20 cose che forse non sapevate su WarGames
Se tanti giovini della tua generazione sono poi finiti a fare gli ingegneri informatici, se molti di voi si sono ritrovati alle prese con bollette telefoniche monster pur di tirare giù l'impossibile dalle BBS, o sono stati i primi nel palazzo ad avere una connessione a Internet, beh, il merito e la colpa sono anche di WarGames - Giochi di Guerra, film del 1983 (siamo sempre lì) del John Badham de La Febbre del Sabato Sera. Parte di quella suggestiva serie di pellicole coeve (The Day After, Alba Rossa) che facevano vivere voialtri rEgazzini degli anni 80 in un placido terrore della terza guerra mondiale. E dunque: 20 cose che magari non sapevate sull'avventura del giovane smanettone che per giocarsi a ufo un paio di videogiochi stava per far scoppiare un casino che non ti dico [...]
20 - WarGames nasce da un'idea di Walter Parkes, in seguito capoccia di Dreamwork Pictures, e di Lawrence Lasker. Un'idea COMPLETAMENTE diversa. Parkes e Lasker scrivono infatti nel 1979 uno script intitolato "The Genius": la storia di uno scienziato che sta per morire e di un ragazzino prodigio, un giovane ribelle che è anche l'unico essere vivente in grado di comprendere gli studi dello scienziato. Lo spunto nasce nella mente di Lasker guardando un programma per la TV in cui vengono intervistati vari scienziati, tra cui Stephen Hawking. Niente computer e missili, perché, ammetterà anni dopo Lasker, all'epoca lui e Parkes non sapevano "nemmeno che si potessero collegare tra loro due computer". Da The Genius si passa a WarGames quando Parkes e Lasker incontrano Peter Schwartz, allora impiegato allo Stanford Research Institute.
Schwartz indirizza i due verso la sottocultura emergente dei giovani smanettoni, la prima scena hacker, e si pensa allora di buttarci dentro anche i militari e il sistema di difesa statunitense. Il protagonista, David Lightman, è ispirato a un hacker realmente esistente e incontrato dai due autori, David Scott Lewis. Lewis era uno degli smanettoni che praticavano davvero quello che poi sarebbe stato definito "war-dialing" (vedi sotto), ossia la ricerca dei numeri di telefono per trovare un determinato computer, e trascorreva i suoi pomeriggi cercando di entrare nei computer del Dipartimento della Difesa…
Il dottor Stephen Falken nasce invece come un omaggio a Stephen Hawking, ma dopo il rifiuto dello stesso Hawking (che non era sicuro si sarebbe trattato nel modo giusto nel film il tema della disabilità), si decise di dargli un aspetto alla John Lennon. E di proporre la parte al cantante. Lennon a quanto sembra era interessato, ma poi in quel brutto dicembre del 1980 è successo quello che è successo, e il ruolo è andato all'inglese John Wood. Anche la figura del generale Beringer era ispirata a una persona vera, il comandante in capo del NORAD dell'epoca, James B. Hartinger, incontrato da Parkes e Lasker durante una visita al centro.
19 - Quando David chiede alla centralinista il numero della Protovision, l'azienda produttrice di videogiochi, gli viene dato un numero che inizia per 555, il prefisso farlocco usato nei film. Gli altri prefissi dell'area dettati dalla centralinista sembrerebbero reali… ma non lo sono. Il 311 era un prefisso speciale non usato per i numeri domestici, il 767 era il numero dell'ora esatta e il prefisso 936 quello delle previsioni del tempo.
18 - Che computer usava David? Il microcomputer IMSAI 8080, venduto in America (già assemblato o in kit di montaggio) tra il '75 e il '78 e parente prossimo del MITS Altair 8800. Il monitor è un Electrohome da 17 pollici, la tastiera una IMSAI IKB-1, il modem un modello da 1200 baud della Cermetek ribrandizzato IMSAI
Triplo filotto reale ritornato con pallino per il lettore di enormi floppy da 8 pollici (IMSAI FDC-2), praticamente dei 45 giri quadrati.
Ma a turbare i giovani spettatori e a trascinare un sacco di gente in quei grossi casini con le bollette della SIP di cui sopra sarebbe stato l'accoppiatore acustico. Che poi, gli serviva davvero a David per quello che stava facendo?
La chicca è comunque il vecchio computer che si vede nel filmato in bianco e nero del Professor Falken con il figlio. Si tratta di parti di un vero computer militare, un IBM AN/FSQ-7. Utilizzato negli anni 50 per individuare l'arrivo di bombardieri russi, il bestione pesava 275 tonnellate e occupava più di 2.000 metri quadrati di spazio. Una volta smantellati, alcuni di questi computer vennero venduti a pezzi a varie compagnie hollywoodiane per impiegarli in film e telefilm più o meno fantascienzi. Le parti della macchina che vediamo in WarGames erano state già impiegate nel serial Kronos - Sfida al passato (1966) e nel film L'inferno di cristallo (1974). Subtrivia: Dopo l'uscita di WarGames, le vendite dei modem aumentarono negli USA del 500%.
17 - Matthew Broderick avrebbe recitato di nuovo al fianco di John Wood (Dottor Falken) in Ladyhawke e di Dabney Coleman (Dottor McKittrick) nel terrificante Inspector Gadget.
Quanto al vizio di entrare nel computer della scuola per cambiare i propri voti, Broderick avrebbe fatto lo stesso anche in Una pazza giornata di vacanza (1986).
16 - Per realizzare le schermate nel centro di controllo del NORAD, venne utilizzato un HP 9845C che girava in BASIC, il primo computer con schermo a colori della HP: costo all'epoca, 11.500 dollari (pari a circa 27.000 dollari di oggi). Ma c'era un problema: quel computer non era in grado di generare scritte e mappe del pianeta a una risoluzione adatta per quegli schermi giganti, perciò si utilizzò un monitor monocromatico ad alta definizione e si filmarono le immagini applicando vari filtri (rosso, verde e blu), un frame alla volta, un colore alla volta. Il processo richiese un minuto di riprese per ciascun frame di pellicola.
15 - Nella scena dello scherzone al professore, quando David risponde alla domanda dell'insegnante di biologia ("Chi ha proposto per primo l'idea della riproduzione asessuata") con un "Sua moglie?", si sentono ridere anche degli adulti. Sono i tizi della troupe, alcuni dei quali non conoscevano la battuta e sono scoppiati a ridere mentre si girava. Il regista, John Badham, decise di lasciare la scena com'era.
