento ci passa Filippo Timi a fare Bane.
Uno dei miei film preferiti. Non so quante volte l'ho visto...
RispondiEliminaGran bel film davvero, da rivedersi la vigilia di natale, pre-cenone o il pomeriggio del 25 post-pranzone.
RispondiEliminaDi Selick merita anche il grazioso James e la pesca gigante.
Complimenti per lo scherzone della premessa, contenente una precisinata non indifferente. Io considero TNBC un film all'incirca Disney e abbastanza di Burton, coff coff, forse non avro' azzeccato ogni singolo diritto ma grossomodo ci eravamo (cit) !
RispondiEliminaFalsi indizi a parte, questo film non mi sarebbe mai venuto in mente come QUELLO, perche' non l'ho mai amato un granche'. Estetica e stop motion al top, non ci sono dubbi, ma all'epoca io speravo in una storia realmente cupa, mentre questa e' in realta' una favola tinta di nero e con troppe canzoni.
Renato Zero poi, eh, e' la ciliegina (avvelenata) sulla torta!
Mi era piaciuto tantissimo ed era stato uno dei mattoni con cui si è costruito la mia passone per Tim Burton (ma il capolavoro per me è Big Fish). Ma non lo vedo da un tot di anni. Ora di recuperarlo.
RispondiEliminaConcordo, mitico film, rivisto da poco in raggioblù 3D, invecchiato benissimo e una delle migliori interpretazioni di Renato zero.
RispondiElimina"Anche tu, se lo vuoi, canta la canzone della zucca con noiii!"
bellissimo film, che rievoca molti ricordi lontani :(
RispondiEliminaSono colpevole di non averlo mai visto, non mi ha mai incuriosito, per quanto mi piacciano i lavori di Burton..magari lo recupero.
RispondiEliminaPropongo il titolo per la rubrica: "Non è questo ma QUELLO" :D
Ps: e adesso Roger ;)
Oh, manco a farlo apposta, questa è di ieri.
RispondiEliminahttps://ideas.lego.com/projects/96183/updates
Uno dei grandi Capolavori dell'animazione moderna.
RispondiEliminaStupendo. Anche nella sua versione italiana.
Mio appuntamento fisso della serata del 23 dicembre da circa vent'anni. Ogni volta è bella come la prima.
RispondiEliminaCoraline invece fa davvero paura...
Visto in 3D al cinema, confermo, very impressive, bottoni al posto degli occhi, le zampe di ragno tutto intorno nella sala... per ora non lo farò certo vedere a mia figlia di 4 anni, quando sarà più grandina sicuramente.
Eliminamai sopportato nulla di tim burton (ma se non altro qui non c'è ancora gionnideppe)
RispondiEliminaGrande film! E la risata diabolica per lo schermo di fumo ben si addice... Mi ci scervellavo da un po e questo lo avevo scartato quasi da subito.
RispondiEliminaPer il film devo dire che dissento sul doppiaggio: A me piace molto di più l'originale, o meglio, il doppiaggio è bellissimo, è la traduzione che tonfa un poco. Ma va a gusti... Mia moglie adora Zero (renato, ma anche il cane). Comunque mix divino di risate e tristezza, cupezza e malinconia.
E la colonna sonora è grandiosa (ma io adoro i BEI musical).
Concordo su alcune scelte in fatto di traduzione. Per spezzare una Lancia (Stratos) sulla schiena dei responsabili, va detto che non era un compito semplicissimo. "Babbo Nachele? Ma hai le mani, non le chele" :)
EliminaFilmone incrdibile. il più bel film natalizio mai concepito assieme a S.O.S. Fantasmi! Bellissimo! Burton e Selick dovrebbero tronare inseme per qualcos'altro in futuro, non che sparati abbiano fatto dei brutti film (anzi, La Sposa Cadavere e Coraline sono due capolavori), ma due simili menti insieme non possono che far meraviglie!
RispondiEliminaFu amore a prima vista!
RispondiEliminaUn pezzo d'infanzia...
Ricordo di aver amato il trailer, ma di non essere riuscita a vederlo al cinema. La cassetta era abbastanza rara, riusci a vederlo solo 4 anni dopo a scuola (quando Halloween ancora non era di moda e l'unico riferimento per organizzare una festa era questo film).
RispondiEliminaVedere oggi il faccione di Jack su tutto il merchandising possibile e immaginabile mi fa un effetto straniante che ancora devo superare!
Non è tra i miei film preferiti ma ci sono comunque molto affezionata.
Ogni volta che lo (ri)vedo mi viene sempre da cantare quella cosa di "cosè, cosè, ma che sapore è?" ;)
RispondiEliminaFantastico Nightmare Before Christmas.
RispondiEliminaDoc, il tuo blog è considerato uno dei migliori sul cinema http://www.investireoggi.it/tech/i-9-migliori-blog-italiani-sul-cinema/
Figo, e c'è anche il blog di Babol!
EliminaAssolutamente e senza fine, il mio amore per Nightmare Before Christmas, tappa fissa di ogni Natale in casa Zoro (assieme all'ALTRO grande classico, S.O.S. Fantasmi) ovviamente cantato (e recitato) a memoria.
