"Tu danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?" "No. Sinceramente no".

Il Guinness World Records, per il suo insulso tomo sui primati in salsa videoludica, ha assegnato lesto a Batman: Arkham Asylum il titolo di "Most critically acclaimed Superhero game ever". Il che è una bella puttanata. Non, attenzione, perché il gioco non sia stato effettivamente accolto a braccia (e pure un po' a gambe) spalancate dalla critica ludowanker, o perché non meriti tutto questo affetto. E' solo che, di questo passo, per rimpolpare le edizioni annuali di quel libro inutile nulla vieta loro di coniare premi su misura per questo e per quell'altro. Tipo, il miglior gioco su un'archeologa tettona pubblicato nel 2010. Il miglior FIFA 2011 del 2011.
Ma perché Arkham Asylum è un bel gioco? Perché quello lì, quello che si agita e salta e mena e si strappa il costume e si spenzola e sbertuccia gli indovinelli cretini dell'Enigmista e interroga a tradimento sullo schermo è proprio Batman. Combatte come Batman, assale dalle tenebre i nemici calandosi da un gargoyle come Batman, utilizza i suoi gadget tecnologici per aprire porte, sfondare muri, prendere nomi ed evitare cadute da figura dimmerda. E poi la storia la firma Paul Dini, e si vede: Harley ti mette a parte alla prima occasione utile del suo insensato amore per il clown, Bruce rivive la morte dei suoi in un magistrale passaggio onirico dai corridoi di Arkham al vicolo in cui un rapinatore pezzente, per rubare due lire, ha creato senza saperlo una leggenda. Bello, per nulla corto, ben strutturato. Non fosse che più di trequarti del gioco
la passi con la visuale da detective attivata. Il che, esattamente come in X-Men Origini: Wolverine, vale a dire che ti fai buona parte dell'avventura con la visuale virata sui toni di viola e i nemici criminali e juventini trasformati in radiografie ambulanti. Ma dai, chissenefrega.

In foto: il Cavaliere Oscuro prende di petto il suo arcinemico. Five il pupazzo di Canale 5.
TASSO DI TACHIONI: In volo sui cieli di Gotham.

Commenti

  1. "Un rapinatore pezzente, per rubare due lire, ha creato senza saperlo una leggenda".

    Giga-LOL!!!

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