Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione III, parte III): giugno 1980
No, è che hai preso un blocco di Topolini vecchissimi sulla baia e sfogliandoli sei stato travolto da un'onda anomala di lacrime napulitante alta almeno due metri. Forse pure tre. Il treno per il Mesozoico riparte quindi dal binario ventordici: tutti gli antristi vecchietti in carrozza. Destinazione: le pagine di Topolino 1281 (15 giugno 1980, 500 lire) [...]
Un Topolino con una copertina inquietantissima (Zio Paperone, vestito di fucsia, trolla una banda moggibassotti cromaticamente affine in un labirinto), ma vabbè.
E si piange subito. Così, a tradimento. Oggi bene rifugio, scambiati sulla baia solo con reni e altri organi in perfette condizioni, i Micronauti venivano all'epoca regalati raccogliendo le etichette di Ergo Spalma, Ergo Cappuccio, Ergo Sprint, Ergo Sum. Ricordi chiaramente il puzzle dei micronauti che ti mollavano subito, ma con un po' di costanza e ingurgitando per mesi le pezzentissime robe Ergo ti portavi a casa Baron Karza, Hyperion, l'incrociatore stellare, l'antristico Antron. Non si trova mai una cacchio di macchina del tempo funzionante quando ti serve.
Ne parlavamo la volta scorsa: i fintotelevisorini Mupi, Onevision e i modelli successivi, con i loro caricatori a cassette per gustarsi una manciata di secondi actarusi in compagnia di Goldrake, Braccio di Ferro, i personaggi Disney e Warner. O rivedersi a nastro quella cretina di Heidi.
E parlando di fintotelevisori, eccone un altro. Con tanto di comodissima base in stile Spazio 1999.
Una nostra vecchia conoscenza: il Superman superprecisino della fungia armato di mazzarella Sideral del Nesquik, per bacchettare i Super Amici quando non stanno al loro posto e i piccoli spettatori a casa quando non fanno bene i lavoretti con la carta di fine puntata.
Cioè, uno doveva fare il collage dell'albero, infilarlo in una busta e spedirlo per vincere... quella sacca da barbone? Perché era il Grande Concorso Santarosa, eh. Al piccolo concorso si vinceva un'affettuosa stretta di mano.
I gelati Besana. Con questa idea grandiosa dei gelatini con lo stecco masticabile. E che nomi, poi: Pirolito e KILT. Subito prima che arrivassero gli avvocati dell'Eldorado e bastonassero tutti con dei manganelli di pura liquirizia, urlando "LIUK, sono tuo padre!" e provocando l'immediata estinzione dei Besana.
Potentissimo momento mariomerolo: rinterzo ad effetto con birillo centrale per l'Ovomaltina e i suoi aeroplanini baronirossi che volavano veramente. Ossia che li potevi lanciare per casa e quelli, con grande spirito di abnegazione, finivano a spiaccicarsi contro un muro del salotto.
Occhio alla doppietta. Sopra Fina, la delfina gonfiabile "alta 35 centimetri e che sta sempre in piedi", altrimenti nota come modello John Holmes. Sotto il Subbuteo degli Europei '80. Tra gli accessori: il tabellone risultati, il soccer plotter (?), il mitico campo di lusso Astropitch e la RECINZIONE CONTRO INVASIONE DI CAMPO. Ché quei quattro spettatori di plastica sulle gradinate c'avevano una voglia di fare invasione che proprio levati.
Erano appena iniziati gli Europei, e l'Eldorado si era inventata questa cosa di regalare a tutti i lettori di Topolino muniti di apposito tagliando il "Forza Azzurri", un gelato dal concentrato di colorante azzurro puffo poi messo al bando da sette convenzioni internazionali e dal tribunale dei diritti dell'uomo di Strasburgo, in caso sia di qualificazione degli Azzurri al turno successivo che di vittoria finale del torneo. Risultato: il possessore originale del Topolino ha portato all'incasso il primo tagliando, ma il secondo è ancora lì. Ché la finale di Roma l'ha vinta la Germania Ovest e l'Italia è arrivata solo quarta. Milioni di italiani, incazzatissimi, si dicevano sicuri al certo per certo che questa nazionale (che ha perso ai rigori perfino la finalina per il terzo posto con i cecoslovacchi) non avrebbe vinto MAI niente.
Big Jim Capo Cannoniere (staccato), con il suo completino del Catanzaro, e tre buchi nel sedere. "Si allena per non deludere i suoi spettatori". Sì, ma intanto girati la maglietta ché ce l'hai su al contrario, fenomeno.
"Ragazzi, caramelle gratis per voi!", grida il giovane spacciatore davanti a una scuola. E in effetti queste "famose caramelle naturali" si chiamano Yang e levendono regalano in farmacia. Mmmhh.
L'album di figurine di TV Sorrisi e Pernasconi, con il SuperTeleGattone in copertina e Maurizio Seymandi da qualche parte all'interno.
La grande invasione degli orologi Casio, che addirittura ti indicavano il giorno della settimana. Facendo due conticini, le 33.000 lire chieste per i modelli base erano un frappo di soldi. "Prova a fartenere regalare uno alla prima occasione": e milioni di bambini andavano al catechismo per la comunione molto più volentieri di prima.
