The Cape: un nuovo super-eroe inutile, ridicolo, pezzente per la televisione
Alla NBC le legnate prese con Heroes non devono essere evidentemente bastate. Qualcuno dei suoi dirigenti deve essersi detto a un certo punto: minchia, oh, possiamo fare molto peggio di così! Quel molto peggio è The Cape, un nuovo telefilm sui super-eroi talmente PEZZENTE da restituire una sua dignità perfino a quel clone detesticolato degli Incredibili di No Ordinary Family della Fox, ma financo alle fiction per Rai Uno con Fiona May […]
La storia di The Cape è una storia da fumetto scamuffo dell'89, da film di Terence Hill, da fanzine fotocopiata dei tempi del liceo. All'appello rispondono un genio del crimine che non presenta i requisiti minimi statali per l'appellativo di genio ma c'ha le lenti a contatto da drogato, una megacorporation cattiva tipo Publitalia, una contro-corporazione alternativa no profit tipo onlus guidata da una hacker conveniently pheega, un eroe sfighé in fuga da tutto (tutto = la giustizia, la famiglia, una scuola di recitazione degna di questo nome) che non c'ha il coraggio di chiamare casa, il classico amico di colore che in realtà è malamente ma forse lo è perché sottoschiaffi, Vinnie Jones con la faccia grigliata, flashback inutili che sottolineano come quel tizio che si sta togliendo la maschera e sembra il tizio sospetto apparso due secondi prima è in effetti proprio il tizio sospetto apparso due secondi prima, una banda di rapinatori munita di nani e saltimbanco nota come Circo del Crimine.
Naturalmente, il protagonista pirla non troverà niente di meglio da fare, per scagionarsi dalle accuse e riabbracciare la famiglia e sconfiggere i promoter del male, che SCHIERARSI con i rapinatori, prendere in prestito una vecchia mantellina di Sandro Giacobbe con l'effetto speciale incorporato e diventare un super-eroe. Solo dopo essersi allenato adeguatamente al combattimento a mani nude, uh, FACENDOSI MENARE DAL NANO del circo.
Nasce così The Cape, il Tony Binarelli della lotta al crimine: da solo, con una mantellina con lo spessore sulle spalle, contro un esercito privato armato fino ai denti e un sacco di delinquenti drogati. Bella pensata.
Chiude la prima parte dell'episodio pilota una scena da lacrime napulitante INCREDIBILMENTE RIDICOLA, in cui il protagonista - dopo aver bruciato in meno di quaranta minuti qualsiasi spunto possibile per la serie, destinandola a una morte MOLTO più precoce di quella di Heroes - fa visita al figlio nottetempo, fa la voce impostata per non farsi riconoscere, fa essenzialmente la figura del povero stronzo.
Insomma, esattamente la stessa puttanata che sarebbe venuta fuori se avessero chiesto a un ragazzino di seconda media con la faccia devastata dall'acne di mischiare a proprio piacimento i seguenti elementi:
Heroes, subito dopo la prima stagione |
Un'idea originalissima. Almeno PER LA MARVEL DEL 1962 |
Nasce così The Cape, il Tony Binarelli della lotta al crimine: da solo, con una mantellina con lo spessore sulle spalle, contro un esercito privato armato fino ai denti e un sacco di delinquenti drogati. Bella pensata.
Chiude la prima parte dell'episodio pilota una scena da lacrime napulitante INCREDIBILMENTE RIDICOLA, in cui il protagonista - dopo aver bruciato in meno di quaranta minuti qualsiasi spunto possibile per la serie, destinandola a una morte MOLTO più precoce di quella di Heroes - fa visita al figlio nottetempo, fa la voce impostata per non farsi riconoscere, fa essenzialmente la figura del povero stronzo.
Il violentissimo nano bungo-bungo! |
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Sto tentando di seguirlo, ma fregnacce di ogni genere (dalla sequenza troppo fumettosa alla voragine di sceneggiatura) si susseguono ad un ritmo davvero serrato. Continuo a seguirlo per capire se nbc lo abbia fatto apposta, tipo esperimento stilistico (se vabbè), oppure che si siano bevuti il cervello anche se quest'ultimo aveva appena fatto arrocco col culo.
RispondiEliminaLa roba dell'eroe-escapista se la sono fregata da "Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay", di Chabon.
RispondiEliminaAltrimenti noto come "Il più bel libro sul mondo del fumetto di sempre".
RispondiEliminaO: "L'unico libro decente di Chabon".
