Equilibrium (2002)
Prosegue la rassegna estiva di SuperFantaScienzo, e questa volta si fa tappa nel 2002 per Equilibrium. Scritto e diretto da Kurt Wimmer, di cui NON vuoi ricordare il terrificante Ultraviolet (2006), Equilibrium è un film che segue pedissequamente i grandi classici del genere distopico, discostandosene solo per una tamarrata allucinante partorita dallo stesso Wimmer. Che poi è anche l'unica cosa per cui un sacco di gente, dodici anni più tardi, ricorda il suo film [...]
La premessa è di quelle che fanno arrapare gli amanti dei futuri fantascienzi distopici anni 70 come il qui presente: stato non libero di Libria, mondo del dopobomba/dopobarba ricostruito bandendo le emozioni come una pericolosa malattia sociale che inevitabilmente conduce alla guerra. Impegnativo proposito fatto rispettare da un’apposita casta di poliziotti-monaci-guerrieri-tizi-della-Gestapo, i cleric, che aggidono chiunque osi tenere in casa della musica, dei quadri, delle foto della Presidentessa o altre opere d’arte simili, i pazzi rivoltosi.
Un super-incubo da Fahrenheit 451 in cui a venir bruciati non sono solo i libri ma La Gioconda, i dischi e i videogiochi, in cui una nuova svastica sventola sull’umanità, sotto un cielo plumbeo solcato di nuovo dai dirigibili. In cui il freno inibitore è il Prozium, un farmaco da iniettarsi tutti insieme non-appassionatamente agli orari prestabiliti, che ricorda fin troppo un mix di Prozac e Valium. In cui al posto del Grande Fratello c’è, con pochissima fantasia, un invisibile Padre e tutta la sua gerarchia dell’inquisizione con un nome da maratona benefica TV, il Tetragrammaton. Ma non spacchiamo il capello, è cinema di Hollywood, quel che passa il convento del monaci guerrieri della Gestapo.
E poi ci sono Christian Bale e Sean Bean. Cioè, c'è solo Bale, ché Sean Bean naturalmente muore subito. Muore sempre, Sean Bean, c’è scritto al punto 1 di ogni suo contratto. Poliziotto cattivo il primo, poliziotto cattivo ma pentito il secondo: il primo più determinato e fuori di melone, nella sua precisinodellafungitudine aggressiva, di un Patrick Bateman in fila per la manicure, il secondo solito poverocristo per cui lo spettatore farà il tifo, fino ad accorgersi solo qualche secondo dopo di aver tifato per la squadra materasso-agnello sacrificale del torneo.
Ma qualcosa poi s’incrina nella mente del cleric superPDF Batman, John Preston, che ancora sogna di nascosto la moglie morta, aggisa anch’ella per un crimine di sentimento. Moglie che, per la cronaca, era Maria Pia Calzone: la signora Savastano di Gomorra.
Qualcosa s'incrina, dicevi: anzi no, si rompe, letteralmente, e nonostante il figlio superspione nella sua famiglia del mulino bianco al contrario, senza accorgersene il clerico John Preston si ritrova novello Winston Smith, un ingranaggio della macchina che non vuole né la pillola rossa né quella blu, ma soprattutto non vuole più quelle cacchio di fialette gialle, e se ne va lentamente in cerca della sua liberté.
Fa visivamente il suo, Equilibrium, portando a casa il compitino della rigida stilizzazione monocromatica di divise e simboli, ingrediente base di qualsiasi tipo di futuro orwelliano. Il problema è che quella stilizzazione è messa però qui a 45gradix2 dall’impeto modaiolo che ha travolto il cinema fantascienzo dopo quel caz*o di Matrix di quei caz*o di fratelli Wa-cosi. Questi cleric vestono in total black, vengono scarrozzati in giro in immacolate auto bianche elettriche e i poliziotti normali seguono una stretta logica di caschi neri, sì. Ma il nero dei cleric è il nero nazistiloso da abbinare al loro modo di sparare caprioletto, che li ha resi i cuginetti sboroni di Robocop e Neo.
