20 cose che forse non sapevate su RoboCop
A rivederlo oggi, ventisei anni dopo, RoboCop - Il futuro della legge fa a tratti anche un po' tenerezza. Il droide ED-209 in stop motion, Dick Jones che vola dalla finestra alla fine del film immerso in una nitidezza dell'immagine tale che c'è scritto FINTO! tutt'intorno. Ma RoboCop resta un film action-fantascienzo importante, il cui protagonista è diventato grazie alla voce robotica e alla corazza ultra-uber-fichissima un'icona pop nei tardi anni 80/primi 90. Perciò, rispettosi delle tre direttive, di quella nascosta e della quinta supernascosta ("Esegui il gesto del minollo"), ci andiamo a sparare la consueta dose di curiosità [...]
20 - L'idea di RoboCop nasce nella capoccia di Edward Neumeier (poi co-sceneggiatore della pellicola assieme a Michael Miner) dopo aver visto una locandina di Blade Runner. Non sapendone nulla, Neumeier chiese a un amico di cosa parlasse quel film: sentendo del poliziotto umano (credici) che dà la caccia agli androidi, immaginò la storia inversa, cioè quella di un uomo per metà robot che dà la caccia a dei criminali umani. Una volta steso il soggetto assieme a Miner, i due volevano proporlo a vari studi di Hollywood, presentandolo come un film su "un Ranger Solitario in un futuro dominato dalle corporation": un uomo di legge creduto morto che torna in azione mascherato. Ma a creare l'occasione giusta pensò il caso, sottoforma di un ritardo aereo di quelli pazzeschi. Bloccati in un terminal per diverse ore in attesa di un volo, Neumeier e socio ebbero modo di conoscere un produttore importante, intrigato da questa storia del robopoliziotto…
19 - La musica che venne usata per il trailer cinematografico di RoboCop era quella di Terminator: entrambi i film erano prodotti dalla Orion, e in fase di pre-produzione si pensò di far interpretare RoboCop ad Arnold Schwarzenegger. Il problema? La stazza di Schwarzy non era esattamente facile da infilare in una corazza: secondo i produttori avrebbe fatto sembrare il protagonista l'Omino Michelin. Furono presi in considerazione Michael Ironside e Rutger Hauer (richiesto espressamente dal regista, Paul Verhoeven, che aveva già lavorato con lui), ma non erano abbastanza smilzi.
Alla fine si scelse Peter Weller perché dalla corporatura più esile e, secondo Verhoeven, dotato della parte inferiore del volto giusta. Tradotto: a Verhoeven ci piacevano le labbra di Weller.
18 - La scelta del regista fu molto, molto, molto, molto più complicata. La Orion offrì il film praticamente a chiunque e sua sorella: a Jonathan Kaplan (ciccia, perché preferì occuparsi di Project X - Fuga dal futuro con Matthew Broderick. Contento lui), a David Cronenberg (che avrebbe poi diretto Peter Weller ne Il pasto nudo), ad Alex Cox (nada, voleva girare Diritti all'inferno, il western con Joe Strummer dei Clash). Alla fine dell'agendina telefonica arrivarono alla V di Verhoeven, regista già di diverse pellicole famose nella nativa Olanda (come Fiore di Carne con Rutger Hauer) e alle prime esperienze a Hollywood (L'amore e il sangue, sempre con Rutger Hauer). Il regista lesse le prime pagine dello script e lo gettò via, convinto che fosse un'enorme minchiata. Ma la moglie andò a ripescarlo dal cestino, lo lesse tutto e fece capire a Verhoeven che la storia non era affatto banale come poteva sembrare.
RoboCop inaugurò una cinquina di pellicole dirette da Paul Verhoeven destinate a precipitare con i rispettivi seguiti, non diretti da Verhoeven, in un oceano di pernacchie e/o schiaffoni forti in faccia al botteghino: l'insulso RoboCop 2 (di tutta la storia, del ruolo effettivo di Miller, eccetera parliamo magari un'altra volta), L'uomo senza ombra 2 (direct to video del 2006), il flop supersonico Basic Instinct II e Starship Troopers II (direct to video del 2004).
17 - Per interpretare l'agente Anne Lewis, la collega ciancicatrice di cingomme di RoboCop, era stata scelta Stephanie Zimbalist, all'epoca famosa per la serie Mai dire sì. Il telefilm era terminato e la Zimbalist era contrattualmente libera di accettare altri ruoli, ma poi la NBC ci ripensò, decise di girarne altri episodi e l'attrice dovette mollare.
Fu allora chiamata Nancy Allen, ma Verhoeven non era contento dei suoi capelli e chiese di farglieli tagliare per darle un look mascolino. Non gli bastava, e glieli fece tagliare ancora più corti. Alla terza volta, uno dei parrucchieri gli chiese A dottò, che famo, porto la macchinetta?, ma no, andava bene così.
Per quanto riguarda i due cattivi del film, il regista volle mischiare le carte: Kurtwood Smith (il boss Clarence Boddicker) e Ronny Cox (Dick Jones, vicepresidente della OCP) vennero scelti proprio perché non abituati a ruoli del genere. Cox era stato spesso un ufficiale nei suoi film precedenti (colonnello in Taps squilli di rivolta o tenente della polizia in Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills, ad esempio).
Per quanto riguarda Kurtwood Smith, Verhoeven gli fece indossare quegli occhiali con montatura a giorno perché così gli ricordava il nazista Heinrich Himmler.
Bob Morton, invece, era stato pensato come il tipico dirigente stronzo e insopportabile, ma lo sceneggiatore Edward Neumeier e Paul Verhoeven si resero conto che grazie all'interpretazione di Miguel Ferrer il personaggio sarebbe venuto fuori un po' più piacevole, e perciò decisero di smussarne un pelo la stronzaggine. Miguel Ferrer è il cugino di un noto attore hollywoodiano
Quello che nelle pubblicità del caffè in capsule azzecca sempre figure dimmerda.
16 - La corazza di Robocop è stata progettata da Rob Bottin (nomen omen, esperto di effetti speciali che aveva già lavorato in Guerre Stellari e La Cosa). Al risultato finale si è arrivati dopo aver scartato per mesi un'infinità di proposte e bozzetti ed esser tornati grossomodo a una delle prime idee,
quella cioè di una corazza ispirata al protagonista del manga/anime 8 Man (uno dei primi cyborg nel mondo dell'entertainment) e a quello di Space Sheriff Gavan (il primo metal hero della Toei).
Il ritardo del team divenne a un certo punto tale che la consegna del costume avvenne due settimane dopo il previsto, a riprese già iniziate, lo stesso giorno in cui si doveva girare la prima scena con RoboCop. Bottin e i suoi assistenti impiegarono UNDICI ORE per far entrare Peter Weller nel costume, e solo a quel punto l'attore si accorse che tutta la mimica studiata con Moni Yakim per il personaggio era inutile: i movimenti con il costume addosso erano talmente limitati che toccava ripartire da zero. Stop alle riprese, produttori incazzati, Verhoeven che ripete a se stesso che la prossima volta ai progetti che scarta ci deve dar fuoco anziché buttarli nel cestino e basta. La corazza avrebbe dovuto avere un colore più brillante, ma si pensò che una tinta più prossima al grigio le avrebbe conferito un look metallico e avrebbe limitato i riflessi. Le sette tute realizzate in totale da Bottin e i suoi costarono alla produzione una somma prossima al milione di dollari.
Subtrivia: Verhoeven e Bottin litigarono di brutto durante la produzione del film, soprattutto per la scena in cui Alex Murphy si svita il casco: Bottin voleva un ambiente quasi buio per evitare che si vedesse il trucco sul volto di Weller, mentre il regista voleva che la scena fosse illuminata il più possibile ed era convinto che avrebbe pensato a tutto il direttore della fotografia. La spuntò ovviamente Verhoeven, e i due smisero di parlarsi… fino alla prima di RoboCop. Contenti per il risultato, tornarono amicici e Verhoeven volle Bottin con sè per Atto di forza, film con cui Bottin vinse un Oscar.
15 - La CPU di RoboCop gira su MS-DOS, come si evince da quel command.com: siamo nel futuro e c'è ancora gente che non si fida di Windows.
14 - Ben sei tra i protagonisti di RoboCop sono apparsi in film o telefilm di Star Trek: Peter Weller in Enterprise, Ronny Cox (Dick Jones) in Star Trek: The Next Generation, Kurtwood Smith (Clarence Boddicker) in Rotta verso l'ignoto, Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, Ray Wise (Leon Nash) in Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Voyager, Miguel Ferrer (Bob Morton) in Star Trek III - Alla ricerca di Spock,
Robert DoQui (sergente Warren Reed), infine, era Doggra in Star Trek: Deep Space Nine.
Circa 20 anni dopo, inoltre, Peter Weller, Paul McCrane (Emil Antonowsky) e Ray Weiss sarebbero apparsi in una stessa puntata della serie 24.
Oltre a fare l'attore, Peter Weller tiene oggi occasionalmente delle lezioni alla Syracuse University sulla materia in cui si è laureato e ha conseguito un master: il Rinascimento italiano.
