Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione IV, parte IV): novembre-dicembre 1980
E rieccoci qui, a far girare la ruota della fortuna mariomerola, in attesa che si fermi su Genuino Momento Emozione© o sulla più turpe pubblicità a doppio senso a senso unico mai vista su un giornalino per ragazzini. Cosa salterà mai fuori spulciando i Topolino dal 1304 al 1307 (23 novembre - 14 dicembre 1980, 500 lire l'uno)? L'impossibile [...]
Era arrivato da poco in Italia Goldrake, e la Arcofalc, nota per i suoi biliardini, tira fuori un flipper casalingo dedicato a... Stardrake, il fratocugino del robot di Actarus. Bellissimo il testo della pubblicità di questo flipper, chiamato con grande onestà Flipp FLOP Stardrake: "Se poi il giocatore riuscirà a superare i 100.000 punti, sarà festeggiato da una musica elettronica, prolungata e ripetuta". Fino alla fine dei suoi giorni.
La Mattel rispondeva con un flipperino da tavolo su licenza: Flipper Superman Spinball Pinball. Solo che a Superman c'avevano piazzato un respingente in faccia, ché stava sulle balle pure a loro.
Gli stampini del PlayDas, altro grandissimo momento mariomerolo. Abbiate pazienza, all'epoca avevi cinque anni, succede. Poco dopo ti avrebbero regalato il set per costruirsi gli indiani, riciclato e appositamente moddato da tuo padre per farci dei pastorelli del presepe. True story.
Il celebre mangiadischi Penny, icona delle sigle dei cartoni, dei pezzi di Heather Parisi e di quelle cacchio di fiabe sonore strappalacrime portate in giro. "È sempre l'amico che canta, suona, racconta favole e mi segue dappertutto". Ma la ragazzina con le trecce è un'attimo preoccupata per questo mangiadischi stalker.
Con tono da insopportabile, odioso precisino della fungia, il ragazzino al centro si vanta della muturetta a batterie, mentre gli altri gli augurano affettuosamente di cadere di faccia alla prima curva. In caso contrario, basterà una piccola spinta.
Intanto, nella cumpa dei più piccoli, un altro rEgazzino si spara le pose per la sua Ferrarina. A pedali. A giudicare dall'espressione, al bambino seduto dietro con la maglia rossa sta per partire un grandissimo Mavacaca, va'
Il mondo dei Playmobil, in perenne subbuglio. Il pirata vestito da carabiniere viene cacciato a cavucincù in quanto biondino, mentre il re sta per essere aggiso da un colpo di cannone. Del resto, lì c'è scritto "salva il forte e la regina", del re non ha parlato nessuno.
Barbie zozzovintaggia anni 70 comincia la sua giornata con un bagno nelle bolle tipo film con la Fenech,
E per chi non amava i camper in multiproprietà c'era anche la "VETTURA DI BARBIE", stranamente molto simile alla Corvette di Big Jim. Ché la Mattel, senza dire niente, ha venduto in pratica per anni veicoli di Big Jim alle bambine e turpi veicoli dell'Algida Stronza ai bambini. "Mi dai uno strappo?", chiede la malvagia: Barbie Strappona è in vendita dal tuo giocattolaio.
Parlando di bambole, ecco Gigetto e Pacioccone della Gig. Pacioccone "è bianco o negretto". Quello nero con la G ovviamente già canta e balla benissimo a 10 mesi, perché c'ha il ritmo nel sangue.
Questa invece è Mammola della Sebino: bambola piagnona che poi smette di piangere non appena accendi la sua lampada da lettino a forma di culo.
E ancora, le "bambole per fare i grandi" (gonfiabili?) della Gadea. Non lasciatevi distrarre dalla mano di un Dottor Manhattan ante-litteram e guardate il bambolotto in basso a destra. "Nonno Pepi", bambolotto parlante con la coppola e la pipa che ti racconta per la quindicesima volta le storie della guerra, ché anche se non te ne frega una cippa devi ascoltarle lo stesso, o a Natale col piffero che ti molla i soldi.
Mini-bruschette: non ricordavi fossero esistiti anche in Italia i distributori di benzina Texaco, ma hai avuto chissà per quali vie traverse quest'album di figurine pezzenti del Texanauta.
