Cartoni, robottoni, anziane ninja e tutto il resto (Tokyo 2015)

Jeeg Capaabomb Abbronzat Edition
Ora che sei rientrato, mancano solo tre post alla fine del reportaggio da Tokyo: questo, con una VALANGA di foto che ancora non avevi portato all'attenzione di lorsignori debosciati, quello sui nippoacquisti (arriva domani) e magari pure il mini-racconto dell'incontro incredibile che hai fatto in un taxi. Ma prima le foto: grandi, genuini momenti emozione©, cose che non hai comprato perché troppo di ridere, cose che invece avresti voluto prendere ma non erano proprio in vendita o costavano tre reni, vecchiette ninja, Al Capone femmina, l'Uomo Tigre messo male, videogiochi rarissimi, Raoul di Ken il Guerriero a cui girano, ristoranti fintoitaliani e tanto, tanto altro. Hey, ho, ikuzo [...]
In questo negozio di dischi si celebrava la vera regina del pop, che naturalmente non è Madonna, come scritto erroneamente nel secondo rigo, ma Sister Cristina (in basso a sinistra). Il video di Like a Virgin di Suor Cristina era praticamente OVUNQUE. Una suora cantante dev'essere una roba supertrash, e quindi bellissima, anche per gli standard locali.
 Genialate del marketing: il condimento per riso piccante di Dhalsim.
Ti sei sempre chiesto: ma i gunpla li vendono anche già assemblati? La risposta è ovviamentesìidiota, ché ci sono negozi interi appositi e vari tizi che propongono i loro lavori in quei posti dove si affitta una vetrinetta da esposizione.
I risultati sono pazzeschi - guardate l'RX-78-2 con l'effetto sporco-ammaccato - i prezzi anche, con un MG come questi che arriva facile a costare più di 40mila yensoldi.
E a proposito di Gunpla, tutta la famiglia orso dei Bearguy al gran completo.
Il lavoro perfetto per Eren Jaeger di Shingeki no Kyojin/L'attacco dei giganti: portare i boccioni d'acqua degli uffici.
Il gadget imperdibile (?) per tutti i fan di Evangelion, l'antenna da auto in stile corno dell'EVA-01.
Il teatro Takarazuka, compagnia proveniente dalla cittadina omonima vicino Osaka, mette in scena come noto musical interpretati solo da donne, come nel caso di questi due: la rivoluzione francese e un'improbabile, a suo modo sexy versione di Al Capone. Solo chiacchiere e coprislip, chiacchiere e coprislip!
La tortura incredibile di una serie di rodovetri bellissimi in vetrina ma non in vendita diretta, perché messi all'asta. Quell'Uomo Tigre laggiù in fondo, che fa finta di niente mentre sbircia sotto la gonna di Jenny la Tennista da sinistra-destra, destra-sinistra, finché non gli svita la testa,
queste tre fantastiche cel di Lupin, tutte e tre bellissime ma quella di Fujiko, in particolare, capolavorò,
 Pegasus preso dall'ansia perché non vede burroni all'orizzonte,
e soprattutto questa. Un Rocky Joe da piazzare in salotto per trasformarlo nel grande protagonista degli anni Duemila, ahhrrrr, Serena, ti voglio favorire, ahhrrr.
Questa cel della principessa Mononoke era invece in vendita, ma al modico prezzo di 120mila yensoldi, cioè circa 925 euro. Cotichissime.
Il completino da Leon Scott Kennedy di Resident Evil 4/tizio di montagna aggressivo.
In assenza del Duffo e soprattutto di Mothra (chi sa, sa), ti sei tirato durante la permanenza tokyense un numero considerevole di Dr. Pepper, in questo distributore messa accanto a una bibita con un tasso di struguri piuttosto pronunciato.
Una praticissima custodia per iPhone a forma di pistola, per chi s'era già comprato il porta cacciaviti a bomba a mano visto l'altra volta
Ristoranti fintoitaliani visti in giro: i veri sapoLi d'Italia alla Trattoria #202, succursale dell'Osteria Numero Mille. Qui si può assaporare la cucina tradizionale nostrana, prodotta da Don Orgoglio, il prete che se la lega al dito, e Beppe Bergomi. Hai fatto bene a sottolinearlo, Don Orgoglio.
Un altro ristorante italiano, ma aperto con poca convinzione, come lascia trasparire il nome scelto per il locale.
Infine questo cartello suino qui del Ventuno Tokyo, che ci spiega che un'osteria è un bar, e perciò se entri in un posto che si chiama Bar Numero Mille devi stare attento perché il tuo... eccetera.
La meraviglia. Tutte queste Stratos nelle foto del reportaggio, sarai mica tornato a casa senza? #credici. Nelle foto sui nippoacquisti di domani, alcune piccole, deliziose sorprese.