La loro arte, il “kata della/dei pistola”, è tutta un’unica posa sparata dall’inizio alla fine, pratica spiccia dell’uso improbabile della doppia pistoletta con spolverata di arti marziali, posture pettinate da foto ricordo per fan di Van Damme. Di sporco, in questo sporchissimo futuro, non c’è nulla, ma non tanto per la sacrosanta esigenza di rendere asettico un mondo privo di emozioni, quanto per seguire il trend dei nuovi film di fantascienza alla amatrixiana. La fila degli elefanti è di là, segua quei tizi in nero, /barrito. Per molti, how ironic, la tamarrata hongkonga delle armi è l’unica cosa rimasta impressa di questo film, la forma del contenitore che prevale senza chiedere permesso sul contenuto.
Quello utilizzato da Equilibrium è inoltre un simbolismo per tutti, da saldi alla Standa, che mescola Quarto Potere, i riflessi nella pupilla di Blade Runner e i rigori calciati nella porta vuota del così son bravi tutti (il cucciolo, santo cielo). Originale quanto un uovo fritto, probabilmente fuori tempo massimo per il tipo di storia che vuole raccontare per chiunque abbia visto un minimo di classici del genere, e pur nei mapperché che le ammiccate con entrambi gli occhi a Matrix generevano già nel 2002 della sua uscita in sala, figurati mo’, Equilibrium rappresenta tuttavia uno dei pochissimi casi di una fantascienza a sfondo sociale nel cinematografò degli anni Duemila.
Per questo, soprattutto per questo, quasi solo per questo, merita una visione. Basta fermare il DVD e buttarlo prima dello scontro finale pistolettato. Magari poi, in qualche linea temporale parallela, Sean Bean sopravvive più di dieci minuti. Vive la resistance.
GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
La premessa è di quelle che fanno arrapare gli amanti dei futuri fantascienzi distopici anni 70 come il qui presente: stato non libero di Libria, mondo del dopobomba/dopobarba ricostruito bandendo le emozioni come una pericolosa malattia sociale che inevitabilmente conduce alla guerra. Impegnativo proposito fatto rispettare da un’apposita casta di poliziotti-monaci-guerrieri-tizi-della-Gestapo, i cleric, che aggidono chiunque osi tenere in casa della musica, dei quadri, delle foto della Presidentessa o altre opere d’arte simili, i pazzi rivoltosi.
Un super-incubo da Fahrenheit 451 in cui a venir bruciati non sono solo i libri ma La Gioconda, i dischi e i videogiochi, in cui una nuova svastica sventola sull’umanità, sotto un cielo plumbeo solcato di nuovo dai dirigibili. In cui il freno inibitore è il Prozium, un farmaco da iniettarsi tutti insieme non-appassionatamente agli orari prestabiliti, che ricorda fin troppo un mix di Prozac e Valium. In cui al posto del Grande Fratello c’è, con pochissima fantasia, un invisibile Padre e tutta la sua gerarchia dell’inquisizione con un nome da maratona benefica TV, il Tetragrammaton. Ma non spacchiamo il capello, è cinema di Hollywood, quel che passa il convento del monaci guerrieri della Gestapo.
E poi ci sono Christian Bale e Sean Bean. Cioè, c'è solo Bale, ché Sean Bean naturalmente muore subito. Muore sempre, Sean Bean, c’è scritto al punto 1 di ogni suo contratto. Poliziotto cattivo il primo, poliziotto cattivo ma pentito il secondo: il primo più determinato e fuori di melone, nella sua precisinodellafungitudine aggressiva, di un Patrick Bateman in fila per la manicure, il secondo solito poverocristo per cui lo spettatore farà il tifo, fino ad accorgersi solo qualche secondo dopo di aver tifato per la squadra materasso-agnello sacrificale del torneo.
