PK, il finale di Potere e Potenza, Destino 2099, Yu degli Spettri, You di Austin Grossman

PK Destino 2099 You Yu degli spettri
Nuovo giro sulla giostra di Microletture, nuovo bastimento carico-carico-de le cose migliori tra le tonnellate di roba che hai letto negli ultimi giorni, complice la vicinanza fisica al Mega Archivio e la lampadina della curiositade riaccesa da questo o da quell'altro fumetto precipitatoti sotto le retine. Le letture consigliate di cui si parla quest'oggi sono la quarta e ultima parte di Potere e Potenza, la storia su Topolino con il ritorno di PK, il volume con il Destino 2099 di Warren Ellis, la ristampa (Perfect Edition) di Yu degli spettri e il romanzo per videogiochisti You - Crea il tuo destino di Austin Grossman. Niente spoiler su nulla, andate come il ponte della gomma, tranzillissimi [...]

Partiamo da Topolino 3061, che come la Befana si porta via tutte le feste e la giuoia per il ritorno in edicola di PK. Che dire? È stata una gran bella corsa, e anche in questa quarta e ultima parte non mancano i genuini momenti emozione©, a cominciare dai metariferimenti al personaggio PK (come quello di pagina 28) e al suo mito (prime tre didascalie della storia, pagina 13), considerato intoccabile da chi con PK c'è cresciuto e non ha voluto leggere questa nuova avventura temendo che quel mito lì potesse uscirne intaccato. E ora non sa cosa si è perso. Potere e Potenza riesce nel suo duplice, impegnativissimo scopo di riportare in pista PK e di offrirne una storia godibile, assolutamente al livello di quelle migliori di PKNA. In più, una certa cosa sul finale spalanca una porta enorme alle prossime avventure del papero mascherato. PK è tornato per restare e, in attesa dell'inevitabile versione in volume di questa saga, c'è solo da capire il dove e il quando. Non ti dilunghi oltre per non inciampare in qualche spoilerazzo, ma possiamo proseguire la discussione nei commenti, taggandoli con tag [spoiler] apposito.
In pieno revival della linea 2099 (è appena partita negli USA una nuova testata di Spider-Man 2099, ambientata nell'universo Marvel tradizionale, dopo le scampagnate di Miguel O'Hara su Superior Spider-Man), la Panini ha pubblicato da pochi giorni il volume Destino 2099 - Il mondo di Destino, che raccoglie il primo ciclo di storie di Doom 2099 scritto da Warren Ellis, dapprima su soggetti di John Francis Moore, in seguito tutto da sé (Doom 2099 numeri 24-31). Quello di Doom 2099/Destino 2099 è uno degli esempi più ricorrenti quando si parla qui sull'Antro degli aspetti migliori dell'Universo 2099, lanciato dalla Marvel ormai più di venti anni fa. Insieme all'Uomo-Ragno 2099 di Peter David e Rick Leonardi e a Ghost 2099, Doom 2099 rappresentava del resto uno dei pochi esperimenti davvero riusciti in quella linea editoriale di una credibile e intrigante trasposizione futura di un personaggio Marvel classico. A rileggere oggi quel ciclo di storie, in cui Warren Ellis conduce Destino in un machiavellico fandango di sfide personali e manovre di putiniana politica internazionale, sembra di trovarsi di fronte a un fumetto inglese degli anni 80. Didascalie alla (Alan) Moore, storie e personaggi spietati, un Victor Von Doom (ma sarà davvero lui?) mai così risoluto, che non grida quando esulta ("perché lui è Destino") e che conquista e riunifica un Paese perché sente di doverlo fare per il mondo:
Per quanto - come per buona parte della fantascienza dell'epoca, a fumetti e non - facciano oggi tenerezza i tizi che surfano nel cyberspazio e non manchino improbabili villanzoni classici, le storie di Ellis tutto sembrano tranne che tasselli dell'Universo Marvel, particolari a tal punto da preservarne sottovuoto la freschezza anche quattro lustri più tardi. Le matite di Pat Broderick non sono esattamente il massimo, ma almeno restituiscono sempre l'iconica potenza di Destino nella sua flippotrippissima armatura del futuro: alcune copertine, come quella del numero 26 usata per la cover di questo volume, con Destino che trasuda energia sotto la pioggia, sono un pezzo di storia del fumetto USA anni 90 grosso così. Se vi ballano in tasca i 17 euro che costa, leggetevelo. Saltate l'intro con lo spiegone, ché vi incasina solo le idee, e leggetevelo.