Il pozzo e il pendolo, un gioco di società chiamato come un racconto di Edgar Allan Poe. Rendiamoci conto di quanto si fosse avanti, negli anni in cui si era ancora parecchio indietro. A Tana delle Tigri andava fortissimo la versione in scala 1:1 con lame oscillanti vere.
Hai un vago ricordo delle piste Scalextric, ma scusate un attimo lo stadio del Subbuteo. Il solito bambino ricco e viziato, quello che c'aveva tutti i videogiochi, i Lego, i Playmobil e pure i Transformers, aveva nella sua magione una stanzetta del calcio, con il tavolo del Subbuteo completo di tutto: panchine, tifosi, una trentina di squadre. A scuola c'era chi era tentato di chiamarlo Commendatore.
Ne abbiamo già parlato un'altra volta, ma questo Elicotterino dei Carabinieri attaccato a una mazzarella di plastica ce l'avevi, e allora ti sembrava la più grande pheegata del mondo. "Vola davvero", dice la pubblicità. Più sotto, in inchiostro simpatico, c'è scritto #Credici.
Si parlava all'inizio dei biliardini Arcofalc: a quello di casa avevate sfondato le porte di gomma, a furia di tiri della tigre dalla difesa. Questo però non è un biliardino con le stecche, è il Dribbling, orrendo coso a tastoni. Prego notare la grande sportività con cui la ragazzina con le trecce rivolge allo sconfitto un delicato AruQ!
Il povero Gilles Villeneuve, testimonial dei mitici "Radiocomandati Reel 45", un anno e mezzo prima del tragico incidente di Zolder.
Si diceva l'altra volta di come ogni era delle pubblicità di Topolino avesse il suo Dolce Forno. Eccolo nella versione '80, in grado di sfornare anche torte glassate, pare, e di non esplodere quando ci infilavi dentro le caldarroste.
Il celebre Master Mind della Invicta, in tutta una serie di varianti. Andava forte tra i più grandi, il Master Mind, probabilmente per il suo aspetto da gioco per anziani.
Ma la Invicta produceva anche questo gioco chiamato per qualche ragione "Vagabondo". Tetramini, pentamini e altri cosi-mini, quattro anni prima che Aleksej Pažitnov inventasse il Tetris.
Le armi giocattolo Molgora, inoffensive, ma di un inoffensivo scritto piccolo e tra parentesi. Ché per un rapina in banca andavano sempre benone. Prego notare il fucile da cecchino sparacapsule in plastica, l'ideale per... uh, sniperare l'anziano bucapalloni del quarto piano dal terrazzino?
La marmellata Santarosa ti permetteva di vincere questo simpatico Berrettone, per esser preso per il culo a scuola pure dai bidelli.
Si sottolinea sempre, a queste coordinate, quale trionfo del WTF fossero i fumettini di Barbie, ma quelli del Big Jim mica scherzavano. Provate a dare un senso a questo. O a spiegare perché la nemesi dell'eroe Capaabomba Jim (il Big si riferiva al cranio, chiaramente), il povero Dott. Steel, vada sempre in giro scalzo e a petto nudo, con addosso solo un paio di pinocchietti.
Alice, la sfera che predice, "ha tutto il corredo da zingara: sfera di cristallo, carte della fortuna, foulard, 2 anelli ed un orecchino". E un modulo precompilato per quando vengono gli assistenti sociali a portarti via. In regalo conquesta incul... questo simpatico giuoco, i pupazzini Harbert dei super-eroi.
Sei sicuro di aver già incontrato, in una vecchia puntata della rubrica, questa pubblicità per l'arrivo dei Fonzies. Strano però che "impappatarti" non sia entrato nel gergo antristico. Si può sempre rimediare, comunque. Per esempio, quanto si sono impappatati col testo su una scala da zero a mani appiccicose? "Diventa croccante anche tu con Fonzies, i nuovi croccanti croccantini di mais al formaggio". Croccante. Di mais al formaggio croccante.
Il C1P8 (R2-D2 in lingua vintaggiocatanannica) radiocomandato della Harbert: "ogni movimento è accompagnato da un suono elettronico galattico diverso". Tu premi avanti, e quello fa firufirulì. Indietro, e biribiribì. A sinistra, cipucipucì, A destra, emomhairottoicoglioncì.
L'Ape Maia si fa un bagno in stile Barbie, per eliminare le tracce di quello che ha portato a casa "dopo un viaggio nel Perù".