“Era un regalo per mia cugina Ginetta! Giuro!” |
No, davvero. Anche se in un'altra scena, più avanti, il personaggio è interpretato da un’altra attrice (Alexa Summers) per casini di produzione… |
E non hai scoperto ancora George Michael. |
Holy wack-a-mole, Batman! |
Quello utilizzato da Equilibrium è inoltre un simbolismo per tutti, da saldi alla Standa, che mescola Quarto Potere, i riflessi nella pupilla di Blade Runner e i rigori calciati nella porta vuota del così son bravi tutti (il cucciolo, santo cielo). Originale quanto un uovo fritto, probabilmente fuori tempo massimo per il tipo di storia che vuole raccontare per chiunque abbia visto un minimo di classici del genere, e pur nei mapperché che le ammiccate con entrambi gli occhi a Matrix generevano già nel 2002 della sua uscita in sala, figurati mo’, Equilibrium rappresenta tuttavia uno dei pochissimi casi di una fantascienza a sfondo sociale nel cinematografò degli anni Duemila.
Per questo, soprattutto per questo, quasi solo per questo, merita una visione. Basta fermare il DVD e buttarlo prima dello scontro finale pistolettato. Magari poi, in qualche linea temporale parallela, Sean Bean sopravvive più di dieci minuti. Vive la resistance.
GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
Equilibrium
recensito da DocManhattan il 2014-08-20
Rating:
recensito da DocManhattan il 2014-08-20
Rating:
Logica di caschi neri vince, bravo. E comunque dimmi che non hai provato a rifare qualche figura del kata della pistola!
RispondiEliminaNon condivido le divise dei poliziotti perchè secondo me avrebbero dovuto indossare divise bianche che come colore è più "apatico" del nero che invece, se uno ci pensa, è un colore forte che trasmette emozioni. Si comunque tutti hanno riprovato a fare quella cosa del kata...
EliminaZione, logica di caschi neri vince in quanto citazione\storpiatura de "logica di calze nere", dalla canzone "Brava" di Vasco Rossi.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaOuch, scusa, questa non l'avevo capita, ho fatto la figura del pollo XD
EliminaAdesso per punizione devo fare 600 posizioni del Kata della pistola ;)
Eppure anche questo film ha il suo perchè. Sarà che comunque unisce ad un genere che sfiora l'"essei“ come il distopico, un estetica moderna da fumetto giappo/matrix/cinecomics, ma io l'ho trovato a tratti coraggioso (mi si passi il termine, ho detto a tratti) proprio per questo voler tentare accorpare i due mondi distanti come quello del cinema impegnato con l'hollywoodismo più sfrenato. L'esperimento ovviamente non riesce, però rispetto a molti suoi colleghi dell'epoca è un film da gustarsi.
RispondiEliminaPs: le mimmate del film comunque non si digeriscono, ai cuccioli da salvare e al bean che muore male siamo abituati, ma qui si calza sull'accelleratore con il diversamente bianco sul finale...
PPS: E' vero che Ultraviolet è un film minimo minimo, ma in fondo(schiena) dei pregi ce li ha eccome... ^_^
Ultraviolet non era poi così male, c'era Mila Yovovich (o come si scrive) come mamma l'ha fatta. :p
RispondiEliminaPer il resto avevano finito i soldi, con la CG fatta sulla Playstation..
appunto, i pregi di fondo(schiena) di cui parlavo ;)
EliminaDimenticavo: il kata della pistola è la miglior tamarrata che abbia visto al cinema dopo il film di hong kong sui cecchini della polizia.
RispondiEliminaQuesto film è un po' come Aeon Flux che riprende temi della fantascienza dei decenni precedenti e li rimescola in salsa Matrix.
