Dodici, il nuovo libro di Zerocalcare: la recensione (senza spoiler)
Si chiama Dodici, è il nuovo libro di Zerocalcare e si prepara a smontare le classifiche di Amazon e a produrre file dalla lunghezza smodata ovunque a partire dal 17 di questo mese. Te però ce l'hai da tre giorni, e qualche ora fa te lo sei letto. Bello? Bello. La versione meno stringata? Eccola […]
L'umanità è al tracollo, i pochi sopravvissuti sono all'accollo (di robe da fare), e Rebibbia, come il resto della città, è piena di zombie. Sì, zombie. Un gruppo di personaggi composto da vecchie conoscenze del calcareverso (Secco, il Cinghiale) e una new entry (Katja, ferma sostenitrice del karma) deve cercare una via di fuga. E un modo per salvare il protagonista.
Quello che hai sempre apprezzato di Zerocalcare, sin da La profezia dell'armadillo, è la volontà di non fermarsi al semplice carosello di gag, di non accontentarsi di giocarla facile di prima. È stato così per Un polpo alla gola ed è così per Dodici, con la sua progressione cronologica non lineare degli eventi e un paio di spunti non necessariamente di ridere, ai quali arriviamo tra un attimo. D'altronde lo Zerocalcare che vuole raccontare storie più complesse ha generato il fenomeno del web, il dominatore dell'Internet che pubblica le storie brevi che fanno ridere, ricordiamolo. Non il contrario.
C'è in Dodici, ovviamente, tutto quello che di Zerocalcare piace alle sue legioni di lettori: l'epica dei valori cardine degli anni 90, come l'hadouken e gli insegnamenti dei Cavalieri dello Zodiaco, i personaggi dall'eloquio forbito impossibile - per contesto, background, ambedue le cose - che ti fanno sganasciare, la sacrosanta fissa per le merendine. Ma, forse per compensare il ricorso a un'ambientazione oggi così inflazionata - anche in ambito comico - come la finetimontoapocalissezombi, forse per rifilare un poderoso STACCE™ a chi nelle sue opere riesce a vedere con occhio bovino solo quello, il pentolone di citazioni ha una capienza limitata. Ci sono, chiaro, ma sono solo un elemento, una parte della forza comica del volume.
La dimensione della storia è del resto ben precisa: dal generale, dallo Zeitgeist dei nati negli anni 80, dal discorso sul galleggiamento generazionale infilato tra una storia e l'altra in Ogni maledetto lunedì su due, Dodici zooma su google maps fino a scendere al particolare, alla zona di provenienza, a Rebibbia. Com'è e come ti è diventata con i morti viventi in giro (tutto sommato uguale). Il magone da nostalgia canalis per le cose dell'infanzia diventa allora l'attaccamento da tardo adolescente/protogiovine al proprio quartiere, dimensione tascabile e sicura con i suoi miti, il senso di appartenenza, la diffidenza congenita riservata a chi viene da fuori.
Sì, si ride. Di brutto. Che quando certe cose le leggi in piena notte per i tuoi orari scemi, non è manco bello per i vicini. Ma oh. Però assieme alle ghignate, si diceva prima, ci sono a tradimento un paio di spunti che il sorriso te lo fermano lì, che ti dicono pensaci un attimo. E tu ci pensi. E, vedete, sono queste piccole cose che ti fanno capire che enorme talento narrativo abbia Zerocalcare e come il suo successo se lo meriti tutto, non sia frutto di chissà quale strano trucco dell'Internet.
Ecco, il successo. Ché quando uno è un giovane autore che ha scassato Amazon e venduto l'impossibile, quando uno viene visto da tutti come il Salvatore Del Fumetto Italiano®, una specie di Garibaldi senza barba e moglie brasiliana ma carburato a plumcake, ogni volta si ritrova addosso un carico di responsabilità maggiore. Come dice Paturnia nel libro, da grandi poteri derivano grandi accolli. Più vai avanti e più chiaramente la gente si aspetta da te il mondo, più è difficile far ballare la scimmia, come si dice a… boh, da qualche parte. Solo che lui lo fa. Le dice Balla, Gelsomina, e quella balla.
Altro? Ah, stai ancora ridendo per QUELLA scena con Shane di The Walking Dead, pure se sono le sei del mattino. E i vicini? Stica*zi, senti.
L'umanità è al tracollo, i pochi sopravvissuti sono all'accollo (di robe da fare), e Rebibbia, come il resto della città, è piena di zombie. Sì, zombie. Un gruppo di personaggi composto da vecchie conoscenze del calcareverso (Secco, il Cinghiale) e una new entry (Katja, ferma sostenitrice del karma) deve cercare una via di fuga. E un modo per salvare il protagonista.