La battaglia sottomarina Polistil, variante della battaglia navale venduta al modico prezzo di 50 carte, ossia CENTO volte il prezzo di Topolino. Fatevi due conti.
Ma c'erano anche i primi videogiochi handheld, i giochini elettronici a led come questi della Mattel: il basket, con Dino Meneghin come testimonial,
e il calcio, con Tardelli. "È più facile segnare un goal con i piedi che con le mani", dice Marcone
E chiudiamo con questa pubblicità della Chiquit... che... "piacere a portata di mano, senza controindicazioni...".
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No, cioè.
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO SENZA CONTROINDICAZIONI. PIÙ O MENO.
La Mattel rispondeva con un flipperino da tavolo su licenza: Flipper Superman Spinball Pinball. Solo che a Superman c'avevano piazzato un respingente in faccia, ché stava sulle balle pure a loro.
I Micronauti, piangiamo...
...e i Micronauti in regalo con l'Ergo Spalma, l'Ergo Cappuccio e l'Ergo Sprint. Ripiangiamo. L'Ergo Cappuccio non era una bevanda come le altre, perché spingeva i futuri giovini degli anni 80 a un uso responsabile della contraccezione. Quella stasera forse ci sta? Ergo cappuccio.Gli stampini del PlayDas, altro grandissimo momento mariomerolo. Abbiate pazienza, all'epoca avevi cinque anni, succede. Poco dopo ti avrebbero regalato il set per costruirsi gli indiani, riciclato e appositamente moddato da tuo padre per farci dei pastorelli del presepe. True story.
Il celebre mangiadischi Penny, icona delle sigle dei cartoni, dei pezzi di Heather Parisi e di quelle cacchio di fiabe sonore strappalacrime portate in giro. "È sempre l'amico che canta, suona, racconta favole e mi segue dappertutto". Ma la ragazzina con le trecce è un'attimo preoccupata per questo mangiadischi stalker.
Con tono da insopportabile, odioso precisino della fungia, il ragazzino al centro si vanta della muturetta a batterie, mentre gli altri gli augurano affettuosamente di cadere di faccia alla prima curva. In caso contrario, basterà una piccola spinta.
Intanto, nella cumpa dei più piccoli, un altro rEgazzino si spara le pose per la sua Ferrarina. A pedali. A giudicare dall'espressione, al bambino seduto dietro con la maglia rossa sta per partire un grandissimo Mavacaca, va'
Il mondo dei Playmobil, in perenne subbuglio. Il pirata vestito da carabiniere viene cacciato a cavucincù in quanto biondino, mentre il re sta per essere aggiso da un colpo di cannone. Del resto, lì c'è scritto "salva il forte e la regina", del re non ha parlato nessuno.
Barbie zozzovintaggia anni 70 comincia la sua giornata con un bagno nelle bolle tipo film con la Fenech,
e poi via, "in libertà", in giro con la sua Casa Mobile, un camper che... aspetta un attimo...
"L'hai già visto?" MEENCHIA, SÌ, UNA PUBBLICITÀ FA! Ricicloni! E per chi non amava i camper in multiproprietà c'era anche la "VETTURA DI BARBIE", stranamente molto simile alla Corvette di Big Jim. Ché la Mattel, senza dire niente, ha venduto in pratica per anni veicoli di Big Jim alle bambine e turpi veicoli dell'Algida Stronza ai bambini. "Mi dai uno strappo?", chiede la malvagia: Barbie Strappona è in vendita dal tuo giocattolaio.
Parlando di bambole, ecco Gigetto e Pacioccone della Gig. Pacioccone "è bianco o negretto". Quello nero con la G ovviamente già canta e balla benissimo a 10 mesi, perché c'ha il ritmo nel sangue.
Questa invece è Mammola della Sebino: bambola piagnona che poi smette di piangere non appena accendi la sua lampada da lettino a forma di culo.
E ancora, le "bambole per fare i grandi" (gonfiabili?) della Gadea. Non lasciatevi distrarre dalla mano di un Dottor Manhattan ante-litteram e guardate il bambolotto in basso a destra. "Nonno Pepi", bambolotto parlante con la coppola e la pipa che ti racconta per la quindicesima volta le storie della guerra, ché anche se non te ne frega una cippa devi ascoltarle lo stesso, o a Natale col piffero che ti molla i soldi.
Mini-bruschette: non ricordavi fossero esistiti anche in Italia i distributori di benzina Texaco, ma hai avuto chissà per quali vie traverse quest'album di figurine pezzenti del Texanauta.
