SuperGulp, fumetti in TV 1 (maggio 1978): i super-eroi con la tinta sbagliata
Gli studi di paleontologia applicata al rivistismo per ragazzi di trent'anni fa ci portano oggi, grazie alla dritta dell'antrista Pedro - che durante i suoi scavi ha riesumato un prezioso reperto in PDF - alla scoperta del primo numero della rivista ufficiale di SuperGulp! Fumetti in TV (24 maggio 1978, 350 lire). E a questo punto, proprio in questo preciso istante, alle 6 e qualcosa di un martedì mattina come tanti, l'Antro si spacca di netto in due. Perché chiunque abbia meno di trentacinque anni si starà chiedendo "Super-che?" o "Fumetti dove?". I giovini di oggi. Che ci mancano le basi. Chi invece veleggia già verso il tramonto dei quaranta e financo oltre, al di là delle colonne d'Ercole degli anta, starà già piangendo lacrime napulitante a strafuck. Ché c'è stato un tempo, un tempo remoto, diciamo tra il '77 e l'81, in cui SuperGulp! Fumetti in TV era la magggia. Nick Carter, Alan Ford, Lupo Alberto, i super-eroi Marvel. Una di quelle magggie con un numero di G ragguardevole dentro [...]
SuperGulp!, il programma, nasceva come figlio morso da un ragno radioattivo di Gulp!, programma andato in onde tra le ne nebbie del Cretaceo Inferiore, nel '72 o giù di lì. Un contenitore con il Nick Carter creato da Bonvi e lo studio di Guido De Maria, ma anche il Signor Rossi di Bruno Bozzetto, Corto Maltese di Hugo Pratt, Jacovitti e altre robe in bianco e nero che però boh, te non c'eri mica, non sapresti dire. Dentro, di riffa o di Pratt, ci stavano insomma i grandi nomi del fumetto italiano. Nel '77 e fino all'81 inoltrato Gulp! si trasformain un razzo missile in SuperGulp!, con la magia del technicolor, il ritorno del Nick Carter e versioni (poco) animate dei fumetti Marvel, di Alan Ford e il Gruppo TNT, di Tex, delle Sturmtruppen. E' il delirio. Sono gli anni in cui tutti i ragazzini più grandi che vedi in giro per strada hanno in mano un albo di super-eroi della Corno o un numero di Alan Ford (e per "tutti" intendi "tutti"). Sono gli anni in cui Goldrake e i suoi fratelli arriveranno e distruggeranno tutto quanto. La grande conflagrazione universale cui seguirà la grande palingenesi con gli occhi a mandorla dell'intrattenimento per ragazzi (qui si fa cultura, mica pugnette). Nel pieno di questo processo, nel maggio del '78, appena un mese dopo l'atterraggio di Atlas Ufo Robot sulla Rete 2 della RAI, Mondadori lancia il settimanale di SuperGulp! Eroi in TV. "Sport, attualità, programmi TV", promette la copertina del primo numero. Che però parla anche di Jubentus e di scudetti, partendo subito malissimo, guarda.
L'Ergo Spalma, Asterix e le sue monete romane, l'ambito, preziosissimo monetiere che potevi avere solo arruffianandoti la cassiera del minimarket davanti casa. Tra le Pubblicità Fuorvianti questa pagina sarà saltata fuori ventordici volte, ma ogni volta è un genuino momento emozione©, giuri.
Nel sommario c'è già l'inusuale, bizzarra anteprima del numero successivo. Con gente che dà calci in faccia chucknorrisi ad altra gente, tah!, diretti, un terzino brasiliano che dimostra tutto il suo ammmore a un centrocampista della Germania Ovest e, soprattutto, un perentorio "Barazzutti vuole vincere". Fortunatamente Barazzutti, Corrado, era un tennista, non un terzino brasiliano troppo esuberante.
