Remember the (Heavy) Rain? - spoiler alert -


Il primo approccio con Heavy Rain non è dei migliori. Che, cioé, c'è questo architetto di grido con la voce e l'espressione di PinoInsegno che si sveglia, e devi accompagnarlo a mingere, spogliarlo e frizionargli la schiena ignuda dopo che si è fatto la doccia.
Poi si mette al tavolo da lavoro, tira tre righe, e ne viene fuori un progetto della madonna. Al che arriva la moglie con i figli, gli abbaia degli ordini, e lui prende a disporre piatti in tavola e raccattare bambini in giro per la casa. Mangiano, vanno al centro commerciale a comprare le scarpe e lui si perde il figlio. Ecchesaràmai. Allora lo cerca e lo cerca e lo cerca, e la tensione monta sul crescendo musicale, ma la calca si fa sempre più densa e l'architetto PinoInsegno non riesce quasi a muoversi e fatemi passare e ma che cazzo vi spingete e tu il culo glielo vai a toccare a tua mamma, stronzo. Alla fine il ragazzino è uscito all'esterno e viene rapito da Roberto Ciufoli, ancora indignatissimo per lo scioglimento della premiata ditta.
Ora sei questo investigatore privato. Il solito investigatore privato da film di sabato sera sul 2, di quelli che se non hanno i baffi di magnumpiài allora hanno la panza e l'asma. Questo ha la panza e l'asma. Sulle tracce del misterioso Assassino degli Origami, va a interrogare una mignotta. Che, toh, sorpresa, è la famosa tizia che piangeva nei primissimi trailer del gioco. Lei, con amore, gli dice sono cinquanta carte niente baci sulla bocca o cose strane. Lui caccia i cinquanta sacchi, e gli chiede del figlio ammazzato da questo serial killer. Poi arriva un omaccione calvo e c'è una colluttazione che potrebbe essere il più lungo quick time event cui tu abbia mai preso parte. Perché Heavy Rain, sarà bene chiarirlo, è tutto un quick time event, solo che a volte non è quick, nel senso che i tasti o le mezzelune puoi pigiarli o eseguirle un po' quando ti pare. Slow time event. Ogni interazione, tipo mingere, tipo cercare i soldi in tasca, tipo mandare a fanculo qualcuno, è un tasto da premere o una configurazione laocoontica da far assumere alle tue dita sul pad. Dice: e che palle. Beh, sì. Ma alla fine poco importa, perché quel che conta è la storia, perciò tiri avanti.
Allora sei di nuovo il papà architetto che è caduto in bassa fortuna e vive in un rione malfamato pieno di jubentini e deve far fare al figlio i compiti e spedirlo a letto. E ci sarebbe pure una sorta di tabella di marcia con gli orari precisi, ma tu ti rompi subito i coglioni e il figlio lo fai cenare alle 4 e lo infili in branda alle 4 e un quarto. Che c'hai da fare.
A questo punto sei un detective drogato dell'FBI, che indaga sulla scena dei delitti di sto cacchio di serial killer con gli occhialini di siessài, e quando non c'ha un cazzo da fare con quegli occhialini ci gioca a battimuro con una palletta virtuale o cambia arredamento all'ufficio. No, davvero. Per dargli qualcosa da fare, che quegli occhialetti sono tutti soldi dei contribuenti buttati, l'architetto PinoInsegno di figlio si industria per perderne anche un altro. Sarà stato nuovamente Ciufoli, o le due tizie della premiata ditta che manco ti ricordi come si chiamavano? E perché, soprattutto, lo stimato architetto si ridesta sempre dalle sue allucinazioni sotto la pioggia, con un origami in mano? Boh. Siccome c'avevi ancora la gente da ammazzare a Modern Warfare 2, hai mollato lì.


In foto: "Per le manette sono altri venti sacchi, amore. Con la maglia della Jube? Ti ho detto niente cose da pervertiti".
Ah, se questo post non vi ha spoilerato abbastanza lo spoilerabile, nella dependance ci sono pure le foto.

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