Saturday night sondaggismo: il gelato confezionato definitivo, 2012 edition

La linea Classici dell'Algida, con il ritorno nel 2011 del conopalla. Punti di contatto con il vecchio, mai dimenticato Blob Toseroni: una cippa

Un anno fa dichiaravi a queste coordinate il tuo amore eterno per il Cucciolone Algida, coltivato negli anni nonostante quella parte centrale al cioccolato che non ti piace e finisci sempre per non mangiare, rifilare a qualcuno, buttare, con il retrogusto di un senso di colpa tremendo. Ché i bambini africani una confezione da sei di Cucciolone nel frigo non ce l'hanno mica. Manco il frigo, se è per questo. Solo che, a distanza di dodici mesi, hai pensato che il sondaggismo fosse da rifare. Perché? Perché centinaia di nuovi antristi si sono uniti nel frattempo al club, certo, ma anche e soprattutto perché i gusti cambiano, e i gelati pure. E magari sei te, o magari è davvero il Cucciolone Algida che fa sempre più schifo, senti, e ormai quel biscotto non è più un biscotto adeguato, mi dispiace, addio. Possiamo restare amici? No, meglio di no, ciao. Giusto ieri, peraltro, ti è arrivata questa cartolina dell'uomo delle domande con la pistola alla tempia, spedita dalla sua nuova vita come barista caraibico. Non ci crederai, ti scriveva, ma c'è questo senatore che ci hanno regalato 15 milioni di euro per... ma non divaghiamo: qual è il tuo gelato preferito? Hai cinque secondi di tempo per rispondere. Ma la cartolina l'ha spedita a maggio, quindi tranquilli, c'è tutto il tempo [...]

Aspetta, eh. Non ti muovere.

Tocca quindi rimetter mano a tutta quella storia amarcorda dell'altra volta? Dei banchi frigo marroni aperti prima da un lato e poi dall'altro, sondandone le vaschette di cartoncino con il naso immerso nel gelo a rate, per non sgualcire le copie della gazza poggiate sopra? Per non far volare ceneriere ed elenchi del telefono e vecchietti puntellati di gomito? Anche no. Ché il nome della tua nuova droga gelata, di quel che ti piace tirar fuori dal freezer a qualsiasi ora del giorno e della notte indipendentemente da quello che hai o non hai mangiato prima - il vero tratto distintivo dei gelati di razza - lo conosci ormai bene da tempo. Il gelato del Mars, il Mars Ice Cream, che ha disintegrato nel freezer di casa Manhattan la concorrenza di qualsiasi altra cosa

(fatto salvo qualche tragico incidente di percorso, tipo quella volta che ti hanno portato a casa i gelati SPARS del Despar, e per poco non ti sei sentito malissimo). La cosa strana, ma parecchio strana, è che il gelato del Mars è, per la ridotta quantità di cioccolato e per l'impiego di una farcitura al caramello non utilizzabile nel mondo dell'edilizia, molto, molto più leggero del Mars normale. Una volta, da ragazzini, conoscevi uno che si mangiava tre barrette di Mars alla volta, di fila. Quelle vecchia formula, con dentro il calcestruzzo. Se le mangiava e diceva che non gli facevano niente, che aveva ancora fame. Un pomeriggio, mentre giocavate al giocolone tra gli alberi del parchetto, è rotolato giù per la collina. Non l'avete ritrovato mai più.

I 20 gelati più venduti sul mercato britannico nel 2011. Una tabella da cui si evince che anche
alle inglesi ci piace il calipp... ehr

Ma torniamo ai gelati. Mettete mano ai pulsantoni immaginari. Vale solo roba confezionata e in vendita oggi: no Winner Taco, no gelateria sotto casa, no no. Un voto a cranio, un perché (possibilmente comprensibile), commentatori anonimi e posatori di listoni giordano sono amici di Pernascò. E quindi legittimati ad andargli ad estorcere un po' di soldi come tutti gli altri. Votate.