Eccolo! E' lui! Quel Gran Cazzaro di Gran Dixan, che porta i regali a chi ci ha comprato il fustino! Tipo Babbo Natale, però molto più psicotronico.
La marina militare ha scuole e lavoro per veri specialisti. Tra cui uno che contempla nel water la sua urina.
Invicta, non quella degli zainetti ma quella del Mastermind, il gioco di logica con i pirulini colorati in cui nessuno di quelli che conoscevi c'ha mai capito un'infiocchettatissima, se ne esce con due nuovi giochi. Scopiazzando Scarabeo (che era però, lo ricordiamo, a sua volta un clone non autorizzato di Scrabble) e inventando praticamente il Sudoku. A sole 10.000 lire cadauno. 20 volte il prezzo del giornalino. Meico.
Le matchbox, parenti proletari delle Hot Wheels: quel modello Al Capone lì in alto e i mezzi da lavoro, in quel 1980 pieno di Luna di Gianni Togni, erano OVUNQUE.
Sbarcata in Italia solo da un anno, Heather Parisi non aveva avuto ancora il tempo di scatenare contro il Paese le sue temibili hit Ti rockerò, Cicale e Crilù, ma Disco Bambina in compenso sì. Con la sua signature move, invece, la soubrette americana di origini terrone aveva già sdoganato sulla prima serata di Rai 1 l'interno coscia.
Sei promosso? Chiede la pubblicità Sebino con un italiano da contadino degli anni 30. E allora puoi giocare con i Containers Quanti. Promossi o bocciati, migliaia di poveri bambini dell'Irpinia a giocare coi container ci sarebbero finiti comunque pochi mesi dopo. Per anni.
"Mamma, sei dei nostri... sgancia un Ringo!", intima da giù il rEgazzino con tono da guappo. Soocare, gli risponde la mamma, mangiandosi l'ultimo. I Ringo veri, eh, non quelli di oggi. Che c'erano pure al caffè, ma poi i bambini diventavano troppo nevrastenici e li hanno tolti di mezzo.
"Volo su pendio, PLANATA IN TERMICA, LANCIO PING PONG, LOOPING"? No, scusa, aspetta un attimo: ma di che meenchia stiamo parlando?
Le Topoliniadi dei Bastoncini Findus. Che erano dei giochi dell'oca pezzenterrimi, siamo d'accordo, però cacchio il genuino momento emozione©. E chi diavolo se li ricordava più.
La poesia sulla sinistra c'ha le rime a membro di segugio da canzone degli 883, però è tipo un riassuntone veloce di tutto il 1980 di voialtri giovani selvaggi accampati davanti alla TV.
Sì, l'accento sulla e nel titolo è sbagliato, ma non sottilizziamo. L'Algida Stronza, ancora in versione p0rnodiva anni 70, se ne va in campagna con il suo vespino rosa. Portandosi dietro, leggiamo, "i libri per studiare": Malvagità for Dummies eIl manuale dei pomp... qualche altra lettura delle sue.
Il povero Villeneuve e i Radiocomandati Reel 45, ri-piangiamo. Per le macchine, però: il robottino del multicentrum datelo alle capre.
E chiudiamo con una bella pista Matchb... "UN GIOCO DI MANO"? Poi dice che i ragazzini prendono cattive abitudini e Gesù bambino piange.
LE ALTRE PUBBLICITÀONANISTICHE FUORVIANTI DI TOPOLINO
Un Topolino con una copertina inquietantissima (Zio Paperone, vestito di fucsia, trolla una banda moggibassotti cromaticamente affine in un labirinto), ma vabbè.
E si piange subito. Così, a tradimento. Oggi bene rifugio, scambiati sulla baia solo con reni e altri organi in perfette condizioni, i Micronauti venivano all'epoca regalati raccogliendo le etichette di Ergo Spalma, Ergo Cappuccio, Ergo Sprint, Ergo Sum. Ricordi chiaramente il puzzle dei micronauti che ti mollavano subito, ma con un po' di costanza e ingurgitando per mesi le pezzentissime robe Ergo ti portavi a casa Baron Karza, Hyperion, l'incrociatore stellare, l'antristico Antron. Non si trova mai una cacchio di macchina del tempo funzionante quando ti serve.
Ne parlavamo la volta scorsa: i fintotelevisorini Mupi, Onevision e i modelli successivi, con i loro caricatori a cassette per gustarsi una manciata di secondi actarusi in compagnia di Goldrake, Braccio di Ferro, i personaggi Disney e Warner. O rivedersi a nastro quella cretina di Heidi.
E parlando di fintotelevisori, eccone un altro. Con tanto di comodissima base in stile Spazio 1999.
Una nostra vecchia conoscenza: il Superman superprecisino della fungia armato di mazzarella Sideral del Nesquik, per bacchettare i Super Amici quando non stanno al loro posto e i piccoli spettatori a casa quando non fanno bene i lavoretti con la carta di fine puntata.
