Trollpedia: fenomenologia di poveri fenomeni

Dopo il moltiplicarsi di troll attirati dal post su pernascò, vari antristi ti hanno chiesto di postare le trollate più lollevoli tra quelle che ti mandano un giorno sì e l'altro pure questi poveri disperati dell'internetto. Nel migliore dei casi convinti di far ridere. Nel peggiore convinti e basta. Ma non lo farai, e le ragioni son sempre le stesse: ché poi nasce l'emulazione del trollone, ché molti finiscono tritati dall'antispam e non fai a tempo nemmeno a leggerli - il che, poi, è anche il bello della faccenda: milioni di caratteri vergati dall'odio che non si cagherà mai nessuno - ché alcuni sono da denuncia penale. C'è però che tutti i troll, tutti questi giovani uomini (come per i serial killer, le troll donna sono così poche da risultare statisticamente trascurabili) aggrappati disperatamente alla tastiera, rientrano in delle precise categorie [...]

IL BARBAGLI

Altrimenti noto come scimmia terminatice dell'Internetto. In quanto UNICO DEPOSITARIO DEL VERO, non sopporta che qualsiasi altro essere umano esprima in Rete pareri divergenti dal proprio. Questo lo autorizza ad aggredire verbalmente chiunque si permetta di non essere d'accordo, e a invitarlo a starsi zitto, a parlare d'altro. Se ne sta lì, con i pugni su fianchi e il mento volitivo davanti al monitor, il giovane fascista DA Marte, a scandagliare selvaggiamente blog e forum, lì dove si annidano le sacche di resistenza della sozzura democratica e della vile espressione del libero pensiero. Nella vita di tutti i giorni, naturalmente, il troll Barbagli non ha il coraggio di dire "A", e quando gli chiedono "È vero che sei un povero stronzo, sì?", annuisce. E piange.
INCIPIT TIPICO: "Ahaha non ti permettere mai più di parlare di"
CONTROMISURE: ridergli in faccia. Insistere nella denigrazione o nell'esaltazione di ciò che l'ha fatto incazzare, fino a quando non esplode. A quel punto, ridergli in faccia un altro po'.

IL PLAYPOI

Grandissimo combattente della piccola pugna, è uno che per dimostrare a gente che non conosce (e a cui, sinceramente, gliene frega un'infiocchettatissima) che non è assolutamente il soggettone che sembra nella vita di tutti i giorni, si affanna a raccontare ovunque, anche nei commenti o nelle mail di insulti a un blog su cui è finito più o meno per caso, che lui si è sc*pato mezzo mondo. Che c'ha storie con questa e quella, una ne lascia e un'altra ne piglia. Solo che poi, a un certo punto, si sveglia.
INCIPIT TIPICO: "Ahaha io intanto che leggevo queste cazzate c'avevo una tipa che".
CONTROMISURE: ridergli in faccia. Chiedergli se la prima era la sinistra o viceversa. Dimostrare compassione per la dura professione del meretricio esercitata dalla madre e per i danni che ciò ha comportato nel figlio. A quel punto, quando scoppia in lacrime, ridergli in faccia un altro po'.

IL FENOMENO

Variante meno aggressiva e sgrammaticata del Barbagli, ma non per questo meno perniciosa. Si professa grandissimo conoscitore di fumetti/videogiochi/quello che è. Non gli sta bene niente e riprende i commenti degli altri con pistolotti interminabili, frutto di puro delirio, in base a un metro di valutazione che tiene conto solo di quello che piace a lui e a Jimmy, il suo amico invisibile. A chiunque lo veda sbrodolarsi nelle sue crociate della meenchia risulta evidente sin dal primo istante che non sappia un cazzo. Ma zero, eh. Tipo che conosce delle saghe a fumetti perché ne ha letto i riassuntini su wikipedia, o sa quanto valgono davvero tutti gli ultimi titoli per console perché guarda i video su YouTube. 
INCIPIT TIPICO: "Ahaha cazzate! Io invece"
CONTROMISURE: Ridergli in faccia. Chiedergli se magari la prossima volta quel film, quel videogioco o quel fumetto se lo fa raccontare da un amico. Un amico mimo. Dargli del pezzente contaballe. Vederlo esplodere. A quel punto, ridergli in faccia un altro po'.

L'INCOMPRESO

Non sopporta che dei forum abbiano settemila iscritti e il suo due (lui e Jimmy). Non riesce a farsi una ragione del fatto che il suo blog faccia dieci visite al giorno. Dopo aver macinato odio e rancore per mesi, dopo aver abbandonato ogni speranza di capire perché la sua bellissima recensione del film di Batman in trenta parole, almeno venticinque delle quali non riconosciute dalla lingua italiana, non se la sia cagata nessuno, l'Incompreso decide di passare all'azione. Bombardando ad esempio un altro blog di messaggi sempre uguali fintoironici, nella speranza di recargli qualche danno.
INCIPIT TIPICO: "Ahaha questo blog è morto".
CONTROMISURE: Ridergli in faccia. Fargli capire che con tutte le sue visite non fa che accrescere il numero di pageview quotidiane del blog-bersaglio: a quel punto, in genere, l'Incompreso inizia a prendersi a randellate nei testicoli, già che si trova.

L'ULIGANO

Non è assolutamente in grado di affrontare una discussione sul calcio in termini oggettivi. Non capisce l'ironia, non capisce il sarcasmo, non capisce una mazza. Siccome nessuno lo fa, si dà ragione da solo, creandosi alla bisogna appositi fake, con tanto di tristi derive dialettali per cercare di renderli più credibili. Ignorando l'esistenza di una cosa chiamata Indirizzi IP. Non usa le mail, è il grande alfiere del commento anonimo detesticolare. Spiace constatarlo, ma tutti i troll di questo tipo finiti su questo blog erano juventini. Manco mezzo milanista. Peccato.
INCIPIT TIPICO: "Ahaha partita rubata cartone moratti dentimarci sbrchajhask!"
CONTROMISURE: Ridergli in faccia. Ricordargli la serie B. Subito dopo l'esplosione epatica, ridergli in faccia un altro po'.

IL PREGO, EH

La tua categoria preferita. Quelli che ti scrivono una mail non per chiederti una cosa (se puoi dare una mano a qualcuno sei sempre felicissimo di farlo, ci mancherebbe), ma imponendoti di farla. FAMMI questo. TROVAMI quest'altro che mi serve per una ricerca. SCRIVIMI queste tremila battute che le devo mettere nel mio blog. E muoviti, pure. Senza un grazie. Senza un per favore. Senza una ragione al mondo che sia una per cui non farsi mandare a fancubovision. Ma siccome sei una persona educata, rispondi. Chiedi dettagli, sperando che si sia trattato solo di una mail sventurata, spedita troppo in fretta. Quasi sempre speravi male.
INCIPIT TIPICO: "Ti do il grande onore di fare subito e senza ringraziarti questa cosa per me perché mi sembra di leggerti in fronte la scritta Giocondo, sbrigati".
CONTROMISURE: Mandargli il link a questo video:

 

(e sì, la parte sull'uligano è chiaramente un'esca)