Il Devil di Ann Nocenti, Highway to Hell, Hammer
Puntata domenicale fuori programma di Microletture, ché ti sei appena tirato su per gli occhi, nella calma nuclearizzata della domenica mattina da cambio d'orario, un paio di volumi interessanti ed è meglio parlarne subito, o nel delirio post-Lucca finisce facile che te ne scordi. E dunque: Devil e Typhoid Mary di Ann Nocenti, Highway to Hell di Boosta e Burchielli, il Genuino Momento Emozione® nascosto dentro Hammer #4 [...]
Devil, l'Uomo senza Paura - Typhoid Mary è un volume Panini (224 pagine, 18 euro) che raccoglie i numeri 254-257 e 259-263 di Daredevil. Si tratta di un ciclo di storie scritto da Ann Nocenti e disegnato da John Romita Jr. (chine di Al Williamson) che, come recita il titolo, segna il debutto di Typhoid Mary. Ann Nocenti ha sulle spalle l'eredità pesantissima del ciclo di Frank Miller, ma riesce a confezionare delle storie che da un lato sono in linea con quelle milleriane, dall'altro brillano assolutamente di luce propria. Molto urbane anche quando ci butta dentro del soprannaturale, dai dialoghi secchi e taglienti, con un montaggio moderno. Qualcuno l'ha definito hollywoodiano, ma nei film non ti puoi giocare il contrasto tra quello che i personaggi dicono e quello che pensano come face la Nocenti su Devil. Un'autrice che non si preoccupa di lasciar trasparire il suo orientamento liberal in quello che scrive, il che all'epoca le procura anche la sua dose di casini con la casa editrice. Su tutto svetta chiaramente lei, con il suo nome preso dalla vera Mary tifoide, Mary Mallon: più personalità in conflitto nello stesso corpo (un'Aurora/Jeanne-Marie Beaubier all'ennesima potenza), bella e letale come sa esserlo solo una pazza furiosa con lo stesso parrucchiere della Ivana Spagna vintaggia e le calze a rete strappate. Nella lunga serie di tizie fuori come un vaso di gerani sul terrazzino con cui Matt Murdock ha avuto una relazione, Mary Walker è senza dubbio una delle più affascinanti. Speri, fortissimamente speri, che arrivino in futuro altri volumi con le restanti storie di Cornetto scritte dalla Nocenti.
Sempre Panini è Highway to Hell (48 pagine, 3 euro), serie nata da un racconto di Davide "Boosta" Dileo dei Subsonica, trasformato in un horror alla Lansdale dallo scrittore Victor Gischler (autore anche di storie per Punitore e Deadpool), con disegni di Riccardo Burchielli (DMZ) e Francesco Mattina (copertina e colori delle sequenze flashback). Hai avuto modo di leggere in anteprima il primo numero, in uscita il 6 novembre, e ti ricordato alcune serie Vertigo. Di quelle di cui prendi il primo numero, ti dici No, ma tanto solo questo, e poi vuoi sapere come continua e finisci nella grande ruota dei lettoricriceto. Per il tipo di linguaggio e di protagonisti, l'ironia e il taglio della storia e del suo incubo di periferia, nel grande inferno verde della provincia americana popolata da mostri e serial killer. Non guasta sia una produzione originale italiana che nasce da un progetto multimediale e attinge ad autori di entrambe le sponde dell'Atlantico. Vediamo come prosegue.
Chiudiamo con Hammer. Stai continuando a seguire la ristampa Mondadori Comics, anche se la cadenza un po' sui Genesis delle uscite e il tuo edicolante smemorino hanno cercato insistentemente di farti smettere. Ora, il numero 4, in edicola ora (4,50 carte) era una storia che ai tempi ti piacque molto,per il nudo full frontal di Helena perché la serie, nata da radici molto cyberpunk, si spingeva sempre più verso l'avventura spaziale a tutto tondo. Nell'albo, oltre al numero quattro originale ("La montagna che canta", testo e disegni di Gigi Simeoni) c'è anche "La macchina dei sogni", storia finora vista solo in un albetto a tiratura limitata realizzato per Cronache di Topolinia nel 2001, ma collocabile cronologicamente dopo i primi quattro albi originali. All'epoca venisti a conoscenza dell'albetto solo fuori tempo massimo e non riuscisti a trovarlo da nessuna parte. Trovartelo davanti così, a tradimento? GME®. Il prossimo passo sono chiaramente le storie inedite: diamoci da fare, Hammer Team, o qui scatta la grande rivolta con torce e forconi. Siete stati avvertiti.