Yu degli Spettri - Perfect Edition 1 (Star Comics, 7 euro) è il primo volume della ristampa in volumetti formato libro delle storie di Yu Yu Hakusho di Yoshihiro Togashi. La serie era già stata pubblicata dalla Star dapprima nella rivista contenitore Express, poi per intero su un monografico dedicato tra il 2000 e il 2002. Non hai mai visto la serie anime tratta da questo manga, arrivata anche in Italia, e ricordavi poco il fumetto, letto ai tempi su Express fino alla chiusura della testata. Le storie di Togashi le hai trovate interessanti, e quindi degne di menzione in questa rubrica, per vari motivi. Il primo, e più importante, è che l'autore riesce a miscelare bene gag da Arale o Pollon (i volti deformati, la gente che cappotta quando qualcuno dice quello che non dovrebbe) a una tristezza sottile. La storia del teppista Yusuke Urameshi sospeso tra la vita e la morte funge da collettore di tante piccole storie di uomini, donne, bambini e financo cani che devono/non vogliono lasciare il nostro mondo. Un po' Ghost - Fantasma (il manga debuttò un anno dopo il film di Jerry Zucker), un po' rissoni tra studenti, con un contorno di mitologia giapponese e personaggi sopra le righe (applausi per la mamma di Yusuke, super-MILF con amicizie nella Yakuza). E poi c'è una ragione prettamente soggettiva, la sottile nostalgia che si porta dietro come uno zainetto il leggere oggi un manga del 1991 con personaggi e coprotagonisti vestiti con la moda giapponese dell'epoca. Quel Giappone mito di voi tutti consumatori vent'anni fa del suo entertainmento, supercarissimo e superfantascienzo e superirraggiungibile, mondo contemporaneo ma futuro - dalle mode sinceramente discutibili - sbirciato in manga e riviste di videogiochi d'importazione, che non avresti mai fatto in tempo a vedere di persona.   
Chiudiamo con You - Crea il tuo destino (Multiplayer.it Edizioni, 14,90 euro), un romanzo di Austin Grossman (l'autore di Soon I Will Be Invincible) che viene paragonato in ogni dove a Ready Player One di Ernest Cline. E? E i due romanzi sono diversi quanto il giorno e la notte. Tracciare un paragone giusto perché tutti e due parlano di un videogioco è come accostare patatine e gelati visto che nei bar vendono entrambi. Dove Ready Player One è un avventuroso viaggio negli anni 80 in diretta dal futuro, You è un romanzo di formazione, la storia di un giovane uomo che finisce a lavorare nella software house messa in piedi anni prima dai suoi ex amici. Lì la nostalgia dorata per gli 80s, qui l'amarezza dei tardi anni 90, una malinconia totalmente priva di zuccheri. Completamente diversi anche gli stili di scrittura, perché il linguaggio semplice e scorrevole di Cline lascia spazio qui a una prosa molto più complessa, alla riflessioni di un protagonista alle prese con il fallimento di un'intera generazione, con la coriandolizzazione di tante belle promesse di un futuro migliore per tutti. Questo, al contempo, può essere il più grande pregio e il maggior difetto di You: se ci si lascia prendere, ha un che di magnetico, nonostante una trama che probabilmente si gioca le sue carte migliori nella prima parte; se invece i panni di Russell non calzano alla perfezione, si rischia di annoiarsi o - peggio - di smarrirsi nei continui rimbalzi di Grossman tra l'io narrante del protagonista e le sue divagazioni da narratore esterno. 
Ovviamente essere videogiochisti trenta-plus-enni aiuta, ché i riferimenti a videogiochi degli anni 90 e Zero (ma anche a tecnologia del Pleistocene come il Commodore Pet) abbondano, e questa cosa del Gioco Definitivo è talmente pheega che lo vorresti ora e subito, ma non è quello il punto. Il punto sono gli stati d'animo e le promesse (soprattutto a sé stessi) bruciate, e quanto sia difficile guardarsi indietro. O almeno questo è quello che ci hai visto dentro te. Solo, per piacere, basta accostarlo a Ready Player One: al massimo prendete un libro di Coupland, uno qualsiasi. Come termine di paragone - munito di apposito occhio - funziona decisamente meglio.

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Commenti

  1. Sto rileggendo in questi giorni sia Doom 2099 che Spiderman 2099 e devo dire che riproporre quel ciclo di storie e' un atto doveroso, soprattutto con un Doom di quella portata, potenza e per l'ambientazione, steam punk in retrospettiva, visto come e' invecvhiato male il futuro. A YOU daro' una chance anche se ger ready player one mi e' piaciuto nella zona "ni" . Per PK si va' avanti ed incrociamo le dita :-)

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  2. Potere e Potenza lo prendo e finisco oggi, quando esco da lavoro. Già un paio di amici mi hanno fatto salire l'hype in una maniera gorillesca.
    Per Yu degli Spettri, condivido la visione che hai di Togashi: pochi come lui riescono a unire dramma e comicità, e proseguendo si nota tantissimo.
    Lacrime napulitante per Yu, non solo perchè, come dici tu, l'ambientazione fa parte di quella sorta di Iperuranio nostalgico/collettivo, ma anche per il fatto che io l'anime l'ho seguito sin dalla prima puntata (per caso, ok) e ripensarci mi riporta a quell'afosissima estate del 2000 (un po' come nel post su EVA riparlavi della MTV Anime Night - mai si estinguerà il lutto) e alle bestemmie quando in campagna non prendeva La7 e mi sorbivo le puntate in un tripudio di sfarfallamenti.
    Toguro mito assoluto.