RispondiEliminaUna cosa che ho sempre trovato buffa è quella che viene giustamente segnalata anche in questo articolo di Cracked.com (vedi il punto 3)
RispondiEliminahttp://www.cracked.com/blog/5-dystopian-movie-technologies-that-would-improve-our-world/
Il Prozium, di suo, è una invenzione geniale e utilissima. :-)
Non volermene, Jan, ma non sono assolutamente d'accordo :)
EliminaCapisco che, come tanti articoli di Cracked, si miri a stupire, ma signore. Il Prozium, parlando ovviamente in via del tutto ironico-ipotetica, come mezzo per migliorare le prestazioni di determinate persone in determinati momenti? Siamo proprio sicuri che un pilota di aerei senza paure o emozioni sarebbe più efficiente? Che in caso di uber-emergenza penserebbe a salvare i passeggeri, e non razionalmente il bene di maggior valore dopo l'aereo a bordo (se stesso, per la sua preparazione)? Che uno studente senza emozioni sarebbe più efficiente durante un esame? Mi ce li vedo i ragazzini-macchina alle prese con il tema della maturità... :) Le medicine per rendere più performanti le persone sotto stress esistono, si chiamano anfetamine, e grazie al cielo ora sono illegali :)
E' chiaro che cracked è un sito comico/satirico... ma boh. Non sto glorificando la bellezza di un mondo senza emozioni, ma per la mia esperienza, almeno tra gli esempi che hai fatto tu, fare un esame senza stress migliora sicuramente la performance. Io ho visto più di una persona, oggettivamente preparata, andare in completo emotional breakdown nel momento chiave.
EliminaAggiungo solo our parler che la bellezza del prozium sta nel come lo dipingono: per funzionare, devi prendere il tuo dosaggio con costanza e puntualità, altrimenti gli effetti decadono e non ci sono (pare) effetti collaterali a smettere, anche dopo anni di assunzione. Per quel momento nella vita in cui davvero non devi cedere sotto stress, sembra mostruosamente utile.
EliminaComunque si, è per dire :)
È esattamente il motivo per cui molti studenti negli anni 60 prendevano le anfetamine, anche in Italia. L'esame, oltre a verificare la preparazione in quanto tale, serve indirettamente a prepararti a situazioni di stress concentrato. A cominciare dagli esami che vengono dopo: se risolvi con la droga ad hoc una volta, poi devi farlo almeno tutte le altre. E poi per tutte le situazioni analoghe successive post-laurea. Non è più l'uso singolo benefico di cui parla il tizio di Cracked per fare lo smart-simpa-provocateur, è il mondo dei robot, non a caso premessa per film distopici come questo. E non tiro neanche in ballo l'uso perverso che ne potrebbe fare chiunque voglia delinquere o darsi al terrorismo. In una società come la nostra in cui si cerca di curare con farmaci qualsiasi cacchio di cose (persino l'iperattività dei bambini è patologia del comportamento, da una decina di anni a questa parte...), ci mancano solo le droghe sopprimi-emozioni. Ma sono solo i miei due farmacocentesimi sull'argomento, ovviamente, non voglio mica convincerti.
Eliminama il prozium (uno dei bisbis di Pippo dell'antica roma?) non era ispirato al Prozac, uno psicofarmaco che andrebbe usato per scopi clinici in casi di depressione, ma che negli atenei a stelle e strisce viene invece (ab)usato dagli studenti come prodotto dopante nel periodo degli esami?
EliminaAh, inutile che andiate a farvene scorta: a differenza degli USA (dove è di libera vendita, come le aspirine) da noi viene rilasciato solo dietro ricetta medica di uno psichiata!
Vorrei far notare che rendere ogni azione razionale eliminando l'aspetto emotivo tramite un farmaco non è una genialata. Un farmaco come quello del film potrebbe dar vita più che altro ad un mondo piendo di gente disturbata visto che la mancanza di emotività o meglio di empatia è sintomo di malattie mentali come la sindrome di Asperger ed è presente nei sociopatici.
Eliminasta senza pensiè!
RispondiEliminasta senza pensiè!
sta senza pensiè!
sta senza pensiè!
sta senza pensiè!
sta senza pensiè!
'ddu fritturi!
bivi, avemo a capiri si ni putemu fidari di te!
mitici i Jackas!
a me il film garbò parecchio!
RispondiEliminaMolto belle le coreografie comunque, e tutta la storia non è male. Questo film mi ha fatto pensare al fatto che matrix sarebbe stato ancora più matrix, se al posto di Keanu Reves ci fosse stato Christian Bale...