13 - La scena del sindaco e dei membri della giunta tenuti in ostaggio dal pazzoide ricalcava un celebre fatto di cronaca di nove anni prima, quando un ex consigliere comunale della città di San Francisco, Dan White, licenziatosi per il salario molto basso e vistosi rifiutare in seguito la sua richiesta di essere riassunto, uccise il sindaco Moscone (cui è dedicato oggi il Moscone Center di San Francisco) e il consigliere Harvey Milk (alla cui vita Gus Van Sant ha dedicato nel 2009 un biopic con Sean Penn, Milk). Nel film il rapitore sta mangiando dei biscottini Twinkies perché la difesa di Dan White cercò di dimostrare durante il processo come il passaggio da un'alimentazione sana al junk-food avesse influito sul comportamento dell'uomo. Da allora, ogni volta che in mancanza di meglio un avvocato americano tira fuori una teoria bislacca per difendere il proprio assistito, si parla di "Twinkie Defense".
12 - Il costume di RoboCop era talmente pesante e faceva sudare a tal punto che Peter Weller perse quasi un chilo e mezzo di liquidi al giorno. Weller aveva studiato la parte indossando un costume imbottito, ma quando (in ritardo, come visto) arrivò quello vero, scoprì che era difficile muoversi dopo averlo indossato e che non si stava belli freschi con quel coso addosso quando fuori c'erano 38° C. Prima si provò a rinfrescare l'attore tra una ripresa e l'altra (il suo assistente personale, Todd Trotter, gli trottava appresso munito di ventilatori) e a piazzarlo sotto l'aria condizionata, ma alla fine si decise di munire il costume di una ventola.
All'inizio delle riprese, Peter Weller decise di restare nel personaggio tra una scena e l'altra, rispondendo alle indicazioni del regista solo se lo chiamava "Robo". Ma dopo qualche giorno Verhoeven iniziò a ridergli in faccia e gli chiese di lasciar perdere.
11 - Il droide ED-209 (Enforcement Droid 209, in italiano "Elemento Droide 209") venne creato da Craig Davies ispirandosi alla cabina di un Bell UH-1 Iroquois, detto Huey, l'elicottero della guerra in Vietnam. Ne vennero realizzati sia un modellino in scala, animato in stop motion da Phil Tippett (che si era occupato nella prima trilogia di Star Wars di animare gli AT-AT e i tauntaun e aveva portato a casa un Oscar per Il ritorno dello jedi), sia un paio di versioni a dimensioni naturali. La voce del droide era quella del produttore Jon Davison, mentre per i versi si erano utilizzati quelli di alcuni animali: un giaguaro e un maiale
(il maiale per quando ED-209 frigna dopo esser caduto dalle scale, costruite in miniatura anch'esse per il modellino dello stop motion). Lo scienziato della OCP che presenta il droide si chiama McNamara, come il Segretario della Difesa USA durante le presidenze di Kennedy e Lyndon Johnson, Robert McNamara.
10 - La pistola che Robocop fa roteare come Clint Eastwood nella Trilogia del dollaro di Sergio Leone, chiamata nel copione Auto-9, è una Beretta M93R modificata per dotarla di una canna notevolmente più lunga.
All'inizio si pensò di usare una Desert Eagle Magnum, come quella che si vede durante il primo, non felicissimo test di ED-209, e alcune foto scattate nel backstage mostrano Peter Weller che fa pratica con quel tipo di pistola. Solo che anche quella nelle mani di RoboCop sembrava troppo piccola e si ripiegò allora sulla soluzione "Beretta allungata".
Le auto usate dalla polizia sono versioni modificate di Ford Taurus. All'epoca la principale rivale sul mercato per la Taurus era la Pontiac 6000, e infatti l'auto che usano i membri della banda di Clarence Boodicker, mostrata anche in una delle finte pubblicità durante il film,
9 - Non tutti i sette costumi realizzati per il film erano uguali. Uno era infatti dotato di protezioni speciali per farlo indossare a uno stuntman nell'esplosione della stazione di servizio, mentre altri due erano le versioni danneggiate, da impiegare quando RoboCop affronta ED-209. Il costume, si è detto, era così scomodo e ingombrante da rendere impossibile a Peter Weller indossarlo per intero nelle scene in cui RoboCop è alla guida di un auto. Perciò per quelle ci si limitò a usare la parte superiore del costume: sotto Weller era in mutande.
Questo spiega anche perché in molte sequenze lo si vede solo mentre sta per entrare o è appena uscito dall'auto.
Weller ha dichiarato qualche anno fa che il momento più difficile per lui in tutto il film è stata la scena in cui doveva scendere le scale della discoteca: aveva addosso solo la parte superiore del costume, ma non poteva guardare gli scalini e tutto intorno aveva comparse, musica ad alto volume e fumo. Numero di ciak per completare la scena: 3; numero di volte in cui Weller è venuto giù per le scale a valanga: pare nessuna, fortunatamente. Poco dopo lì nella discoteca c'è un cameo del regista: è il tizio che si sganascia dalle risate quando Leon prova a rifilare un calcio negli zebedei a RoboCop e si fracassa il piede.
Le mani di RoboCop erano dei guantoni di gomma, e nella scena in cui Weller deve acchiappare al volo le chiavi dell'auto lanciate dal sergente, alla prima uscita di RoboCop, queste continuavano a rimbalzare. Numero di ciak per completare la scena: 50, un intero giorno di riprese; numero di smadonnamenti della troupe: consistente. I dirigenti Orion si incazzarono a tal punto per quel tempo perso che si arrivò a un passo dal fermare la produzione e mandare tutti a casa.
8 - La colonna sonora del film venne composta da Basil Poledouris (cui si deve, tra le altre cose, lo splendido soundtrack di Conan il Barbaro), che impiegò sia musica orchestrale che sintetizzatore, per rendere l'idea del tema uomo-macchina. Nella scena in discoteca si sente il brano "Show Me Your Spine" dei P.T.P., progetto di breve durata portato avanti dai membri dei Ministry e dei canadesi Skinny Puppy: il brano non è mai stato pubblicato ufficialmente su alcun supporto fino al 2004, quando è apparso nell'album Side Trax dei Ministry.
Restando in tema, in uno dei telegiornali del film appare un uomo riccioluto: molti sostengono si tratti di Alex Van Halen, qualcuno dice che sia suo fratello Eddie, ma non ci sono conferme. Magari è solo una bufala coi ricci.
7 - Diverse scene presenti negli storyboard del film non sono mai state girate, ma alla fine delle riprese (20 ottobre 1986) non era stata girata nemmeno quella della morte di Murphy. Visto che erano già in ritardo e avevano sforato di brutto sul budget, Paul Verhoeven e il produttore Jon Davison volarono a Los Angeles per comunicare ai piani alti della Orion che mancava quella scena chiave, ma se a loro andava bene comunque, oh, pace per tutti. A quelli ovviamente non andava bene manco per una cippa e diedero il via libera alle riprese extra necessarie, girate in un capannone di Los Angeles qualche mese dopo (gennaio 1987).
6 - Sul copione la scena in cui RoboCop sventa uno stupro sparando al primo dei due delinquenti era descritta in modo diverso da quello che si vede nel film. RoboCop avrebbe dovuto semplicemente mirare accanto alla guancia della vittima, centrando l'assalitore dietro di lei. Mentre si provava la scena, Verhoeven notò però che la stuntman Donna Keegan era, uh, brava a spalancare le gambe,
tanto che si poteva provare un'altra soluzione, facendo passare lì in mezzo il fuoco di RoboCop, dritto nei gioielli di famiglia del criminale.
Quanto alla sparatoria nel laboratorio di droga, tutto avviene a una velocità sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto. Le armi automatiche utilizzate continuavano a incepparsi dopo circa tre secondi di utilizzo, il che voleva dire un massimo di tre secondi buoni di pellicola per ciascuna angolazione, e quindi al montaggio ne venne fuori una scena dal ritmo frenetico.
5 - Il cassiere della stazione di servizio porta gli occhiali e legge un libro di geometria: è un omaggio di Verhoeven a se stesso, occhialuto ex studente di matematica in Olanda.
Nel drugstore si vedono molti fumetti Marvel, tra cui un numero di Iron Man (quello che il rapinatore porta alla cassa), l'adattamento di Blade Runner e, soprattutto, diversi numeri di ROM, il cavaliere dello spazio. Se il collegamento tra Iron Man e RoboCop è immediato, chi non è un lettore dei fumetti Marvel di vecchia data potrebbe non sapere che quello tra ROM e il poliziotto cyborg di Verhoeven è ancora più stretto: ROM era un eroe che aveva sacrificato la propria umanità, facendo riversare la propria mente in un corpo robotico pur di salvare il suo pianeta. ROM e il Giudice Dredd furono tra le principali fonti di ispirazione dello sceneggiatore Neumeier nello sviluppare il personaggio di RoboCop.
Per saperne di più sull'INQUIETANTE serie Marvel dedicata a Robocop, invece, potete andarvi a rileggere questo post qui.
