Misterius di Leo Ortolani, Orfani della Bonelli, Jenus e SuperGods di Grant Morrison

Nuova infornata di fumetti e libri che hai letto di recente e che ti sono garbati. Featuring: la scienza di ridere di Ortolani, rEgazzini scalciacooli in casa Bonelli, umorismo sacrilego e cosa pensa davvero Grant Morrison di Alan Moore e del suo Watchmen [...]

Partiamo da Misterius, storia di 20 pagine del Leo nazionale pubblicata sul primo numero di Comics & Science, rivista del CNR che si prefigge il nobile scopo di fare della divulgazione scientifica anche presso chi, quando sente parlare di scienza, ti chiede con quante Z si scriva. E chi meglio di Misterius, la nota, esilarante parodia ortolaniana di quell'altro programma lì di ridere però vero, può fungere da testa di ponte? La rivista sarà disponibile, come avrete letto sul blog di Leo, il 26 e il 27 ottobre al Festival della Scienza di Genova e subito dopo a Lucca, ma hai avuto modo di leggerla in anteprima. Cioè, di leggere il fumetto di Leo e la sua intervista, ché te e la scienza vi siete litigati da piccoli, e tanto ormai sai che si scrive con due Z e non hai bisogno di niente, grazie.
La storia ha rischiato SERIAMENTE di farti uscire un paio di volte la colazione dal naso. Momenti clou: la vita del grande scienziato incompreso Jean Pierre Bagolot, inventore di un importantissimo nuovo numero tra il 6 e il 7, il frazzo, e il contributo incredibile di Nilla Pizzi alla storia dell'astrofisica. Non vedi l'ora di poter far leggere la rivista a un tuo amico che fa il fisico: gli hai tolto la parola l'ultima volta che l'hai incontrato a un matrimonio perché si è messo a parlare della successione di Fibonacci anziché commentare il grado di invecchiamento delle vostre ex compagne di classe come tutti. Manco sai quando è morto, 'sto Fibonacci, figurati che ti frega della sua ered... ma stai divagando. Fan del Leo, procuratevi questa rivista, merita. Quanto costa? Frazzo euri.
Eri convinto di aver già parlato di Orfani qui sull'Antro, ma erano solo alcune impressioni infilate nell'intervista al RRobe, ti confondevi, stai diventando vecchio e non ti ricordi più le cose. Tipo che... boh. Orfani: hai letto i primi due numeri di seguito, perciò ti viene difficile esprimere un giudizio solo sul primo. Perché se il numero 1 ha già molti spunti carini, il 2 spinge sull'acceleratore con il flashback dell'addestramento da dottor Agricola dei ragazzini soldato e inizia a svelare alcuni misteri - a quale rEgazzino corrisponde ciascun membro della squadra nel presente? - mettendone in tavola degli altri. C'è forse qualche ammiccamento di troppo nei dialoghi alle sparate da action hero del cinematografò, che sulle prime hai trovato stridente con la cruda rappresentazione del training militare, ma è pur vero che a) fa parte di un gioco ipercitazionista che non nasconde le fonti di ispirazione, anzi, b) è un fumetto da edicola Bonelli e non una graphic novel sperimentale francese per pochi intimi, c) non puoi portare avanti tutta la serie con un tono da denti digrignati. Come scrivevi nella summenzionata intervista, l'hai trovato piacevolmente diverso dal resto della produzione della casa editrice, molto moderno, figlio di una fantascienza multimediale dell'oggi e non cinematografica dell'altroieri. E parlando di vibrazioni nuove, ti fa strano anche vedere una serie Bonelli tutta a colori e soprattutto con una colorazione valida, non come quella di alcuni albi speciali che ti sono capitati tra le mani negli ultimi anni, con quelle tinte piatte che fanno molto 1992. Assieme agli ottimi disegni (Emiliano Mammucari è un grande), genera un mix convincente. Aspetti il numero 3, insomma.