RispondiEliminasecondo me resta una pellicola molto più onesta rispetto a tante altre fantacavolate ambientate in un futuro distopico, che si lascia vedere senza troppi sbadigli. e poi non dimentichiamoci delle location romane...
RispondiEliminaUna gioia per gli occhi e un bello spunto, da vedere anche se non capolavoro
RispondiEliminaBellissimo film Equilibrium, soprattutto per il mondo distopico in cui è ambientato.
RispondiEliminaE ricordo ancora con piacere la scimmiona salita dopo aver visto il Kata della Pistola, ed aver provato a rifarlo con gli amici dopo la visione.
Il film della Maybeline (Ultraviolet), non me lo ricordo per niente...forse dovrei rivederlo. O forse no.
Ma che, davero?!
EliminaAnche li belle coreografie, e bella è l'interprete. Poco altro.
EliminaTendenzialmente condivido l'opinione, ma una cosa non sono proprio riuscita a mandarla giù: il mondo parallelo di quelli "liberi" che praticamente vivono sotto i tombini.
RispondiEliminaTanto per, ben prima di Bean ci fu un'attrice che, anche lei, per contratto crepava sempre: Shelley Winters, magari ne hai già parlato.
RispondiEliminaIl film non l'ho visto però mi incuriosiva la questione Matrix, a te così indigesto, ho dato una scorsa e a differenza di mi pare otto miliardi di persone mi pare tu non ne abbia mai parlato, sarò per quello?
Ne ho parlato una ventordicina di volte, ma repetita juventus (2-0): non ho mai detto che Matrix mi faccia schifo. Ho detto che è un film molto gradevole, importante VISIVAMENTE per la fantascienza odierna, perché ha tradotto in questo campo le lezioni del cinema d'azione di HK, ma per il resto, PER ME, sopravvalutato ben oltre i suoi effettivi meriti. La storia era un patchwork di temi già triti e ritriti per chiunque avesse un minimo di background fantascienzo alle spalle. Questo quando il primo film è uscito. Prima che i Wacosi tirassero fuori quelle due caccone di sequel, e prima che chiunque altro e sua sorella iniziasse a imbottire qualunque film action di spolverini di pelle, sequenze in slow-mo, coppie di pistole e capriole da wuxia, fino a farti venire mortalmente a noia tutta la baracca. Col senno di poi, posatesi le polveri dell'hype, cosa ci rimane di Matrix quindici anni dopo? Blade Runner, trentadue anni dopo, è il capolavoro che era al giorno 1. Dipende molto da quello che uno vuole da un film di fantascienza, me ne rendo conto, ma cosa ci ha lasciato Matrix? Ok, e a parte lo spolverino di pelle e le tamarrate al rallentatore, qual è la preziosa eredità che i due fratelli Wacosi hanno consegnato al cinematografò? Ognuno darà alla domanda la risposta che ritiene ovviamente più veritiera, ma la mia, di risposta, non è molto gentile.
EliminaOk, ora capisco. Personalmente l'ho sempre visto come un viaggio interiore, tutto qui, con la gravissima pecca di non avere uno straccio di contro tempo comico, mentre a livello di fantascienzo certo non può reggere il confronto con Blade Runner, concordo, per quanto quello non l'ho visto per niente fedele al romanzo, ma, insomma, ben altra qualità. Al punto che tutt'ora non ha bisogno neanche di un remake, è ancora perfetto, sfumatura più sfumatura meno, mentre Matrix è tranquillamente superato.
Eliminaconcordo in pieno su matrix, molto più importante il COME l'ha raccontato, piuttosto che il COSA. certo Blade Runner resta inarrivabile, ma secondo me il capolavoro fantascienzo degli anni '90 resta più di tutti Strange Days. e tra vent'anni, tutti strafatti di ricordi impiantati, forse ci ricorderemo della Bigelow.
EliminaProbabilmente sì, Faiazza.
