Jumbo Machinder e Shogun Warriors: i bei robottoni di plastica giganti di una volta
Testimonial d'eccezione, il giovane bambino-ragioniere Hiroshi Brachetta |
Il primo dei Jumbo Machinder, di questi pupazzoni alti una sessantina di centimetri, viene sfornato nel '73 dalla Popy, sussidiaria della Bandai: il soggetto è ovviamente Mazinga Z. La serie va avanti quindi per anni, dando vita a un infinitilione di sottolinee che arriva a coprire tutti i principali robottoni dell'epoca, da Gaiking a Vultus V, da Golion a Daltanious. E ora, magari, c'è che ce ne vediamo qualcuno.
Giusto per impazzire d'invidia davanti all'odioso ragazzino giapponese che cavalca con le sue calzette lo spacer di Goldrake o il Combattler V in modalità super-carrozzino
O impallidire dinnanzi alla magnificenzitudine del Gaiking con il suo Drago Spaziale. Ricordate la scala. Ricordate che 60 centimetri, quando hai dieci anni, sono molto più di 60 centimetri.
E perché, il Grande Mazinga con la scatola laboratorio e la collezione di pugni optional, dove lo vogliamo mettere? Dei Jumbo Machinder l'Antro atomico si è già occupato in un paio d'occasioni. Parlando delle gigafantameravigliose pubblicità per la tv giapponese di questi "pupazzoni di plastica alti più di mezzo metro che per il bambino medio del 1979-1980 erano qualcosa in grado di farti esplodere la testa come una carezza di Kenshiro", o andando a pescare in un vecchio Topolino dell'80 quella brutta storia del finto papà di Goldrake:
I robottoni Bandai sbarcano in Europa e negli USA più o meno contemporaneamente, a fine anni 70. Da noi, sull'ondata della Goldrake-Mania, in mezzo a un'infinità di tarocchi di Taiwan - non hai mai capito se quel pupazzone enorme dell'Astrorobot Terremoto Stellare (l'unico che c'avevi) fosse una roba pezzotta o meno, ma oh, chissene, ti piaceva un casino uguale - in America importati ufficialmente da Mattel nella linea SHOGUN WARRIORS.
I primi quattro Shogun Warriors a finire in mano ai Kenny del Nebraska e ai Little John del Kentucky, con le loro scatole colorate e il claim "Invincible Guardians of World Freedom" sono:
E perché, il Grande Mazinga con la scatola laboratorio e la collezione di pugni optional, dove lo vogliamo mettere? Dei Jumbo Machinder l'Antro atomico si è già occupato in un paio d'occasioni. Parlando delle gigafantameravigliose pubblicità per la tv giapponese di questi "pupazzoni di plastica alti più di mezzo metro che per il bambino medio del 1979-1980 erano qualcosa in grado di farti esplodere la testa come una carezza di Kenshiro", o andando a pescare in un vecchio Topolino dell'80 quella brutta storia del finto papà di Goldrake:
I robottoni Bandai sbarcano in Europa e negli USA più o meno contemporaneamente, a fine anni 70. Da noi, sull'ondata della Goldrake-Mania, in mezzo a un'infinità di tarocchi di Taiwan - non hai mai capito se quel pupazzone enorme dell'Astrorobot Terremoto Stellare (l'unico che c'avevi) fosse una roba pezzotta o meno, ma oh, chissene, ti piaceva un casino uguale - in America importati ufficialmente da Mattel nella linea SHOGUN WARRIORS.
I primi quattro Shogun Warriors a finire in mano ai Kenny del Nebraska e ai Little John del Kentucky, con le loro scatole colorate e il claim "Invincible Guardians of World Freedom" sono:
il Grande Mazinga (Mazinga)
Raideen (Raydeen)
e, uh, Godzilla. Il tipico guardiano della libertà mondiale, proprio. A questi primi modelli, grossomodo identici alle loro controparti nipponiche (con tanto di nome in katakana sulla panza di Mazinga, Getta e Raideen), si affiancano presto altre uscite
come il Gaiking con il sorriso da cucciolone pucci-pucci
o lo pterodattilo Rodan, oggi probabilmente l'esemplare più raro e costoso della linea Shogun Warriors nella sua inguardabile inguardabilità. Sui cataloghi dell'epoca si parla anche dei kit di montaggio Shogun Warriors distribuiti dalla Monogram:
una carrellata di orrori cromatici come il Goldrake Rosso (Grandizer), il Grande Mazinga nano con gli zoccoli tradizionali di Capri, e il Raideen con l'arco a banana. Il Gaiking giallo-nero però è fico.