14 - Lasciando da parte i videogiochi NON ufficiali ispirati al film (a partire da Computer War per VIC-20 dell'83), quelli su licenza sono un gioco della Coleco per il suo ColecoVision del 1983, poi portato su computer Atari 8-bit e Commodore 64, un titolo per PC e PlayStation del 1998 (Wargames, nella versione PSone noto come Wargames: Defcon 1),
e infine uno per iOS e Android dell'anno scorso, WarGames: WOPR.
Non tutti sanno che il film ha avuto un seguito nel 2006, WarGames: The Dead Code (da noi WarGames 2: il codice della paura). Uscito direttamente in DVD (e successivamente portato al cinema per una sola sera nel 2008, in occasione del 25° anniversario della pellicola originale) e diretto da Stuart Gillard, questo sequel parlava di un hacker di nome Will Farmer, alle prese con un supercomputer governativo chiamato RIPLEY. Non l'hai mai visto, e sinceramente non credi di volerlo fare tipo mai nella vita.
13 - John Badham rivela nella commentary track del DVD che la scena in cui la jeep con David, Jennifer e Falken sfonda il cancello del NORAD e si va a schiantare contro un altro veicolo, non era prevista. L'auto avrebbe dovuto continuare la sua corsa, ma lo stuntman alla guida perse il controllo dopo l'impatto con il cancello. Il regista decise allora di aggiungere la scena in cui i protagonisti escono dall'auto e percorrono a piedi il tunnel che porta al complesso.
12 - A proposito di quel tunnel: si tratta della stessa galleria usata anche in Ritorno al Futuro Parte II e in Chi ha incastrato Roger Rabbit.
11 - Per far acquisire a Broderick la necessaria dimestichezza con Galaga, per le due scene ambientate nella sala giochi, lo studio gli fece recapitare a casa i coin-op di Galaga e Galaxian. Nella sala giochi si vedono molti altri arcade dell'epoca, come Tron, Ms. Pac-Man e Jungle Hunt. Subtrivia: quando sugli schermi del NORAD appare il messaggio di benvenuto per i turisti in visita, si sente un suono preso proprio da Galaga.
10 - La prima scelta per la regia di WarGames era stato Martin Brest (Prima di mezzanotte, Beverly Hills Cop, Vi presento Joe Black). Dopo 12 giorni di riprese, però, Brest venne licenziato per contrasti con i produttori e rimpiazzato da John Badham. Le scene girate da Brest, in ogni caso, vennero tenute e utilizzate praticamente tutte. Secondo Badham, la visione di Brest era molto più tetra, meno divertente, e ne usciva soprattutto un David che sembrava in pratica una vera spia. Per generare il tono giusto tra gli attori, Badham organizzò perfino una gara di corsa con i due protagonisti: a chi perdeva sarebbe toccato cantare davanti a tutta la troupe. Perse lui.
Ora, avete presente il gruppo di turisti che visita il NORAD? Vengono, come scopriamo dal messaggio di saluto del computer, da Birmingham, Alabama,
la città natale di Badham. Martin Brest, dal canto suo, una volta licenziato si portò via il progetto della sala del NORAD costruita per il film, e ne tirò fuori l'anno dopo una versione ridotta per il centro di controllo della polizia in Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills.
9 - I Crosby, Stills & Nash proposero un loro brano per la colonna sonora del film, "Wargames" dell'album Allies. All'ultimo secondo la canzone venne esclusa dal film, ma per il suo videoclip vennero utilizzati comunque degli spezzoni della pellicola. Quanto alla scena del tris giocato dal computer del NORAD, alcuni fotogrammi furono inseriti nel video di "Hard to Explain" degli Strokes.
8 - La tecnica usata da David per trovare la Protovision, di cui parlavamo sopra, venne ribattezzata in seguito dagli hacker che già la utilizzavano "war-dialing", in omaggio al film.
Anche il cortocircuito creato da David con la linguetta di una lattina per chiamare dal telefono pubblico senza pagare era utilizzato, sia negli USA che in Europa, dall'avanguardia degli smanettoni.
Quello che invece era finto, e si vede, è il fatto che il computer, WOPR/Joshua, identifichi le cifre del codice di lancio una alla volta, perché così era chiaramente molto più semplice trovare la sequenza corretta. Ma c'era da creare la suspanza per il finale, e quindi vabbè. WarGames è anche il primo film nella storia in cui venga nominato un firewall, ma chi ha tradotto i dialoghi per l'Italia all'epoca non doveva essere molto ferrato in informatica. David chiede ad esempio a Jennifer di accendere la "stampatrice", mentre il Generale ironizza su un "diodo al silicone". Cioè con le tette finte. I due sceneggiatori, Lasker e Parkes, avrebbero invece messo a frutto le conoscenze sviluppate per questa pellicola e le amicizie strette nel mondo degli hacker anni dopo, scrivendo I signori della truffa (1992).
7 - L'ufficiale che intima al collega di girare la chiave per il lancio all'inizio del film? È il venticinquenne Michael Madsen al suo debutto sullo schermo: primo ruolo e scena girata nel suo primo giorno sul set.
Il collega che guarda la pistola dal lato sbagliato è invece il John Spencer di West Wing, The Rock e Cop Land.
Altra comparsata di rilievo: James Tolkan, il preside di Ritorno al Futuro.
6 - Il computer a casa di David era programmato per far apparire sullo schermo le parole previste, qualunque tasto si fosse premuto sulla tastiera. Al che uno potrebbe pensare che Broderick fosse una pippa: e invece. Il tizio che portò il computer sul set si era dimenticato le istruzioni, e fu proprio il giovane attore a capire come programmare la macchina per farle fare quello che doveva fare.
5 - Secondo lo script originale, David avrebbe dovuto diventare alla fine un assistente part-time del dottor McKittrick.
All'epoca ventunenne, Matthew Broderick ha oggi 51 anni. Sposato dal 1997 con l'attrice Sarah Jessica Parker, continua girare film (il prossimo è Skum Rocks!) e telefilm. Ha la stessa faccia da ragazzino di allora, ma tende a tenere la bocca un po' più chiusa quando non parla.
La coetanea Ally Sheedy ha continuato anche lei tra cinema e TV (a giugno esce Fugly!, con John Leguizamo… e Tomas Milian). È stata sposata con l'attore David Lansbury.
