Lazio - Inter: ti piace vincere facile? (sì)
5 maggio 2002: un ciccione piange sulla vostra panchina, colpito dalla consapevolezza di essere un cornuto cui un giorno toccherà perfino l'onta di finire sul libro paga di nanusconi. 2 maggio 2010: un'altra volta lo scudetto passa dalla Roma biancoceleste, ma in una serata alquanto bizzarra in cui i tifosi dell'Inter tifano per l'Inter, quelli della Lazio tifano per l'Inter, quelli della Roma tifano per la Lazio, quelli della Rube come sempre sookano. [...]
Al di là di tutte le polemiche della vigilia, Lazio-Inter è partita vera. Cioé, per almeno nove, dieci minuti. Poi lo stadio inizia a intonare un certo tipo di cori affettuosi e i giocatori daa Laazie comprendono come non sia proprio il caso di rischiare la vita per inconsulti atti di eroismo. Mino non aver paura di uscire dall'aria di rigore. Segnano, a cavallo tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo, Kabir Bedi Samuel e Girella Motta, quest'ultimo staccando su calcio d'angolo marcato solo da se stesso. Ma i telecronisti di Merdaset Prezzum non ci stanno: gridano allo scandalo, avvertono i tifosi nerazzurri del pericolo che la situazione generatasi in campo possa trasformarsi a tradimento in un nuovo 5 maggio. L'ingresso in campo dell'uomo dei formaggini Hitzlsperger viene salutato come la reincarnazione di Poborsky, pronto a castigare i sogni di gloria dell'Immensinter con la sua teutonica dedizione alla causa. Ma i tifosi a casa, ormai, a sentire cazzate del genere non si sprecano nemmeno più a portarsi le mani sui gioielli di famiglia. Si ride. Si ride e basta della pochezza dei servi del nano. Costretti, come sempre, prima a intonare il peana, poi a elargire complimenti a denti stretti alla squadra più forte d'Europa e al suo leggendario condottiero con l'accento da albanese. E gli spruzzi di bile e le esplosioni di fegati a catena illuminano a giorno un'altra notte italiana. In attesa che una nuova manifestazione dei supporter giallorozzi intasi le vie del centro per condannare il torto subito dai poco sportivi colleghi biancocelesti, mancano quattro partite alla fine della stagione: sono giorni meravigliosi.
In foto: a fine partita baci, abbracci, lo sbocciare imprevisto di storie d'ammore.
In foto: a fine partita baci, abbracci, lo sbocciare imprevisto di storie d'ammore.
e poi dicono che il calcio è uno sport violento...
RispondiEliminaQuanto amore, fratellanza e buoni sentimenti in questa partita :-)
sportivlazio-onestinter è stata un bellissimo spot per il calcio italiano, ne hanno già scritto e parlato con entusiasmo in tutta europa.
RispondiEliminameritavate ben altro avversario, è stata una mancanza di rispetto soprattutto nei vostri confronti che gliene avreste picchiate dentro 3 in ogni caso... fossi un tifoso interista, vivrei sì il calcio in maniera psicotica e distorta a causa delle numerose sofferenze passate, traumatizzato e ricolmo di odio verso il mondo, ma ugualmente mi sentirei parecchio infastidito dal comportamento della lazio di ieri sera
la cosa più bella alla fine sono sono stati gli striscioni davvero simpatici, tra cui il geniale
TORNA A CASA MESSI
"TORNA A CASA MESSI" era old. Si era già visto a Barcellona.
RispondiEliminaQuell'"Oh nooo" tirato fuori sui gol era fantastico. Ma pure "Scansamose" non era male.
Fortuna che mercoledì si torna alle partite vere, con una gara che, grazie alla bile sputata dalla Rosella e dai suoi minion, raggiungerà tassi di coltellate da record.
Vincere facile ti dà un godimento incredibile! E' vero da tifoso comprendo e capisco. Ma non fatevi mai troppe beffe della perfida Eupalla: la sua crudeltà è inimmaginabile e prima o poi il suo anatema coglie sempre. Godete, ma con discrezione sennò poi la dea si incazza. Prima o poi, eh.
RispondiEliminaForza Roma!
RispondiEliminaCore de staaaaa citttààààà... E mercoledì, grazie alle sagge parole di Rosellona nostra, le coltellate all'Olimpico si moltiplicano. Unico graaaaannne ammmoreeeee...
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