Red Dead Redemption: il primo, vero simulatore di Clint Eastwood

Sei cresciuto con il West tutt’attorno. Figlio di un sincero estimatore del genere, a nove anni avevi già ereditato e letto tutti e 73 gli albi della Storia del West di Gino d’Antonio. A dieci guardavi già con sospetto Tex Willer. A dodici avevi visto tutto Leone e il western revisionista in forzate maratone estive davanti alla TV: Un uomo chiamato cavallo, Soldato Blu, Corvo rosso non avrai il mio scalpo, Piccolo grande uomo. A quindici sei rimasto prigioniero di un cinema per tre ore e mezza senza viveri e generi di conforto per guardare Balla coi lupi.
In buona sostanza, era tutta la vita che aspettavi un gioco d’ambientazione western veramente con i controattributi. E dopo gli incerti Red Dead Revolver e Gun, dopo i preti pederasti del primo Call of Juarez
e la struttura barbona da mod di Call of Duty del secondo, quel gioco finalmente, dall’Argentina (come avrebbe detto la Carrà dei bei tempi), o più realisticamente da San Diego, è qui. [...]
Volevi un titolo in cui, messi gli stivali in una polverosa cittadina di frontiera dimenticata da Dio, nei panni di uno straniero senza nome, di un meticcio indiano, di un ex disperato con la faccia sfregiata e lo sguardo di ghiaccio, avresti fatto il giusto per far rispettare la legge. In cui fosse possibile farsi un giro di carte al saloon, resistendo alla tentazione di sparare al pianista perché suona dimmerda, ma facendo volare subito dopo i cazzotti perché un baro ha cercato di fregarti. Attraversare il deserto al galoppo, fermarti per un fuoco di bivacco sotto il cielo stellato, poi finire con calma il caffè e rimetterti sulle tracce di quei cazzo di banditi. Andare in giro ad ammazzare le bande di fratelli fuorilegge (che nel vecchio West se avevi più di quattro fratelli maschi dovevi fare il bandito. C’era scritto sulla costituzione) ed esser pagato per farlo. Sapere che i due maraldi che ti inseguono al galoppo potresti atterrarli subito sparando ai cavalli: ma visto che quelli non ti hanno fatto niente, preferire farsi fischiare attorno per qualche secondo di troppo le pallottole pur di beccarli in piena fronte. Gli stronzi.
E ancora: inseguire un treno al galoppo per il gusto di farlo, prendere al lasso un mustang selvatico, dare l’assalto a un fortino dietro cui si sono asserragliati i bastardi con cui hai un conto in sospeso, condurre un carro lontano dal pericolo con un ultimo colpo di re(di)ni, cercare un tesoro, trovare invece al suo posto un amico, chiederti cosa cazzo te ne fai nel selvaggio west di un amico, risponderti che, oh, meglio quello che un calcio nelle palle.
Fare il filo alla bella ranchera fingendo di non cagartela come Clint, smontare da cavallo al volo come Clint, entrare nel saloon di un altro buco d’Inferno come Clint, squadrare tutti con occhio stretto e sopracciglio severo come Clint, estrarre il ferro come Clint, masticare tabacco per rimetterti in forma dopo che le hai prese (ma solo perché sei stato attaccato vigliaccamente alle spalle, chiaro) come Clint.
Bene, Red Dead Redemption ti offre tutto questo, e pure qualcosa d’altro. Nelle prime tre ore di gioco ti sei sentito per la prima volta libero come mai prima d'ora in un titolo del genere. Finalmente free in un ambiente free roaming. Hai riscoperto il piacere ormai perduto di andartene in giro a cazzeggiare, senza neanche il bisogno di fischiettare qualcosa, che le musiche di RDR sono fischiettate già all’origine. Ma prima di concludere con il FINALE CARICO DI ENTUSIASMO E SPERANZA©™, un paio di cose del gioco Rockstar che non ti sono piaciute proprio manco per niente.

