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Pianeta Terra, Eurasia, Italia, il salotto di casa tua. Sei tornato.
Va detto: riabituarti, dopo una settimana che è sembrata durare un mese (miracoli del “non c’ho un cazzo da fare – se non giocare a Portable Island – tutto il giorno”), non è facile. Riabituarti all’utilizzo delle scarpe, alle macchine, al traffico, alle nuvole gonfie di pioggia che ti buttano a terra l’umore, al freddo, al casino perpetuo sotto casa, alle crisi di governo, alle scadenze, ai parcheggi che non ci sono, ai pranzi volanti, all’assenza di squali innocui ma inquietanti uguale, agli elenchi inutili e preda del nervosismo come questo. Soprattutto agli elenchi inutili e preda del nervosismo come questo. Giusto il tempo di dormirci su, comunque, e questa sensazione orribile di trovarti fuori posto in mezzo alle tue cose scivolerà via. Giusto il tempo di dormirci su, e domani ritorni alla vita da omino dei Sims di tutti i giorni, alle sue accoglienti, morbide routine. Giusto il tempo di dormirci su. Ché hai trascorso le ultime ventisette ore in viaggio senza chiuder occhio, e c’hai un sonno bestia...