Bloch va in pensione, Ringo di Orfani, il Dottor Ratkyll e Mister Hyde, Venerdì 12 e tanto altro
Prima parte della promessa carrellata di segnalazioni post-Lucca per Microletture, trasformata alla bisogna in un Macroletture. Oggi parliamo del pensionamento di Bloch sulle pagine di Dylan Dog, di Venerdì 12 di Ortolani, di Ringo, di troll fatti alla julienne, di Paperino e Topolino che convivono nello stesso corpo e di un po' di albi indie pescati in fiera [...]
L'ispettore Bloch va in pensione, e come il ragionier Fantozzi non gli sarà facile metabolizzare il passaggio a una nuova vita, priva di tutto ciò che riempiva quella precedente. O no? "Mai più, ispettore Bloch" (Dylan Dog 338, Bonelli, 112 pagine, 3,20 euro) di Paola Barbato e Bruno Brindisi è una storia che gioca col lettore, cambiando continuamente ritmo e tono. Una storia che hai trovato molto riuscita e divertente da leggere, fatto salvo lo spiegone scooby-dooico alla fine, troppo lungo e, a quel punto, probabilmente superfluo. Al di là della storia in sé, traspare la ventata di modernizzazione della testata. Da un lato il mondo di Dylan Dog è sempre quello, dall'altro sembra maggiormente permeato dall'attualità, ad esempio quando il protagonista cita esplicitamente una certa serie TV. E lì parte la consueta diatriba tra due scuole di pensiero arroccate su colline distanti: i personaggi dei fumetti devono menzionare il quotidiano, la realtà o no? E se lo fanno, se tirano in ballo coordinate temporali precise, sembrano più vecchi? Te appartieni alla corrente filosofica del No. Ti fa sempre un po' strano, all'inizio, quando queste coordinate ti finiscono sotto gli occhi, ma credi che non facciano male alle storie. Anzi.
Nella bolgia lucchese, per chi comprava allo stand Bonelli i tre albi in edizione speciale (Dylan Dog 337, Adam Wild 1, Ringo 1) c'era in omaggio l'albetto di John Ghost, di Recchioni e Stano. Poche pagine per presentare una nuova nemesi (sì, chi ha letto l'albo sa che stai usando il termine di proposito...) di Dylan, un ricchissimo stronzo fisicamente ispirato a Michael Fassbender. Se se lo giocano bene, è un personaggio potenzialmente molto, molto figo. Sempre a proposito di Dylan Dog, per chi non lo avesse ancora visto è online da qualche giorno "Vittima degli Eventi"
fan film no-profit realizzato da Claudio Di Biagio e Luca Vecchi.
Restando in casa Bonelli, hai letto i primi due numeri di Ringo - il secondo in anteprima, perché esce il 15 - il seguito di Orfani (98 pagine a colori, 4,50 euro). Il cambio netto di ambientazione, col passaggio dai casini nello spazio profondo a un'Italia post-disastro, è una delle cose più interessanti di questa seconda stagione, insieme ai Corvi, il cui design flippotrippissimo è opera di LRNZ. L'identità dei Corvi è fin troppo esplicita sin dalla loro prima apparizione, ma a fugare ogni dubbio ci pensa lo stesso LRNZ con quanto dichiara nei contenuti speciali dell'edizione lucchese di Ringo 1... Dopo la Napoli del primo numero, la storia si sposterà in altri luoghi e città italiani. Amante per come sei amante del post-apocalittico nostrano, hai come idea che Ringo ti piacerà più di Orfani.
Ancora Bonelli e ancora per parlare di Lukas. Sì, ok, l'hai fatta a peperini con questa serie, citandola praticamente in ogni Microletture, siamo d'accordo. Ma è solo che ti piace un frappo. Ti piace per come è diversa dal resto, bonelliano e non, per come Michele Medda gestisce il suo protagonista e per come riesce a infilare in ogni numero una figura classica dell'immaginario horror fantasy, senza che le storie sappiano di già visto o sembrino pescate da un vecchio Dylan Dog. L'ottavo numero, Troll (disegni di Werner Maresta, 98 pagine, 3,30 euro), è inoltre esattamente quello che potete immaginare:
una rotonda presa per il culo del trollaggio da Internet, con una commovente descrizione del modus operandi di questi poveri disperati. Se non leggete Lukas, fatelo. Recuperate i numeri precedenti, partite da ora, quello che volete. Ma fatelo.
Avevi promesso due righe su Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde, parodia disneyana del romanzo di Stevenson, non appena fosse uscito in volume. E beh, eccoci. La Limited De Luxe Edition venduta a Lucca, cartonato di grande formato (82 pagine, Panini, 9,90 euro), raccoglie la saga pubblicata in due parti su Topolino 3070 e 3071. La coppia Bruno Enna e Fabio Celoni, già artefice del Dracula di Bram Topker, tira fuori un'altra grande storia. Una versione disneyana che, ancor più di quel Dracula, non cede ad edulcorazioni facili, ma risulta ancor più tetra e gotica. Della "parodia", alla fine, c'è poco: si tratta più che altro di un adattamento del romanzo originale, che ne riprende le atmosfere vittoriane e il tipo di linguaggio, calando vari personaggi dell'universo Disney in vesti inusuali. Geniale, ad esempio, l'idea di affidare al PDF Topolino i panni del dottor Jekyll/Ratkyll e all'irascibile Paperino quelli del suo alter ego, ma anche quella di giocare sul tema della convivenza di paperi e topi in uno stesso mondo. Hai un'unica perplessità, e riguarda la scelta di pubblicare il volume in bianco e nero. Da un lato questo permette di apprezzare meglio alcuni virtuosismi di Celoni e il lavoro fatto con neri (forte della sua esperienza con le testate Bonelli) e retini digitali, dall'altro i colori dello stesso Celoni e di Mirka Andolfo usati per la versione a puntate sul settimanale erano molto belli. Sia quel che sia, è una storia che va letta.
Venerdì 12 di Leo Ortolani non ha bisogno di presentazioni. Si tratta probabilmente del ciclo di storie di Leo che ti ha fatto sganasciare di più, e anche di quello più universalmente fruibile: qualsiasi puntata era perfettamente godibile a sé, date le semplici premesse, anche per chi non avesse mai letto nulla del papà di Rat-Man. Venerdì 12 Omnibus raccoglie in un volumone da 320 pagine (Panini, 10 euro) tutta la saga, partita sulle pagine dell'antologico L'isola che non c'è (polaroid sbiadita di te, un milione di anni fa, che ti fai autografare gli albi di quel giornalino da Leo a una fiera) e proseguita su quelle di Rat-Man.