Alcuni di questi kit da montare sono stati importati da noi dalla mai troppo lodata con genuflessione Atlantic. Però con i colori più o meno al loro posto. Proprio in quegli anni, mentre in Italia ci si sparava dritta in retina l'overdose di cartoni robotici giapponesi a reti disunificate, i coetanei pezzentelli d'America dovevano accontentarsi di Force Five, contenitore in syndication che ospitava cinque serie di robottoni (Gaiking, Getter Robot G, Danguard, Goldrake e Starzinger) a rotazione, un episodio per ciascuna alla settimana.
Venti numeri usciti tra il febbraio del 1979 e il settembre del 1980, scritti da Doug Moench (il creatore di Shang-Chi il maestro del kung-fu e di Moon Knight) e disegnati da Herb Trimpe (il primo autore Marvel a disegnare in una storia Wolverine, sebbene del design del personaggio si fosse occupato John Romita). E se vi sembra impossibile che la Marvel abbia realizzato in proprio una serie a fumetti sui robottazzi giapponesi, beh, son cose che succedono. Càpita.
Naturalmente lo stile di storie e personaggi è assolutamente ammerrigano al certo per certo. Quel poco di giapponese che resta, dei robottoni e delle loro storie, è filtrato comunque attraverso uno spesso strato di cheeseburger con patatine e pepsi doppia alla vaniglia. I nemici, per iniziare, hanno ben poco dei mostri guerrieri dei cartoni giapponesi, ricordando più che altro quei mostri deformi dai nomi fantastici della Marvel pre-Fantastici Quattro.
E poi ci sono queste scene fantastiche, tipo il Raideen con la Y che solleva una nave
e i marinai ci dicono le cose di maleducazione e lui si incazza e li chiama viscidi ingrati bastardi
O la storia di WarGames - Giochi di Guerra. Raccontata TRE ANNI PRIMA di John Badham.
negli ultimi due numeri della loro testata gli Shogun Warriors se la fanno con i Fantastici Quattro
Per fare il paio con quella volta che Spidey è andato a trovare Commander e quegli altri:
e il Dairugger. Non sapete chi è Dairugger con i suoi piedi a macchinina? Fa nulla. Non vi perdete niente. Se trovi il Mazinga vintage gigante a un prezzo umano giuri che te lo compri e lo rendi il nuovo, grande protagonista del Twisted Theatre. Parola.
una carrellata di orrori cromatici come il Goldrake Rosso (Grandizer), il Grande Mazinga nano con gli zoccoli tradizionali di Capri, e il Raideen con l'arco a banana. Il Gaiking giallo-nero però è fico.
Alcuni di questi kit da montare sono stati importati da noi dalla mai troppo lodata con genuflessione Atlantic. Però con i colori più o meno al loro posto. Proprio in quegli anni, mentre in Italia ci si sparava dritta in retina l'overdose di cartoni robotici giapponesi a reti disunificate, i coetanei pezzentelli d'America dovevano accontentarsi di Force Five, contenitore in syndication che ospitava cinque serie di robottoni (Gaiking, Getter Robot G, Danguard, Goldrake e Starzinger) a rotazione, un episodio per ciascuna alla settimana.
la sigla di GrAndizer, con la A, il Goldrake d'America
La serie punta fuori tempo massimo al supporto da parte della linea di giocattoli, finendo in TV proprio quando la Mattel ha perso i diritti sui pupazzoni e quindi ciccia. La stessa, triste sorte tocca grossomodo allo spin-off a fumetti degli Shogun Warriors, l'omonima testata Marvel. Venti numeri usciti tra il febbraio del 1979 e il settembre del 1980, scritti da Doug Moench (il creatore di Shang-Chi il maestro del kung-fu e di Moon Knight) e disegnati da Herb Trimpe (il primo autore Marvel a disegnare in una storia Wolverine, sebbene del design del personaggio si fosse occupato John Romita). E se vi sembra impossibile che la Marvel abbia realizzato in proprio una serie a fumetti sui robottazzi giapponesi, beh, son cose che succedono. Càpita.