Dopo aver spopolato sull'Internet, andando in virale sui socialcosi con le sue pillole, il Jenus di Don Alemanno si è incarnato (ah-ah) in una serie di albi a fumetti della Magic. Le storie di Don Alemanno, che scherzano con i santi e quando serve pure con i fanti, hanno molto in comune con quelle di Davide La Rosa: pentolone di citazioni pop, situazioni surreali, disegni un po' così (ma Don Alemanno almeno ci prova: Davide ha fatto fieramente del suo non so disegnare una bandiera :D) e qualche critica alla dottrina cattolica per nulla campata in aria. Per esempio l'implausibilità di tutta quella storia biblica della riduzione in schiavitù in Egitto. Blasfemo? A volte sì, a volte anche tanto, ma oggetto della satira di Don Alemanno è soprattutto il clero e il suo potere. Fa ridere? Un paio di battute le hai trovate geniali, altre un po' così. Ma è un umorismo comunque, come dire, spontaneo, genuino, non troppo costruito. E soprattutto è un altro autore italiano che arriva su carta dopo aver fatto ridere sull'Internet. Non hai una casa editrice, ma l'avessi ti armeresti di retino per pescare i fumettisti online bravi ancora a spasso. Hai visto mai.
Chiudiamo con SuperGods, non un fumetto ma un libro di Grant Morrison sulla storia dei super-eroi. Innanzitutto devi ringraziare per la dritta l'antrista Paul Izzo - ormai compagno di trasferte per fiere, compresa la prossima Lucca - che te l'ha consigliato un mesetto fa. SuperGods è un saggio, senza giri di parole, bellissimo. Morrison ricostruisce le fasi principali dell'evoluzione del fumetto di supertipi che si menano, dalla Golden Age alla Image, da Superman ai film di super-eroi odierni, ma lo fa senza limitarsi al dato storico, andando al contrario a indagarne le ragioni, a scavare sotto trionfali successi e spettacolari disastri. C'è caso così che chi non lo sa capisca perché Bob Kane non è stato l'unico padre di Batman, ma solo il più furbo; o scopra che Jack Kirby era in un certo senso un Capitan America in carne e ossa e Wonder Woman il frutto di un ménage à trois (per gli antristi più giovani: threesome) con al centro l'inventore della macchina della verità. Morrison spiega perché questo genere di fumetti sia nato e diventato così popolare, e nel farlo ci butta dentro anche molto di personale - il suo approccio ad Arkham Asylum, la sua rivalità con Alan Moore - cita anche a sorpresa Diabolik e Italo Calvino, stuzzica il lettore con considerazioni mai scontate. Il tutto con il tono da grande narratore, affabulatorio e ironico, che gli è ovviamente proprio, e che fa sciroppare le pagine una dopo l'altra, in uno studio matto e disperatissimo, come avrebbe detto un noto nerd di duecento anni fa. In una parola? Bellissimo, appunto. Ne hai letto la versione italiana, che è edita da Bao e si trova dagli amazzonici a una quattordicina di carte, ma in ebook per ora ti sembra di capire ci sia solo quella in inglese. Se non l'avete fatto, leggetelo: poi, per passare a ringraziare per la dritta, c'è sempre tempo /emoticondiocchiolino
 