Bene, deboscia: voialtri cosa avete letto di bello negli ultimi giorni da consigliare agli altri antristi?
Devil, l'Uomo senza Paura - Typhoid Mary è un volume Panini (224 pagine, 18 euro) che raccoglie i numeri 254-257 e 259-263 di Daredevil. Si tratta di un ciclo di storie scritto da Ann Nocenti e disegnato da John Romita Jr. (chine di Al Williamson) che, come recita il titolo, segna il debutto di Typhoid Mary. Ann Nocenti ha sulle spalle l'eredità pesantissima del ciclo di Frank Miller, ma riesce a confezionare delle storie che da un lato sono in linea con quelle milleriane, dall'altro brillano assolutamente di luce propria. Molto urbane anche quando ci butta dentro del soprannaturale, dai dialoghi secchi e taglienti, con un montaggio moderno. Qualcuno l'ha definito hollywoodiano, ma nei film non ti puoi giocare il contrasto tra quello che i personaggi dicono e quello che pensano come face la Nocenti su Devil. Un'autrice che non si preoccupa di lasciar trasparire il suo orientamento liberal in quello che scrive, il che all'epoca le procura anche la sua dose di casini con la casa editrice. Su tutto svetta chiaramente lei, con il suo nome preso dalla vera Mary tifoide, Mary Mallon: più personalità in conflitto nello stesso corpo (un'Aurora/Jeanne-Marie Beaubier all'ennesima potenza), bella e letale come sa esserlo solo una pazza furiosa con lo stesso parrucchiere della Ivana Spagna vintaggia e le calze a rete strappate. Nella lunga serie di tizie fuori come un vaso di gerani sul terrazzino con cui Matt Murdock ha avuto una relazione, Mary Walker è senza dubbio una delle più affascinanti. Speri, fortissimamente speri, che arrivino in futuro altri volumi con le restanti storie di Cornetto scritte dalla Nocenti.
Sempre Panini è Highway to Hell (48 pagine, 3 euro), serie nata da un racconto di Davide "Boosta" Dileo dei Subsonica, trasformato in un horror alla Lansdale dallo scrittore Victor Gischler (autore anche di storie per Punitore e Deadpool), con disegni di Riccardo Burchielli (DMZ) e Francesco Mattina (copertina e colori delle sequenze flashback). Hai avuto modo di leggere in anteprima il primo numero, in uscita il 6 novembre, e ti ricordato alcune serie Vertigo. Di quelle di cui prendi il primo numero, ti dici No, ma tanto solo questo, e poi vuoi sapere come continua e finisci nella grande ruota dei lettoricriceto. Per il tipo di linguaggio e di protagonisti, l'ironia e il taglio della storia e del suo incubo di periferia, nel grande inferno verde della provincia americana popolata da mostri e serial killer. Non guasta sia una produzione originale italiana che nasce da un progetto multimediale e attinge ad autori di entrambe le sponde dell'Atlantico. Vediamo come prosegue.
Chiudiamo con Hammer. Stai continuando a seguire la ristampa Mondadori Comics, anche se la cadenza un po' sui Genesis delle uscite e il tuo edicolante smemorino hanno cercato insistentemente di farti smettere. Ora, il numero 4, in edicola ora (4,50 carte) era una storia che ai tempi ti piacque molto,
Bene, deboscia: voialtri cosa avete letto di bello negli ultimi giorni da consigliare agli altri antristi?
Molto interessato da Highway to Hell dato che saranno più o meno 5 anni che non compro qualche nuova serie in edicola/fumetteria di stampo italiano. La copertina ispira dolore...domani faccio un salto alla Alessandro Editore e provvederò a buscarmene una copia.
RispondiEliminaSu Hammer non sapevo che ne stessero facendo le ristampe...avendo gli originali a casa, vale la pena sborsare altro obolo per tenerli in collezione? Ci sono dei contenuti aggiuntivi che vale la pena avere?
I contenuti inediti finora sono stati solo dei materiali "backstage" (bozzetti e design di personaggi, armi e navicelle) e qualche omaggio realizzato oggi da altri disegnatori. Sul numero 4, come scritto, hanno pubblicato anche questa storia speciale. La speranza è che - a costo di ripetermi - si arrivi a del materiale inedito: supporto la serie, nel mio piccolo, proprio per questo.
