Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione III, parte XIII): agosto-settembre 1988
Estate 1988. Joe le taxi, nuovo inno del revanscismo gianfransuà a mezzo pheega, imperversa nei juke-box, il protoJovanotti munito di cappellino boy canta Gimme Five, e la finestra sul mondo, tua e di tanti altri rEgazzini tuoi coetanei, restano le pagine di Topolino. Cantando disordinatamente un brano a scelta del periodo, ci andiamo a sparare quest'oggi la solita, meravigliosa, inquietante, meravigliosamente inquietante, inquietantemente meravigliosa selezione di pubblicità, pescate dai Topolino 1706-1710 (7 agosto - 4 settembre 1988) […]
Blade, il tizio malvagio dei Masters che poi sarebbe finito a fare l'ufficiale ai comandi di Adama in Battlestar Galactica e Saurod, personaggetto LIEVEMENTE ispirato a Predator, hanno circondato Gwildor, insopportabile nano spocchioso con il sorriso da venditore di automobili. Il piccolo essere con le orecchie giganti si vanta della sua chiave cosmica, un secondo prima che Blade gli mozzi il braccio urlandogli Ragazzo mio ci chiami tuo nonno.
Questi sono invece i Meteorbs, una linea di uova trasformabili in mostrini della Bandai, noti in Giappone come Tamagoras, e spacciati da Mattel come esseri meteora.
Apparsi in una sola puntata del cartone di She-Ra, i Meteorbs vennero presentati nel fumetto Marvel sui Masters come fratocugini di Stonedar e Rokkon gli uomini roccia. A parte tutto, nella loro inutilità di mostrilli risibili, ci stavano bene tra i Masters quanto un Orsetto del Cuore.
Ma passiamo allo Slime Pit (in italiano La Trappola dell'Orrore)… dove… Hordak e Sorceress… no, niente. Dimenticate tutto. Andiamo avanti.
La linea Transformers, nel frattempo, continuava a sfornare pheegate astrali a nastro continuo: giocattoli totali come il multitrasformabile Iperbot, sogno bagnato di una generazione. Quella immediatamente precedente a chi sognava già Sabrina Salerno. Tra tre settimane, cascasse una pannocchia, ti compri uno di questi Transformers giganti vantaggi. Perché proprio fra tre settimane? Ne riparliamo presto.
Gli occhiali con spruzzino incorporati Glazers. Perfetti per collezionare figure da gran maestro chocolatier, casomai la maglia di lana gialla IN AGOSTO non bastasse
La Standa regala il righello calcolatore agli amici di Topolino, ossia a chi spendeva almeno quaranta carte nei supermercati appena acquistati da Pernascone. Ma i genitori di quella povera bambina - con il risvolto dei jeans alto sopra la caviglia secondo i barbari usi dell'epoca - la spesa la fanno alla Coop, portando i soldi al PCUS, e perciò la fanciulla viene travolta da un righello gigante per mano del vendicativo Topolino abbacchiato col nano.
Una collezione di premi vintaggi per il concorso dei formaggini milkana. Sulla destra, la comodissima telecamera con video della Fisher-Price da settantadue chili, in basso a sinistra le macchinette fotografiche "speriamo che ho agganciato bene il rullino e non sto scattando a vuoto come un pistola", tipiche dell'epoca.
Il NES, la console Nintendo a 8-bit, era arrivata da poco anche in Europa e così anche i giocatori del vecchio continente potevano spararsi gioiosamente a prezzo pieno cartucce uscite in Giappone anche CINQUE anni prima. Come Popeye, 62 mila lire, pari a 70 euro di oggi se rivalutiamo l'importo in base agli indici ISTAT e MEICO. E tutti muti, ché le informazioni erano scarse e non si potevano firmare le petizioni su Internet col fatto che non ci stava Internet, grazie Nintendo, fot*ici pure quando vuoi.
Discorso analogo per Soccer (uscito in Giappone nell'85). L'autore dell'articolo elenca squadre del calcio italiano e internazionale da guidare nel gioco, una volta presa in mano la "pulsantiera". Ma in Soccer c'erano solo sette nazionali e, nome a parte, erano tutte uguali.
A proposito di calcio, in questo articolo si presentavano le sfide che attendevano le italiane nelle coppe europee: il Milan degli olandesi in Coppa Campioni, la Samp di Vialli e Mancini in Coppa delle Coppe, l'Inter (di lì a poco l'Inter dei Record vol.1) di Trapattoni e il Napoli di Maradona in Coppa UEFA.