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Commenti

  1. Come scrivevo ieri aspettavo la tua opinione su Orfani.
    La parte dell'addestramento promette benissimo (e tu mi confermi che migliora) mentre la parte action è Starship Troopers, uguale. Capisco il citazionismo spinto ma i soldati semplici sono vestiti nello stesso modo e l'attacco sembra l'attacco sul pianeta Klendathu.
    Per adesso continuo poi vediamo.
    Per il parere su Kappa - La scena dell'infeno posso capire che dopo la versione unplugged non ti sia piaciuto.
    Mi raccomando leggi Nonnonba.

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    1. Doc hai letto Long Wei, i numeri che sono usciti.

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    2. Orfani: sicuro. Solo che questi alieni... ;)
      Long Wei: lo sto seguendo. Alcune storie più carine, altre insomma (non mi è piaciuta l'ultima, ad esempio), ma si fa seguire.

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    3. ..eh, letto di Long Wei solo l'ultimo (purtroppo?) e, se è tutto così, dico: ma cosa è sta roba? (un peccato, btw).

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  3. Ero molto curioso di sentire il tuo parere su Orfani, che sta raccogliendo buoni consensi un po' ovunque. Penso sia giunto anche per me il momento (personalmente storico) di iniziare a leggere una serie Bonelli. Si sa qualcosa dei risultati di vendita di questi primi giorni? Sono anche molto interessato a SuperGods, anche se il tempo per le letture ultimamente è talmente poco che ho paura finirebbe per fare la muffa sul comodino insieme alla già consistente pila di albi dei Vendicatori. Qualche dubbio per Jenus: si tratta di una storia (o più di una) vera e propria, o è una collezione di gag? Non apprezzo quanto altri le vignette che girano su FB, preferendo lo stile blasfemo del LaRosa, quindi per ora ho evitato l'acquisto.

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    1. È un'unica storia, ma lo stile è quello delle pillole.

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    2. Allora credo che salterò, a meno che non riesca a scroccare il primo numero da qualche amico.

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  5. Supergods è veramente un bel libro, sia quando tratta la storia del fumetto in generale che quando Morrison racconta della propria carriera, chiarendo un bel po' di cose sul suo stile di scrittura. È stupenda la parte in cui racconta di aver deciso di fare del fantastico e dello straordinario l'elemento centrale delle sue storie per auto-proclamarsi opposto di Moore.
    Di Orfani noi normali esseri umani abbiamo a stento letto il #1 e tu te ne vieni dicendo che hai letto anche il #2!?! Maledetto! :D
    Edit: ma un tasto "edit" per gli antristi frettolosi che non rileggono prima di inviare il commento?

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    1. Non dipende da me. Blogger non prevede tasti edit, quindi non abbiamo tasti edit. Semplice :)
      Ah, Orfani 2 l'ho letto un mese fa, mica ora. È arrivato in una macchina dei fighetto.

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  6. Orfani mi incuriosisce molto e vorrei leggerlo, ma semplicemente non me lo posso permettere, come il cinema, la pizza e i videogiochi.

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  7. Ottimi consigli! Il volumetto di Ortolani l'ho "ordinato" ad una mia amica che andava alla Festa della Scienza a Genova, dove lo distribuivano. Speriamo se lo sia ricordato! :-)

    Piccola nota a proposito di Italo Calvino.
    All'estero è forse (giustamente!!!) ritenuto uno dei migliori scrittori italiani mai esistiti. Lo studiano a scuola, a teatro, ovunque. Tradotto in millemila lingue. Purtroppo per assurdo è meno conosciuto in Italia. Scommetto che nessuno sotto i 30 anni (ovviamente gli antristi sono un gruppo a parte) l'ha mai sentito nominare. I sui libri dovrebbero essere obbligatori a scuola e dovrebbe essere citato ovunque, ma invece se ne parla troppo poco.
    Ecco, mi sono sfogato! :-P

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    1. Pedro (e Antristi tutti, oltre al Doc, ovvio!), potete darmi dei pareri su Le città invisibili e Gli amori difficili, miei obiettivi di lettura Calvinisti?

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    2. Se non l'hai già letto uno dei più belli è il visconte dimezzato

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  8. Supergods, confermo, è bellissimo. Specie la parte sulla golden age e su come la scoperta di questi albi abbia "salvato" l'infanzia dell'autore. Poi è morrison al 100%, che si loda e si spertica, con le critiche a watchmen che lasciano il tempo che trovano. Io che amo alla follia invisibles, flex mentallo, doom patrol, animal man...e (quasi) tutto quello che lo scozzese ha scritto (the filth escluso, eh), ho apprezzato un sacco,

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    1. Mother che roba disturbante che era The Filth. Ancora ricordo la scena della tizia che si rasa i capelli a riportino per essere più zozza.