 No quiero saber 2.
Nel fotoreportaggio di due anni fa, qualcuno ricorderà, c'era questo monaco all'uscita della stazione di Ueno. 18 mesi dopo, è ancora lì. E sì, è lo stesso monaco con gli zoccoli geta di Coccinella.
 L'orologio a cucù più totoromeraviglioso del mondo.
Tra le foto di qualche giorno fa c'era la scatola di quel pupazzo di Rocky ispirata alla cover del gioco per Master System. Bene, anche l'interno è a tema videogioco 8-bit, con le barre dell'energia e quella grafica lì sulla sinistra, e lo stesso pupazzo c'ha questo effetto cel-shading non esattamente riuscitissimo. Al posto degli addominali, per dire, sembra abbia due coppie di zebedei di riserva.
 Ditto per il Rambo 8-bit.
Questa serie di kit qui è un'altra di quelle robe che a Tokyo si trovano ovunque. Si tratta di sottili lastrine di metallo da piegare e agganciare per dar vita a dei modelli tridimensionale. Temi: Gundam, ovvio,
  ma anche Star Wars e varie altre robe.
Una linea di figure statiche bellerrima ma piuttosto costosetta (sugli 8mila e rotti a pezzo) dedicata all'Uomo Tigre.
 Comprimari e nemici come Grande Zebra e Stella di Teschio,
 e varie versioni di Naoto, come questa posa scalciaculi classica qui,
 quest'altra con la maschera tutta scummata di sangue a fine carriera,
 questa versione qui no-frills no-mantells,
 e infine questa, con una faccia da bimbominchia incredibile per Naoto,
che riecheggia in qualche modo la faccia pulita con cui camminava per strada mangiando una mela coi libri di scuola nel manga, o i pupazzoni vintaggi come quello qui sopra in alto a sinistra, bimbo Gigi alla ricerca della sua cremeria. Dice: ma non manca qualcuno?
 Ci sta, ci sta.
I Be@rbrick della MediCom sono oggetto da anni di un collezionismo sfrenato in Giappone, dove alcuni modelli più rari arrivano a costare cifre da ROTFLpaIura. Per chi non lo sapesse, si tratta di pupazzini con le orecchie da orsacchiotto declinati, in stile Lego, nei franchise e nei temi più vari, da Tron ai classici Disney,
 passando per Evangelion,
 Devilman e la Marvel. E ancora Halo, vari film di successo,
i Transformers (le figure di grandi dimensioni di Optimus Prime e Megatron),
 Mazinga Z (con quel pezzo gigante cellophanato da 45mila yensoldi) e...
...#maperpiacere.
Le pizze a forma di stella, lanciate dal pizzaiolo ninja direttamente ai tavoli.
Tra le maschere di vari Kamen Rider e Power Rangers, quella di un eroico Calimero. Seems legit.
 Il copribottiglietta d'acqua da (ultimo) samurai.
E ora attenzione: questa simpatica vecchietta all'uscita della metro di Nakano sarebbe potuta sembrare a un occhio non allenato solo una simpatica vecchietta con qualche problema di deambulazione, appunto. Ma te no, non ti sei fatto ingannare: era chiaramente una temibile catananna ninja, e ne hai avuto conferma poco dopo, quando, pur camminando a passo sostenuto,
 te la sei ritrovata DAVANTI. Subdoli ninja.
Un altro grande classico delle carrellate di foto di ridere dal Giappone, le mutande con le scritte e i disegni strani. Tipo il marchio GoldenBallEd in stile Dragon Ball e... la cacca. O il gelato, visto che come abbiamo visto le due cose vengono raffigurate allo stesso modo. Solo che no, quello non è gelato.
Ma il pizzaiolo e la vecchietta di prima saranno stati ninja o ninjya, appartenenti cioè al clan rivale che si sta mettendo in proprio, disseminando sue tracce per tutta la città? Non lo sappiamo. Quel che sappiamo è solo che i Ninjya della Manyo sono pericolosissimi.
Sì, ok, i cessi elettronici e parlanti. Ma del metraggio massimo consentito di carta igienica da usare non parla mai nessuno.
Una di quelle pubblicità bellissime che dietro ci può essere solo uno di quei maledetti pachinko. #einfatti
La nuova frontiera dei ritrattisti da strada: il ritrattista di animali domestici. Tipo che ci porti il cane o il gatto e quello ti sforna il ritratto kawaii a carboncino.
Per chi vuole qualcosa di più classico e manga-related, dei bozzetti di Leiji Matsumoto e Takao Yaguchi (Sampei il pescatore), a 25mila yensoldi l'uno (192 euro).
Un'impressionante busto rotante di Raoul, montanto in stile baracconata di Las Vegas su un gioco da sala di Ken il Guerriero, di quelli però con le carte di cui ci frega un'infiocchettatissima.