Prego notare, tra i tanti spunti e stando attenti a non restare folgorati dai battutoni incredibili in quei riquadri gialli, due cose:
1) Ian Rush, citato anche nell'articolo sul Soccer di Nintendo, viene ancora considerato per una qualche ragione un campione. Acclamato un anno prima a Torino come un nuovo Platini, non avrebbe iniziato la stagione 88-89 con la Juve, perché rispedito a calci in culo a Liverpool da un disperato Boniperti. 2) Beppe Bergomi, in quanto uomo che diventa più giovane man mano che invecchia, è chiaramente venuto da Ork assieme a Mork.
Per gli amanti dello sport c'era anche il diario (su licenza) della Gazzetta dello Sport, l'ideale "per informarti sul tuo sport del cuore". Tanto che in copertina si parlava della vittoria ai mondiali di SEI anni prima. Ma occhio alla tenuta da piccolo sportivo del testimonial: visiera da contabile portata di lato, camicia a righe, pallone di spugna. A presentarsi così, nei campetti sterrati di tutta Italia dove ancora si combatteva la battaglia delle quattro del pomeriggio, si rischiava il linciaggio a sputi e pernacchie.
Restando in tema scolastico, cartelle rigide della sofferenza, zainetti asilo e quaderni dell'Impero del Male e dei Masters,
o della tedesca Scout. Te eri ormai fuori tempo massimo per cartelle e astucci, perché già alle medie, ma sei sicuro di aver avuto almeno una mezza dozzina di penne della Scout, una delle tante marche di cui avevi completamente dimenticato l'esistenza fino a mezzo secondo fa. Genuino Momento Emozione©? Ma no, sticazzi, sono penne. Next.
Per le ragazze più grandi c'era invece la linea Think Pink ("Sono un tipo indipendente, amo la libertà", dice la biondina, e infatti se ne va in giro in canottiera),
Che il fenomeno paninari si fosse gonfiato fino alle soglie del punto di esplosione, scendendo a colonizzare i rEgazzini delle medie, lo capivi da tante cose. Come per esempio dal fatto che Topolino pubblicasse una roba come il TERMOMETRO-CAPELLI dell'ESTATE '88, con i tagli giusti, quelli normali e quelli scarsi. E che tra quelli scarsi ci fossero "dark, punk e bonzi". Erano gli anni delle bandane, poi sarebbero arrivati gli anni degli ascot, e insomma non si riusciva proprio a stare senza qualcosa al collo che facesse sembrare dei pistola.
Un articolo su Gegia, all'epoca nel cast della trasmissione PortoMatto presentata dalla Ruta.
Ma nel descrivere la carriera dell'attrice salentina viene colpevolmente omesso il film Bomber, il capolavoro del cinematografò di Michele Lupo. Il cagliaritano Piddu, che ambisce al titolo della sua categoria, pesi piuma ("Facciamo piumino"), ora piange.
Topolino, Minni, Pluto e Tip guardano tutti assieme le ultime novità del catalogo Disney Home Video. Tap no, ché era troppo precisino della fungia ANCHE per gli standard della famiglia e l'hanno rinchiuso nel bagno, raus.
mentre la Dottoressa Barbie visita una sua paziente nella Valigetta Cameretta. Poi però si rende conto che è agosto, il mare la chiama, e chiude tutto, letto e paziente, e via, ciao a tutti, ci si rivede a settembre, stirazzi al servizio minimo garantito.
Giusto il tempo di darsi alle "incredibili spese pazze" (tanto il negozio è SUO, sai che le frega)...
...e Barbie è già in spiaggia, pronta a uno spuntino leggero, un hot-dog gigante con ketchup, maionese e sugna. Non saprebbe dire perché, ma le è sempre piaciuto tantissimo quel tipo di panino. Sarà il nome. Con lei, una psicotronica Skipper sbirulina e ovviamente Ken, con un completino meno sobrio dell'Ultimate Warrior dei giorni più tristi e prontamente messo a gestire il baracchino fino a sera. Arrivati al tramonto, Ken può finalmente staccare...
...e passare all'ALTRO carretto, quello dei gelati. Il carretto passava e quell'uomo gridava obbedisco.
E quando si fa tardi, dopo dodici ore di lavoro sotto al sole cocente di Ferragosto, Ken può finalmente godersi un po' di rip... no, niente, una cippa, a sventolare la sua padrona dall'esterno della capanna tropicale, muto.
I Transformers, in quegli anni lì, non si accontentavano di spaccare il mondo e costringere i genitori a uscirci il soldo. No. Tiravano fuori anche dei concorsoni di Medjugorje come quello della Testarossa in miniatura e questo qui, con in palio "la stanza elettronica", cioè una carrettata di teNNologia
Questa cosa dei grandi concorsi era del resto tipo un pallino di Gig. Per i Playmobil della linea Naturavventura, come il cacciatore che nella foto a sinistra fa finta di niente quando il branco di leoni si avventa sul cameraman, si vinceva un camper. Un magnifico camper munito di canoa e mountain bike e ragazzini prigionieri che cercano disperatamente di fuggire dai finestrini.