Giuda e le sue U è tipo il tuo personaggio preferito di tutto l'Ortolani-Verso insieme a Piccettino. Superchicca: la font usata per i testi sul retro del volume e la scritta Omnibus sulla copertina è quella del logo storico di Fantastic Four. Sì, c'è da parlare di Star Rats - Episodio II, ma non l'hai ancora letto, portate pazienza.
Chiudiamo con la sezione Antro's Got Talent, produzioni indie degne di menzione. Quelle che seguono sono solo le prime che hai pescato nei quindici chili di carta importati illegalmente dallo stato di luccacomicsandgames, ma ne hai ancora da parte un altro (bel) po' per i prossimi Microletture. La prima segnalazione è per Skyrocket, il fumetto scritto e disegnato dalla nostra Flavia Mormile, una delle colonne di Icon 1 e la Squadra Alpha. Che Flavia sia un mostro con disegno e colori (scusate un attimo che copertina) lo si sapeva già, ma qui imbastisce anche una storia interessante, incentrata su un personaggio energico e a suo modo molto femminile. La pagina Facebook di questo fumetto, interamente autoprodotto da Flavia, è questa. Andate e sostenete, ché qui si vuol sapere come continua la storia.
Nicolas Cage in "Io posso interpretare te stesso nella tua vita quotidiana meglio di te" è il delirante fotoromanzo sulle imprese di Nicolas Cage realizzato da Stefano Allovio. Ti sei fatto certe risate in aereo che la hostess ha preso a guardarti storto, molto storto, tipo lo storto riservato a quelli che fanno l'applauso all'atterraggio. Non hai trovato da nessuna parte dei contatti o una pagina del progetto, perciò facciamo che ce li uscirà direttamente Stefano (il cosplayer di Walter White nel post su Lucca, doyourememba?) nei commenti.
Cartoonist in the Box, edizione cartacea di un fumetto nato su verticalismi.it (di Zio-P e Alex Agni), è una parodia di Misery non deve morire ambientata nel mondo del fumetto. Un lettore di comics USA di mezza età, stanco di reboot, prequel e metafumetto, rapisce l'autore del suo albo preferito per costringerlo a scrivere la storia che vuole. Ghignate assicurate, ma c'è spazio anche per fermarsi due secondi a riflettere su come sia stato pluristuprato il vostro eroe del cuore. Uno qualsiasi, tanto è successo a tutti. Per info, la pagina FB la trovate qui. Zio-P ti ha fatto la dedica più minimalista della tua lunga storia di lettore di fumetti...
Chiudiamo in bellezza, ma soprattutto in immobile pigrizia con l'Uomo Pigro di Stefano "The Sparker" Conte. Grazie all'opera orchiclastica di chi, te incluso, gli andava ripetendo da anni che era ora di riprendere l'Uomo Pigro, Stefano ha infine capitolato. L'Uomo Pigro #1 è un albetto che raccoglie le prime apparizioni del campionissimo pieno di lasciamistare, l'idolo dei debosciati di tutto il pianeta. Info su come reperire L'Uomo Pigro #1 (e i numeri 3 e 4 di Che Vita di Mecha) su www.thesparker.com. Ah, Stefano, ora si vuole, fortissimamente vuole, anche gli albi sulle tue strisce dei Cavalieri e dei Robottoni, e non ti si lascerà in pace fino a che non li avrai stampati. Sappilo. Altro? L'introduzione de L'Uomo Pigro #1 fa schifo.
E dovrebbe essere più o meno tutto. Cioè, per i primi 700 grammi di quei quindici chili lì. Voialtri debosciati cosa pensate di questi albi, se li avete letti? E cos'altro avete letto di bello negli ultimi giorni?
L'ispettore Bloch va in pensione, e come il ragionier Fantozzi non gli sarà facile metabolizzare il passaggio a una nuova vita, priva di tutto ciò che riempiva quella precedente. O no? "Mai più, ispettore Bloch" (Dylan Dog 338, Bonelli, 112 pagine, 3,20 euro) di Paola Barbato e Bruno Brindisi è una storia che gioca col lettore, cambiando continuamente ritmo e tono. Una storia che hai trovato molto riuscita e divertente da leggere, fatto salvo lo spiegone scooby-dooico alla fine, troppo lungo e, a quel punto, probabilmente superfluo. Al di là della storia in sé, traspare la ventata di modernizzazione della testata. Da un lato il mondo di Dylan Dog è sempre quello, dall'altro sembra maggiormente permeato dall'attualità, ad esempio quando il protagonista cita esplicitamente una certa serie TV. E lì parte la consueta diatriba tra due scuole di pensiero arroccate su colline distanti: i personaggi dei fumetti devono menzionare il quotidiano, la realtà o no? E se lo fanno, se tirano in ballo coordinate temporali precise, sembrano più vecchi? Te appartieni alla corrente filosofica del No. Ti fa sempre un po' strano, all'inizio, quando queste coordinate ti finiscono sotto gli occhi, ma credi che non facciano male alle storie. Anzi.
Nella bolgia lucchese, per chi comprava allo stand Bonelli i tre albi in edizione speciale (Dylan Dog 337, Adam Wild 1, Ringo 1) c'era in omaggio l'albetto di John Ghost, di Recchioni e Stano. Poche pagine per presentare una nuova nemesi (sì, chi ha letto l'albo sa che stai usando il termine di proposito...) di Dylan, un ricchissimo stronzo fisicamente ispirato a Michael Fassbender. Se se lo giocano bene, è un personaggio potenzialmente molto, molto figo. Sempre a proposito di Dylan Dog, per chi non lo avesse ancora visto è online da qualche giorno "Vittima degli Eventi"
fan film no-profit realizzato da Claudio Di Biagio e Luca Vecchi.
Restando in casa Bonelli, hai letto i primi due numeri di Ringo - il secondo in anteprima, perché esce il 15 - il seguito di Orfani (98 pagine a colori, 4,50 euro). Il cambio netto di ambientazione, col passaggio dai casini nello spazio profondo a un'Italia post-disastro, è una delle cose più interessanti di questa seconda stagione, insieme ai Corvi, il cui design flippotrippissimo è opera di LRNZ. L'identità dei Corvi è fin troppo esplicita sin dalla loro prima apparizione, ma a fugare ogni dubbio ci pensa lo stesso LRNZ con quanto dichiara nei contenuti speciali dell'edizione lucchese di Ringo 1... Dopo la Napoli del primo numero, la storia si sposterà in altri luoghi e città italiani. Amante per come sei amante del post-apocalittico nostrano, hai come idea che Ringo ti piacerà più di Orfani.