Il pelouche del Mega Drive. Cioè.
Il keep calm di Mazinga,
e uno dei tanti che hai tirato fuori te con l'app apposita mentre gironzolavi con la metro. Non l'avevi ancora postato, sumimasen.
Robe molto costose. I cofanetti in DVD dei robottoni costano quasi tutti una tombola e perfino un cinquino: 36mila e 500 yensoldi per quello di Trider G7,
60mila per Goldrake, 65mila per Ginguiser...
Ma scusate un attimo anche i 38mila e rotti (trecento carte) per il cofanetto di Supaidaman, eh.
Sempre di Supaidaman, hai visto più volte il chogokin vintaggio in scatole più o meno perfette, ma 20mila nippocucuzze anche no.
Robe costose 2, videogiuochi. Una carrellata di titoli per Super Famicom di un certo spessore anche e soprattutto monetario, come quel Ninja Ryukenden Tomoe a 57mila giapansberle
o come questi giochi qui. Ingrandite l'immagine e sbirciate i prezzi. Hint: Final Fight Tough NON è il più caro.
Ma abbiamo anche questo Maximum Carnage per Mega Drive a 150mila (1.157 euro... Frenate l'euforia, è solo la versione giapponese a valere tanto),
e queste HuCard super-rare per PC Engine che arrivano a sfiorare i 1.400 euro. La prossima volta che vi sentite felici perché in possesso di una limited edition rotfl PS4/Xone col pupazziello che reputate rara, datevi una pizza da soli. Se ci riuscite, una pizza a stella.
In quella vetrina campeggia da anni anche questo esemplare pressoché unico del Tetris per Mega Drive. Non in vendita, perché il pagamento in organi è vietato anche nell'arcipelago del Sol Levante.
Non in vendita anche questo meraviglioso busto in scala 1:1 di Iron Man, con le sgommate della battaglia in faccia,
mentre questi "poster a rilievo" di Si Alza il Vento vengono via alla modica cifra di 100/150mila yensoldi, cioè da 770 euro in su. Si alza il vento, bisogna tentare di vivere (una vita da nababbo).
Per la maschera di Mononoke bastano poco meno di 350 euro,
per quella da Tiger Mask del bresslinz stile secondo anime con le zanne, invece, 578 nerv euri. 
Chiudiamo la carrellata nella carrellata dedicata alle robe supercostose con un modellino vintaggio DX bellissimo di Gundam (170mila yen),
gli inavvicinabili Transformers G1 boxati (45mila nippocarte alla cassa per Wheeljack),
gli altrettanto inavvicinabili Jumbo dei Robottoni (300mila japandineros per quel Getta 1)
e con la muturetta di Tetsuya, invidioso del Mazinga Z sul Ciao visto l'altra volta. Al modico prezzo di 300mila tokyomoney, vale a dire 2.300 euro e spicci. Avessi detto.
Hanami in anticipo, grazie a un'improvvisa botta di primavera arrivata settimana scorsa, e sakura in fiore un po' ovunque. Ovviamente, appena si poggiano a terra i primi petali di ciliegio, saltano fuori dal nulla i lottatori di un picchiaduro che iniziano a menarsi.
E a proposito di menarsi. Su questo cartellone pubblicitario di una prestigiosa scuola di Aikido vediamo, indicato dalla freccia, il potentissimo colpo a sopresa del Coppino a mano aperta dietro le recchie.
Un tempio shinto nel cui cortile ti sei rifugiato per trovar riparo dalla pioggia e da un commando di catanne ninja assassine. Qualche foto, per quel tocco di Giappone classico che è mancato finora al fotoreportaggio:
Tornando alle perversioni moderne, un negozio di zozzerobe chiamato non a caso Wild One. Al centro della foto, la pubblicità delle vibrozozzorobe educate per lui e per lei: Tenga.
E "Tenga" è più meno la parola che ha usato l'anonimo tizio che ti ha legnato online a una partita a Tekken 7 (3 a 2, ma giusto perché avevi riportato miracolosamente sul 2 pari il 2 a zero iniziale a suo favore). Questa cosa dell'online, quando non è fisicamente disponibile un avversario umano dall'altro lato del cabinato, comporta che il gioco ti faccia aspettare per il matchmaking. Sono riusciti a infilare i tempi di attesa perfino in un coin-op di menare. O tempora, o mores, o biondes come Nina Williams.
Pubblicità ipnotica di nippotopa davanti alla quale tutti riuscivano a pronunciare solo la parola Mggghrrghz (nell'antico dialetto di Sapporo: "Quanta topa!").
I campi sportivi più vicini.
Delle finissime scarpe con trampolo rococò.
Infine, per chiudere questa infilata mostruosamente lunga di foto, una collezione dRENATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!