RispondiEliminaQuesto Natale l'ho fatto vedere pure alla suocera e niente, ha sbarellato pure lei.
Credo che, per quanto ci siano altri tre miGlioni di film d'animazione di cui parlare, la rubrica potresti già benissimo chiuderla qui, per manifesta superiorità di TNBC.
Ehi Doc, dato che si tratta di classiconi non "recenti", se proprio cerchi un titolo per la rubrica che ne dici di "CINEMA DI (RI)ANIMAZIONE"?
Per me sarebbe perfetto XD
La fregatura, per me, è che trattasi di musical e pure se QUESTO film è un capolavoro e riesce a piacermi....il genere è fuorissimo dalla mie corde completamente e i momenti di noia purtroppo li sento troppo :(
RispondiEliminaRipeto il fatto che riesca a vederlo fino alla fine è già di suo l'indice di quanto riconosca sia un capolavoro, ma fatico molto a finirlo sveglio :)
Doppiaggio di Renato Zero stratosferico, adattamento non sempre ma comunque buono :)
Non sono mai riuscito a vederlo per intero, Nightmare. Prima o poi...
RispondiEliminaCapolavoro. Adorato dalla visione natalizia al cinema.
RispondiEliminaTim rulla.
Renato Zero rulla.
L'atmosfera. Le canzoni. L'ironia. Un Must.
Coraline però, c'è da dire, è molto più inquietante. Non è proprio lo stesso genere.
Ecco, NbC, che poteva essere tranquillamente proposto ai più piccoli, come hai detto, ha tentennato ad esserlo.
Coraline, che se vai a vedere è più angoscioso (fa leva sulle paure ancestrali più profonde dei bambini e non solo) è stato spacciato per filmetto per bimbi a cuor leggero, e non lo so mica se lo è del tutto.
PS: Sarà la volta buona che finalmente si comincia la rubrica parallela su TuttoBurton? :D
Amedeo Minghie, tutti ci fregasti!
RispondiEliminaComunque Doc, non so se lo sai ma esiste un cartonato di Nightmare B.C., scritto (in versi) e disegnato da Tim. Bellissimo, solo che la storia è parzialmente diversa e soprattutto il finale, e infatti accattandomelo alla mostra di Burton in Nuova York nell'anno di grazia 2010, pensavo si trattasse per l'appunto del componimento originale cui fai riferimento anche tu.. solo che il cartonato conta più di 30 pagine, tu dici che era di 3, quindi boh.
PS per la rubrica, semmai dovessi cambiare idea su questo nome Eastwoodiano: visto che si va alla riscoperta di classici, la butto lì.. L'Antronauta :)
Grande momento nostalgia Doc, anche uno dei miei filmi d'animazione preferiti (top 5, via)... ora non vorrei dire una vaccata, ma la cosa che mi colpi' molto alla fine della storia fu il fatto che in tutto il film (dell'orrore) l'unico ad uccidere veramente qualcuno sia stato Babbo Nachele alla fine del film :) Possiamo definirla una cosa molto Burtoniana?
RispondiElimina"Altro? No, dai, tanto il film lo conoscete tutti a memoria, che c'è caso questo l'abbia visto perfino VitoIuvara."
RispondiEliminaHo riso.
Comunque c'è davvero poco da dire su NBC, capolavoro per acclamazione...se non che, da bravo Portal-fan, mi sento in obbligo di segnalare questo video! :D
https://youtu.be/JZIVmKOdrBk
Questo e Coraline sono i miei due film in stop motion preferiti. In genere io detesto cordialmente i musical a cartoni (tranne quelli visti da piccolo), ma questo ha delle canzoni fenomenali!
RispondiEliminaAnch'io concordo sul fatto che le traduzioni non sempre sono felici, ma (contrariamente al mio solito) in questo caso preferisco la versione italiana a quella originale, perchè trovo Renatone molto più espressivo di Elfman (e imho questo doppiaggio è una delle cose migliori che abbia fatto nella sua carriera)
Come ho fatto a non pensarci!!! Nightmare before christmas!!!! Capolavoro assoluto anche a mio avviso, ai tempi comprai anche il cd della colonna sonora che adoro, e il bello è che non vado matto per Renato Zero, non è proprio il mio genere, ma quel cd è spettacolo! Concordo su tutto e ci aggiungo che da quel lontano 1993 io continuo a chiamare Babbo Natale come Babbo Nachele con i miei bambini che mi dicono "Ma noooo papà si dice Babbo Nataleeeeee!" Beh aspettate ancora un annetto e poi vi farò vedere un film che vi chiarirà le idee!! :)
RispondiEliminaLa scena bellissima in cui Jack cerca di capire sperimentalmente il Natale, oltre che avere un fascino stranissimo proprio perché c'entra la scienza, che a volte prova, va per tentativi, senza avere la minima idea di come e cosa fare (e questo, se non ci fosse la solita spocchia da "Noi sappiamo le cose e voi no-oh..." sarebbe una cosa molto bella), a parte questo dicevo mi ricorda, ogni volta che la vedo, un passaggio di Braid (bellissimo vg anche di riflessione sulla scienza, secondo me) quando in uno dei libri del finale lui cerca di capire cosa ha sbagliato, in amore o in laboratorio non si sa bene, tramite esperimenti stranissimi (c'era qualcosa con il cervello di scimmia mi pare). E niente, tutto questo fa parte di quell'immedesimazione putente e vischiosa che sanno dare i vg e i film...