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
Blade, il tizio malvagio dei Masters che poi sarebbe finito a fare l'ufficiale ai comandi di Adama in Battlestar Galactica e Saurod, personaggetto LIEVEMENTE ispirato a Predator, hanno circondato Gwildor, insopportabile nano spocchioso con il sorriso da venditore di automobili. Il piccolo essere con le orecchie giganti si vanta della sua chiave cosmica, un secondo prima che Blade gli mozzi il braccio urlandogli Ragazzo mio ci chiami tuo nonno.
Questi sono invece i Meteorbs, una linea di uova trasformabili in mostrini della Bandai, noti in Giappone come Tamagoras, e spacciati da Mattel come esseri meteora.
Apparsi in una sola puntata del cartone di She-Ra, i Meteorbs vennero presentati nel fumetto Marvel sui Masters come fratocugini di Stonedar e Rokkon gli uomini roccia. A parte tutto, nella loro inutilità di mostrilli risibili, ci stavano bene tra i Masters quanto un Orsetto del Cuore.
Ma passiamo allo Slime Pit (in italiano La Trappola dell'Orrore)… dove… Hordak e Sorceress… no, niente. Dimenticate tutto. Andiamo avanti.
La linea Transformers, nel frattempo, continuava a sfornare pheegate astrali a nastro continuo: giocattoli totali come il multitrasformabile Iperbot, sogno bagnato di una generazione. Quella immediatamente precedente a chi sognava già Sabrina Salerno. Tra tre settimane, cascasse una pannocchia, ti compri uno di questi Transformers giganti vantaggi. Perché proprio fra tre settimane? Ne riparliamo presto.
Gli occhiali con spruzzino incorporati Glazers. Perfetti per collezionare figure da gran maestro chocolatier, casomai la maglia di lana gialla IN AGOSTO non bastasse
La Standa regala il righello calcolatore agli amici di Topolino, ossia a chi spendeva almeno quaranta carte nei supermercati appena acquistati da Pernascone. Ma i genitori di quella povera bambina - con il risvolto dei jeans alto sopra la caviglia secondo i barbari usi dell'epoca - la spesa la fanno alla Coop, portando i soldi al PCUS, e perciò la fanciulla viene travolta da un righello gigante per mano del vendicativo Topolino abbacchiato col nano.
Una collezione di premi vintaggi per il concorso dei formaggini milkana. Sulla destra, la comodissima telecamera con video della Fisher-Price da settantadue chili, in basso a sinistra le macchinette fotografiche "speriamo che ho agganciato bene il rullino e non sto scattando a vuoto come un pistola", tipiche dell'epoca.
Il NES, la console Nintendo a 8-bit, era arrivata da poco anche in Europa e così anche i giocatori del vecchio continente potevano spararsi gioiosamente a prezzo pieno cartucce uscite in Giappone anche CINQUE anni prima. Come Popeye, 62 mila lire, pari a 70 euro di oggi se rivalutiamo l'importo in base agli indici ISTAT e MEICO. E tutti muti, ché le informazioni erano scarse e non si potevano firmare le petizioni su Internet col fatto che non ci stava Internet, grazie Nintendo, fot*ici pure quando vuoi.
Discorso analogo per Soccer (uscito in Giappone nell'85). L'autore dell'articolo elenca squadre del calcio italiano e internazionale da guidare nel gioco, una volta presa in mano la "pulsantiera". Ma in Soccer c'erano solo sette nazionali e, nome a parte, erano tutte uguali.
A proposito di calcio, in questo articolo si presentavano le sfide che attendevano le italiane nelle coppe europee: il Milan degli olandesi in Coppa Campioni, la Samp di Vialli e Mancini in Coppa delle Coppe, l'Inter (di lì a poco l'Inter dei Record vol.1) di Trapattoni e il Napoli di Maradona in Coppa UEFA.
Prego notare, tra i tanti spunti e stando attenti a non restare folgorati dai battutoni incredibili in quei riquadri gialli, due cose:
1) Ian Rush, citato anche nell'articolo sul Soccer di Nintendo, viene ancora considerato per una qualche ragione un campione. Acclamato un anno prima a Torino come un nuovo Platini, non avrebbe iniziato la stagione 88-89 con la Juve, perché rispedito a calci in culo a Liverpool da un disperato Boniperti. 2) Beppe Bergomi, in quanto uomo che diventa più giovane man mano che invecchia, è chiaramente venuto da Ork assieme a Mork.