Ancora Bonelli e ancora per parlare di Lukas. Sì, ok, l'hai fatta a peperini con questa serie, citandola praticamente in ogni Microletture, siamo d'accordo. Ma è solo che ti piace un frappo. Ti piace per come è diversa dal resto, bonelliano e non, per come Michele Medda gestisce il suo protagonista e per come riesce a infilare in ogni numero una figura classica dell'immaginario horror fantasy, senza che le storie sappiano di già visto o sembrino pescate da un vecchio Dylan Dog. L'ottavo numero, Troll (disegni di Werner Maresta, 98 pagine, 3,30 euro), è inoltre esattamente quello che potete immaginare:
una rotonda presa per il culo del trollaggio da Internet, con una commovente descrizione del modus operandi di questi poveri disperati. Se non leggete Lukas, fatelo. Recuperate i numeri precedenti, partite da ora, quello che volete. Ma fatelo.
Avevi promesso due righe su Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde, parodia disneyana del romanzo di Stevenson, non appena fosse uscito in volume. E beh, eccoci. La Limited De Luxe Edition venduta a Lucca, cartonato di grande formato (82 pagine, Panini, 9,90 euro), raccoglie la saga pubblicata in due parti su Topolino 3070 e 3071. La coppia Bruno Enna e Fabio Celoni, già artefice del Dracula di Bram Topker, tira fuori un'altra grande storia. Una versione disneyana che, ancor più di quel Dracula, non cede ad edulcorazioni facili, ma risulta ancor più tetra e gotica. Della "parodia", alla fine, c'è poco: si tratta più che altro di un adattamento del romanzo originale, che ne riprende le atmosfere vittoriane e il tipo di linguaggio, calando vari personaggi dell'universo Disney in vesti inusuali. Geniale, ad esempio, l'idea di affidare al PDF Topolino i panni del dottor Jekyll/Ratkyll e all'irascibile Paperino quelli del suo alter ego, ma anche quella di giocare sul tema della convivenza di paperi e topi in uno stesso mondo. Hai un'unica perplessità, e riguarda la scelta di pubblicare il volume in bianco e nero. Da un lato questo permette di apprezzare meglio alcuni virtuosismi di Celoni e il lavoro fatto con neri (forte della sua esperienza con le testate Bonelli) e retini digitali, dall'altro i colori dello stesso Celoni e di Mirka Andolfo usati per la versione a puntate sul settimanale erano molto belli. Sia quel che sia, è una storia che va letta.
Venerdì 12 di Leo Ortolani non ha bisogno di presentazioni. Si tratta probabilmente del ciclo di storie di Leo che ti ha fatto sganasciare di più, e anche di quello più universalmente fruibile: qualsiasi puntata era perfettamente godibile a sé, date le semplici premesse, anche per chi non avesse mai letto nulla del papà di Rat-Man. Venerdì 12 Omnibus raccoglie in un volumone da 320 pagine (Panini, 10 euro) tutta la saga, partita sulle pagine dell'antologico L'isola che non c'è (polaroid sbiadita di te, un milione di anni fa, che ti fai autografare gli albi di quel giornalino da Leo a una fiera) e proseguita su quelle di Rat-Man.
Giuda e le sue U è tipo il tuo personaggio preferito di tutto l'Ortolani-Verso insieme a Piccettino. Superchicca: la font usata per i testi sul retro del volume e la scritta Omnibus sulla copertina è quella del logo storico di Fantastic Four. Sì, c'è da parlare di Star Rats - Episodio II, ma non l'hai ancora letto, portate pazienza.
Chiudiamo con la sezione Antro's Got Talent, produzioni indie degne di menzione. Quelle che seguono sono solo le prime che hai pescato nei quindici chili di carta importati illegalmente dallo stato di luccacomicsandgames, ma ne hai ancora da parte un altro (bel) po' per i prossimi Microletture. La prima segnalazione è per Skyrocket, il fumetto scritto e disegnato dalla nostra Flavia Mormile, una delle colonne di Icon 1 e la Squadra Alpha. Che Flavia sia un mostro con disegno e colori (scusate un attimo che copertina) lo si sapeva già, ma qui imbastisce anche una storia interessante, incentrata su un personaggio energico e a suo modo molto femminile. La pagina Facebook di questo fumetto, interamente autoprodotto da Flavia, è questa. Andate e sostenete, ché qui si vuol sapere come continua la storia.
Nicolas Cage in "Io posso interpretare te stesso nella tua vita quotidiana meglio di te" è il delirante fotoromanzo sulle imprese di Nicolas Cage realizzato da Stefano Allovio. Ti sei fatto certe risate in aereo che la hostess ha preso a guardarti storto, molto storto, tipo lo storto riservato a quelli che fanno l'applauso all'atterraggio. Non hai trovato da nessuna parte dei contatti o una pagina del progetto, perciò facciamo che ce li uscirà direttamente Stefano (il cosplayer di Walter White nel post su Lucca, doyourememba?) nei commenti.
Cartoonist in the Box, edizione cartacea di un fumetto nato su verticalismi.it (di Zio-P e Alex Agni), è una parodia di Misery non deve morire ambientata nel mondo del fumetto. Un lettore di comics USA di mezza età, stanco di reboot, prequel e metafumetto, rapisce l'autore del suo albo preferito per costringerlo a scrivere la storia che vuole. Ghignate assicurate, ma c'è spazio anche per fermarsi due secondi a riflettere su come sia stato pluristuprato il vostro eroe del cuore. Uno qualsiasi, tanto è successo a tutti. Per info, la pagina FB la trovate qui. Zio-P ti ha fatto la dedica più minimalista della tua lunga storia di lettore di fumetti...
Chiudiamo in bellezza, ma soprattutto in immobile pigrizia con l'Uomo Pigro di Stefano "The Sparker" Conte. Grazie all'opera orchiclastica di chi, te incluso, gli andava ripetendo da anni che era ora di riprendere l'Uomo Pigro, Stefano ha infine capitolato. L'Uomo Pigro #1 è un albetto che raccoglie le prime apparizioni del campionissimo pieno di lasciamistare, l'idolo dei debosciati di tutto il pianeta. Info su come reperire L'Uomo Pigro #1 (e i numeri 3 e 4 di Che Vita di Mecha) su www.thesparker.com. Ah, Stefano, ora si vuole, fortissimamente vuole, anche gli albi sulle tue strisce dei Cavalieri e dei Robottoni, e non ti si lascerà in pace fino a che non li avrai stampati. Sappilo. Altro? L'introduzione de L'Uomo Pigro #1 fa schifo.