La domanda che mi gira in testa è:
RispondiElimina"Perchè?"
C'è Summer Glau.
RispondiEliminaIn minigonna.
[Mi hanno detto, non ho ancora avuto il coraggio di guardare la serie]
Se c'è Summer Glau in minigonna, la serie vale.
RispondiEliminaDicono molto bene di Misfits che se ho capito bene è una specie di heroes. Parlano di un doppiaggio infame però, ma vabbé. Il libro che hai nominato sembra interessante...Il nanetto che lo allena è geneiale
RispondiEliminaDoc, mi citi il Marziano?
RispondiEliminaNatty: Chi?
RispondiEliminaperunamico: è un libro semplicemente stupendo.
Misfits è divertente, ma con Heroes non c'entra niente. I super poteri sono più una scusa che altro, non sono l'argomento centrale della serie.
RispondiEliminaIo la seguo in lingua originale.
E' incredibile che oggigiorgio (Cit) ci sia chi non conosce Gianfranco Marziano.
RispondiEliminahttp://www.katanka.net/marziano/
per cominciare a farsi un'idea.
Attenzione : alto tasso di terronagine.
A terronaggine qui siam messi non c'è male, ma no, non lo conoscevo e quindi non l'ho citato.
RispondiEliminaOra conoscilo :D
RispondiEliminaHeroes era anche carino, a patto che fosse terminato con la prima stagione. Misfits mi sembra una palla assurda (erano meglio i Misfits of Science degli anni 80).
RispondiEliminaThe Cape....ma perchè si ostinano a fare cose sui supereroi se non hanno i budget per dare ai protagonisti dei poteri degni di tale nome, non i soliti poteri che si capisce benissimo che ci sono perchè non costano una cippa in effetti? Cazzo, pure il telefilm di Flash era molto più dignitoso in tal senso.
Doc, cita me, che in quanto a "marziano" vai sul velluto! ;)
RispondiEliminaMisfits ho finito di vederlo ieri e l'ho trovato davvero buono, se non da dieci almeno da otto pieno. Ma non è un telefilm di supereroi nemmeno di striscio (anche se ci si avvicina millimetricamente nella seconda stagione), è più un telefilm di "giovani inglesi con un concetto bizzarro di igiene personale e un rapporto ancora più bizzarro con gli assistenti sociali"
RispondiEliminaGrazie per aver annichilito quel po' di voglia residua di guardare Misfits che c'avevo, Poggy.
RispondiEliminaCosì mi sono levato il pensiero.
Dottò, e di Boardwark Empire non diciamo proprio nulla?
RispondiEliminail nano bungo-bungo XD
RispondiEliminaDi Chabon ho letto solo quello, ma (sì) è bellissimo.
RispondiEliminamitch: ho visto le prime due puntate su sky. Giudizio per il momento sospeso, perché non so proprio cosa pensarne. Ne riparliamo magari dopo le prossime due.
RispondiEliminaAndrea: gli altri, da Wonder Boys in giù, sono TUTTI incentrati su omosessualità ed ebraismo. Per carità, nulla da dire sui temi in sè (e in Cavalier & Clay peraltro entrambi funzionano benissimo), ma al terzo romanzo identico uno inizia un attimo a perdere interesse.
Grazie, allora eviterò il disturbo. Invece Boardwalk Empire l'ho visto tutto (parlo della stagione 1); parte bene (e sticazzi, c'è Scorsese), ma poi si perde in troppa roba da donnette, e poca roba da ascesa di gangster.
RispondiElimina"poca roba da ascesa di gangster". Che era magari l'unico aspetto interessante di tutta la faccenda. Tristezza.
RispondiEliminaBeh, comunque non fa schifo. Però la serie più interessante che ho visto quest'anno è stata Rubicon della AMC, la consiglio a tutti, anche se purtroppo pare tiri aria di chiusra (che peccato).
RispondiEliminaNon vi piace no ordinary family? Perchè?
RispondiEliminaMisfits (non doppiato) consigliatissimo.
RispondiEliminaLa miglior descrizione che ho letto recitava, più o meno, "Durante una strana tempesta un gruppo di giovani acquisisce il potere di non far cagare quanto heroes."
Mhà Heroes a me era piaciuto..comunque di super eroi siamo pieni con un potenziale mostruoso, invece di inventare "La Cappa" non sò potevano fare una serie su Soldato d'Inverno, Deadpool, Moonknight,...insomma a che serve The Cape se non a rubare idee di altriin malo modo?
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