Il vostro autore fantasy preferito (Saturday night sondaggismo)

Sei più un tipo da fantascienza, lo hai ripetuto tante volte, ma un sondaggismo sugli scrittori fantascienzi per te non avrebbe senso. Perché dopo Dick ci vedresti giusto Dick, poi Dick e, per un pelo, Dick prima di Dick. Qualcun altro solo dopo la nona, decima posizione. Perciò per il sondaggismo di oggi, fischiettando l'omonima canzoncina degli Oliver Onions, ci buttiamo sul fantasy: qual è il vostro scrittore fantasy preferito? [...]

American Gods Neil Gaiman
Reperto 1: American Gods
Il tuo è ovviamente Neil Gaiman. Perché il fantasy non è, come molti pensano, solo il fantasy tolkeniano, le storie di nani burberi pieni d'oro, draghi ed elfi cacacaz*i iperlongevi con le compagne tope. Non è solo Ciccio Martin, R.A. Salvatore e Licia Troisi. Il fantasy è il fantastico privo di spiegoni, il fantastico per il fantastico. E pur lasciando da parte in questa sede, perché oggi non ci occupiamo di fumetti, il fatto che Gaiman abbia scritto con Sandman la più bella saga fantasy della storia del fumetto mondiale, o che Death sia uno dei personaggi femminili più deliziosi mai apparsi sui giornaletti, i suoi libri sono un concentrato di fantastico.
Il cimelio: la tua copia di The Graveyard Book autografata da Neil
Avete mai letto American Gods, I ragazzi di Anansi, Nessun Dove, Stardust, il libro per ragazzi Coraline? Beh, se non l'avete mai fatto, oggi è il vostro secondo compleanno. Fatelo. Fatelo, e poi provate a far finta che non sia successo nulla.
Reperto 2: Anansi Boys/I ragazzi di Anansi
Quale che sia l'ambientazione, la premessa, le storie scritte dalla versione in carne, ossa e giacchetta di pelle di Sogno/Morfeo, da questo scrittore di Portsmouth uguale a com'era vent'anni fa, ti portano in un mondo altro. Che non è lontanissimo dal nostro, no: è letteralmente dietro l'angolo. Dietro una porta, in mezzo al nostro quotidiano, là dove non guarda nessuno. Dove anche le cose più semplici e banali nascondono qualcosa, non sono come sembrano. Per esempio, quella copia autografata di The Graveyard Book poco sopra? L'hai comprata già così: Neil era stato in quella libreria di Santa Monica due giorni prima. Porca pupazza. Torniamo a parlare presto dell'ultimo libro di Neil, The Ocean at the End of the Lane, intanto mano ai pulsantoni: qual è il vostro autore fantasy preferito? E perché? Valgono solo gli autori di romanzi (niente fumetti), una sola scelta a testa, niente commenti anonimi. Chi non rispetta le regole è un coboldo puzzone.
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Commenti

  1. Gaiman ha un posto nel mio cuore non indifferente, ma uno dei miei preferiti è il deceduto Robert Jordan, autore de La ruota del tempo.
    Una saga fantasy, senza nani da giardino, elfi domestici e scoreggioni da taverna.
    Un bella saga che parla di psicopatici, un pò di magia ma non troppa e altre amenità che non te lo fanno stancare (almeno per me)

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    1. Oddio, non troppa magia non saprei... questi si teletrasportano da una parte all'altra del mondo che manco Star Trek e praticamente due protagonisti su tre sono dotati di poteri tali da abbattere un esercito. ;)

      Era partita bene la saga, ma Jordan purtroppo si è perso per strada.

      Cheers

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    2. Secondo me è verso la fine che la saga ha guadagnato in fascino e originalità :)

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  2. Parlando del fantastico più generico direi senza dubbio Bradbury e i suoi racconti di gotico americano. Ma potrei pure dire i nostri Buzzati e Calvino.

    Ma parlando di fantasy più specifico vado sul classicone: Robert E. Howard. E non solo per Conan, anche se già basterebbe e avanzerebbe.

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  3. Tolkien. Semplice conciso :) mi sento pure un pò scemo a spiegare perchè, ma diciamo che senza di lui ci sognavamo tutte le opere fantasy "classiche" venute dopo (e non parlo solo di letteratura).

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    1. русский спамер4 gennaio 2014 alle ore 12:03

      I gusti, come da regole del sondaggismo, non si discutono. E Tolkien comunque ha scritto tanta bella roba.


      Ma questa idea che hanno in tantissimi che avesse il potere di viaggiare nel tempo e abbia inventato personalmente tutto quello da cui in realta' ha copiato a mani basse per i propri libri, mi fa rabbrividire.

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  4. Terry Pratchett che supera di poco Gaiman ma stanno li. Perchè Pratchett? Semplice, perché é un fantasy che fa della satira e della metafora la sua forza, che non si prende sul serio e prende in giro sia il fantasy sia il nostro mondo.

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    1. Ho letto da poco Tartarughe Divine e Maledette Piramidi, e non posso che essere d'accordo.

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    2. Pratchett è un dio :)
      Ho letto quasi tutto quello che c'è nell' italico idioma.

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    3. Anche io "voto" per Pratchett, ma vogliamo parlare del duo Pratchett / Gaiman con "Buona apocalisse a tutti"?

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    4. Pratchett ha il mio voto (dopo fortissima battaglia con lo Zione GRR e pure l'emergente Brandon Sanderson) e Buona Apocalisse a tutti e' una chicca che consiglio vivamente!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. LOL per il sorpresone di Neil Gaiman, per la serie "classifica con risposta non scontata, senno' il Doc non la faceva". Di Neil Gaiman qualche romanzo ho letto, il mio preferito e' stato "Good Omens", la parodia di "The Omen" scritta con Terry Pratchett.

    Passando alla mia risposta, voto Gene Wolfe, in particolare la serie del Nuovo Sole. In realta' c'e' chi la considera SF anziche' Fantasy (tra cui l'autore stesso), e lui ha scritto principalmente SF, ma se non facciamo i PdF fa bene lo stesso. Ha poi scritto anche Fantasy puro, come il bellissimo "The Knight". Cio' che c'e' di bello nelle sue opere e' l'eleganza della sua prosa, del suo linguaggio, e il mistero di fondo che le caratterizza, che costringe sempre il lettore ad ingegnarsi. Ha poi creato personaggi memorabili come il carnefice Severian.

    Se ci PdFizziamo invece direi Mervyn Peake. I suoi "Titus Groan" e "Gormenghast" anni fa mi lasciarono veramente ipnotizzato per settimane durante la lettura. Basta giusto digerirlo un po'.

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  7. Terry Pratchett, un maledetto genio che sa scrivere BENISSIMO. Renderebbe avvicente anche una lista della spesa.

    Poi una volta mi è capitato di sfogliare la traduzione italiana di un suo libro e mi sono messa le mani nei capelli pensando che qualcuno è stato pagato per scrivere così male e sputare in faccia a Pratchett.

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    1. lasciamo perdere le traduzioni di Pratchett. Sono come le unghie sulla lavagna.

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    2. mammamia le traduzioni in italiano! Per Terry vale la pena imparare l'inglese!

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  8. Tolkien e il maestro ma sinceramente il mio voto va a Martin...era un bel po' di tempo che non divoravo libri appena usciti e mi stringevo nell'attesa ....

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  9. Terry Pratchett senza dubbio. La qualità della scrittura, la qualità della satira, l'acume di fine osservatore della natura umana. Il fatto che ad ogni rilettura di un suo romanzo c'è qualcosa di nuovo di cui non ti eri accorto, un angolo di interpretazione sommerso o una nuova perla di saggezza.

    Cheers

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  10. Non me ne vogliate... ma io scelgo JOE DEVER, l'autore dei librogame e dei rispettivi romanzi di Lupo Solitario. Lacrime napultianti come se piovessero.
    A proposito Doc... ma un bel pezzo sui librogame quanto ce lo fai?

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    1. Grande Dover, ma recentemente sentivo da RingCast che i romanzi non gli ha scritti proprio lui e tipo non ne ha una grande opinione..
      Cmq da wikipedia c'è questa "news" che mi ha colpito: «Dal 1996 Dever entrò a far parte della Sony come consulente per il lancio della PlayStation in Europa, ma in seguito divenne sviluppatore. Lavorò anche alla Squaresoft come sviluppatore per Final Fantasy VII, sviluppando i personaggi e la storia di fondo. La Squaresoft stava cercando uno scrittore del Vecchio Continente, che potesse traghettare il gioco da un background per lo più nipponico ad uno europeo. Inoltre lavorò su Metal Gear Solid. Quando il mercato dei librogame si ridimensionò, a causa anche alla diffusione dei videogiochi, le case editrici ridussero progressivamente il loro interesse in questo genere di libri, fin quando la pubblicazione di Lupo Solitario cessò del tutto nel 1998, prima ancora che gli ultimi quattro volumi previsti fossero pubblicati.»

      Ah, anche il mio voto per Gaiman. Più che altro adoro Nessun Dove, StarDust e Coraline. I racconti mi sono ripromesso di rileggerli perché, francamente, mi hanno fatto fare tanta pu-pu. :D

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  11. Anche io sono per Pratchett, senza se nè ma.

    La motivazione migliore la trovate nei libri del ciclo della guardia cittadina. Non si può spiegare, si deve leggere.

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  12. Anche io non leggo molto il fantasy, ma se devo scegliere un autore mi butto su Licia Troisi. Ora magari verrò preso a pernacchione potenti e coppinazzi sulla nuca, chi lo sa, ma i suoi romanzi riescono ad entrarti dentro a un livello profondissimo e contemporaneamente ti perdi dentro ad essi, finendo per leggerli tutti di un fiato. Inoltre una pazzesca costruzione di personaggi, grandi figure con grandi tormenti, senza per forza una connotazione assolutamente buona o cattiva, personaggi in continua evoluzione e crescita. Quindi il mio voto è per la Troisi!