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    2. l'hai detto Doc.l'hai detto.

      Io ho pure perso una notte di sonno per potermi leggere tutta la serie in una sola botta.

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  9. Devo. Trovare. Misterius.
    Purtroppo Fisica può fare quello scherzo Doc.

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  10. Quoto molto Orfani. Da me (nella ormai nota e orribile "Penisville") è arrivato solo il numero 1, e me lo sono gustato molto. Era un pezzetto che un fumettino non mi faceva questo effetto forse dai tempi dell'inarrivabile Hammer della star. Devo ancora leggere il 2 che comunque prenderò.

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  11. Doc, volevo farti una domanda sulla Bonelli prendendo spunto da quello che hai scritto su Orfani. Premesso che sono cresciuto con i Bonelli, ma che ora li ho abbandonati da 5/6 anni (escluso Lilith), puoi dirmi quando un fumetto Bonelli NON E' "ipercitazionista che non nasconde le fonti di ispirazione"?

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  12. Io sono credente e tutta questa nuova produzione di fumetti satirici a tema direttamente religioso mi lascia molto perplesso. Non perché io pensi che tutti debbano credere – ognuno giustamente fa le sue scelte – ma perché mi rimane difficile comprendere come i non credenti non siano naturalmente portati a rispettare la figura di Gesù. Insomma, anche estrapolandolo dall'ambito fideistico, si tratta di un uomo che duemila anni fa ha preso posizioni nettissime contro il potere corrotto. Che ha denunciato l'oppressione e l'assenza di umanità, che ha attaccato direttamente i capi per preferirgli gli ultimi della società, coloro che venivano considerati rifiuti umani. Che ha fatto insomma tutte quelle cose che oggi noi rivendichiamo come giuste e auspicabili nella nostra società. E l'ha fatto al costo della sua stessa vita. Ecco io credo che questa figura – vista in senso religioso o meno – porti a un rispetto naturale. E temo fortemente che (al netto del bigottismo che magari porto con me) sia un grande errore di superficialità usare la figura di Gesù a scopi comici e derisori, perché ci fa passare inavvertitamente dalla parte di quelli che l'hanno tolto di mezzo. Mi sembra una grossa e pericolosa trappola.
    Poi si dirà che la comicità è rivolta più alle sfere della Chiesa o alla "religione" in quanto tale, che alla figura di Gesù. Ma se così fosse basterebbe il p. Pizarro di Guzzanti, a mio avviso.

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    1. Capisco il tuo punto di vista, Matteo, e capisco che alcuni temi possano dar fastidio a chi crede. A me, che non sono più particolarmente credente da molti anni, dan fastidio le bestemmie, per esempio, perché sono un mancare di rispetto a chi crede. Ma se passi per strada una bestemmia non puoi fare a meno di non sentirla: per i fumetti, se i contenuti non piacciono basta non comprarli. Non vedo il problema. Desiderare che smettano di esistere solo perché non piacciono è una cosa diversa, quella sì, permettimi, pericolosa, perché da lì agli integralismi da fatwa il passo è molto breve. Chi crede non vedrà la propria visione di Gesù scalfita da una parodia, a chi non crede cambia nulla. Anzi, se una persona è serena, la satira può portarla a porsi anche delle domande e, magari, a trarne qualcosa di positivo, ragionando su tanti aspetti controversi edificati dalla Chiesa-istituzione sulle fondamenta protocristiane. Allontanandosi spesso proprio dal messaggio messianico del Cristo (le donne sacerdote e quant'altro), come sai. I miei due centesimi, naturalmente.

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    2. Apro una parentesi OT un po' lunga
      Condivido un po' il fatidio di Matteo, ma - semplicemente - quella satira non mi fa ridere, non la apprezzo e non la compro.

      Trovo magari divertenti alcune versioni più light, se si limitano ad essere un po' irriverenti (ad es. la maggior parte di quelle su Figures in action, che leggo per passione Marvel), pur non essendo il mio genere preferito.