Il pozzo e il pendolo, un gioco di società chiamato come un racconto di Edgar Allan Poe. Rendiamoci conto di quanto si fosse avanti, negli anni in cui si era ancora parecchio indietro. A Tana delle Tigri andava fortissimo la versione in scala 1:1 con lame oscillanti vere.
Hai un vago ricordo delle piste Scalextric, ma scusate un attimo lo stadio del Subbuteo. Il solito bambino ricco e viziato, quello che c'aveva tutti i videogiochi, i Lego, i Playmobil e pure i Transformers, aveva nella sua magione una stanzetta del calcio, con il tavolo del Subbuteo completo di tutto: panchine, tifosi, una trentina di squadre. A scuola c'era chi era tentato di chiamarlo Commendatore.
Ne abbiamo già parlato un'altra volta, ma questo Elicotterino dei Carabinieri attaccato a una mazzarella di plastica ce l'avevi, e allora ti sembrava la più grande pheegata del mondo. "Vola davvero", dice la pubblicità. Più sotto, in inchiostro simpatico, c'è scritto #Credici.
Si parlava all'inizio dei biliardini Arcofalc: a quello di casa avevate sfondato le porte di gomma, a furia di tiri della tigre dalla difesa. Questo però non è un biliardino con le stecche, è il Dribbling, orrendo coso a tastoni. Prego notare la grande sportività con cui la ragazzina con le trecce rivolge allo sconfitto un delicato AruQ!
Il povero Gilles Villeneuve, testimonial dei mitici "Radiocomandati Reel 45", un anno e mezzo prima del tragico incidente di Zolder.
Si diceva l'altra volta di come ogni era delle pubblicità di Topolino avesse il suo Dolce Forno. Eccolo nella versione '80, in grado di sfornare anche torte glassate, pare, e di non esplodere quando ci infilavi dentro le caldarroste.
Il celebre Master Mind della Invicta, in tutta una serie di varianti. Andava forte tra i più grandi, il Master Mind, probabilmente per il suo aspetto da gioco per anziani.
Ma la Invicta produceva anche questo gioco chiamato per qualche ragione "Vagabondo". Tetramini, pentamini e altri cosi-mini, quattro anni prima che Aleksej Pažitnov inventasse il Tetris.
Le armi giocattolo Molgora, inoffensive, ma di un inoffensivo scritto piccolo e tra parentesi. Ché per un rapina in banca andavano sempre benone. Prego notare il fucile da cecchino sparacapsule in plastica, l'ideale per... uh, sniperare l'anziano bucapalloni del quarto piano dal terrazzino?
La marmellata Santarosa ti permetteva di vincere questo simpatico Berrettone, per esser preso per il culo a scuola pure dai bidelli.
Si sottolinea sempre, a queste coordinate, quale trionfo del WTF fossero i fumettini di Barbie, ma quelli del Big Jim mica scherzavano. Provate a dare un senso a questo. O a spiegare perché la nemesi dell'eroe Capaabomba Jim (il Big si riferiva al cranio, chiaramente), il povero Dott. Steel, vada sempre in giro scalzo e a petto nudo, con addosso solo un paio di pinocchietti.
Alice, la sfera che predice, "ha tutto il corredo da zingara: sfera di cristallo, carte della fortuna, foulard, 2 anelli ed un orecchino". E un modulo precompilato per quando vengono gli assistenti sociali a portarti via. In regalo con
Sei sicuro di aver già incontrato, in una vecchia puntata della rubrica, questa pubblicità per l'arrivo dei Fonzies. Strano però che "impappatarti" non sia entrato nel gergo antristico. Si può sempre rimediare, comunque. Per esempio, quanto si sono impappatati col testo su una scala da zero a mani appiccicose? "Diventa croccante anche tu con Fonzies, i nuovi croccanti croccantini di mais al formaggio". Croccante. Di mais al formaggio croccante.
Il C1P8 (R2-D2 in lingua vintaggiocatanannica) radiocomandato della Harbert: "ogni movimento è accompagnato da un suono elettronico galattico diverso". Tu premi avanti, e quello fa firufirulì. Indietro, e biribiribì. A sinistra, cipucipucì, A destra, emomhairottoicoglioncì.
L'Ape Maia si fa un bagno in stile Barbie, per eliminare le tracce di quello che ha portato a casa "dopo un viaggio nel Perù".