4 - David viene arrestato dall'FBI davanti a un 7-Eleven. Quel 7-Eleven si trova a Big Bear, California, e trent'anni dopo è ancora lì. Vi chiederete a questo punto come sia messo WarGames in quanto a product placement, per quel discorso che tutti i film degli anni 80 erano imbottiti di marchi anche se la gente non se ne accorgeva. Bene, qui, a differenza di Ritorno al Futuro e I Goonies, la Pepsi non ci sta.
O meglio, c'è questo cartellone, ma sembra più che altro una roba casuale. Dice: come fai a esserne sicuro? Perché i soldi ce li ha messi stavolta la Coca-Cola.
Nella scena della sala giochi, quando, per fugare ogni dubbio, la cassiera cita il nome della bevanda in mezzo a un tripudio di walkie-cup rosse e bianche,
e a casa di David, quando lui e Jennifer bevono la Tab, la prima cola dietetica della Coca-Cola.
3 - Il centro di comando del NORAD fu ai tempi uno dei set più costosi della storia: ci vollero un milione di cucuzze per costruirlo. Il che vuol dire circa un decimo del budget complessivo: costato 12 milioni di dollari, WarGames ne portò a casa 79 nei soli Stati Uniti, assieme a tre nomination agli Oscar. Sul DVD John Badham racconta che il vero centro di comando del NORAD all'epoca non era per niente così complesso, visto che utilizzava ancora tecnologia degli anni 50. Secondo il regista, il NORAD del film "era il sogno bagnato del NORAD vero". Fu paradossalmente proprio il film di Badham - e la fila interminabile di visitatori che chiedevano ai responsabili delle PR del NORAD dove fossero i computer moderni - a spingere i militari ad impiegare monitor a colori e workstation Sun. Il NORAD, peraltro, si occupava allora soltanto di individuare le minacce, perché la risposta era affidata allo Strategic Air Command.
2 - Dopo aver parlato con Schwartz e i loro nuovi amichetti hacker, Parkes e Lasker immaginarono tutta una serie di possibili sviluppi nel rapporto tra il giovane protagonista e l'esercito. In una versione dello script, lo WOPR (ci arriviamo subito) si chiamava OLI, Omnipresent Laser Interceptor, ed era un sistema di difesa laser guidato dal computer.
Alla fine il computer intelligente si chiamerà WOPR, acronimo che sta per War Operation Plan Response… e gioco di parole a base di panini. Il nome viene pronunciato "whopper", come i panini del Burger King, perché negli anni 70 il vero computer del NORAD si chiamava BURGR.
1 - Quando WOPR/Joshua, dopo aver capito che il tris è un gioco della meenchia, inizia a studiare tutti i possibili scenari della guerra globale termonucleare, il primo è "gli Stati Uniti attaccano per primi",
il secondo è "l'URSS attacca per prima". Poi segue velocissima una serie di altri scenari apocalittici che avrebbero condotto comunque alla fine del mondo e, attenzione,
a un certo punto c'è anche questo: "Italian Takeover". Cioè conquista dell'Italia.
NELLA SERIE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU
20 cose che forse non sapevate su Gremlins
20 cose che forse non sapevate su Blade Runner
20 cose che forse non sapevate su Aliens - Scontro Finale
20 cose che forse non sapevate su Ritorno al Futuro
20 - WarGames nasce da un'idea di Walter Parkes, in seguito capoccia di Dreamwork Pictures, e di Lawrence Lasker. Un'idea COMPLETAMENTE diversa. Parkes e Lasker scrivono infatti nel 1979 uno script intitolato "The Genius": la storia di uno scienziato che sta per morire e di un ragazzino prodigio, un giovane ribelle che è anche l'unico essere vivente in grado di comprendere gli studi dello scienziato. Lo spunto nasce nella mente di Lasker guardando un programma per la TV in cui vengono intervistati vari scienziati, tra cui Stephen Hawking. Niente computer e missili, perché, ammetterà anni dopo Lasker, all'epoca lui e Parkes non sapevano "nemmeno che si potessero collegare tra loro due computer". Da The Genius si passa a WarGames quando Parkes e Lasker incontrano Peter Schwartz, allora impiegato allo Stanford Research Institute.
Schwartz indirizza i due verso la sottocultura emergente dei giovani smanettoni, la prima scena hacker, e si pensa allora di buttarci dentro anche i militari e il sistema di difesa statunitense. Il protagonista, David Lightman, è ispirato a un hacker realmente esistente e incontrato dai due autori, David Scott Lewis. Lewis era uno degli smanettoni che praticavano davvero quello che poi sarebbe stato definito "war-dialing" (vedi sotto), ossia la ricerca dei numeri di telefono per trovare un determinato computer, e trascorreva i suoi pomeriggi cercando di entrare nei computer del Dipartimento della Difesa…
Il dottor Stephen Falken nasce invece come un omaggio a Stephen Hawking, ma dopo il rifiuto dello stesso Hawking (che non era sicuro si sarebbe trattato nel modo giusto nel film il tema della disabilità), si decise di dargli un aspetto alla John Lennon. E di proporre la parte al cantante. Lennon a quanto sembra era interessato, ma poi in quel brutto dicembre del 1980 è successo quello che è successo, e il ruolo è andato all'inglese John Wood. Anche la figura del generale Beringer era ispirata a una persona vera, il comandante in capo del NORAD dell'epoca, James B. Hartinger, incontrato da Parkes e Lasker durante una visita al centro.
19 - Quando David chiede alla centralinista il numero della Protovision, l'azienda produttrice di videogiochi, gli viene dato un numero che inizia per 555, il prefisso farlocco usato nei film. Gli altri prefissi dell'area dettati dalla centralinista sembrerebbero reali… ma non lo sono. Il 311 era un prefisso speciale non usato per i numeri domestici, il 767 era il numero dell'ora esatta e il prefisso 936 quello delle previsioni del tempo.
18 - Che computer usava David? Il microcomputer IMSAI 8080, venduto in America (già assemblato o in kit di montaggio) tra il '75 e il '78 e parente prossimo del MITS Altair 8800. Il monitor è un Electrohome da 17 pollici, la tastiera una IMSAI IKB-1, il modem un modello da 1200 baud della Cermetek ribrandizzato IMSAI
Triplo filotto reale ritornato con pallino per il lettore di enormi floppy da 8 pollici (IMSAI FDC-2), praticamente dei 45 giri quadrati.