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    1. No, perché? La regola dei sondaggismi è che non si possono fare le pulci alle preferenze altrui. Del tuo voto nessuno può dire niente, o i coppini se li becca lui ;)

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    2. Mi accodo, e anch'io voto per la nostra Licia Troisi.
      Come spiegazione mi sta bene quella di Lorenzo qui sopra.
      (^_^)

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    3. Io sinceramente vedo l'odio verso per la Troisi come una roba da snobboni... La giovane età non pregiudica la bravura di uno scrittore!

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    4. Il problema di Licia Troisi,non sono i suoi libri,ma il modo in cui li ha scritti.Mi spiego(ma non voglio fa una critica ai tuoi gusti xD):l'almbientazione del mondo emerso,secondo me è davvero ottima,originale,costruita in maniera intelligente,e i personaggi sono decisamente piacevoli.Ma licia scrive davvero in maniera pietosa(a mio parere),considerando che i suoi libri li ho letti nella prima adolescenza(adorandoli) e già allora storcevo il naso a volte.

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  13. русский спамер4 gennaio 2014 alle ore 10:29

    David Eddings, senza dubbi.
    Concordo con quanti sopra hanno fatto il nome di Pratchett, ma dovendo sceglierne uno solo vado con l'autore di Belgariad e Mallorean.

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    1. Bellissimo anche questo, la mia seconda saga preferita :) anche se il protagonista sfigato mi ricorda un certo pegasus...

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    2. Assolutamente d'accordo. Mi ha cresciuto.

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  14. William Dogson, perché La Casa sull'Abisso è uno dei più bei libri che abbia mai letto.

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  15. Scelta estremamente ardua....
    Però dico David Gemmell,l'autore del ciclo dei Drenai.
    Diciamo che siamo nell' Heroic Fantasy:epica a quintali e personaggi che sono quanto di meglio abbia letto come caratterizzazione e background.
    Druss la Leggenda,Skilgannon il dannato e Weylander su tutti.

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    1. Allora Decado dove lo mettiamo.
      Cit.
      "Lo hai ucciso!!"
      "Era solo un'uomo"
      "Ma lo sei anche tu!!"
      "No, io sono Decado l'Assassino di Ghiaccio seguimi a tuo rischi e pericolo."

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    2. Ti voglio bene.

      Lo voto anche io.

      RIP

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  16. Jordan, Robert. Perché sì, è prolisso, impiega mille pagine dove ne basterebbero un paio, dedica più spazio alle beghe esistenziali di tre donnine isteriche invece di raccontarci del ragazzo lupo (e quando lo fa finisce per parlare delle beghe esistenziali del ragazzo lupo) e il suo protagonista non fa altro che azzeccare meenchiate per tipo dieci libri di fila. Però lui e i suoi libri mi accompagnano in metro da, boh, un paio d'anni, e ormai i personaggi sono quasi dei vecchi amici, e un paio di trovate (tipo i Custodi, gli Aiel e tutto quello che riguarda gli Aiel) è innegabilmente figo. E poi prima o poi ci arrivo a leggere la fine, promesso!^^

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  17. Per quanto mi riguarda vado di Weis&Hickman, la saga dei Gemelli è una delle opere fantasy più belle che abbia mai letto.

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    1. condivido pienamente. Insieme a Terry Brooks sono stati quelli che hanno dato il via alla mia passione per il fantasy e la lettura.

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    2. Voto anche io per loro per tanti motivi ma il principale c'ha la pelle d'oro, gli occhi a clessidra e il buon carattere di una iena... Raistlin! Una delle mie grandi cotte da bimba che torna nella mia vita in modo ciclico.... mmmmmmh!

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    3. Uno dei più grandi personaggi del fantasy senza dubbio, con una personalità sfaccettatissima e interessante...tutto l'opposto di Kitiara che invece mi è sempre risultata di un piattume unico.

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  18. Di certo al 100% Tolkien, ma.... Michael Ende ha scritto la Storia Infinita.
    Il fantasy che più mi ha fatto sognare da bambino, prima de Il Signore degli Anelli.

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  19. Io ADORO la fantasy classica grazie a una vasta collezione che mi ha lasciato mio padre. Per distacco vince la fantasy epica di Gemmell. Provate a leggere un qualunque suo libro della saga dei Drenai...un altro pianeta rispetto al resto del mondo

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  20. Pratchett su tutta la linea. Perché ? Non saprei nemmeno da dove iniziare. Produzioni fantastiche ( libri, fumetti, audiodrammi, cartoni, film), poliedrico, inglese ma divertentissimo, ironico ma senza spocchia, aperto al cambiamento e ai giovani, e già che fi siamo ci mettiamo anche il coraggio con cui sta affrontando la sua malattia.

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  21. Scott Lynch! La saga dei Bastardi Galantuomini è la cosa migliore che abbia mai letto!

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  22. Qui veramente mi metti in difficoltà doc me ne sono venuti in mente millemila e la scelta è difficile. Perché il problema per me non è tanto scegliere fra gli autori ma fra i personaggi che hanno creato: Elric, Raistlin, Gotrek e Felix, Gandalf, Drizzt e tutte le altre icone del fatasy. Ciccio Matrin è squalificato finché non finisce la saga anche se mi ha riportato a leggere fantasy dopo tanto tempo. Pratchett è unico e inimitabile ma il suo nome non mi è venuto in mente fino a che non l'ho letto qui quindi purtroppo non vale.
    Alla fine scelgo David Gemmell, non solo per Druss e Waylander ma per l'universo che gli ha creato attorno e per tutti gli altri libri che ha scritto.

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  23. Seguendo l'idea che il fantasy non è necessariamente nani ed elfi allora ti ci metterei Frank Herbert, perchè il ciclo di "Dune" è proprio un fantasy mascherato da fantascienza. O anche la fantascienza vera e propria forse è solo quella di Asimov, Dick e pochi altri.

    Mi viene in mente per esempio anche il ciclo del "Mondo del Fiume" di Farmer che anche lì dire che è fantascienza è abbastanza forzato, come dirlo di Alien o di Star Wars tanto per fare un esempio cinematografò.

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    1. Mmh. Te la do buona, anche se per me Dune è fantascienza al certo per certo.

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    2. Non è fantascienza al 100%
      Ci sono molti elementi magici, come le facoltà delle bene gesserit, dei navigatori della gilda o la simbiosi con il verme si Leto II. Anche se sono elementi fantasy così ridotti da lasciarlo tranquillo nella fantascienza.

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  24. Saro'' strano e dico Barker, perche' oltre ad Hellraiser ha tirato fuori quel mondo meraviglioso di ABARAT, miscelando con fare sapiemte personaggio non scontati con un mondo assurdo

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  25. Metto da parte Tolkien e Pratchett, due icone inamovibili della mia adolescenza/giovinezza e butto qui un nome che ho scoperto da un paio d'anni e che al momento é quello che mi flippotrippa di più, persino più di quel maledetto CiccioMartin: Andrzej Sapkowski. Perché? Perché ha cacciato fuori la saga di The Witcher e i suoi libri sono S T U P E N D I. Il videogioco invece fa cagarissimo, l'unica cosa buona del videogame é che mi ha fatto scoprire l'autore e mi ha fatto innamorare dei suoi libri :)

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  26. Tolkien, indiscutibilmente è il migliore. Non perché sia il capostipite del genere, ma perché le sue opere hanno un valore letterario che trascende la mera fiction, ma si innesta nel panorama culturale non soltanto della sua epoca ma che si ramifica fino ad oggi. E non parlo della cultura " fantasy " che vediamo tutti i giorni, ma del profilo vero e proprio della cultura del novecento. Il professore non ha solo dato vita a un universo di elfi, nani, draghi e stregoni, ma ha lanciato parecchi interrogativi sulla figura dell'eroe nel mondo moderno, e chi si debba fare carico di questo fardello, criticità che molti han preferito seppellire per lasciarsi prendere solo dall'estetica delle sue storie.


    Come scrittore di fantastico vivente, senza togliere nulla a Neil Gaiman, a me piace tantissimo Brandon Sanderson, con la sua fantasia strabiliante, i mondi affascinanti e complessi, e la sua voglia di inventare sempre, passando da un mondo ad un altro con idee sempre nuove. Per chi mastica un po' di inglese potete facilmente trovare, sul suo stesso sito e messo volutamente a disposizione, Warbreaker, un romanzo di mille e passa pagine molto godibile, seppur non il migliore dei suoi lavori. (un po' troppo lento e senza le strane scene di azioni dei suoi romanzi più popolari)

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  27. Quando hai 14 anni e leggi Tolkien ti cambia tutto. Ancora oggi associo al concetto di fantasy due tipi di scrittori: quelli più originali (e grazie per il consiglio sui romanzi di Gaiman) e quelli che copiano Tolkien (vedi la Troisi, Paolini). Il problema è che arrivato a 25 anni sono così diffidente che ormai non leggo nulla di fantasy perché saturo.

    Però se mi dici che con Gaiman festeggio il mio secondo compleanno, comincio ad informarmici subito ;)

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    1. Mi è successa la stessa cosa...leggere Tolkien a 14 anni ti cambia la vita (o almeno a me l'ha cambiata), poi, un po di anni dopo, libri come I ragazzi di Anansi e American Gods te la cambiano di nuovo. Ora, a 31 anni, ho un rapporto d'amore/odio con Ciccio Martin! I suoi libri mi hanno riavvicinato al fantasy dopo anni di magra, ma allo stesso tempo mi sta condannando ad una esasperante attesa che probabilmente non sarà mai soddisfatta...sta scimmia sulle spalle inizia a pesare parecchio!

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  28. Anche io mi accodo su Pratchett.

    Piedi d'Argilla lo darei immediatamente in distribuzione ai parlamentari italiani... Tutti. Nessuno escluso.