      Fino a non molti anni fa c'erano rappresentazioni parodistiche dei musulmani che oggi sono sparite, per ragioni diverse (progresso, maggiore presenza islamica nella società, maggiore importanza del "politicamente corretto", paura di ritorsioni). Il cristianesimo nella nostra società è più "istuzionale", collegato al potere e al denaro, e molto meno incline a ritorsioni violente. E quindi si becca la satira, al pari dei politici.

      Se chi fa satira offensiva su Gesù non ci arriva da solo (al fatto che Nostro Signore non ha fatto molto per meritarsi anche la satira offensiva), pace.
      Sarà colpa di chi non ha capito, di chi ha ostacolato il messaggio o più facilmente di chi, con la responsabilità di diffonderlo, ha fatto qualche errore di troppo.
      Non sarà impedire quella satira con una legge o una protesta a migliorare le cose... Anzi, allontani ancora di più chi si sente lontano dal tuo credo.

      Doc: sulle donne sacerdote si potrebbe parlare ore e ore. Anche secondo me dovrebbero istituirle, ma non vado dietro Dan Brown. Da quello che scrivi viene fuori che, sebbene non credente, sei bene informato sulla materia.
      Se prendiamo per buono il vangelo, Gesù ha scelto i discepoli (da cui i vescovi e i preti), solo tra i maschi, e la Madonna aveva un ruolo importante ma diverso. Forse perchè a quei tempi sacerdoti donna non avrebbero avuto credibilità in quella società. Ma il Cristianesimo si è diffuso in poco tempo in società diverse, e Gesù non si è fatto problemi a passare sopra tanti altri tabù e vincoli della società ebraica del tempo: frequentare gli "ultimi" di tutti i tipi ed elevarli sopra i "primi", lavorare il sabato, contestare i sommi sacerdoti e farisei.
      Forse, semplicemente, le donne hanno caratteristiche antropologiche/psicologiche diverse, e sono più portate per altri ruoli. E non intendo ovviamente "cucinare e fare la calzetta", ci mancherebbe. Lo dico con il massimo rispetto, e questa spiegazione mi è stata data anni fa da una donna, sposata (da me).
      Da un punto di vista meramente pratico, vista la crisi di vocazioni, sarebbe molto utile ordinare sacerdoti anche tra le donne. Quindi non vedo una particolare cattiva volontà nell'ostinarsi a lasciare le cose come sono.

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    3. Fermo restando che i vangeli sono una fonte storica tutt'altro che certa, per i mille motivi che sappiamo (il più semplice dei quali: nessuno degli evangelisti ha conosciuto Gesù, e quei testi furono redatti decenni dopo la sua morte), nella chiesa protocristiana esistevano le diaconesse, il cui ruolo era probabilmente molto prossimo a quello dei sacerdoti odierni. Una, se non sbaglio, la cita anche espressamente Paolo nelle sue lettere.

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    4. I vangeli sono considerati una fonte "storica" discretamente attendibile, tenendo però conto che non hanno pretesa "scientifica" dal punto di vista biografico (non per niente a seconda dell'evangelista alcuni episodi o dettagli cambiano, o viene modificato l'ordine, o il "taglio", a seconda dei destinatari o dei messaggi considerati più importanti). Naturalmente la veridicità alcuni aspetti, diciamo gli eventi soprannaturali, riguarda il credo della persona più che la scientificità del testo.

      La morte in croce era la sorte riservata ai peggiori criminali. E non è che discepoli (la fonte primaria) ci facciano una gran bella figura, dopo tre anni non avevano capito molto, in due tradiscono il maestro, e poi si nascondono, fino alla Pentecoste. Dal punto di vista "marketing", non un granchè. Anche qui, cui prodest?

      Si, Febe è citata da san Paolo come diaconessa, in Romani 16. Il diacono è colui che serve, ma d'altra parte lo sarebbe anche il ministro.
      Non so quanto fosse un ruolo più vicino ai diaconi o alle suore.

      E' un piacere discutere anche di questo, ma mi rendo conto che molto OT...