Ma a turbare i giovani spettatori e a trascinare un sacco di gente in quei grossi casini con le bollette della SIP di cui sopra sarebbe stato l'accoppiatore acustico. Che poi, gli serviva davvero a David per quello che stava facendo?
La chicca è comunque il vecchio computer che si vede nel filmato in bianco e nero del Professor Falken con il figlio. Si tratta di parti di un vero computer militare, un IBM AN/FSQ-7. Utilizzato negli anni 50 per individuare l'arrivo di bombardieri russi, il bestione pesava 275 tonnellate e occupava più di 2.000 metri quadrati di spazio. Una volta smantellati, alcuni di questi computer vennero venduti a pezzi a varie compagnie hollywoodiane per impiegarli in film e telefilm più o meno fantascienzi. Le parti della macchina che vediamo in WarGames erano state già impiegate nel serial Kronos - Sfida al passato (1966) e nel film L'inferno di cristallo (1974). Subtrivia: Dopo l'uscita di WarGames, le vendite dei modem aumentarono negli USA del 500%.
17 - Matthew Broderick avrebbe recitato di nuovo al fianco di John Wood (Dottor Falken) in Ladyhawke e di Dabney Coleman (Dottor McKittrick) nel terrificante Inspector Gadget.
Quanto al vizio di entrare nel computer della scuola per cambiare i propri voti, Broderick avrebbe fatto lo stesso anche in Una pazza giornata di vacanza (1986).
16 - Per realizzare le schermate nel centro di controllo del NORAD, venne utilizzato un HP 9845C che girava in BASIC, il primo computer con schermo a colori della HP: costo all'epoca, 11.500 dollari (pari a circa 27.000 dollari di oggi). Ma c'era un problema: quel computer non era in grado di generare scritte e mappe del pianeta a una risoluzione adatta per quegli schermi giganti, perciò si utilizzò un monitor monocromatico ad alta definizione e si filmarono le immagini applicando vari filtri (rosso, verde e blu), un frame alla volta, un colore alla volta. Il processo richiese un minuto di riprese per ciascun frame di pellicola.
15 - Nella scena dello scherzone al professore, quando David risponde alla domanda dell'insegnante di biologia ("Chi ha proposto per primo l'idea della riproduzione asessuata") con un "Sua moglie?", si sentono ridere anche degli adulti. Sono i tizi della troupe, alcuni dei quali non conoscevano la battuta e sono scoppiati a ridere mentre si girava. Il regista, John Badham, decise di lasciare la scena com'era.
14 - Lasciando da parte i videogiochi NON ufficiali ispirati al film (a partire da Computer War per VIC-20 dell'83), quelli su licenza sono un gioco della Coleco per il suo ColecoVision del 1983, poi portato su computer Atari 8-bit e Commodore 64, un titolo per PC e PlayStation del 1998 (Wargames, nella versione PSone noto come Wargames: Defcon 1),
e infine uno per iOS e Android dell'anno scorso, WarGames: WOPR.
Non tutti sanno che il film ha avuto un seguito nel 2006, WarGames: The Dead Code (da noi WarGames 2: il codice della paura). Uscito direttamente in DVD (e successivamente portato al cinema per una sola sera nel 2008, in occasione del 25° anniversario della pellicola originale) e diretto da Stuart Gillard, questo sequel parlava di un hacker di nome Will Farmer, alle prese con un supercomputer governativo chiamato RIPLEY. Non l'hai mai visto, e sinceramente non credi di volerlo fare tipo mai nella vita.
13 - John Badham rivela nella commentary track del DVD che la scena in cui la jeep con David, Jennifer e Falken sfonda il cancello del NORAD e si va a schiantare contro un altro veicolo, non era prevista. L'auto avrebbe dovuto continuare la sua corsa, ma lo stuntman alla guida perse il controllo dopo l'impatto con il cancello. Il regista decise allora di aggiungere la scena in cui i protagonisti escono dall'auto e percorrono a piedi il tunnel che porta al complesso.
12 - A proposito di quel tunnel: si tratta della stessa galleria usata anche in Ritorno al Futuro Parte II e in Chi ha incastrato Roger Rabbit.
11 - Per far acquisire a Broderick la necessaria dimestichezza con Galaga, per le due scene ambientate nella sala giochi, lo studio gli fece recapitare a casa i coin-op di Galaga e Galaxian. Nella sala giochi si vedono molti altri arcade dell'epoca, come Tron, Ms. Pac-Man e Jungle Hunt. Subtrivia: quando sugli schermi del NORAD appare il messaggio di benvenuto per i turisti in visita, si sente un suono preso proprio da Galaga.
10 - La prima scelta per la regia di WarGames era stato Martin Brest (Prima di mezzanotte, Beverly Hills Cop, Vi presento Joe Black). Dopo 12 giorni di riprese, però, Brest venne licenziato per contrasti con i produttori e rimpiazzato da John Badham. Le scene girate da Brest, in ogni caso, vennero tenute e utilizzate praticamente tutte. Secondo Badham, la visione di Brest era molto più tetra, meno divertente, e ne usciva soprattutto un David che sembrava in pratica una vera spia. Per generare il tono giusto tra gli attori, Badham organizzò perfino una gara di corsa con i due protagonisti: a chi perdeva sarebbe toccato cantare davanti a tutta la troupe. Perse lui.
Ora, avete presente il gruppo di turisti che visita il NORAD? Vengono, come scopriamo dal messaggio di saluto del computer, da Birmingham, Alabama,
la città natale di Badham. Martin Brest, dal canto suo, una volta licenziato si portò via il progetto della sala del NORAD costruita per il film, e ne tirò fuori l'anno dopo una versione ridotta per il centro di controllo della polizia in Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills.
9 - I Crosby, Stills & Nash proposero un loro brano per la colonna sonora del film, "Wargames" dell'album Allies. All'ultimo secondo la canzone venne esclusa dal film, ma per il suo videoclip vennero utilizzati comunque degli spezzoni della pellicola. Quanto alla scena del tris giocato dal computer del NORAD, alcuni fotogrammi furono inseriti nel video di "Hard to Explain" degli Strokes.
8 - La tecnica usata da David per trovare la Protovision, di cui parlavamo sopra, venne ribattezzata in seguito dagli hacker che già la utilizzavano "war-dialing", in omaggio al film.