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  29. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  30. Sarà scontato, ma dico Tolkien, per la complessità dell'universo che ha creato, per tutte le lingue che ha inventato. Certo, magari è un po' retorico e pomposo, ma ha contribuito a far rivalutare il genere e, senza di lui, non ci sarebbero stati molti altri scrittori fantasy.

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  31. :) Ho deciso che questo sarà il mio primo commento: il mio è sicuramente Stephen King con la sua (non troppo conosciuta) saga della Torre Nera.
    Pur essendo principalmente uno scrittore horror, mi ha fatto innamorare di questi 7 (da poco 8) libri, costruendo una storia western/fantasy/fallout che personalmente trovo stupenda!

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    1. Mi associo.
      Mi rendo anche conto dai nomi citati nei commenti di non aver letto molte cose, ma la Torre Nera ha quel giusto mix che mi ha conquistato.

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    2. Bellissima la saga! Bella scelta!

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  32. Direi Erikson, a questo punto. Il ciclo del Malazan Book of the Fallen è stato, nel suo marasma di dieci libri, un miliardo di personaggi e una scala estremamente massiccia, un po' l'anti Martin. Una storia complessa, matura ed epica, che mi ha portato a leggere quasi diecimila pagine di fila per sapere cosa sarebbe successo...

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  33. Ursula K. Le Guin, il suo ciclo di Terramare e non solo, per l'approccio antropologico alla magia, per la caratterizzazione psicologica approfondita dei personaggi, per l'assenza di eroi invincibili e per la presenza del sacrificio ineluttabile.

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  34. Anche per me Pratchett.

    Perchè con "Stelle cadenti" ha scritto il prequel di "Roger Rabbit".
    Perchè "La corona di ghiaccio" ha fornito TUTTE le suggestioni dell'ultimo "Frozen" della Disney (anche se millantano di essersi ispirati alla fiba di Andersen, seee...).
    Perchè "Il tristo mietitore" è forse il romanzo più bello, delicato, divertente e profondo che abbia mai letto.

    Perchè Nonnina Waterwax e le sue amiche sono le tipe più cazzute e carismatiche, dai tempi di "Flora, Fauna e Serenella" della "Bella addormentata" Disney.

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    1. русский спамер4 gennaio 2014 alle ore 11:56

      "Il tristo mietitore" e' un capolavoro assoluto, concordo pienamente.

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  35. Il mio libro preferito in assoluto è "La Principessa Sposa" (1973) di William Goldman (sceneggiatore premio oscar per Butch Cassidy e Tutti GLi Uomini del Presidente), da cui il mitico film "La Storia Fantastica" (Hola, mi nombre es Inigo Montoya...). Perché c'è tutto l'amore per le fiabe, i romanzi di cappa e spada e d'avventura in generale. Goldman celebra l'entusiasmo della fantasia infantile e al tempo stesso la smonta con quel mix d'ironia e saggezza che arriva con l'età adulta. Un secondo prima ti incanta col Vero Amore e la Grande Avventura (proprio così, con le maiuscole) ed un secondo dopo si prende gioco di smargiassate e romanticherie. E un po' si prende gioco anche dei lettori, ma glielo si perdona, perché ci divertiamo un sacco anche noi.
    Il messaggio di fondo è lo stesso che ci ha insegnato la Marvel con la morte di Gwen Stacy: "La vita non è giusta, e chiunque cerchi di convincervi del contrario sta cercando di vendervi qualcosa". Proprio così: i buoni possono perdere, gli innocenti morire e i cattivi farla franca. la vita è ingiusta. Ma (sembra suggerire Goldman tra le righe) ciò non toglie che non possa essere lo stesso meravigliosa, piena di felicità, risate ed amore (che "è la cosa più bella del mondo, dopo le pasticche per la tosse").

    PS
    Se però Goldman non va bene perché non ha scritto altri libri fantastici e quindi non rientra a pieno titolo nella categoria, allora dico anch'io Robert E. Howard, perché coi suoi barbari aveva capito il mondo e la gente meglio di tanti intellettuali.
    "Gli uomini civili sono molto più villani dei selvaggi, poiché sanno di poter tranquillamente essere maleducati senza che nessuno per questo spacchi loro la testa".
    (da "Conan - La Torre dell'Elefante", 1933)

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    1. Mi inchino, quando lo cito tutti (o quasi) ricordano il film, ma nessuno conosce l'esistenza del romanzo che trovo meraviglioso

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    2. Lessi prima il romanzo, e poi vidi il film:meravigliosi entrambi! Piccolo shock quando ho scoperto che, nella versione spagnola del film, la frase è:"Hola, me llamo Ignigo Montoya..."

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  36. Andrzej Sapkowski. Letto tutti i libri tradotti fino ad ora in italiano e mi sono andato persino a vedere la serie sul tubo. Polacco sottotitolato in inglese. Budget basso, un po' caciarone ma abbastanza simile ai libri. I videogiUochi non li ho provati, ma i libri...fantasy poco tradizionale, molta mitologia dell'est europeo e qualche fiaba conosciuta rivisitata in chiave "fango e rovine". Non vedo l'ora che arrivi il prossimo.

    P.S.: Auguri per tutto, doc! Scusa ma i giorni scorsi sono stati un delirio!

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  37. Terry Pratchett oldei-an-olnaitlong con stendinovéscion e lancio di noccioline carpiato del Librarian e bacio accademico da parte di Ridcully.
    Perchè è humor puro allo stato brado, perchè sono quaranta libri pieni di citazioni prese ovunque, di cliché sul fantasy talmente scontati da sapere di esserlo e per questo mai scadenti; sono una freschezza narrativa sempre fragrante, sono libri buoni sia presi a se stanti che letti in ordine cronologico, sono giochi di parole come se non ci fosse un domani.

    Però son da leggere solo in inglese

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  38. Sarò banale, non ho letto tantissimi fantasy, ma il mio voto è per Tolkien.
    Perchè vedere un mondo preparato così bene e delle storie scritte con una precisione così certosina mi spingono solo ad inchinarmi di fronte a lui.
    Poi anche a me piace Gaiman, eh! Anche Ciccio Martin è divertente da leggere. Però nessuno rimane indifferente a Tolkien, dopo il suo passaggio.

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  39. Escludendo Tolkien, che amo per quello che ha pubblicato da vivo, ma non sopporto in tutto quello che viene pubblicato a suo nome recentemente, mi butto su Sergej Luk'janenko: la tetralogia dei Guardiani è per me la nuova sponda del fantasy. Scott Lynch arriva un pelo dietro, solo perchè sono fermo al secondo libro e nn si capisce se e quando pubblicherà gli altri. Gaima ce l'ho sull'ebook, pronto ad essere letto, ma sono in fase fantascienza e quindi sto premiando altri autori.

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  40. H.P. Lovecraft. Penso fosse pazzo ma che magnificenza nella sua follia.

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  41. Quando il fantasy è il tuo genere preferito e hai letto la qualunque, da MacDonald a Martin ed Erikson, un sondaggio del genere dovrebbe essere difficile. E invece appena ho letto il titolo del post ho pensato "ma nel sondaggio il Doc l'urban fantasy di Gaiman lo farà rientrare?". Ed eccolo là, il vecchio Neil!
    Gaiman vince, con un po' di se e ma, ma superandoli tutti sventolando in una mano American Gods e nell'altra Nessundove (mentre si limona Amanda Palmer, che non si è andato a sposare una delle mie cantantoi preferite, tanto per far salire il mio fanboysmo a livelli imbarazzanti?)

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  42. Ok nel momento in cui dici che si può votare Neil Gaiman io devo votarlo pefffforza! e andiamo, su!

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  43. Eh vabbè. Spero di non essere un pelino fuori sede ma per me resta Brennan (quelo dei gamebooks Dracula e Frankenstein). Soprattutto per i citati librogame ed ammettendo di aver letto solo una roba fantasy sua e neanche tanto fica, non posso che amarlo alla follia per il sarcasmo con cui ha scritto la saga di Alla Corte di Re Artù. Si era ragazzetti, ma alcune esperienze di lettura come solo allora rimangono incise a vita sotto la pelle.

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    1. Pip ed Excalibur Junior che aveva paura dei ragni! BEI TEMPI! :D

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    2. GRANDE! Me ne ero dimenticato.. I librogame di Pip erano bellissimi e li ricordo dannatamente impegnativi e sempre sorprendenti. (e che belle copertine)

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    3. i libri con Pip...con il temuto paragrafo 14...

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  44. Non c'è nulla come Tolkien, perché il primo nano non si scorda mai! :)

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  45. Troppi... per cui butto nel calderone il primo amore, quello che mi ha portato al fantasy: Terry Brooks e il suo clan di Shannara.

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  46. Sicuramente non è affermato (anzi in Italia non è nemmeno pubblicato), ma per non citare i soliti Tolkien, Martin, Gemmel, Jordan, Goodkind e cosivvia (tutti fantastici), lancio R. Scott Bakker. Il suo ciclo "The Prince of Nothing" è scritto benissimo, crudo e realistico, con poca magia e basata su principi filosofici complessissimi ma credibili (Scuole Anagogiche e Gnostiche, la Psuche, il Logos, etc...), tutta la storia è incentrata sulle peripezie di una crociata decisa a riprendersi un'antica terra, guidata da una figura messianica stile gesuccristo, che è in realtà un bastardo manipolatore. Pochi personaggi principali, ma rifiniti per benino: un mago potentissimo ma sfigato in ogni altro aspetto, che rivivie ogni notte il terrore ancestrale della Prima Apocalisse e teme il ritorno del No-God, un barbaro pazzo e imprevedibilie, il Profeta-Guerriero manipolatore... Insomma il mio voto va a Bakker, e lo consiglio a tutti.

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  47. Fritz Leiber. Le storie di Fafhrd e Grey Mouser sono il vertice totale.

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  48. Ci sono alcune perle nel primo fantasy (anni '20 /30, per intenderci). Il grottesco ed avvincente Il Serpente Uroboros di Eric Rucker Eddison è altamente consigliato.