Eliminacommento non per suggerire (ultima lettura è quel moonknight rivitalizzato da warren ellis ma già avevo detto) ma per dire che il devil della nocenti fu la prima roba che mi piacque veramente della marvel, sull'albo dei fq della star comics. vuoi per la dinamica delle tavole di romita jr, vuoi per williamson che all'epoca inchiostrava anche un altro dei miei preferiti, Rick leonardi, vuoi perchè la nocenti ha scritto un devil che non ho mai più visto, quelle storie sono per me una pietra miliare del fumetto. epperò il ciclo di typhoid mary in mezzo a tutto il resto mi è sempre sembrato il tentativo della nocenti di rifare elektra. cmq grazie per avermi fatto scoprire che esiste, lo comprerò ieri ;)
RispondiEliminaAmo il ciclo della Nocenti su Devil, ottima cosa questa ristampa, decisamente ottima cosa.
RispondiEliminaSecondo volume di Thermae Romae. Un fumetto davvero inaspettato, disegnato benissimo, con bei dialoghi affatto pesanti e una storia inaspettatamente coinvolgente, anche se dal ritmo un pelo ripetitivo secondo me. Da provare.
RispondiEliminaIl primo numero di Orfani: Ringo. Che dire, si continua sempre meglio, scimmia alta due piani.
12, 13, 14 di Magico Vento Deluxe, davvero interessante, ma non penso che la continuerò regolarmente.
Il 9 di One Piece (sì ho cominciato da poco XD).
Basta direi.
Buona Domenica a tutti antristi!
Ho appena iniziato Saga, edito da BAO, che non mi dispiace affatto. Disegni e design veramente ben fatti, e storia che prende.
RispondiEliminaPoi ho iniziato anche Devilman, che ce l'avevo sulla mensola da eoni, in attesa di esser letto. Per quel che ho visto finora, è un po' invecchiato (alla fine è del '72, ci sta anche) però assolutamente godibile e pheego il punto giusto. Staremo a vedere!
Il lungo ciclo Ann Nocenti + Romita Jr. resta uno dei capolavori assoluti degli anni '80, tutto quanto, tutto intero, nulla escluso. Non capisco perché quando si deve parlare delle letture più significative di questo grandioso decennio (fumettisticamente parlando) ci si dimentichi troppo facilmente di questo ciclo. Si cita Miller ma pare che dopo di lui ci sia stato il vuoto: ma stiamo scherzando. Ann Nocenti inizia il suo ciclo proprio dalla fine di Born Again, ma non lo fa cercando di prendere subito le distanze da quelle storie, magari creando un piccolo gap temporale che "rinormalizzi" le vita di Matt Murdock con il solito "spiegone didascalico", al contrario, prende subito di petto la situazione e ci mostra la vita di Devil al momento successivo la conclusione di Born Again con una storia (fantastica) che è a tutti gli effetti il seguto spirituale delle avventure di Nuke viste in Born Again, e che storie signori miei, E' un ciclo lungo pienamente contestualizzato in quegli che sono stati gli anni '80 e che di quel periodo assorbe tutte le brutture, le ingiustizie, le paure ma allo stesso tempo anche la bellezza e la semplicità di quel periodo. La politica Reaganiana, la paura di una guerra nucleare, droga, delinquenza, disagio sociale, il problema degli homeless newyorkesi, religione, follia, vendetta, fobia, sesso, amore e chi più ne ha più ne metta. Tutto condensato in queste fantastiche sotrie dove Matt Murdock è a volte narratore diretto a volte semplice spettatore degli eventi poiché spesso i protagonisti sono bambini. Ogni evento è importante, tutto può servire ad arrichire il canovaccio narrativo che caratterizza le storie, ad esempio una storia "spin-off" di Devil incentrata sulla saga mutante "Inferno" divene il pretesto per una nuova rinascita del personaggio, una nuova profonda trasformazione.
RispondiEliminaPer me a livello seriale è la cosa migliore made in Marvel degli anni '80, assieme a Claremont su X-Men e Byrne su FQ, non c'é storia è veramente superiore.
Speriamo che il volume non sia unico e che presto venga seguito da un volume II.
si, ma il dottor ratkyll?