4 - Quel fatto che Weller non riusciva a muoversi dentro al costume? Cambiò radicalmente le movenze previste per il personaggio. All'inizio lui e il già citato Moni Yakim avevano studiato dei movimenti rapidi, degli scatti improvvisi come quelli di un serpente. Solo che un serpente se lo cali in una roba che sembra calcestruzzo ciao. Moni pensò allora a un RoboCop che si muoveva lentamente, come si vede nel film, ma la discussione tra lui, Weller e Verhoven fermò le riprese per tre giorni.
3 - La produzione temeva che i poliziotti non avrebbero gradito la scena in cui RoboCop afferra Clarence Boddicker e lo getta attraverso tre diverse vetrate mentre gli legge i suoi diritti. Per evitare casini e sondare il terreno in anticipo, si organizzò un'anteprima per un pubblico composto solo da agenti di polizia. Che si divertirono un casino. Sempre a proposito di poliziotti, quando il film arrivò in sala, RoboCop aiutò ad arrestare un criminale vero. Nella città californiana di Sacramento, un ladro cercò di sfuggire agli agenti che lo inseguivano nascondendosi in un cinema. Ma il giuvinotto restò talmente affascinato dal film da non accorgersi che nel frattempo la sala era stata sfollata e attorno a lui c'erano solo poliziotti. Temi che non gli abbiano lasciato vedere tutti i titoli di coda. Per chiudere questo trittico di trivia sui poliziotti, la Orion pensò in un primo momento di usare come frase di lancio per il film "He's like Dirty Harry with Ball Bearings", cioè "È come Harry la canaglia, ma con i cuscinetti a sfera". Poi però decisero saggiamente di lasciar perdere, temendo una causa da parte della Warner
2 - Nel 1988, per sfruttare la popolarità del poliziotto di Verhoeven, la Meineke (azienda di ricambi per auto) realizzò uno spot con RoboCop. Un RoboCop che, per non avere beghe legali, era completamente arancione.
Parlando di testimonial, qualche anno fa saltò fuori anni fa questa foto con un tizio vestito da RoboCop assieme all'ex presidente Richard Nixon: nessuno tra quelli che erano stati coinvolti nella realizzazione del film ne sapeva nulla. Solo dopo un po' qualcuno si è ricordato di questa iniziativa di beneficenza cui aveva partecipato anche la Orion e come portavoce della quale Nixon era intervenuto a una festa, nei giorni dell'uscita su VHS del film. Il prezzo di quella videocassetta, al lancio, era di 89,98 dollari del 1987. Cioè, in termini di potere d'acquisto, 186,86 dollari di oggi. Cotiche.
Ancora pubblicità: uno degli elementi più noti del film, gli spot con il loro umorismo cinico (poi ripresi da Verhoeven in Starship Troopers), furono aggiunti dal regista per i problemi che il film stava incontrando con la censura. RoboCop aveva ricevuto una X dall'MPAA, l'organo di autocensura dei film USA, lo stesso rating che si dà ai film per adulti e che solo in rarissimi casi (Arancia Meccanica) veniva affibbiato per i contenuti violenti di un film. Per ottenere una R (minori di 17 anni accompagnati), Verhoeven fu costretto ad edulcorare molte scene, come l'uccisione di Murphy o l'impalamento finale di Boddicker (scene poi ripristinate in varie edizioni per l'home video), accantonando così il suo progetto di un film con una violenza talmente esagerata da risultare comica.
Lo stesso Paul Verhoeven ha dichiarato inoltre in un'intervista che la figura di RoboCop nel film rappresenta un'allegoria cristiana: la morte e resurrezione, il buco in fronte di Murphy quando viene ucciso che ricorderebbe la corona di spine portata da Gesù,
la camminata sull'acqua in cui Murphy si esibisce alla fine del film. C'è poi chi alle dichiarazioni del regista ha aggiunto dell'altro, accostando anche la pozza di acqua divenuta rossa per il sangue di RoboCop e di Boddicker al miracolo della tramutazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana. Ma vai a sapere.
1 - Per RoboCop 2 si sarebbe impiegato qualche tempo dopo un Amiga 2000 con sistema di editing Video Toaster NewTek (usato in seguito anche per la serie Babylon 5), ma in RoboCop quasi tutti gli effetti erano ancora pura creatività meccanica anni 80. Tanto che due degli elementi più famosi della corazza di RoboCop… non facevano parte della corazza di RoboCop. Per la scena della fondina nella coscia in cui Murphy infila la pistola dopo averla fatta roteare venne usata in realtà una gamba a sé stante, con il meccanismo di apertura controllato da un telecomando.
Stesso discorso per lo spuntone che esce dalle nocche di RoboCop, usato da Murphy sia per collegarsi al database della polizia,
sia per colpire Boddicker a fine pellicola: in quelle scene c'era semplicemente un tizio che reggeva un finto braccio davanti alla telecamera. Dice: e per la scena degli ostaggi visti da RoboCop attraverso il muro con gli infrarossi? Beh, semplicemente rivestirono dei tizi nudi di vernice fluorescente e usarono la luce nera di una lampada di Wood. Ciucciati il calzino, computer graphic.
NELLA SERIE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU
20 cose che forse non sapevate su Gremlins
20 cose che forse non sapevate su Blade Runner
20 cose che forse non sapevate su Aliens - Scontro Finale
20 cose che forse non sapevate su Ritorno al Futuro
20 cose che forse non sapevate su I Goonies
20 cose che forse non sapevate su Ghostbusters
20 cose che forse non sapevate su Predator
20 cose che forse non sapevate su I Predatori dell'Arca Perduta
20 - L'idea di RoboCop nasce nella capoccia di Edward Neumeier (poi co-sceneggiatore della pellicola assieme a Michael Miner) dopo aver visto una locandina di Blade Runner. Non sapendone nulla, Neumeier chiese a un amico di cosa parlasse quel film: sentendo del poliziotto umano (credici) che dà la caccia agli androidi, immaginò la storia inversa, cioè quella di un uomo per metà robot che dà la caccia a dei criminali umani. Una volta steso il soggetto assieme a Miner, i due volevano proporlo a vari studi di Hollywood, presentandolo come un film su "un Ranger Solitario in un futuro dominato dalle corporation": un uomo di legge creduto morto che torna in azione mascherato. Ma a creare l'occasione giusta pensò il caso, sottoforma di un ritardo aereo di quelli pazzeschi. Bloccati in un terminal per diverse ore in attesa di un volo, Neumeier e socio ebbero modo di conoscere un produttore importante, intrigato da questa storia del robopoliziotto…
19 - La musica che venne usata per il trailer cinematografico di RoboCop era quella di Terminator: entrambi i film erano prodotti dalla Orion, e in fase di pre-produzione si pensò di far interpretare RoboCop ad Arnold Schwarzenegger. Il problema? La stazza di Schwarzy non era esattamente facile da infilare in una corazza: secondo i produttori avrebbe fatto sembrare il protagonista l'Omino Michelin. Furono presi in considerazione Michael Ironside e Rutger Hauer (richiesto espressamente dal regista, Paul Verhoeven, che aveva già lavorato con lui), ma non erano abbastanza smilzi.
Alla fine si scelse Peter Weller perché dalla corporatura più esile e, secondo Verhoeven, dotato della parte inferiore del volto giusta. Tradotto: a Verhoeven ci piacevano le labbra di Weller.
18 - La scelta del regista fu molto, molto, molto, molto più complicata. La Orion offrì il film praticamente a chiunque e sua sorella: a Jonathan Kaplan (ciccia, perché preferì occuparsi di Project X - Fuga dal futuro con Matthew Broderick. Contento lui), a David Cronenberg (che avrebbe poi diretto Peter Weller ne Il pasto nudo), ad Alex Cox (nada, voleva girare Diritti all'inferno, il western con Joe Strummer dei Clash). Alla fine dell'agendina telefonica arrivarono alla V di Verhoeven, regista già di diverse pellicole famose nella nativa Olanda (come Fiore di Carne con Rutger Hauer) e alle prime esperienze a Hollywood (L'amore e il sangue, sempre con Rutger Hauer). Il regista lesse le prime pagine dello script e lo gettò via, convinto che fosse un'enorme minchiata. Ma la moglie andò a ripescarlo dal cestino, lo lesse tutto e fece capire a Verhoeven che la storia non era affatto banale come poteva sembrare.
RoboCop inaugurò una cinquina di pellicole dirette da Paul Verhoeven destinate a precipitare con i rispettivi seguiti, non diretti da Verhoeven, in un oceano di pernacchie e/o schiaffoni forti in faccia al botteghino: l'insulso RoboCop 2 (di tutta la storia, del ruolo effettivo di Miller, eccetera parliamo magari un'altra volta), L'uomo senza ombra 2 (direct to video del 2006), il flop supersonico Basic Instinct II e Starship Troopers II (direct to video del 2004).
17 - Per interpretare l'agente Anne Lewis, la collega ciancicatrice di cingomme di RoboCop, era stata scelta Stephanie Zimbalist, all'epoca famosa per la serie Mai dire sì. Il telefilm era terminato e la Zimbalist era contrattualmente libera di accettare altri ruoli, ma poi la NBC ci ripensò, decise di girarne altri episodi e l'attrice dovette mollare.