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  49. non ho ben capito i criteri di inclusione del fantasy quindi direi nell'ordine:
    Lovecraft - inarrivabile
    Swift - per la fantasia
    Tolkien - perché tutti gli altri autori di folletti che ho letto erano romanzi fotocopia dei suoi

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  51. Indeciso tra Moorcock e Zelazny, due giganti degli anni 60 purtroppo oscurati. Alla fine voto Moorcock con la sua saga di Elric di Melniboné, del Campione Eterno, Corum e Hawkmoon. Il suo epic fantasy fortemente ispirato dai lavori di Howard, rimangono il top nel connubbio tra sword & sorcery, epica e psichedelia. Un enorme viaggio in acido tra dei e multiversi, dove gli antieroi sono i protagonisti.

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  52. Stavo per rispondere di getto (aspettate che copio il nome dalla costina del libro) Andrzej Sapkowski, con il suo strigo e il suo mondo pieno di elfi meno caca*azzi e più talebani, ma poi ho letto il tuo post, e mi sono ricordato che adoro Gaiman. Lo conoscevo solo come autore di Sandman, poi lessi American Gods e fu una folgorazione. Ho parimenti adorato Stardust e i Ragazzi di Anansi. Un sentito grazie se lo becca pure Terry Brooks, che con il suo ciclo di Shannara mi introdusse al fantasy molto prima che sapessi a cosa servisse un anello d'oro con gli scarabocchi sopra.

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  53. Robert Jordan, il vero re del fantasy con buona pace di tutti i fanboy Tolkien...

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  55. Vale votare sé stessi?

    Scherzi a parte, direi che è in assoluto Terry Pratchett, anche se non è propriamente un autore fantasy puro, ma più sul comico. Inutile dire che però i suoi libri sono geniali, e uno specchio del mondo attuale non indifferente. Altri, nel mio listone d'intoccabili, sono Weiss e Hickman, Donaldson (tutti gli pseudo autori italiani dovrebbero leggerlo per imparare come si crea un protagonista) Gaiman e Martin. Se dovessi andare un "pochino" più sul classico, allora direi che il primo amore non si scorda mai, e aggiungerei anche Tolkien.

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  56. Oh Doc :) hai detto le parole magiche: Neil Gaiman.

    Concordo con te, anche se di lui ho solo letto American Gods e il fantasy...insomma, non è che mi piaccia molto (fatta eccezione per Game Of Thrones). Sui generi letterari sono più sul noir/poliziesco. Ma Gaiman è una vera e propria eccezione e sono contento che lo sia :) poi beh, di lui mi sono sparato anche Sandman e Marvel 1602!

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  57. Sondaggio maledetto!
    Così tanti autori, così tante scelte.
    Ma mi limiterò al Douglas Adams di " la lunga oscura pausa caffé dell'anima", storia di Asi in crisi di nervi.

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  59. Il mio preferito resta Zelazny con la saga di Ambra, ma consiglio a tutti di leggervi anche Tanith Lee

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  60. Domanda bastarda, perchè è come chiedere se voglio più bene a mamma o a papà...

    Dico Gaiman perchè sono d'accordo con ogni singola riga che hai scritto qui sopra, Doc (ah, e per quella copia autografata ti odissimo), ma anche perchè la tua domanda è "lo scrittore preferito". Altrimenti avrei detto Tolkien.

    Tolkien non è il mio scrittore fantasy preferito, è al di sopra di ciò che piace o non piace (citazione) e pure al di sopra della definizione stessa di fantasy, è semplicemente il mio maestro di vita e io sono una sua studiosa accanita e (a seconda dei momenti) giusto un pelo fanatica, quindi lui è fuori scala. Su un altro livello di esistenza e basta.

    Ad ogni modo American Gods scalcia culi e prende nomi. Un capolavoro.

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  61. Qualche anno fa avrei detto Martin senza troppo star li a pensarci. Dopo la pubblicazione di quella ciofeca di A Dance With Dragons e l'inevitabile ed acclarata deriva verso la soap opera fantasy, ecco...anche no. Ora il Martin migliore lo sto trovando nelle raccolte di racconti (tipo le wild cards) e nei romanzi di fantascienza.

    Tra l'altro, come spiacevole effetto collaterale, la disaffezione per le Cronache mi ha portato ad una parziale repulsione per le "saghe" fantasy: a meno che non si tratti di uno spunto davvero interessante, mi rompe di dovermi ciucciare ventordici romanzi da millemila pagine l'uno per quagliare una conclusione che spesso non è nemmeno decente. Quindi mi tengo alla larga sia da Erickson che da Jordan.
    Ci sono ovviamente le eccezioni, tipo i libri della Torre Nera, o quel capolavoro di trilogia che è Queste Oscure Materie ( e voglio leggere i cicli di Elric e Thomas Covenant di cui tutti mi hanno parlato benissimo), ma diciamo che ultimamente sto trovando il fantasy migliore nei romanzi "a colpo secco". Romanzi come quel piccolo gioiello di "Jonathan Strange e il Signor Norrell", che consiglio a tutti di leggere, o come "Lo Stagno di Fuoco" del italianissimo Daniele Nadir.

    Oppure, (che qui c'è il Doc che minaccia con un alabarda spaziale e urla "ESCI IL NOME,QUARZO!!!!") come i romanzi di Neil Gaiman: io non sono un gran fan dello urban fantasy, ma i romanzi di Neil hanno qualcosa che non so....una freschezza....che nel fantasy contemporaneo è un autentica manna dal cielo.
    Uno pensa che sia stato tutto scritto, che il ricorso ai clichè e alle macchiette di elfi yaoi e nani ruspanti sia inevitabile.....poi legge romanzi come "Nessundove", "Anansi Boys" o quel capolavoro di "American Gods" ed ecco che la parola fantasy riacquista per magia il suo significato più puro ed intrinseco.

    Quindi vada per Neil Gaiman.

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  62. Ammetto la mia ignoranza nei romanzi fantasy... Credo di aver letto solo Tolkien e qualcosa della Troisi e, tra i due, ho preferito Tolkien...
    Ma come detto sono ignorante in materia, quindi il mio voto è da prendere con le molle!
    Sarei invece avere curioso di avere un consiglio sulle opere di Dick: se dovessi sceglierne un libro (e uno soltanto) da regalare a un neofita, quale sarebbe il prescelto?

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    1. Ho in mente un post apposito, sui miei libri fantascienzi preferiti, perciò torniamo a parlarne presto. Stay tonnato.

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    2. Se dovessi dire 'uno ed uno solo' di Dick ci metterei 'La svastica sul sole', libro che io prendevo ad esempio quando mi dicevano che la fantascienza era roba da ragazzini e non era impegnata.
      Per un neofita invece prenderei una qualche collezione di racconti: io ne apprezzai moltissimo una su Urania, divisa in due parti (con il titolo di "Non saremo noi" e "Piccola citta'" se mi ricordo bene).

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    3. Ringrazio entrambi per le risposte! Daniele per i consigli e il doc per avermi fatto salire l'hype per un altro post che non vedo l'ora di leggere! ;)

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  63. Aaaaaaassolutamente Neil Gaiman, nemmeno ci sto a pensare.

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  64. David Gemmell.
    Magia e fregnacce ridotte all'osso - e per lo più è sciamanismo - epicità a livelli galattici senza le esagerazioni d David Eddings (la saga di Sparhawk). Un fantasy epico fatto di uomini, ma che uomini !

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  65. Bè, visto che si può mettere Gaiman allora: Gaiman.
    Lo trovo adorabile, più che uno scrittore è un modo di vedere il mondo, un mondo per gli adulti che sono cresciuti e sono diventati bambini, ma restando adulti.
    Vuoi mettere passare davanti alla HMS Belfast e cercare tracce del mercato fluttuante? Capire che se risolvi tutti i tuoi problemi con te stesso alla fine, riuscirai a portare un brutto cappello con disinvoltura? Magari salta fuori che sei figlio di un Dio africano...e i personaggi, oh cavolo, i personaggi: Croup, Vandemar, De Carabas, il lime e tutti glia altri nessuno escluso. Death? Lei ama tutti...ragazzi c'è da parlarne per ore.
    E' il Doctor Who della letteratura moderna, cioè: Stacce.

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  66. Il primo non si scorda mai: Lo Hobbit a 10 o 11 anni con a seguire tutto il SdA. Nemmeno il secondo: I draghi del crepuscolo d'Autunno. E nemmeno il terzo: I Guardiani della Luce (sì, lo so partenza sbagliata dalla seconda pentalogia, ma io non lo sapevo e l'ho adorata lo stesso). Poi leggi, leggi, leggi e gli autori che ti rimangono sono sempre meno, qualche perla meravigliosa qua e la (Gaiman ovviamente e molti di quelli già citati ed altri ancora), qualcuno che parte bene e finisce meh (Pullman per esempio), qualcuno che parte e non finisce... o non finisco.
    Poi arriva Lui e capisco che c'era un disegno, tutte le mie letture, anche quelle dei libri tirati nel muro, avevano il solo senso di portarmi tra le mani Il Colore della Magia, goderne come un pazzo e poter scovare una miriade di rimandi a tutto il genere fantasy ed oltre.
    Sir Terry Pratchett ha il mio voto assoluto, ha preso il genere, l'ha triturato per bene, ha aggiunto spezie piccanti a volontà e ce lo ha restituito come una cosa nuova, divertente e riportata al suo senso di parlare del nostro mondo facendo finta che sia diverso.
    La genialità poi de La scienza di Mondo Disco l'ha consacrato definitivamente in cima alla lista dei miei autori preferiti. Purtroppo, e qui beccherò i coppini, l'ho letto solo in italiano. Ho provato a prendere in lingua originale un romanzo (Going Postal) ma il mio inglese ancora non mi permette di goderne appieno.

