Marvel: La grande Abbastanza 2 (It’s Clobberin’ Time!)

Che poi Grande Alleanza dove? Quale? Reduci dalle nuove Guerre Segrete (quelle della mini disegnata da Dell’Otto. Sì, quella in cui non si capisce una fava) e dai prodromi della Civil War, gli eroi Marvel si dividono in due grandi partiti: leccaculi del governo e cani sciolti filolibertari (e quindi, automaticamente, farabutti). Marvel: La Grande Complicanza 2 è, esattamente come il prequel e i suoi cugini X-Men Legends, questo rissone pazzesco di eroi buttati dentro alla rinfusa. Thor e Hulk e Tempesta che menano le mani come un Luke Cage qualsiasi. Cosa distingue allora La Grande Cobelligeranza 2 da tonnellate di altri titoli simili, scatole nuove con dentro roba vecchia almeno quanto i picchiaduro a scorrimento degli anni 80? La quantità. Essenzialmente, la quantità. Marvel La Grande Abbondanza 2 ha talmente tanti eroi, poteri, poteri combinati, poteri dimenticati, roba da raccattare, dialoghi, dossier, nemici, achievement e sub-achievement, che solo a provare tutto arrivi alla fine del gioco e ti avanza pure un mezzo giro di rigiocabilità. Certo, tra tanti eroi del piffero (Dagger? Prodigy?) ci potevano pure mettere icone come Pantera Nera (che c'è ma non è giocabile) e Ghost Rider. E che cacchio.

In foto, una scena qualsiasi da La Grande Burbanza 2. No, l'Averla Assassina, Rocket Racer e il Mandrillo non ci sono neppure qua.

TASSO DI TACHIONI: Alto almeno quanto l’autostima dell’inutile Tony Stark.