E dovrebbe essere più o meno tutto. Cioè, per i primi 700 grammi di quei quindici chili lì. Voialtri debosciati cosa pensate di questi albi, se li avete letti? E cos'altro avete letto di bello negli ultimi giorni?
Come *#?? ho potuto perdermi il volumetto su Nicolas Cage??? O__O Doc, se riesci a capire come reperirlo out of Lucca o qualche antrista lo sa, mi rendete edotta? Thanks!
RispondiEliminaPer il resto, segno la parodia su Jeckyll e Hyde (Dracula mi era piaciuto molto!), Venerdì 12 ce l'ho già in casa al sicuro come tesoro assai preziosa e corro in edicola a comprare Dylan (Doc ma di Vittima degli eventi che ne pensi? Tolto l'accento romano del protagonista me è piaciuto davvero molto, è un fan movie che da del filo da torcere a molti movie "d'autore")
Io in quel di Lucca ho acquistato Le ragazzine di Ratigher, Seconds di O'Malley, i quattro volumi di "A" come ignoranza (come ho potuto rimanere senza finora???) e il secondo libro del ciclo Angelize di Aislinn, non vedo l'ora di buttarmi nella lettura di tutto questo ben d'Iddio!
Su, ora l'autore si farà vivo e vi dirà lui.
EliminaQuanto al fan film di DD, bella regia e testi niente affatto malvagi. Forse la recitazione del protagonista non era il massimo, ma trattandosi di una produzione amatoriale oh, avercene. In ogni caso fa il coolo a capanno a quella porcheria di un paio d'anni fa.
Infine, A come Ignoranza: oh, ve lo si era detto, ve lo si era :D
Allora attenderò nius dall'autore di cotanta genialità, grazie! :)
EliminaMi spiace davvero non averlo visto a Lucca ma d'altronde con la marea di gente e stand qualcosa per forza rischiava di andar perso, soprattutto per i non addetti ai lavori.
Mi accodo alla richiesta su come reperire il volume su Nicolas Cage e aggiungo anche Cartoonist in the Box!
RispondiEliminaDoc è pura cattiveria farci venire la voglia e non darci la possibilità di togliercela! ;)
Per Cartoonist in the Box ho indicato la pagina FB: lì puoi contattare direttamente gli autori. Per il fotoromanzo su Cage (guest-starring Rocco Siffredi, Pernasconi e il pianeta Plutone...), vedi sopra la risposta a Babol.
EliminaAnche io rimpiango di non averlo preso. I fumetti indipendenti costano pochissimo e quindi investire magari 20 euro per avere in cambio 6 o 7 albi diversi sapendo che stai finanziando la passione di qualcuno è gratificante oltre ad essere un probabile buon affare.
Eliminanegli anni 90 tra fumetterie e fiere compravo tutto di tutto anche fanzine con lo spirito che racconti tu Drakkan.
EliminaBei tempi quelli
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMamma mia ovvero signora mia!!!
RispondiEliminaCommenti in ordine sparso:
- Skyrocket di Flavia ha una copertina bellissima e all'interno una storia che getta tutte le basi per essere molto interessante senza fornire alcuno spiegono. Adesso bisogna sostenere la ragazza che non si può mica lanciare così i lettori, è indegno.
- Lukas: NON HO INCONTRATO MEDDA!!! NooooOOooOOOO!!! Detto questo bellissimo come sempre, una storia che ricorda tanto i commenti alla recensione di Robocop.
- Nicolas Cage: è carino e riporta alcune batture fulminanti del tipo "Hey Plutone non sei poi così lontano per il mio ....", mi fermo che ci sono le signore.
- The Sparker: in fiera gli ho fatto i complimenti 4 o 5 volte di fila, ogni volta che passavo, ed ho anche acquistato 3 copie in più dell'uomo pigro per fare dei regalini. Detto questo un altro fumettista che merita un sacco; come si fa a non piegarsi dal ridere quando vedi Voltron che cerca il leone rosa e Daltanious che cerca Beralios.
io il primo numero del nuovo corso di Orfani l'ho trovato troppo interlocutorio, non riesco a capire dove si vuole andare a parare, spero che non si cada nello scontato. Mi ha dato un po' fastidio che alcuni personaggi presentati siano stati immediatamente eliminati dalla scena.
RispondiEliminaSe avessi un magazzino a disposizione comprerei tutto.
RispondiEliminaDD lo compra regolarmente mio cognato ergo...il resto tipo Lukas se in futuro sbologno qualcosa magari lo recupero
il materiale indie ...(sospiro) quando e se riuscirò a farmi lo studilo che da anni agogno, lo recupererò nsieme alle millemila quintalate di roba bypassate finora.
Mi convinco sempre di più che essere un appassionato lettore (fumetti e non ) sia incompatibile con la vita matrimoniale e una casetta con due camere bagno e sala da pranzo :(
Quanta saggezza nelle tue parole...
EliminaTi assicuro che dopo aver trovato i locali idonei, bisogna anche avere molto tempo per mettere in ordine la roba.
Eliminae non lo so!? infatti ho pile di roba ovunque. Ma tra turni (miei e di mia moglie - opposti per badare al bimbo) bimbo di quasi 4 anni e casa da tirare avanti in due...mi concedo quell'oretta al giorno per smlatire letture arretrate/guardare serie/film/cartoni...e basta. i WE ovviamente se non lavora lei si va fuori! ergo: AIUTO!!! :-P
EliminaIn realtà io faccio finta di lamentarmi, ma come ho già scritto una volta, mia moglie è 'na santa... Non smetterò mai di ringraziarla per la pazienza infinita (sì, a sera mi legge. Ma comunque sono sincero, eh)
EliminaIl primo numero di Ringo mi è piaciuto un sacco, del tipo che sono in scimmia pesante per il secondo.
RispondiEliminaBruno Enna mi é sempre piaciuto, dimostra di poter usare i personaggi più canonici per ambiti non prettamente Disneyani, con una sensibilità e una delicatezza nella scrittura stupende. Ratkill e Hyde lo ho preso con Topolino e mi é piaciuto moltissimo. Lo ho portato a Lucca nella speranza di farmelo autografare ma non sono riuscito a incrociarlo... Invece ho un bellissimo disegno di Lavoradori sul mio Pk Giant ^^.