EliminaChe poi in Matrix, hanno fatto esattamente quello che fecero con la boiata di Johnny mnemona, dove c'era sempre il manichino Reaves, ovvero una sorta di riassunto pop cool di un intero decennio, però gli va dato atto che l'ha fatto bene, mentre Johnny rimane una cagata del tutto, parere mio. Probabilmente, uscirà un nuovo film che farà lo stesso col decennio appena passato, devo ammettere che lo sto aspettando, ancora non mi è parso che l'abbiano tirato fuori.
Credo personalmente che The Matrix sia da considerare il termine di fantascienza post Blade Runner.
Eliminacosa ci ha lasciato?innanzitutto tutti i film hollywoodiani giunti dopo si sono dovuti adeguare e ne hanno subito le conseguenze.
Per quanto The MAtrix non sia originale in sè in quanto ogni elemento deriva da qualcosa che ha influenzato i Wachowsi (ghost in the shell, neuromante, film di hong kong) io lo considero l'ultimo film "orginale" girato da Hollywood.
Se ci fate caso le generazioni recenti conoscono The Matrix e non Blade Runner, ma in generale a livello di fantascienza mondiale oggigiorno ha una presenza maggiore di Blade Runner, per esempio nella Top 250 di IMDB è addirittura al 19° posto mentre blade runner sta 100 posizioni piú indietro...
insomma a livello generalista mondiale, nella cultura popolare ma forse anche in quella del settore senz'altro Matrix ha lasciato una ereditá più constatabile nel presente....
Il gigante dei ghiacci Ciccio risponderebbe Grazie! :) Che le nuove generazioni conoscano più Matrix che Blade Runner è normale, considerando che Matrix è uscito 17 anni dopo. Che Matrix abbia influenzato il cinema di fantascienza più di Blade Runner, ne dubito: ha influenzato quanto venuto dopo, in una manciata di anni. Blade Runner continua a influenzare ancora oggi qualsiasi roba fantascienza: "Un futuro alla Blade Runner" è una frase fatta ancora utilizzatissima per descrivere setting di libri, videogiochi, film. La posizione di IMDB riflette, non dimentichiamolo, il fatto che il film sia uscito quando il sito era già online = percentuale di voti più alti di gran lunga maggiore. Guarda la percentuale di film dagli anni 90 in poi presenti nella top 10 di IMDB (6 su 10). O altrimenti, seguendo lo stesso ragionamento, Inception, posizione 13, dovrebbe essere il film di fantascienza più influente di sempre dopo L'impero colpisce ancora... :)
EliminaUsare la classifica di IMBD come termine di paragone anche no, dai Giovanni. Perchè non il box office? Natale a Rio del Minollo sarebbe il miglior film di tutti i tempi.
EliminaA onor del vero, Giovanni non intendeva indicare quella top 250 come indice di qualità, ma dell'influenza di quei film sull'immaginario collettivo: è pur sempre una classifica basata sui voti e non sugli incassi. Il problema, come ho scritto, è che pesa troppo su quella classifica il "nuovo", i film usciti da quando l'imdb esiste.
EliminaEcco perché Preston non l'aveva ancora finito di dipingere quel cavolo di seminterrato... (so che tu la capisci).
RispondiEliminatutti gli amanti del cinema di HK e DMC ai tempi non hanno potuto che sborrare di fronte al kata della pistola. Rivista qualche scena ora pare lentissimo :(
RispondiEliminaSulla questione Kata della/dei Pistola, segnalo la curiosita' dell'essere stato ripreso INTEGRAlMENTE nello Uber Tamarro Mazinkaiser SKL, doove Nagai incontra Tarantino che ha visto Equilibrium
RispondiEliminaGià detto nel post dedicato :P
EliminaNagai, Tarantino, Equilibrium e non dimentichiamo le pose alla Jojo :D
EliminaMe l'ero perso, sorry ;-)
Eliminaio non ce la faccio proprio a dargli la sufficienza. E' vero, l'idea e' bella, ma e' affogata cosi' tanto in trovate pacchiane e modaiole, come hai giustamente scritto tu, Doc, che proprio non ce l'ho fatta a farmelo piacere. Per me tra questo e Ultraviolet c'e' pochissima differenza, e in piu' li' c'e' Milla.