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Commenti

  1. Quante meraviglie, quante nippofollie, quante Suor Cristina (una, ma basta e avanza a quanto sembra)...

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    1. Ma soprattutto quante avventure, quante storie di eroi.

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  2. Adesso Doc, dopo l'immagine di quel Jeeg capadibomba all'inizio, vediamo se ti ricordi di questo: pupazzetto di Jeeg in gomma, monocolore (ne giravano rossi, gialli e verdi a seconda della zona italiana di distribuzione) in omaggio col Corriere dei Piccoli '79. Andavo (andavamo...) all'asilo e me lo ricordo come fosse ieri. L'altroieri, va'.

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    1. Mi si è spalancato un ricordo mariomerolo. Rosso, credo di averlo visto rosso...

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    4. Anche a Trieste lo distribuivano rosso sì ma, trivia, poi avevo scoperto su ebay che in zone diverse arrivava di altri (mono)colori. eeeeeeh...
      ps. che modello è esattamente quel Gunpla RX-78-2 (quello montato e dirty, per intenderci)? Si sa mai che mi venga voglia di prenderne uno senza andare su robe tamarrazze; tanto per.

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    5. ps2: ho fatto un po' di casino con la risposta: maledetta mancanza di edit...

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    6. Io a Milano lo trovai verde!!

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    8. ho fatto il diavolo a quattro per avere quel Jeeg in gomma dura verde ...durò forse una settimana o poco più e poi lo distrussi, a cominciare dalla testa che si tentò - senza successo - di riattaccare con l'ausilio di una lama incandescente (tragedia...).

      Ogni settimana mio padre mi portava il Corrierino che a quei tempi, ricorderete, era di carta grezza ed aveva il numero bello stampato grande, come un risvolto di copertina....scusate l'OT ma ricordo un fumetto calcistico (forse brasiliano) mai più rivisto in seguito...credo si chiamasse "Duda il Campione"....qualcuno ne sa parlare???
      thanks!

      Grande Doc! Grande Stratos!

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  3. Grande reportaggio doc! Ma se uno volesse portarsi a casa delle cell, in dove dovrebbe andare? Quali i migliori negozzi?

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    1. Resta sintonizzato: presto arriva LA risposta ;)

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  4. Comunque Don Orgoglio tutta la vita. Nuovo tormentone personale.

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  5. Doc....riferito al ristorante fintoitalico "CAMBIARE" ,considerando che in Jappolandia la R e la L si pronunciano allo stesso modo sarà mica che avessero intenzione di chiamarlo "CAMBIALE"...lasciando intendere prezzi a livelli di finanziaria?

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  6. Meravigliosità come se piovesse..grazie Doc!

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  7. E che, non ha pubblicato il commento? Va be', facciamola breve, la curiosità assale nel sapere cosa hai comprato.