Naturalmente lo stile di storie e personaggi è assolutamente ammerrigano al certo per certo. Quel poco di giapponese che resta, dei robottoni e delle loro storie, è filtrato comunque attraverso uno spesso strato di cheeseburger con patatine e pepsi doppia alla vaniglia. I nemici, per iniziare, hanno ben poco dei mostri guerrieri dei cartoni giapponesi, ricordando più che altro quei mostri deformi dai nomi fantastici della Marvel pre-Fantastici Quattro.
Combatra, per la cronaca,
sarebbe Combattler V. Ma non fate quelle facce, perché quel nome non è altro che una traslitterazione un filo pedestre dell'originale コン・バトラーV, KOMBATORA V. In questa pagina del numero 3 di Shogun Warriors, peraltro, apprendiamo che a guidare il Danguard è un africano del Madagascar, che in quanto africano del Madagascar di cognome fa SAVAGE; che il Raideen con la Y è affidato alle cure di UNO STUNTMAN e che l'unica giapponese della cumpa è la pilota di aerei Genji Odanshu. Aveva accumulato un sacco di ore di volo alla JAL e così le hanno detto toh, ti regaliamo un robot gigante da portarti a casa, scialati.E poi ci sono queste scene fantastiche, tipo il Raideen con la Y che solleva una nave
e i marinai ci dicono le cose di maleducazione e lui si incazza e li chiama viscidi ingrati bastardi
Oppure ci sono la feroce battaglia con il, perdonate il termine, paramecio
Il mostro a cinque teste con i catenazzi d'oro da rapper
Il pezzentissimo Doctor Demonicus (una nostra vecchia conoscenza)
E ancora: i mafiosi italogiapponesi della Yakuza di Caltanissetta che vogliono occupare abusivamente un santuario per l'onore della loro organizzazione criminale coi baffiO la storia di WarGames - Giochi di Guerra. Raccontata TRE ANNI PRIMA di John Badham.
Questo Megatron non è purtroppo il Megatron dei Transformers
(ma solo un impianto stereo zingaro d'oro zecchino colossale). In compenso, in tema di cross-over improbabili,negli ultimi due numeri della loro testata gli Shogun Warriors se la fanno con i Fantastici Quattro
Per fare il paio con quella volta che Spidey è andato a trovare Commander e quegli altri:
o con quella in cui i Vendicatori hanno menato Godzilla:
"Wasp, vacci tu!"
Toynami ha ripescato due anni fa il marchio Shogun Warriors per riproporre dei pupazzoni giganti da sessanta centimetri quarant'anni dopo. Da quanto ti risulta ( = hai trovato cercando su Google per tre minuti, massimo quattro), ne sono usciti soltanto due. Il Golion e il Dairugger. Non sapete chi è Dairugger con i suoi piedi a macchinina? Fa nulla. Non vi perdete niente. Se trovi il Mazinga vintage gigante a un prezzo umano giuri che te lo compri e lo rendi il nuovo, grande protagonista del Twisted Theatre. Parola.
Essendo il mio ragazzo collezionista di vecchi giocattoli come questi Jumbo ormai mi sono espertizzata in questo campo..
RispondiEliminaIl valore di questi "giocattolini" oggi sfiora cifre non indifferenti, fortunati quelli che ne hanno conservato qualcuno dalla loro infanzia XD
Mi piacciono molto anche le versioni come dire "cattive" che hanno creato di alcuni di questi jumbo (nere e oro).
Non a caso, mi son vista creare ciò: http://clip2net.com/s/22dzy
Tuuutto interamente repro :) (si,faccio un pò di spudorata pubblicità, pardon XD)
http://www.facebook.com/groups/44357963281/
@Doc
RispondiEliminaHai ragione, da bambino i jumbo sembravano giganteschi (visti dal vivo ma mai posseduti...e vabè >< )
Madonna che trashata gli Shogun Warrior (il fumetto)!!! Ero riuscito adimenticare che esistessero. Doc ma dove ti sei procurato le scan? Non mi dispiacerebbe leggerli per farmi due risate.