Per gli amanti dello sport c'era anche il diario (su licenza) della Gazzetta dello Sport, l'ideale "per informarti sul tuo sport del cuore". Tanto che in copertina si parlava della vittoria ai mondiali di SEI anni prima. Ma occhio alla tenuta da piccolo sportivo del testimonial: visiera da contabile portata di lato, camicia a righe, pallone di spugna. A presentarsi così, nei campetti sterrati di tutta Italia dove ancora si combatteva la battaglia delle quattro del pomeriggio, si rischiava il linciaggio a sputi e pernacchie.
Restando in tema scolastico, cartelle rigide della sofferenza, zainetti asilo e quaderni dell'Impero del Male e dei Masters,
o della tedesca Scout. Te eri ormai fuori tempo massimo per cartelle e astucci, perché già alle medie, ma sei sicuro di aver avuto almeno una mezza dozzina di penne della Scout, una delle tante marche di cui avevi completamente dimenticato l'esistenza fino a mezzo secondo fa. Genuino Momento Emozione©? Ma no, sticazzi, sono penne. Next.
Per le ragazze più grandi c'era invece la linea Think Pink ("Sono un tipo indipendente, amo la libertà", dice la biondina, e infatti se ne va in giro in canottiera),
per i fan di Red Ronnie (tutti e due) c'era quella Be Bop a Lula
e per i giovani paninari c'erano zaini e tracolle Panington, la linea della Mattel lievemente ispirata ai calzettoni a quadri Burlington.Che il fenomeno paninari si fosse gonfiato fino alle soglie del punto di esplosione, scendendo a colonizzare i rEgazzini delle medie, lo capivi da tante cose. Come per esempio dal fatto che Topolino pubblicasse una roba come il TERMOMETRO-CAPELLI dell'ESTATE '88, con i tagli giusti, quelli normali e quelli scarsi. E che tra quelli scarsi ci fossero "dark, punk e bonzi". Erano gli anni delle bandane, poi sarebbero arrivati gli anni degli ascot, e insomma non si riusciva proprio a stare senza qualcosa al collo che facesse sembrare dei pistola.
Un articolo su Gegia, all'epoca nel cast della trasmissione PortoMatto presentata dalla Ruta.
Ma nel descrivere la carriera dell'attrice salentina viene colpevolmente omesso il film Bomber, il capolavoro del cinematografò di Michele Lupo. Il cagliaritano Piddu, che ambisce al titolo della sua categoria, pesi piuma ("Facciamo piumino"), ora piange.
Topolino, Minni, Pluto e Tip guardano tutti assieme le ultime novità del catalogo Disney Home Video. Tap no, ché era troppo precisino della fungia ANCHE per gli standard della famiglia e l'hanno rinchiuso nel bagno, raus.
L'isola di fuoco, il gioco da tavolo più amato dagli antristi
Nel regno delle tenebre e del Male, intanto, Skipper fa la reginetta di primavera dopo che l'hanno interrata fino all'anca,mentre la Dottoressa Barbie visita una sua paziente nella Valigetta Cameretta. Poi però si rende conto che è agosto, il mare la chiama, e chiude tutto, letto e paziente, e via, ciao a tutti, ci si rivede a settembre, stirazzi al servizio minimo garantito.
Giusto il tempo di darsi alle "incredibili spese pazze" (tanto il negozio è SUO, sai che le frega)...
...e Barbie è già in spiaggia, pronta a uno spuntino leggero, un hot-dog gigante con ketchup, maionese e sugna. Non saprebbe dire perché, ma le è sempre piaciuto tantissimo quel tipo di panino. Sarà il nome. Con lei, una psicotronica Skipper sbirulina e ovviamente Ken, con un completino meno sobrio dell'Ultimate Warrior dei giorni più tristi e prontamente messo a gestire il baracchino fino a sera. Arrivati al tramonto, Ken può finalmente staccare...
...e passare all'ALTRO carretto, quello dei gelati. Il carretto passava e quell'uomo gridava obbedisco.
E quando si fa tardi, dopo dodici ore di lavoro sotto al sole cocente di Ferragosto, Ken può finalmente godersi un po' di rip... no, niente, una cippa, a sventolare la sua padrona dall'esterno della capanna tropicale, muto.
'Spe', ce l'hai! Marchesini-Lopez-Solenghi!
Una vecchissima conoscenza della rubrica, ma ogni volta non resisti a fare la stessa battuta scema. "Per me la matematica non è più un problema", dice il ragazzone americano, felice per la sua calcolatrice Texas Instruments. Per la faccia da pirla, invece, non c'è stato purtroppo niente da fare.I Transformers, in quegli anni lì, non si accontentavano di spaccare il mondo e costringere i genitori a uscirci il soldo. No. Tiravano fuori anche dei concorsoni di Medjugorje come quello della Testarossa in miniatura e questo qui, con in palio "la stanza elettronica", cioè una carrettata di teNNologia
Questa cosa dei grandi concorsi era del resto tipo un pallino di Gig. Per i Playmobil della linea Naturavventura, come il cacciatore che nella foto a sinistra fa finta di niente quando il branco di leoni si avventa sul cameraman, si vinceva un camper. Un magnifico camper munito di canoa e mountain bike e ragazzini prigionieri che cercano disperatamente di fuggire dai finestrini.