RispondiEliminaVabbé, quando eravamo ragazzetti samurai, katane e stellette ninja ci facevano impazzire a tutti, solo che il film, sì davvero, fa letteralmente cagà. Il trailer ingallava tantissimo, proporzionalmente a quanto poi fosse deludente l'intera pellicola.
RispondiEliminaconcordo con le considerazioni dei più, Equilibrium è un film da sei e mezzo che si guarda senza gridare al capolavoro, ma devo anche riconoscere che il kata della pistola è una delle tamarrate badass più fighe che abbia mai visto...
RispondiEliminaA me e al mio compagno Equilibrium piacque moltissimo,mentre (apro l'ombrello perchè so che mi arriverà di tutto) Blade Runner l'abbiamo trovato mortalmente noioso!
RispondiEliminaLa cosa più bella di questo film è il gun kata. ne ho apprezzato tantissimo l'assurdità.
RispondiEliminaVenerazioni para-epistemologiche a parte due cose sono certe :
RispondiElimina1- Se ingaggi Sean Bean ti giochi il colpo di scena
2- Il kata della pistola è geniogenuino®
C- il regista Wimmer non sa nuotare(e finalmente posso estrarre dal mio deck la carta PdF ^_^)
Così imparo a scrivere i post su un txt, con il correttore automatico impostato su "cippa"...
EliminaA propos... ma di solito su che cosa scrivi? Io direttamente sull'editor di blogspot, ma poi sclero ogni 5 minuti perchè decide in autonomia follie di formattazione... TNX
EliminaSempre sull'editor di blogger. Le sue follie di formattazione, dopo tanti anni, mi fanno un baffo :)
EliminaD'oh
Elimina:-)
Allora mi devo armare di pazienza, o di wordpress...
Equilibrium mi manca...
RispondiEliminaEcco, hai detto bene, fantascienza a sfondo sociale. Infatti a sentirlo raccontare, senza vedere le immagini, sembra un film primi anni '90 al massimo.
RispondiEliminaL'estetica invece effettivamente grida Matrix.
Comunque mi hai incuriosita, ci butterò un occhio.
Ho letto con interesse questo post stamane, e stasera per radio passa lo spottino di un film chiamato The Giver. Mi ha giusto ricordato qualcosa...
RispondiEliminaTempo fa il Dottore aveva fatto una lista dei film fantascienzi di decennio in decennio. io mi ero segnato i titoli che non consocevo e tra questi c'era Equilibrium. Me lo sono visto allora e a distanza di mesi di quel film mi sono rimasti in testa solo poche cose: la matrixata generale di costumi e combattimenti, la trama generale che poi è un po' sempre la stessa in questo genere di film, il figlio stronzo, i cani...boh...zero...nient'altro. Ma gli do comunque la sufficienza perchè come film scorre tranquillo senza abbiocchi. E' solo scontato.
RispondiEliminaA me è sempre piaciuto, nei limiti, praticamente innocuo.
RispondiEliminaPS
Il kata delle pistole era una caxxatissima...però alla fine è quello che mi rimase più impresso ;)
Penso che il film distopico che rimescola fantascienza vecchia e nuova con le mode degli ultimi 10 anni sia hunger games
RispondiEliminaSi lascia guardare, ma a me un po' ha deluso.
EliminaE in tutto questo ambaradan nessuno si fa un panino con gli affettati di pollo? (che sarebbero stati perfetti come sponsor, avendo proprio per nome lo stesso titolo del film) :)))
RispondiEliminaHo controllato, gli affettati di pollo si chiamano in realtà Aequilibrium.
EliminaQuindi sono il crossover tra questo film e Aeon Flux :D
Piaciuto molto e poco apprezzato dal pubblico di massa.
RispondiEliminaPeccato, non lo passano molto spesso in TV neanche su canali come Iris o Rai4
Film guardato grazie a questo articolo, devo dire che mi è piaciuto, soprattutto la trama, ma per le troppe mimmate nei combattimenti e per il finale un pò tirato via non posso dargli più di 6/10. Peccato, occasione sprecata per fare un filmone!
RispondiElimina