UBER BELLISSIMI i Jumbo Machinder!
RispondiEliminaTrovarne uno oggi chessò in fiera, rischierei di fare la follia!
Per ora in casa non ne ho neanche uno, se non questo Goldrake, in puro plasticone sui 50cm, ecco la foto (*,**)
http://photos-a.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/557764_3423062968006_111805606_n.jpg
So che anche questi fanno parte di una linea dedicata ma non ho idea di come, non trovo più lo scatolo, veramente belli, con anche delle variant nei colori, da serie tv a fumetto, quindi ti becchi Goldrake come il mio o quello con gambe/braccia azzurrine invece del blu scuro/nero.
* prego notare il pupazzetto dei Ronfi
** sì quella è una mia fan-art di una di Skullgirls (c'hai mai messo le mani sopra Doc?)
Elisabetta:
RispondiEliminabellissimerrimo totale-reale.
DarkAlex
Ho quasi la serie completa, comprata in una fumetteria di Nuova Yorke anni fa per tipo 10 dollari al chilo.
Gaunt Noir
Quelli sono i Marmit (mi pare. Wargarv o Sam saranno pronti nel caso a correggermi), pupazzoni in plastica dura recenti. Ho visto in vendita Jeeg, Goldrake e Mazinga. Fanno la loro scena, e magari si meritano prima o poi un loro post.
@Doc
RispondiEliminaAhaahhaah ok Doc, grazie. Eh non mi stupisce che siano diventati parte dell'ortofrutta fumettistica XD
grandioso! io ne avevo due ma credo fossero tarocchi: uno degli Astrorobot (quello pilotato dal ciccione) che però era tutto azzurro, e potrei giurare che quando l'ho comprato avesse una specie di armatura fatto con della carta plastificata dorata che poi con il tempo tolsi, e un altro sconosciuto, che aveva uno stemma gommoso sul torace a forma di aquila che si apriva, e la testa rossa molto "cattiva". Ho ancora una foto mentre gioco con l'astrorobot, ed in effetti sembra gigantesco in confronto al sottoscritto di 4-5 anni^^
RispondiEliminaC'ho una foto di quando gattonavo che sto sul divano con uno de sti pupazzoni plasticosi, ma anche sforzandomi ora non riesco a ricordarmi quale...
RispondiEliminaRicordo bene invece la gigaenormosità del pupazzo, e il lancio a molla dei pugni.
Devo andare dai miei a ravanare nello scatolone delle foto...
E già che si parla di robottoni, Doc, va la sto prototipo...
io avevo il Goldrake e il Rayden!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaFiero possessore da più di trent'anni di un Jumbo Machinder Grendizer originale (la versione con una mano lanciamissili).
RispondiEliminaE il bello è che ci gioca tutt'ora mio figlio. :)
Ogni commento a questo post mi strozza sulla tastiera.
RispondiEliminaGià tremavo dopo 4 righe.
Dopo aver visto la scatola del mia goldrake della atlantic ho interrotto la lettura.
Lagrimoni antichi.
ok, uno era sicuramente questo:
RispondiEliminahttp://www.collectiondx.com/toy_review/blow_molded/robo_kress
mentre l'altro aveva la testa di questo ma il petto era diverso boh:
http://www.collectiondx.com/toy_review/blow_molded/kimpo_warrior
in effetti sono due tarocchi, e ricordavo male l'armatura dell'astrorobot, probabilmente avevo visto un modello deluxe dal giocattolaio :(
Quest'anno durante il Toynami sono stati annunciati alcuni nuovi Shogun Warriors, tra cui...
RispondiEliminaBENDER da 60cm!!! Ed ecco a voi l'imago che vale più di millanta parole:
SCATOLA: http://www.collectiondx.com/gallery2/gallery/d/617363-3/P2132680.jpg
ROBOTO: http://www.collectiondx.com/gallery2/gallery/d/617365-3/P2132682.jpg
Ne ho visti spesso alle fiere,belli ma prezzi esagerati.
RispondiEliminaSe vi interessano provate a guardare su giocattolivecchi.com ogni tanto si trovano in vendita.