Fu allora chiamata Nancy Allen, ma Verhoeven non era contento dei suoi capelli e chiese di farglieli tagliare per darle un look mascolino. Non gli bastava, e glieli fece tagliare ancora più corti. Alla terza volta, uno dei parrucchieri gli chiese A dottò, che famo, porto la macchinetta?, ma no, andava bene così.
Per quanto riguarda i due cattivi del film, il regista volle mischiare le carte: Kurtwood Smith (il boss Clarence Boddicker) e Ronny Cox (Dick Jones, vicepresidente della OCP) vennero scelti proprio perché non abituati a ruoli del genere. Cox era stato spesso un ufficiale nei suoi film precedenti (colonnello in Taps squilli di rivolta o tenente della polizia in Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills, ad esempio).
Per quanto riguarda Kurtwood Smith, Verhoeven gli fece indossare quegli occhiali con montatura a giorno perché così gli ricordava il nazista Heinrich Himmler.
Bob Morton, invece, era stato pensato come il tipico dirigente stronzo e insopportabile, ma lo sceneggiatore Edward Neumeier e Paul Verhoeven si resero conto che grazie all'interpretazione di Miguel Ferrer il personaggio sarebbe venuto fuori un po' più piacevole, e perciò decisero di smussarne un pelo la stronzaggine. Miguel Ferrer è il cugino di un noto attore hollywoodiano
Quello che nelle pubblicità del caffè in capsule azzecca sempre figure dimmerda.
16 - La corazza di Robocop è stata progettata da Rob Bottin (nomen omen, esperto di effetti speciali che aveva già lavorato in Guerre Stellari e La Cosa). Al risultato finale si è arrivati dopo aver scartato per mesi un'infinità di proposte e bozzetti ed esser tornati grossomodo a una delle prime idee,
quella cioè di una corazza ispirata al protagonista del manga/anime 8 Man (uno dei primi cyborg nel mondo dell'entertainment) e a quello di Space Sheriff Gavan (il primo metal hero della Toei).
Il ritardo del team divenne a un certo punto tale che la consegna del costume avvenne due settimane dopo il previsto, a riprese già iniziate, lo stesso giorno in cui si doveva girare la prima scena con RoboCop. Bottin e i suoi assistenti impiegarono UNDICI ORE per far entrare Peter Weller nel costume, e solo a quel punto l'attore si accorse che tutta la mimica studiata con Moni Yakim per il personaggio era inutile: i movimenti con il costume addosso erano talmente limitati che toccava ripartire da zero. Stop alle riprese, produttori incazzati, Verhoeven che ripete a se stesso che la prossima volta ai progetti che scarta ci deve dar fuoco anziché buttarli nel cestino e basta. La corazza avrebbe dovuto avere un colore più brillante, ma si pensò che una tinta più prossima al grigio le avrebbe conferito un look metallico e avrebbe limitato i riflessi. Le sette tute realizzate in totale da Bottin e i suoi costarono alla produzione una somma prossima al milione di dollari.
Subtrivia: Verhoeven e Bottin litigarono di brutto durante la produzione del film, soprattutto per la scena in cui Alex Murphy si svita il casco: Bottin voleva un ambiente quasi buio per evitare che si vedesse il trucco sul volto di Weller, mentre il regista voleva che la scena fosse illuminata il più possibile ed era convinto che avrebbe pensato a tutto il direttore della fotografia. La spuntò ovviamente Verhoeven, e i due smisero di parlarsi… fino alla prima di RoboCop. Contenti per il risultato, tornarono amicici e Verhoeven volle Bottin con sè per Atto di forza, film con cui Bottin vinse un Oscar.
15 - La CPU di RoboCop gira su MS-DOS, come si evince da quel command.com: siamo nel futuro e c'è ancora gente che non si fida di Windows.
14 - Ben sei tra i protagonisti di RoboCop sono apparsi in film o telefilm di Star Trek: Peter Weller in Enterprise, Ronny Cox (Dick Jones) in Star Trek: The Next Generation, Kurtwood Smith (Clarence Boddicker) in Rotta verso l'ignoto, Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, Ray Wise (Leon Nash) in Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Voyager, Miguel Ferrer (Bob Morton) in Star Trek III - Alla ricerca di Spock,
Robert DoQui (sergente Warren Reed), infine, era Doggra in Star Trek: Deep Space Nine.
Circa 20 anni dopo, inoltre, Peter Weller, Paul McCrane (Emil Antonowsky) e Ray Weiss sarebbero apparsi in una stessa puntata della serie 24.
Oltre a fare l'attore, Peter Weller tiene oggi occasionalmente delle lezioni alla Syracuse University sulla materia in cui si è laureato e ha conseguito un master: il Rinascimento italiano.
13 - La scena del sindaco e dei membri della giunta tenuti in ostaggio dal pazzoide ricalcava un celebre fatto di cronaca di nove anni prima, quando un ex consigliere comunale della città di San Francisco, Dan White, licenziatosi per il salario molto basso e vistosi rifiutare in seguito la sua richiesta di essere riassunto, uccise il sindaco Moscone (cui è dedicato oggi il Moscone Center di San Francisco) e il consigliere Harvey Milk (alla cui vita Gus Van Sant ha dedicato nel 2009 un biopic con Sean Penn, Milk). Nel film il rapitore sta mangiando dei biscottini Twinkies perché la difesa di Dan White cercò di dimostrare durante il processo come il passaggio da un'alimentazione sana al junk-food avesse influito sul comportamento dell'uomo. Da allora, ogni volta che in mancanza di meglio un avvocato americano tira fuori una teoria bislacca per difendere il proprio assistito, si parla di "Twinkie Defense".
12 - Il costume di RoboCop era talmente pesante e faceva sudare a tal punto che Peter Weller perse quasi un chilo e mezzo di liquidi al giorno. Weller aveva studiato la parte indossando un costume imbottito, ma quando (in ritardo, come visto) arrivò quello vero, scoprì che era difficile muoversi dopo averlo indossato e che non si stava belli freschi con quel coso addosso quando fuori c'erano 38° C. Prima si provò a rinfrescare l'attore tra una ripresa e l'altra (il suo assistente personale, Todd Trotter, gli trottava appresso munito di ventilatori) e a piazzarlo sotto l'aria condizionata, ma alla fine si decise di munire il costume di una ventola.
All'inizio delle riprese, Peter Weller decise di restare nel personaggio tra una scena e l'altra, rispondendo alle indicazioni del regista solo se lo chiamava "Robo". Ma dopo qualche giorno Verhoeven iniziò a ridergli in faccia e gli chiese di lasciar perdere.
11 - Il droide ED-209 (Enforcement Droid 209, in italiano "Elemento Droide 209") venne creato da Craig Davies ispirandosi alla cabina di un Bell UH-1 Iroquois, detto Huey, l'elicottero della guerra in Vietnam. Ne vennero realizzati sia un modellino in scala, animato in stop motion da Phil Tippett (che si era occupato nella prima trilogia di Star Wars di animare gli AT-AT e i tauntaun e aveva portato a casa un Oscar per Il ritorno dello jedi), sia un paio di versioni a dimensioni naturali. La voce del droide era quella del produttore Jon Davison, mentre per i versi si erano utilizzati quelli di alcuni animali: un giaguaro e un maiale
(il maiale per quando ED-209 frigna dopo esser caduto dalle scale, costruite in miniatura anch'esse per il modellino dello stop motion). Lo scienziato della OCP che presenta il droide si chiama McNamara, come il Segretario della Difesa USA durante le presidenze di Kennedy e Lyndon Johnson, Robert McNamara.
10 - La pistola che Robocop fa roteare come Clint Eastwood nella Trilogia del dollaro di Sergio Leone, chiamata nel copione Auto-9, è una Beretta M93R modificata per dotarla di una canna notevolmente più lunga.
All'inizio si pensò di usare una Desert Eagle Magnum, come quella che si vede durante il primo, non felicissimo test di ED-209, e alcune foto scattate nel backstage mostrano Peter Weller che fa pratica con quel tipo di pistola. Solo che anche quella nelle mani di RoboCop sembrava troppo piccola e si ripiegò allora sulla soluzione "Beretta allungata".
Le auto usate dalla polizia sono versioni modificate di Ford Taurus. All'epoca la principale rivale sul mercato per la Taurus era la Pontiac 6000, e infatti l'auto che usano i membri della banda di Clarence Boodicker, mostrata anche in una delle finte pubblicità durante il film,
si chiama 6000 SUX, "la 6000 fa schifo".
Subtrivia: ogni volta che un'auto della polizia sale o scende la rampa del parcheggio sotterraneo, urta per terra con il parafanghi posteriore sollevando delle scintille.9 - Non tutti i sette costumi realizzati per il film erano uguali. Uno era infatti dotato di protezioni speciali per farlo indossare a uno stuntman nell'esplosione della stazione di servizio, mentre altri due erano le versioni danneggiate, da impiegare quando RoboCop affronta ED-209. Il costume, si è detto, era così scomodo e ingombrante da rendere impossibile a Peter Weller indossarlo per intero nelle scene in cui RoboCop è alla guida di un auto. Perciò per quelle ci si limitò a usare la parte superiore del costume: sotto Weller era in mutande.