RispondiEliminaVenerdi 12 capolavorò. Alcune battute sono nella storia . (* Oh, padrune, anche mia cugina é urrenda! Ah! E ha trovato l'amore lo stesso? No! É Urrenda!*).
Invece star rats episodio II lo ho trovato sottotono. Boh. Apparte una certa battuta su una certa spada storta.
Nicolas Cage DEVO recuperarlo! Almeno so che qualcuno condivide il mio odio per Nicola Gabbia!
Allora,velocemente:
RispondiElimina- Dr. Ratkyll: avevo gia commentato entusiasticamente la prima parte,ma dopo la seconda posso dire che ci troviamo davanti ad una delle migliori parodie Disney di sempre, e senza dubbio la migliore del "nuovo corso" - Dracula e Moby Dick rimangono notevolissime. Sempre parlando del Topo segnalo una storia di Artibani di un paio di numeri fa a tema Macchina del Tempo, con protagonista quel Joshua Norton gia apparso in uno dei numeri più belli di Sandman.
- Dylan Dog: devo ancora leggerlo. Comunque la cover mi ha ricordato un vecchio editoriale di Sclavi dove commentando una citazione scontatissima scrive una cosa tipo "vabbè,facciamo a chi NON la indovina".
- Venerdì 12: il finale rimane una delle cose più belle scritte da Ortolani,anche a distanza di anni.
Sul fronte altri fumetti ho comprato Seconds del tipo di Scott Pilgrim e sto finalmente cominciando a leggere Dorohedoro.
-Venerdì 12 immenso, penso sempre di comprare l'omnibus anche se ho già i vari ratman ma per 10 euro mi sa che questa volta capitolo. Continuo a pensare che sia l'opera migliore di Leo, quella dove le due anime del suo lavoro meglio si amalgamano, cosa che spesso non avviene su rat man dove lo stacco spesso è troppo netto.
RispondiElimina- Lukas continuo a comprarlo più perchè tutti ne parlano bene che per un reale apprezzamento (e per una curiosità interna che mi porta a chiedere ma perchè a me non piace come agli altri ?) però quest'ultimo numero mi è piaciuto dato che il duplice livello di lettura lo rende diverso dal solito;
- Ringo continua a lasciarmi un po' freddo, come anche Orfani, preferendo di gran lunga serie come Adam Wilde ma pure Dragonero;
- Dylan Dog: bocciato. No, niente la citazione al ciclo di Terry Pratchett è troppo forte e mi ha reso indigesto tutto il numero banalizzandolo anche oltre i suoi effitivi demeriti
-Venerdì 12 immenso, penso sempre di comprare l'omnibus anche se ho già i vari ratman ma per 10 euro mi sa che questa volta capitolo. Continuo a pensare che sia l'opera migliore di Leo, quella dove le due anime del suo lavoro meglio si amalgamano, cosa che spesso non avviene su rat man dove lo stacco spesso è troppo netto.
RispondiElimina- Lukas continuo a comprarlo più perchè tutti ne parlano bene che per un reale apprezzamento (e per una curiosità interna che mi porta a chiedere ma perchè a me non piace come agli altri ?) però quest'ultimo numero mi è piaciuto dato che il duplice livello di lettura lo rende diverso dal solito;
- Ringo continua a lasciarmi un po' freddo, come anche Orfani, preferendo di gran lunga serie come Adam Wilde ma pure Dragonero;
- Dylan Dog: bocciato. No, niente la citazione al ciclo di Terry Pratchett è troppo forte e mi ha reso indigesto tutto il numero banalizzandolo anche oltre i suoi effitivi demeriti
Adam Wilde mi e' sembrato davvero bello.
Eliminahai colto perfettamente nel segno: non riuscivo a dare una definizione alla delusione datami dall'ultimo DYD...semplice: è banale. Anni di lettura di DYD buttate nel water.
EliminaIl volume del Dr. Ratkyll mi tentava parecchio ma quando l'ho aperto e ho visto che era in b/n l'ho lasciato lì dov'era. Per quanto sia una bella edizione preferisco risparmiare qualche dindino e accontentarmi della versione a colori di Mirka sul topo.
RispondiEliminaRingo 1 mi è piaciuto parecchio, spero che il secondo numero non sia da meno.
I fumettini indipendenti devono essere meraviglierrimi, li voglio tuttissimi!!!!
RispondiEliminaAdesso parte la ricerca in giro per i vari social/blog e vedo se si può recuperare qualche copia
L'albo dell'ispettore Bloch mi e' piaciuto molto, senz'altro piu' di quella stranezza del numero spaziale a colori (se penso cosa hanno fatto fare a Groucho li'...). Questa invece sembra la tipica storia di Dylan Dog, strana e cruenta, ma anche divertente, ottenuta con una vecchia formula della serie, cioe' "scopiazzare e rielaborare in modo proprio". I mostri classici, i serial killer, storie e leggende, e ora il ciclo di Morte di Pratchett. Tutto regolare, insomma.
RispondiEliminaLukas e' una serie un po' sgonfia, secondo me, e ho letto solo i primi tre numeri, ma magari al numero del troll posso dare un'occhiata, visto che ha risvolti umoristici.
Il fotoromanzo su quella faccia da schiaffi di Nicolas Cage lo devo assolutamente trovare!
Di altro a Lucca ho preso la Papernovela/Topokolossal, A come Ignoranza, e il primo libro di Sapkowski. Intanto che si aspetta Witcher 3...
Ho preso gli ultimi 2 albi di Dylan, è personalmente non mi sono piaciuti
RispondiEliminaIl rimo l’ho trovato snza senso una storia senza ne capo ne coda con fin troppi riferimenti a film o cose,
vabene ispirarsi ma cosi mi pare troppo, per il numero in questione anche qui un divagare su una storia fantasiosa per
far passare il lascito di un ruolo di un personaggio fondamentale della vita del fumetto, ci ho trovato troppe forzature
rinnovare il fumetto va bene ma credo che doveva essere un processo, che cambiava dapprima piccole cose per poi allargare il tutto a 360 gradi
già prima avevo smesso di prenderlo ora ci metto su una bella pietra tombale
cmq ultimamente la bonelli tranne qualche sprazzo in orfani la trovo in declino, l’unico che al momento tiene botta è lukas
la chiusura poi di Brandon ha veramente allargato i cerchi su un macigno tirato in un laghetto
Cosa? Chiudono Brandon? Questa non la sapevo...