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    5. La "filosofia" del Doc di solito mi suona molto buona, ma non in questo caso.

      Vivo la fede (ci provo, sbaglio, molte volte critico, altre molto contento) in Gesù come un dio/persona che ha una forte propensione positiva nei miei/nostri confronti, insomma...mi ama. (no, non è un'auto-consolazione anzi è la cosa che più mi riesce difficile da credere)

      Questo lo rende rende come un parente, un fratello.

      Insomma......come dire......se pubblicassero dei fumetti ridicoli sulla sorella di uno di noi, il fatto di ignorarli, non eviterebbe una certa dose di amarezza (e rabbia nel caso le battute fossero anche scadenti!)

      Spero si capisca l'esempio, non é mia intenzione offendere....

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    6. Beh in realtà sia Matteo che soprattutto Giovanni conobbero Gesù. Il secondo fu uno dei Dodici.

      Ma, a parte questo, io nel mio intervento precedente volevo per l'appunto sottolineare la figura di Gesù per i non credenti (forse mi sono espresso in modo troppo oscuro :D).

      È chiaro che queste cose non vanno a intaccare la fede dei credenti, come è chiaro che il primo degli errori sarebbe metterle a tacere in modo coatto, perché la fede e la ragione non si possono mai imporre con la forza, se non altro perché ne sortirebbe subito l'effetto opposto a quello voluto.

      È altresì evidente che uno abbia la libertà di non acquistarli. Però appunto mi domandavo il senso - anche per un non credente, vedi chi li legge o li scrive - di prendere in giro una figura come quella di Gesù che, anche privata di ogni trascendenza e forma religiosa, rimane nonostante tutto l'immagine di un uomo che è morto per i principi del bene e della giustizia. O come diceva De André "del più grande rivoluzionario di tutti i tempi".

      Ecco, io questo non lo capisco. Mi pare veramente un clamoroso autogol.

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    7. Gabz: no, che offendere, chiarissimo. Per me non è esattamente la stessa cosa. Il mio concetto di religione e rispetto della stessa è che qualunque cosa non vada direttamente a rompere le balle agli altri nel loro spazio non debba essere un problema. Tornando all'esempio di prima: se uno bestemmia in pubblico il problema lo crea. Se uno viene a fare proselitismo in casa mia dopo che gli dico che non mi interessa, anche. Ma uno che vende un libro in cui ci sono delle robe che non mi piacciono? No. Non mi sogno di comprarlo e per me finisce lì. Ma io non credo e non mi indigno per niente (e anzi non sopporto la parola "indignazione", motore troppo spesso di crociate inutili), quindi immagino sia diverso.

      Matteo: come sai, l'attribuzione dei vangeli è molto controversa. Secondo molti storici, "l'attribuzione certa" della dottrina cristiana a Giovanni del quarto vangelo non è per niente certa. Si parla di scuola giovannea, di discepoli di Giovanni, visto che si presume redatto attorno al 100 dopo Cristo. Ma tornando IT, nel caso specifico Gesù è un super-eroe che combatte contro il male della Chiesa terrena. Irriverente, sicuro. Presa in giro? Boh, forse. Tu poi sei liberissimo di pensarlo, di considerarlo un autogol, ma, appunto, purché si lascino fuori i discorsi del mettere a tacere, ché non sono propri di una società laica e moderna. Il senso chi queste cose le scrive lo vede, immagino, chi le compra pure. E deve essere concessa loro tutta la libertà di farlo finché, appunto, non lo impongono a chi non vuole. La qual cosa, l'imposizione coatta con ogni mezzo, proprio con la religione cattolica è andata avanti per un millennio e mezzo, lo sappiamo.

      Un'ultima cosa: la figura di Gesù non puoi sottrarla secondo me alla sua dimensione mistica. Se gli togli l'importante funzione messianica, resta solo un leader carismatico ribelle morto per una causa, come tanti nei secoli della storia. E non è chiaramente stato solo quello, o non staremmo qui a parlarne dopo 2000 anni. Quello che ha fatto, il suo messaggio, il bene superiore che perseguiva sono inscindibili da quello che ce ne raccontano i vangeli.