Se no ci sono le fiere del giocattolo,la più grossa d'Italia la fanno a Novegro,in provincia di Milano,se non ricordo male sono 4,5 edizioni l'anno con la più grossa ai primi di dicembre.
Io avevo il Daiking, DAZZO SI'!
RispondiEliminaLa prima cosa che me so perso sos ati i missiletti rossi, al pari dei missili di Green Baron e del suo cavallo...
per le mie proporzioni dell' epoca alto un fottio e mezzo....
Poi siccome con quelle rotelle sotto i piedi rigava il pavimento e rovinava la cera appena data, avevo il diktat di non strusciarlo per casa.... Pena la crocifissione in sala mensa e la retrocessione a spugnetta per i francobolli....
Nuooooo!! Lacrime napulitane!! sigh sigh il Getta Dragon lo custodisco tuttora a casa di mia mamma dentro una scatola di scarpe!! Invece ricordo che un mio amico aveva il Grande Mazinga gigante e quando andavo a casa sua impazzivo dall'invidia!!
RispondiEliminaMerd, ho appena scoperto di avere un capitale sepolto nei bauli della soffitta.... ora devo capire in che condizioni stanno.
RispondiEliminaGrazie per la dritta :D
Non ce la facevano proprio gli ammerrikani, come dimostreranno anche i credits di Robotech.
RispondiEliminaSappiate che il vostro caro GoldRake americano, il GoldMake in USA, è creato da Go Nagai, ma scritto da Collins Walker e diretto da Jim Terry!...
La saga (:DDD) fumettistica degli Shogun Warrios era rimasta senza finale, chiudendo la serie.
La conclusione gli venne data su Fantastic Four #226, apparsa anche in Italia su Uomo Ragno 7 Star Comics!
Oh, pure disegnato da Sienkiewicz, ancora irriconoscibile nel suo periodo "NealAdamsiano"
doc manca lui: http://www.youtube.com/watch?v=dDRRUvwMv_w
RispondiEliminaShogun warriors e i fantastici 4, Transformers e l'uomo ragno, Godzilla e i vendicatori...certo che la ne sono state pubblicate di boiate... senza vergogna.
RispondiEliminae Superman vs Heman come scordarlo?
RispondiEliminail più pezzente per me resta Wolverine vs Spock che ha pubblicato doc tempo fa...
@Ultimus!
RispondiEliminaSi mi ricordo di quell'albo dell'Uomo Ragno: venivano citati i robot ma non venivano mostrati se non rottami irriconoscibili. Madonna che robot di merda il Samurai Destroyer! Gli americani proprio non ci sanno fare con quel tipo di mecha, ma nemmeno di striscio.
Di più che da zero a oporcapaletta! Credo che di non aver mai acquistato qualcosa di più soddisfacente in tutta la mia vita, che quella volta in cui (all'età di 6 anni!) ebbi Goldrake (che ovviamente, un po' malridotto, ho ancora).
RispondiEliminaSoffrivo un po' del fatto che la versione Shogun warrior non aveva i piedi giusti (erano uguali su tutti i modelli) ma allora non sapevo che esistevano anche gli altri robot...
Scoprii l'esistenza di Mazinga solo ani dopo, ma era troppo tardi. Avrei altrimenti fatto qualsiasi cosa per averlo.
Insomma, le dimensioni contano, eccome...
Mars:
RispondiEliminaIl mio Astrorobot era quel coso azzurro del tuo primo link! Fratello di Lecce!
Lacrime napulitante, nostalgia Canalis e tutto il resto.
Purtroppo non ne ho mai avuto uno...il robot più "alto" che abbia mai avuto era un modellino di Gundam alto circa 40 cm, di metallo pesantissimo. Il dramma è che non so che fine ha fatto...
RispondiEliminaNostalgia Cagnalis!!
RispondiEliminaIo non ne avevo nemmeno uno, parecchi di quelli piccoli e spesso cinesatone ante litteram da bancarella quello si, forse il motivo per cui oggi compro pupazzetti è proprio questo? Anni di rosicate? Su Mistero noi pensiamo di si!
Per il Doc non sono ferrato in vintage e magari tutto puoi, ma uno di questi in condizioni decenti senza che ti chiedano l'anima tua e della tua famiglia penso sia difficile.
