I videogiuochi nucleari alla moda (nel 1988)

Due anni fa che tipo noi si era ancora in quinta un giorno arriva la maestra Tersilli e ci fa ragazzi, non vi voglio spaventare, ma qui è scoppiata una centrale nucleare in russia e mo le radiazioni ci ammazzeranno tutti! Allora in classe nessuno parlava anche perché le radiazioni non sapevamo che erano che nessuno ce l'aveva spiegato. Solo Marco, che era nato in Belgio perché il padre lavorava in miniera quando ancora era sano, ci ha detto che in questo telefilm che aveva visto in Belgio, il telefilm del dottòr ùùù, ci stavano le radiazioni che favevano sparire la gente che poi si trovavano solo i vestiti. Tipo l'uomo invisibile, però morto. Allora abbiamo iniziato tutti a pregare forte che sparisse la maestra Tersilli, magari con tutti i vestiti che erano vecchi e puzzavano di naftalina. Ma il giorno dopo niente quella è venuta lo stesso e ci fa ragazzi, non vi voglio spaventare, ma ci devo dire che d'ora in poi non potete più entrare in casa con le scarpe. Allora Michele del secondo banco ci ha chiesto maestra ma cioé che devo lasciarle fuori al portone, le scarpe? Che lui abita al quarto piano ma non c'è l'ascensore. E lei ha fatto un gesto con la mano e ha detto ma che ne so, lasciale dove ti pare, a me hanno solo detto di dirvelo, sai che mi importa. Poi si è seduta e ha aggiunto ah è vero per almeno due mesi purtroppo non possiamo mangiare più l'insalata e le verdure. E allora ci siamo alzati tutti in piedi gridando dalla gioia e Sasà Baratta detto Rombo di Tuono (ma non perché sa giuocare a pallone) ha preso a sventolare sulla testa la sua sciarpa del Rende Calcio saltellando e tutti dicevano oh ma speriamo che tra due mesi ne esplode un'altra! [...] 
Anche se poi non ne sono esplose più, oggi che siamo alle medie pensavo a questa cosa della centrale nucleare di due anni fa perché Sasà mi ha detto dai pomeriggio passa che nella mia stanzetta c'è Cernobìl che ci aspetta. Allora io ci ho detto no grazie Sasà lo so bene che la tua stanzetta diventa tipo Cernobìl. Solo che lui non intendeva i suoi rombi di tuono ma questo nuovo giuoco per il Commodore in cui devi controllare una centrale nucleare. Allora sono andato e ci siamo messi a giuocare ma questa cosa del giuoco sulla tragedia di Cernobìl ci ha lasciato un po' così, che forse non era molto giusto. Tutti e due abbiamo pensato sì è davvero un'ingiustizia che noi stiamo qui a giuocare con il reattore, visto che è troppo difficile e tutto in inglese strano e non si ci capisce niente. Allora Sasà ha preso il suo giuoco preferito, quello del Paninaro. Secondo Sasà è un giuoco troppo giusto ma in realtà fa abbastanza schifo che c'è il Paninaro che deve sorpassare le altre moto a Milano e poi andarsi a comprare un panino al fastfùd. Solo che Sasà è fissato con questa storia dei paninari e dice che ci dobbiamo abituare e ci dobbiamo mettere anche noi i levis cinquecentouno e le timberlanz e bere solo coca cola, altrimenti non siamo giusti e facciamo la figura dei sfigati. Solo che le timberlanz costano troppo e i nostri levis non sono i cinquecentouno ma c'hanno un altro numero perciò per ora beviamo solo tanta coca cola che quella si trova, e secondo Sasà meglio questo che niente. Dopo aver giuocato al Commodore ci siamo organizzati per andare a vedere al cinema il film di svarzeneggher in cui lui è tipo un russo però buono ma prima siamo passati dalla cucina e Sasà ci ha detto alla mamma ué mamma preparaci un paio di panozzi che ce li spariamo giù per il gargarozzo, che aveva letto sui fumetti Il Paninaro che i veri galli i panini alla mamma ce li chiedono così. Ma la mamma ci ha risposto Sasà ma come minchia parli parla bene che ti arrivolo una tappina!
Che si vede che lei invece il giornalino del Paninaro non se l'era ancora letto.

 
 

Commenti

  1. :D Bellissime, come sempre, sia l'atmosfera amarcord che le uscite del Rombo di Tuono. Un mito di cristiano, a quanto mi sembra di capire. Ma davvero c'era il gioco dei Paninari? *___*'

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  2. Sì. Nell'ultimo livello scattava la rissa con i dark e i sorcini.

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  3. Io impazzisco..
    Sono i particolari a fare una tenerezza allucinante, l'ingnuità dei bambini in certi frangenti è veramente realistica.

    Dr. Manhattan, il nuovo Marcello D'Orta.

    Povera maestra Tersilli.

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