Bologna - Inter: è crisi
Dopo aver ribadito a cadenza regolare per tutto l'arco della giornata l'importanza dell'incontro con l'amicone libico (l'amico dittatore con la passione per le giovinette da indottrinare), accolto dal suo sodale nostrano sotto la scaletta dell'aereo con un bacio in bocca - e in attesa dello speciale di 27 pagine sul prossimo numero di Chi - gli organi del minculpop di Berlusconia passano in serata al prossimo argomento a scaletta: demolire l'Immensinter per far brillare ancor di più, di converso, il nuovo Milan. Quello che serve per vincere le elezioni. [...]
La partita non è neanche iniziata che sulla solita Merdaset Prezzium partono le lacrime napulitante per l'assenza incolmabile di Mou (quello stesso Mou che mandava a fanculo a rotazione tutti i fantoccini di MP, una settimana sì e l'altra pure), le cassandre su Benitez e sulla situazione difficile che vive, il fatto che sudi parecchio e questo non sia bello, le gufate del menagramo Bartolomucci. E stavolta non c'è neanche Pistocchi. Per dire. Il primo tempo sotto tono dei ragazzi è graditissima benzina su un falò alto già diversi metri: è crisi, il Milan sarà di tutt'altro livello quest'anno, ormai scudetto, Champions e un'ampia maggioranza in tutte e due le camere sono saldamente in mano al diversamente alto loro padre e padrone.
Fine primo tempo, primo tempo nel quale la cosa più divertente sono le urla di qualche bolognese in tribuna che riesce a scavallare la telecronaca: al quarto ziobonìn sòcmel ti è tornato il buonumore.
Secondo tempo: l'Inter schiaccia un Bologna ordinato (dove ordinato = che si difende in quindici). Sono traverse, parate miracolate, botte di culo rossoblù, ma la palla non entra. Il peana dei portavoce della libertà calcistica, a fine partita, prosegue imperterrito: sono già due punti sotto, è crisi, è la fine di un ciclo. Nessuno dice che l'Inter non vince la prima in campionato da un botto di anni. Che è un po' una tradizione, via. Un gesto cavalleresco nei confronti degli altri. Niente. Il Milan è troppo forte, tutto è già deciso, non ci sono più avversarie, non ci sono più le mezze stagioni: ché ormai è settembre e tra un po' ci vuole il cappotto, signora mia.
Una giornata. Tutto questo dopo UNA giornata. E il bello è che la gente ci crede: gli sfighinteristi (brutta razza) tremano, gli altri gongolano, Severgnini ci scrive su almeno due libri. Perché se lo dice la TV, se lo dicono Internet e i giornali, è vero. Cioé, metti, a furia di dire che Pelù cantava la sigla di Jeeg Robot d'Acciaio, alla fine l'ha cantata davvero.
Cazzo non si fa per tenere lontani quei dannati giudici proletari attaccati all'osso e le loro stupide, ingiustificate, fondamentalmente inutili manovre persecutorie.
La nuova maglia da trasferta dei nerazzurri. Già un successone nelle balere messicane, quelle in cui si spara in aria per festeggiare |
Aristoteles Mariga fa sentire da tergo a un avversario tutta la sua africanità |
Secondo tempo: l'Inter schiaccia un Bologna ordinato (dove ordinato = che si difende in quindici). Sono traverse, parate miracolate, botte di culo rossoblù, ma la palla non entra. Il peana dei portavoce della libertà calcistica, a fine partita, prosegue imperterrito: sono già due punti sotto, è crisi, è la fine di un ciclo. Nessuno dice che l'Inter non vince la prima in campionato da un botto di anni. Che è un po' una tradizione, via. Un gesto cavalleresco nei confronti degli altri. Niente. Il Milan è troppo forte, tutto è già deciso, non ci sono più avversarie, non ci sono più le mezze stagioni: ché ormai è settembre e tra un po' ci vuole il cappotto, signora mia.
Una giornata. Tutto questo dopo UNA giornata. E il bello è che la gente ci crede: gli sfighinteristi (brutta razza) tremano, gli altri gongolano, Severgnini ci scrive su almeno due libri. Perché se lo dice la TV, se lo dicono Internet e i giornali, è vero. Cioé, metti, a furia di dire che Pelù cantava la sigla di Jeeg Robot d'Acciaio, alla fine l'ha cantata davvero.
Cazzo non si fa per tenere lontani quei dannati giudici proletari attaccati all'osso e le loro stupide, ingiustificate, fondamentalmente inutili manovre persecutorie.
ma dai non fare la vittima, nessuno ha parlato di crisi, al contrario, lo zio "zio bergomi" ha balbettato qualcosa su come siete stati solidi e arrembanti nel secondo tempo, lui è molto fiducioso, così come lo stesso benny hill tez.
RispondiEliminaCalcola che loro erano senza allenatore e vi hanno mandato in confusione, poi oggi arriva inler dall'udinese. Cerca di essere ottimista, siete in perfetta media inglese, nessuna crisi.
Ralph, io son sereno come la grandi. Si ironizzava su Merdaset Prezzium, come al solito. Sono cani all'osso, credimi. Cani di quelli brutti.
RispondiEliminaavevo capito ma ne ho approfittato per infamarvi e festeggiare i primi punti persi.
RispondiEliminala partita l'ho vista a pezzi, ma mariga in campo dall'inizio che ci faceva? e cambi migliori di coutinho e biabiany non ce n'erano?
Te c'hai poco da festeggiare, con quella squadra di derelitti.
RispondiElimina..Con l'Inter solo un pari. E' crisi Bologna.
RispondiEliminaSe li si lascia liberi, arriveranno presto anche a quello.
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