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    1. Ricambio l'inchino per I Draghi del Crepuscolo d'Autunno. Le prime due trilogie di Dragonlance by Weis & Hickman le ho divorate. Ambientazione sfavillante, ritmo spavaldo, humor, azione, ironia e personaggi affascinanti come nel miglior manga.

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  67. Non dico Zelazny perché per me non è fantasy, non solo. Vado con Joe Abercrombie, poco noto nel paese dei cachi (un solo libro tradotto, the heroes, ed è tipo il quinto in ordine cronologico anche se si legge bene pure da solo). Ha preso il fantasy classico e l'ha rigirato come un calzino.

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  68. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  69. Tolkien.
    Perché è l'unico autore fantasy che mi abbia appassionato e uno dei pochi che non mi abbia fatto due enormi rotondità inguinali.
    Benché definirlo "fantasy" tout-court per me è una semplificazione non troppo aderente alla realtà.
    Definire il suo genere "epica" (per quanto moderna e artificiale) non mi sembra troppo avventato.

    Con immenso distacco seguono, in ordine sparso, Howard (palloso ma epico), Lovecraft (nazista ma affascinante) e Luk'janenko (perché l'ambientazione moscovita attuale e l'idea di bene e male burocratizzati che timbrano il cartellino ogni mattina è lodevole, divertente e con begli spunti).

    Gaiman l'ho letto, e l'ho trovato insulso letterariamente e noioso a fumetti: però stimo tutti quelli che lo leggono e apprezzano, e sono sicuro che abbia delle qualità, quindi continuo a concedergli un grosso beneficio del dubbio, perché probabilmente sono scemo io e non ci ho capito un'acca.

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  70. L'autore che ho letto e continuo a leggere da una vita è Pratchett (tutto nacque dal primo videogioco su Discworld, e che poi i videogiochi fanno male) ma una menzione speciale per me se la merita Philip Pullman la cui saga "Queste Oscure Materie" mi ha lasciato non indifferente .
    Sicuramente un fantasy diverso .

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  71. Sconosciutissimo: Francesco Dimitri, non lo conosce nessuno ma con Pan ha scritto qualcosa che Gaiman sperava di riuscire a scrivere prima o poi senza mai riuscire ad avvicinarsi e poi con alice nel paese delle vaporità è riuscito è fare anche un fantasy surreale che mi ha regalato due settimane di sogni agitati.

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    1. grande dimitri...ho amato pan e ho in lista alice...

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  72. Tolkien tutta la vita.

    Ha creato una genesi, un mondo, una redenzione e un'escatologia.

    Non uno scrittore, un demiurgo di universi.

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  73. scusate l'OT ma faccio, se mai fosse necessario, i complimenti al Doc e agli antristi per il post e relativi reply... mi sto facendo una cultura e stilando un bel listone giornado di robe da leggere, e sì che di fantasy ne ho consumato un casino. Nessuno comunque ha citato Lloyd Alexander, che a me personalmente è piaciuto un casino.. detto questo, il sondaggio verteva su autori fantasy, secondo me roba sci-fi come Herbert o horror come Lovecraft non è che c'entrino molto.

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    1. ma scusa se ci metti Gaiman ci puoi mettere tranquillamente Lovecraft con il suo orrore cosmico, la sua mitologia a parte, le città sotterranee, le civiltà antartiche ecc.

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  74. Dieci anni fa avrei detto Tolkien (cominciando con lo Hobbit, letto per riuscire a finire il gioco omonimo dello spectrum 48k ...) ma adesso la palma di autore preferito se la prende Andrzej Sapkowski e la sua saga dello strigo: si parla sempre di elfi, nani ed umani ma in maniera un pelo piu' matura del Signore degli Anelli (che ho comunque letto tre volte).
    Super menzione di onore se la merita pero' anche la saga dei guardiani del giorno e della notte di Sergej Luk'janenko e Gaiman che e' l'unico che riesce veramente a catturarmi anche con opere magari considerate minori (ho apprezzato moltissimo Stardust dopodiche' mi sono finalmente deciso a leggere American Gods, cosa che avrei dovuto fare anni prima).

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  75. Non so quanti post/sondaggismi ho letto dal primo scoperto casualmente (credo fosse su argomento calcistico), ma questo mi piace particolarmente.
    Il mio scrittore preferito è Raymond E. Feist, autore della trilogia e poi serie di Midkemia. Anche questo scoperto casualmente (sembra funzioni) dopo aver tentato n volte di leggere il matt.. ehm, Il signore degli anelli. Oh, Lo hobbit mi è piaciuto, ma oltre non sono riuscito ad andare.
    Visti i vari commenti e suggerimenti sopra direi che avrò molti nuovi autori da provare.

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    1. Di Feist in italiano è stato tradotto pochissimo, ti consiglio vivamente di cercare gli altri volumi in lingua originale, la saga è assolutamente fantastica e da quel poco che si trova nella nostra lingua non puoi farti un'idea di come si sviluppi! A molti non piace perché lo trovano lento, secondo me è un grandissimo scrittore, anche se qua e là tira via.

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  76. e io dico Lovecraft a mani basse perché era il classico genio pazzoide alla Dalì, e quanto descrive gli orrori cosmici che giacciono oltre il nostro mondo, ti domandi se non li abbia visti veramente, e inoltre (chicca niente male), essendo amicone di Robert e. Howard, i loro universi letterari erano pieni di rimandi l'uno all'altro, al punto che nella prima sceneggiatura di "Conan il barbaro" dovevano esserci rimandi diretti diretti a Chtulhu, e il giorno che uscirà un film ispirato direttamente al suo lavoro (preferibilmente di Guillermo del Toro) potrò morire felice.

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  77. Il non ancora citato China Mieville: Perdido Street Station, La città delle navi, Il treno degli dei...
    Mi ha fatto riscoprire il genere, abbandonato per anni dopo l'overdose adolescenziale.

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  78. direi, per uscire dal solco dei soliti quattro nomi letti e riletti.... Tad Williams

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  79. Al momento potrei dire che la mia autrice preferita sia Susanna Clarke, che ha scritto "Jonathan Strange & Mr. Norrell".
    Il libro sembra sia stato scritto nell'800, pieno di humor inglese e del sarcasmo così sottile che mi accorgevo di una battuta dieci pagine dopo averla letta. È un gioiellino di quasi 800 pagine.

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  80. Premesso che non ho letto poi molti libri fantasy, e dunque potrei essermi persa dei capolavori senza saperlo, i miei autori preferiti sono Michael Ende, Terry Pratchett e Neil Gaiman. Non ho bisogno nemmeno di rifletterci troppo.

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  81. Neil Gaiman potrebbe essere anche la mia prima scelta (a proposito, l'ho intervistato al Festivaletteratura di Mantova, ed è una persona squisita, di una gentilezza disarmante).
    Ma in realtà, giusto per introdurre un altro elemento, dirò Stefano Benni, visto che ha scritto due dei miei fantasy preferiti in assoluto: Elianto e La Compagnia dei Celestini.



    Mmmm, non resisto, un altro nome. Jack Vance.

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  82. Il primo amore non si scorda mai e quindi dico Brooks che lessi per la prima volta alla tenera età di 12 anni (1985) dopo aver trovato per caso in biblioteca scolastica una copia de La Spada di Shannara, dopo qualche anno ho recuperato la prima trilogia e da allora ogni uscita legata a Shannara è mia, non disdegno la saga del Verbo e del Vuoto (alla fine collegata a Shannara) mentre Landover non mi dice granchè (dovrò dargli altra possibilità)

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  83. Non ho visto nessuno citare Robin Hobb!
    La trilogia dei Lungavista è una delle trilogie fantasy migliori mai scritte!
    Ambientazione medievaleggiante, tema della magia rivisitato, una crudezza e cattiveria che non ha nulla da invidiare allo zio cicciomartin.
    Straconsigliato!

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    1. Perfettamente d'accordo. L'ho preferito al Signore degli Anelli (bestemmia!!!! ok, penso che aver visto prima il film me lo abbia bruciato...).

      Al momento sto leggendo il ciclo della Spada della Verità, di Goodkind, mi sta piacendo ma sono solo al primo libro quindi è difficile dire dove si piazzerà.

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  84. Purtroppo non ho mai letto nulla di Gaiman - magari sarebbe il mio autore preferito, se lo conoscessi. Tolkien ha segnato la mia vita e mi ha aperto un universo quando ancora andavo alle medie e Conan in Italia praticamente non l'avevano manco tradotto - ma chi mi ha effettivamente sorpreso tra i viventi (e fra quelli che ho letto, s'intende) è la scrittrice Katherine Kerr, per il modo in cui lascia che la storia si sviluppi da sé quasi contro la sua volontà di autrice, ingigantendosi e diramandosi in tutte le direzioni. Non credo che abbia incontrato molto in Italia, dato che a quanto ne so gli ultimi due volumi del suo ciclo non sono stati nemmeno tradotti.

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  85. Dante Alighieri. Stilisticamente impeccabile, profondamente innovatore, i soiliti problemi con i sequels che non sono stati avvincenti come la prima opera della trilogia ma, tant'è, una volta che cominci, vuoi sapere come va a finire.
    Menzione d'onore per AA.VV., La Bibbia che nonostante perda molto (o acquisti troppo) nella traduzione italiana, continua ad avere il più alto numero di fans nel senso più letterale del termine.

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  86. Mi associo ai numerosi voti per Terry Pratchett! Leggo fantasy da piu' di 20 anni e ad un certo punto mi ero quasi stancato del genere. Poi mi sono imbattuto per caso in "Il colore della magia" ed e' stato amore a prima vista! Mi ha colpito il mix tra fantasy classico scritto con grande intelligenza e il suo humor inglese, peccato che il mio inglese maccheronico non mi permetta di godermelo in originale... Consiglio a tutti di leggersi "Buona Apocalisse a tutti" scritto a 4 mani con Gaiman! Menzione speciale per Terry Brooks e la sua immarcescibile saga di Shannara, per Ursula K. Le Guin (saga di Terramare) e ovviamente per Tolkien, il mio "primo amore" fantasy!
    PS: mi accodo a chi ha richiesto un post sui Librogame! Andavo pazzo per Lupo Solitario, Oberon e Alla corte di Re Artu'!!!