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
@Doc: "sono bagnato di una generazione". Ehm.
RispondiElimina...avevo davvero dimenticato "L'Isola di Fuoco"....si riapre un cassetto pieno di lacrime...
RispondiEliminaIl ragazzino del "Termometro Capelli" mi ricorda quello della pubblicità Ciao Crem (Due gusti, due baci)...
e per quanto riguarda "Bomber": ...il telefono, la tua voce!
orgoglioso possessore di sixshotto/iperbot che è ninja. Posa ancora fiero nella mia libreria. Indistruttibile come pochi, peccato fosse agile come stephen hawking.
RispondiEliminama è bellissimo lo stesso!
Oddio, la triade Paolino, Manuelina e Uanino ç__ç Lacrime napulitante vere stavolta!!
RispondiEliminaE l'isola del tesoro era veramente pregevolissimo!
oh rivisto adesso lo "studio" di bim bum bam pare l'angolo di una stanzetta qualsiasi di una qualche casa di cologno monzese... modello cam tele 3 proprio...
EliminaIndovina chi è: Pensavo fossero Paolo, Manuela e Uan ma la didascalia di aiuto parla di un orsacchiotto e non di un cane... quindi mi sa che non sono loro.
RispondiElimina(primo post qui - lurkatore da qualche tempo - ma temo sarò costretto a diventare un fedelissimo :P )
Skipper interrata fino all'anca, che visione dantesca: ho rivisto Lucifero imprigionato nel ghiaccio. Lei è più tremenda e malvagia, però.
RispondiEliminaMi hai fatto ricordare che devo cercare l'isola di fuoco, non mi ricordo dove l'ho infilata; partite infinite o finite a insulti per la bastardaggine dei partecipanti.
RispondiEliminaCon Iperbot gli aLLieni non avrenno scampo? Neppure la grammatica :-)
RispondiElimina... "la battaglia delle quattro del pomeriggio"... allora è vero che tutto il mondo è paese... ma Doc, possibile che l'Isola di Fuoco abbia spodestato sia Hero Quest (che aveva un disegno della scatola da urlo!!!) che Brivido?
RispondiEliminaPer me, come scrivevo ai tempi di quel sondaggismo, Brivido vince sempre e comunque ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminainvece la faccia di GEGIA è riuscita a smorzare qualsiasi effetto che la frase "più la mandi giù più ti tira su" avrebbe causato con (quasi) qualsiasi altra essereressa vivente
EliminaIl commento di Wasp, riproposto senza la parola che fa rima con "forno". NON usatela, altrimenti impedite di visualizzare la pagina a chi è al lavoro e deve sottostare a filtri vari. E non possiamo privare alcun antrista della sua dose di pubblicità sceme. Non lasciamo indietro nessuno noi, come i marines.
Elimina"Non so perchè, sarà perchè è l'anima del commercio, ma la pubblicità Think Pink della biondina mi ha fatto voglia di finire su un sito asazasaasasassaeafafadxdq tra i tanti (inutile citarli, lo so, cari colleghi). Boh.
Indimenticabile Sly Stangon. Rompiscatoloniiiiii, tiè.
Che cortina di ferro!
EliminaSorry.
Per una volta la rubrica non mi ha mariomerolato, probabilmente nel 1988 già mi interessavo ad altro, se non a Sabrina Salerno sicuramente a Patsy Kensit.
EliminaLa, in effetti notevole, biondina mi pare per altro un viso noto...
Ma sbaglio o mi pare di ricordare che per un periodo Gegia fu una presenza fissa su Topolino?
La biondina think pink somiglia a Lorella Cuccarini. Ma non credo sia lei..
EliminaNella filmografia di Gegia hanno anche omesso il suo primo film "Amanti miei"....che Gegia era una sporcacciona da regazzina!!!
EliminaMa come, Gegia non era entrata nei vostri sogni di adolescenti o preadolescenti? Quanti ricordi :)
EliminaLa biondina del Think Pink somiglia a Wendy Jones, la cantante di un gruppo in voga allora, i Transvision Vamp; una specie di Lady Gaga ante litteram ma con l'effetto "bambina che ruba alla mamma trucco e tacchi". Comunque non credo che sia lei.
EliminaPiccola correzione: la cantante dei Transvision Vamp si chiamava Wendy James, non Jones. Comunque ripescatevela su Youtube, faceva di quegli strilli che Madonna in confronto a lei è un usignolo.