Anche il cortocircuito creato da David con la linguetta di una lattina per chiamare dal telefono pubblico senza pagare era utilizzato, sia negli USA che in Europa, dall'avanguardia degli smanettoni.
Quello che invece era finto, e si vede, è il fatto che il computer, WOPR/Joshua, identifichi le cifre del codice di lancio una alla volta, perché così era chiaramente molto più semplice trovare la sequenza corretta. Ma c'era da creare la suspanza per il finale, e quindi vabbè. WarGames è anche il primo film nella storia in cui venga nominato un firewall, ma chi ha tradotto i dialoghi per l'Italia all'epoca non doveva essere molto ferrato in informatica. David chiede ad esempio a Jennifer di accendere la "stampatrice", mentre il Generale ironizza su un "diodo al silicone". Cioè con le tette finte. I due sceneggiatori, Lasker e Parkes, avrebbero invece messo a frutto le conoscenze sviluppate per questa pellicola e le amicizie strette nel mondo degli hacker anni dopo, scrivendo I signori della truffa (1992).
7 - L'ufficiale che intima al collega di girare la chiave per il lancio all'inizio del film? È il venticinquenne Michael Madsen al suo debutto sullo schermo: primo ruolo e scena girata nel suo primo giorno sul set.
Il collega che guarda la pistola dal lato sbagliato è invece il John Spencer di West Wing, The Rock e Cop Land.
Altra comparsata di rilievo: James Tolkan, il preside di Ritorno al Futuro.
6 - Il computer a casa di David era programmato per far apparire sullo schermo le parole previste, qualunque tasto si fosse premuto sulla tastiera. Al che uno potrebbe pensare che Broderick fosse una pippa: e invece. Il tizio che portò il computer sul set si era dimenticato le istruzioni, e fu proprio il giovane attore a capire come programmare la macchina per farle fare quello che doveva fare.
5 - Secondo lo script originale, David avrebbe dovuto diventare alla fine un assistente part-time del dottor McKittrick.
All'epoca ventunenne, Matthew Broderick ha oggi 51 anni. Sposato dal 1997 con l'attrice Sarah Jessica Parker, continua girare film (il prossimo è Skum Rocks!) e telefilm. Ha la stessa faccia da ragazzino di allora, ma tende a tenere la bocca un po' più chiusa quando non parla.
La coetanea Ally Sheedy ha continuato anche lei tra cinema e TV (a giugno esce Fugly!, con John Leguizamo… e Tomas Milian). È stata sposata con l'attore David Lansbury.
4 - David viene arrestato dall'FBI davanti a un 7-Eleven. Quel 7-Eleven si trova a Big Bear, California, e trent'anni dopo è ancora lì. Vi chiederete a questo punto come sia messo WarGames in quanto a product placement, per quel discorso che tutti i film degli anni 80 erano imbottiti di marchi anche se la gente non se ne accorgeva. Bene, qui, a differenza di Ritorno al Futuro e I Goonies, la Pepsi non ci sta.
O meglio, c'è questo cartellone, ma sembra più che altro una roba casuale. Dice: come fai a esserne sicuro? Perché i soldi ce li ha messi stavolta la Coca-Cola.
Nella scena della sala giochi, quando, per fugare ogni dubbio, la cassiera cita il nome della bevanda in mezzo a un tripudio di walkie-cup rosse e bianche,
e a casa di David, quando lui e Jennifer bevono la Tab, la prima cola dietetica della Coca-Cola.
3 - Il centro di comando del NORAD fu ai tempi uno dei set più costosi della storia: ci vollero un milione di cucuzze per costruirlo. Il che vuol dire circa un decimo del budget complessivo: costato 12 milioni di dollari, WarGames ne portò a casa 79 nei soli Stati Uniti, assieme a tre nomination agli Oscar. Sul DVD John Badham racconta che il vero centro di comando del NORAD all'epoca non era per niente così complesso, visto che utilizzava ancora tecnologia degli anni 50. Secondo il regista, il NORAD del film "era il sogno bagnato del NORAD vero". Fu paradossalmente proprio il film di Badham - e la fila interminabile di visitatori che chiedevano ai responsabili delle PR del NORAD dove fossero i computer moderni - a spingere i militari ad impiegare monitor a colori e workstation Sun. Il NORAD, peraltro, si occupava allora soltanto di individuare le minacce, perché la risposta era affidata allo Strategic Air Command.
2 - Dopo aver parlato con Schwartz e i loro nuovi amichetti hacker, Parkes e Lasker immaginarono tutta una serie di possibili sviluppi nel rapporto tra il giovane protagonista e l'esercito. In una versione dello script, lo WOPR (ci arriviamo subito) si chiamava OLI, Omnipresent Laser Interceptor, ed era un sistema di difesa laser guidato dal computer.
Alla fine il computer intelligente si chiamerà WOPR, acronimo che sta per War Operation Plan Response… e gioco di parole a base di panini. Il nome viene pronunciato "whopper", come i panini del Burger King, perché negli anni 70 il vero computer del NORAD si chiamava BURGR.
1 - Quando WOPR/Joshua, dopo aver capito che il tris è un gioco della meenchia, inizia a studiare tutti i possibili scenari della guerra globale termonucleare, il primo è "gli Stati Uniti attaccano per primi",
il secondo è "l'URSS attacca per prima". Poi segue velocissima una serie di altri scenari apocalittici che avrebbero condotto comunque alla fine del mondo e, attenzione,
a un certo punto c'è anche questo: "Italian Takeover". Cioè conquista dell'Italia.
11 anni più tardi...
NELLA SERIE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU
20 cose che forse non sapevate su Gremlins
20 cose che forse non sapevate su Blade Runner
20 cose che forse non sapevate su Aliens - Scontro Finale
20 cose che forse non sapevate su Ritorno al Futuro
Che meraviglia, quante chicche che non conoscevo *.*
RispondiEliminaIn "Player One" solo la parte dedicata a questo fim valeva tutto il libro..
Ottimo, però mi provoca un momento di sconfinata tristezza vedere come sono cambiati gli attori negli anni :/
RispondiEliminaAncora una volta grazie per la gragnuola di curiosità che hai scovato e che tirerò fuori quando dovrò fare lo splendido in qualche cena tra nostalgici degli anni '80.
RispondiEliminaComunque devo dire che Wargames non è mai stato uno dei miei film preferiti: il protagonista è troppo precisino della fungia per i miei gusti.