Tempo di arrivare nemmeno alla terza pagina e si comincia già a sciacallare, a succhiare sangue dalle tasche dei ragazzini, già provate dall'acquisto di altre due scatole degli egiziani Atlantic. Le magliettine, a scanso di equivoci, le propina la stessa Mondadori. Detto questo, anche nel loro bianco da salumeria, sono tutte e tre bellissime.
Ma veniamo ai fumetti. Visto che la Marvel era grossomodo tutta in mano alla Corno di Secchi, Mondadori ripiega su quelle che hanno tutta l'aria di essere delle versioni colorate a capocchia delle strisce in syndication dell'Uomo-Ragno. Te lo dice ad esempio il fatto che Peter sfoggi all'improvviso un capello testa di moro che manco con venti fiale di Grecian 2000. O che la divina Gwen Stacy, lì sullo sfondo, presenti questa suggestiva tinta ARANCIONE.
Nella didascalia in basso si parla del "giovane Cerezo". E la cosa fa un po' tenerezza, perché te Cerezo lo ricordi in campo che aveva già almeno quarant'anni. Mai stato davvero giovane, Cerezo.
Segue poi una storia di Nick Carter. Ahhhhh, la nostalgiacanalis. Il "maledetto Carter!". Patsy. Ten e il suo "Dice il saggio". "Tutto è bene ciò che finisce bene". "E l'ultimo chiuda la porta"...
E dietro a ogni caso c'erano sempre loro. Il subdolo Stanislao Moulinski o l'ubiquo Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo (a Pinerolo!). Entrambi, Moulinski e Pestalozzi, erano in realtà il mago Mirkos, ma l'avremmo scoperto solo trentaquattro anni dopo
Un Bettega ancora padrone dei suoi capelli nel colore originale apre uno sproposito di pagine sulle Rubentus campione d'ItaGlia, cui ovviamente diamo fuoco e passiamo oltre. Oh, scherziamo?
Un fumettone western a puntate di Giorgio Trevisan, già firma storica del Corriere dei Piccoli e poi di Ken Parker e, oggi, di Julia
Mentre la pubblicità di quest'albo, con la copertina pescata dal telefilm del '77 convertito a tradimento in Italia in un trittico di pellicoLOL da sala, ti dà l'idea di una sonora incoolata. Non per altro, special è scritto tra virgolette.
Qui, invece, il dubbio. Il clamoroso dubbio. Strisce per quotidiani dei Fantastici Quattro non sapevi ne avessero mai realizzate. Lo stile sembra quello di Kirby, poi boh, vallo a sapere. Per quanto riguarda l'esile storiella di fondo, prego notare 1) la gioia con la quale Ben Grimm parla dell'Unicef nella prima vignetta, 2) la clamorosa rivelazione - vignetta 3 - sui drammatici problemi finanziari del Quartetto, finora taciuti nelle storie ufficiali per preservare l'immagine della famigliola perfetta. E a quel povero Peter Parker facevano fare sempre la parte del povero disastrato. I quattro sboroni.
E soprattutto, al di là del nemico arbitro dei Giochi senza Frontiere che con galanteria esplode dei colpi di pistola contro Sue, apprezzate 3) la progressiva tendenza al VIOLA dei capelli di Reed. Mister Fantastic padre naturale di Psylocke. Ri-sgùb!
No, perché. Se ne avete voglia e non vi manca il coraggio di rischiare qualche diottria, leggetevela questa descrizione del full contact, i cui praticanti "non devono ammazzare nessuno". Non era ancora il Full Contact di Van Damme, evidentemente.
E chiudiamo con colpo partita mariomerolo: triplo filotto reale ritornato con pallino Eldorado. C'erano il civile Fiordifragola e l'impronunciabile freak Lemarancio. Agli anni e all'acquisto da parte della malvagia Algida ne è sopravvissuto solo uno. Non è il Lemarancio.
