La paura fa novanta (diviso nove)

Lo guardi, lo provi, e pensi che FIFA 10 sia FIFA 09. Uguale. Sputato.
Poi lo guardi e lo provi un po' meglio e ti accorgi che no, caspita, le differenze ci sono. E' che sono piccole, semi nascoste, e vengono fuori solo quando il numero di partite va in doppia cifra e, dopo aver massacrato CPU juventine a livello semi-pro, professional e world class, prosegui la mattanza pallonara nell'un attimo più impegnativo settaggio legendary. Ed è allora che vedi come il movimento a 360 gradi abbia effettivamente, al di là delle solite note pinocchie da comunicato stampa, una sua utilità. Sgusciare via con Ibra tra le maglie slabbrate di quel centrocampo di fabbri non è mai stato così appagante, per dire.
Che vedi come nell'intercettare un rinvio del portiere avversario a centro campo, i tuoi mediani non si producano più in goffi saltelli lì dove si trovano, in sgraziati colpi di testa per regalar palla al nemico torinese, ma nel caso retrocedono di qualche passo, per addomesticare elegantemente palla col petto o con l'interno del piede. Che vedi come il pallone non sia più incollato agli scarpini, e una piroetta alla Zidane troppo disinvolta rischia di lasciare la sfera in balia del suo destino, un paio di metri dietro il tuo attaccante in corsa. Che i contrasti nel mezzo del campo o in area sui calci piazzati sono ancora più vivaci, e forieri di situazioni fagiolate in cui la risposta fulminea ai comandi produce goduriose situazione offensive: punte che insaccano in spaccata per anticipare il portiere, palla smistata su un compagno da una situazione di equilibrio precario, prodigiosi recuperi di palloni scagliati alla cazzo di cane sul fondo da un difensore dal piede ligneo. Cosa non ti è piaciuto, della versione preview con la quale stai smanettando su PS3 da giorni? I cross, che sono ancora mosci come un anno fa (non si riesce a piazzarne uno bello teso, con conseguente, soddisfacente smorzata di cranio sotto l'incrocio, che sia uno). Ma alla fine si gode lo stesso, dai. Palla lunga (al piede) e pedalare.
Il problema è che l'ultimo livello di difficoltà della CPU, leggendario lo sarà magari per i niubbi e per i bianconeri, di certo non per te: al quarto cucchiaio scavatogli sotto il naso, il Buffon leggendario del gioco ha abbandonato il campo in lacrime, chiaramente in preda a una crisi di nervi. Hai bisogno di avversari in carne e ADSL. Hai bisogno di sangue.

In foto: in esclusiva assoluta, la cover della nuova edizione, nella versione localizzata per il mercato del catanzerese e del vibonese. Testimonial d'eccezione, Massimo "La Molla" Palanca.

TASSO DI TACHIONI POTENZIALE: Alterrimo.