Quello che hai sempre apprezzato di Zerocalcare, sin da La profezia dell'armadillo, è la volontà di non fermarsi al semplice carosello di gag, di non accontentarsi di giocarla facile di prima. È stato così per Un polpo alla gola ed è così per Dodici, con la sua progressione cronologica non lineare degli eventi e un paio di spunti non necessariamente di ridere, ai quali arriviamo tra un attimo. D'altronde lo Zerocalcare che vuole raccontare storie più complesse ha generato il fenomeno del web, il dominatore dell'Internet che pubblica le storie brevi che fanno ridere, ricordiamolo. Non il contrario.
C'è in Dodici, ovviamente, tutto quello che di Zerocalcare piace alle sue legioni di lettori: l'epica dei valori cardine degli anni 90, come l'hadouken e gli insegnamenti dei Cavalieri dello Zodiaco, i personaggi dall'eloquio forbito impossibile - per contesto, background, ambedue le cose - che ti fanno sganasciare, la sacrosanta fissa per le merendine. Ma, forse per compensare il ricorso a un'ambientazione oggi così inflazionata - anche in ambito comico - come la finetimontoapocalissezombi, forse per rifilare un poderoso STACCE™ a chi nelle sue opere riesce a vedere con occhio bovino solo quello, il pentolone di citazioni ha una capienza limitata. Ci sono, chiaro, ma sono solo un elemento, una parte della forza comica del volume.
Chi vuole può leggere gratis le prime pagine del volume qui |
Sì, si ride. Di brutto. Che quando certe cose le leggi in piena notte per i tuoi orari scemi, non è manco bello per i vicini. Ma oh. Però assieme alle ghignate, si diceva prima, ci sono a tradimento un paio di spunti che il sorriso te lo fermano lì, che ti dicono pensaci un attimo. E tu ci pensi. E, vedete, sono queste piccole cose che ti fanno capire che enorme talento narrativo abbia Zerocalcare e come il suo successo se lo meriti tutto, non sia frutto di chissà quale strano trucco dell'Internet.
Ecco, il successo. Ché quando uno è un giovane autore che ha scassato Amazon e venduto l'impossibile, quando uno viene visto da tutti come il Salvatore Del Fumetto Italiano®, una specie di Garibaldi senza barba e moglie brasiliana ma carburato a plumcake, ogni volta si ritrova addosso un carico di responsabilità maggiore. Come dice Paturnia nel libro, da grandi poteri derivano grandi accolli. Più vai avanti e più chiaramente la gente si aspetta da te il mondo, più è difficile far ballare la scimmia, come si dice a… boh, da qualche parte. Solo che lui lo fa. Le dice Balla, Gelsomina, e quella balla.
Altro? Ah, stai ancora ridendo per QUELLA scena con Shane di The Walking Dead, pure se sono le sei del mattino. E i vicini? Stica*zi, senti.
Già prenotato in casella.
RispondiEliminaDaje Doc, non vedo l'ora che esca, poi di recente ZC pare abbia ricominciato a postare storielle con frequenza, quindi meglio di così!
RispondiEliminaChissà se vedremo anche un mammuth zombie...^^
RispondiEliminaPreso appunti.
RispondiEliminaPrenotato da tempo, aspetto con trepidaziò!
RispondiEliminaSiete entrambi ammaestratori di scimmie: lui le fa ballare e tu le fai salire sulle spalle della gente
RispondiEliminaPreso la limited. Ho lasciato la scimmia a sorvegliare la cassetta delle lettere.
RispondiEliminaPrenderò a Lucca, mi basta sapere che non è una sorta di rip-off di TWD (e a naso, direi proprio di no). Intanto mi gusto lo spettacolare ritorno di ZC sul blog.
RispondiEliminaZero ha un talento, è innegabile... forse gli sono piombate addosso troppe cose tutte insieme (come ha scritto anche lui nella striscia su Molly la foca) e deve imparare a gestirle (o magari lasciarne indietro qualcuna).
RispondiEliminaComunque è sicuramente una boccata d'aria fresca in un settore che vanta sì dei personaggi di assoluto rilievo, ma che volendo può spaccare cooli pure worldwide...
Sono cose che non sono cose (mi riferisco al fatto che non sia già il 17)
RispondiEliminaHo già inoltrato un reclamo alle Poste Italiane, nonché a tutti i maggiori corrieri italiani, per lamentarmi del fatto che il 17 alle 00:01 un loro incaricato non suonerà al campanello per porgermi la mia copia limited. Ché non sono proprio cose, oh. Questi servizi postali di oggi non sono affatto affidabili!