Eliminaminchia gli occhiali spruzzoni sono davvero TOP SECRET!! nessuno capirebbe che quei timidi occhiali da saldatore giallo fosforescente potrebbero NON essere dei normalissimi occhiali da sole!
RispondiEliminae la calcolatrice della standa!! la prova che tutto era già tracciato nel diabolico piano berlusone di conquista dello stivalo!! cos'è quella cosa li se non un gancio mentale per i futuri elettori? richiamato subliminalmente poi con l'EUROCONVERTITORE??!!come? ah si scusate mi so scordato la pillola verde delle 8
Con gli anni hanno capito che un "premio" del genere non era tutto questo grande incentivo a spendere! Quando avevo 9-10 anni l'omaggio era il Batman con con il mantello che si trasformava in aliante. Ricordo che mia madre piantò un casino perchè la commessa stava facendo la gnorri con la scusa che ero femmina, ma si impuntò ancora di più: "I soldi li ho spesi io e il Batman lo voglio da collezione".
EliminaQuanto ci ho giocato ;)
tuo padre è un grande
Elimina*madre
EliminaGuardando la pubblicità dello Slim Pit mi domando se agli agghiaccianti doppi sensi i pubblicitari non ci pensassero o se più semplicemenete se ne fregavano proprio, concludendo con un sogghigno malefico pensando alle generazione di bambini traviati..
RispondiEliminaSecondo me proprio non ci pensavano.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDoc grandissimo come sempre, ma permettimi 2 annotazioni 2:
RispondiElimina- di Gegia non nominano nemmeno "Acapulco, 1^ spiaggia a... sinistra!" che è il cult dell'estate
-la mancanza di un nipotino di Topolino è una cosa normale nel fumetto Disney e che risale a Gottfredson, il quale si libera di Tap senza un apparente motivo
Gli avrà fatto fare la fine degli altri fratelli... ;)
EliminaMa qualcuno ha mai vinto uno dei concorsoni? Era il mio sogno bagnato....
RispondiEliminaFinalmente è tornata la rubrica con la quale ho iniziato a seguire questo blog.
RispondiEliminaMalinconica nostalgia per il videogame di Popeye, meraviglioso e difficilissimo, con centinaia di gettoni messi nel coin op della sala giochi del paese di mare dove si andava con la famiglia.
Menzione d'onore per L'Isola del Fuoco. I miei la regalarono un Natale fa a mio fratello e ancora oggi, dopo 25 anni, è in ottimo stato di conservazione, trovandoci a giocare almeno una volta all'anno (leggi Natale) con mogli, cugini e nipoti.
Il meteorb viola, quelo brontosauresco, ce l'avevo.
RispondiEliminaIl logo Meteorbs colorato coi pennarelli Pantone perché fare un esecutivo bene costava troppo.... bellissimo..
RispondiEliminaNotare "la stanza elettronica" "scopri la video memoria la videografica [...] col linguaggio computer"... EH?? O_o
I meteorbs! Gli unici pupazzetti Masters che proprio non me ne poteva fregare di meno (mentre avevo praticamente tutti gli altri!). "Sono creature dai mille poteri", ma il sagace narratore si guarda bene dal dirci almeno uno di questi poteri fantastici ed emozionanti :D Che dire, queste pubblicità dei meravigliosi anni '88 non deludono, grazie Doc!
RispondiEliminaDoc, che succede tra tre settimane? :)
RispondiEliminaNe parliamo presterrimo.
EliminaMi sa che forse qualcuno compie gli anni... :D
EliminaIl doc è nato a dicembre! :)
EliminaUn isola di fuoco completa di tutto e usata oggi la rivendete sul mercato dei collezionisti anche a 120-150 euro. Se è NUOVA nel cellophane tocca la fantastica cifra di 250 euro. I pezzi di ricambio non ne parliamo. Solo il diamante rosso che è un centimetro di plastica costa 10-15 euro. Questo perchè il gioco è stato prodotto per soli due anni.
RispondiEliminaio a maggio l'ho pagata 80 euro,completa e giocata ma tenuta benissimo.
EliminaPerò scrivendo "Orsacchiotto" hanno dato informazioni ingannevoli!
RispondiEliminaInfatti io, che si trattasse di Marchesini-Lopez-Solenghi non ci ero arrivato.
siii! Saurod! il Master con cui bruciavi i capelli dei bambini XD. Lo comprai ad una bancarella di paese. lacrimoni!
RispondiEliminaMi domando ancora come sia passato in vendita senza problemi di sorta. O_o
Per gli occhiali spruzzoni, l'acqua quale arma di distruzione di massa era già stata presa in considerazione dal bambino schettino.
RispondiEliminaMa il peerla felice per la calcolatrice texas instruments è Matt Damon prima della cura.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLe battute "calcistiche" evidenziate in giallo erano terribili. Direi peggio delle barzellette pubblicate sempre su Topolino (che già erano agghiaccianti).