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  3. Di Togashi consiglierei anche hunter x hunter opera successiva, anch'essa transgender (che fa strano a scriverlo ma come per yu yu hakusho passa da un genere all'altro) però c'è il fortissimo rischio che non finisca mai. Yu yu consigliatissimo perché anche se andando avanti muta di genere conserva comunque una sua originalità

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    1. Di Hunter x Hunter ho visto tutto il primo anime (anime + OAV = 99 episodi) ed è molto carico. Ha una evoluzione della storia, per certi, versi simile a Yu yu ma nettamente più armoniosa e meno discontinua.

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    2. Hunter X Hunter è (a meno di finale pessimo) lo shonen definitivo. Gli sviluppi del manga (ripreso da qualche settimana) sono incredibili. Anche se Togashi dovesse metterci altri 5 anni per completarlo ha messo in campo tanta di quella roba che gli altri autori potrebbero farcene 10 di manga.
      Se non vi va di leggere / procurarvi i volumetti il remake dell'anime procede ad un buon ritmo :)

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  4. Uomo dal cuore calmo come l'acqua immota23 luglio 2014 alle ore 09:08

    Sto leggendo You anche io, proprio in questi giorni, e concordo sul giudizio. Ma: la traduzione italiana mi è sembrata a dir poco scalcagnata, approssimativa e ai limiti della leggibilità. Tanto che dopo aver cacciato i soldi per l'ebook, ho sospirato e li ho ricacciati per la versione in inglese

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  5. yuyu letto all'epoca non mi era dispiaciuto. Visto anche l'anime e il film. Decisamente consigliato.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. La testata di Doom mi attira perché ho un vago ricordo del Doom 2099 anche se era tremendamente scalcia culi, maestoso e forse meno Doom del solito, ovvero era più disincantato e legato ad ego più maturo e meno autocelebrativo.

      Yu yu l'ho letto ai tempi della prima edizione Star Comics su albo dedicato e mi era piaciuto anche se ripensandoci adesso aveva troppi cambi di rotta bruschi e soprattutto entrave nel loop tipico del fumetto giappo: nemico forte e il protagonista si evolve e diventa più forte, nemico fortissimo e il protagonista si evolve e diventa più forte, nemico invincibile e il protagonista si evolve e diventa ancora più forte ecc...
      Altro aspetto negativo è il finale ovverosia gli ultimi numeri buttati li così con una storia "tanto per" che strizza l'occhio ai primi numeri e che poi viene troncata di botto.

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    2. Il finale invece era una delle cose che avevo apprezzato di più all'epoca, in linea con il personaggio, inaspettato per il genere e con una chiusa circolare.

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    3. Yu degli spettri parte come tutt'altro tipo di serie ma poi si evolve malissimo in uno shonen, nemmeno originale, di combattimenti con tanto di tornei, francamente dimenticabilissimo.
      Per me è stato un vero peccato, perchè si vedeva che qualcosa da dire lo aveva, ma ripercorrere il cammino di dragon ball, con personaggi meno riusciti e mettendo da parte interi pezzi di trame introdotti all'inizio, IMHO lo ha solo snaturato.
      Le ultime due saghe sono quanto di più raffazzonato e brutto abbia mai visto, tra l'altro...lasciati li i primi numeri ci sono shonen ben più meritevoli

      (probabilmente è anche colpa mia perchè sono arrivato al punto che gli shonen, col loro schema tipico di allenamento e sconfitta nemico invincibile, mi risultano illeggibili....brutta cosa la vecchiaia :D)

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    4. Non ti preoccupare non sei l'unico che è invecchiato, anche io non sopporto più la storia alla Dragon Ball (e se non erro ho anche qualche annetto di meno).
      Yu yu è per giovini, un trentenne rischia di frantumarsi i maroni quando si arriva alla parte dei tornei. Degli ultimi numeri non erano malaccio i poteri dei nuovi personaggi come lo sniper, il tipo dei videogiochi, il chirurgo e quello che muoveva e/o bloccava l'ombra. Avevo consigliato addirittura al Doc di costruire un personaggio con i poteri dello sniper per l'Icon.