RispondiEliminaLetto stanotte! Concordo in pieno, Calcare è un narratore eccelso, non c'è niente che sembri fuori posto o in più. In questo (e solo in questo, eh) mi ricorda il Barks dei tempi d'oro. In due paginette riesce a raccontarti azioni ed emozioni che altri autori nemmeno in un albo intero...
RispondiEliminaOvviamente già prenotato e in trepidante attesa. E un po' rosico che il Doc l'ha già tra le mani :-)
RispondiEliminaMi vergono di aver scoperto Zerocalcare solo due settimane fa, grazie a un amico che su FB ha postato la storia che contemplava la morte di Uan. Da quel giorno, l'accollo del lunedì e la filosofia degli stica**i mi hanno stritolata nelle loro spirali e ovviamente adesso voglio tutti i volumetti. Poi dicono che FB è inutile, eh! :)
RispondiEliminasemiOT: doc, ma fare un sequel di "Inseguendo un supersantos verso l'infinito"? perchè come temi (anni 80-90, storie di ridere ma col magone finale) sia come facilità di scrittura non sei molto lontano da un ZC...
RispondiEliminaTi ringrazio per il pensiero gentile, Andrea, ma giochiamo in due campionati diversi. Al di là dell'abilità come disegnatore, Zero scrive dei testi eccezionali per verve e capacità di colpire il lettore. Inseguendo un Super Santos è un capitolo chiusa: è nata in un certo modo e, al di là del finale, non ho voluto cambiare o aggiungere altro. È una piccola storia, e mi piaceva lasciarla così.
EliminaDi che diavolo si sta parlando? Di questo
Non 'sticazzi, Hakuna Matata! (cit.)
RispondiEliminaQuei due maledetti fricchettoni pancabbestia.
Eliminapreordinato sull'amazzone ;)
RispondiEliminaCalcare ha talento. Fine.
RispondiEliminaLo stop and go di emozioni che riesce a inzeppare in un paio di tavole è puro, semplice, cristallino, talento.
Condito dal fatto che è pure un bravo pischello (cosa da non sottovalutare per i fumettari affermati, che spesso l'umiltà la usano come pappa per il gatto).
Se non fosse che ancora spero di avere una minuscola possibilità di andare al Lucca Comics e prenderlo direttamente là, l'avrei già prenotato.
RispondiEliminaAd occhi chiusi l'avevo già bello che prenotato per il kindle...(ad occhi chiusi... per poco non rischiavo di prenotare per errore "Ciclope: apologia di un eroe"!!) che appena avevo sentito della trama, c'erano già i presupposti del capolavoro, mi ero detto, e son contento che il Doc confermi; la versione digitale, si diceva, ma tanto lo so: finisce che la versione cartacea ce la si compra e la si regala per natale a qualcuno...
RispondiEliminaehm no forse sono una delle poche in italia a cui non piace,per carità, adoro le sue pagine del lunedi,ma quando si tratta di un fumetto vero non ci siamo.Ho comprato un polpo alla gola e non mi è piaciuto,non comprero' nemmeno 12!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaHop! Hop!
EliminaSe la pensi così perché leggi questo blog, se non sei d'accordo scrivi che non ti piace ZC ma certe considerazioni sarebbe opportuno che te le tenessi te soprattutto perché il tuo commento verra cancellato.
EliminaAppunto è sto prontamente cancellato... per chi non l'avesse letto non si è perso niente.
EliminaNon dargli retta, Drakkan. È sempre lo stesso povero stronzo (vedi sotto risposta a TaoTeo). Sempre lui.
EliminaSalta nel cerchio, dai, pistola: facci ridere. Hop! Hop!
...e chi arriva dopo poi rosica di essersi perso lo spettacolo xD
EliminaHai ragione ma tanto povertà di spirito mi infastidisce. Criticare in modo costruttivo è un conto ma insultare tutti i giorni lo trovo allucinante.
EliminaPS: continuo a fare errori di battitutra porca p....
Doc, ma per i fedelissimi che ti raggiungeranno a Lucca, una stampata dei vari screen più trollollosi/stronzoli/idioti non sarebbe un pensiere carino?
EliminaNon ho ancora letto questo (come tutti i comuni mortali dovrò aspettare il 17) ma finora dei 3 libri (contando anche "Ogni maledetto lunedì su due") quello che più mi è piaciuto è "La profezia dell'armadillo"...
RispondiEliminavuoi perché è stata una vera sorpresa vedere come sotto un primo strato di comicità ci fosse qualcosa di molto più profondo, vuoi perché è arrivato in un momento particolare per me... ma trovo che abbia qualcosina in più! Gli altri restano comunque ottimi, niente da dire!