RispondiEliminaIo ho avuto la cartella Scout. Pure alle medie, temo.
Com'era il taglio bonzo? Rasato a zero?
Vere emozioni pelose!!!®
RispondiEliminaIperbot...ne ho avuto uno in mano il mese scorso a Novegro.
RispondiEliminaDovevo scegliere tra lui e Metroplex,alla fine ho preso il secondo che era completo mentre l'altro no.
Un po me ne pento ma avevo poca scelta,il budget era andato con altri acquisti tra cui uno Switchblade scatolato dei mask
Novegro?
Eliminaè una fiera del giocattolo,la fanno poco fuori Milano.
EliminaNello stesso palazzetto ne fanno anche una del fumetto
No, ok, mi sono spiegato male. Novegro in quanto "raccoglitore di fiere" la conosco, io sono di Varese. Pero' non sapevo ce ne fosse anche una del giocattolo. E' a cadenza "quasi mensile" come quella dell'elettronica? E con la stessa logica, che trovi di tutto a prezzi stracciati, o e' una fiera con prezzi veri?
EliminaNe fanno 4 all'anno.
EliminaLe prossime a settembre e dicembre,la più grossa è quella dicembre.
Sui prezzi non saprei,non sono informato come per i fumetti.
Mi sono concentrato su giocattoli anni 80 e li ho trovati a ottimi prezzi,ma c'erano anche pezzi cari,ancora scatolati.
Per dire ho visto un Daltanious della popy jap del 79 a 1100...
Fuori del palazzetto c'erano anche gli abusivi,come Lucca ai bei tempi,e facevano prezzi stracciati
Ne fanno 4 all'anno.
EliminaLe prossime a settembre e dicembre,la più grossa è quella dicembre.
Sui prezzi non saprei,non sono informato come per i fumetti.
Mi sono concentrato su giocattoli anni 80 e li ho trovati a ottimi prezzi,ma c'erano anche pezzi cari,ancora scatolati.
Per dire ho visto un Daltanious della popy jap del 79 a 1100...
Fuori del palazzetto c'erano anche gli abusivi,come Lucca ai bei tempi,e facevano prezzi stracciati
Figata. Mi terrò aggiornato per quella di dicembre.
Eliminaho sto numero in casa al mare..ogni tanto li rileggo...generazione traviata la nostra...
RispondiEliminaMa che fine ha fatto UAN di bim bum bam? non si è più visto nè lui nè quell'altro faccia da babbo di for!
RispondiEliminaPurtroppo non hanno fatto una fine gloriosa, a meno di novità io ricordo questo:
Eliminahttp://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/articolo279553.shtml
Ma sono stato l'unico possessore dell'agenda della Gazza?
RispondiElimina"Joe le taxi, nuovo inno del revanscismo gianfransuà a mezzo pheega, imperversa nei juke-box",perchè esitono anche cantanti gianfruansuà maschi? La pheega è il loro solo mezzo di diffusione del floscio idioma al di fuori dei confini.
RispondiEliminaMolti calciatori delle colonie che arrivano alla conquista di soubrette (come eufemismo) italiane.
EliminaGianfransuà maschi? Mah, posso citarne almeno uno che ha il suo perché, tale Patrick Bruel.
EliminaFANTASTICO!!!! E PENSARE CHE HO ANCORA QUEI TOPOLINO. Stavo in fissa per quelle pagine ricche di perchè assurdi!!! ^^ MITI!
RispondiEliminaIperbot era assurdamente bello, ce l'aveva un mio amico e l'ho invidiato per anni. :D
RispondiEliminaA me quegli ovini che diventavano dinosauri piacevano parecchio!
RispondiEliminaAvevo il tirannosauro e l'orso (l'orso?)...
Non sei l'unico, lun-sei...Ho una collezione composta da: mammuth rosso-grigio (evidentemente tifoso della Cremonese), brontosauro (o diplodoco boh, per me pari sono)viola, coccodrillo, gorilla arancio-blu (evidentemente frutto di un designer daltonico) e 2 scheletrilli (uno umanoide e uno stegosauresco).
EliminaOra che ci penso, nei miei pomeriggi di bimbetto gli ovetti erano i miei kaiju, e la mia armata di robot i buoni che dovevano eliminarli...Avevo inscenato Pacific Rim e me ne accorgo solo ora :S
Doc, ma una zingare ti ha predetto che tra 3 settimane vinci a qualche lotteria ?
RispondiEliminaNo perché i TF vintaggi costano mucho ....
Non in un certo posto ;)
EliminaTutti i pupazzacci di He-man li avevo... ma i meteors no! Non sapevo della loro esistenza.