La battaglia sottomarina Polistil, variante della battaglia navale venduta al modico prezzo di 50 carte, ossia CENTO volte il prezzo di Topolino. Fatevi due conti.
Ma c'erano anche i primi videogiochi handheld, i giochini elettronici a led come questi della Mattel: il basket, con Dino Meneghin come testimonial,
e il calcio, con Tardelli. "È più facile segnare un goal con i piedi che con le mani", dice Marcone
#Dipende
Questo, invece, era il Titom, sorta di incrocio tra il biliardo e il gioco delle pulci, reclamizzato come "il gioco nuovo degli anni Ottanta", con tanto di Federazione Italiana Gioco Titom a supporto. Uh, certo.E chiudiamo con questa pubblicità della Chiquit... che... "piacere a portata di mano, senza controindicazioni...".
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No, cioè.
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO SENZA CONTROINDICAZIONI. PIÙ O MENO.
No vabbè. La nonna. Guardate la nonna che gesto fa O__________O
RispondiEliminaE infatti è l'unica che di giallo non c'ha solo la mano.
Eliminatipo...
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=1SKIp36MkXM
è la nonna di sasha grey, QUELLA.
EliminaLol, visto il video :-D
EliminaTheToddTi... ops: TheGrannyTime
Lacrime napulitante per il Dribbling della Arcofalc, intere estati passate intorno a questa meraviglia a fare esattamente quello che fa la bambina con le trecce, umiliare gli amici. A casa dei miei sono rimasti il pallone di ferro ed un ultimo eroico omino!
RispondiEliminaE con il terzetto mangiadischi+micronauti+mastermind la settimana inizia in lacrime...
RispondiEliminaBarbie strappona o maiala stile film della Fenech mi ha fatto piangere dal ridere ma soprattutto il bambolotto in versione nero con la G; insomma non sono loro dei pubblicitari razzisti ma sono gli altri ad essere neri con la G.
RispondiEliminaBwaahahahahahahahhaah,oddiooo...ma dove le trovavano queste pubblicità della chiquita XD XD XD
RispondiEliminaComunque mitico il giradischi,ce lo avevo da piccolino :)
Mi ha lasciato abbastanza basito il logo della Giordani...Giordani...il paradiso dei pedofili... O.o
Stavo pensando la stessa cosa... un logo con sei bambine nude che corrono.. non so, mi pare fuori luogo anche in un'epoca dove c'erano meno paranoie di quel tipo.
EliminaCheers
i micronaaaautiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaNon ricordavo che una delle facce di big jim fosse quella di Umberto Smaila.
RispondiEliminaahaha è vero! Finita la missione si faceva un salto dalle ragazze cin-cin
EliminaTITOM, il gioco nuovo degli anni 80! Credo che alle pulci giocassero già nel medioevo o giù di lì
RispondiEliminaNo, ora ricordarmi del bimbo-Commendatore-vicino di casa ricco con Subbuteo©, No. Avevo appena finito il periodo di rehab.
RispondiEliminaSei una una brutta persona Doc. Io ci avevo solo il campo con le transenne verdi della polisportiva dell'oratorio....
Sbaglio, o si tratta dello stesso bambino altresì in possesso della portaerei U.S.S. Flag dei G.I.Joe?
Elimina"Titom" è il Carrom, gioco tradizionale indiano che effettivamente ha tornei e federazioni in Italia e nel mondo.
RispondiEliminahttp://boardgamegeek.com/boardgame/5072/carrom
Ribattezzato Titom da simpatizzanti del dittatore jugoslavo?
EliminaProbabile. Non so per quale perverso motivo abbiano scelto di dare un nome commerciale a un gioco tradizionale... forse semplicemente perché allora "usava così", spacciare per nuovo un gioco già esistente poco conosciuto sperando che nessuno se ne accorgesse...
EliminaVolevo fare il precisino della fungia sulla questione Titom/Carrom, ma vedo che qualcuno (che ben conosco!) mi ha già preceduto... :-D
EliminaDoc ora ci devici spiegare questo antRefatto:
RispondiElimina" Poco dopo ti avrebbero regalato il set per costruirsi gli indiani, riciclato e appositamente moddato da tuo padre per farci dei pastorelli del presepe. True story."
Eh, ad averci un papà artista-MacGyver quello è il meno.
