I 5 giochi per Wii che ti sono piaciuti di più

Il Wii è una delle console che hai odiato di più negli ultimi, boh, 125 anni. È la macchina che ti ha investito la scimmia per i brand Nintendo, tornando poi indietro in retromarcia per rimetterla sotto un altro paio di volte, per sicurezza. È il motivo per cui non hai comprato un Wii U e non intendi farlo. Perché se da trent'anni si gioca con un pad, non puoi venire te, nuova Nintendo amica degli anziani, a dirmi che no, tocca farlo puntando un telecomando col guscio meliconi verso lo schermo. Distruggendosi il braccio e la voglia di vivere. Non è un caso se nel file collezionediuncertolivello.xls ti figurino 167 giochi per PS3, 151 titoli per 360 e solo una quarantina (scarsa) per Wii. Perciò, dopo le sofferte top 10 per PS3 e per Xbox 360, qui sei riuscito al massimo a cavarne una top 5. Giusto per chiudere il discorso con questa generazione e passare ad altro. Un altro che non abbia il marchio Nintendo sopra, tipo […]

E ci si ritrova così a parlare per l'ennesima volta dei giochi Platinum Games belli e originali e divertenti che non vendono un'infiocchettatissima, d'accordo. MadWorld era, ne scrivevi qui sull'Antro ai tempi, "un cortocircuito postmoderno. È L'Implacabile di Glaser riscritto da Frank Miller dopo aver giocato (non a caso) God Hand. È una puntata di Grattachecca e Fichetto interpretata dal cugino di Hellboy. È soprattutto, in tutta quella sua violenza cartoon così sopra le righe da uscire dal foglio, il miglior gioco che non sia mai stato dedicato a Lobo". Ancora ricordi le frasi di quei due meravigliosi idioti dei telecronisti.

Come e più dell'ultimo Marvel vs Capcom, Tatsunoko vs Capcom era un picchiaduro-circo, uno di quelli in cui pesti dei tasti a caso e ti partono le megafinisher in un tripudio di miniciccioli. Ma che circo. E che dannato magone, a vedere sullo schermo i Tekkaman, gli Hurricane Polymar, i Kyashan, i Ken l'Aquila, tutti intenti a menarsi allegramente, con gioia. Anche per questo abbiamo un contributo nell'archivio dell'Antro degli anni stealth gentilmente offerto dallo ziu Antunellu, fiiiit.

Twilight Princess, l'ultimo Zelda che tu ti sia davvero goduto, prima che la saga ruzzolasse precipitevolissima giù per la collina del facilone. Stai però barando, perché per pure fisse collezionistiche l'hai preso allora anche per GameCube (console, al contrario, amata alla follia) e te lo sei giocato lì sopra. Ma comunque: il Link maturo promesso da Nintendo da anni, un'ambientazione tetra, il lupo, le fasi in sella ad Epona. Con Skyward Sword ci hai provato, ma no, niente, non è stato ammmore, al massimo un calesse volante.

Nonostante il sistema di controllo votato all'orchiclastia, Metroid Prime 3: Corruption è stato un altro grande capitolo per la saga di Samus. Gli mancava un po' della magia del primo Prime (tra i giochi più belli della storia dell'universo conosciuto, come noto), ma si giocava con piacere. Per la cronaca, hai capito solo ora, cercando questa foto, perché ti ha sempre fatto impazzire il design dell'armatura della signorina Aran. Ma ne parliamo un'altra volta.

Chiudiamo con Super Mario Galaxy 2, la droga dal dosaggio perfetto, l'unico titolo di Mario dell'epoca odierna che ti sia goduto davvero, senza distinguo, senza qualche vabbè, senza neanche un sìma o uno stirazzi. Giocone totale e, con ogni probabilità, l'ultimo dell'idraulico con mustazzo che tu abbia finito in vita tua; per quanto ti riguarda, il capitolo conclusivo della saga, la massima espressione dell'idea tizio italoamericano basso che salta e raccoglie funghi e stelline. Perché dopo non ne hai giocati altri, perché dopo non credi che lo farai più. Per te, MissIta... Super Mario finisce qui, in volo tra un pianeta e l'altro, più supercool di un condizionatore da 12milioni di watt.

La parola a vosotros debosciati. I vostri cinque giochi per Wii preferiti, accompagnati da cinque bei motivi. Basta anche un rigo ciascuno. Niente listoni, niente bimbominchiate e soprattutto niente precisinate o critiche non richieste su quello che scrivono gli altri: si parla di classifiche personali, e ognuno ha il diritto di stilarsi la sua Top 5 personale. Ci mancherebbe pure.