EliminaPer me la Bonelli dovrebbe cavalcare l'onda dei supereroi, visto che ultimamente sono molto in auge e visto che ne aveva alcuni niente male in passato, io lo consiglierei.
che supereroi aveva la Bonelli?
EliminaSi zione lo chiudono mal n° 100 quindi con il prossimo si chiuderà
EliminaPer altro chiuso tutto in fretta è furia 3000 seghe mentali è poi in 2 numeri chiude tutto con il nemico storico
Non ha girato altro che la nuova inghilterra con fancul ai buoni propositi di un occhiata al resto del mondo almeno quelle erano le promesse
In un numero dove si vedevano personaggi arrivare dalla francia, casa sua abbandonata per 100 numeri o quasi è ancora li bella linda senza che nessun predone abbia fatto una ciolla, è segare il suo maggiordomo meccanico , michiedo ma cazzo chiudi la serie lo devi far fuori ma vai a mollarla in un campo di ortiche è spine
Sempre peggio
Per non contare poi della mink... ehm leggerezza nell’ultimo dragon nero dove il cattivone mette il veleno in bocca al compare ad 10 cm dai nostri eroi quello schiatta all’istante nessuno dice nulla ... BONELLI IN PICCHIATA verticale sulle sceneggiature è mi mantengo calmo asd
@ Blulight: ma la Bonelli che fa???? :)
Elimina@ Fabio de Nichilo: si, in tempi che furono la bonelli pubblicava anche fumetti di super eroi più o mene simili all'uomo mascherato. I Gran Capo Bonelli, negli anni quaranta, era anche supervisore di alcune testate che portavano i fumetti americani in italia, alcuni dei quali venivano cambiati/corretti secondo il caso (Superman divenne definitivamente Ciclone, con storie fatte in italia per italiani). Il più noto super eroe bonelli era comunque Plutos, un quasi-plagio di Batman, però molto più incazzato (per l'epoca), diciamo un incrocio tra il Cavaliere Oscuro e Tex:
https://www.google.it/search?q=Plutos+bonelli&client=firefox-a&hs=FUN&rls=org.mozilla:it:official&channel=nts&tbm=isch&imgil=62W_ZUhfvBWhSM%253A%253BKK215jxFwHBgfM%253Bhttp%25253A%25252F%25252Fwww.internationalhero.co.uk%25252Fp%25252Fplutos.htm&source=iu&pf=m&fir=62W_ZUhfvBWhSM%253A%252CKK215jxFwHBgfM%252C_&usg=__1uaZ1ghivE5PZbshYEnEM8aN5Aw%3D&biw=1604&bih=1295&dpr=0.9&ved=0CDUQyjc&ei=8CpaVP7XMof1atKzgOAK#facrc=_&imgdii=_&imgrc=62W_ZUhfvBWhSM%253A%3BKK215jxFwHBgfM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.internationalhero.co.uk%252Fp%252Fplutos3.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.internationalhero.co.uk%252Fp%252Fplutos.htm%3B247%3B345
oppure
http://www.sergiobonelli.it/resizer/400/400/true/UpkPfA5XLjjtiKEHAcKTHmsahFd6OIJ+opDSGv3LjuM=--.jpg
bestiale! non lo sapevo, grazie!
EliminaMi accodo ai commenti sugli ultimi 2 albi di DD. Anche io sono uno di quelli che abbandonarono la serie perchè il personaggio era sempre troppo uguale a se stesso, ma ammetto che il 337 è una delle robe più brutte che abbia mai letto in vita mia (parere personale, da semplice lettore) e vi assicuro che di roba ne leggo tanta..
RispondiEliminaOvviamente ho preso anche il 338, che non commento non avendolo ancora letto, ma se intanto quello doveva essere un primo tentativo di riportarmi all'ovile devo dire che, almeno nel mio caso, è miseramente fallito.
il 337 è forse tra i peggiori albi di DD che io abbia mai letto, in effetti.
Eliminaconcordo pieno con te andrea proprio non ci siamo tra un po daranno la pyton a dylan, con tutti i personaggi incontrati nei 338 numeri non hanno una idea decente? senza contare che poi ogni volta al 99 % un personaggio intrdotto ti schiatta pure , lungimiranza pari a 0
EliminaPerché tanto astio per la prefazione dell'Uomopigro, doc? :)
RispondiEliminaL'ha scritta un fanfarone ;)
Elimina... che risponde al nome di Alessandro Apreda! ^_^
Elimina(Seriously, la prefazione è di docmanhattan!)
Ok, ho iniziato a leggere Dylan Dog da poco, di conseguenza gli ultimi numeri che mi son letto sono il 7, l'8 e il 9, presi proprio a Lucca.
RispondiEliminaNon so come mi sia potuto sfuggire tale capolavorò, nel senso che forse se ne parla così tanto che, come i bei vecchi libroni o i grandi film cult, è come se lo avessi già letto. Boh, vabè, sta di fatto che, preso in mano, ne sono rimasto completamente assuefatto.
Ho da recuperare 330 numeri, quindi penso che per un bel po' questa sarà la mia microlettura.
Non ritiratemi la tessera dell'antro, rimedierò ai miei errori adolescenziali, giurin giurello
IO mi sono sempre chiesto che senso abbia citare l'Uomo Ragno in una cover di DD.
RispondiEliminaIl cineromanzo su Cage mi incuriosisce, soprattutto perchè anche io sto realizzando una parodia sul blog con un formato simile (e vorrei sapere se e come posso monetizzarla senza infrangere copyright e trovarmi la SWAT fuori dalla porta). :D
RispondiEliminaL'Omnibus di Venerdì 12 è uno dei miei tesori più cari. Soprattutto perchè dimostra che Ortolani non è solo Rat Man, anzi.
(L'episodio con Cioppy mi fa morire ogni volta!)
Quanta bella roba italiana che c'è!
RispondiEliminaMi sta venendo voglia di leggere Bonelli... lo dice uno che non gli fanno impazzire.
Onestamente la Bonelli non mi è mai piaciuta, ma grazie ad un paio di amici ho letto parecchi Dylan Dog e Nathan Never e da lì ho maturato questa opinone (anche se Nathan Never non mi dispiaceva). Il motivo è appunto l'eccessivo citazionismo a quintalate, che alcuni può piacere, mentre a me suona invece molto sterile (non il citazionismo in se', ma l'abusarne in quel modo) e mi fa domandare: ma senza campare di citazioni, sai fare qualcosa di tuo?