      Wargarv tu cosa leggi di manga, se ne leggi, in questo periodo?

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    5. Di Yu Yu mi ricordo che al tempo delle cassettine vhs, ordinai il film edito da Yamato Video perchè mi attirava la copertina. Mi arrivò a casa invece i Borgmen. Mi sono piaciuti di più i Borgmen...

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    6. Francamente sto leggendo solo roba italiana al momento, tipo lilith e orfani, + qualche scan, i manga pubblicati da noi ho comprato, per inerzia, solo GANTZ che pensa mentre scrivevo sono andato a ricontrollare se mi fosse arrivato l'ultimo numero, che ho scoperto essermi arrivato, letto e scordato del tutto :D :D.

      Comprerò a Novembre Evangelion il tankobon finale e poi boh...rimango in attesa di roba iniziata 15 anni fa come berserk sapendo già che piangerò lacrime di sangue leggendo lo scempio che è diventato.

      Per il resto di manga attuali ho letto solo qualcosa di tradotto in inglese ma spesso ho droppato, anche perchè mi innervosiscono le serie lasciate a metà e sto puntando a serie che o sono finite o sono certo prima o poi finiranno.
      Non fosse disegnata col deretano, manco coi piedi, non è male l'attacco dei giganti, dove l'autore a stranamente già chiaro lo svolgersi della sotria (e i risultati si vedono) ma ha le mani di un bambino particolarmente incapace a disegnare delle elementari (e i risultati si vedono :D)

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    7. Gantz l'ho letto tutto e in conclusione è veramente una cagata, tolti i primi numeri che mi sono piaciuti. Dopo la battaglia con i vampiri è sprofondato gradualmente nella desolazione più assolutata; vampire che svaniscono inspiegabilmente dalla trama nello stile, "ohoo abbiamo scherzato, dimenticateli". L'unica cosa positiva (per l'autore) che ha in parte superato il suo endemico problema di inserire gnocca a badilate.

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    8. Io stò per lanciarmi in due storie di Urusawa, 20th Century Boys e Monsters. Me ne hanno parlato un gran bene.

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    9. CHE PALLE BLOGGERRRRRRRR!
      Appena perso un commento non mi va di riscriverlo :(
      @drakkan concordo
      @scott ti servirà anche 21st century boys e se ti piacerà urusawa straconsiglio Pluto!

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    10. Quoto fortissimo su Pluto, bello e corto (8 numeri). Personalmente mi riprometto di leggere tutto Urasawa ma per ora ho letto solo l'ottimo Pluto e sto leggendo Master Keaton.

      Master Keaton non mi dispiace come fumetto ma ha due grossi difetti: ogni numero costa un patrimonio ed ha un taglio da telefilm anni 80/90 che ogni tanto rompe un po' le scatole.

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    11. Per Drakkan, l'uomo , il semidio, potresti consigliarmi un bel manga sull'alpinismo o cmq sul tema montanaro?

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    12. Mi attirerò antipatia, ma a me, nonostante piaccia moltissimo, pare che come quasi tutti i mangaka lo stile grafico e delle storie di urasawa sia troppo ripetitivo sia nel disegno che nelle tematiche (che nella poca capacità di dare un finale vero alle proprie opere, cosa che purtroppo è abbastanza tipica del mondo nipponico, un po per cultura un po per paraculaggine ;)).

      Come per Adachi, trovo il buon Naoki ultimamente troppo vittima di se stesso tanto che ho mollato billy bat, visto l'aria che tirava: non dico che uno debba cambiare totalmente genere ma nemmeno che debba essere monotematico e soffrire della sindrome di Hara( = tutti i personaggi uguali a kenshiro :D).

      In questo senso è bello recuperare i manga e le storie brevi degli esordi di questi autori, dove c'erano meno soldi e più amore verso quello che disegnavano, anche se sconsiglio vivamente, per Urasawa, il manga sportivo di Yawara, carino i primi numeri ma poi entra in loop e diventa ripetitivissimo (e francamente la protagonista e suo padre si sarebbero meritati, per diversi motivi, di prendere una marea di schiaffoni più e più volte)

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    13. @ Zio gianfry
      Sull'apinismo ci sono La Vetta degli Dei e K di Taniguci e sono tutte e due delle opere sublimi. K è un insieme di storie brevi in cui il protagonista è un certo K, mentre La Vetta degli Dea è di più ampio respiro e divisa in 5 volumoni (sono per ora usciti solo i primi 4). Hanno solo un grosso problema, costa un botto di soldi.
      Se invece sei di bocca un po' più buona e non ti fai spaventare dai primi 4/5 numeri un po' emo non è poi malaccio The Climber.

