E' l'UomoRuota, che lotta contro il male (Wheelman e la guida catalana per autostoppisti)
Se vuoi conoscere Barcellona, ci sono tre modi. Puoi prendere un low cost e spendere tutto quello che ti resta in vino e mignotte, al ritmo delle schitarrate di flamenco, su e giù per le Ramblas. Oppure ti vedi "Vicky Christina Barcellona" di Woody Allen, che, come si diceva tempo addietro, è questo film con queste due tipe un po' mignotte che bevono dall'inizio alla fine vino rosso come le peggio alcolizzate. E sì, sempre al ritmo di schitarrate di flamenco. La terza via è quella di calarsi nei panni di Milo Burino Burik, il tesissimo alter-ego di Vin Diesel in Wheelman. Un gioco in cui di vino in effetti ce n'è poco, ma le mignotte non mancano e puoi scorazzare in giro per le Ramblas in sella a un vespino, al volante di un cinquino o di una delle due macchine su licenza che una Midway con le pezze al culo si è potuta permettere. E sì, anche qui al ritmo di schitarrate di flamenco. Un Driver in salsa catalana, con un paio di missioni appiedate che nessuno gli aveva chiesto. Ora, se un gioco è Midway e il protagonista è Diesel, non puoi aspettarti che una tamarrata di proporzioni galattiche. E in effetti ti viene difficile trovare un aggettivo che sintetizzi meglio un titolo in cui puoi saltare da un'auto in corsa all'altra. A venti metri di distanza. In cui, mentre sei inseguito dalle bande locali (i poco intelligenti, a partire dalla scelta del nome, Chulos, le simpatiche Canallas, etc.), puoi girare l'auto di 180 gradi e, andando avanti di coda, bersagliare a pistolettate i poveri malcapitati. Per poi rimetterti dritto con una posa cool e alzando un dito medio a Newton e a tutti quegli altri poveri stronzi che hanno dedicato la vita a studiare la Fisica invece di andarsene pure loro a mignotte tutti carburati a rosso su e giù per le vie di Barcellona. Olé.
In foto, le nuove frontiere dell'autostoppismo. Come si sottolineava poco sopra, il parco veicoli su licenza, al netto di una selva di cloni di Smart e altre robe anonime, include la bellezza di due vetture: una Opel Astra e la Pontiac G8. Che poi, di Pontiac, Barcellona ne è in effetti piena fino a Santa Coloma de Gramenet. Tutto un pullulare di G8.
In foto, le nuove frontiere dell'autostoppismo. Come si sottolineava poco sopra, il parco veicoli su licenza, al netto di una selva di cloni di Smart e altre robe anonime, include la bellezza di due vetture: una Opel Astra e la Pontiac G8. Che poi, di Pontiac, Barcellona ne è in effetti piena fino a Santa Coloma de Gramenet. Tutto un pullulare di G8.
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