The amazing uomo lampadina

Otto e qualcosa del mattino. In tv continuano, a reti unificate, le cronache delle entusiasmanti avventure del team femminile giapponese di curling. Sette chili di manzo di kobe sulla panza hanno avuto la meglio su qualsiasi residuo di jetlag, precipitandoti in un sonno prossimo al coma profondo. Ma ieri, mentre aspettavi nella hall, hai avuto modo di scoprire un altro dei meravigliosi mestieri inutili che i giapponesi si sono inventati per azzerare la disoccupazione in un paese grande quanto il nostro e bello zeppo con i suoi cento milioni e passa di cristiani. Che poi non sono cristiani, ma vabbé. Non bastassero i dodici commessi su cui ogni buco di negozio puó contare e i tipi che reggono il cartello di una deviazione per tutto il giorno, esiste la precipua figura dell'uomo lampadina. Un omino in guanti bianchi che gira in continuazione per la hall dell'albergo, spalmandosi sotto ogni controsoffittatura, infilando la testa in ogni ascensore, per controllare se, metti, per caso si sia fulminata una lampadina. Negli ottanta secondi circa trascorsi dalla sua ultima ronda. In altri paesi esistono forme di detenzione indubbiamente piú divertenti.

In foto: un vecchio politico giapponese che ti ricorda inquietantemente un vecchio politico italiano.

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