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    14. @Wargarv
      sai che non sei il solo che mi dice che Urasawa è tremendamente ripetitivo.
      Per ora Billy Bat lo sto ancora leggendo ma ho idea di mollarlo, bello ma si sta perdendo in dei meandri poco chiari, adesso il pipistrello appare ad un botto di gente mentre prima era solo per pochi eletti.

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  7. Gli altri non li conosco molto,ma DOOM 2099 è un capolavoro assoluto,la testata migliore uscita in quel marasma di alti e pessimi del 2099.
    Guardandola col senno di poi penso sia stato un tassello importante per la formazione di Ellis nel creare le storie di AUTHORITY

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  8. Peraltro, Coupland un libro che si chiama "Player one" l'ha scritto veramente, anche se non parla di videogiuochi :)

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  9. Yu Yu ha però un finale del cavolo...

    PS
    Mi segno Doom 2099

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    1. E vogliamo parlare dei disegni dell'ultimo numero:

      Disegnati col culomb..

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  10. Ok, sarà infantile volerlo sapere ma, preceduto ovviamente da SPOILER, qualcuno sa dirmi se alla fine si era capito chi si celava dietro l'armatura di Doom 2099?

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    1. Forte di una memoria a gruviera il Doom 2099 è il Doom di sempre che si era ibernato ma potrei confondermi.

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    2. [SUPERSPOILAAA]

      L'argomento è affrontato all'inizio di questo volume. Anche se la cosa non viene (volutamente) chiarita in maniera molto netta, in seguito a un paio di depistaggi si evince che si tratta del Destino di sempre, finito nel futuro e rimasto alcuni anni in una capsula rigenerativa, mentre un altro tizio si convinceva di essere il vero Doom.

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  11. Il Topo con PK è in borsa, pronto per essere divorato.
    Yu Yu Hakusho lo lessi anch'io ai tempi di Express ma non mi prese. E l'anime di cui poi ho visto qualche sporadica puntata in tivvì non ha aiutato. Che pure quello poi diventa una dragonballesca successione di incontri da torneo.
    Il libro cercherollo, che la pila sul comodino non tocca più il soffitto. Lo sfiora. :)

    2099 no, grazie. Non ce la posso fa'. :)

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    1. PS: si sa quando esce il secondo volume di All you need is kill?

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  12. To do List:

    -You
    -Ready Player One
    -Anime Yu degli Spettri

    sono indietro come la coda del maiale.. :) sopratutto perchè ero indeciso per You, in questi giorni valutavo l' acquisto dagli amazzonici.. e Ready Player One non ho avuto modo ancora di poterlo leggere.
    Doc, come sempre grazie,mi hai chiarito un dubbio!

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  13. Quanto ai paragoni You-Ready Player One è la stessa Multiplayer.it a volerlo pubblicizzare così: mi ricordo che quando lo acquistai al loro stand all'EtnaComics fecero leva proprio sul romanzo di Cline, ma più probabilmente per il fatto che ero stato L'UNICO ad averlo acquistato

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  14. Yu yu...che bei ricordi. Uno dei manga che ho più amato e che mi riportano alla mente tanti ricordi.
    E il finale è uno dei più belli in assoluto per me, perchè rompe il ciclo tipico dei fumetti giapponesi di questo genere e lo mette in tasca ad un gazilione di storie simili precedenti e successive (Kishimoto,leggi e impara...).
    Lacrime a pioggia.

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    1. Ecco, allora non sono il solo ad aver apprezzato il finale!

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    2. Beh, io penso che dopo millemila manga in cui si vedono power up continui fino allo sfinimento, questo finale sia la cosa migliore che uno possa trovare. Anche i discorsi sul bene e sul male affrontati nel manga si allontanano dalla visione manichea del mondo che si ritrovano in tante opere del genere, vengono trattati in maniera più adulta.
      Insomma, per me un'opera molto apprezzabile nella sua atipicità.

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    3. Appartengo alla schiera che ha amato quel finale, un po' agrodolce, ma secondo me perfetto.

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  15. Steve Rogers si sveglia dopo un sonno nel ghiaccio - chiede in che anno sia e Vic Von Doom gli risponde 2099 ( " quasi 2100 ! " fa eco un suo lacchè con accento toscano mentre è inchiodato nella posa dell'uomo di Vitruvio per un esperimento che ne farà l'ennesima macchina di morte del buon dottore ). Ogni tanto succede. Cap e la sua posse - Sam Wilson, Bucky Barnes e Sharon Carter - si addormentano in un iceberg e si risvegliano in un altroquando, tra animai evoluti ed in armatura o in una colonia di computer liquidi senzienti o nel bunker dei Romita Raiders. Ed ogni volta la Steve Rogers Band ricomincia a suonare. The Show Must Go on .