RispondiEliminaIl resto delle pubblicità non mi dice nulla :/
Doc, mi piace il tuo modo di scrivere! e' molto simpatico ed originale.. e forse sono duro io.. ma per capire l'intro: "Estate 1988. Joe le taxi, nuovo inno del revanscismo gianfransuà a mezzo pheega [..]" me lo son dovuto rileggere un paio di volte! Non e' che ci aggiorni il postone sul vocabolario antristico? :D
RispondiEliminarispondo io:
Eliminagianfransuà = francese
pheega = bella ragazza
infatti la canzone era cantata da una graziosa parigina rispondente al nome di Vanessa Paradis (è la stessa persona che ha poi fatto due figli con Johnny Depp)
Posso fare il precisino della fungia? L'interprete di Blade non "sarebbe finito a fare" ma "aveva fatto" il tizio di Battlestar Galactica: nella serie degli anni '70!
RispondiEliminaMa ecco cos'era!!!
RispondiEliminaTana per il Meteorbs coccodrillo solo ora identificato (e buongiorno!).
Lo avevo trovato in una di quelle "uova" pasquali truffaldine teoricamente piene di giocattoli, ma lo avevo scambiato per un riempitivo senza dignità, per poi usarlo per anni come "nemico scarso" per transformers & co.
Peraltro è possibile, 'tacci loro, che essendo tecnicamente della linea Masters, fosse considerato un pezzo forte dell'uovo ._.
Bei ricordi, invece, per le cartelle Scout, del tutto sconosciute - nel bene e nel male - da queste parti (i miei le comprarono a Bologna): ordinate e robuste, erano all'occorrenza dei formidabili oggetti contundenti xD
Due cose mi colpiscono più di altre: il taglio di capelli OUT "bonzo" che sarebbe?
RispondiEliminaGli occhiali spruzzoni "arma top secret" seee infatti: discreti, anonimi, non si notano proprio :D
Joe le taxi!!! Assssignore che ricordi!!! Nostalgia canalis a gogo!! Maledetto Doc!
RispondiEliminaPer la calcolatrice ho deciso di fare outing. Dal 1988 al 2013. Dopo 25 anni, sempre con la pila originale...
RispondiEliminahttp://i.imgur.com/kBNxzjz.jpg
Il segreto e` dietro:
http://i.imgur.com/jmDs6fE.jpg
Non era mica roba cinese. Le calcolatrici TI erano costruite in Italia su licenza.
Ma che poi voglio dire, 'sti occhiali che sono un'arma "Top Secret" e sono grandi da coprire una mezza faccia e hanno un pistolotto in mezzo alla fronte ... "Top Secret" dice ...
RispondiEliminaLa battuta "Sofia contro Sofia" dell'articolo sulle coppe europee funziona solo per iscritto, perché letta suona "Sòfia contro Sofìa". Meno male che non l'abbiamo sentita a Zelig.
RispondiEliminaDoc concedimi un PdF fotografico: la macchinetta non è di quelle che ti si sganciava la pellicola e facevi foto come un pirla, ma è una 110, di quelle con la pellicola in quell'involucro oblungo, di plastichetta nera. Lo inserivi nella macchinetta come si fa oggi come una scheda sd ed eri pronto a scattare senza che si sganciasse nulla.
RispondiEliminaNooo, Doc, non dirm iche te ne vai di nuovo in Jappolandia!!!! Invidiaaaa!!!
RispondiEliminaIperbot è IL transformer per eccellenza, fosse altro perché, a differenza degli altri robot, egli è anche ninja!
RispondiEliminaOh, nel cartone lo introducevano così.
In ogni caso, è per questo che è l'unico della mia collezione ancora in giro per casa. Quello, e il fatto che, essendo ninja, se pure lo mettessi con gli altri, ne uscirebbe comunque senza che io me ne accorga.
Mi sa che Doc una capatina in japan se la fa anche quest'anno...vai doc, siamo on te!
RispondiElimina"scopri la video memoria, la videografica e videogames fantastici con il linguaggio computer"
RispondiEliminae che dire dell' "implacabile click"
stanza elettronica, concorsone del secolo
Non so se ricordate, ma le cartelle/bauletti della Scout avevano la maniglia "pesa-cartella"!
RispondiEliminaIl quaderno della serie Be Bop a Lula con in copertina Madonna spennacchiata dal vento l'ho avuto anch'io, rivederlo qui è stato come mangiare una madeleine ;-)
RispondiEliminaHo visto solo adesso questo articolo...lacrime napulitane a tutto andare... questo con molta probabilità è il numero di topolino che mi comprò mia madre in ospedale il giorno in cui morì mio padre...
RispondiEliminaQuella battuta sul fatto che avrebbero dovuto inseguirlo per 1000 anni non l'ho mai capita...
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