Un sogno a portata di tasto Z (unicorni gay da combattimento)
Qualche tempo fa si parlava di quella gran figata di Canabalt, il consumo del quale nel frattempo ha ormai soppiantato in alcuni ambienti andergràund quello del metadone. Robot Unicorn Attack è se vogliamo la stessa cosa: un giochino in flash in cui devi correre, correre, saltare e correre un altro poco. La stessa, solo con un tasso di omosessualità decisamente più alto. A questo punto sarà bene precisare che la prosecuzione della lettura è consigliata solo a chi sia veramente convinto della propria virilità. A meno che, chiaro, chi legge non sia una donna, o una donna convinta della propria virilità: in tal caso non ci sono problemi uguale [...]
Sei un cavallo robot. Ma non un cavallo robot tipo il cavallo robot di Bravestarr lo sceriffo dello spazio. E nemmanco come Stridor il cavallo di Fisto nei Masters, che faceva a gara a chi ce l'aveva più lungo, il garretto, con il suo gemello diverso Night Stalker montato da Jitsu. Un cavallo robot tipo un Mio Mini Pony robot. La schermata principale ti dice premi il tasto Z per far avverare il tuo sogno, ma anche se quando lo premi non ti compare Jenna Jameson in stato appena preorgasmico sulle ginocchia, prendi a giocare e sei questo unicorno bianco, e corri, salti per raccogliere delle magie, e fai lo scatto per sfondare delle stelline. Il punto è che non c'è nulla di cute, manco un'ombra di quelle robe kawaii che si mettono nelle cagate con pony e cavalli e unicorni per venderle alle ragazzine depresse. Quando precipiti, per dire, si sente un botto pazzesco e nella schermata del Continue si vede la testa del cavallo mozzata che piange tipo come se fosse una scena tratta da Il Padrino parte 2099. Questo essenzialmente perché Robot Unicorn Attack è una roba pensata per i ricchioni. A suffragare la tua tesi, la colonna sonora. Non un musichino qualsiasi, ma una canzone in perfetto stile anni 80, che potrebbe e non potrebbe essere un pezzo inedito di Dan Arrow o di Baltimora (di Falco no, che con quell'accento austriaco della minchia l'avresti riconosciuto subito). Una canzone il cui testo, secondo quei malati di Destructoid.com, fa più o meno così:
- Open your eyes, I see. Your eyes are open.
- Wear no disguise for me, come into the open.
- When it's cold (when it's cold), outside (outside), am I here in vain?
- Hold on, to the night, there will be no shame.
- CORO: Always, I want to be with you, and make believe with you, and live in harmony harmony oh love!
- CORO: Always.
- Melting the ice for me, jump into the ocean.
- Hold back the tide, I see. Your love in motion.
- When it's cold (when it's cold), outside (outside), am I here in vain?
- Hold on, to the night, there will be no shame.
- CORO X 2
- When it's cold (when it's cold), outside (outside), am I here in vain?
- Hold on, to the night, there will be no shame.
- CORO X 5
Semplicemente struggente. A questo punto, non ti resta che svelare dove si nasconde questo capolavoro in salsa fantasy del genere platform, e invitare i fedelissimi dell'Antro ad affrontare la prova del piede. Giocate per almeno una quindicina di minuti. Da soli. Con le cuffie. Se vi riscoprite a tenere il tempo con la suola, siete gay. In tal caso: coraggio, non c'è nulla di male. Che siamo nel 2010 e sono cose normali e siamo gente civile e sempre meglio quello che essere rubentini. Qualora invece l'esito del test dovesse rivelarsi negativo, Robot Unicorn Attack rimane pur sempre un titolo perfetto per trascorrere una serata di San Valentino alternativa con la propria dolce metà. Certo, resta il fatto che funziona meglio se la propria dolce metà ha anche lei i baffi a manubrio, ma vabbé.
Disgustorama.Ci mancava solo un gioco per scovare le cripto-checche.
RispondiEliminaLa canzone è degli Erasure, si chiama Always. Io ce l'ho per Lips ^__^
RispondiEliminaBeh, il periodo Synthpop/New Wave/New Romantic/Musicadimmerda anni 80 l'avevo beccato. Mi bacio da solo per complimentarmi con me stesso.
RispondiEliminacazzo, sono gay
RispondiEliminacomunque la canzone è del 94 :) sono gli Erasure che non cambiano mai stile purtroppo...
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