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  16. [SPOILEEEEEEEEEEEER]

    DOC NON TI SEI EMOZIONATO AL SECONDO EPILOGO!!? ORMAI NON CI SPERAVO PIù ED INVECE ECCO EVERETT!

    Mamma mia, allora le trame di PK2 verranno davvero riprese.. OMMIODDIO. LACRIMONI. LACRIMONI.

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    1. Non so quanto sia positiva come cosa perchè gia il finale di PKNA che ha portato a PK2 era una vera e propria porcata appiccicata li con il nastro adesivo, francamente parlando.

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  17. Doom 2099 lo collezionai ai tempi della star comics e credo di avere tutte le storie fino all'armatura dal mantello rosso. Insieme a Spiderman, Ghost e (ci metto pure) gli X-Men 2099 erano tra le mie letture preferite dell'epoca, ricordo con piacere che feci entrare molti miei amici nel mondo dei comics (all'epoca, quando se andavi in una fiera del fumetto e vedevi una ragazza immediatamente andavi dal neurologo convinto di aver avuto un colpo di testa) proprio grazie a queste testate. PK, che come dissi, non avevo mai letto mi ha intrigato molto e per me è stato un piacere nuovo (ri)scoprire questo personaggio dysnei più maturo del solito. Ma la tutina simbiotica tuttofare non si può proprio vedere (gusto personale, sono un amante del classico e penso la stessa cosa dei costumi degli eroi marvel/dc odierni). Approposito di microletture, Doc, hai visto che in edicola ristampano quel piccolo capolavoro fantascienzodi Hammer (che fu introdotto dalla Star comics nel '93)

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  18. Di Yu degli spettri guardavo l'anime all'epoca e mi era sempre sembrato piuttosto interessante. Ho visto che è uscita questa edizione in volumetto del manga ma a) è un po' costosetta e b) se comincio altre serie poi mi tocca uscire di casa!!!

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  19. Beh Doc, mi sento proprio di ringraziarti. Prima di leggere questo post ignoravo che fosse mai esistito il Commodore PET e che, soprattutto, fosse un mio "coscritto" XD XD XD
    Diamine ha un design che prende a cinquine qualsiasi altro personal computer venuto dopo di lui (almeno per i miei gusti); devo procurarmene alcuni, nella mia testa iniziano a frullare idee creative, moddizzandi e non...

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  20. Yu degli Spettri a 7 euro è troppo.
    Avrei preferito una normale edizione di ristampa..

    Potere e Potenza nella morale è da "caxxo duro"!

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  21. Grazie per le belle parole su "You" e per aver chiarito l'eterna questione "Ma è come Player One?", Doc! Adoro questo romanzo, ho lavorato sulla versione italiana, e sono convinto che conquisterà il cuore di moltissimi nerd nostrani! :)

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  22. Ho letto la recensione di You ed ho acquistato in formato ebook Player One perchè intrigato e scimmiato dalla tua rece del lebro. Casualmente in questo giorni ero alla ricerca di una bella lettura dedicata ai videogiochi, hai Doc/avete voi Antristi qualcosa da consigliare?

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    1. Hai già letto "Il popolo del joystick" di J.C.Hertz?

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  23. Ottimo finale aperto e storia epica per il nostro Papero Mascherato. Se la serie andrà in porto (come DEVE andare), ho l'impressione che ci saranno altri paradossi temporali da spiegare.
    Purtroppo non mi è mai piaciuta l'idea che Ducklair fosse un alieno; Forse dopo l'uscita di evroniani, Lyla, Urk e Xadhoom, si voleva risollevare la "quota stranieri" ma questa trovata, secondo me, non era in sintonia con lo spirito del fumetto e aveva anche poco senso. Spero che presto gli si possa dare un senso dopo le rimostranze dei fan.

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    1. semplicemente si erano chiuse ed esaurite tutte le sottotrame e poi, probabilmente per necessità commerciali, l'ultimo numero di PKNA è finito col resettone e il libro del destino, cosa che mai ho digerito...d'altronde per continuare dovevano crearsi trame nuove ma già in partenza le hanno dovuto rappezzarre e attaccare con lo scotch alle sceneggiature chiuse previste e poi non sono state all'altezza di quelle precedenti (difatti pk2 è andato come è andato).
      nemmeno cito Pk3 che è meglio :D

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    2. Per come la vedo io se volevamo creare una storia dopo le tre saghe avrebbero dovuto scegliere una delle 2 continuity quindi visto le badilate di insulti che si sono presi con Pk3 (che non ho letto) hanno scelto bene proseguire dopo pk2.
      Il resettone di se.. alla fine non è neanche un gran resettone serve solo per far capire a everett che qualsiasi evento cambi le sue due figlie si risveglieranno l'unica vero cambiamento dopo "se...." è che lyla non rimane bloccata nel 23 secolo.
      Però con questo giochino dei viaggi nel tempo possono mettere toppe ovunque.
      Il casino più pazzesco l'hanno combinato secondo me con Uno si attiva si disattiva è partito con everett mah..
      Detto questo Potere e potenza compete alla grande con le storie più fighe della prima serie e se riuscissero a tirare fuori un nuovo spillato ritroverebbe parecchi dei pkers perduti

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  24. Potere e Potenza è una poesia.
    Deve tornare la testata!