La scena con cui riesce a chiamare al telefono pubblico con la linguetta della lattina, ancora mi fomenta a distanza di anni
RispondiEliminaAltre cose impresse in mente: la password per entrare nell'intranet della scuola (pencil), e il modo con cui david riesce a fuggire dalla base, colpa del pirlone che faceva il provola.
Filmone. Anzi, come diciamo a Roma, FiRmone.
il silicone al posto del silicio nelle traduzioni è un must degliadattamenti italici
RispondiEliminaIn una puntata di supercar a Michael gli fanno dire all'incirca "kitt per me più di un solo ammasso di transstor al silicone" e io li a immaginarmi le schede impregnate di "saratoga"
War games è stato uno dei primi dvd che comprai appena ebbi un stipendio.
Un must have assoluto.
Questo lo associavo sempre (senza nessuna ragione razionale) a Navigator film per ragazzi fantascienzo minore, tra l'altro con una giovane Sarah Gessica Parker.
La cosa che mi ha sempre inquetato è che anche al NORAD il WOPR parla con la stessa voce sintetica che aveva a casa di Lightman! :D
RispondiEliminaDoc, non ho visto il tuo nome tra le proposte per il viminale... E' tutto un magnamagna.
RispondiEliminaIntendevo il quirinale chiaramente, ma c'ho la musica a palla e sono andato in tilt enfatico.
RispondiEliminaCiao Doc, pensa che me lo sono rivisto, in un fortissimo attacco di nostalgia canalis, la scorsa settimana..
RispondiEliminaGran film, a distanza di anni ancora attualissimo!
Per il prossimo film sulle "20 cose" prendine uno del brat pack!
Nel novembre '83 io avevo nove anni e mia madre voleva a tutti i costi andare al cinema a vedere Flashdance. Mio padre alla fine cedette ma, non so bene come fu possibile, si sbagliarono cinema e quando partirono le prime immagini e il titolo mia madre ebbe una brutta sorpresa. Invece di vedere la ballerina dal corpo statuario che si dimena tutta bagnata (cosa che avrei apprezzato più in là con l'età), scoprii tutto il mondo degli smanettoni dell'epoca. Fù un'epifania.
RispondiEliminaDei tre io fui l'unico ad uscire dalla sala entusiasta!
Questo film non l'ho mai visto.
RispondiEliminaFilm che ha fatto epoca ma anche per me non era uno di quelli da nostalgia canalis.
RispondiEliminaRimanendo in argomento computer, nell'ufficio dei miei, quando lo comprarono nel 1986, c'erano due vecchi server con dischettone utilizzati in parallelo per la contabilità di magazzino. Alti circa 150 cm, profondi circa 200/250 cm e dotati di 2 o 3 terminali. Per mesi, non sapendo cosa fare quando stavo coi miei in ufficio, giocai con uno dei terminali disegnando utilizzando caratteri; non sapevo che questo metodo di disegno avrebbe avuto un futuro. Feci la Ecto-1.
Ecco scelto il film per stasera!
RispondiEliminaSono anni che non lo riguardo questo...mi toccherà rimediare. :)
RispondiEliminaIdee per la prossima puntata:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Il_piccolo_grande_mago_dei_videogames
http://it.wikipedia.org/wiki/D.A.R.Y.L.
http://it.wikipedia.org/wiki/Navigator
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
EliminaLacrime napulitane... Un film che ha accompagnato la mia infanzia!
RispondiEliminaE IO IL GIOCO DELLA COLECO LO AVEVO! Peccato che come tanti idioti non capivo come si giocasse a uno strategico...
Dopo averlo visto in tv la prima volta (avro' avuto 10 anni) mi sono incollato all' MSX cercando di accedere ai computer della banca del mio paese. Purtroppo non ci sono riuscito e per errore ho scatenato la guerra termonucleare globale...
RispondiEliminaFilm visto al cinema ai tempi della quinta elementare, con tutta la classe. Già solo da questo si può intuire il tasso di nostalgia che mi procura ricordarlo.
RispondiEliminaAll'epoca era davvero fantascienzioso, incredibile come oggi parli di cose quotidiane, anche per me che sono l'anti-smanettone per eccellenza.
Per dire, ricordo che quando lo rividi qualche anno dopo in TV a casa di mia nonna, un mio zio lo bollò come una cretinata perché l'idea dei computer che "si telefonano" era troppo scema.
Mai riconsciuto Michael Madsen, eppure il film l'ho rivisto anche in tempi relativanmente recenti!
A questo punto ti tocca recensire anche il più recente "The Lawnmower Man"; un film decisamente nerdeggiante basato su un racconto di King ("La Falciartice", se non vado errato...) che non c'entrava assolutamente niente con la sceneggiatura... ;)
RispondiEliminaun film ormai mitico, germe del futuro di innumerevoli informatici e croce dei genitori che dovettero fare debiti per acquistare pc e attrezzature all'epoca che costavano cifre anche a prova di "figlio di avvocato".
RispondiEliminaHo avuto la rara opportunità di vedere il seguito di War Games qualche annetto fa, casualmente in tv. Inizialmente ho creduto nell'ennesimo scherzone del dio uottefak sul titolo, poi però sono apparsi tutti i riferimenti del caso e be, che dire ? I telefilm tedeschi trasmessi alla rai sono meno scialbi a confronto.
Ogni volta che silicon viene tradotto con silicone, un angelo perde le ali. :D
RispondiEliminaPossibile che dopo decenni e decenni, e ora anche fior di critiche via internet non si sia riusciti a eradicare questo "orrore"? Cos'è, lo considerano una tradizione della Scifi in italiano?
Notare che capita anche spesso, ma non altrettanto a Dio piacendo, di vedere carbon tradotto con carbone. :D
Cheers
Andhaka:
RispondiEliminaDopo la famigerata "Auto-che-era" di Futurama (per werecar, l'auto mannara), non mi stupisco più di nulla.
Io ho delle edizioni dei Peanuts dove "Pig-pen" è tradotto: "Maiale-scrivente".
Elimina@Doc: NOOOOO!!! Ero riuscito a dimenticarmela con anni di terapia e ora è tutto finito!!! :D
RispondiEliminaMi hai fatto anche ricordare il terrificante "Dio ti benedica" detto dal nano scemo al dinosauro che starnutiva in Jurassic Park!!
Super blockbuster e non sanno tradurre correttamente "bless you"!!!