Questo spiega anche perché in molte sequenze lo si vede solo mentre sta per entrare o è appena uscito dall'auto.
Weller ha dichiarato qualche anno fa che il momento più difficile per lui in tutto il film è stata la scena in cui doveva scendere le scale della discoteca: aveva addosso solo la parte superiore del costume, ma non poteva guardare gli scalini e tutto intorno aveva comparse, musica ad alto volume e fumo. Numero di ciak per completare la scena: 3; numero di volte in cui Weller è venuto giù per le scale a valanga: pare nessuna, fortunatamente. Poco dopo lì nella discoteca c'è un cameo del regista: è il tizio che si sganascia dalle risate quando Leon prova a rifilare un calcio negli zebedei a RoboCop e si fracassa il piede.
Le mani di RoboCop erano dei guantoni di gomma, e nella scena in cui Weller deve acchiappare al volo le chiavi dell'auto lanciate dal sergente, alla prima uscita di RoboCop, queste continuavano a rimbalzare. Numero di ciak per completare la scena: 50, un intero giorno di riprese; numero di smadonnamenti della troupe: consistente. I dirigenti Orion si incazzarono a tal punto per quel tempo perso che si arrivò a un passo dal fermare la produzione e mandare tutti a casa.
8 - La colonna sonora del film venne composta da Basil Poledouris (cui si deve, tra le altre cose, lo splendido soundtrack di Conan il Barbaro), che impiegò sia musica orchestrale che sintetizzatore, per rendere l'idea del tema uomo-macchina. Nella scena in discoteca si sente il brano "Show Me Your Spine" dei P.T.P., progetto di breve durata portato avanti dai membri dei Ministry e dei canadesi Skinny Puppy: il brano non è mai stato pubblicato ufficialmente su alcun supporto fino al 2004, quando è apparso nell'album Side Trax dei Ministry.
Restando in tema, in uno dei telegiornali del film appare un uomo riccioluto: molti sostengono si tratti di Alex Van Halen, qualcuno dice che sia suo fratello Eddie, ma non ci sono conferme. Magari è solo una bufala coi ricci.
7 - Diverse scene presenti negli storyboard del film non sono mai state girate, ma alla fine delle riprese (20 ottobre 1986) non era stata girata nemmeno quella della morte di Murphy. Visto che erano già in ritardo e avevano sforato di brutto sul budget, Paul Verhoeven e il produttore Jon Davison volarono a Los Angeles per comunicare ai piani alti della Orion che mancava quella scena chiave, ma se a loro andava bene comunque, oh, pace per tutti. A quelli ovviamente non andava bene manco per una cippa e diedero il via libera alle riprese extra necessarie, girate in un capannone di Los Angeles qualche mese dopo (gennaio 1987).
6 - Sul copione la scena in cui RoboCop sventa uno stupro sparando al primo dei due delinquenti era descritta in modo diverso da quello che si vede nel film. RoboCop avrebbe dovuto semplicemente mirare accanto alla guancia della vittima, centrando l'assalitore dietro di lei. Mentre si provava la scena, Verhoeven notò però che la stuntman Donna Keegan era, uh, brava a spalancare le gambe,
tanto che si poteva provare un'altra soluzione, facendo passare lì in mezzo il fuoco di RoboCop, dritto nei gioielli di famiglia del criminale.
Quanto alla sparatoria nel laboratorio di droga, tutto avviene a una velocità sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto. Le armi automatiche utilizzate continuavano a incepparsi dopo circa tre secondi di utilizzo, il che voleva dire un massimo di tre secondi buoni di pellicola per ciascuna angolazione, e quindi al montaggio ne venne fuori una scena dal ritmo frenetico.
5 - Il cassiere della stazione di servizio porta gli occhiali e legge un libro di geometria: è un omaggio di Verhoeven a se stesso, occhialuto ex studente di matematica in Olanda.
Nel drugstore si vedono molti fumetti Marvel, tra cui un numero di Iron Man (quello che il rapinatore porta alla cassa), l'adattamento di Blade Runner e, soprattutto, diversi numeri di ROM, il cavaliere dello spazio. Se il collegamento tra Iron Man e RoboCop è immediato, chi non è un lettore dei fumetti Marvel di vecchia data potrebbe non sapere che quello tra ROM e il poliziotto cyborg di Verhoeven è ancora più stretto: ROM era un eroe che aveva sacrificato la propria umanità, facendo riversare la propria mente in un corpo robotico pur di salvare il suo pianeta. ROM e il Giudice Dredd furono tra le principali fonti di ispirazione dello sceneggiatore Neumeier nello sviluppare il personaggio di RoboCop.
Per saperne di più sull'INQUIETANTE serie Marvel dedicata a Robocop, invece, potete andarvi a rileggere questo post qui.
4 - Quel fatto che Weller non riusciva a muoversi dentro al costume? Cambiò radicalmente le movenze previste per il personaggio. All'inizio lui e il già citato Moni Yakim avevano studiato dei movimenti rapidi, degli scatti improvvisi come quelli di un serpente. Solo che un serpente se lo cali in una roba che sembra calcestruzzo ciao. Moni pensò allora a un RoboCop che si muoveva lentamente, come si vede nel film, ma la discussione tra lui, Weller e Verhoven fermò le riprese per tre giorni.
3 - La produzione temeva che i poliziotti non avrebbero gradito la scena in cui RoboCop afferra Clarence Boddicker e lo getta attraverso tre diverse vetrate mentre gli legge i suoi diritti. Per evitare casini e sondare il terreno in anticipo, si organizzò un'anteprima per un pubblico composto solo da agenti di polizia. Che si divertirono un casino. Sempre a proposito di poliziotti, quando il film arrivò in sala, RoboCop aiutò ad arrestare un criminale vero. Nella città californiana di Sacramento, un ladro cercò di sfuggire agli agenti che lo inseguivano nascondendosi in un cinema. Ma il giuvinotto restò talmente affascinato dal film da non accorgersi che nel frattempo la sala era stata sfollata e attorno a lui c'erano solo poliziotti. Temi che non gli abbiano lasciato vedere tutti i titoli di coda. Per chiudere questo trittico di trivia sui poliziotti, la Orion pensò in un primo momento di usare come frase di lancio per il film "He's like Dirty Harry with Ball Bearings", cioè "È come Harry la canaglia, ma con i cuscinetti a sfera". Poi però decisero saggiamente di lasciar perdere, temendo una causa da parte della Warner
o soprattutto di venir presi a cinquine da Clint Eastwood.
2 - Nel 1988, per sfruttare la popolarità del poliziotto di Verhoeven, la Meineke (azienda di ricambi per auto) realizzò uno spot con RoboCop. Un RoboCop che, per non avere beghe legali, era completamente arancione.
Parlando di testimonial, qualche anno fa saltò fuori anni fa questa foto con un tizio vestito da RoboCop assieme all'ex presidente Richard Nixon: nessuno tra quelli che erano stati coinvolti nella realizzazione del film ne sapeva nulla. Solo dopo un po' qualcuno si è ricordato di questa iniziativa di beneficenza cui aveva partecipato anche la Orion e come portavoce della quale Nixon era intervenuto a una festa, nei giorni dell'uscita su VHS del film. Il prezzo di quella videocassetta, al lancio, era di 89,98 dollari del 1987. Cioè, in termini di potere d'acquisto, 186,86 dollari di oggi. Cotiche.
Ancora pubblicità: uno degli elementi più noti del film, gli spot con il loro umorismo cinico (poi ripresi da Verhoeven in Starship Troopers), furono aggiunti dal regista per i problemi che il film stava incontrando con la censura. RoboCop aveva ricevuto una X dall'MPAA, l'organo di autocensura dei film USA, lo stesso rating che si dà ai film per adulti e che solo in rarissimi casi (Arancia Meccanica) veniva affibbiato per i contenuti violenti di un film. Per ottenere una R (minori di 17 anni accompagnati), Verhoeven fu costretto ad edulcorare molte scene, come l'uccisione di Murphy o l'impalamento finale di Boddicker (scene poi ripristinate in varie edizioni per l'home video), accantonando così il suo progetto di un film con una violenza talmente esagerata da risultare comica.
Lo stesso Paul Verhoeven ha dichiarato inoltre in un'intervista che la figura di RoboCop nel film rappresenta un'allegoria cristiana: la morte e resurrezione, il buco in fronte di Murphy quando viene ucciso che ricorderebbe la corona di spine portata da Gesù,
la camminata sull'acqua in cui Murphy si esibisce alla fine del film. C'è poi chi alle dichiarazioni del regista ha aggiunto dell'altro, accostando anche la pozza di acqua divenuta rossa per il sangue di RoboCop e di Boddicker al miracolo della tramutazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana. Ma vai a sapere.