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  25. Andando in fumetteria proprio oggi avevo visto destino 2099 e dicevo che volevo informarmi per bene per sapere se ne valeva la pena. e direi che ho ottenuto la mia risposta.

    Per Yu degli spettri nulla da dire, un gran bel manga che diventa sempre meglio andando agli scontri finali. Da gustare molto allegramente e che si legge sempre volentieri :-)

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  26. Grossman ha pubblicato un altro libro? Fiqo! Soon I will be invincible mi era piaciucchiato, mi sa che leggerò anche questo. In inglese, però.

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  27. come ho letto Destino 2099 nel titolo del post sono impazzito!

    personalmente il ciclo di W. Ellis è senza dubbio una delle cose migliori che abbia mai letto. lo prenderò al volo!

    P.S: non sarei così critico con Pat Broderick... capisco che siano gusti, ma io l'ho sempre trovato molto pulito e, a volte, elegante (ricordo che, all'epoca e se ci penso, anche adesso, lo reputo uno degli ultimi baluardi di uno stile "old school" classico ammmerigano dove i colleghi erano invece calati in contesti stilistici "moderni/contemporanei"... Poi diciamocela tutta... in One Nation Under Doom non ha sbagliato una inquadratura (di un evocativo imbarazzante).

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  28. Preso "Potere e Potenza" ma il pk blaster montato (almeno la pistola) è di una baraccaggine imbarazzante!

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  29. Le versioni 2099 di Doom, Spiderman e Ghost Rider erano dei veri e propri capolavori, a dispetto di tutto il resto (Ravage, Hulk, X-Men... brrr) che era poco più che monnezza. Ricordo che quando lessi Doom pensai "questo Ellis è proprio bravo", a dispetto delle sue storie di Excalibur lette sul mensile di Wolverine pubblicato dalla play press che non mi avevano proprio convinto.

    Vedo che in questo post stavolta non c'è richiesta di suggerimenti di microletture. Io, Doc, comunque ti segnalo alcune cosette molto carine che ho recentemente preso:

    - Madman vol. 1 - Odissea nello strano, di quel genio di Mike Alred

    - East of West vol.1 di Jonathan Hickman. Saga fanta-western-apocalittico-futurista molto interessante, con l'incarnazione della Morte contro gli altri tre Cavalieri dell'Apocalisse per una storia di tradimenti e amore per una donna (quest'ultima fa sembrare timide educande tipe come Elektra o Vedova Nera).

    - The Massive di Brian Wood. Serie di fantascienza pubblicata dalla Panini in albetti monotematici bimestrali con una storia molto introspettiva, realistica e disegnata benissimo. Parla della sopravvivenza dell'equipaggio di una nave in una terra dove il livello degli oceani si è notevolmente alzato.

    Alla prossima! :-)

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  30. Appena finito di leggere PK. Lacrime napulitante e anche salernitante, porcaccia la miseriaccia. NE SI VUOLE ANCORA!!

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  31. buonasera Doc
    questo è il mio primo post in assoluto e prima di tutto ti ringrazio per i tuoi da copiose "lacrime napulitane"
    cmq tornado a PK e Potere e Potenza....beh che dire un ritorno in grande, grandissimo stile...e poi

    [SPOILER]






    finalmente "UNO" dei ritorni che più attendevo...quanto mi è mancato l'amico al SILICIO

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  32. Mi ha cancellato il commento..uff..

    Propongo il PkBlaster come arma ufficiale dell'antro (se il mio sopravvive a mio figlio)..

    Bella la storia e "gradite" le chicche per i vecchi pkers come il sottoscritto (tipo il nuovo/vecchio costume) speriamo che l'esperimento sia andato bene, ne vogliamo ancora!!

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  33. You accattato.

    Yu degli spettri lo lessi all'epoca a scrocco, lo ricordo piacevole e con un bel finale...ogni tanto mi guardo qualche puntata su Man-ga, ma mi accordo di ricordarlo pochissimo.

    Per PK aspetto l'uscita in volume.