SuperGulp!, il programma, nasceva come figlio morso da un ragno radioattivo di Gulp!, programma andato in onde tra le ne nebbie del Cretaceo Inferiore, nel '72 o giù di lì. Un contenitore con il Nick Carter creato da Bonvi e lo studio di Guido De Maria, ma anche il Signor Rossi di Bruno Bozzetto, Corto Maltese di Hugo Pratt, Jacovitti e altre robe in bianco e nero che però boh, te non c'eri mica, non sapresti dire. Dentro, di riffa o di Pratt, ci stavano insomma i grandi nomi del fumetto italiano. Nel '77 e fino all'81 inoltrato Gulp! si trasforma
L'Ergo Spalma, Asterix e le sue monete romane, l'ambito, preziosissimo monetiere che potevi avere solo arruffianandoti la cassiera del minimarket davanti casa. Tra le Pubblicità Fuorvianti questa pagina sarà saltata fuori ventordici volte, ma ogni volta è un genuino momento emozione©, giuri.
Nel sommario c'è già l'inusuale, bizzarra anteprima del numero successivo. Con gente che dà calci in faccia chucknorrisi ad altra gente, tah!, diretti, un terzino brasiliano che dimostra tutto il suo ammmore a un centrocampista della Germania Ovest e, soprattutto, un perentorio "Barazzutti vuole vincere". Fortunatamente Barazzutti, Corrado, era un tennista, non un terzino brasiliano troppo esuberante.
Tempo di arrivare nemmeno alla terza pagina e si comincia già a sciacallare, a succhiare sangue dalle tasche dei ragazzini, già provate dall'acquisto di altre due scatole degli egiziani Atlantic. Le magliettine, a scanso di equivoci, le propina la stessa Mondadori. Detto questo, anche nel loro bianco da salumeria, sono tutte e tre bellissime.
Ma veniamo ai fumetti. Visto che la Marvel era grossomodo tutta in mano alla Corno di Secchi, Mondadori ripiega su quelle che hanno tutta l'aria di essere delle versioni colorate a capocchia delle strisce in syndication dell'Uomo-Ragno. Te lo dice ad esempio il fatto che Peter sfoggi all'improvviso un capello testa di moro che manco con venti fiale di Grecian 2000. O che la divina Gwen Stacy, lì sullo sfondo, presenti questa suggestiva tinta ARANCIONE.
Ci sono però anche le storie di Doc Justice, eroe frenchie-frenchie di Marcello e Ollivier
pronto a sfidare feroci murene azzannatrici e perigliosi sub folli accoltellatori in un mare che fa FLOP, insomma in uno scenario tipico da basso Tirreno calabrese di oggi
I Mondiali in Argentina sono a uno sputo di vecchio con poca saliva e il Brasile è la grande favorita. Il Brasile, leggiamo nel catenaccio dell'articolo, guidato da COUTINHO. Scopriamo così che il Coutinho dell'Inter, la giovane promessa nerazzurra, è in realtà un nano di cinquantadue anni. Sgùb.Nella didascalia in basso si parla del "giovane Cerezo". E la cosa fa un po' tenerezza, perché te Cerezo lo ricordi in campo che aveva già almeno quarant'anni. Mai stato davvero giovane, Cerezo.
Segue poi una storia di Nick Carter. Ahhhhh, la nostalgiacanalis. Il "maledetto Carter!". Patsy. Ten e il suo "Dice il saggio". "Tutto è bene ciò che finisce bene". "E l'ultimo chiuda la porta"...
E dietro a ogni caso c'erano sempre loro. Il subdolo Stanislao Moulinski o l'ubiquo Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo (a Pinerolo!). Entrambi, Moulinski e Pestalozzi, erano in realtà il mago Mirkos, ma l'avremmo scoperto solo trentaquattro anni dopo
Un Bettega ancora padrone dei suoi capelli nel colore originale apre uno sproposito di pagine sulle Rubentus campione d'ItaGlia, cui ovviamente diamo fuoco e passiamo oltre. Oh, scherziamo?