Cheers
Basterebbe pensare che nei doppiaggi italiani ANCORA traducono "nerd" con "sfigato" e "secchione".
RispondiElimina@Doc
RispondiEliminami sono sempre chiesto quale criptico messaggio avessero nascosto gli autori sotto il nome di Auto-che-era.
qui scatta il post...i peggiori strafalcioni degli adattamenti della serie "bastava chiedere a un appassionato"
RispondiEliminaMassy
RispondiEliminaEh, troppi ce ne stanno, come dicono a Roma :)
Drakkan:
Credo che il messaggio criptico degli autori fosse "traduttori italiani con la SECONDA media".
@Doc
RispondiEliminaCredo che il nome Auto-che-era fosse un gioco di parole che citasse la "macchina nera" dell' omonimo film, visto che il modello era lo stesso.
Lo dice pure Wikipedia
Sam:
RispondiEliminaSe dici sul serio: a parte l'assonanza, non colgo il nesso tra la macchina nera e l'auto-che-era. Proprio su Wikipedia si parla di errore marchiano di traduzione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Futurama_(seconda_stagione)
Se stavi facendo del sarcasmo, invece, ti chiedo scusa, ma sono ancora assonnato oggi :)
War games , un film che ho visto da piccolo senza capirlo molto (come blade runner del resto) anche ero già scimmiato fantascienzo , ma ho avuto modo di recuperarlo di recente , e devo dire che rimane attuale e godibile. Ha un bel ritmo , è divertente e i momenti nerd rimangono gli stessi di oggi . Bedham è proprio uno bravo. P.s. l "auto-che-era" mi provoca sempre emorragie cerebrali.
RispondiEliminaBellissimo war games...questo, Explorers e Navigator sono il trittico fantascienzo/nostalgico per eccellenza.
RispondiEliminaConcordo con Elisabetta, la scena di Ready Player One con protagonista questo film è spettacolare (ma tutto il libro è validissimo).
Io WarGames 2 ce l'ho in dvd! Mio padre l'ha visto devo chiedergli com'era....
RispondiEliminaQuanti ricordi...grazie,Doc!
RispondiElimina@ Tetsuo il Tredicesimo...
RispondiEliminaSì, Badham è un regista che andrebbe riscoperto: gran esordio con "La febbre del sabato sera" (che a dispetto dei luoghi comuni sul travoltismo è un film bellissimo e duro) un buon Dracula nel 1979 (con una delle più solide sceneggiature tratte dal romanzo di Stoker) e poi tre classici della fantascienza (filone fanta-ma-non-troppo) degli anni 80: "Tuono blu", "Wargames" e "Corto circuito".
Poi, dopo un gioiello di azione e ironia come "Sorveglianza speciale", anche per lui gli anni 90 sono stati fatali.
@Doc e Sam
RispondiEliminasiamo noi che non capiamo l'acume creativo dei nostri traduttori. Personalmente mi ero fatto tutta una storia dove il nome l'Auto-che-era riguardava l'andare a ritroso a scovare la causa iniziale della maledizione. Adesso ho capito che: 1) non avevo capito un well-loved perché non c'era da capire nulla; 2) chi veramente non ha capito un well-loved erano i traduttori.
Un altro enigma svelato da i Misteri di Kazzenger.
non ho mai capito perché la gente a distanza di anni stia ancora a rimuginare per "l'auto che era",quando nella stessa puntata Kitt(l'auto di Supercar/Knight rider)viene chiamato il maggiolino matto e nessuno se ne ricorda?!?
RispondiEliminaGirellaLover:
RispondiEliminaPerché le traduzioni "creative", per quanto discutibili, sono una cosa, gli errori di traduzione ridicoli un'altra.
Come creativo?
RispondiEliminaNel cartone fanno vedere proprio la TransAm nera del telefilm quando dicono il nome!!
Ok che chi traduce non lo fa col filmato sotto mano ma era ridicola come cosa.
Ho usato le virgolette apposta. E comunque no, non è la stessa cosa. PER NIENTE. Mi stupisce MOLTO di più che un traduttore non sappia cosa significhi were- come prefisso, rispetto al fatto che non conosca Supercar.
RispondiEliminaNel videogioco dei Simpson per Xbox/PS3, Lisa dice due volte poligòni, con l'accento sbagliato, perché al doppiaggio non sapevano evidentemente niente di videogiochi. Ma un conto è non conoscere un argomento specifico, ben altro non capire l'inglese, quando ti pagano per quello.
Doc, hai dimenticato di dire che tra tutti i possibili scenari della guerra globale (dove il primo è "gli Stati Uniti attaccano per primi")... nella stesura originale ce n'era anche un altro:
RispondiElimina"la Korea del Nord non ne può più di sentir parlare di Renzi che va da Maria de Filippi e nella primavera del 2013 scatena la guerra termonucleare", così, tanto per dar modo ai giornali di parlare d'altro...
Ma perché anch'io ho sempre associato questo film al meno entusiasmante Navigator???
Ne approfitto per dare anch'io il mio voto per il Dr.Manhattan al Quirinale! Ma anche al Viminale, al Campidoglio, al Cucciolo, al Mammolo, al Dotto, all'accidia e alla lussuria!
Me lo fecero vedere alle medie. Secondo le professoresse avrebbe dovuto sensibilizzare alla crudeltà delle guerre. Bei momenti.
RispondiEliminaChe filmaccio che era: me lo ricordo con piacere
RispondiEliminaAh, i Sebenereben, fonte di moneta liquida nipponica quando gli ATM delle banche ti mandano a fare un giro...
RispondiEliminaun dettaglio su cui forse potrei sbagliare. Alla fine del film il Computer "esce pazzo" perchè con la guerra nucleare non vincerebbe nessuno e ci arriva facendo il paragone con il tris, gioco in cui(secondo lui) non si può vincere. In realtà c'è il trucco ...non riesco a spiegarlo a parole...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=tb7nFm5QX6s
giuro non mi aspettavo di trovare questo link...
Robbe Giacobbe: è la terza volta che vedo un film da nostalgia canalis e poco dopo il doc mi esce le 20 cose che non sapevo su.
RispondiEliminaPerò il giovine Madsen, il preside BTTF e la schermata sull'attacco all'italia non mi erano sfuggite.
Fra:
RispondiEliminaMISTEROSUITALIA1.