RispondiEliminaL'Uomo Pigro è mitico: sembra il cugino di un mio amico (non solo fisicamente) e me lo rende ancora più esilarante.
Il problema della citazione è legata al lettore, e a come la percepisce.
EliminaAd esempio, tutti criticano Bonelli per il citazionismo continuo.
Hanno torto ?
Hanno ragione ?
Forse si, forse no, chi lo sa.
Però , uno Zerocalcalre che cita una pagina su 2 un qualche personaggio di anime/cartoni/videogiochi/film/telefilm/ ediosachealtro nessuno lo critica.
Sia chiaro, io non ce l'ho Zero ( che ho conosciuto di persona e lo trovo simpatico ) ma lo uso solo come mero esempio.
Forse lui non viene criticato di citazioneria facile perché i personaggi altrui sono sullo sfondo dela trama e perché non vengono camuffati, ma esposti platealmente .
Un pò come L'Uomo Pigro e il fumetto di Nicholas Cage, che sono parodie lapalissiane di personaggi pre-esistenti, e quindi nessuno dice " che palle, solo citazioni,parodie, nessuna idea originale ecc...".
Ma quando si tratta di Bonelli, le citazioni danno fastidio.
Ripeto, evidentemente il problema non è la citazione/omaggio in sè, ma come viene messa.
Io penso dipenda anche dal genere. Se ci rifletti, i fumetti che hai citato sono tutti fumetti umoristici, e la citazione, nel fumetto umoristico diventa parodia e fa ridere proprio per questo. In ogni caso penso che il doc intendesse citazionismo in un altro senso, più letterale, ovvero il "personaggi di un fumetto che parlano di eventi, cose o persone del mondo reale". Per esempio Dylan Dog che dice di vedere the walking dead in televisione oppure che ha comprato il nuovo iphone. Secondo me dipende molto dall'ambientazione, se il tutto è ambientato in certo tempo specifico questo tipo di citazioni sono utili per dare contesto (un po' come in Super 8, per esempio). Se la storia è ambientata nel presente forse è un po' straniante, ma va bene se è funzionale in qualche modo.
EliminaMa cosa ha di strano DD che cita WD ? Già ai tempi di Sclavi si citavano i film come un lupo mannaro americano a Londra o l'alba dei morti viventi. Non vedo perché Dylan non debba citare l'horror moderno .
EliminaO avere internet.
Cacchio, anche i supereroi Marvel di Stan Lee si sono adeguati ai tempi, mica vivono nella Nuova York degli anni 60 con i computer giganteschi, le auto ferro da stiro , i ragazi che non fanno sesso prima del matrimonio e gli operai che dicono " forza gente, non siamo a un dannato pic-nic ".
Ti dico personalmente perché a me risulta un po' straniante, ma non è detto che sia così per tutti. A me personalmente dà una sensazione tipo il voler mischiare realtà e finzione, un tentativo un po' cheap per cercare di accalappiare il lettore e trascinarlo nel fumetto sfruttando la sua quotidianità. Però come dicevo prima, se è funzionale va benissimo. Se non è funzionale, in fin dei conti non toglie comunque nulla.
Eliminaw4nderlust mi ha anticipato XD
EliminaLa differenza è appunto che se fai citazioni anche a nastro in un contesto comico, diventano parodia. Se invece fai citazioni a nastro in un contesto serio, oltre un certo limite per me stai scopiazzando e non ti rende onore in quanto artista.
In Nathan Never c'erano (non so se ci siano ancora) citazioni a nastro ed interi albi mi ricordo che campavano su citazioni esplicite da altre opere. Nello stesso albo ricordo che c'era un mostrone simil godzilla che si scontrava con tre aerei giapponesi che si combinavano in modo da sparare un megaraggio (Getter Robot). Tutta la saga dei Tecnodroidi è praticamente Terminator mischiato ad altre opere famose. In Legs Weaver un intero albo girava intorno ad una esplicita versione del Punitore.
Sarà anche lo stile Bonelli, ma per me è uno stile molto facile.
Sulla questione invece del citare il quotidiano, non ho particolari problemi.
Per caso hai letto altra roba Disney? Mi riferisco soprattutto alle ultime uscite come la raccolta Papernovela/Topokolossal della Ziche, la Definitive Collection o la filippotrippissima Platinum Edition con le storie del Casty (che anche se uscirà più in là so che già era disponibile a Lucca)?
RispondiEliminaSì, e ne parliamo nei prossimi Microletture.
EliminaGrazie DOC per la recensione, sfortunatamente 15 giorni prima dell'inizio di Lucca comix il nostro amministratore del sito internet ove era possibile fare ordini e reperire contatti ha deciso di eradicare il male alla base cancellandolo, (a sue parole voleva fare un pò di pulizia...) mentre aspettiamo la rinascita dalle ceneri del medesimo, per chi fosse interessato può contattarmi all'indirizzo:
RispondiEliminainnicolasgabbia@gmail.com
[ATTENZIONE ROVINATORI ROTANTI NINJA]
RispondiEliminaOrfani e Ringo... La migliore serie Bonelli di sempre o una boiata pazzesca? Entrambe le cose secondo me.
Dal lato disegni ci troviamo di fronte ad una cosa mai vista in una serie bonelliana: tavole stupende, i colori si amalgamano perfettamente al disegno e non sono mai "campiture" per riempire gli spazi bianchi, la costruzione delle tavole è classica e innovativa al tempo stesso, i combattimenti sono ben coreografati e non si limitano alla tipica "scazzottata alla Tex" risolta in una vignetta (fantastico il doppio pugno alla Rocky Joe tra Ringo e Raul), armi, astronavi e spazio sono resi magnificamente.
I personaggi sono belli e ben caratterizzati, le diversità di carattere creano le giuste tensioni per far evolvere la trama dal gruppo compatto di super-amici al massacro finale.
Cosa non va? Mia moglie ha ironicamente soprannominato Recchioni "il mago della suspence": spunti bellissimi buttati via incredibilmente (la morte di Felix: cavolo, hai creato aspettativa svelando il nome di Raul, giocala meglio questa carta, mantieni il mistero almeno per un altro numero! stesso discorso per l'identità dei Corvi spiattellata subito, che getta alle ortiche il bel lavoro grafico di LRNZ), c'è un'ansia da spiegone tremenda (avranno capito proprio tutti-tutti chi sono i Corvi? Aspetta che lo rispiego in maniera più chiara). Quanto parlano questi cazzutissimi super-troopers nella loro prima apparizione, si chiamano per nome in continuazione in modo che anche il più tardo dei lettori lo impari.