RispondiEliminaMi permetto di sottoporre all'attenzione dell'Antro queste due chicche:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jU6iP0WLsU8
https://www.youtube.com/watch?v=popPQmikR9w
(c'è tutto un album in cui band fatte di metallo pesante interpretano i brani di NBC, sul tubo si trova tutto, alcuni sono da urlo...!
Ci sono anche loro:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=9b4rHTJSH8w
Che fanno spettacoli rifacendo canzoni da vari film di Tim Burton come in uno spettacolo teatrale con costumi vari e scene.
due soli sono i film dove c' è gente che canta che sono nella mia personale top ten assoluta. uno è "The Blues Brothers"(e non aggiungo altro) e l'altro è TNBC. capolavorissimo che non mi stanca e non mi annoianonchenonmiannoiaecc...la mia scena cult è la consegna dei regali ai bambini da parte di un ultracompiaciuto Jack. spettacolo!
RispondiEliminaCapolavoro, adoro questo film. Tim Burton invece rimane, per me, un regista sopravvalutato.. anche se grazie a questo film e i due su Batman si merita stima eterna.
RispondiEliminaL'ho visto in italiano, in inglese, in inglese subbato in italiano e sottotitolato in inglese. Ho provato in tutti i modi a farmelo piacere. Mi sono vista tutti gli extra del DVD deluxe comprato sulla fiducia perchè tutti me ne parlavano bene. Niente da fare, questo film non lo digerisco! Non è colpa della step motion, che adoro, nè del clima cimiteriale, da fan di lunga data degli Addams e, da quando è uscito, della Sposa Cadavere.
RispondiEliminaIl problema è che odio ex aequo Halloween (festa consumistica imposta dagli americani e tutalmente estranea alla nostra cultura) ed il Natale, inteso non come festa religiosa, che celebro, ma come baracconata di luci, shopping forsennato, spot ancora più odiosi del normale, Babbi Natali di gomma appesi ai balconi, finti abeti con neve finta (che a dicembre oramai non nevica quasi più nemmeno all'Abetone) etc.
Scusa Jack, ma per me potete andare in pensione sia tu che Sandy Claws.
Si salva ovviamente il doppiaggio del grande Renato Zero....
Grande film ma.... Odio il musical. L'ho detto. E' liberatorio. Con la salvezza di Jesus Christ Superstar, The rocky horror picture show, the blues brother and Hair non ci riesco. Crocifiggetemi.
RispondiEliminaUn film per il quale alcuni anni fa ho attraversato metà stivale assieme ad un'amica solo per vederlo in anteprima rifatto in 3D - anzi, in "Disney 3D" - in uno dei pochi cinema allora attrezzati e tornare in nottata. Uno dei pochi film cui gli si vuol bene a prescindere.
RispondiElimina"nessun regazzino spaventato"? plz nella scena in cui il professore ci dava mezzo cervello per la sua nuova creatura io sono rimasto traumatizzato a vita perché al tempo ero uno scorzolino e non sapevo ancora cosa ci fosse dentro la mia zucca
RispondiElimina(oggi lo so per inciso, il Nulla di Fantasia)
Specifico, il mondo della neverendingstori
EliminaQuel Fantàsia
Manny Calavera di Grim Fandango... cosa mi tiri fuori dal cilindro!
RispondiElimina
RispondiEliminaSapere che questo era QUELLO (#risateregistrate) mi riempie di gioia...per dire, io la locandina ce l'ho incorniciata grande 1mx0,5m...
Insomma, questo è indubbiamente il mio cartone animato preferito, anche se in realtà chiamarlo così è quasi riduttivo.
Grande shock per momento in cui ho scoperto chi è il doppiatore di Jack (circondato da personaggi goticosorcini vince tutto), che fino a quel momento Renato Zero per me era questo e basta:
https://www.google.it/search?q=renato+zero&client=safari&hl=it&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=uWNTVfX7BIOzUeL1gJgB&ved=0CAoQ_AUoAw&biw=768&bih=928#hl=it&tbm=isch&q=renato+zero+anni+70&revid=1065992593&imgrc=glbFqyerPAhdXM%253A%3B9ObZgz5CXXRPUM%3Bhttp%253A%252F%252Fupload.wikimedia.org%252Fwikipedia%252Fit%252F0%252F07%252FSenza_tregua_tour.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fit.wikipedia.org%252Fwiki%252FTour_di_Renato_Zero%3B444%3B606
E insomma, direi che ormai questa rimarrà la rubrica-senza-nome, che in fondo non è affatto male.
Io che amo i musical non l'ho visto UNA volta,direi che mi devo proprio flagellare con il cilicio...
RispondiElimina