RispondiEliminaIo mi sono incistato nella serie animata di JoJo (arrivata alla 3a serie) che mi ha portato tragicamente a rileggermi Vento Aureo, Stone Oceans (e ora sono all'inizio di Steel Ball Run)
RispondiEliminaDottore Manhattan, hai mai recensito la collana First Wave uscita per la Bao? (Batman, DocSavage, Spirit) gli ultimi sussulti sono del marzo di quest'anno. Fra l'altro, unendo idealmente First Wave a The Spirit: Le Nuove Avventure di Alan Moore, ancora ristampato dalla Panini l'anno scorso, si ha l'immagine di un compendio di avventura classica.
Se "The Spirit le nuove avventure", è il solito capolavorismo di Alan Moore (che si era già tolto le briglie con Greyshirt, nel ripredere i temi tipici di The Spirit) in First Wave si aggiunge un grande impatto dal taglio asciutto e hard-boiled (perciò moderno). Tutto sotto la mano di Brian Azzarello.
Abbiamo vissuto l'esperienza "Firt Wave" in Italia ancora quest'anno, anche se il progetto ha cavalcato gli Stati uniti tra il 2011 e 2011
Buona Lucca. :) (a tutti)
EliminaRicordo come Ann Nocenti vinse la sfida ad un Devil post Miller. Forse la sua vèrve da scrittrice pura, prestata ai fumetti, poteva avvenire solo in quel periodo degli Eighties, solo new romantic del fumetto americano, poteva esserci spazio per uno stile così femminile, lirico, difficile, fin criptico lo stile della Nocenti.
EliminaCi vorranno 2 decenni, perchè il mondo comics riapra a sceneggiatori così sostanziosi.
Della nostra "autoressa" ricordo il ciclo dell'Uomo Ragno di "Cani Impazziti", in Devil invece, il figlio di Bullet con le paranoie da nucleare, oppure la creazione di Cuorenero, il figlio di Mefisto... non meno la storia migliore di Atti di Vendetta (il cross-over dove supercriminali si scambiavano le nemesi, con interessanti scontri sballati in forza: come Graviton contro Spidey, o il Punitore contro Destino)
Ann Nocenti al suo Daredevil oppose un arcinemesi del Vendicatori: Ultron (così rimaniamo in tema ;))
Affrontate, in questo disegni di Romita JR, Ultron!
Ultron e le sue cento teste.
http://www.fumetto-online.it/ew/ew_albi/images/STAR%20COMICS/FANTASTICI_QUATTRO_STAR093.jpg
Gran bella storia, "Cani impazziti"...
EliminaDoc, spero tu stia leggendo Miracleman (il numero 8 è appena uscito) di Moore pubblicato da marzo dalla panini! Una storia veramente epica, merita!
RispondiEliminaYep. Lo sto leggendo però in originale.
EliminaIo ho comprato i primi 2 numeri e (forse) mi vergogno a dirlo ma nn ci ho capito un H
EliminaCioè sono storie messe insieme così tra vecchio e nuovo ? Davvero nn l'ho capisco
Era un po' che aspettavo questa rubrica per segnalare un volume letto da poco che mi ha piacevolmente sorpreso : echi mortali, Fialkov ed Ekedal riescono a trasportare le atmosfere tipiche di un horror cinematografico riproducendo degli effetti, a mio avviso impossibili da riprodurre su carta(almeno fino ad ora) ma oltre un intelligente utilizzo delle tavole ed alcune trovate che ti rifilano un bel cazzotto nello stomaco, ha una storia molto originale r va a trattare un tema come la schizofrenia in modo interessante e originale..inoltre è corredato dalle bozze e dalla sceneggiatura del primo numero, commentato dallo scrittore...
RispondiEliminaChe altro dire....consigliatissimo !!
"Un'autrice che non si preoccupa di lasciar trasparire il suo orientamento liberal in quello che scrive"
RispondiEliminaBeh, per bilanciare c'era pur sempre la Guerra delle Armature di Iron Man che invece era la cosa più palesemente reaganiana sfornata dalla Casa delle Idee in quegli anni,con Tony Stark che passa più tempo a picchiare militari e governativi che supercattivi veri e propri :D
Ho iniziato a leggere Ex-Machina visto l'arrivo B.K. Vaughan a Lucca, e per rimanere in tema, continuando Y-the last man.
RispondiEliminaLa nuova stagione di Orfani: Ringo??
Io invece ho rosicato un po' per Gattordici.
RispondiEliminaChé avrei preferito fosse pubblicata nel numero 14. Ma a posteriori capisco che era una storia un po' troppo breve per il formato Mondadori.
I neofiti però si perderanno i riferimenti ad una certa orca...