Cioè, uno doveva fare il collage dell'albero, infilarlo in una busta e spedirlo per vincere... quella sacca da barbone? Perché era il Grande Concorso Santarosa, eh. Al piccolo concorso si vinceva un'affettuosa stretta di mano.
I gelati Besana. Con questa idea grandiosa dei gelatini con lo stecco masticabile. E che nomi, poi: Pirolito e KILT. Subito prima che arrivassero gli avvocati dell'Eldorado e bastonassero tutti con dei manganelli di pura liquirizia, urlando "LIUK, sono tuo padre!" e provocando l'immediata estinzione dei Besana.
Potentissimo momento mariomerolo: rinterzo ad effetto con birillo centrale per l'Ovomaltina e i suoi aeroplanini baronirossi che volavano veramente. Ossia che li potevi lanciare per casa e quelli, con grande spirito di abnegazione, finivano a spiaccicarsi contro un muro del salotto.
Occhio alla doppietta. Sopra Fina, la delfina gonfiabile "alta 35 centimetri e che sta sempre in piedi", altrimenti nota come modello John Holmes. Sotto il Subbuteo degli Europei '80. Tra gli accessori: il tabellone risultati, il soccer plotter (?), il mitico campo di lusso Astropitch e la RECINZIONE CONTRO INVASIONE DI CAMPO. Ché quei quattro spettatori di plastica sulle gradinate c'avevano una voglia di fare invasione che proprio levati.
Erano appena iniziati gli Europei, e l'Eldorado si era inventata questa cosa di regalare a tutti i lettori di Topolino muniti di apposito tagliando il "Forza Azzurri", un gelato dal concentrato di colorante azzurro puffo poi messo al bando da sette convenzioni internazionali e dal tribunale dei diritti dell'uomo di Strasburgo, in caso sia di qualificazione degli Azzurri al turno successivo che di vittoria finale del torneo. Risultato: il possessore originale del Topolino ha portato all'incasso il primo tagliando, ma il secondo è ancora lì. Ché la finale di Roma l'ha vinta la Germania Ovest e l'Italia è arrivata solo quarta. Milioni di italiani, incazzatissimi, si dicevano sicuri al certo per certo che questa nazionale (che ha perso ai rigori perfino la finalina per il terzo posto con i cecoslovacchi) non avrebbe vinto MAI niente.
Big Jim Capo Cannoniere (staccato), con il suo completino del Catanzaro, e tre buchi nel sedere. "Si allena per non deludere i suoi spettatori". Sì, ma intanto girati la maglietta ché ce l'hai su al contrario, fenomeno.
"Ragazzi, caramelle gratis per voi!", grida il giovane spacciatore davanti a una scuola. E in effetti queste "famose caramelle naturali" si chiamano Yang e le
L'album di figurine di TV Sorrisi e Pernasconi, con il SuperTeleGattone in copertina e Maurizio Seymandi da qualche parte all'interno.
E sei fortunata, ché oggi non si era portato dietro il pennarello.
"Da solo o in compagnia, giocar con Dribblingtronic è il meglio che ci sia". Sì, ok, ma te che sei jubentino togli quel gomito e non ti appoggiare, chi cazzo ti conosce.La grande invasione degli orologi Casio, che addirittura ti indicavano il giorno della settimana. Facendo due conticini, le 33.000 lire chieste per i modelli base erano un frappo di soldi. "Prova a fartenere regalare uno alla prima occasione": e milioni di bambini andavano al catechismo per la comunione molto più volentieri di prima.
Eccolo! E' lui! Quel Gran Cazzaro di Gran Dixan, che porta i regali a chi ci ha comprato il fustino! Tipo Babbo Natale, però molto più psicotronico.
La marina militare ha scuole e lavoro per veri specialisti. Tra cui uno che contempla nel water la sua urina.
Invicta, non quella degli zainetti ma quella del Mastermind, il gioco di logica con i pirulini colorati in cui nessuno di quelli che conoscevi c'ha mai capito un'infiocchettatissima, se ne esce con due nuovi giochi. Scopiazzando Scarabeo (che era però, lo ricordiamo, a sua volta un clone non autorizzato di Scrabble) e inventando praticamente il Sudoku. A sole 10.000 lire cadauno. 20 volte il prezzo del giornalino. Meico.
Le matchbox, parenti proletari delle Hot Wheels: quel modello Al Capone lì in alto e i mezzi da lavoro, in quel 1980 pieno di Luna di Gianni Togni, erano OVUNQUE.
Sbarcata in Italia solo da un anno, Heather Parisi non aveva avuto ancora il tempo di scatenare contro il Paese le sue temibili hit Ti rockerò, Cicale e Crilù, ma Disco Bambina in compenso sì. Con la sua signature move, invece, la soubrette americana di origini terrone aveva già sdoganato sulla prima serata di Rai 1 l'interno coscia.
Sei promosso? Chiede la pubblicità Sebino con un italiano da contadino degli anni 30. E allora puoi giocare con i Containers Quanti. Promossi o bocciati, migliaia di poveri bambini dell'Irpinia a giocare coi container ci sarebbero finiti comunque pochi mesi dopo. Per anni.