EliminaAspetta, come ha fatto Big Jeff ha salvarsi? C'è forse un buco di trama? L'hanno fatto volutamente per creare un mistero da risolvere in un eventuale spin-off?
RispondiEliminaNon si è salvato: è morto, ché Big Jim voleva tutta la scena per sé.
EliminaQuindi hanno insabbiato la cosa. Poor Jeff.
EliminaInfatti l'avevo scritto nelle storie di Brokeback Mountain: Big Jeff era Heath Ledger :)))
EliminaBello anche il nome del flipper: "Flipp flop Stardrake", fa pensare a Goldrake con gli infradito... "Ciabatta Spaziale!"
RispondiEliminaOrgoglioso possessore di mangiadischi Penny rigorosamente arancione, ancora funzionante, per riascoltare i mitici 45 giri-audiolibri (qualcuno se li ricorda?) di Black Hole o del Ritorno dello Jedy e altri.. Il pozzo e il pendolo lo ricordo in qualche festa del Pleistocene. Non impappatatevi!!!
RispondiEliminaIo ce l'avevo rosso. Di sicuro avevo i 45 giri con Samarcanda (sentito fino a consumarlo), la "Fiaba sonora" (http://it.wikipedia.org/wiki/Fiabe_sonore) di Aladino e "Capito?" (https://www.youtube.com/watch?v=H1iCb86d58M - la passione per i Gatti di Vicolo Miracoli si è poi convertita in antipatia per Jerry Calà...)
EliminaLa corvetta di Big...ehm, di Brabie, mia sorella la ereditò dalle cuggine.... La pubblicità della banana alla fine è come minimo agghiacciante!
RispondiEliminaAh, la pezzentaggine infinita della Mattel che reciclava le cose di Big Jim a Barbie e viceversa! Strano di non aver mai visto un Big Jim combattere contro qualche canemostro (ma solo lui con indosso la tutina del Billy è tutto un dire :P)
RispondiEliminaNiente è più forte di me, ogni volta che sento capaabomba mi metto a ridere come un matto. Ora vado a fare uno spuntino e ad impappatarmi tutte le mani!!!
RispondiEliminaGrande, come sempre...grazie Doc!
RispondiEliminaQuesta volta nulla mi salta fuori come nuovo...
Solo un pensiero per l'unico immenso Gilles Villeneuve... che non ha certo vinto sette mondiali, non ha stabilito oltre 50 pole position e giri veloci...ma che era Gilles...
mangiadischi Penny, presente! Mi piacerebbe sapere
RispondiEliminaIl Pacioccone bianco era in realtà il modello catanzaroto: più piccolo di giggino il biondo e coi ricci neri. Insomma una via di mezzo tra il nordico finlandese e il nero con la G!
Non è che nel pacco ci trovavi, al posto del biberon, anche la teglia con dentro la parmigiana di melenzane per la criatura???
mi è saltato un pezzo: "Mi piacerebbe sapere quanti ne hanno venduti, perchè ce l'avevano TUTTI"
EliminaMa dai, i giocattoli di Big cranio e dell'Algida S. uguali nella forma ma diversi nei colori. Geni.
RispondiEliminaIo avevo una valigetta a soffietto che mi portavo dietro col mangiadischi arancione (rigorosamente!!!) pieno dei dischi di fiabe sonore etc etc ereditati da tutti i vari cugini....mamma mia quante ne ho sentite erano bellissime :( (a mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar....LAGRIMONI!)
RispondiEliminaPure iooooooo ** ma il mio mangiadischi era blu ed era di un'altra marca.
EliminaMi hai fatto ricordare dell'amico "cumenda" con il subbuteo montato nei sotterranei della sua magione. Obiettivamente non mi interessava una cippa del fatto che lui lo avesse, però il modo di tirarsela lo odiavo. Poi battei tutti anni dopo, divenendo il primo possessore di Ps1 del quartiere, la mia rivalsa!
RispondiEliminaScusate, ma vogliamo parlare del Dottor Steel, eterno arcinemico di Big Jim, ladro di cavalli, piromane, rapitore e probabilmente omicida, che cortesemente indica la strada al primo capabomba impiccione che passa... malvagio sì, ma educatissimo!
RispondiEliminaNon li fanno più i villanzò galantuomini in pinocchietti di una volta.
EliminaLe ricordavo tutte. TUTTE. Bruschette a volontà.