  
1) IL RANGER GALOPPATORE SOLITARIO

Se attraversi al galoppo la terra di nessuno, ti aspetti di incrociare, come pur accade nel gioco, qualche derelitto al piccolo trotto. Un carro conestoga con un vecchio baffuto a cassetta. Due tizi che cavalcano affiancati (saranno banditi? Saranno mica di Brokeback Mountain? Saranno cazzi loro?). Non sempre lo stesso tipo che galoppa come un pazzo in direzione opposta alla tua, tenendo perfettamente la destra, come se fosse la statale che collega sulla costa dell’alto Tirreno calabrese Paola (CS) a Diamante (CS). Questa strada non è abbastanza grande per tutti e due, coglione.

2) WILD WEST vs WWF
RDR ti chiede di ammazzare tutta una serie di poveri animali che non ti hanno fatto nulla. Così, per completare delle sottomissioni, o per scuoiarli e rivenderne la pelle. Ora, capisci il grizzly o il puma feroce che vuole ucciderci (cit). Ma tutto il resto? Clint (che, lo ricordiamo, a inizio carriera andava in giro con un orango) avrebbe ammazzato al massimo un paio di serpenti a sonagli, che quelli stanno sui coglioni a tutti. Un avvoltoio, tié, se proprio gli ronzava sulla testa mentre era ferito a terra. Ma non è proprio possibile che appena sceso dal treno, la prima volta che devi usare un’arma e sparare nel gioco a degli esseri viventi, si tratta di ammazzare a fucilate dei poveri conigli. Cioè, sei lì per far trionfare il bene, per essere il miglior Clint Eastwood che si sia mai visto da quelle parti dopo Clint Eastwood. Non per sterminare la famiglia di Tippete il coniglietto.

3) LO SCIOPERO DELLE BATTONE
Le baldracche da saloon che hai incontrato finora non erano interattive. Questo non fa molto il selvaggio west che conosci.


4) COSA CI FACEVA UNA SPUTACCHIA DI COWBOY SU UNA SCALA? SALIVA
Non si può sputare in terra. Sì, va bene, sarà una cosa marginale. Ma tu un cowboy che non sputa in terra, per poi passarsi il dorso della mano sulla bocca, ruotando lentamente la testa di lato, non l'hai mai visto.

Ok, ora, come promesso, il FINALE CARICO DI ENTUSIASMO E SPERANZA©™
Non hai ancora incontrato gli indiani. Ce ne saranno poi rimasti di indiani nella frontiera del 1911? Boh. Magari da qualche parte alla fine li trovi, magari in una riserva, a drogarsi e vendere le collanine ai turisti. Ma non c’è fretta. Anche se ti dicono che ti chiami John Marston, sei finalmente lo straniero senza nome della tua personalissima epopea del vecchio West. Sei il primo protagonista buono in un gioco Rockstar. Sei Clint Eastwood. E per tutta la teppaglia là fuori ora sono cazzi.


SCIMMIUDIZIO:





Commenti

  1. Anch'io credo che sia fantastico

    RispondiElimina
  2. La scimmia che mi è salita in groppa per questo gioco mi sta trascinando a prendere una PS3, mi sa che sto per cedere.

    RispondiElimina
  3. Macchè l'unico che conosco con una 360 è un mio cuginetto che non me la presterebbe manco morto.
    No, facendo due conti le esclusive 360 che mi interessano sono anche su PC, se riuscissi a liberarmi della Wii un pensiereino alla PS3 ce lo farei.

    RispondiElimina
  4. Come cazzo si fa a mettere i post collegati? EH? EH?

    RispondiElimina
  5. Ma la vuoi finire di clonare i blog altrui? Non ti bastava la barra di Wibiya? Vuoi trovarti qualcosa di originale, una volta tanto?


    ;)

    (cazzo ci vuole, dai? Googola)

    RispondiElimina
  6. Si perchè la barra di Wibiya ce l'hai solo te sul ueb!

    Mi devi far gugolare?
    Eh?
    Eh?

    RispondiElimina
  7. Eh, ma te l'hai vista qui, mica altrove.

    Googola, googola. Anche perché ho dovuto smanettare con l'html per ottenere qualcosa di decente.

    RispondiElimina
  8. Il miglior gioco di sempre. Ho comprato la PS solo per quello, convinto che poi avrei rivenduto etrambi una volta finito.. ILLUSO !

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy