La leva elettronica del 1997 (il soundtracco di Einhänder)
Non ne fanno più di anni come il 1997. Ricordi quel periodo, nel pieno del tuo vorticoso e vagamente allucinato fancazzismo universitario, per un sacco di cose. Ma, limitandoti a ragioni che possano risultare attinenti a questi lidi, perché vg e musica non li avresti mai più visti così interessanti. E così intimamente connessi. In giro - a guardare dal lato giusto, certo - c'era Firestarter dei primissimi Prodigy e c'erano i Fratelli chimici, e i Daft Punk di Homework. E il tuo gioco preferito di allora (uscito giusto sul finire del '96), WipEout 2097, li includeva un po' tutti (ok, i Daft mancavano all'appello, ma il CD del soundtrack ufficiale metteva una bella pezza sull'errore). Pensavi che quel gioco, per uno che amava la musica elettronica e quel tipo di ambientazioni sci-fi, fosse inarrivabile. Poi Squaresoft ti tira fuori Einhänder, e la tua mascella finisce a far compagnia al pavimento: lo sparatutto definitivo e una colonna sonora galvanizzante quanto poche. Hai ricomprato entrambi, nel tuo ultimo pellegrinaggio in quel di Akiba, ma ti sei scoperto a risentire la seconda (opera di quel Fukui noto ai più per il lavoro su Advent Children) più che a rigiocare il primo. Effetti collaterali della ludonostalgia.
In foto, il CD della colonna sonora di Einhänder, protagonista del primo post di questo blog che, oltre a risultare una fiera del genitivo, appare privo di ironia gratuita. Non si scherza con i sentimenti.
In foto, il CD della colonna sonora di Einhänder, protagonista del primo post di questo blog che, oltre a risultare una fiera del genitivo, appare privo di ironia gratuita. Non si scherza con i sentimenti.
Mamma mia einhander. Capolavoro assoluto. Mi ricordo che lo finii quando ebbi l'influenza e lo giocai tipo credo 10 ore di fila. Cose che oggi se le faccio muoro o mi accidono
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