RispondiEliminaL'ultima è raccapricciate. Oddio...
RispondiEliminaUhhhhh TUTTI i miei amici avevano il Subbuteo.Tutti ricchi. Ma a me piaceva il modellismo. La Bismark, la Tirpitz, i carri armati, Spitfire i Mustang gli Stukas con motore dentro... o vinto qualche cosa o ero scemo a non cagare il calcio?
RispondiEliminaStrano destino quello dei Villeneuve: Gilles non ha mai vinto un mondiale ed è ugualmente passato alla storia come un grande, mentre su suo figlio che un titolo l'ha vinto aleggiano parecchi dubbi. Comunque rivedere Gilles suscita la bruschetta anche a me, anche lui come Senna ci ha lasciati troppo presto :,(
RispondiEliminaPiuttosto, per quale oscura ragione il font del Vagabondo è copiato da quello dell'analcolico moro? Dobbiamo chiamare per scoprirlo Daniele Bossari e la sua squadra di indagatori dell'incubo?
RispondiEliminaBeh all'epoca le scritte "strane" erano generalmente disegnate a manina ricalcando i caratteri dai cataloghi stampati dopo averli ingranditi, e i cataloghi costavano uno sproposito (come le licenze dei font, solo che i font li copi) :D
EliminaE io ogni volta muoio
RispondiEliminao dal ridere o dal magone della nostalgia canalis.
Avevo il Penny, giallo! e avevo pure il centauro granata dei micronauti!
RispondiEliminaquanti ricordi!!
Il bilardino Dribbling alla mia scuola elementare spopolava durante l'intervallo!
Hahahahhaahahahahah!!! La mano del Dottor Manhattan ante litteram :-D :-D casco!
RispondiEliminaPS: Doc, lo "sniperaggio" è biografico? :-) ... È un apocrifo del "Potere di Grayskull"? :)
Naa. I miei mi costringevano ad essere educato con gli anziani. Anche quando erano malvagi bucapalloni.
EliminaScopro solo oggi che il mio biliardino si chiamava Dribbling! Ed era fichissimo anche con i tastoni. Io sapevo pure fare i tiri a effetto! Bastava storcere la gamba che calciava a tutti i calciatori prima di iniziare la partita e tiravano tutti effettati. L'altro trucco era tirare immediatamente quando la palla finiva sulla calamita e non aspettare che si fermasse atrimenti andava sempre nello stesso punto esatto!
RispondiEliminaKing Atlas ce l'avevo! (come pure il suo superiore in grado Red Falcon). Costavano uno sproposito, ma erano praticamente indistruttibili. Ci ho giocato io, mio cugino più piccolo, i figli di mio fratello (oggi ventenni) per essere donati alfine al figlio settenne di un altro mio cugino. E i giochini con i led erano fantastici!
RispondiEliminaAlcune di queste pubblicità, pur comparendo a fine 1980, rappresentano (forse) gli ultimissimi colpi di coda degli Anni Settanta. Mi domando se ci sarà mai dato di rivedere un lettering delizioso come il Millevite Playmobil, oppure piccoli capolavori di design quali le confezioni della linea Ergo.
RispondiEliminaIl mangiadischi lo possedevo anch'io, era verde (quella meravigliosa tonalità in voga negli Anni Settanta oggi, ahimè, scomparsa) con inserti beige. Lo usavo poco/nulla; quelle poche sigle di cartoni che avevo non m'ispiravano molto (fin da allora si denotava il mio scarso feeling con la musica)
Applausi a scena aperta per il Das (all'epoca ancora di colore grigio fango e come scordare quel delizioso odorino?) e per le formine!!!
Dei Micronauti (e possiamo dire che pure con questa linea sconfiniamo nel campo artistico) possedevo Oberon e Force Commander (che mi era stato ricomprato, non ricordo il primo esemplare che fine avesse potuto fare)
Da ex cosplayer il DAS l'ho usato anche negli ultimi anni, e non poco :D
EliminaMa voi ve li ricordate i set di DAS con le automobili e i bijoux? c'era anche qualcosa con i soldatini o ricordo male?