1 - Per RoboCop 2 si sarebbe impiegato qualche tempo dopo un Amiga 2000 con sistema di editing Video Toaster NewTek (usato in seguito anche per la serie Babylon 5), ma in RoboCop quasi tutti gli effetti erano ancora pura creatività meccanica anni 80. Tanto che due degli elementi più famosi della corazza di RoboCop… non facevano parte della corazza di RoboCop. Per la scena della fondina nella coscia in cui Murphy infila la pistola dopo averla fatta roteare venne usata in realtà una gamba a sé stante, con il meccanismo di apertura controllato da un telecomando.
Stesso discorso per lo spuntone che esce dalle nocche di RoboCop, usato da Murphy sia per collegarsi al database della polizia,
sia per colpire Boddicker a fine pellicola: in quelle scene c'era semplicemente un tizio che reggeva un finto braccio davanti alla telecamera. Dice: e per la scena degli ostaggi visti da RoboCop attraverso il muro con gli infrarossi? Beh, semplicemente rivestirono dei tizi nudi di vernice fluorescente e usarono la luce nera di una lampada di Wood. Ciucciati il calzino, computer graphic.
E dopo le riprese, tutti in disco a ballare alla salute di Ventu'.
NELLA SERIE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU
20 cose che forse non sapevate su Gremlins
20 cose che forse non sapevate su Blade Runner
20 cose che forse non sapevate su Aliens - Scontro Finale
20 cose che forse non sapevate su Ritorno al Futuro
20 cose che forse non sapevate su I Goonies
20 cose che forse non sapevate su Ghostbusters
20 cose che forse non sapevate su Predator
20 cose che forse non sapevate su I Predatori dell'Arca Perduta
Sempre meglio :-)
RispondiEliminaFilm che sconvolse la mia giovinezza. Ironia, sangue, scene ipersplatter, cyborg, robot alla Macross (che per me era ancora Robotech). Verhoeven vero mito.
RispondiElimina"La corazza di Robocop è stata progettata da Rob Bottin"
RispondiEliminaQuando l'ho letto pensavo fosse una battuta :D.
:-D Pure io!
EliminaIo, nonostante la biografia su wiki, ancora non ci credo che quello che ha progettato la corazza del cyborg si chiama Robottino.
EliminaDalle mie parti, se uno vuole dire "un piccolo automa", dice appunto
Elimina"nu roBBottìn"...
Quello che adoravo di Robocop era il senso della misura XD Per esempio,la rapina nel negozio del distributore di benzina sarebbe costata al proprietario toh, 100 dollari; lui, saggiamente, decide di far esplodere proprio tutto il distributore in blocco, cosuccia economica al massimo :P
RispondiEliminaTipo "Palle in Canna" quando Emilio Estevez distrugge il locale per sventare la rapina! :D
Eliminama non è Robocop a far esplodere il distributore, se ricordi bene... ;-)
EliminaA far esplodere il fistributore è il criminale. XD
Elimina"ma non è Robocop a far esplodere il distributore, se ricordi bene... ;-)"
EliminaGià! XD
Approposito di violenza ricordo che la scena che più mi impressionò fu quella dello sgherro ammorbidito dall'acido e spatafasciato dal suo socio in macchina. Ancora me lo sogno: "blblblbl" splat!
RispondiEliminaSì, quella aveva colpito anche me!
EliminaQuella scena, quella scena...
EliminaMi associo!!! Devo ammettere che restai piuttosto turbato all'epoca...
EliminaIdem...tant'è vero che dopo la prima volta e fino a oggi la salto sempre...
Elimina"disgust"
Traumatizzata da piccola... in età adulta ci misi parecchio anche solo ad avvicinarmi alla candeggina -__-
EliminaOh, mamma! Io tutt' ora non riesco a vederla! °_O
EliminaLa mini-serie uscita prima in dvd e poi in TV "RoboCop: Prime Directives" (2001) meriterebbe almeno una menzione. :-D
RispondiEliminaNo, eh, non cominciamo con serie tv, cartone, videogiochi e fumetti. :)
EliminaQui si parla del primo RoboCop e basta: di tutto quello che è venuto dopo, da RoboCop 2 in poi, si parlerà/si è già parlato (il cartone o il fumetto Marvel, per esempio) in altri post.
Non solo Prime Directives, anche RoboCop, il telefilm vintaggio del '94 che trasmisero in prima serata su Italia 1 a suo tempo.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina@Dorian: piaceva anche a me, probabilmente il ricordo è distorto dal tempo...
EliminaMa soprattutto come dimenticare la partecipazione di Robocop nell'allegro mondo del bresslin?
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=EuAKfG9JOns
Uno degli elementi del film che mi ha sempre colpito per la sua genialità è l'inserimento delle pubblicità. Cercare di mostrare una società dove ormai è accettato tutto come normale come il gioco da tavolo sul nucleare ma soprattutto l'antifurto che funge da sedia elettrica merita un plauso. Ad un grado tale di sdoganamento totale non ci siamo ancora arrivati ma il telegiornale interattivo alla StarShip Troopers è sostanzialmente realtà.
RispondiEliminaPS: Robocop 2 è ancora decente, non allo stesso livello ma guardabile. Quello che è stato fatto dopo è stato qualcosa di putrescente.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi sembrava infatti che ED-209 grugnisse come un maiale, ma pensavo fosse una mia impressione.
RispondiEliminaComunque, Robocop non si discute ma SI AMA.
Ora...una menzione al telefilm vintaggio del '94 ci può stare, soprattutto per gli spot fasulli col mitico Commander Cash, il paladino dei consumisti.
Ve lo ricordate?
http://images.wikia.com/robocop/images/0/08/Commander_Cash.jpg
Grande doc! da piccolo (ma piccolo piccolo... c'avevo manco 4 anni) ho consumato la cassetta di RoboCop!
RispondiEliminaMeno male che non hanno copiato dai giappi, stavolta.
RispondiEliminaInoltre il design dell'ED209 è stato parecchio imitato per altri mecha.
Beh, il casco di RoboCoppo ricorda in effetti molto la parte superiore di quello di Gavan/Gyaban (che è dell'82), va detto.
EliminaChi è che tra amici non ha mai sfoderato la frase simbolo del film?
RispondiElimina" Vivo o morto tu verrai con me."
Per anni ha riecheggiato in cortili ed aule scolastiche. :-)
Ma in italia non era vietato? Perchè l'ho visto al cinema e se non ricordo male facevo 3° media.
RispondiEliminaL'ho visto anch'io alle medie, quindi o non era vietato, o lo era solo ai minori di 14 (a me e al resto della cumpa ci facevano entrare comunque). Tieni presente che il rating in America alla fine fu R, cioè potevano entrare anche i minori di 17 anni, purché accompagnati.
EliminaLa scena in cui lo "fanno fuori" mi ricordo che miaveva impressionato abbastanza al tempo.
EliminaHo ricordi che inizialmente in italia, specie sulle pernusconiane tv private, censure e tagli vari non erano così frequenti, e in tv spettacoli che iniziavano tipo alle 20,30 (famosi i trailer nelle pubblicità erano integrali e crudi (zio tibia show e altre cose del genere venivano trasmesse tranquillamente). Poi dopo un po è arrivata questa cosa delle fasce orarie, delle censure e delle pubblicità a volume simisurato...
Eliminae soprattutto che non trasmettono praticamente nessun film ma solo trasmissioni e reality della fungia
EliminaRobocop è un cult seminale, ancora molto godibile nonostante siano passati 26 anni dalla sua uscita e sia di conseguenza invecchiato un po' sul fronte grafico-visivo: sarà l'umorismo cinico che racconta la società prossima-ventura, il look IMMENSO del personaggio (il casco, i pistoni dietro i polpacci, il colore metallico), i movimenti perfetti di Peter Weller e la voce sintetizzata, la pistola cazzutissima a raffica triplice e le scene di ultra-violenza non edulcorate (vedi il massacro grandguignolesco di Murphy), ma pochi altri film hanno avuto così tanti elementi tecno-pop-hard boiled così vividi e raccordati, tanto da influenzare molti altri autori e film. Se penso all'effetto che mi fece al cinema, non posso che reprimere un moto di disgusto guardando le foto del remake. Spezzo poi una lancia in favore di ED209 e degli effetti speciali. All'epoca entrambi furono folgoranti: uno struzzo corazzato ultrapotente dal look innovativo e la stop-motion che però fu realizzata con nuove tecniche di ripresa (ricordo di aver letto alcuni articoli in merito su delle riviste). Oggi le animazioni di ED appaiono datate, ma comunque dignitose.
RispondiEliminaSe interessa, vi linko un mio articolo "tecnico" sui personaggi cyborg del cinema, Robocop compreso.
http://www.occhisulcinema.it/Dos-Eroi%20di%20metallo%201.htm
Elimina"All'epoca entrambi furono folgoranti"
Già!
"che però fu realizzata con nuove tecniche di ripresa"
Ah, però!
"Oggi le animazioni di ED appaiono datate, ma comunque dignitose."
Quoto! Anche più! XD
Stop alle riprese, produttori incazzati, Verhoeven che ripete a se stesso che la prossima volta ai progetti che scarta ci deve dar fuoco anziché buttarli nel cestino e basta.