"Mamma, sei dei nostri... sgancia un Ringo!", intima da giù il rEgazzino con tono da guappo. Soocare, gli risponde la mamma, mangiandosi l'ultimo. I Ringo veri, eh, non quelli di oggi. Che c'erano pure al caffè, ma poi i bambini diventavano troppo nevrastenici e li hanno tolti di mezzo.
"Volo su pendio, PLANATA IN TERMICA, LANCIO PING PONG, LOOPING"? No, scusa, aspetta un attimo: ma di che meenchia stiamo parlando?
Le Topoliniadi dei Bastoncini Findus. Che erano dei giochi dell'oca pezzenterrimi, siamo d'accordo, però cacchio il genuino momento emozione©. E chi diavolo se li ricordava più.
La poesia sulla sinistra c'ha le rime a membro di segugio da canzone degli 883, però è tipo un riassuntone veloce di tutto il 1980 di voialtri giovani selvaggi accampati davanti alla TV.
Sì, l'accento sulla e nel titolo è sbagliato, ma non sottilizziamo. L'Algida Stronza, ancora in versione p0rnodiva anni 70, se ne va in campagna con il suo vespino rosa. Portandosi dietro, leggiamo, "i libri per studiare": Malvagità for Dummies e
Il povero Villeneuve e i Radiocomandati Reel 45, ri-piangiamo. Per le macchine, però: il robottino del multicentrum datelo alle capre.
E chiudiamo con una bella pista Matchb... "UN GIOCO DI MANO"? Poi dice che i ragazzini prendono cattive abitudini e Gesù bambino piange.
LE ALTRE PUBBLICITÀ
Complimenti vivissimi all'assemblatore di Big Jim: quella testa sembra l'abbiano presa da un altro bambolotto a caso e cacciata su a modi cappuccio della penna
RispondiEliminaPerò bisogna ammettere una cosa:
RispondiEliminaLa Marina Militare aveva un certo stile nel reclutare, allora.
il nerazzurro in foto è chiaramente zanetti prima della tinta ai capelli XD
RispondiEliminala tipa della pubblicità del dixan sembra uscita da uno dei fumetti porno degli anni 70,nel primo piano guardatele la bocca!?!
sembra stia suonando il flauto all'uomo invisibile...o_O
La Parmalat e Parisi due cose che sono finite in vacca.
RispondiEliminaPerò com'erano belle le macchinine nella scatolina (che si poteva usare come garage personalizzato).
RispondiEliminaNon era ancora arrivato il tempo del blistrert...blisstr...brisslt...della plastica trasparente!!.
'LIUK, sono tuo padre!' RO- TO- LO sul pavimento di risa..
RispondiEliminaun fantastiliardo di grazie Doc! Trattansi del primo numero di Topolino acquistato per il me seienne durante le vacanze a Marina di Grosseto. E ricordo TUTTE le pubblicità ma nessuna delle storie.
RispondiEliminaPS.. Ma ti e' sfuggita forse l'alimentazione anemometrico/eolica/ avantissimo/ del tutto finta & pezzente del Tele80?? Parliamone..
RispondiEliminaChe sia colpa del Topolino se ora ci ritroviamo i vari corpi militari pieni di imbec... ehm gente distratta dall'osservare la propria urina?
RispondiEliminaAvete notato che la vecchia mascotte di Sorrisi e Canzoni ricorda Doraemon?
RispondiEliminaNo, niente.
RispondiEliminaGrazie.
Mi collego ad una pubblicitá postata dal doc per un leggero ot: ho visto da poco la pubblicità del nesquik alla fragola...cioè intendo...nesquik alla fragola...non al cioccolato...per me che sono cresciuto con le pubblicità del nesquik al cioccolato trovarlo alla fragola (...alla fragola!!!???) è una vera e propria rivoluzione copernicana.
RispondiEliminaIo quel robottino a sx di Villeneuve ce l'avevo.... T_T
RispondiEliminalo specialista osservatore di urina è uno spettacolo di risate, ma dare della cretina ad Heidi non si fa.
RispondiEliminaLiuk sono tuo padre è geniale.
RispondiEliminaMa nessuno si è accorto dello slogan da pornachos
RispondiElimina"NUMERELLO: se hai dei... numeri, fallo vedere!"
(senza star troppo a pensare con cosa rimi "Numerello")
;)
L'apparentemente strabiliante "Sideral, la spada fulmine degli amici di Superman... che scatta e parte con un COLPO DI POLSO" (avvantaggiati i ragazzetti che fanno piangere Gesù) si sarebbe dovuta piuttosto chiamare "Nastrella: la stella filante allungabile che dopo 3 volte si srotola magicamente e si trasforma nel nastro per ginnastica ritmica" come testimonial, invece si Superman, ovviamente Hilary.
RispondiEliminaRingrazio tutti per l'affetto, ma Liuk sono tuo padre è una battuta vecchia almeno quanto l'internetto. O almeno un tuo tormentone con gli amici nerd da una vita e mezzo.