Oltre alle automobili e bijoux (forse erano i primissimi?) ricordo i set dame/cavalieri settecenteschi (probabilmente hai associato questi ai soldati), oltre ai Puffi e a Isidoro (Itchcliff, non so la grafia corretta)
EliminaEd erano belle pure le pubblicità del Pongo :)
I'amico cumenda aveva ben DUEcampidisubbuteoDue e oltre una ventitrentaquarantina di squadre tra nazionali e clubbs! esistono ancora (giuro),custoditi gelosamente dall'ormai attempato amicocumenda, quaderni pieni di risultati di tornei giocati alla morte sui suddetti campi da una masnada di lanzichenecchi perennemente accampati a casa del suddetto cumenda.naturalmente, la sorellamaggiore era oltremodo felice di averci tra i gabbasisi praticamente fulltime.
RispondiEliminaSpettacolo!passi la questione del piacere a portata di mano senza controindicazioni (doc, sicuro che da qualche parte, con font weight nei relativi non ci sia un accenno alla perdita di diottrie?)...ma la frase "Qualcuno cerca di intralciarMI le ricerche" è capabombiano stretto?Doc, è preoccupantemente vicino ad espressioni antristiche..(oltre che a frasi celebri della caratura: "Scendi il cane che lo piscio..")
RispondiElimina
RispondiEliminaL'ape maia cubista nei peggiori bar peruviani non mi farà dormire per molte notti a venire. Inquietante come e più delle rispettive teste di Lantaurion e Pegasus.
La mano blu è chiaramente dovuta al fotolitista della Mondadori che si era fatto due cartoni di Tavernello (si, ancora non c'era. Appunto) quando preparava le separazioni :D
RispondiEliminaMomento mariomerolo pazzesco ed esplosione cerebrale con warp tunnel del tempo istantaneo per le macchinine telecomandate reel 45, ma soprattutto per il TEXANAUTA ... pensavo avessi bruciato quelle sinapsi, invece ancora mi ricordo le sensazioni di quel gigante ovetto kinder plasticolo in mano ... FANTASTICO! Grazie
RispondiEliminaIo quel nonno Pepi ricordavo si chiamasse nonno Ciccio. Mi ubriacavo già da piccolo?
RispondiEliminaSono contenta di essere stata bambina negli anni 80...quando i giocattoli erano sempre scemi, ma con stile! Però il mangiadischi ce l'avevo anch'io, riciclato da qualche cugino più grande, e ci ascoltavo davvero le fiabe sonore, le sigle dei cartoni...e pure Crilù di Heather Parisi!
RispondiEliminaAh, e il nemico di Big Jim secondo me è un giovane Sagat (Street Fighter). E' l'unica spiegazione!
Non ci volevo credere al "negretto" ...
RispondiEliminaAlmeno mi sono tirata su col Mastermind: avevo quello piccolo, c'avrò fatto tipo millemila partite ... Bellissimo.
Grazie, questo post mi ha rallegrato la giornata :-D
RispondiEliminaApplauso sul commento del berrettone della marmellata santarosa
RispondiEliminaMa avete notato che i Micronauti rossi sono IDENTICI a quelli verdi??? Cambia solo il colore, e li spacciavano come 4 personaggi diversi!
RispondiEliminaUna delle migliori "pubblicità fuorvianti" finora!
RispondiEliminaQuesto è il post sulle pubblicità fuorvianti più epico di sempre. Doc in gran forma!!!
RispondiEliminagrande doc :)
RispondiEliminaIo avevo il Mastermind in versione tascabile e me lo portavo sempre nelle gite scolastiche o parrocchiali, era un ottimo passatempo sul pullman, tranne quella volta che la mia avversaria mi ha fatto imbestialire sfidandomi ad indovinare quattro chiodini rossi. Adesso penso che il Mastermind, il Tetris e tutti gli altri giochini similari potrebbero essere usati nelle scuole, come esercizi di attenzione e concentrazione per quegli studenti che faticano a stare attenti in classe. Non sembra, ma usare questi giochi ti fa ragionare parecchio, è un po' come giocare a scacchi; infatti non mi stupisce che l'inventore del Tetris sia un russo, cioè un nativo di un paese di grandi scacchisti.
RispondiEliminaChe momento Emozione ! il PLAY DAS ! Perchè non lo fanno piu' ? Eh eh eh eh ? Ora scusatemi, vado a prendere una Chiquita senza Controindicazioni per asciugarmi le bruschette .....
RispondiEliminaRisate amare anche per "CORRI DAL TUO NEGOZIANTE DI FIDUCIA".
RispondiEliminaRazza estinta, un mondo diverso, non necessariamente migliore.