Giuseppe:
Ma infatti. C'era un amico alle medie che conosceva un frappo di trucchi per vincere sempre al tris. Lo WOPR era una pippa di computer.
Poi un giorno vi racconto dello scherzone fatto a un compagno di classe prendendo spunto da WarGames.
@Doc
RispondiEliminaIo credo che l'errore di traduzione di Auto che Era sia voluto, appunto per citare il film la Macchina Nera ( che per me assomiglia un pò a Bender trasformato).
Forse il traduttore voleva omaggiare il film, anche se in maniera arzigogolata ;o forse si è trattato davvero di un errore ( nel senso di non voluto) di traduzione e quindi adattato consciamente in citazione cinematografica , vallo a sapere. Ma stiamo sempre parlando di uno che il Kitt di Super Car lo fa passare per il Maggiolino matto.
Gran film fantascienzo! :)
RispondiEliminaAvevo dimenticato l'orrida traduzione|tradizione del silicone a posto del silicio...
OT: un sondaggismo sulle peggio traduzioni in lingua italica? :D
Le traduzione raramente rendono meglio dell'originale "Call me Snake" ovvero "Chiamami Iena".
RispondiEliminaI signori della truffa...un altro film bellerrimo (secondo i miei ricordi, ora come ora non penso che avrei il coraggio di vederlo a cuor leggero. A differenza di War Games) che spiega le mie scelte universitarie e lavorative :D
RispondiEliminaMa che omaggi e traduzioni creative ?!! L'auto-che-era è , e rimane una porcata da incompetenti .
RispondiEliminaLa guerra dei quoti je fa na pippa ^_^
Sia lode al Doc . Amen .
@drakkan E invece a me quella è forse l'unica che non dispiace . Meno calzante per significata ma molto più musicale e cool nella traduzione . Jena/Iena Pleskeen suona molto meglio di Snake Pleskeen .
RispondiEliminaSento parlare di remake . Chissà che adattamento sceglieranno ?
Beh, ce l'ho in DVD, a breve me lo compro in BD. Devo aggiungere altro? ;-)
RispondiEliminal'ho visto qualche tempo dopo essermi sparato in 2 settimane intense "Ready Player One": se devo dire la verità, mi è piaciuto ma non tanto da gridare al miracolo (certo che se confrontato con il letame pieno di CGI di oggi, è da premio oscar).
RispondiEliminaDoc, facci un "20 cose che....." su Terminator oppure sul primo Alien
Abbandono la mia lunga carriera di lurker di questo sito perché mi sono illuminato: quindi FALKen è un surrogato di HAWKing? :-O
RispondiEliminaEh, tu all'inizio ci scherzi ma un tecnico informatico che era venuto a rimettere a nuovo i computer in una compagnia assicurativa in cui lavoravo sosteneva che i videogames vennero dati abbondantemente in pasto ai giovincelli tra gli anni '70 e '80 perchè tra i loro utenti ci sarebbe pure stato qualche ragazzino che entusiasta avrebbe voluto saperne di più e sarebbe così diventato un tecnico qualificato pronto per l'uso dieci/quindici anni dopo quando era già previsto che la generazione precedente, totalmente digiuna di queste cose, avrebbe avuto bisogno di queste nuove figure professionali.
RispondiEliminaLa teoria del complotto più pheega che ho mai sentito.
Non posso capire bene il post, perchè sono anni che non vedo il film.
RispondiEliminaHo la mente troppo offuscata...
Film FONDAMENTALE per ogni appassionato di computer che si rispetti! Incredibile come sia ancora godibile a distanza di 30 anni, nonostante la tecnologia mostrata sia più che preistorica.
RispondiEliminaMi domando che effetto faccia sui ggiovani d'oggi.
Bellerrimo film, che non mi ha fatto diventare un haker o un tecnico informatico (ma bravo a tris si e posso dire che i trucchetti per vincere sono tanti... ma solo se l'avversario non li conosce e sbaglia sennò vincere è davvero impossibile). Inoltre ha il pregio di essere il film che spiega con i modi meno cruenti possibili quanto possa essere stupida una guerra globale.
RispondiEliminaGià! Vero!
Eliminaper chi ha android controlli oggi l'app del giorno dello store di Amazon :-)
RispondiEliminaChe bella la scena dei due ragazzi in giro sul cinquantino senza casco.Tempi spensierati....lacrime napulitane
RispondiEliminaChe meraviglia 'sto post Doc!
RispondiEliminaNon c'è nulla d'interessante sul gioco DEFCON che dovrebbe essere, secondo Wiki, legato al film?
RispondiEliminaMi accorgo ora che quando la RAI mandò in onda Wargames la prima volta (e unica, mi sa..) il film fu preceduto e seguito da un documentario di Mino D'Amato sul sistema di difesa missilistico americano, con tanto di ricostruzione dei pannelli di controllo della sala di lancio del silos.
RispondiEliminaVisto con mio babbo e mio fratello, all' inizio degli anni novanta su VHS (e prontamente doppiata)... che dire.. ho proprio iniziato a smanettare con i pc in quel periodo.. e adesso faccio proprio il tecnico di pc dopo essermi specializzato in informatica! L' ho rivisto recentemente su SKY... Lacrimoni di nostalgia :)
RispondiEliminaLa tematica della guerra nucleare è decisamente del periodo, però in compenso con il tema del computer ha decisamente anticipato i tempi! Inizio magari un po troppo introduttivo, però comunque è un bel film coinvolgente e godibile!
RispondiEliminaA quanto un 20 cose su "Tremors"? ^^
L' ho visto la prima volta solo a 18 circa e m' è piaciuto.
"Sì, Badham è un regista che andrebbe riscoperto: gran esordio con "La febbre del sabato sera" (che a dispetto dei luoghi comuni sul travoltismo è un film bellissimo e duro) un buon Dracula nel 1979 (con una delle più solide sceneggiature tratte dal romanzo di Stoker) e poi tre classici della fantascienza (filone fanta-ma-non-troppo) degli anni 80: "Tuono blu", "Wargames" e "Corto circuito".
Poi, dopo un gioiello di azione e ironia come "Sorveglianza speciale", anche per lui gli anni 90 sono stati fatali."
Quoto! Anche se nei 90 ha comunque sfornato un gioiellino come "Ora contate" con un non ancora sdoganato Johnny Depp e Christopher Walken!
E in fast n furios l'N2O (enne due o) viene tradotto in N20 (enne venti), non lo ricorda nessuno?
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