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  87. Per ragioni mariomerolesche, dirò sempre Tracy Hickman e Margaret Weis, perchè le due (pure tre, va) trilogie di Dragonlance mi hanno commosso e le ho lette e rilette, all'epoca.

    Di Gaiman ho pure io un cimelio... il 75 di Sandman con firma, dedica e augurio in italiano "Sogni d'oro". Anni dopo ci ho aggiunto la firma di Charles Vess, e sono proprio un nerd felice.

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    1. Più che Vess dovevi recuperare Zulli, sul 75 di Sandman... ad ogni modo io ho Gaiman, McKean e Talbot su "World's End"... Avanti il prossimo... :))

      Mandi

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    2. Più che Vess dovevi recuperare Zulli, sul 75 di Sandman... ad ogni modo io ho Gaiman, McKean e Talbot su "World's End"... Avanti il prossimo... :))

      Mandi

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  88. Vabbè se devo tirare fuori un nome solo, non può che essere Michael Ende. Che scoprii con il bellissimo Momo, una secchiata d'anni fa, senza nemmeno sapere che stavo leggendo lo stesso autore de La Storia Infinita (altro capolavoro assoluto)

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  89. Io dico la Marion Zimmer Bradley, perchè per quanto epici, meravigliosi ecc possano essere tutti gli altri, lei è l'unica che scrive le cose dal "mio" punto di vista ed è la cosa che serve per farti piacere un libro credo.

    Mentre scrivevo continuavo a pensare.. ma questa è un'autrice di nicchia, da PDF frantuma nocciole, il mio autore preferito... e infatti.. Voto J.K. Rowling! Che sa scrivere bene, è divertente e pure geniale: per quelli della mia generazione, impossibile da non amare.

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  90. Tolkien a mio parere è fuori classifica. Alla fine ha pubblicato due romanzi e mezzo (ciò che è stato pubblicato postumo ha molto del raffazzonato, purtroppo, con la sola possibile eccezione de Il Silmarillion), creando un universo completo, coerente, che ha gettato le basi del fantasy moderno.
    A stretto giro Terry Pratchett. Purtroppo per godersi appieno le storie del Mondo Disco sarebbe molto meglio leggersi i romanzi in lingua originale, se possibile: il modo che ha Pratchett di giocare con il linguaggio risulta spesso intraducibile e, se lo chiedete a me, alcuni dei suoi migliori romanzi non sono ancora stati pubblicati nell'italico idioma (Hogfather e Nightwatch, tanto per fare due nomi).
    Gaiman al posto d'onore.
    Noto con piacere che nessuno ha nominato Paolini. ;-P

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    1. Oddio, ho visto il film di Eragon:un ragazzo biondo vive in campagna con gli zii, ma sogna un mondo di avventure. Poi gli zii vengono uccisi, e lui parte con l'ultimo esponente di un antico ordine di guerrieri che gli promette che lui sarà il primo del nuovo ordine. Dov'è che l'ho già sentita?

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  91. TOLKIEN a mani basse.
    Il perchè è stato già detto da molti.
    Comunque ci sono parecchi commenti interessanti su diversi autori, questo forse è uno dei migliori sondaggi di sempre!!!

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  92. Amo molto il genere fantasy, quindi è una fatica non da poco selezionare un solo autore per questo sondaggio... comunque - dopo attenta valutazione - il nome che mi sento di esprimere è senz'altro quello di Terry Pratchett, per tutte le risate intelligenti che mi ha regalato con i suoi incredibili romanzi.

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  93. Io nel frattempo ringrazio gli altri frequentatori del blog, mi segno gli autori che non conosco, e appena capito nel raggio d'azione di una libreria vado a sacrificare un centinaio di euro.

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  94. Condivido con te,Doc,la scelta di Gaiman...ma ammetto di non avere il background necessario per parlare di fantasy,di cui ho letto veramente poco,non amando molto il genere(a differenza di horror e sci-fi)...mi associo all'amico antrista Zagor-te-nay nel consigliare GOOD OMENS di Gaiman/Pratchett..che tra l'altro mi ha regalato...e mi riprometto di farmi da lui prestare tutti i lavori del succitato TerryPratchett..

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  95. Brandon Sanderson. Ho cominciato a leggerlo perché ha finito di scrivere La Ruota del Tempo dopo la dipartita di Jordan, e da allora ho letto tutto quello che ha scritto, anche le storie brevi. E' il maestro dei finali 'mind blowing'.
    Se volete farvi un favore leggete la trilogia di Mistborn tutta d'un fiato, facendovi trasportare senza speculare troppo e preparatevi a rimanere a bocca aperta quando dettagli insignificanti del primo libro diventano ENORMI nell'ultimo.
    Se volete qualcosa di breve suo è uscito recentemente anche Elantris in italiano, volume unico e vi evitate una serie. Al capo opposto c'è La Via dei Re che è invece il primo libro di una decalogia che vuole scrivere.

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  96. il mio voto a parimerito è per:
    - steve jackson con la sua collana librogame "sortilegio"
    - la premiata ditta Weis e Hickman con i Draghi del crepuscolo d'autunno
    non perchè siano i libri migliori (oddio, forse "sortilegio" sì tra i librogame), ma perchè sono i primi che ho letto alla fine degli anni 80... (lacrima)

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  97. m. moorcock. l'autore della saga di elric. l'antieroe più cazzuto ever.

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  98. Joe abercrombrie:la trilogia de "la prima legge"
    Poca magia, zero nani, zero elfi, sangue come se piovesse..iulenzaaaa

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  99. Risposte
    1. Grandissimo!! Io ho adorato "la casa delle vacanze", un libro per ragazzi che fa venire i brividi a qualsiasi età. Fenomenale

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  100. Il sondaggio più bastardo che abbia mai visto. Allora, visto che per me Tolkien non è esattamente fantasy ma praticamente mitologia e quindi lo considero fuori gara, dico Pratchett (o meglio, sir Pratchett). Anzi, lo grido al megafono. Perché è un genio assoluto. E poi perché alle convention ci va con una maglietta che dice "Tolkien è morto, la Rowling non voleva venire, Philip Pullman non poteva, salve! Sono Terry Pratchett!"

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  101. Tolkien. E su di me ha avuto un po' l'effetto che ha avuto Dick su di te. Mi piacciono le sue descrizioni, il suo modi di aprire le storie e di farne nascere altre da ogni particolare. La sua capacità di costruire mondi fantasticamente avventurosi e affascinanti, non sempre col consueto lieto fine. Dopo aver letto i suoi libri, non riuscivo a leggere più nient'altro di fantasy, mi sembravano tutte pallide e malriuscite imitazioni. Fino a quando ho letto Neil Gaiman. Ma da lì in poi ne hai già parlato tu.

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  102. Sthephen R. Donaldson per aver creato l'indimenticabile antieroe Thomas Covenant e la saga che ha concluso nel 2013 dopo ben 36 anni. Speriamo che gli ultimi libri verranno tradotti in Italiano...

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  103. lo so che bisognava citarne uno e io ne ho detti già tre ma mi sembrava giusto ricordare anche Edgar Rice Burroughs con Sotto le lune di Marte

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  104. Micheal Ende. Ho riletto la Storia Infinita di recente, è un'epopea che mostra in modo commovente e grandioso l'ascesa e la caduta dell'ambizione e del desiderio. Non è solo fantasy è universale, uno dei migliori libri della storia.

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  105. Indiscutibilmente Steven Erikson, perchè è la prova che si puó scrivere un fantasy puro senza spiegoni, caricandolo di cinismo e pathos drammatico portando il genere ad un altro livello. E perchè Itkovian (in Memorie di Ghiaccio) è il personaggio più fottutamente grandioso della storia dell'Universo.

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  106. Robert Harris è della categoria "fantasy"? se si, voto lui. Altrimenti Tolkien perchè è l'unico che ho letto.

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  107. Comunque aspetto con ansia anche il sondaggione sulla sci-fi, che (IMHO) nella sua storia mediamente ha espresso autori migliori rispetto al fantasy.

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    Risposte
    1. mmmm.... potrebbe anche essere ma la sci-fi ha generato sicuramente autori più conosciuti e apprezzati perchè la sci-fi ha una capacità di diffusione maggiore con i suoi mondi futuristici/distopici/ucronici.

      Il fantasy, a parte alcuni rarissimi casi (ciccio Martin e Tolkien), vive nella sua nicchietta e quindi molta della produzione, anche di pregio, cade nell'oblio del tempo e dei meandri delle librerie.

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  108. Gesusantissimo! 1 solo? E' crudeltà contro le mengingi per chi il fantasyl lo mastica da sempre!
    Mumble, mumble... howard con la sua poetica è l'antesignano, a mio modo di vedere, di Mr McCarthy (vincitore di un Pulitzer nel 2007), Gaiman è il RE, ma che dico L'IMPERATORE GALATTICO dell'hurban fantasy, Terry Pratchet ha inventanto il il fantasy comico (a mio avviso), Terry Brooks (specialmente con il librogame della prova dell'alta magia di Raistlin mi ha fatto vivere sinceri momenti emozione da guagliuncello), Weis e Hickman con la saga delle Dragonlance mi hanno insegnato il piacere della lettura... della Bradley e della sua nebbia in albion-valpadana ho letto poco, Eddings con la trilogia dell'anello d'oro non m'era spiaciuto.
    Rimangono Altieri con la trilogia di magdeburg (romanzo fantasy molto gotico e tratti pure "pulp, molto pulp.... pure troppo" [cit.]), Evangelisti con la sua saga di Eymerich per i particolari intrecci spazio temporali che rendono tanto affascinanti i suoi libri quanto di difficile analisi.

    Ok ho scelto.