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    8. Sì certo, ma da credente stavo cercando di immaginarne la figura per un non credente. È evidente che per me e per chi crede non sia possibile farlo, ma il mio pensiero era ora rivolto alla percezione di chi non lo è.
      Comunque preciso ancora una volta che non ho mai parlato di censura in alcun modo, anzi, ripeto che sono convinto sia il modo migliore per consolidare le convinzioni e quindi ottenere l'effetto contrario di quello auspicato. Oltre che un bel modo per lavarsi superficialmente la coscienza.

      Mi auguro che, come dici tu, il lettore sia sempre comunque critico e intelligente. Però da molte cose che vedo e sento in giro (ovviamente non parlo di te) devo purtroppo constatare che la voglia di approfondire e di andare oltre gli slogan è ormai sempre meno frequente. Ma qui andiamo su altri terreni molto OT :)

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    9. Già, ma quello purtroppo ovunque, Matteo. Una maggiore consapevolezza dell'argomento, come scrivevo in cima, aiuterebbe ad affrontare qualsiasi tema in modo più sereno. Ma chi è ignorante lo resta, con o senza fumetto. Al riguardo, in Misterius Leo dipinge in modo perfetto la sete di acculturamento della famiglia media italiana... :)

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  13. Io leggevo in giro molti pareri quasi negativi su Orfani, speialmente sulla sceneggiatura.
    Magari lo recupero molto più avanti.

    Jenus lo VOGLIO!

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  14. Per quanto riguarda "Supergods", spero tra qualche anno arrivi un'edizione aggiornata, perchè la sua analisi del fenomeno dei super-eroi al cinema è per forza di cose parziale (e infatti prende anche delle cantonate ipotizzando il successo di "Green lantern").

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  15. Comics & Science arriverà anche in fumetteria?
    Potrebbe essere il secondo ottimo motivo per salire a Lucca (il primo sono naturalmente gli appuntamenti di Antristica natura).

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  16. Gran bella segnalazione per il Supergods di Morrison. Ma andando a spanne, quanto del volume è dedicato alla storia dei comics e quanto alla produzione di Morrison?

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    1. Una parte tutto sommato piccola. Occupata tutta dal suo ego, chiaro, ma piccola ;)

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  17. Supergods lo lessi mesi fa e ancora ne rileggo degli spezzoni illuminanti. Bello quanto Eisner/Miller Conversazione Sul Fumetto ma molto molto diverso! Comics & Science non vedo l'ora di metterci le mani sopra. E Orfani non gli si può dire niente, son lì che guardo e riguardo disegni e colori e me li studio e ristudio che davvero strameritano tutta l'attenzione possibile; sulla storia, ben narrata nel numero 1, aspetto di avere un quadro più completo visto che non tutti hanno letto in anteprima i primi numeri a bordo dei loro panfili dei fighetto!!1!

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  18. Un parere strettamente oggettivo: Orfani è ben disegnato e ben colorato ma è scritto da schifo. La sceneggiatura è scontata, banale, a tratti irritante, l'innovazione è talmente tanta che siamo ai limiti del plagio, se non nel plagio vero e proprio (io non ho giocato ad Halo ma il mio collega qui vicino si e il confronto tra le scene dell'ultimo capitolo e il fumetto sono quasi identiche). Per non parlare degli scambi di battute visti, stravisti e rivisti (anche quelli banalità a fiumi). Insomma da quello che ho visto non promette benissimo, credo ci sia di meglio in giro, fortuna che non ho buttato 'sti 4 euro e 50 leggendolo a scrocco...

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  19. Pazzesco ma anch'io ricordavo distintamente che avevi già recensito Orfani, dicendo appunto di averlo ricevuto in anteprima...

    Devo fare il tagliando.