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  34. Ripubblico un mio commento. Problemi con blogger? Per quanto polemico mi pare di rispettare le regole della buona educazione. Ad ogni modo parlando di potere e potenza:
    [Recensione con spoiler, per cui scrollate con tutta la potenza della vostra pikar]
    [spoiler]





    Mi è piaciuto poco, anzi nulla. Proprio per capire se la storia sarebbe stata "compatibile" con PK ho ricominciato a leggerlo partendo da zero. E con zero, intendo proprio il numero zero, dove tutto cambia, dove Paperinik (il mio eroe disneyiano preferito) è costretto dagli eventi a diventare PK, non un eroe cittadino, ma un supereroe. Concetto ampiamente espresso nel zero barra uno (che non esiste, ricordo), dove si spiegano i cambiamenti nella sua vita, le decisione che prende, insomma non è solo preda degli eventi.
    In questa storia, invece, sembra un povero fesso. Per 3 puntate su 4 è completamente preda degli eventi, la sua presenza è irrilevante per quattro numeri su quattro. Nel primo episodio (ma ci sta) semplicemente non fa nulla, viene sballottato dal razziatore di qua e di là.
    Pensavo e credevo che nel secondo si sarebbe visto (ri-visto) l'accoppiata tra PK e il suo socio (una IA, ma non necessariamente), dove il socio fornisce aiuto logistico, ma chi prende la decisione sul campo di battaglia, chi tira il colpo di crusher al momento giusto è PK. Invece? Il secondo numero comincia con un bel "Spostati papero!". La decisione la prende la IA, il socio, insomma. Morte nel cuore e siamo solo al secondo episodio! Il seguito della storia è deludente, ma non per mancanza d'azione, ma perché PK fa la figura del totale coglione. Capiamoci, non è novità che il nostro eroe faccia figure barbine dopo un piano ben studiato (vedi "crepuscolo" #24, dove dice ad un ufficiale "sto cercando un ufficiale" facendosi scoprire), ma il sotterfugio in generale serve, può andare male, ma serve (anche in #15 succede, dove Zondag si libera). In altre occasioni il sotterfugio funziona perfettamente, rivelando quel misto tra improvvisazione e astuzia che lo contraddistingue, perché PK non è solo un braccio, ma un eroe, appunto. Certo, vi sono momenti di pseudo-imbecillità, vedi anche "clandestino a bordo" dove dà il via ad un teatrino ridicolo che lo fa scoprire (anche se il generale evroniano lo sapeva già, lo so). Invece qui è "piano fenomenale" ---> "figura da fesso" ---> "scappo con le pive nel sacco". Questo è Paperino, non il suo alter-ego. PK non è infallibile, ma non è nemmeno un idiota.
    Al che uno spera nell'ultimo numero e invece l'ultimo numero è la naturale conclusione del concetto espresso nei 3 precedenti: PK non conta un tubazzo di nulla. Ci pensa Il Razziatore.
    "Razziatore, salva PK da morte certa!"
    "Fatto!"
    "Razziatore, salva le persone, che PK non ce l'ha fatta nel numero precedente!"
    "Fatto!"
    "Ormai che ci sei, sfascia la base evroniana"
    "Fatto!"
    Unica azione degna di nota di PK in quattro numeri: indicare all'esercito dove colpire per distruggere le basi evroniane (distrutte grazie ad un arma di Everett). Cosa che poteva fare tranquillamente il Razziatore tra un viaggio cronotemporale ed un altro.
    Sicuri che non sia tutto un piano per un nuovo fumetto ambientato nel 2300 e periodi storici visitati dall'antieroe cyborg (al 30%)?

    Curioso è il momento in cui spiega cosa vuol dire passare dai bassotti agli evroniani, ma nello zero barra uno (che non esiste!) era già stato spiegato. Pura ripetizione.

    Questo era per la trama. Per il costume...si sono svegliati all'ultimo (in corner, anche per via del crusher). Quella pseudo-cosa nera era un vero insulto. E il cappello? Dov'è il cappello alla marinara? ARGH!

    Posso sperare che il tutto fosse un qualcosa per raccordare ciò che era finito anni prima con un nuovo filone di storie e che la necessità di farlo in pochi numeri abbia costretto a fare scelte più che discutibili.

    [fine spoiler, potete smettere di scrollare]

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    Risposte
    1. Fondamentalmente quoto tutto suppergiù abbastanza. I momenti comici che rendevano bene come Paperino (e i suoi autori) spaziasse tra l'idiozia e il genio, erano sempre bene inseriti nella trama, e li ho rivisti molto in trovate come

      [SPOILER]










      latrasformazioneingeneraleevroniano.Lol.









      [SPOILER]

      Grazie agli artisti per aver riportato alla ribalta PK, per le citazioni e per i momenti di genuina emozione; ora però, al contrario di anni fa, sono convinto che PK debba andare in pensione. Razziatore pensaci tu.

      Nota: Angus Fangus non fa "igh igh". Eresia :-D

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