RispondiEliminaelbombero:
Mica ci sarà bisogno di tirar fuori di nuovo quella storia dei nomi dati da Heidi ai suoi animali, no? Appunto. :)
E che vi devo dire di fronte a cotanta reminiscenza?
RispondiEliminaMe la ricordo anch'io la raccolta etichette di Ergo per aggiudicarsi i meravigliosi Micronauti (io ne avevo un paio, il super-accessoriato Guerriero Stellare che mi fregarono al mare e Baron Karza, giusto perchè il giocattolaio aveva finito Force Commander), ma soprattutto il polluzionesco Incrociatore Stellare. La raccolta si fermò a due etichette perchè Ergo mi faceva schifo e i miei non avevano soldi da buttare. Dei Mupi e della mazzarella Sideral del Nesquik ne abbiamo già parlato (un colpo di mano e si allungava: praticamente un invito all'onanismo), il Grande Concorso Santarosa me lo ricordo ancora e quella sacca mi sembrava un regalo pezzente già all'epoca, che non avevo ancora 10 anni.
Mi ricordo anche di quella pubblicità dei "mangitutto", soprattutto per le esperessioni del kaiser della testimonial, così come gli aereoplanini di cartoncino di Ovomaltina che non volavano: l'ennesima sòla di Ovomattina (che, ricordiamolo, faveva schifo ai cessi) dopo che aveva spacciato per statuine di Goldrake degli orridi cosi di plastica monocolorati qualche anno prima. Big Jim cannoniere lo teneva mio cugino: schiacciavi il pulsante nella schiena e tirava la gambetta; rispetto però a tutti gli altri modelli che circolavano all'epoca era molto pezzente.
Gli orologi Casio: momento di sincera emozione, perchè ho avuto per anni quello a destra. Condivido poi la considerazione sul Mastermind: era incomprensibile, ma la dinamica di gioco era praticamente quella di Indovina Chi? con i pirulini colorati. A Natale, poi, mi arrivò a tradimento il gioco Parole Crociate al quale non credo di aver mai giocato neanche una volta.
Le Matchbox: altro sincero momento emozionale, ne avevo a tonnellate, comprese le scatolette di cartone che usavo come micro-garage; erano bellissime e costavano molto di meno delle Hot Wheeels.
Del modello pezzente Reel 45 che mi regalarono ne ho già parlato, ma... ciao Villeneuve. Malinconia
Anni dopo l'80, pomeriggi interi a giocare col Subbuteo.
RispondiEliminaMega-iper-uber tornei con 128 squadre.
Lo sbattimento assoluto era inventare 128 squadre con cinque scatole di giocatori...
Ricordo pure un giocatore deaalazzio incarnato in un ginocchio (si giocava pettea...).
Così spatafasciato era più "corto" degli altri, ma con l'attack diventò di colpo El Pibe de Oro.
Ai tempi, Mc Gyver ci faceva un baffo...(con una graffetta ed i riccioli di polvere, però)
...Si aprono le porte della memoria...e le finestre della nostalgia...azz!
RispondiEliminaCosì, saltabeccando qui e là...l'incrociatore dei Micronauti, lo rivedo splendido e l'aavevo rimosso.. i cinevisori Mupi: erano tremendi...il top era quello col "telecontrol", al centro, ma quello rosso ad imitazione dell'AlgolBrionvega fa pure più paura!!!
Solo a me la ragazza dei gelati Besana provocava pre-pruriti?? (p.s.: peccato, il Pirulito in Sicilia non c'era).
Le maglie del Dribblingtronic comprendono pure, oltre ad Atalanta (Pisa), Ascoli (Udinese e Foggia, anche Pistoiese, Lanerossi Vicenza (o Monza) Perugia?
Il Radiogoniometro della M.M. come water...mai notato!!!
I quanti...li avevo quasi rimossi e mi riappaiono in tutta la loro, boh, tristezza?
I bastoncini findus ancora senza vecchi pedofili e capitani figaccioni...
E per finire Gilles Villeneuve, per capire perchè, alla domanda "chi sono stati i più grandi piloti della Ferrari", Montezumolo ha risposto "Schumacher, AScari, Lauda"....mentre il Drake di lui disse "Io gli volevo bene"...piangiamo!
ragazzi, io dei Micronauti avevo King Atlas e Red Falcon (ad essere sincero quest'ultimo l'ho ancora, pronto per far compagnia al figlio di mio cugino). Vorrei sapere, ma c'è un perchè questi giocatolli siano praticamente indistruttibili? voglio dire, dopo di me sono passati per le mani di generazioni di bambini, e sono sempre sopravissuti, più forti di prima! roba che ammazzano l'economia del divertimento infantile!