Semidistrutto credo invece si trovino a cifre interessanti (per chi te lo vende :D)
Si, ma quanto minchia puzzava quella plastica...
RispondiEliminaWargarv:
RispondiEliminaSì, MIB e in perfette condizioni costano cifre oscene. Ma per il DTT basta uno loose mezzo scassato, e quelli sono già più facili da trovare. Specie in America, dove ne hanno ancora tonnellate, non sono affezionati ai personaggi, non sanno che farsene (sul .com di ebay si trovano a 60-70 carte). Certo è che la prossima gitarella ad Akiba avrà un obiettivo in più :D
Doc la cosa più inquietante è che scopro oggi dalla review linkata che gli Astrorobot avevano in USA questi fantastici nomi "Robo Kress, Blue Caesar, Sandaio and Boss Palder".. cioè BOSS PALDER e SANDAIO!!! Noi abbiamo Sfondamento Galattico, Terremoto Stellare, Turbine Solare e Tempesta Spaziale non so se rendo :)
RispondiEliminaAAAAAH cosa ci fanno Thor, Iron Man, Visione, Hank Pym, Wasp e GODZILLA tutti insieme in una copertina?? Ci mancano Darth Fener, Lord Voldemort, Sauron e i fratelli Dalton e abbiamo creato il fumetto perfetto. Libidine assoluta =)
RispondiEliminaio avevo un Dairugger, me lo regalò mia nonna quando ero piccino...
RispondiEliminaIo lo distrussi perché mi sembrava un robot di quelli cinesissimi che non hanno molto senso.
ME TAPINO!
Cioè, esiste un cross-over tra l'Uomo Ragno e i Transformers?
RispondiEliminaExcelsior!!
@Mars, quelli sono i nomi degli astrorobot originali in giappone (che poi si chiamano blocker gundan IV machine blaster e non astrorobot, ma li hanno rinominati che senno nella sigla non gli centrava il nome ne avevano la rima :D)
RispondiEliminaStranamente non li hanno rinominati strani come fanno gli ammeregani di solito.
ma il paramecio era lo stesso con cui ce l'aveva il celebre schizoide del pronto soccorso?
RispondiEliminaFERMATE TUTTO.
RispondiEliminaQuell'inutile, utilissimo uomo di Mitch mi segnalava che su un niusgruppo dei fan di Mystère qualcuno se l'è un po' presa per quanto scritto sul fumetto di Beruscus un paio di giorni fa.
E dire che non mi pare di aver offeso Castelli o Sergione, e alla fine manco Beruschi e i comici del Drive-In. Insomma che, per una volta, tranne Pernuscò (che c'ha l'abbonamento) e suo figlio Chuck Norris, non ho insultato stranamente nessuno. Ma non è quello il punto.
Il punto è che si paragona il mio umorismo a quello di Ricci:
http://groups.yahoo.com/group/bvzm/message/23867
Lo smalto, non vi si fa ridere, la tenerezza, quello che volete, ci mancherebbe, amici del ng BVZM.
Tutto, ma Ricci no, dai, porca paletta. Quella è pesante.
SBRUOTFL!
RispondiElimina@Wargarv: accidenti, non si finisce mai di imparare...
RispondiEliminaMars, Wargarv:
RispondiEliminaAstrorobot, robottoni di un certo livello. L'unico album di figu non a tema pallonaro che abbia mai completato in vita mia, probabilmente.
@Doc: Ma c'è sempre qualcuno che se la prende inutilmente per qualcosa? Ma dai, che avrai scritto di male?
RispondiEliminaManco fossero fan di Buffy... xD
RispondiEliminaAlla prossima fiera del fumetto c'è il rischio che Tartaglia tiri un tapiro d'oro in faccia al doc...
RispondiEliminaSono rischi seri!
Che poi lo chiama Silvio a esprimergli solidarietà...;-)
Oh, e questi son bravi ragazzi, critiche garbate. Avreste dovuto leggere le mail dei fan di Spartacus. Cassano al confronto è un progressista.
RispondiEliminaCe li avevooooo!