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  8. NUOOOOOOO SONO RICCOOOOO :D

    Ho regalato anni or sono quella serie di gashapon di Renato, film preferito della mia compagna, presi tipo a 20 euri tutti assieme e che vedo? Ma la prossima volta mi porto quelli manco cambio soldi LOL!

    Per il resto quella cagata astrale di maximum carnage già stavo andando a cercarlo da quello a cui ho venduto il megadrive :D

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  9. Mr No, c'era? Lui dice NO...ma c'era! ;)

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  10. 76k yen per la moto di Akira, devi avere uno stipendio da manager per mettere mano sui modellini in nippolandia.

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  11. Ma solo a me i pupazzi capo-a-orsetto mi son sembrati dell'universo di Ratman?

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  12. Ma la nippotopa la vendono al kilo?
    :p

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  13. Io mi stupisco dei prezzi folli che ha la roba con qualche annetto sulle spalle... ma davvero c'è chi li compra ?
    Perché se sono lì in vendita da anni , anneti e vigneti, un motivo ci sarà.....

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  14. Doc rimango sempre affascinato nei tuoi viaggi nipponici.
    C'è di tutto li... perfino l'action figure di Grande Zebra!
    Che luogo pazzesco!

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  15. PDF mode: switch on
    La pubblicità nippotopica si riferisce a dei pornachi, SOD si riferisce a Soft On Demand che è una casa di produzione dei meglio nachos del circondario su una scala da 5 a 0 diottrie

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  16. Dunque.
    Come sempre Fujiko bella topa, ma il rodovetro a fianco con Jigen in posizione "mosoccatsipertutti" e sfondo vale da solo il fotoreportaggio.
    ...
    ...
    ...
    WAIT WHAT!
    Rodovetro mezzobusto di San?
    RODOVETRO MEZZOBUSTO DI SAN???!!!!

    A NOVECENTOVENTICINQUEMISERI EURIIIIII???!!!

    Se qualcuno me lo tiene bloccato, domani sono sul primo aereo per Tokyo!
    C'e gente che spende duemila euri per un Mutandari qualunque! Non scherziamo!

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  17. Bellissime le foto con la pioggia nel tempio shinto, veramente suggestive! Hai altre foto di luoghi tradizionali?

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  18. Ok...faccio brutta figura ma devo dirlo lo stesso.
    Incuriosito dal cartello del locale Wild one mi sono letto qualche "giochino".
    A un certo punto il simbolo usato è un asterisco! Mi dico: un asterisco? Che cacchio è l'asterisco?

    Ho tradotto....ora so cos'è l'asterisco! M'è preso a ridere.....non userò mai più l'asterisco * * * * * * * * * eh eh...

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  19. Quando indossi una di quelle mutande puoi dire "inginocchiati di fronte al potente shogun Minchio..." e poi parte la classica musica da filmetto zozzo... chanbara... chanbara...

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  20. Come sempre questi reportaggi dalla nipponia sono bellerrimi, Doc. bisognerebbe che ci andassi almeno una volta all'anno così da avere un reportaggio annuo! :)

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  21. Secondo me il monaco è Raiden che cerca guerrieri da reclutare per il Mortal Kombat

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  22. Sei un grande ogni volta mi scompisciare sto reportage dal Giappone è incredibile

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  23. Se penso che la motoretta di Tetsuya me l'hanno regalata (assieme a Megaloman) al mio primo compleanno, a vedere i 300.000 è partita un'inevitabile madonna fortissima -..,-

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  24. Hey Doc,è sempre un piacere leggere questi post sul Giappone (tutti,non solo questi più legati ad manga e giochi),grazie!

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  25. "In assenza del Duffo e soprattutto di Mothra (chi sa, sa)"
    Eheheh, io so, so ;)

    Per certi versi è bello pensare che i soldi per tutta quella nerderia non li avrò mai, e quindi non dovrò mai giustificare una spesa folle.

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  26. Ora ho capito la scena nel film "Un povero ricco" dove Pozzetto da i fiori all'uomo alla stazione
    Pozzetto: "TENGA™"
    E l'altro: "E dove li metto? "
    Pozzetto: "Proprio lì!"

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  27. Forse anche loro erano consci della barcata di soldi ignobile richiesta per la cel della principessa Mononoke..
    infatti, sul lato destro suggeriscono cosa esclamare: 'AZZ :)

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  28. Quella dei campi da tennis è geniale.

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