Un fumettone western a puntate di Giorgio Trevisan, già firma storica del Corriere dei Piccoli e poi di Ken Parker e, oggi, di Julia
Mentre la pubblicità di quest'albo, con la copertina pescata dal telefilm del '77 convertito a tradimento in Italia in un trittico di pellicoLOL da sala, ti dà l'idea di una sonora incoolata. Non per altro, special è scritto tra virgolette.
Qui, invece, il dubbio. Il clamoroso dubbio. Strisce per quotidiani dei Fantastici Quattro non sapevi ne avessero mai realizzate. Lo stile sembra quello di Kirby, poi boh, vallo a sapere. Per quanto riguarda l'esile storiella di fondo, prego notare 1) la gioia con la quale Ben Grimm parla dell'Unicef nella prima vignetta, 2) la clamorosa rivelazione - vignetta 3 - sui drammatici problemi finanziari del Quartetto, finora taciuti nelle storie ufficiali per preservare l'immagine della famigliola perfetta. E a quel povero Peter Parker facevano fare sempre la parte del povero disastrato. I quattro sboroni.
E soprattutto, al di là del nemico arbitro dei Giochi senza Frontiere che con galanteria esplode dei colpi di pistola contro Sue, apprezzate 3) la progressiva tendenza al VIOLA dei capelli di Reed. Mister Fantastic padre naturale di Psylocke. Ri-sgùb!
Il rush finale: un po' di quelle notizie dal mondo inventatissime, è pacifico, ché tanto senza Internet cacchio ti controllavi...
...e le pagine della tv. Con Moser ancora giovine, Lauda già senza orecchio, L'Altra Domenica di Arbore e poi niente, una programmazione televisiva da scenario post-apocalittico in cui si doveva infilare quello che dava la TV Svizzera per apparare il palinsesto di giornata. No, perché. Se ne avete voglia e non vi manca il coraggio di rischiare qualche diottria, leggetevela questa descrizione del full contact, i cui praticanti "non devono ammazzare nessuno". Non era ancora il Full Contact di Van Damme, evidentemente.
E chiudiamo con colpo partita mariomerolo: triplo filotto reale ritornato con pallino Eldorado. C'erano il civile Fiordifragola e l'impronunciabile freak Lemarancio. Agli anni e all'acquisto da parte della malvagia Algida ne è sopravvissuto solo uno. Non è il Lemarancio.
Giuro che Coutinho ero sicuro che lo avessi aggiunto tu!
RispondiElimina"Cogito Ergo spalma"? :P
RispondiEliminaLe taroccate della Nutella hanno sempre una loro verve comica XD
La Corno, Tex, Diabolik e SuperGulp! I miei primi approcci con il fumetto... Supergulp lo leggevo nell'86 che era già bello consumao da mio papà...
RispondiEliminaMi ricordo di aver comprato un supergulp ad un mercatino, ma il mio era ancora in bianco e nero.
RispondiEliminaDei fumetti mi ricordo solo Spidey e le striscie del mago Wiz.
Vi chiederete dov'e'? probabilmente varra' tanto?
L'ho buttato =( .
L'ho "special" dovrei invece averlo ancora e presentava tre storie a striscie dell'uomo ragno complete e qualche imbarazzante anticipazione sui film.
Helldorado...io...sono...tuo padreeeee!
RispondiEliminae leggevo ma, soprattutto, mi beavo alla tivvì del mitico supergulp.
Però ero piccolo, eh? Che agli anta mi ci sono affacciato giusto un paio di mesi fa.
Vabbè, sob.
Attenzione, dalla reazione di Reed in realtà il balloon è da attribuire a Johnny. Proprio le cose alla cazzo di cane.
RispondiElimina@pettanick: NNOOOOUUUUUU!!!
RispondiElimina@Gianluca Maconi: in effetti però anche dalla battuta successiva di Johnny Storm sembra che l'errore sia più nel fatto che Reed Richards si rivolge a Ben Grimm chiamandolo "Johnny"... comunque alla Fiera del Pezzente questa storiellina era la vessillifera :-|
RispondiEliminaUhhhhuhh lacrime napulitane a garganella!!!!