RispondiEliminaAvevo Goldrake e Il Grande Mazinga con il Grande Boomerang a V sul petto che si poteva staccare e stava perfetto nel pugno non missilato, con i missili bianchi e rossi sparsi ovunque nella mia camera, soprattutto tra i Lego. Devo averceli ancora in cantina della casa dei miei in Italia.
@Doc
RispondiEliminaNon ho voglia di fare ricerche sull' internetto, ma sei sicuro che i robot da montare della pubblicità yankee vennero poi importati dall' Atlantic ?
No, perchè questo è il Goldrake Atlantic ( che avevo da piccino)
http://www.wildtoys.com/shogun/ShogMisc/GoldrakeKitbu.jpg
e mi pare completamente diverso.
Peraltro la Atlantic fece uscire solo Goldrake, il mostro guerriero Golgoth , e le miniature dei personaggi buoni e degli alieni di Vega.
E te credo Doc, i ragazzi che sbavano dietro quella serie fatti con gli effetti speciali della 3dfx si sentono in un'arena.. . Mica savaiordi.
RispondiEliminaSam:
RispondiEliminaBoh, può darsi che il kit Atlantic fosse in effetti un'altra roba. Qui qualche info in più:
http://www.wildtoys.com/shogun/shogmisc/index.asp
Oddio, quel Grande Mazinga da montare ce l'ho ancora, è stato il mio primo modellino da montare ("ino" per modo di dire, è più grande dei miei Master Grade), comunque chi si è occupato della colorazione non ne sapeva una cippa di quei robottoni.
RispondiEliminaPerò il Grande Mazinga che avevo io aveva i pezzi in tre colori e basta, poi ci ho dovuto pensare io a dargli una colorazione un tantino più dignitosa, come potete vedere qui: http://i50.tinypic.com/f5163k.jpg
(È roba di secoli fa, non rompete)
Pure il Getter Two ha gli zoccoli, anche se non ne capisco il perché, non erano in grado di fargli dei piedi normali? O forse pensavano che i piedi giganti con lo sportellino fossero una genialata?
Btw, l'impianto stereo zingaro placcato in oro mi ricorda Gold Lightan, l'accendino-robot.
@Doc
RispondiEliminaInfatti nell' link che hai messo parlano del Goldrake Atlantic come una cosa diversa da quelli ammerigani ( e diciamocelo, quello made in Italy è mille volte meglio della fuffa yankee ed era fatto molto bene per gli standard dell' epoca).
Sam:
RispondiEliminaQui le pagine sui robottoni di uno storico catalogo Standa del '79. Di qualcuno si intravedono anche i quattro kit di montaggio Atlantic:
http://www.giocattolivintage.com/gallery/cataloghi/STANDA-002-pic_326.htm?pic_id=326&pic_action=original_size
http://www.giocattolivintage.com/gallery/cataloghi/STANDA-003-pic_327.htm?pic_id=327&pic_action=original_size
Boia! io avevo il Mazinga! ricordo che nelle gambe c'erano dei sacchetti tipo di sabbia (o materiale altamente tossico!) per appesantire il robottone.
RispondiEliminache spettavolo!!!
Verissimo per l'album di Astro Robot, Contatto Ypsilon, le immagini da comporre con più figu(rine) per ogni robot, erano ferocissime!
RispondiEliminaUna delle migliori sigle italiane di sempre!
Questo cartone aveva delle finezze... i bellissimi agganciamenti delle navette α, ß, γ, e δ (che erano abbastanza mistificate, non si capiva subito che fossero delle teste di robot), che si univano rispettimente: dall'alto verso il basso, di punta (Terremoto Stellare). Dall'alto verso il basso, di coda (Sfondamento Galattico), dal dietro verso l'avanti, di punta (Turbine Solare), dall'avanti verso il dietro, in retromarcia, di coda (Tempesta Solare).
Quando ti perdi in questi particolari c'è l'ammore^^...
@Doc
RispondiEliminaCurioso che hai postato un immagine del forum di GV, a cui sono iscritto... cmq qui puoi vedere tutto quello che l' Atlantic ha fatto di Goldrakkio, pure la base
http://www.atlanticgalaxy.com/goldrake.htm
e pensare che qualche mese fa Il goldrake by Atla girava sulla baya a una 40ina d'euro...
