Super Mario Farsa: scheletri (ma anche ex militari e pornostar) in un armadio da idraulico
Uno dice: sai che palle il Mushroom Kingdom. Sempre le stesse cose. Sempre la stessa principessa svampita Toadstool/Peach, sempre gli stessi rapimenti, sempre King Koopa/Bowser, sempre gli stessi funghi, sempre gli stessi fratelli, sempre gli stessi baffi. Un posto che, guarda, a viverci è quasi peggio di Montalto Uffugo (CS). Poi capita che una sera vedi per caso in streaming su un sito le puntate di uno di quei tanti, squallidi cartoni dedicati a Mario e compagni di merende. Scopri così un universo parallelo inquietante. Parecchio inquietante...
Un Regno dei Funghi tutto diverso, che dei videogiochi da cui è tratto si ostina a conservare, come un cane attaccato all'osso (di gomma), solo gli effetti sonori. Nella maggior parte dei casi utilizzati completamente a sproposito. Un mondo in cui, la storia di Mario, di questa principessa in rosa, di questo dragotartaruga incattivito, è del tutto diversa. Quelle che seguono sono solo alcune delle divergenze più vistose. Ah, volendo uno può interpretarle anche come "differenze più fastidiose". Ma quell'uno è un nintenerd all'ultimo stadio. E non è gradito a queste coordinate. Grazie.
Peach/Toadstool è vittima di una profonda crisi d'identità. Che mica è facile, svegliarti ogni mattina, guardarti nel tuo specchio da principessa, e sapere che un dragotartaruga busserà alle 8,20 alla tua porta. Sempre. Puntuale. Cascasse una pannocchia. Sì, certo, verrà salvata. Ma da un idraulico italoamericano con la voce in falsetto. I principi azzurri fighi sempre alle altre, ecco.
Per venirne fuori, per trovare il proprio posto nell'universo, si tinge i capelli come la cugina Daisy (1) e si rifà labbra, zigomi e pere da pornostar (2).
Bowser non c'ha le caratteristiche sopracciglie rosse. Non c'ha manco i capelli. Ha il corpo verde come il guscio, anziché giallo. Ha la faccia da pirla.
Non è più Bowser. E' Ti Voglio Bene Denver.
Lo chiameranno Yoshi.
Un Regno dei Funghi tutto diverso, che dei videogiochi da cui è tratto si ostina a conservare, come un cane attaccato all'osso (di gomma), solo gli effetti sonori. Nella maggior parte dei casi utilizzati completamente a sproposito. Un mondo in cui, la storia di Mario, di questa principessa in rosa, di questo dragotartaruga incattivito, è del tutto diversa. Quelle che seguono sono solo alcune delle divergenze più vistose. Ah, volendo uno può interpretarle anche come "differenze più fastidiose". Ma quell'uno è un nintenerd all'ultimo stadio. E non è gradito a queste coordinate. Grazie.
Peach/Toadstool è vittima di una profonda crisi d'identità. Che mica è facile, svegliarti ogni mattina, guardarti nel tuo specchio da principessa, e sapere che un dragotartaruga busserà alle 8,20 alla tua porta. Sempre. Puntuale. Cascasse una pannocchia. Sì, certo, verrà salvata. Ma da un idraulico italoamericano con la voce in falsetto. I principi azzurri fighi sempre alle altre, ecco.
Per venirne fuori, per trovare il proprio posto nell'universo, si tinge i capelli come la cugina Daisy (1) e si rifà labbra, zigomi e pere da pornostar (2).
Bowser non c'ha le caratteristiche sopracciglie rosse. Non c'ha manco i capelli. Ha il corpo verde come il guscio, anziché giallo. Ha la faccia da pirla.
Non è più Bowser. E' Ti Voglio Bene Denver.
Mario e Luigi non fanno più gli idraulici. Che nei tubi ci si infila sempre la gente, e poi ti rompono il cazzo alle tre del mattino che qualcuno c'ha il castello tutto allagato. Non sono cose.
Ma non fanno più né i calciatori, né i cestisti, né i dottori alle prese con virus da rompicapo, né i ballerini, né i giocatori di baseball, né i piloti, né qualsiasi cosa siano mai stati costretti a fare nei giochini. Non fanno proprio più una mazza. Se ne stanno lì, ogni tanto vanno a pescare, ogni tanto una briscola. Una birretta. Un tressette.
Ma non fanno più né i calciatori, né i cestisti, né i dottori alle prese con virus da rompicapo, né i ballerini, né i giocatori di baseball, né i piloti, né qualsiasi cosa siano mai stati costretti a fare nei giochini. Non fanno proprio più una mazza. Se ne stanno lì, ogni tanto vanno a pescare, ogni tanto una briscola. Una birretta. Un tressette.
A un certo punto salta fuori Mr.T, nei panni (diremo molto fini, elegantissimi) di PE Baracus. Prende un kart di Mario Kart, e lo trasforma in un carroarmato. Gli bastano, come al solito, qualche dado, un paio di bulloni, dei tronchi e l'immancabile fiamma ossidrica. Che PE se la porta sempre appresso, la sua fiamma ossidrica. Al collo, sotto tutti quei catenazzi d'oro.
PornoPeach cade vittima anche della sindrome di Stoccolma, e si innamora del suo carceriere, Bowser-Denver. Il frutto del loro amore nascerà nove mesi più tardi. Lo chiameranno Yoshi.
:D
RispondiEliminaQuella non è una Pornostar qualsiasi, ma la celeberrima Ava Devine.
Per la cronaca, eh.
Ehhh, avessi detto (Jenna Jameson).
RispondiEliminaAh, io, l'Eldacar Belli e Silvestri abbiamo fatto un volo di ritorno da Las Vegas seduti vicino a sta tipa. L'ha riconosciuta Alberto. Non dalla faccia.
La Devine in aereo, Sylvia Saint a cena (o almeno così scrivi nel profilo. Sarà vero?). Ma cosa fai tu alle pornostar? ;)
RispondiEliminaUomo di poca federa.
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