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  20. Agiudicare dal primo numero, e a mio modestissimo parere, Orfani non è all'altezza delle precedenti produzioni recchioniane e non invoglia a continuare la lettura. I personaggi sono al limite dello stereotipo, la sceneggiatura pone più interrogativi che altro, tipo: perché degli alieni inceneriscono la Terra e poi per 15/20 anni non la invadono, lasciando che i terrestri organizzino una rappresaglia? Se la missione è distruggere l'arma aliena, che senso ha usare la fanteria e non un attacco aereo? Boh, poi magari viene tutto spiegato nei prossimi episodi.
    Comunque, almeno per il look degli alieni, ci si poteva sforzare un po' di più: http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20090828214142/marveldatabase/images/1/15/New_X-Men_Vol_1_137_page_08_Glob_Herman_(Earth-616).jpg

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  21. Ho letto Orfani tutto d'un fiato e che dire se non bello!! Bellissimi i disegni di Mammucari e i colori sono fantastici. Vediamo come prosegue.

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  22. Francamente sono rimasto deluso da Orfani... sarà che a volte le forti attese ti fregano, ma nell'albo ci sono state diverse cose che non mi sono piaciute. Cioè, la prima parte, quella nel passato, è davvero bella ed è quella che infatti mi è piaciuta di più. Tutti ben fatti i personaggi, anche quelli marginali, poi però la seconda parte mi ha lasciato molto meh. A parte gli alieni abbastanza originali il resto è stato la fiera della tamarraggine più spinta ed ignorante... i protagonisti tutti super badass, tutti con la battuta figa e tutti tristemente uguali, D'accordo questo sarà anche "un fumetto da edicola Bonelli e non una graphic novel sperimentale francese per pochi intimi" ma il livello dei dialoghi era imbarazzante, sembrava quasi un film action anni '80 di serie B, mi sono vergognato a leggere certe battute nel 2013... va bene qualche battuta ogni tanto detta dal bassista carismatico di turno, ma qui mi è sembrato tutto molto esagerato e soprattutto i personaggi mi sono parsi estremamente piatti, anche rispetto a come erano stati presentati nella prima parte. Ultima cosa: a me è sembrata una forzatura il fatto che questi alieni, dopo aver distrutto metà della Terra, se la sono presa comoda ad aspettare per anni l'arrivo degli umani.. boh, comunque adesso i numeri 2 e 3 li prendo ugualmente per vedere come prosegue la storia poi deciderò se continuare... per adesso non gli do più di 6/6.5

    PS
    L'edizione e i disegni invece sono fantastici.

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  23. Grazie per avermi citato :D

    Davide.

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  24. Orfani l'ho letto ieri sera, è nella media, c'è tutto quest'hype solo perchè è un prodotto bonelli, Mi sembra strano che un prodotto con un continuo citazionismo, alcune scene e frasi tamarre abbia avuto una gestazione di 4 anni.Per quel che riguarda il primo numero, non mi ha convinto per niente la sceneggiatura perchè i personaggi sono delle macchiette. Se mi presentano un prodotto come qualcosa di fenomenale e poi non lo è ci si rimane delusi. L'unica cosa che salvo è il comparto dei colori, che è il vero punto forte, perchè ho trovato alcune pecche un po' evidenti anche nei disegni di Mammucari. Se sia per Recchioni, che per Mammucari Orfani doveva essere il loro apice creativo, hanno toppato, anche se lascio sospeso il giudizio per il prossimo numero.

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  25. Misterius mi sembra fenomenale.
    Personalmente Jenus mi annoia... mi sembra cosa già vista.
    Parere mio ovviamente

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  26. sinceramente pure io orfani l'ho trovato banalino.
    l'unica parte interessante poteva essere vedere i ragazzi nei campi militari di un mondo distrutto invece questa parte è stata saltata.
    (ma potrebbe pure essere saltata per arrivare al sodo sul primo numero e magari nei prossimi si riparte dal passato)
    diciamo che per un giudizio più formato aspetterò il quarto o quinto numero però per ora è rimandato a settembre.

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