Più che altro ma SFONDAMENTO GALATTICO ma che nome di battaglia ganzo è :D
RispondiEliminaDa fare invidio a Rocco :D
Cioè a un nemico gli mandi contro SFONDAMENTO GALATTICO.....nemmeno kazonga potrebbe mai farcela!
Per i nomi originali degli astrorobot avevo letto da qualche parte che avevano pure un qualche senso nella malata mente nipponica, tipo per assonanze varie in giapponese erano nomi di condottieri occidentali famosi o mitologici, che per i nipponi tanto è la stessa cosa (bull Cesar ok si capisce il riferimento a cesare, robocles mi pare fosse tipo riferito a ercole ma roba tipo sandaio non ricordo propio...boh :D)
Qualcuno ne sa/ricorda qualcosa?
Sandaio contiene la parola "sanda" che è la traslitterazione nippo di thunder, cioè tuono.
RispondiEliminaPer il resto... boh.
Nuooo!!! E chi lo sapeva che esistesse il FUMETTO MARVEL dei robottoni jappi @.@
RispondiEliminatra l'altro, a proposito dell'uomo ragno dei fumetti Transformers: pochi numeri dopo la comparsa dep buon Parker compaiono i Dinobots, che OVVIAMENTE sono rimasti sepolti per 4 milioni di anni....nella Terra Selvaggia :DD
tra l'altro, forse il nome del Megatron + famoso viene almeno in parte da quell'affare degli Shogun Warriors: i nomi dei priminTransformers e tutto il background nacque da una collaborazione Hasbro-Marvel, quindi non sarebbe così impossibile *_*
Ho un cuggino del '72 che ritualmente mi passo alcuno ggiocattoli quando avevo tipo 5/6 an(n)i tra cui ce 'nerano (come mi piace scrivere malissimo) 5 che amavo alla follia e che mi portarono alle lacrime quando mi furono lasciati in eredità: Grande mazinga (bandai?) quello piccolino tutto di ferro, il mitico astrorobot azzurro gigantesco con pugni sparabili e testa di gomma, un Goldrake di plastica tutto un pezzo con gambe e braccia attaccate al corpo, 2 pupazzi d'acciaio starzinger Don Hakka e Gordon. MARAVIGLIA.
RispondiEliminaVi dico solo che ai tempi, passare al capezzale dell'agghiacciante Transformers 3 Play Press, era un obbligo per il Marvel-Fan. (poi, vabbè, io ho tutta la serie play press, ma questo è discorso che non interessa e non fa ridere nessuno!)
RispondiEliminaQuesto perchè ai tempi avevamo giusto l'Uomo Ragno Star Comics e forse i Fantastici 4. Niente telefonino, niente internet, quella era una delle poche immagini disponibili, dell'anelato costume nero!
Com'eravamo pezzenti!
All'ultimo San Diego Comic Con hanno annunciato gli Shogun Warriors di Optimus Prime/Commander e Soundwave/Memor.
RispondiEliminaAncora niente foto, ma è da menzionare.
Niente, qualche giorno fa avevo letto questo post, e oggi il cantante dei Boris the Sprinkler (che probabilmente qui conosco solo io, ma vabbeh) ha postato la seguente foto: https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/207707_10151216630641088_792529813_n.jpg
RispondiEliminaIo, che avevo solo Mazinga, lo odio un po'.
Golion,o Voltron,questo era il robot che avrei voluto farmi comperare dai miei: mio cugino ricco aveva il leone nero,nella versione meno economica,cioè quella che offriva la bestiola con il zampe,coda e testa abbastanza articolate,e non nella versione povera bestia ingessata.Inutile dire che,quando mi avvidi cdel fatto che tale tesoro era alla portata delle mie mani,presi il giocattolo,e,trattandolo con delicatezza,mi misi a giocare con esso.Qualche anno addietro,mi capitò di incrociare un Golon intero,composto da tutti e cinque i leoni: avrei voluto comprarlo,ma mi vergognavo moltissimo.Perchè,poi?Comunque,lo vide un bambino e decise di farselo comperare.
RispondiEliminaPurtroppo,oggi non mi riesce più di reperire giocattoli vintage a poco prezzo.