Comunque ero leggermente scettico quando avevo scoperto che c'era il tema zombi (ancora?!? che palle...) ma dopo questa recensione ogni dubbio è sparito!
Grazie doc!
P.s. appena ordinata la maglietta dell'AFC da esibire a Lucca! ;)
A volte mi chiedo come se certi commenti non ti fan venir voglia di far un bel gesto del minollo a tutti e chiudere baracca e buratini...
RispondiEliminaOltretutto almeno una volta ti accusavano di venderti per "macchine dei fighetto" ora di essere una Monica Lewinsky per... un libro?!?
Mah...
Ma chissene, dai: è sempre il solito troll coglione. Sempre lo stesso. Uno, non duecento: uno. Un uomo che usa tremila nick femminili diversi e parla solo di pomp*ni: unendo i trattini si scopre che mestiere fa dietro le poste dopo le 23.
EliminaHop! Hop!
N°1 anche in questo!
EliminaMi inchino dinanzi al nuovo Gran Maestro del Consiglio Jedi... la forza scorre potente in te!
Ah, l'indivia... Gran brutta insalata! :D
EliminaCerto che io me li perdo sempre tutti! E dire che sono una delle cose che mediamente mi fanno più ridere, su Internet! ;)
Questo è l'ultimo fumetto di ZC:
Eliminahttp://www.zerocalcare.it/2013/10/07/il-demone-dellinadempienza/#more-763
35mila like su FB. Non cento o mille: 35k. Leggi il primo commento sotto al fumetto. Alle due di notte. Gli Gnè Gnè saltellanti sono ovunque. (Hop! Hop!)
MIII! Il fumetto l'avevo letto. I commenti no!!! Devo incominciare a passare in rassegna anche quelli!!! :D
EliminaZC non sbaglia un colpo, è una garanzia.
RispondiEliminaLo comprABBi pure a scatola chiusa, e visto che l'hai aperta te, confermando, lo spazio sullo scaffale vicino agli altri tre è già pronto :)
Same old, same old.
EliminaParo paro per me, sono ancora solo indeciso su cos'altro inserire nell'ordine dall'amazzone :)
Io ti consiglio: "I kill giants", magari in versione "Zerocalcare variant"
Elimina!! IMHO Capolavoro !!
Eh, pure quello è sulla lista desideri di Amazon... :D
EliminaGrande ZC, ero già incline all'acquisto, ora ne sono convinterrimo. Grazie Signor Manhattan
RispondiEliminaChe dire... Aspetto con ansia di mettere le mani sol volume e spero che Zerocalcare continui a lavorare perché, sì, il successo che ha se lo merita. Devo essere sincera, mi fanno un po' ridere quelli che lo criticano dicendo cose come "Ha successo solo perché la massa, racconta cose ovvie, bla bla bla" con la puzza sotto il naso (visto accadere di persona).
RispondiEliminaRacconterà cose ovvie, forse, ma le racconta BENE. Ed è questa la sua forza.
Poi uno è liberissimo di non farselo piacere, per carità, ma non se ne uscissero con lo snobismo contro la massa perché è abbastanza ridicolo : )
Calcare, con il suo stile che prima ti fa ridere e poi se lo rileggi ci trovi messaggi e considerazioni della vita mica tanto da ridere, mi ricorda un altro autore, non fumettaro, che ha un impatto simile.
RispondiEliminaOvvero Sir Terry Pratchett.
Nella sua analisi del mondo che lo circonda, il modo dissacrante con cui ne analizza le contraddizioni, i luoghi comuni e quelle "scenette" che, volenti o nolenti ci accomunano tutti, è in grado di grandi osservazioni sulla natura umana solo all'apparenza mascherate da farsa e comicità.
Ok, spiegone un po' supponente, ma Zero se lo merita davvero il suo successo. ;)
Cheers
Zero è forte e i trolloni si possono anche strizzare il fegato!!
RispondiEliminaSeguo il blog di ZC già da un po' e mi ero ripromesso da parecchio di recuperare i volumi. La tristezza di sottofondo è presente anche nelle vignette sul blog, altro che storie...
RispondiEliminaMaledetto Doc che fai piangere i nostri portafogli!
Già bello che prenotato, non vedo l'ora di leggerlo!
RispondiEliminaE io che credevo di dover aspettare fino al 17 per leggerlo...
RispondiEliminaOggi il corriere mi ha consegnato il pack con ediz. regular + variant che avevo acquista il mese scorso in preorder sullo shop Bao!
Stavolta i ragazzi della Bao si son superati
Stasera so cosa fare... Poi vedrò se ancora una volta il Doc ha ragione... :D