    MICHAEL MOORCOCK, con la trilogia di Elric il negromante, perchè è stato il libro che mi ha insegnato che l'epicità non sta solo in eroi così perfetti da risultare gommosi e che spesso la protagonista (o le protagoniste) di un libro posono pure essere le armi dei personaggi.

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  109. SonoIscrittoMaNonRicordoLeCredenziali5 gennaio 2014 alle ore 11:39

    Tolkien è fuori scala, egli ci racconta della lotta della vita contro ogni entropia, rivelandoci che è l'entropia stessa a fornire la ragion d'essere. Neanche gli esseri perfetti possono sfuggire a questa regola, essi sono costretti ad abbandonare il mondo per non perdersi e lasciarlo così, privo di incanti, nelle mani dell'uomo il quale è il solo a poter accettare la morte per propria natura, il solo a trovare forza nel Dono Oscuro. Il Silmarillion, per quanto rimaneggiato, continua a scuotermi con un'energia inarrivabile e il Signore degli Anelli non smetterà mai di rivelarsi come il migliore, a superare tutto.
    Bhe, dopo tanto dire, voto quindi per Howard indimenticabile autore di Conan il Cimmero Barbaro Distruttore, che pur avendo vissuto tutta un'esistenza in un paesotto disperso nella provincia texana partorisce mondi incredibilmente vivi e magici, il Salgari del fantasy (ironia della sorte entrambi terminano la loro esistenza suicidi). Una capacità di scrivere fresca e coincisa, veloce, all'americana e per questo capace di liberare la fantasia nel lettore in modo da colmare il non detto, e così perfetta nel dar vita ai personaggi da abbagliarti per la loro presenza. Il Conan letto dopo aver visto il capolavoro cinematografico dell'82 di John Milius (e scritto assieme ad un certo Oliver Stone) sulle note di Basil Poledouris , è un'esperienza di vita.

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  110. русский спамер5 gennaio 2014 alle ore 11:46

    Prima che ce lo dimentichiamo...che ne dite di lasciare un posticino d'onore a Richard Adams?

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  111. Oh, direi che voto anch'io per sir Terry Pratchett. Per i motivi citati da quattrocento persone sopra di me.
    Comunque non è vero che in italiano fa schifo. Io avevo iniziato a leggerlo in italiano, e l'avevo trovato meraviglioso già allora. Certo, poi sono passato all'inglese e adesso non tornerei indietro per tutto l'oro del continente contrappeso, ma per chi non lo conosce l'italiano può essere un buon punto di partenza.

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  112. Porca l'orca. Per dare un voto solo dico bisavolo Tolkien, se non altro per ragioni affettive. "Il Signore degli Anelli" mi ha introdotto al genere fantasy. Di lui ho sempre adorato la prosa, la ricerca e la capacità di creare dei mondi dettagliati dal nulla. Anche se, ammetto, il Simarillon è un frullato di c0gli0ni.
    Concordo con buona parte degli Antristi su nomi fatti, quali Pratchett e Gaiman (Neverwhere in lingua originale, e la serie tv omonima, è un capolavoro).
    Se non fosse stato a metà con l'horror/fantascienzo avrei votato H.P. Lovecraft. Il ciclo della Terra dei Sogni ("Alla ricerca della misteriosa Kadath") è da sempre tra i miei preferiti nel genere fantastico.

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  113. Se la Fantasy sfocia nell' Ucronia, allora metterei in lista Turtledove con
    la saga invasione/colonizzazione...anche se dentro di me spero non sia ancora terminata...
    ...non male anche la più "leggera" Legione perdita di Videssos, magari per un pibblico più "regazzino"....

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    1. scusate : errata corrige ..Legione Perduta di Videssos

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  114. Grande Doc, la nostra identità di vedute su alcune cose mi commuove a volte, sicché per risponderti mi basta copiare/incollare dalla mia scheda di presentazione alla clientela del sito per cui lavoro: "Tra gli autori che
    potete trovare nella mia libreria, non mancheranno mai Philip K. Dick,
    William Gibson, Douglas Adams, Neil Gaiman"

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  115. Egregio Doc,

    Ho cominciato a leggere American Gods dopo il tuo post. Sono già a pagina 130 e mi sembra molto valido come libro. Grazie del consiglio.

    A presto!

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  116. Una volta avrei detto Tolkien, ma dopo aver letto la saga della Torre Nera, King ha spazzato via tutto e tutti senza lasciare superstiti.

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    1. Un aiuto...tempo fa lessi la trama di un romanzo ma ne ho dimenticato il titolo e ne ricordo pochissimo: che forse era il secondo o terzo capitolo della saga...parlava di porte dell'inferno che si aprivano e lo stile\genere era new weird, nonsense....lo so non sono molto chiaro.......

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  117. Appropò, per i numerosi fanS di Gaiman: per caso mi sono recentemente imbattuto in questo:
    http://tinyurl.com/ptl7fzy

    Visto l'alto tasso di nerditudine di questo blog credo possa interessare... ;-P

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  118. Dopo lunga e meditata ponderazione, e visti la pletora di nomi noti e meno noti snocciolati sin'ora dagli Antristi D.o.c., verso anche io i miei 2 €Cent.

    Di primo acchito la risposta di viscere sarebbe stata Tolkien (la lettura del Signore degli Anelli prima, e dello Hobbit e del Silmarillion poi) mi ha aperto un mondo. Anche Ursula K Le Guin meriterebbe una menzione (n particolare per quelle due autentiche gemme che sono "Il mago" e "Le Tombe di Atuan", semplicemente spettacolari), così come Gaiman (letto doverosamente tutto Sandman, e American Gods e anche Stardust, mi pare) e Prachett.
    Però dopo lunghe cogitazioni e dolorose riflessioni, visto che il voto è uno e unico direi Turtledove. I tre cicli di Videssos (La Legione Perduta, il ciclo di Krispos e Il Ciclo dei disordini) mi hanno introdotto a un modo di fare fantasy senza elfi "ambigui" e nani con problemi di etilismo (e/o meteorismo), ad un confronto fra "bene" e "male" non manicheo e stereotipato ma "a sfumature di grigio" e soprattutto ad un'ambientazione finalmente originale e non "scopiazzatura di Arda untantoalkilo" (coff coff Brooks coff coff Paolini) con il fiume e la foresta e le montagne tracciate a riga e squadra.
    Se qualcuno volesse cimentarsi, consiglio la lettura in ordine inverso a quello di pubblicazione (partendo con "il ciclo dei disordini", quindi), in modo da immergersi poco a poco nel mondo di Videssos. Non ve ne pentirete.

    P.S. per gli appassionati di storia (in particolare bizantina) come bonus ci sono un sacco di "tongue in check" e riferimenti che strappano più di un sorriso (ma la lettura resta comunque più che godibile anche per il lettore "profano" che non chiede altro che un'ora di relax e di sano "sense of wonder")

    P.P.S. grazie all'antrista che ha menzionato "La storia fantastica", di cui purtroppo ho visto solo il film...a ripensare a Bottondoro & co. m'è entrata una panetteria intera nell'occhio ....

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    1. Di nulla, amico. Il romanzo lo trovi in Italiano dal 2007, edito da Marcos Y Marcos (attuale prezzo Amazon 14,45 euri)
      http://www.marcosymarcos.com/La_pricipessa_sposa/principessa_sposa.html
      E non scordiamo la soundtrack di Mark Knopfler, alto tasso di mariomerolitudine.
      http://www.youtube.com/watch?v=4GHw1Cl8-KY

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  119. Anche se Martin ha scritto la mia saga preferita, e come ho già letto per qualcun altro il mio libro fantasy preferito resta The Princess -bride, l'autore non può essere che Robert Howard, l'autore di Conan. Inutile dire che adoro il personaggio, così come adoro questi sondaggi che danno la possibilità, a uno come me che non mastica molto il fantasy, di conoscere libri e autori che non avrei conosciuto. Grazie Doc

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  120. oibò, qui si va sul difficile. Comunque dico Andrzej Sapkowski, che sarebbe quello di The Witcher, che ammetto di non averne neppure mai sospettato l'esistenza fin quando non mi capitò per le mani il videogame, dopodichè è stato amore totale per quel carognissimo mondo distopico condito da tanto humor nero.
    (epperò devo ammettere che ha battuto di poco ciccio Martin, Moorcock e il suo capabianca Elric, e Fritz Leiber - quello della saga di Fafhrd e il Gray Mouser)

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  121. Parto subito con il vincitore per me, sempre per non citare i soliti noti: Omero con l'Odissea. Giuro che mi è venuto in mente prima di leggere il post di Moroboshi Dono (che comunque condivido alla grande!). Certe volte mi chiedo se ci possa essere differenza fra epica e fantasy. Per me, la complessità narrativa, l'evoluzione del protagonista, gli elementi sopraterreni, la quantità di personaggi mi fanno apprezzare l'odissea e quindi Omero (o chi per lui) come un maestro del fantasy, se non altro perchè è arrivato anagraficamente prima di quasi tutti gli altri... :)

    Se il Doc permette, mi allungo su alcuni commenti. Di Pratchett ho letto solo A me le guardie, che ho apprezzato ma non mi ha esaltato. Semplicemente non è quel genere di ironia che fa per me. Riconosco l'acume e la genialità, così ben presenti anche in Good Omens (ovviamente), ma non lo posso citare fra i miei preferiti, pur concedendogli altri tentativi di lettura, più avanti.

    Di Tolkien concordo sulla sua grandezza, e l'avrei citato come l'Unico, ma è già stato quotato molto. Oltre all'epica pura, segnalo anche lo sforzo non banale di creare lingue da zero assolutamente coerenti e grammaticalmente complete e non solo con qualche parola, oltre a sottolineare che ha scritto quello che ha scritto 70 anni fa... da allora ci sono stati ovviamente altri scrittori che sono andati oltre, ma perché sedevano sulle spalle di JRR!