RispondiEliminaMagnificenza Robocop. Proprio bello quello che hai steso Doc.
Mi colpì sempre, e tutt'ora fa la sua figura, la cattiveria dei "cattivi" di questo film. (Bob, ma anche il cinismo di chi al progetto RoboCop). Ancora adesso è quello che per primo, e meglio, mi spiegò cos'è uno squalo in giacca e cravatta, e la sua cattiveria. Un concetto non immediato quando esci dall'infanzia, e sei abituato che i cattivi e i banditi, si riconosco dall'abito, e non hai idea di cosa possa succedere alle luce neon degli uffici. Inquietante l'idea dello sciopero della polizia.
Si dice che fu quasi un "dovere", riferirsi a Miller dal secondo in poi, poichè è innegabile che idee, quali la continua comparsa di telegiornali e il cinismo televisivo, siano prese a piene mani dalla sceneggitura de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.
Certo, Robocop 2, con solo il soggetto di Miller (tradito, come rivela il fumetto Dark Horse), fu un po' bruttino, menomale che poi, più il suo exploit nel mondo cinematografico aumentava, più Miller si riprendeva. Da RoboCop 3 fino a The Spirit!
Avevo notato anch'io le scintille ad ogni uscita di macchina della polizia, come l'artificiosità del braccio con spunzone. Quando lo mostra la prima volta all'impiegato, per connettersi al computer, che fosse un arto artificiale, per come si muoveva rispetto al corpo, era chiaro. :)
La scena che RoboCop infuriato, carica la TV, ha delle movenze temibili rimaste marcate nella mia memoria.
Miller e il cinema, una storia d'ammore finita malissimo. E pensare che all'uscita di RoboCop 2, siccome allora non si sapeva niente di niente, gli appassionati di fumetti erano tutti contenti perché Miller ormai era un pezzo grosso di Hollywood e il film spaccava. Solo che il film era una fetecchia e con lo script di Miller aveva poco a che fare.
EliminaQuando è uscito in edicola il fumetto con la versione originale della sceneggiatura di Robocop 2 per la linea "Darkside" avevo ben sperato.
EliminaInvece la sceneggiatura di Miller (spot a parte) è tirata per le lunghissime... e soprattutto i disegni sono così iperrealisti, ipercolorati, iperviolenti, ecc. che il fumetto m'è risultato ipernoioso e iperstancante.
Questo per dire che, a conti fatti, non so quale dei due "Robocop 2" sia meglio.
RoboCop 2 è VIOLENTO. Davvero, non c'è altro aggettivo o sostantivo per descriverlo (no, neppure "brutto"). Il fumetto (cioè il "vero" RoboCop 2 secondo Frank Miller) non è male, a me è piaciuto. Ma è anche vero che TDK2 mi piace, indi...
Elimina"poichè è innegabile che idee, quali la continua comparsa di telegiornali e il cinismo televisivo, siano prese a piene mani dalla sceneggitura de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro."
EliminaAh, però!
A me il 2 è piaciuto. Non come il primo, certo, a tratti il ritmo cala al livello di telenovela sudamericana, ma ha buoni momenti. Forse però pochi sanno della triste fine del nostro eroe: spacciatore di ramen e pollo fritto in Giappone.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=HLMj5xOgZu0
http://www.youtube.com/watch?v=7pOoSe2K5DU
A me è piaciuto anche Robocop 2 a dire il vero, e l'ho visto almeno 4 volte (il primo boh, tipo 11);per Robocop 3 è stato più che sufficiente una volta sola (nel senso che il film è una SOLA)
RispondiEliminaGli uomini flourescenti... Il Top!! Grazie del post per uno dei miei film preferiti, il piano sequenza per l'ingresso nella OCP mi fa venire la pelle d'oca tutte le volte!!! Oh ma visto che c'era non poteva arrestare anche Nixon...
RispondiEliminaIl farro di swarneger la sapevo pure io! Meglio così..
RispondiEliminaGrande post
Mi immagino cosa dev'essere stato vedere Weller in mutande che cerca i criminali! :D
RispondiElimina<< Spari bene figliolo, come ti chiami...? >>
RispondiEliminaP.S.: Invece la serie tv che iniziava con un film televisiv-pilota neanche troppo brutto (e comunque mejo de Robocoppe 3) che la ricorda?
Si Noti che l'anime di 8 man
RispondiElimina1- l'anime è del 1963 è si visto in America
2- Parla di un poliziotto che viene ucciso e rinasce come cyborg raddrizza torti .
Qualcosa mi dice che l' origine di Robocop legata al poster di Blade Runner è un fregnacciata per evitare accuse di plagio.
C' è anche come scritto sopra il fumetto mi pare Marvel.
EliminaBellissimo! Questa serie di post è ogni volta migliore :D
RispondiEliminaRobocop! Quanti ricordi!!
RispondiEliminaSei un fottuto genio Doc!
Se prossimamente fai Goonies, Ghostbusters I e
http://it.wikipedia.org/wiki/Navigator
(il 90% della mia vita da bambino praticamente) diventi la mia fonte d'informazione ufficiale/divinitá minore/supereroe.
Ehr, guarda i link a fine post. Perché due su tre li ho già 20cosecheizzati ;)
Eliminaohcazzoohcazzoohcazzoohcazzo non li avevo visti!!!
EliminaOk allora sei al 66% il mio supereroe preferito!
E mi fai tagliare dalle risate che levati....
Doc, per restare in tema armature, io ti lancio lì la proposta di parlare dei film Guyver del 1991 e Guyver: Dark Hero del 1994: ovviamente non si possono infilare nella serie "20 cose che forse non sapevate su" ma vale la pena parlarne anche solo per il tasso di zingaraggine amarcord di cui sono zeppi.
RispondiEliminaAh, le armature sono stranamente realizzate a regola d'arte.
http://www.youtube.com/watch?v=-i2_hkTy9po
Bell'articolo, fa veramente piacere riscoprire un mito dell'infanzia. Ed ecco spiegato finalmente perche' Robocop si muoveva come una caffettiera: era davvero pesante come sembrava!
RispondiEliminaCarina la pubblicita' con Robocop e il ninja che comprano le marmitte. Hanno preso ispirazione da quella per il terzo film?
Meglio la pubblicità del terzo film ;)
Elimina:lol: Il terzo è proprio figlio dei tempi cin i giappi all' epoca rivalissimi degli states sull' economia e non solo! XD
EliminaE comunque attendo il giorno in cui sviscererai in questa rubrica Pulp Fiction... lì hai solo l'imbarazzo della scelta.
RispondiEliminaQuello sicuro.
EliminaDoc
Eliminaquando pensi a questa rubrica non senti un coro che scandisce sempre più: JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA! JENA!
Prima c'è ovviamente Un poliziotto alle elementari (ma questa la capisce solo chi segue la pagina FB dell'antro, temo) ;)
EliminaTrivia personale: all'epoca del coin-op di Robocop, non si poteva dire che i campionamenti vocali nei videogiochi fossero il massimo della fedeltà. Nell'intro/demo/presentazione, il nostro eroe elencava le sue direttive, tra cui "uphold the law". E noi ripetevamo, come scemi, OPPOPPO UO. Ancora oggi, a dire il vero; non è che siano passati tanti anni, solo...25. Gulp.Sempre in base a quella chimica strana che trasforma Tatsumakisenpukyaku in ATTATTASPLUGHEN.
RispondiEliminaPeter Weller l'avevo beccato in uno dei documentari su Focus, alle sue spalle un tempio greco e, in sovrimpressione, "Peter Weller - University of bla bla bla".
Un chiaro errore dovuto a qualche svista: l'unica sovrimpressione giusta è "Peter Weller - Robocop".
Post come sempre meraviglioso, ma... neanche una parola sulla statua? (tra l'altro fresca fresca: http://www.mlive.com/business/detroit/index.ssf/2013/05/detroits_robocop_statue_stands.html)
RispondiEliminapiccolo ricordo personale: da "piccolo" ero convinto che l'ed209 fosse un omaggio al Dreadnought di Starquest, non avevo mai controllato le date di uscita dei due fino ad oggi...
Segnalo al DOC la comparsata di Robocop al fianco del lottatore di wrestling STING in un ppv dell'ormai defunta WCW :)
RispondiEliminaUna delle pagine più tristi della WCW, credo che Vince Russo prima di inventarsi quell'Angle si sia fumato lo scarico di un Peterbilt... Meno male che non si è sognato anche un Robocop on a pole match!!
Eliminarobocop e roba da nerd
RispondiEliminaa detroit stanno per fare una statua alta tre metri
http://leganerd.com/2013/05/13/la-statua-di-robocop-a-detroit-e-quasi-pronta/
(eccomungue buonasera a tutti)
1997! 1997! 1997! O devo manifestare davanti al tribunale di New York?
RispondiEliminaOra so cosa voglio per Natale: l'ED-209 a grandezza naturale. Per spatasciarlo giù per le scale! :D
RispondiEliminaPS. Doc, aggiungo alle 20 cose che forse non si sapevano, la comparsata di RoboCop su un ring di bresslinz (WCW, era Turner). Regia, contributo video: http://youtu.be/EuAKfG9JOns
RispondiEliminaIniziativa tra l'altro nata come ulteriore promozione di RoboCop 2, il che già la pone su un livello di VIOLENZA inaudita. Anche non fisica.