RispondiEliminaDoc. pensa che il 45 giri che appare nella mia foto del contest, quello con la sigla di Ken Falco sul lato B ci stava proprio la sigla di Supergulp! Ahhhahh nostalgia canalis!! Ma poi in quei fumetti dei F4 a Mr. Fantastic lo disegnavano macrocefalo x sottolineare la sua intelligenza??
CENTO.LIRE.
RispondiEliminaRidatemi la mia infanzia!
Io ho 43 anni e ricordo un numero di Supergulp in cui i comics Marvel erano realizzati da team italiani : se non ricordo male, ma è una info che ho ricavato da altre fonti, i testi erano di un già rodato Alfredo Castelli. E mi pare di ricordare anche il nome di Pino Rinaldi ( che poi approdò alle Marvel UK e USA ).
RispondiEliminaChe Pino Rinaldi disegnasse Super Gulp è impossibile, ai tempi sarà stato un ragazzino ( credo!).
RispondiEliminaMa i due gelati della della pubblicità stanno facendo sesso?
Ma cosa fa il giocatore del Genoa dietro Bettega??? Con una mano si gratta la pancia... ma con l'altra?
RispondiEliminaDal sommario:
RispondiElimina"SKATEBOARD, IL FIGLIO DEL SURF
Un gioco che può diventare anche sport"
Anche qui si gettano le basi per una sana cultura ammerichena.
Lo diceva anche Enrico Ruggeri, quando faceva ancora punk e new wave con i Decibel (prima che diventasse qualcun altro :'((((( )
RispondiElimina"LA NUTELLA LA PORTA ASTERIX,
in offerta al caffè Super Pix."
http://www.youtube.com/watch?v=JexlrWzo7TY&feature=player_detailpage#t=41s
In questa canzone, che sbeffeggiava la spersonalizzazione plasticosa che ci portavano i supermarket. Molto avanti.
"Amo la musica che sento qua,
quel ritmo confezionato.
Mentre il profumo di plastica va
sul mio vitello tonnato.
Il rumore di cassa è uno shock,
spendo i soldi ma a tempo di rock.
Mi diverto moltissimo qui,
il progresso mi piace così."
Editoriale Corno che ricordi io all'epoca avevo il negozio nel palazzo in cui si trovavano gli uffici ricordo i vari tentativi di intenerire le segretarie con la mia faccia di bravo bambino per farmi dare i mitici adesivi....
RispondiEliminaPortiamo rispetto per l'Ergo Spalma, in ogni caso.
RispondiElimina"Dice il saggio...". Ah, la nostalgia Canalis!
RispondiEliminaSi-si, Dott.Ing.Manhattan, ricordo su Ergo Spalma il ragazzuolo che parava con gesto atletico putente (senza guanti!), degno di un superboys di Shingo Tamai. Sicuramente più accattivante di suo cugggino biciclettaro sui vasetti di Ciao Cream!
RispondiEliminaMa alla fine la Ferrero a vinto su entrambi, come onta gli ha tuttieddue tritati e omogenizzati come ingrediente segreto della loro crema nutellosa. Bicicletta compresa.
non so se il trio medusa sono degli antristi ma stamattina hanno parlato propio di supergulp!
RispondiEliminaEpic post is epic.
RispondiEliminaMister Fantastic padre naturale di Psylocke: anvedi!
RispondiEliminaTutti che parlano di Nutella e simili... solo io ho avuto una infanzia grigia senza alcuno di questi ghiotti prodotti.
RispondiEliminaLa sig.ra Drakkan ha detto che vedrà di farmi il suddetto intruglio con il bimby (evvai con il marchettona).
Cavolo, non conoscevo l'esistenza della rivista. Ah, quanta meraviglia Supergulp! Anche perché Bonvi è uno dei miei autori italiani preferiti.
RispondiEliminaGesù, recentemente ho rivalutato Super Gulp.
RispondiEliminaQuesto numero è molto interessante.
Specialmente per il gelatone Eldorado!