Poi, in generale tutta la storia della finta guerra aliena sembra deboluccia: se a me raccontassero una balla del genere direi "Ma me state a pijà per cu..."? Paradossalmente sarebbe stato meglio se gli alieni fossero stati reali. Per coprire un errore che ha causato milioni di morti costruisci delle astronavi a curvatura, sviluppi la tecnologia per il sonno criogenico e mandi DAVVERO un esercito su un pianeta lontano a combattere il niente con le nanomacchine nel cervello che causano allucinazioni? Ma non era meglio fare uno speciale televisivo tipo il finto allunaggio descritto in "Billy Bat" di Urasawa? Più economico per chi lo fa e incredibilmente più efficace a livello di trama.
Bella la divisione passato-presente in ogni numero e bello il progressivo incupirsi della storia, ma qualcosa non va: com'è possibile che poco prima della partenza per la guerra (n°12) gli Orfani se stanno a menà e appena arrivati (n°1) sono amicici che di più non si può e si sposano pure fra loro?...
La Juric spende una fortuna e anni di tempo a crearsi un esercito personale di mostri e poi in tre secondi il solo Rongo li uccide tutti.
Potrei continuare per ore ma non voglio tediarvi oltre.
[Dai ,vieni anche tu nei Rongo boys! perdonate l'errore]
Eliminaacquisti fumettistici (e non) in quel di Lucca, PK Giant con copertina disegnatami da Pastrovicchio (un meraviglioso Angus), il numero zero di Kriminal ed Empire USA della Mondadori Comics, 24 Underground e Food Fighter (due copie autografate da Chef Rubio x mamma e sorella) della Star Comics, un albetto di Nathan Never (Ariminum) della Cartoon Club, un paio di novità Marvel che non ho in casella (Amazing 1 e Rocket Racoon 1), un po' di arretrati Bonelli e Marvel (manca poco alla raccolta completa di ciò che seguo), il romanzo di Dragonero (autografo di Vietti)
RispondiEliminaNiente indipendenti, non sono riuscito a passarci, sarà per prossima Lucca
cmq una cosa che ho notato, Celloni della Disney è la copia sputata di Tyrion Lannister (senza offesa ovviamente)
RispondiEliminafosse stato a colori Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde lo avrei preso ma così preferisco recuperare il topo
RispondiEliminaDi tutta questa roba, io ho letto quelli di TheSparker, che ovviamente consiglio caldamente.
RispondiEliminaPer il resto, ammetto di essere abbastanza incuriosito da quel volumetto su Nicolas Cage... e poi mi domando: quel personaggio sulla copertina di Skyrocket sarà per caso una bassista carismatica? Ci dobbiamo aspettare prima o poi un cross-over con Icon1?
Due precisazioni:
Elimina1) Il termine "roba" non era assolutamente dispregiativo... stava a dire "tutto questo materiale"...
2) Più che "cross-over", forse meglio "team-up": non mi piace molto l'idea di una singola storia che inizia su una testata e finisce su un'altra...
Per Skyrocket ci sarà presto una ristampa e una probabile vendita via internetto per chi non ha potuto/non potrà prenderne una copia in fiere varie, quindi andate a likeare la pagina FB per ricevere tutte le new. NOW.
RispondiEliminaA Lucca ho preso L'inverni del disegnatore di Paco Roca, con disegnetto e dedica dell'autore <3 È un bel volume sulle rivendicazioni dei diritti d autore da parte dei fumettisti nella Spagna franchista.
RispondiEliminaHo preso anche A panda piace fare i fumetti degli altri ed è stata una enorme delusione.
Ma i ragazzi del fotoromanzo sono gli stessi che a Lucca giravano con la maschera di Nicolas Cage?
No, sono 2 eventi slegati, le maschere se non sbaglio sono un flash mob (e se non sbaglio le distribuivano alle casse, ma potrei sbagliare) anche noi avevamo pensato di inserire una maschera di Nicolas all'interno del fumetto, ma per tempi e costi non siamo riusciti ed abbiamo optato invece per il posterone centrale alla "Cioè"
EliminaCapuleius concordo in pieno con te. Tirando le somme a me Orfani ha fatto solo incavolare. Il numero 12 in assoluto è l apoteosi della bruttura in quanto s sceneggiatura. Serve solo a far vedere quantoè figo Ringo e a lanciare la seconda stagione, che non comprero'.
RispondiEliminaSul nuovo corso della Bonelli sono più le critiche: http://comixarchive.blogspot.it/2014/10/bonelli-editore-tra-americanate-copie.html
RispondiEliminaPerò dottor Ratkyll era meglio nell'edizione a colori uscita su Topolino :P
RispondiEliminaPer il resto, sempre ottimi suggerimenti, Doc!
Ecco, la recensione suprema: http://comixarchive.blogspot.it/2014/11/dylan-dog-n-338-recensione-critica-il.html
RispondiEliminaEsimio recensore supremo, due commenti su questo blog, due link a te stesso: se non chiedi il permesso di farlo, si chiama spam. Il terzo finisce dritto nel cestino.
EliminaMi accodo per un microcommentino: sono riuscito a recuperare gli ultimi due numeri di Dyhlan. Beh, mentre spazio profondo funziona bene, o addirittura benissimo, ho parecchie perplessità sull'albo dedicato a Bloch.
RispondiEliminaDevo dire che i rimandi alle serie non mi hanno toccato, li trovo ininfluenti e un pochino vuoti.
Piuttosto, capisco tutto, ma Dylan innamorato anche della malavitosa faccio fatica ad accettarlo. Per non dire del fatto che speravo che la prima cosa ad essere corretta fosse l'iperverbosità...
Rimango comunque entusiasta e speranzoso, il rilancio ci voleva : )
C.
Una cosa che trovo incredibile è che nessuno dei rinnovatori abbia mai accennato ai disegnatori di dylan. Io quando compravo d.d. all inizio lo facevo perche le storie erano fantastiche e i disegni eccezionali. Stano, Roi, Casertano,Castellini.. solo per citarne alcuni. Adesso si fa riferimento solo alle storie. Ma signori miei i fumetti si comprano anche e sopratutto per come sono disegnati!
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