1° commento /bis (il mio primo commento in assoluto non è mai apparso, eppure non era anonimo..boh):
RispondiEliminaa memoria, ricordo che le scintille date dallo strisciare del fondo contro l'asfalto dell'uscita in salita dalla questura, le faceva solo la macchina di Murphy. Caratterizzava ilsuo stile di guida. Questo particolare della sua personalità serviva a caratterizzare la sua rinascita come cyborg. Non mi sembra che succedesse a tutte le auto. O per lo meno io ricordo così, ma come ho detto vado a memoria. Però sono passati almeno 15 anni dalla 127esima ed ultima volta (solo perchè si intorcinò il nastro della vhs) che ho guardato il film.
P.S.: il mio primo commento segnalava tra le peggio copertine del Sega MS il bellissimo "Space harrier", dalla copertina appunto ributtante.
Ogni volta che vedo il primo film di Iron Man sono sempre più convinto che qualcuno della produzione fosse un fan di Robocop, in quanto ci sono alcune scene che sembrano prese paro paro dal primo film del nostro "metà-uomo-metà-macchina-tuttopoliziotto". Esempi: l'inquadratura della porta percossa dalle manone della Mark-I mentre i carcerieri guardano terrorizzati, Ironman che inquadra i cattivi col mirino per poi farli fuori, il cattivone che si rifugia dietro un muro, spunta il braccione di Ironman che se lo piglia. Mi sembra che ce ne siano altre ma non me le ricordo..
RispondiEliminaHai ragione! Non ci avevo fatto caso vedendolo!
Eliminagrazie davvero per questa serie di post che riportano in vita nella nostra memoria di ultratrentenni i film che hanno caratterizzato la nostra formazione. E soprattutto perché il tutto lo fai sempre con leggerezza e in modo non scontato
RispondiEliminagrazie davvero per questa serie di post che riportano in vita nella nostra memoria di ultratrentenni i film che hanno caratterizzato la nostra formazione. E soprattutto perché il tutto lo fai sempre con leggerezza e in modo non scontato
RispondiEliminaYou're benvenuto! :)
EliminaGrande Doc! Ho davvero gustato l'articolo con piacere, Robocop è uno dei miei film preferiti, da piccolo ne ero pazzo e guardavo anche la serie tv su italia1, era talmente realistico per me che pensavo fosse davvero un cyborg e non un tizio con un costume addosso (vabbè credenze malate da bambini...) cmq tutt'ora lo guardo e riguardo sempre con molto piacere :) molte curiosità le sapevo, ma altre proprio noo... una delle scene che mi ha sempre fatto impressione è quella del tipo investito dall'acido che viene fatto a pezzi poi dall'auto... brrr. Il seguito si salva un pochino dai (c'è sempre Weller sotto il costume) ma il 3 vero proprio no (ricordo di una scena in cui si vedono le suole delle scarpe sotto la corazza ....)
RispondiEliminaOra a quando uno speciale su Terminator??
Per gli interessati c'è un sito con annesso canale youtube (robocoparchive.com) con diversi backstage del film, ne linko uno carino :
http://www.youtube.com/watch?v=ZcAc1G8bYaU
altra curiosità (se ben ricordo) nella sua prima apparizione quando viene enunciato per la prima volta il suo nome nel doppiaggio italiano dicono una roba tipo: "signori vi presento rUbocop"
RispondiEliminaE per restare in tema... http://kotaku.com/detroit-really-is-getting-a-giant-robocop-statue-here-504967648
RispondiEliminaVado OT, ma non troppo, Frank Miller scriverà un'altra avventura cartacea del robosbirro: http://www.comicsblog.it/post/89765/robocop-i-boom-studios-lo-riportano-su-carta-insieme-a-frank-miller
RispondiEliminaCon chi se la vedrà? il movimento occupy tanto amato dal vecchio Frankie?
Magnifico! Mi associo entusiasta a tutti i commenti entusiasti, ecco.
RispondiEliminaGrandissimo Rob Bottin (con un nome così cosa poteva fare?) che, se non erro, aveva curato anche i meravigliosi FX de 'LA COSA'.
Lo sgherro squagliato dall' acido è il futuro dott. Romano di E.R. nel quale invece morirà spiaccicato da un elicottero, ottime conclusioni direi.
Da malato commodoriano ricordo ancora la medaglia d' oro che dette Zaap! al videgioco, ero in oura estasi videoludica.
CHE TEMPI!!!
Modalità PDF ON: Ray Wise, non Ray Weiss. Il futuro padre di Laura Palmer in Twin Peaks.
RispondiEliminaPensate che coincidenza:
RispondiEliminaqui si parla di Robocop
più o meno negli stessi giorni in cui ci ha lasciato
il grande telereporter Mario Machado aka Casey Wong
http://www1.ilmortodelmese.com/2013/05/mario-machado-1935-2013.html
http://www.youtube.com/watch?v=DCt9Vszkq38
Questa mancava (pagina 6 di 32 a http://screenrant.com/greatest-unscripted-movie-scenes )
RispondiEliminaLa riporto per i pigri (ma non la traduco perché sono pigro anch'io)
"When antagonist Clarence Boddicker (Kurtwood Smith) is taken to the police precinct after receiving a solid whooping by RoboCop (Peter Weller), Boddicker spits a bloody glob onto the paperwork of the desk sergeant, followed by the line "Give me my f*ckin' phone call!"
Smith and Verhoeven briefly had discussed the unscripted moment before filming the scene but neglected to inform the extras - which was evident by their real and disgusted surprise as the scene unfolded."
BTW, l'articolo ne contiene svariate di interessanti (e Heath Ledger era un fttt genio)
Per gli amanti del Mecha Design però Robocop, con i suoi dettagli insensati, le sue dite dei piedi in un pezzo solo e cavolate del genere, sarà sempre offuscato da Ed209!
RispondiEliminaUno dei droidi più fichi della storia del cinema!
Se vi capita andatevi a vedere qualche foto dei suoi modellini per apprezzare il livello di dettaglio.
Stupido come un Vic20, mezzo sordo, impedito ma armato pesantemente e con una personalità del tipo "Nel dubbio ammazzo!".
Ed209. Il mito!
Non so se qualcuno di voi l'ha mai notato, ma nella scena in cui Clearence va ad ammazzare Bob Morton, prima di eseguire l'omicidio fa partire un filmato di Dick Jones, usando un supporto alquanto insolito per l'epoca...un DVD!!! il film è dell'87 il DVD venne commercializzato nel 95. Altro che ritorno al futuro, questa era veggenza!
RispondiEliminaNon ho ancora speso due parole per ringraziare Dr Manhattan per questo bellissimo blog. Grazie!
RispondiEliminaL'ho vista solo io una citazione di Danko in questo post?
RispondiEliminamanca però un dato fondamentale: quante parolacce dice Boddicker nella scena dell'inseguimento sul furgone?
RispondiEliminaÈ diverso. È in nero. Non è il Robocop che ho visto in VHS con mio padre a fianco che col sorriso stampato in faccia me lo presentava come uno dei migliori film di sempre. Ma è sempre Robocop e qualche strizzatina d'occhio ai fan c'è.
RispondiEliminaNon ci credo, ci spero più che altro.
Era da un pò che non lo rivedevo!
RispondiEliminaA me il 2 mi lascia sempre un pò così. Dovrei rivederlo. Il 3 da piccolo mi piaceva. ^^ Non lo rivedo da allora però!
La chicca del visore che vede oltre i muri fa il paio con le immagini "computerizzate" di !1997: fuga da New York"! ^^ Altri tempi!
Quando ho letto nei credits che Poleidouris ha realizzato la colonna sonora ci sono rimasto stupito! A risentirla però si riconosce un pò il suo stile! Ho scoperto pure che tra i suoi lavori ci sono la colonna sonora di "Caccia a ottobre rosso" e "Un mercoledì da leoni"!
"più o meno negli stessi giorni in cui ci ha lasciato
il grande telereporter Mario Machado aka Casey Wong"
Sentite condoglianze!
Il verso infantile di ED-209 quando cade dalle scale mi ha sempre lasciato stranito!
RispondiEliminaNotare come Lewis ad ogni film abbia i capelli sempre più lunghi! XD
Comunque ho visto anche la prima serie animata e quella dal vivo! ^^
Quando su RAI 2 trasmisero la seconda d' animazione pensavo che fosse la prima e ci rimasi male quando ho visto che invece era un' altra se non erro! Potevo vedermela però a ripensarci! Uff!
Grande Doc
RispondiEliminaAvevo anche letto che inizialmente Verhoeven aveva fatto cambiare la sceneggiuatura perché voleva mettere una storia sentimentale tra Marphy/robocop e la sua collega, ma poi si accorse della stupidaggine della cosa e riprese la sceneggiatura originale.
RispondiEliminaROB BOTTIN ho riso per mezz’ora 😂😂😂😂😂
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