RispondiEliminaIo che sono un antrista ggiovane (classe 1984) molte di queste meraviglie emozionali non le ricordo, però il mio babbo a quei tempi (ggiovane anche lui classe1960) qualche anno prima e qualche anno dopo in funzione/previsione del mio arrivo comprò una nutrita scorta di giocattoli meraviglioserrimi che tuttora possiedo (tra cui buona parte dei micronauti e qualche robotazzo diaclone). Sono stato un bambino fortunato (che però doveva litigarasi la pléistescio col suddetto bambinone di suo papà :))
RispondiEliminaPs quelle rare volte che sono a casa (che per lavoro si sta via anche mesi) col babbo si fanno ancora di quelle sessioni di tekken o streetfighter che a sentire le grida, le bestemmie e il turpiloquio sembriamo due bucanieri che rissano e, mi duole ammetterlo, ma l'ormai 52enne babbo i cooli a streetfighter li scalcia ancora forte
RispondiEliminaDa qualche parte in garage devo avere una collezione completa di pupazzetti Ghostbusters dell'Ergo Sprint! Forse non varranno come come i Micronauti, ma di questi tempi... magari avevo in casa un patrimonio e non lo sapevo
RispondiEliminaNostalgia e divertimento... grazie doc
RispondiEliminaNotare nella copertina di sorrisi e pernasconi (con figurine in omaggio) la scritta "La rivista più attaccata ai suoi lettori"
@Matteo Marin: complimenti, giovane fortunato :-)
Io e la Mattel abbiamo in comune il totale menefreghismo nel rispettare gli accenti giusti ( e qualsiavoglia legge d'ortografia).
RispondiEliminaSolo che al pubblicitario Mattel lo pagavano pure.
Che meraviglia la Barbie Romina Power!!
RispondiEliminaUn saluto al babbo rockenrolle di Matteo.
RispondiEliminaMa giu' i pugni dal Mastermind! Uno dei giochi piu' da scimmia rotante della mia gioventude.Basato sui concetti di decrittografia e con una componente di penetrazione della psicologia dell'avversario pari a quella scacchistica.Ridondanza,serie,stringhe...concetti allora oscuri e remoti,oggi di stretta attualita' multidisciplinare.
RispondiEliminaERETICI!
GIOCHER:
RispondiEliminaTi offendi proprio tanto se lancio il file pernacchia.wav? :D
Dotto', barri pure la casella a lei più consona per la mia risposta:
RispondiEliminaA)Reazione tipica degli intelletti che non hanno mai compreso il Mastermind, nè si son soffermati a capirlo.
B)Ma figuriamoci...Da Lei questo ed altro,in simpatia e rispetto reciproco.
;P
ma di mastermind non esisteva la formula matematica per risolverlo in 6 o meno mosse?
RispondiEliminaa me piaceva come gioco,solo non trovavo mai gente con cui giocare,tipo ora con gli heroclix...
Il gioco di mano, sì, ok.... e perché, la spada pezzotta di Superman che "scatta con un colpo di polso"?
RispondiEliminaIl robottino del Multicentrum... ROTFL
@Girella :
RispondiEliminaLe 6 'mosse' erano i tentativi che avevi per azzeccare la composizione dell'avversario.Le permutazioni erano altine ma finite,aiutato dagli indizi di risposta.
Molto piu' semplice, dopo qualche mano, costruire modelli comportamentali di preferenze cromatiche e ripetitivita' compositive dell'avversario.
dicevo il modello descritto su wikipedia
RispondiEliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/Mastermind_(board_game)
Esistevano i ringo al caffè? E nessuno mi ha mai detto niente?
RispondiEliminaNon mancherò di portare i saluti del doc al babbo, sai mai che ci scappa un'altro antrista. Credo che rientri nella categoria di quelli che cercano le scuse più assurde per comprare meraviglioserrimi pupazzini (presente) o di quelli che accompagnano un bimbo di 7 anni in sala giochi e mentre il bimbo (io) gioca con bubble bubble lui ci asfalta i bimbiminkia con super streetfighter 2. True story.
RispondiEliminaEh si, andare a catechismo per farsi regalare l'orologietto alla comunione, mentre io mi facevo le battaglie sul tavolo del rinfresco con Bruticus e Defensor che mi ero fatto regalare al posto dell'orologio :P
RispondiEliminaI Ringo al caffè hanno lasciato di stucco pure me. Non me li ricordo assolutamente, devono essere scomparsi prima che fosi abbastanza grande da provarli XD
RispondiElimina@Girella: quella è la versione base. Io parlavo di questo:
RispondiEliminahttp://neighborhoodvalues.com/nv/Toys-Games/TG3/Pixs/pixNew/SMasterMind4.jpg
Giocher, a furia di Mastermind sei diventato per caso l'analista di Hannibal Lecter? ;D
RispondiEliminaIo, col "MasterMind" una volta feci incazzare una conoscente in villeggiatura...
RispondiEliminaAvevo tipo 8/10 anni e nella cumpa estiva lei si pavoneggiava con sto gioco crittografico d'intelligenza.
Me lo fece provare ed io mi imbruttii perché pensavo ad una roba divertente mentre dovevo solo ragionare troppo troppissimo (ed essendo abituato tipo al "Cluedo" o al "Monopoly", le sfanculai il giochino in quattro e quattr'otto, archiviandolo come "LAMMERDA" nella mia personalissima graduatoria dei giochi di società...).
Morale: lei si incacchiò modello biscia perché io sparavo a casaccio le risposte tentativo dopo tentativo senza ragionare sugli indizi precedenti...