    Gaiman... eh, credo di essere l'autore della pagina web in italiano più completa (seppur non aggiornata) su Sandman, ho letto non tutto ma parecchio di lui, eppure... no, come autore di romanzi lo salvo solo per American Gods: Nessundove poco più di un divertissement, Anansi Boy una porcata e Stardust giusto per la presenza di Vess: tutta roba scritta bene, ma non direi originale o che mi ha fatto saltare sulla poltrona per colpi di scena, costruzione di trama o ragionamenti. Anche Coraline e gli ultimi racconti del cimitero ho trovato poco più che carini, ma non lo posso mettere fra i massimi rappresentanti del fantasy (urban o non urban che sia!). Non muoio dalla voglia di leggere l'ultimo appena uscito in italiano, per intenderci.

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  122. Sono stupitissimo di aver visto, in 173 commenti, così poche parole positive su Philip Pullman. o_O
    Certo, essendo cresciuto su Tolkien (inchino!), Eddings, Zimmer Bradley, Brook e Mary Stewart (mai citata qui dentro), fare una scelta è davvero difficile, tuttavia la magia di "Queste oscure materie" è di un livello raramente eguagliato... e mai superato.
    Do per scontato che, essendo stato distribuito in Italia in maniera indecente e rovinato dalla proiezione del pessimo film che si vanta di esserne l'interpretazione >_<, a molti di voi sia sfuggito: rimediate con urgenza! Rischiate di perdere un'occasione unica per tornare a sognare davvero. :D

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  123. Alla fine della fiera scelgo T.H.White con il suo "The Once and Future King" (da noi "Re in Eterno",ma mi sembra introvabile):perchè a Semola che diventa Artù con L'aiuto di Merlino,al Lancillotto brutto come il peccato e con pulsioni sadiche,al Gawain alieno a tutto e tutti perchè troppo perfetto ti ci affezioni e quando tutto finisce ci resti sempre un pò male,ma anche rinfrancato.

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  124. Purtroppo temo che non sia mai stato tradotto in italiano. :(
    Oppure è successo, è uscito fuori catalogo e non si è più visto da almeno 20 anni (da quando ho cominciato a cercarlo). ç_ç
    Per questo ho ripiegato nel mio commento su Mary Stewart e il suo ciclo arturiano: in qualche modo è arrivato in Italia, anche se consiglio a tutti di leggerlo in originale che, oltre ad essere abbastanza semplice, è tutta un'altra cosa. :D

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    1. Se cercate una variazione sul tema a mio parere fantastica, provare Re per sempre, di Molly Cochran e Warren Murphy. Un ex agente dell'F.B.I. alcoolizzato, Hal. Un ragazzino dodicenne, Arthur. Un vecchio studioso, Taliesin. Ed un feroce serial killer, Saladin. E tutta la loro storia dietro, che ovviamente è quello che vi aspettate, ma al tempo stesso non lo è.

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    2. ^_^ Sì, l'ho letto. È carino e molto scorrevole. Anche la traduzione è particolarmente ben curata. A dire il vero non sapevo che "Re per pempre" fosse ancora in circolazione: lo distribuiva Tea Due che, per anni, ha raccolto in parte lo scettro di Editrice Nord per quanto riguarda il Fantasy. Ora lo ha in catalogo Longanesi.

      Piccola parentesi di mariomerolite in onore di Editrice Nord: come Urania per la FS, ai mitici tempi di Fruttero&Lucentini, Nord è stata il vero untore che ha infettato l'Italia del gusto per il Fantasy, anche quello mediocre. Ci manchi! Sigh.

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    3. io lo lessi millemila anni fa. Ho scoperto giusto oggi che era il primo di una trilogia, e l'unico tradotto, almeno fino al 2010. Sai nulla dei seguiti?

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    4. O_O Una trilogia? Mah, è la prima volta che sento questa storia e controllerò. Certo se è vero sarebbe carino leggere anche il resto... e magari tirare fuori qualche commentino bello peso su questi editori italiani che traducono e pubblicano i libri solo se gli va.

      Controllato: effettivamente sono stati scritti altri due libri, mai visti in Italia. Grrrrr!!! >_<
      Fine OT, però questo esempio spiega molto bene perché le nostre librerie sono così povere di Fantasy: non ce li pubblicano.

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  125. Moorcok, quello di elric il necromante, virtualmente uno dei primi autori techno fantasy in circolo

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  126. Difficile...
    Gaiman, Pratchett , Tolkien, Zelazny, Leiber, Jack Vance.....
    Sceglierne uno è come decidere che belga (birra) ti piace di più....
    Sparo lì un Leiber anche per ragioni sentimentalose...
    Ero Giovane all'epoca.

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  127. 'Azz questo è proprio difficile Doc... diciamo che da quando ho letto per la prima volta la Spada di Shannara la mia vita (o per lo meno i gusti letterari) hanno preso una piega ben precisa ... ricordo ancora i due giorni e notti di fila passati a leggere il Signore degli anelli quando ero alle medie ... o di quando aspettavo che nella piccola biblioteca del mio paesello arrivasse finalmente una copia dell'ultimo libro della Zimmer Bradley con la saga di Darkover (per la cronaca: hanno dovuto fare un intero e apposito scaffaletto di libri fantasy a seguito di tutti i libri che avevo richiesto) ... di quando una mia cara amica mi ha prestato la sua copia di "A me le guardie!" .... però di tutti questi personaggi che porto nel cuore quelli che mi sono rimasti vicini e a cui ripenso spesissimo sono quelli del Ciclo delle spade di Tad Williams, amo tutto di questi libri e li consiglio vivamente, c'è tutto quello che ci deve essere di canonico in un libro fantasy ma scritto meglio ... io penso che abbia innovato gli stereotopi del genere portandoli ad un altro livello ...

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    1. ed aggiungo pure: senza tirare la storia troppo in lungo fino a farsi quasi odiare dai propri lettori come qualche autore di nostra conoscenza ...

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  128. Gailman è un geniaccio... ma non è fantasy! :)

    Per me la sacra triade è Tolkien (perchè il primo amore non si scorda mai) Eddings (a mio avviso un colosso del genere, mi stupisco che così pochi lo citino) e Martin... Menzione speciale per Terry Pratchett

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    1. русский спамер6 gennaio 2014 alle ore 10:26

      Eddings e' stato uno degli autori peggio pubblicati in Italia, tutto qui. Normale che pochi lo conoscano e lo citino.

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  129. D'accordo, quante nerbate sulla schiena mi prendo se dico J.K.Rowling? Ho adorato i suoi libri, divorandoli e aspettando con ansia il seguito, pur trovandovi molti difetti e trovando insopportabile il protagonista. Ma d'altronde tutti amiamo Saint Seya nonostante Seya.

    A mia discolpa il fatto che non ho letto molto Fantasy con la F maiuscola, solo molti libri presi in biblioteca, divorati e restituiti tre giorni dopo di cui ora non me ne sovviene nessuno. Cercherò gli autori che sta elencando, primo fra tutti il Gaiman promosso dal Doc.

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    1. Ossignùr, nerbate sul groppone da solo!

      Ho dimenticato Daniele Nadir con "Lo stagno di fuoco". Molti aggettivi per descriverlo e tutti superlativi, lo consiglio a tutti. Una ripresa della "mitologia" ebraico-cristiana simile a quella fatta da Tolkien per la mitologia celtico-nordica. Una discesa all'Inferno moderna, un'inferno come potrebbe essere, menando pure un po' le mani. Leggetelo, punto.

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  130. Io voto tutta la vita Michael Moorcock, l'autore del ciclo del campione eterno: adoro alla follia i suoi personaggi (antieroi come Elric o Erekose in particolare, anche se pure personalità più affini alla Legge come Corum siano ugualmente ricche di fascino), il suo multiverso con i suoi intrecci e soprattutto quel suo modo unico di raccontare con naturalezza storie e situazioni di altri mondi.
    Il mio preferito resta il terzo della prima trilogia di Corum: "The King of the sword". Meraviglioso e fuori di testa.

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  131. Direi Gaiman o Pratchett, ma voglio fare l'originalone e voto Robin Hobb, la sua saga dell'Assassino è una piccola perla!

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  132. Clive Barker. Xkè apocalipse ed everville sono incredibili. E ancora dopo tanti anni si aspetta il terzo.

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  133. Io non posso che votare la cara vecchia J.K Rowling: sono letteralmente cresciuta con i suoi romanzi =D. Mi piaceva molto anche Terry Brooks, ma negli ultimi anni i suoi libri sono fotocopie l'uno dell'altro, con trame prevedibilissime e chiaramente scritti solo per far soldi.
    Adoro George RR Martin, anche se continua ad ammazzarmi i miei personaggi preferiti (...sadico.)
    Ma nessuna menzione per Terry Goodkind? Secondo me i primi tre libri erano belli, mentre degli altri si potrebbe fare "un gran falò"... trooooooppi dilungamenti inutili e filosofici (odio quando l'autore tenta di farti il lavaggio del cervello inculcandoti le sue idee).
    Per il resto... grazie a tutti, sto prendendo un sacco di spunti per le mie letture future =D

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  134. Approfitto biecamente dell'argomento per vedere se qualcuno può aiutarmi con un mio vecchio, stinto ricordo.
    Premettendo che non sono uso al consumo di sostanze stupefacenti, rammento che tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana lessi un libro il cui protagonista era gravemente malato e perdendo conoscenza, non mi ricordo se per coma o per imminente morte, si risvegliava nel corpo di un avventuriero "barbarian style" che, non vorrei ricordare ancora peggio, si chiamava stranamente "Conan". Ricordo altresì la presenza di un coboldo.
    Non vorrei aver fatto un mischione di libri tanto è vero che una (veloce) ricerca su Internet non mi ha portato ad alcun risultato.
    Qualcuno ha la minima idea del libro a cui mi sto riferendo?
    In merito al sondaggio non saprei indicare un nome univoco anche se solo per gioco.

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