Sailor Moon vs Street Fighter II (plus: Halo, il paradiso di uno Spartan)

Sailor Moon. Ufficialmente nessuno tra gli uomini che incrociano a queste coordinate ne ha mai visto una puntata. Chiaro. Certo. Ma ufficiosamente l'hanno fatto un po' tutti. Per, uh, verificare la fedeltà rispetto al materiale originale di quel picchiaduro del '93 per Mega Drive e Super Nintendo. Nella migliore delle ipotesi. Ora, le guerriere che vestivano alla marinara come Susanna Agnelli e Paolino Paperino c'avevano questa sigla, ma non la sigla italiana, quella molto Cristina e abbastanza D'Avena su una scala da zero a orchiclastia. No. Stai parlando della sigla nippa originale. Bene. Anzi, male. Anzi, whatever. Quella sigla lì, qualcuno l'ha omaggiata ora con una cover. Una cover realizzata unicamente con i suoni di Street Fighter II. [...]

E giù applausi. (via)
Da college humor, invece, arriva questo altro video gentile qui. Tema: dove va uno Spartan di Halo quando muore? C'è vita dopo il pwnaggio? Svolgimento: forse sì, ma non è che sia questo granché.

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Commenti

  1. Gli Spartan di Halo finiscono chiaramente in un mondo in cui lo story telling esiste, e non è quello di Halo Reach (feroce battuta..)

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  2. Il fatto che ora mi stia guardando Caro fratello (a causa tua, ricordiamocelo) non significa che in passato abbia visto Sailor Moon: e infatti non ne ho visto davvero una sola puntata.

    Beh forse una...due...tre al massimo, dai.

    Certo però che ne hanno di tempo da perdere questi di Dorkly.com

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  3. Mr.Geek: "Questa... è... Reach!!! No, Sparta è da quella parte. Prego."


    Kon: non ti devi giustificare. Davvero. Tranquillo. Non ce lo diciamo a nessuno che ti guardavi i cartoni per femminucce. :D

    Quelli di dorkly sono i campioni panamericani di fancazzismo applicato.

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  4. Questi sono malati di mente... bellissimo, ma la prossima volta faranno il tema di Pac-man con i rutti?

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  5. Sailor Moon: ovvero la versione per femminucce di Saint Seya. Senza raggiungere il livello di ricchionaggine di quest'ultimo.

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  6. Il padrone di casa mi pare conoscesse il tipo che ha curato adattamenti e censure di Sailor Moon per conto di Mediaset. Non è così, doc?

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  7. Sì, il grande, mitologico Ryan Carrassi. Ai tempi di "Digital Japan" curava per noi una rubrica sulle censure apportate da Mediaset ai cartoni giapponesi. Censure in buona parte dei casi operate da lui stesso :).

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  8. Massifish, non diciamo eresie: in Sailor Moon c'erano lesbicone come Sailor Uranus e Neptune più un intero gruppo di trans come le Sailor Star Light o come cazzo si chiamavano loro.
    Insomma, anche con la censura ignobile di merdaset certe cose erano abbastanza evidenti.

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  9. @Kon: è vero! I trans li avevo rimossi...

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