"Ma come caspita giochi?! Non ci arrivi proprio, che non devi giocare a caso ma devi riflettere???", mi fa, con gli occhi pallati, rossa in viso e con la voce alterata ed un paio di toni troppo alta...
"No. Non ci arrivo. E manco mi frega di arrivarci...", la liquido io, mollandola a mezza partita con i pispoli colorati in mano... :D
Ecco lo sapevo.....mentre leggevo sorseggiavo una coca e mi arriva stò "tra cui uno che contempla nel water la sua urina" riguardo l'immagine e la coca parte a spruzzo sul monitor......Porca miseriaccia!!!!
RispondiEliminaOh, gentaglia, tra qualche giorno buchiamo i sette miGlioni. Una sola parola:
RispondiEliminaCONCORSONE.
@elisabetta
RispondiElimina@drakkan
Avete sentito il Doc.? Prepariamoci a una nuova e sfavillante figura di pupù per il concorsone dei sette milioni!!
... e che dire dei "colori moda" dei Casio! Sicuramento uno per ogni spicchio della patacca del robottone multicentrum (che poi se esci e non sei in nuance, sei una pezzentissima!).
RispondiEliminaEVAAAA sarà il mio primo concorsone. Speriamo bene
RispondiEliminaPeccato non aver potuto provare i Ringo al caffè. Per me dovevano morire i Ringo alla vaniglia, che sono stucchevoli da morire.
RispondiEliminaP.s. CONCORSONE, CONCORSONE, CONCORSONE! Scommetto che per vincere dobbiamo fare la foto come la Parisi. :D
@Doc
RispondiEliminaMi raccomando, che sia un concorsone facile, dove io vinca sicuro e dove i premi siano consistenti e di mio gusto.
La poesia della San Pellegrino è quanto di più esemplare e sintetico ci possa essere nel descrivere gli anni 80.
uh ... no ... la storia dei veri nomi degli animali di Heidi non me la ricordo ... o forse mi sfugge qualche cosa di grosso .... è possibile
RispondiEliminaE' chiaro che il Gran Dixan ci regala la bici al bambino, e con un bel "fora di bal" si prepara a bombarsi la mammina...
RispondiEliminaComunque Doc qui si va troppo indietro pure per me (classe '82)
Doc sto piangendo alla grande!
RispondiEliminaL'incrociatore dei micronauti ce l'avevo e ne avevo completamente rimosso l'esistenza, che si smontava tutto e le ali erano due pistole.
E il gelato azzurro, ma io ricordo un gelato differente della Eldorado veramente azzurro puffo. Se non sbaglio era un ghiacciolo a forma di squalo, gusto lime (che all'epoca nessuno aveva idea di cosa fosse) e che venne ritirato dal mercato perchè davvero ti veniva una lingua blu per il colorante!
Tanto per capire quanto può far male a noi trent-quasi-quarant-enni la nostalgia mariomerola, l'altro ieri non ho potuto fare a meno di bermi una bottiglietta di aranciata sanpellegrino amara... pagandola più di qualsiasi altra bevanda della pizzeria, ma sarà stata la bottiglietta e non ho resistito!
RispondiEliminaMolto amarcord a sploverare ricordi sepolti, c'è del molto rideNDO, c'è l'agrodolce al commento alla filastrocca sminchia dell'aranciata, la scurreggia a culo nudo contro le varie pubblicità all'arruolamento militare, l'indigno storico per l'Irpinia (molti giovini del tuo blog, non sanno neanche cosa è... sappiate che assiema al Vajont, l'Irpinia è il simbolo storico dell'Italia alle prese con i disatri ambientali del suo territorio).
RispondiEliminaInsomma, c'è un po' tutto il Doc che conta, che non posso stare lì a spiluccare la battuta bella, o quella più bella dippiù, eddai!
Voglio solo dire che vedendo l'immagine di Heather Parisi, ricordo che Beppe Grillo sosteneva che la Parisi, si teneva sull'autobus con la gamba così :D
...l'ovomaltina. Ah,l'ovomaltina. Mi sveglia meglio di un caffè da poco meno di trent'anni...
RispondiEliminaE il dentifricio AZ...quello rosa alla fragola...ne ho mangiati tubetti interi.(con conseguente serie di coppini da parte di mia mamma...)
Doc se andiamo avanti così le case degli antristi si riconosceranno per i fiumi di lacrime ... ma almeno risolveremo il problema mondiale della desertificazione!
RispondiEliminanon mi ero accorto che GranDixan ha la Fiat 124 Spider...
RispondiEliminae sulla foto di villeneuve ho pianto sul serio...
RispondiEliminaelbombero:
RispondiEliminaHeidi era quella che chiamava la pecorella Be Be, l'uccellino Cip Cip e la mucca Mu Mu.
La regina pulcinopia dell'onomatopea.
Però ho sempre trovato evocativo il nome per il suo cane. Un San Bernardo, pigro, che abita in vetta alle Alpi: Nebbia.
RispondiEliminaPerò ce l'aveva dato il nonno afasico, misantropo, che aveva mandato affanculo il mondo, più di un eremita tibetano. Perciò non vale. ;)
Ma quanto era fico giocare con una pista? Oggi i bambini a cui magari vorresti regalarla ti prenderebbero per un pirla...