Tangenzialmente, sempre su Hammer, che tu sappia nel redivivo Gruppo Hammer hanno ripescato anche Roberto Ferrari? Il suo tratto mi piaceva un fracco, ricordo ancora un Expocartoon (in cui mi disegnò una Helena) che mentre facevo la fila tirò fuori un Fabriano con una capoccia del Polimar classico (ai tempi lavorava sulle viedeosigle della nuova serie Holy Blood) che faceva paura, fatta a pastello nell'arco dei tre giorni della fiera per un altro avventore, che ancora ce l'ho stampata sulla retina...
Tornando pienamente in topic, c'ho il nuovo spillato di Invincible sul comodino e non vedo l'ora che esca il nuovo Rat-man gigante. Con Cinzia la barbara e La gladiatora. :D
E domani passo dallo spacciatore a vedere se c'ha ancora una copia di Dimentica il mio nome. Che ieri mi sono perso la sessione di firme a Roma :(
Il nuovo Orfani, invece, vediamo come va. La prima stagione m'ha lasciato un po' deluso, se non altro le troppe aspettative generate dal tanto hype rumorato ovunque. Spero ci sia una visione più ampia, da poter apprezzare al meglio mano a mano che il numero di albetti cresce.
La Gladiatora :D
EliminaBellissimo Hammer che continuo a comprare a ripetizione, anche se fino alla storia 5 lo possiedo in albetti bonellidi originali. Devil di innocenti ce l'avevo sui Fantastici Quattro star, mi ricordo che in quelle storie compariva anche un coso di nome Madcap che non poteva morire, ed era un personaggio disturbante..
RispondiEliminaSto recentemente cercando di finire i vari albetti comprati alla fine di quest'estate, poi c'è il volumotto Squadrone Supremo con le storie anni ottanta del surrogato marvel della Justice League in una di quelle storie meravigliose come solo in quegli anni. Le lessi anche quelle a pezzi e bocconi su Iron Man della Play Press e adesso la serie completa è diusponibile cartonata Panini. Una chicca!
Letto la intera run della Nocenti sullo spillato dei FF della Star Comics. Mi piacque allora e continua a piacermi : 1) la creazione di un ettaro di nuovi personaggi ( Bullet ed il figlio, Guerrigliero, i Selvaggi, Mary, Mitraglia etc ) 2) la visione delle strade mentali dell'America secondo una autrice americana non allineata ( Moore e Milligan su Swamp Thing e Shade non contano chè europei )
RispondiEliminaNon trovai allora - oltre 20 anni fa - e continuo a non trovare particolarmente cinematografica l'impostazione di Ann che è cerebrale e letteraria come pochi altri - nemmeno Dematteis le si avvicina - nella Casa delle Idee.
Difficile riconoscere Murdock da quello che dice e pensa fino agli ultimi episodi disegnati da Lee Weeks. Nella trentina di storie del dinamico duo JRJR/Williamson DD è una rete più o meno fitta in cui si impigliano i pesci abissali della cultura USA. Lontano mille miglia dal ninja di Hell's Kitchen di Miller. Ann ha tantissime idee, ma permette loro di sovrascriversi ai personaggi. Segui i suoi plot e ti rassegni al fatto che, strada facendo, non riconoscerai + il Pavido Parker di Cani Impazziti, per esempio. E' comunque anche la mamma di Longshot e di Mojo e le voglio bene anche se immagino che alla DC usino il suo Kid Eternity x spiegare cosa non è da fare se vi vuole evitare di perplimere ed allontanare il lettore...
Vero, verissimo. Il Parker di Cani Impazziti non era il solito Parker. Ma anche quello de L'Ultima Caccia di Kraven. Sono dell'idea che se la storia è così bella, ne valga la pena; tanto più che uscendo dal seminato si riesce a proporre una visione diversa dal solito di un personaggio e del suo contorno.
EliminaHo comprato ieri il volume su Devil perché devo colmare le mie grosse lacuni sul fumetto americheno e sto iniziando i cartonari dei Guardiani della Galassia perché dopo il film hanno destato il mio interesse.
RispondiEliminaVoglio ricuperare Hammer ma dal numero 1 quindi probabilmente mi rivolgerò alla baia se non li trovo a Lucca. A Lucca dovrò fare anche la spesa per altri volumi unici di alcuni manga che mancano nella mia collezione.
Adesso mi metto a fare la lista della spesa, tra un lavoro e l'altro.
E pensare che la Nocenti ora scrive una meno che mediocre Catwoman. Peccato.
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