RispondiElimina(parte 1)
RispondiEliminaCinevisor: tra i tre modelli in pubblicità, il secondo era il più evoluto (per dire) anche nel "telecontrol" oltre che nel supporto usato. Oltretutto poteva proiettare, non in grandi sale, data la scarsa luminosità della lampadina. Il terzo modello non era "sonoro", era "musicale": non c'era una testina sonora ma l'audio era riprodotto da un meccanismo simile a quello usato per le bambole. Ne azionai uno presso il negozio "L'Eden dei bimbi" di Corato (BA) ed usciva una musichina stupida; nessuna traccia della voce di Heidi, del vecchio dell'Alpe, di Peter, Clara e dell'arcigna Rottenmeyer.
TeleMax: si rifaceva ad un TV forse di Panasonic, oggi ricercatezza collezionistica. C'era un modello a pile e un altro a rete 220 V, con maggiore rendimento di lampada (6V-10W) e motore.
Besana: mi piaceva soprattutto il Pirolito. Slurpppppp!
Ovomaltina: mi ha sempre fatto antipatia, non so perché...
Forza Azzurri: lo assaggiai presso il camping "La Batteria" di Bisceglie (già provincia di Bari) ma quel colore mi inquietava. Come gelato colorato, non c'era paragone col Dalek.
Yang: fui sfortunato perché non avevo trovato il coupon su Topolino e quindi le comprai regolarmente presso la farmacia Samarelli di Corato (BA) , sullo Stradone cittadino. Niente male, devo dire...
Raccolta Sorrisi: c'era una ricciolina (potete immaginare di chi stia parlando) che mi aveva mandato fuori di testa. Per aiutarvi, è la figurina incollata sull'indice della mano sx del ragazzino.
(parte 2)
RispondiEliminaOrologi Casio: possiedo un Casio digitale più moderno, comprato a fine ottobre 2002...niente male, fa il suo lavoro ed è abbastanza preciso.
Dixan: c'era una pubblicità TV e forse si trova su Youtube. Sì, la visita di Gran Dixan mi sarebbe piaciuta ma avrei preferito un radione portatile Grundig alla bici. Bici, bleah...Comunque ebbi un'Atala come regalo di promozione, senza sbucciarmi mai le ginocchia.
Budì: che font troppo "splatter"...
Quanti: un incomprensibile prodotto TG Sebino, come il Coso. Il font ricordava vagamente quello della catena di supermarket e macellerie gestita da un certo Quinto, tra Corato e Trani.
Ringo: ricordo la pubblicità TV sulla RAI in bianco e nero (verosimilmente del '77), mi faceva un po' impressione il biscotto che, ripreso in primo piano, si muoveva sullo schermo.
Bastoncini: slurpppppppppppppp...
Ricordo l'inconfondibile odore delle bustine degli omaggi.
ReEl: che brutto il robot a sinistra. Per me, il robot dev'essere una cosa SERIA, come il TOPO del 1984, solo che costava circa cinque milioni (in configurazione base) dell'epoca, cioè, ai valori attuali, DIECIMILA EURO!!!!!!!
Il Liuk è sempre stato uno dei miei gelati preferiti, anche se la versione arancia - mandarino, più rara degli unicorni, sono venti volte meglio di quello al limone. Piango al pensiero di quello che poteva essere lo stecco alla fragola se fosse sopravvissuto.
RispondiEliminaIdem per i ringo al caffè...
Orca, il Gran Dixan disegnato da Marco Rota imitando Neal Adams... davvero fuorviante ;-)
RispondiEliminaFiero di avere uno di quegli orologi ç_ç
RispondiEliminaEspressione un tantino equivoca della mamma in primo piano nel fumetto Dixan... Doc.non deludi mai!
RispondiEliminaDoc, non hai specificato la colonna sonora per la lettura di questo post. Io suggerisco: "Olympic games" di Miguel Bosè, "Video killed the radio star" dei Buggles e "Sei una bomba" di Viola Valentino.
RispondiEliminaQuindi il "Forza Azzurri" della Eldorado (che avevo completamente dimenticato) è un gelato al puffo ante litteram. Credevo infatti che il primo prodotto dedicato agli ometti blu fosse arrivato nelle gelaterie nel 1984. Piuttosto, non tutti i gelati al puffo hanno lo stesso gusto, alcuni sanno di papaya e altri di caramella mou, chi mi chiarisce questo fenomeno paranormale? PS: a Ischia il gelato blu non si chiama "puffo" ma "mare di Ischia" e sa di panna con un tocco di caffè.
RispondiEliminaLo juventino della pubblicità del Dribbling somiglia vagamente a Lando Buzzanca, quali significati reconditi possiamo leggere in questa somiglianza? Quanto all'AZ verde, ricordo che nel 1983, quando l'Inter affrontò l'AZ67 di Alkmaar nelle coppe europee, scrissi sul mio diario che "AZ67 non era il nome di un dentifricio". Piccola stupidaggine sportivo-pubblicitaria.
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